Le Dolomiti, patrimonio Unesco e spesso considerate le Montagne più belle della Terra, oltre a essere maestose e sorprendenti sono anche caratterizzate da un fenomeno davvero particolare, che trasforma i loro impressionanti profili in cime che brillano di rosa, all’alba e al tramonto. Un evento naturale raro e bellissimo, che per la sua unicità è finito persino sulle pagine dedicate al turismo della BBC. Il fenomeno in questione prende il nome di enrosadira.
Perché le Dolomiti si dipingono di rosa?
Per capire per quale motivo le Dolomiti si dipingono di rosa dobbiamo prima fare un piccolo passo indietro e spiegare che cos’è l’enrosadira. Si tratta di un incantevole fenomeno naturale che riguarda i momenti della giornata in cui, queste emozionanti montagne del Nord Italia, si tingono di sfumature di rosa, rosso e arancione. Ciò avviene al sorgere e al tramontare del sole, ovvero quando la luce solare illumina le pareti rocciose. Sì, il sole fa brillare certamente anche altre montagne del nostro Paese (e non solo), ma questo peculiare evento avviene sulle Dolomiti per un motivo ben preciso: la loro composizione.
Tali mastodontiche formazioni rocciose, infatti, contengono principalmente dolomite, una roccia sedimentaria ricca di carbonato di calcio e magnesio, che si rivela unica e particolarmente sensibile alla luce solare, al punto da giocare un ruolo fondamentale nel fenomeno dell’enrosadira.
Accade, infatti, una riflessione della luce che fa brillare le montagne in modo straordinario, quasi a far commuovere chi lo osserva, perché le mille tonalità che si possono percepire ad occhio nudo variano dal rosa acceso al magenta, fino a sfumature più calde di arancio e rosso.
Perché la BBC ha parlato dell’enrosadira?
Un evento naturale sorprendente, quindi, in grado di entrare nel cuore anche delle persone che tendono a impressionarsi meno facilmente di altre, al punto da essere finito anche sulle pagine della BBC. Ma non è di certo questo l’unico motivo. La rivista britannica, infatti, ha deciso di parlarne perché presto questi “spettacolari tramonti illumineranno il mondo intero quando le Dolomiti co-ospiteranno le Olimpiadi e Paralimpiadi di Milano Cortina 2026“, si legge sull’articolo recentemente pubblicato.
Allo stesse tempo, si sottolinea però che questo fenomeno è visibile anche oggi e che forse è proprio adesso il momento adatto per andarlo a osservare: ora, a godersi questa bellezza selvaggia, ci sono sicuramente meno persone rispetto a quante ci saranno l’anno prossimo. In più, le Dolomiti italiane sono state nominate da BBC Travel come una delle 25 migliori destinazioni del 2025.

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Quando si dipingono di rosa?
Le Dolomiti “diventano” rosa principalmente al principio di una giornata e alla fine, quindi all’alba e tramonto. Sono questi, infatti, i momenti in cui si verifica il fenomeno dell’enrosadira, quindi quando i raggi del sole, bassi sull’orizzonte, illuminano le rocce dolomitiche. Questo processo fa sì che la montagna assorba una parte della luce solare e poi la restituisca sotto forma di una colorazione rosata.
Tuttavia, è bene sapere che entrambi i momenti presentano delle caratteristiche meravigliose ma diverse tra loro:
- Alba: la luce al mattino è più morbida e fredda, una situazione che contribuisce a mettere in scena sfumature di rosa più delicate;
- Tramonto: in questa fase la luce risulta più calda e intensa, e di conseguenza le sfumature di rosa visibili sono più forti e vivaci. Secondo molti, infatti, è proprio questo il momento della giornata in cui l’enrosadira è più spettacolare.
Dove vedere l’enrosadira
Bisogna partire dal presupposto che le magnifiche Dolomiti non sono una singola montagna, ma un intero gruppo di montagne che si estende su una vasta area delle Alpi orientali. Sono quindi numerose le vette e le catene montuose di cui si compongono, al punto che viene facile domandarsi dove è possibile ammirare questo straordinario evento naturale nella maniera migliore possibile:
- Alta Badia (Val Badia): in particolare dalla zona di Corvara e La Villa, località che offrono panorami eccezionali delle cime circostanti, come il Sassongher e il Piz La Ila, soprattutto al tramonto;
- Cortina d’Ampezzo: le cime dei monti che circondano la città, come il Cristallo, il Tofana e le Cinque Torri, sono ideali per osservare il fenomeno;
- Val Gardena: qui le montagne come il Sassolungo e il Sella regalano paesaggi che lasciano senza fiato, ma uno dei migliori punti di osservazione si trova nel comprensorio sciistico Sellaronda;
- Passo Giau: offre una vista incredibile sulla catena del Nuvolau e sulle altre cime circostanti, tanto da essere particolarmente noto come uno dei luoghi più indicati per osservare l’enrosadira;
- Lago di Braies: non ha di certo bisogno di troppe presentazione e qui il romanticismo è più che assicurato;
- Alpe di Siusi: grazie ai suoi panorami incredibili sul Gruppo del Sassolungo e del Sassopiatto, permette di scorgere un tramonto che si rivela uno dei più eccezionali per osservare le Dolomiti che si dipingono di rosa.
Piccoli consigli per prepararsi al meglio alla vista di questo fenomeno: è necessario “mettersi in posizione” un po’ prima dell’alba o del tramonto, perché l’evento dura solo pochi minuti e i colori cambiano rapidamente. È fondamentale, inoltre, che siano giornate limpide e senza nuvole.
Leggende sulle Dolomiti tinte di rosa
Più i luoghi sono magici e irresistibili più, intorno a loro, aleggiando curiose leggende. Non a caso, ne esistono tantissime anche per questo affascinante fenomeno dolomitico. Una delle più conosciute, per esempio, narra del re Laurino, sovrano di un antico regno nascosto tra queste vette, che possedeva un giardino segreto pieno di rose incantate, ma che poteva vedere solo lui.
Il sovrano aveva una figlia, che venne però rapita da un giovane cavaliere, un evento che portò in lui profonda tristezza. In preda alla disperazione, il re lanciò un incantesimo che faceva sì che il giardino fosse invisibile di giorno agli occhi di chiunque. Al tramonto e all’alba, invece, grazie a questa magia brillava di mille diverse tonalità di rosa. Stando a questa narrazione, quindi, il fenomeno dell’enrosadira mostrerebbe a tutti quel giardino invisibile per amor della figlia.
C’è poi un altro curioso racconto popolare per cui le Dolomiti, di notte, venivano avvolte da un manto di stelle che cadeva dal cielo per abbracciare la Terra. Secondo la tradizione, queste stelle erano in realtà le anime degli antichi abitanti delle zone. Per questo motivo, ogni sera al calare del sole, le montagne diventavano rosse: dovevano accogliere le stelle, che a loro volta illuminavano le cime con la loro luce per trasmettere una sensazione di vita eterna. In sostanza, quindi, l’enrosadira rappresenterebbe un saluto delle anime dei vecchi abitanti delle valli, che tornano a visitare quella che un tempo era la loro casa.
Poi ancora la leggenda che illustra un amore impossibile tra il Sole e la Luna. I due si amavano alla follia, ma essendo troppo distanti tra loro non riuscivano a stare insieme (uno tramontava e l’altra sorgeva). Ma il Sole non si diede per vinto, così una notte decise di sfidare le regole del cielo e raggiungere la Luna. Fu proprio grazie a questa mossa che le Dolomiti si tinsero di rosso e rosa, come simbolo di quel bacio e amore proibito che trova comunque un modo di mostrarsi al mondo intero. Da quel momento, ogni volta che il Sole tramonta dietro le Dolomiti e la Luna sorge, le vette si illuminerebbero con il colore della passione che si rinnova all’infinito.

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Un’altra storia racconta che un tempo le Dolomiti erano abitate da giganti e draghi che, spesso, lottavano tra loro per contendersi il territorio. Durante una delle tante battaglie, un drago fu colpito da un masso lanciato da un gigante che gli provocò una ferita. Il drago perse tanto sangue, al punto che quest’ultimo colò sulle montagne. Sarebbe quindi proprio per questo motivo che, ogni sera e ogni mattina, le Dolomiti si tingono di quel colore magnetico, come ricordo della battaglia tra giganti e draghi, simbolo della forza e del mistero di queste stesse vette.
Infine, la leggenda secondo cui queste maestose cime fossero ricche di oro, argento e gemme preziose. La luce del sole, quindi rifletterebbe il luccichio di questi tesori nascosti che, però, possono essere osservati e riconosciuti solo da coloro che sono veramente degni di scoprirli.