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Tutti a bordo dell’Archeotram, per fare un viaggio nel passato di Roma

Quante meraviglie storiche e archeologiche può contare la Città Eterna? C’è chi sostiene che non basterebbe una vita per conoscere Roma, e probabilmente non c’è niente di più vero. Tuttavia, la nostra Capitale ha deciso di mettere a disposizione dei suoi visitatori un nuovo servizio che permette di fare un vero e proprio viaggio nel passato della città, alla scoperta di monumenti che tolgono il fiato: l’Archeotram.

Che cos’è e quando parte l’Archeotram

L’Archeotram, che si inserisce nel progetto della Passeggiata Archeologica Carme, non è propriamente una novità: se ne parla da ben 30 anni ma quest’anno, finalmente, sta per diventare realtà. Entro Pasqua 2025, infatti, è previsto il lancio di questo mezzo di trasporto, destinato sia ai turisti che ai romani, che consente, come dichiarato a La Repubblica dall’assessore alla Mobilità Eugenio Patanè, di salire a bordo della “linea che attraversa la Storia”.

Si tratta infatti di un vecchio tram Stanga, riqualificato e dipinto di un bel tipico rosso pompeiano, che farà un viaggio nel cuore antico di Roma. Durante il tragitto le persone a bordo potranno anche usufruire di guide multilingue e supporti audiovisivi. Una prima prova operativa è già stata effettuata il 18 febbraio di quest’anno, mettendo in evidenza proprio uno dei suoi aspetti più significativi: l’integrazione nel sistema di trasporto pubblico cittadino.

Ciò vuol dire che i passeggeri lo potranno utilizzare acquistando un normale biglietto Atac, poiché l’obiettivo dell’amministrazione è quello di promuovere la cultura e il turismo in modo inclusivo, senza costi aggiuntivi per chi ne usufruisce. Un’idea di mobilità sostenibile che quasi certamente avrà anche un impatto positivo sulla riduzione del traffico nel centro storico della città.

Percorso e fermate dell’Archeotram

L’introduzione di questo interessante mezzo di trasposto si inserisce nel quadro delle iniziative previste per il Giubileo del 2025, e prevede ben dieci fermate all’andata e dodici al ritorno per un totale di un’ora e un quarto di viaggio, attraverso alcuni dei più grandi e importanti siti di archeologia romana e opere più moderne della nostra Capitale.

Piazzale Ostiense

Si inizia da piazzale Ostiense, dove spicca nei cieli la bellissima Piramide Cestia. Quest’ultima è una tomba romana, alta 36,40 metri, dipinta di bianco e decorata da raffinati affreschi con figure di ninfe e Vittorie alate. In questo stesso luogo si fa spazio anche la suggestiva Porta San Paolo, celebre varco nelle Mura Aureliane costruito nel III secolo d.C..

Piramide Cestia

Fonte: iStock

Piramide Cestia e Porta San Paolo

Circo Massimo

Il Circo Massimo è la prima fermata dell’Archeotram ed anche uno dei posti più incredibili di Roma: è ancora oggi considerato il più grande stadio della storia e la struttura per spettacoli più estesa del mondo antico. In passato, da queste parti, si svolgevano alcune delle gare agonistiche più amate dagli antichi Romani, insieme ai giochi gladiatori.

Celio

Di nuovo a bordo dell’Archeotram per scendere poi alla fermata Celio, dove si sviluppa l’omonimo parco archeologico che è la culla di importanti testimonianze archeologiche, come i resti del tempio del Divo Claudio. A disposizione c’è anche il Museo della Forma Urbis, che custodisce alcuni frammenti della Forma Urbis Romae, la pianta marmorea della Roma antica incisa tra il 203 e il 211 d.C..

Colosseo

Prossima fermata: Colosseo. Un sito che non ha di certo bisogno di presentazioni ma che è così spettacolare che ammirarlo è sempre emozionante come la prima volta. Del resto, parliamo del più famoso e imponente monumento della Roma Antica e del più grande anfiteatro del nostro pianeta. Da qui, inoltre, ci vuole un attimo per raggiungere i preziosi Fori Imperiali.

Via Labicana

La Via Labicana sorge tra il Colosseo e la zona di Manzoni, e tale fermata può quindi essere un punto perfetto per scendere dal tram e partire per una bella passeggiata per esplorare alcuni dei numerosissimi tesori di Roma. A poca distanza, per esempio, sorge il Palazzo Merulana che offre un percorso espositivo su quattro piani con opere della scuola romana, del Novecento italiano e molto altro ancora.

San Giovanni

San Giovanni è un meraviglioso quartiere di Roma impreziosito da diversi edifici rinascimentali e una lunga serie di punti di interesse. Imperdibile (e spesso sottovalutata) è la Basilica di San Giovanni in Laterano che è la più antica e importante basilica d’occidente. Con degli interni unici nel loro genere, è anche la sede di una Porta Santa fondamentale per la cristianità.

Basilica di San Giovanni in Laterano, Roma

Fonte: iStock@Photo Beto

Gli incredibili interni della Basilica di San Giovanni in Laterano

Porta Maggiore

Poi ancora Porta Maggiore, anch’essa spesso considerata solo come meta di passaggio, che nei fatti è una delle porte nelle Mura Aureliane di Roma con un’incredibile unicità: si trova nel punto in cui convergevano otto degli undici acquedotti che in passato portavano l’acqua alla città. Ma non è finita qui, perché la verità è che tutta l’area nelle vicinanze è ricca di reperti antichi che grazie all’Archeotram saranno valorizzati.

Principe Eugenio/ Manzoni

Anche in questa fermata ci sono tantissime cose da fare e vedere come, per esempio:

  • Chiesa di Santa Bibiana: dalle origini antichissime, conserva la statua in marmo bianco della Santa che è anche la prima figura completamente vestita scolpita dal Bernini;
  • Palazzo del Freddo Giovanni Fassi: gelateria fondata nel 1880, quindi una delle più antiche di tutta Italia.

Piazza Vittorio Emanuele II

Piazza Vittorio Emanuele II si trova nel cuore del rione Esquilino, dove un tempo persone da tutta Italia erano solite venire per andare ai Mas (oggi trasformati e riqualificati in Accademia di Moda). Proprio qui si trovano i bellissimi giardini Nicola Calipari, con i resti di una fontana romana del III secolo d.C., la Porta Magica detta anche Porta Alchemica e molto altro ancora.

Napoleone III, Giolitti e Termini

Le ultime tre fermate dell’Archeotram sono Napoleone III, Giolitti e Termini, ideali per fare una sosta rigenerativa presso il Mercato Centrale, tempio del buon cibo italiano. Via Giolitti, invece, in poco tempo conduce al cospetto dell’affascinante Basilica di Santa Maria Maggiore mentre il capolinea, piazza dei Cinquecento, è ottimale anche per andare alla scoperta di Palazzo Massimo alle Terme, le Terme di Diocleziano e l’elegantissima piazza della Repubblica.

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I segreti del Dolby Theatre, la location della notte degli Oscar 2025

Se si pensa a Los Angeles tra le immagini che spiccano nella nostra mente c’è la Walk of Fame e tutta quell’atmosfera che profuma di successo, spettacolo e VIP. Possiamo dire però che tra i simboli di Los Angeles da scoprire e quindi inserito tra le tappe irrinunciabili c’è proprio il Dolby Theatre che si trova proprio lungo il marciapiede delle star. All’interno del cuore pulsante di Hollywood, tra luci scintillanti e fermento sulla Hollywood Boulevard l’icona cinematografica colpisce da subito con la sua struttura e poi per il simbolo che incarna, dopo tutto è la protagonista delle notti degli Oscar 2025. Una curiosità in più? Sembrerebbe che il suo valore attuale, ad oggi, si attesti attorno ai 70 milioni di dollari.

La storia del Dolby Theatre

Non dobbiamo andare troppo indietro nel tempo, il Dolby Theatre nasce infatti nel 2001. A novembre di quell’anno viene inaugurato con un nome diverso: si chiamava “Kodak Theatre” per omaggiare la sponsorizzazione e quindi l’accordo commerciale con l’azienda che lo ha finanziato. Il progetto, disegnato dall’architetto David Rockwell è nato per poter ospitare le cerimonie degli Academy Awards. Cambia nome solo nel 2012 quando la Dolby Laboratories ha acquisito i diritti di denominazione trasformandolo, appunto, in Dolby Theatre.

Il passaggio ha permesso alla struttura di modernizzarsi, implementando tecnologie di ultima generazione, tra cui il sistema Dolby Atmos, che garantisce un’esperienza sonora immersiva e coinvolgente. Al suo interno vanta ben 3400 poltroncine al cospetto di uno dei palchi più grandi di tutti gli Stati Uniti. Nel cuore della California, il simbolo di Los Angeles ha fatto da sfondo ad altri appuntamenti: America’s Got Talenet, la cerimonia dell’AFI Life Achievement, le finali di American Idol, il Latin American Music Awards e addirittura è stata trasmessa qui la prima mondiale di Star Wars: The Force Awakens.

Dolby Theatre Notte degli Oscar

Fonte: iStock

Visitare ilDolby Theatre, la location della Notte degli Oscar

Cosa vedere all’interno del Dolby Theatre

I viaggiatori che visitano Los Angeles possono entrare nel Dolby Theatre e non solo con biglietti per eventi e spettacoli. Ci sono tour guidati di circa 30 minuti fino a 1 ora per esplorare aree quali palcoscenico, sale VIP e la scalinata d’ingresso a cui siamo abituati durante le riprese degli Oscar. C’è poi un calendario ricchissimo di eventi e spettacoli con prime cinematografiche che offrono un’occasione unica ai visitatori che arrivano a Los Angeles e vogliono scoprire sulla propria pelle l’effetto wow dato dalla vita dei local. Non meno interessante la parte strutturale. L’interno, dal design moderno ed elegante, riflettono la storia del cinema. Tra i luoghi più rappresentativi c’è la grande scalinata d’ingresso: adornata con colonne che riportano i titoli di tutti i film che hanno vinto l’oscar, hanno spazi già preposti per i vincitori fino al 2071. In occasione degli Academy Awards l’esterno del teatro subisce una metamorfosi: si allestisce infatti il red carpet sulla scalinata e l’ingresso viene decorato con drappeggio e ornamenti.

Dove si trova e come ci si arriva?

Si trova al civico 6801 di Hollywood Boulevard e più precisamente all’interno del complesso commerciale e di intrattenimento Ovation Hollywood. Il Dolby Theatre si può quindi raggiungere in vari modi:

  • In metro. Con la linea rosa della metropolitana di Los Angeles scendendo alla stazione Hollywood/Highland;
  • A piedi. Per chi già si trova nella zona di Hollywood Boulevard e vuole scoprire da vicino la Walk of Fame con una bella passeggiata;
  • In auto. Raggiungendo poi uno dei parcheggi in zona come quello sotterraneo con accesso da Highland Avenue e Johnny Grant Way.
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Dal teatro degli Oscar 2025 alla Walk of Fame: cosa vedere nella “pazza” Los Angeles

C’è chi ha definito Los Angeles la città dove i sogni prendono vita e dopotutto è proprio qui che aspiranti attori e attrici cercano il provino che possa fargli cambiare vita definitivamente. Dalle spiagge più famose della California alle luci sfavillanti di Hollywood fino al Dolby Theatre sede della notte degli Oscar 2025: ecco cosa c’è da vedere a Los Angeles, tra palme, street food e quartieri dall’anima glamour e vivace.

Walk of fame

Altrettanto famosa è la Walk of fame, una vera e propria passeggiata che dà modo di scoprire i volti più famosi della storia del cinema. Ad oggi sono oltre 2700 le stelle dedicate alle leggende dello spettacolo. Volti di film, serie TV e persino dei videogiochi campeggiano sulla via lunga oltre 2 chilometri tra Hollywood Boulevard e Vine Street. Tra le star più fotografate? Marilyn Monroe, Michael Jackson, Walt Disney e perfino Topolino! Tra i punti assolutamente imperdibili c’è il TCL Chinese Theatre, un magnifico cinema storico noto per le impronte di mani e piedi delle star impresse nel cemento. Qui si trova anche il Dolby Theatre, il teatro oggi sede della notte degli Oscar.

Dolby Theatre

Inaugurato nel 2001 il Dolby Theatre è senza dubbio tra le cose da non perdere a Los Angeles. In origine aveva il nome dedicato a Kodak, azienda che ne ha finanziato l’opera per passare oggi nelle mani Dolby con l’implementazione di tecnologie iconiche. Secondo le indagini di mercato vale almeno 70 milioni e al suo interno ospita 3400 posti a sedere e uno dei palchi più grandi di tutti gli States. Qui va in scena la cerimonia degli Oscar inquadrando spesso la celebre scalinata ma sono tanti gli appuntamenti che scelgono questa come location esclusiva.

Los Angeles protagonista di film e serie TV

Se c’è una città che ha scritto la storia del cinema e delle serie TV, quella è senza dubbio Los Angeles. Non solo gli studi, però. Sono proprio alcuni angoli della città che sono entrati ormai a far parte della nostra memoria. Da La La Land a Once Upon a Time in Hollywood sono davvero tanti i titoli che hanno scelto questa città come sfondo. Per esempio lo skyline futuristico di Downtown LA è stato scelto per Blade Runner, How to Get Away with Murder e Lucifer. Le California vibes delle spiagge di Santa Monica si sono sentite forti e chiaro in Baywatch e Californication.

Scritta Hollywood

Se c’è un simbolo che rappresenta Los Angeles in tutto il mondo quello è senza dubbio la scritta Hollywood che campeggia bianca sulle colline della cittadina. Sfondo di film e serie TV è una tappa obbligata. Non tutti sanno, però, che inizialmente (nel 1923) la scritta riportata era Hollywoodland per promuovere lo sviluppo immobiliare per poi diventare nel tempo solo quella che conosciamo oggi. Da dove ammirarla? Il posto migliore è il Griffith Observatory, che offre una vista mozzafiato sia sul cartello che sull’intera città. Se invece preferisci un’esperienza più immersiva, puoi avventurarti in uno dei tanti sentieri escursionistici nel Griffith Park, come l’Hollyridge Trail o il Brush Canyon Trail, che ti porteranno a pochi passi dalla scritta.

Los Angeles Scritta Hollywood

Fonte: iStock

La Scritta Hollywood sulle colline di L.A. è tra i monumenti imperdibili

Osservatorio Griffith

Molti lo raggiungono proprio per poter fare la fotografia alla scritta di Hollywood ma l’osservatorio ha tanto da offrire. L’esterno è un edificio in stile art decò e al suo interno ospita mostre interattive, grande pendolo di Foucault, un modello del sistema solare e il famoso telescopio Zeiss, utilizzato da milioni di persone per osservare la Luna e i pianeti.

Universal Studios, Warner Bros Studios e Paramount Studio

Non possiamo definire la città degli Stati Uniti solo come “casa delle star”, qui si trovano anche i più grandi studi cinematografici. Ecco i principali da scoprire:

  • Universal Studios. Sono stati trasformati in un parco a tema dove vivere da vicino le scene ripercorrendo alcuni titoli che hanno fatto la storia. Jurassic World, Transformers, la strada di Wisteria Lane di Desperate Housewive sono solo alcuni esempi;
  • Warner Bros. Gli appassionati di serie TV come Friends e the Big Bang Theory avranno il cuore in fermento visitarlo ma qui si trovano anche tantissimi oggetti di scena dei film più amati della DC Comics e persino di Harry Potter;
  • Paramount Studios. Terza opzione è quella di passeggiare tra lo studio più storico e ancora attivo ad Hollywood. Dopotutto qui sono state ospitate leggende quali Alfred Hitchcock e Audrey Hepburn. Durante il tour, puoi vedere set famosi, esplorare gli studi di registrazione e scoprire come nascono i successi cinematografici di oggi.

Beverly Hills

Chi ha il sogno di visitare l’America on the road ha probabilmente, almeno una volta, immaginato di passeggiare per Rodeo Drive. Beverly Hills è proprio uno dei quartieri più luxury e per questo simbolo dello shopping più esclusivo. Boutique di grandi marchi campeggiano ma non è certo l’unico motivo per visitare questa zona. Se vuoi dare un’occhiata alle ville da milioni di dollari, un giro per le strade residenziali di Beverly Hills ti farà scoprire angoli da film. E per un po’ di verde, la sosta ai Beverly Gardens Park è perfetta: qui troverai la celebre scritta “Beverly Hills” per una foto memorabile. Nella zona si trova anche il Beverly Hills Hotel con interni rosa pastello e un tempo frequentato da Marilyn Monroe e Frank Sinatra.

Rodeo Drive

Forse una delle strade che hanno reso icona Beverly Hills. Rodeo Drive viene ricordata specialmente per lo shopping tanto che alcuni la definiscono la Mecca delle boutique più esclusive ma in realtà passando all’interno del Golden Triangle, tra Wilshire Boulevard e Santa Monica Boulevard, ti sentirai in un film. Cerchi un angolo super fotogenico? Raggiungi la piazzetta Two Rodeo Drive, ricorda un villaggio europeo con un’atmosfera fiabesca.

Le spiagge di Los Angeles

Le spiagge di Los Angeles sono tra le più apprezzate della California. Tramonti da sogno, paesaggi mozzafiato, sabbia dorata e alcune zone con onde perfette per il surf creano il perfetto mood della costa.

Santa Monica

C’è chi definisce Santa Monica un piccolo angolo di paradiso e sinceramente non ci sentiamo di contraddirlo. La ruota panoramica del Santa Monica Pier ha reso il luna park uno dei simboli della località così come la spiaggia di Santa Monica dove spesso vengono girati film e scene di serie TV. Gli sportivi la frequentano per il Bike Path dove pedalare vista oceano fino a Venice Beach.

Molo di Santa Monica

Fonte: iStock

La ruota panoramica del molo di Santa Monica a Los Angeles

Malibu

L’immaginario collettivo collega Malibu al mare cristallino e ovviamente al surf. Gli amanti degli sport acquatici scelgono Surfrider Beach per cavalcare le onde o Zuma Beach perfetta anche per un po’ di relax. Altrettanto suggestiva? El Matador Beach, con le scogliere che fanno da sfondo per scattare foto da cartolina.

Venice Beach

Chi sta cercando la vera anima alternativa di Los Angeles deve spingersi fino a Venice Beach. Skater, artisti di strada, street artist e musicisti rendono la visita al quartiere unica. Da non perdere? Il Venice Beach Boardwalk, un angolo nascosto che sembra uscito da una cartolina italiana.

Manhattan Beach

Se stai cercando le California vibes e il chill allora dovrai recarti alla Manhattan Beach scelta più dai residenti che dai turisti. Gli amanti dei beach volley si divertono sui tanti campi ma è anche famosa per surf e onde di qualità.

Hermosa Beach

Hermosa Beach è il luogo ideale per chi cerca un’atmosfera giovane e dinamica; con una passeggiata lungo The Strand è top per chi pratica jogging o ama la bicicletta, mentre i numerosi locali e bar sul lungomare la rendono un’ottima destinazione per il divertimento serale.

Walt Disney Concert Hall

Un’altra attività imperdibile è la visita, almeno all’esterno, del capolavoro architettonico Walt Disney Concert Hall. A progettarla è stato l’architetto Frank Gehry che ha volute creare una sinfonia visiva di acciaio inossidabile che riflette la luce del sole in un gioco dinamico di forme e prospettive. All’interno l’acustica è perfetta e ogni nota fa vibrare le corde del cuore. Anche se non puoi assistere a uno spettacolo, vale la pena fare un tour guidato gratuito per scoprire i segreti della costruzione e del design di questo luogo magico.

Walt Disney Concert Hall a Los Angeles

Fonte: iStock

L’incredibile struttura architettonica della Walt Disney Concert Hall

LACMA

Un motive in più per visitare Los Angeles? Qui c’è il LACMA, acronimo di Los Angeles County Museum of Art. Si trata del più grande museo d’arte della costa occidentale e ospita artisti quali Picasso, Warhol, Rembrandt e Monet. Uno dei simboli più fotografati del museo è senza dubbio Urban Light, l’iconica installazione luminosa di Chris Burden composta da 202 lampioni d’epoca. Di notte, il gioco di luci crea un’atmosfera davvero magica, perfetta per una foto da condividere sui social.

Olvera street

Se vuoi fare un salto indietro nel tempo e scoprire le radici messicane di Los Angeles ti consiglio una tappa a Olvera Street. Un angolo pittoresco che sembra discostarsi dal lusso sfrenato che oggi caratterizza L.A. l’angolo da scoprire fa parte del quartiere storico El Pueblo che ha dato i natali alla città nel 1781. Passeggiando lungo questa strada acciottolata, troverai bancarelle di artigianato, ristoranti autentici e mariachi che suonano dal vivo. Se vuoi assaggiare la vera cucina messicana, prova un tamale o una taquito in uno dei ristoranti storici.

Union Station

Chi ha detto che una stazione ferroviaria non sip ossa considerare un’opera d’arte? La Union Station, inaugurate nel 1939 è tra le più belle stazioni d’America. Il design unisce Art Deco, coloniali spagnoli e revival missionario dando l’impressione di aver fatto un balzo indietro nel tempo. Vanta soffitti alti, piastrelle colorate e sale d’attesa in pelle che sembrano ricreare un set di un film anni ’40.

Disneyland

No, non è un’esperienza da fare solo con I bambini ma consigliata a tutte le persone che hanno amato i personaggi inventati da Walt Disney. Disneyland a Los Angeles si trova ad Anaheim, a pochi chilometri dalla città ed è diviso in aree tematiche. Dalla fiabesca Fantasyland con il castello della Bella Addormentata, alla futuristica Tomorrowland, fino alle avventure di Star Wars: Galaxy’s Edge, il parco offre esperienze incredibili per ogni visitatore. Ogni sera c’è la tradizionale parata e non mancano fuochi d’artificio e spettacoli. Ovviamente non si può non gustare churros al Dole Whip dove ogni boccone sembra far vivere una magia.

Museum of Jurassic Technology

È sicuramente fuori dal comune il Museum of Jurassic Technology. Si trova a Culver City e sfida la percezione della realtà attraverso curiosità scientifiche, illusioni ottiche e storie quasi impossibili da credere. Si rivela uno dei luoghi cult da raggiungere con i bambini per chi viaggia con i propri figli. Ogni sala del museo sembra uscita da un racconto di Borges, con esposizioni che vanno dalla tassidermia insolita a collezioni di microminiature visibili solo attraverso microscopi. La sua atmosfera surreale e le mostre che mescolano realtà e finzione rendono il Museum of Jurassic Technology una delle esperienze più affascinanti e indecifrabili di Los Angeles!

Getty Museum

Non solo cinema, Los Angeles respira arte e la racconta attraverso sale espositive imperdibili come il Getty Museum. Si trova sulle colline di Brentwood e già dall’esterno lascia tutti a bocca aperta con la struttura architettonica unica. Al suo interno ospita opere che spaziano dall’arte europea medievale fino al XIX secolo con nomi quali Van Gogh, Rembrandt e Monet. Motivo in più per godersi l’esperienza? Ha una terrazza con una vista panoramica che nei giorni tersi dà modo di vedere con lo sguardo la città dall’alto fino all’oceano.

Bel Air

Il lato più esclusivo e luxury di Los Angeles? Bel Air. Chi è nato negli anni ’90 si ricorderà la serie TV con protagonista Will Smith che raccontava della sua vita a casa degli zii sulle colline di LA. Bel Air è sinonimo di ville da sogno, strade alberate e un’atmosfera da vero film hollywoodiano.

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Al via le Giornate dei castelli, palazzi e borghi medievali

L’iniziativa che celebra la storia e l’architettura medievale della media pianura lombarda torna nel 2025 con un’edizione ancora più ricca di eventi e novità. A partire da domenica 2 marzo, si rinnova l’appuntamento con le giornate di apertura congiunta di 25 castelli, borghi e dimore storiche distribuiti tra quattro province della regione Lombardia. Organizzata dall’Associazione Pianura da Scoprire con il supporto di A35 Brebemi, questa manifestazione è ormai diventata un vero e proprio punto di riferimento per tutti gli appassionati di arte, storia e cultura locale.

Grazie a un calendario articolato su più mesi, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi nel passato, scoprendo luoghi che un tempo furono teatro di scontri tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano. Oggi, questi borghi e castelli rappresentano un inestimabile patrimonio architettonico, testimone di secoli di storia.

Ecco il programma degli eventi principali e le date di questa edizione 2025, che porta con sé anche alcune sorprese e novità.

Calendario e novità dell’edizione 2025

Le aperture dei castelli e delle dimore medievali nei più caratteristici borghi lombardi sono previste ogni prima domenica del mese da marzo a giugno e da settembre a novembre, con eventi speciali in giorni festivi, tra cui Pasquetta (21 aprile), 25 aprile, 1° maggio, 2 giugno e 1° novembre. Tra le date più attese, inoltre, spicca quella super estiva del 5 luglio, quando castelli e borghi saranno visitabili in un’atmosfera suggestiva, illuminati da torce e candele.

Un’importante novità dell’edizione 2025 è anche l’ingresso nella rete del Convento dell’Incoronata a Martinengo (BG), splendido complesso fondato dal celebre condottiero Bartolomeo Colleoni, di cui quest’anno si celebrano i 550 anni dalla scomparsa. Inoltre, grazie alla collaborazione con il circuito Ville Aperte in Brianza, sarà possibile accedere a dimore storiche solitamente chiuse al pubblico in due momenti dell’anno: fine aprile e metà settembre.

La manifestazione continua a evolversi, ampliando quest’anno la sua offerta per attrarre un pubblico sempre più vasto, dagli appassionati di storia ai semplici curiosi in cerca di un’esperienza culturale autentica.

Tra storia, eventi e sapori del territorio

Le giornate di apertura congiunta dei castelli, dei borghi e delle dimore medievali non offriranno solo l’opportunità di esplorare antichi manieri e borghi, ma anche di partecipare a una serie di eventi paralleli che animeranno il territorio lombardo. Il programma prevede rievocazioni storiche, mostre d’arte, mercatini di prodotti tipici, concerti e visite guidate tematiche, per un’esperienza culturale immersiva.

Per facilitare la visita, inoltre, sul sito ufficiale di Pianura da Scoprire saranno disponibili informazioni aggiornate su orari, costi e modalità di prenotazione, oltre a una sezione dedicata ai consigli enogastronomici, con suggerimenti sui migliori ristoranti e trattorie della zona. Infine, sarà anche possibile acquistare il “passaporto dei castelli”, un libretto da collezione con immagini e descrizioni dei luoghi visitabili, in cui apporre un timbro a ogni tappa del proprio itinerario.

L’iniziativa è patrocinata da Regione Lombardia, con il supporto di A35 Brebemi Aleatica come main sponsor e il contributo di S.A.C.B.O. per la promozione dell’evento. Un’occasione unica per riscoprire il fascino senza tempo dei castelli e borghi della Lombardia, attraverso un viaggio che unisce storia, cultura e tradizioni locali.

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Ferrara, lo storico Carnevale degli Este che tutti aspettano

Coriandoli, stelle filanti, chiacchiere (beh, dipende in che zona d’Italia ci si trova)… Insomma, gli ingredienti per il Carnevale ci sono tutti e in alcune parti del Belpaese in questi giorni la festa avrà termine con il clou dei festeggiamenti, così come a Ferrara, dove domenica 2 marzo ci saranno in città le sfilate finali del Carnevale Estense.

Il Carnevale di Ferrara, noto anche come Carnevale degli Este è uno degli eventi più emblematici della città e ha il via dopo la prima metà del mese: ogni anno, le strade del centro storico si animano con colori, suoni e tradizioni che risalgono a secoli fa. Un’occasione unica per vivere la cultura ferrarese attraverso sfilate, spettacoli, e una ricca offerta gastronomica. Con il suo mix di tradizione e modernità, il Carnevale di Ferrara è un evento imperdibile per chi desidera esplorare la città in una veste festosa e coinvolgente.

La storia del Carnevale di Ferrara

Il Carnevale di Ferrara ha origini antiche in Italia, che risalgono ai tempi della dinastia degli Estensi, i signori indiscussi della città. Questa festività ha radici profonde nella storia medievale e rinascimentale, quando il Carnevale rappresentava un momento di svago e di rovesciamento dell’ordine sociale. Tradizionalmente, il Carnevale ferrarese era caratterizzato da feste in maschera, banchetti e giochi popolari, con una forte componente di satire sociali. Nel corso dei secoli, il Carnevale è stato rivisitato e arricchito, diventando una delle principali manifestazioni culturali della città. Oggi, il Carnevale Estense celebra la ricchezza storica di Ferrara, unendo la comunità locale e i visitatori in una festa di tradizione e innovazione.

Ferrara, panorama

Fonte: iStock

Veduta panoramica del centro storico di Ferrara

Le date del Carnevale di Ferrara 2025

Il Carnevale di Ferrara 2025 si terrà domenica 2 marzo 2025 e seguirà questo preciso programma:

  • Ore 16:00, da Porta Paola a Piazza del Municipio: corteo del Carnevale degli Este.
  • Ore 16:30, Piazza del Municipio: un Banchetto Rinascimentale in onore del Duca Alfonso I e della Duchessa Lucrezia Borgia, con la partecipazione di illustri ospiti Pietro Bembo ed Ercole Strozzi. Al pubblico sarà offerta una specialità della cucina ferrarese preparata seguendo la ricetta di Messer Cristoforo da Messisbugo. Durante il banchetto, si terranno spettacoli di duelli cortesi e danze rinascimentali.
  • Ore 18:00, Piazza del Municipio: lettura dell’editto di chiusura del Carnevale degli Este.

Il Carnevale degli Este si terrà nel Centro Storico di Ferrara, in particolare in Piazza del Municipio, Piazza Castello e nelle altre location storiche della città.

Ferrara, castello

Fonte: iStock

Il castello di Ferrara

L’evento principale di questa domenica sarà il Banchetto Carnevalesco degli Este, in onore del Duca Alfonso I e della Duchessa Lucrezia Borgia. Il banchetto, ricostruito nei minimi dettagli, riproporrà l’atmosfera festosa della corte estense del Rinascimento, con illustri ospiti come Pietro Bembo ed Ercole Strozzi. Il protagonista gastronomico sarà la “Brazzatella“, una ciambella rinascimentale, la cui ricetta storica sarà reinterpretata e offerta gratuitamente al pubblico da paggi in costume.

L’iniziativa fa parte del progetto “Festina Lente”, finanziato dal Ministero del Turismo, volto a valorizzare Ferrara e il suo sito Unesco.

Gli eventi del Carnevale di Ferrara 2025

Il Carnevale di Ferrara è un concentrato di eventi che celebrano la tradizione e l’allegria. Tra i principali appuntamenti ci sono:

  • Cortei storici: il Carnevale prende vita con il corteo del Carnevale degli Este e quello degli Umanisti, che attraverseranno le strade di Ferrara, accompagnati da figuranti in costumi d’epoca.
  • Banchetti rinascimentali: il cuore dell’evento sarà il Banchetto Carnevalesco degli Este che avrà luogo domenica 2 marzo, con una ricostruzione storica di un banchetto in onore dei Duchi Alfonso I e Lucrezia Borgia, accompagnato da spettacolari danze e duelli cortesi.
  • Spettacoli e danze: gli spettatori potranno assistere a spettacoli rinascimentali, tra cui danze storiche, duelli e rappresentazioni teatrali che ricreano la vivacità della corte estense.
  • Conferenze e tavole rotonde: il programma include anche incontri culturali, come la tavola rotonda “La volgar lingua della corte estense” che esplorerà il legame tra la lingua, la storia e la cultura della corte di Ferrara.
  • Inoltre, saranno organizzati laboratori per bambini, truccabimbi e diverse altre attività che coinvolgeranno anche i più piccoli in questa festa straordinaria.

Biglietti del Carnevale di Ferrara

L’ingresso al Carnevale di Ferrara è libero, ma alcune attività, come le degustazioni e gli spettacoli esclusivi, potrebbero richiedere la prenotazione anticipata o un biglietto d’ingresso. È consigliato consultare il sito ufficiale dell’evento per aggiornamenti su tariffe e modalità di accesso alle diverse attrazioni.

Come raggiungere il Carnevale Estense

Ferrara è facilmente raggiungibile da diverse città italiane grazie alla sua posizione centrale nella regione Emilia-Romagna. Il modo più comodo per arrivare è in treno, grazie alla stazione ferroviaria di Ferrara, ben collegata con le principali città come Bologna, Modena e Rovigo. Chi preferisce viaggiare in auto può prendere l’autostrada A13 Bologna-Padova, che consente un rapido accesso alla città.

Per chi arriva prendendo un volo, l’aeroporto più vicino è Aeroporto di Bologna, a circa 50 km da Ferrara, da cui è possibile proseguire in treno o in auto.

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Perché il Ramadan è il momento migliore per visitare questi Paesi

Il Ramadan, il mese sacro del digiuno per i musulmani, rappresenta un momento di profonda spiritualità, condivisione e celebrazione che trasforma la vita quotidiana di milioni di persone in tutto il mondo. Per i viaggiatori, visitare un Paese a maggioranza musulmana durante il Ramadan può offrire un’esperienza unica, arricchita da tradizioni affascinanti, atmosfere suggestive e un’accoglienza ancora più calorosa del solito.

Marzo in Arabia Saudita: offerte esclusive, eventi emozionanti e tutto lo spirito del Ramadan

Durante il mese sacro del Ramadan, che quest’anno cade dal 1° al 29 marzo, gli hotel di lusso dell’Arabia Saudita propongono tariffe speciali, creando le condizioni ideali per una vacanza premium: ad AlUla, gli sconti sulle sistemazioni di lusso raggiungono il 50-60%, mentre sulla costa del Mar Rosso i prezzi sono ridotti del 15-20%. Un’opportunità unica per chi desidera immergersi nella rinomata ospitalità del Regno, godere di un servizio di altissimo livello ed esplorare i paesaggi mozzafiato e le attrazioni culturali dell’Arabia Saudita in una stagione dal clima piacevole e con meno affollamenti.

AlUla è uno dei migliori luoghi da visitare durante il Ramadan, grazie ai suoi paesaggi spettacolari e ai siti storici straordinari. Marzo vanta condizioni climatiche ideali per visite turistiche e relax, mentre le opzioni di alloggio diventano particolarmente allettanti. I migliori hotel della regione offrono sconti superiori al 50% sulle tariffe standard, per un soggiorno più confortevole e prolungato.

I turisti possono intraprendere un affascinante viaggio alla scoperta delle meraviglie archeologiche, dove la storia delle antiche civiltà prende vita. Hegra, il primo sito del patrimonio mondiale dell’UNESCO in Arabia Saudita, stupisce con le maestose tombe nabatee, scolpite nella roccia oltre 2.000 anni fa. Altrettanto impressionante è Jabal Al-Fil, o Roccia dell’Elefante, un’enorme formazione naturale di arenaria che ricorda la sagoma di un elefante, diventata un’icona del paesaggio desertico della regione.

Jabal Al-Fil, Arabia Saudita

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Jabal Al-Fil, la Roccia Elefane

Per gli amanti del deserto, fino alla fine di marzo sono disponibili emozionanti tour in Land Rover d’epoca, mentre gli appassionati di natura possono visitare una vera oasi, lussureggiante rifugio verde tra le sabbie dorate, dove li attendono tour guidati e tradizionali incontri per il tè con prelibatezze locali.

Dopo il tramonto, godetevi una visita guidata in notturna a Gharameel, per meravigliarvi di fronte alla vista della Via Lattea, lontano dalle luci della città e abbracciati dalle maestose formazioni rocciose. E per concludere al meglio la giornata, non può mancare una cena accogliente attorno al falò.

Ancora, per chi cerca una fuga rilassante al mare, la costa del Mar Rosso saudita dona un’esperienza indimenticabile: oltre 1.000 isole incontaminate, 500 spettacolari siti per immersioni, 300 specie di coralli e 75 spiagge immacolate.

Durante il Ramadan, magnifici resort proseguono le attività normalmente, ridefinendo al contempo gli standard di ospitalità. È disponibile per gli ospiti un’ampia scelta di alloggi esclusivi, dalle eleganti ville sull’acqua ai capolavori architettonici perfettamente integrati nel paesaggio montuoso. Nel mese di marzo, tariffe speciali con sconti fino al 15% presso Shebara e Desert Rock Resort e fino al 20% presso Nujuma e St. Regis Red Sea Resort.

Ramadan a Dubai 2025

Il Ramadan a Dubai, rappresenta un periodo di riflessione, spiritualità, unione familiare e festeggiamenti. Durante questo mese sacro, la città si anima con una serie di attività pensate per tutte le età, rimane completamente operativa, e i visitatori possono vivere l’esperienza dell’iftar, il pasto serale che interrompe il digiuno, e del suhoor, consumato prima dell’alba. Inoltre, ospita eventi culturali come i mercati del Ramadan, per vivere appieno la ricca tradizione locale.

Inoltre, pullula di decorazioni luminose a tema e le serate diventano vivaci, con famiglie e amici che si riuniscono per rompere il digiuno e partecipare a momento di festa. Molti centri commerciali, come Dubai Mall e Mall of the Emirates, prolungano gli orari di apertura fino a tarda notte per permettere alle persone di fare shopping dopo l’iftar. Anche i trasporti pubblici e le principali attrazioni restano accessibili per chi desidera esplorare la città dopo il tramonto.

Partecipare a un iftar o a un suhoor è uno dei modi migliori per vivere il Ramadan a Dubai. Molti ristoranti e hotel offrono menù speciali, che includono piatti tradizionali come il qamardeen (succo di albicocca), il jellab (bevanda con melassa d’uva e acqua di rose) e il celebre Vimto (una bevanda dolce ai frutti di bosco).

Alcune esperienze da non perdere includono:

  • Majlis al Dubai World Trade Centre: ideale per iftar e suhoor, con aree dedicate alle famiglie e spazi per la preghiera;
  • Bab Al Shams: un autentico iftar nel deserto, con spettacoli di danza, musica e un tradizionale souk arabo;
  • Atlantis The Palm – Asateer Tent: un sontuoso buffet di iftar ispirato ai sapori del mondo;
  • Armani/Pavilion al Burj Khalifa: un raffinato iftar all’aperto sotto le stelle;
  • Dubai Souks Iftar Tour: un tour guidato tra i mercati storici di Dubai, con degustazioni e racconti sulla cultura del Ramadan.

Al termine del Ramadan, si celebra Eid al-Fitr, la “festa della rottura del digiuno”. Nel 2025, dovrebbe cadere tra il 31 marzo e il 2 aprile. È un momento di grande gioia, segnato da preghiere, banchetti e scambi di regali. Durante Eid, Dubai si anima con spettacoli, fuochi d’artificio e celebrazioni in tutta la città.

Il Ramadan in Oman: un’esperienza local tutta da vivere

L’Oman, il Sultanato della Gentilezza, accoglie con calore i visitatori durante il Ramadan. Per rispettare le usanze locali, è importante osservare alcune semplici accortezze, come evitare di mangiare, bere o fumare in pubblico durante le ore di digiuno, non consumare alcool prima del tramonto, e solo nelle aree designate, e vestire in modo rispettoso, soprattutto nei luoghi di culto come nella Grande Moschea del Sultano Qaboos che può essere visitata anche durante il Ramadan nei consueti orari e giorni di apertura riservati ai viaggiatori non musulmani (dalle 8 alle 11, dal sabato al giovedì). Tutto l’Oman è in festa, da Muscat all’antica capitale Nizwa, da Salalah al Musandam.

Anche gli hotel del Sultanato, nel periodo del Ramadan, sono pronti ad accogliere gli ospiti durante il giorno con pasti serviti in aree designate (gli hotel internazionali mettono a disposizione un ristorante per questa ricorrenza) e un’ampia selezione di piatti tradizionali nei ricchi buffet dell’Iftar. Sebbene molti ristoranti locali siano chiusi nelle ore diurne, i supermercati rimangono invece aperti.

Ci sono strutture che propongono un’esperienza esclusiva con il “Layali Ramadan“: ogni sera, gli ospiti possono partecipare a un Iftar d’eccezione, con un buffet ricco di sapori locali e internazionali, tra cui specialità omanite, piatti tradizionali della cucina araba e una selezione di dessert preparati per l’occasione. L’atmosfera è resa ancora più suggestiva dalla musica dal vivo dell’Omani Trio Band e dal suono delicato del liuto arabo, che accompagna gli ospiti durante la cena.

Altri resort permettono un’esperienza più intima con un’ambientazione incantevole sotto le stelle, con un menù à la carte curato nei minimi dettagli. Oltre ai piatti tipici del Suhoor, gli ospiti possono rilassarsi con una selezione di tè aromatici e shisha, godendo di un’atmosfera tranquilla e raffinata e molto altro ancora.

Alla fine del Ramadan, le celebrazioni di Eid al-Fitr trasformano anche l’Oman in un tripudio di colori, festa e condivisione comunitaria. Famiglie e amici si riuniscono per 3 giorni sin dal momento della colazione nelle case che vengono decorate per festeggiare, indossando abiti tradizionali e scambiandosi auguri e doni, un’occasione unica per scoprire la bellezza della cultura del Paese e lasciarsi avvolgere dall’atmosfera festosa di questa celebrazione.

Oman, da visitare

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Un incantevole angolo dell’Oman

Le esperienze imperdibili di Abu Dhabi

Infine, Abu Dhabi invita i visitatori a immergersi in una stagione di ricchezza culturale, spirito di comunità e tradizioni senza tempo. Dai monumenti storici agli eventi vivaci, l’emirato offre un mix unico di autenticità ed esperienze arricchenti per vivere appieno lo spirito del Ramadan.

Anche ad Abu Dhabi, infatti, quello del Ramadan è un periodo in cui i visitatori hanno l’opportunità unica di abbracciare la tradizione, connettersi con la comunità locale e sperimentare il vero spirito di questo mese speciale. Che si tratti di esplorare monumenti, concedersi prelibatezze o partecipare a tradizioni antiche, ogni momento trascorso ad Abu Dhabi durante il Ramadan è pieno di calore, scoperta e ricordi duraturi.

Ecco alcune esperienze da non perdere.

Moschea Sheikh Zayed & Museo Light and Peace

Vivete lo spirito del Ramadan partecipando a un iftar comunitario e ammirando l’architettura mozzafiato della moschea illuminata di notte. Il Museo Light and Peace, presso il Centro Sheikh Zayed Grand Mosque, espone reperti e mostre interattive che evidenziano i contributi della civiltà islamica e i valori di tolleranza e pace degli Emirati Arabi Uniti.

Qasr Al Hosn: Ramadan at Al Hosn (1-21 marzo)

Il forte storico, il più antico edificio in pietra di Abu Dhabi, propone un salto nel passato con sessioni di narrazione, spettacoli culturali e attività tradizionali che danno vita alle usanze emiratine durante il Ramadan. Majlis aperti, serate di poesia e concerti dal vivo di oud arricchiscono l’atmosfera festiva.

Manarat Al Saadiyat: Ramadan Arcade (13-23 marzo)

Una celebrazione contemporanea del Ramadan che trasforma elementi tradizionali in esperienze culturali interattive. I visitatori possono godere di mostre, laboratori culturali ed esposizioni artistiche che favoriscono la riflessione e il senso di comunità.

Cultural Foundation: Ramadan alla Biblioteca per Bambini di Abu Dhabi (1-29 marzo)

Le famiglie possono assistere a spettacoli teatrali ispirati al folklore arabo, oltre a sessioni di narrazione e attività a tema Ramadan dedicate ai più piccoli.

Forte Al Jahili: Campionati di Giochi Tradizionali (10-16 marzo)

Un evento vibrante in cui adolescenti e giovani competono in giochi tradizionali emiratini. Organizzato in collaborazione con la Polizia di Abu Dhabi, il campionato preserva il patrimonio culturale promuovendo al contempo il senso di comunità grazie allo sport.

Forte Al Jahili, Abu Dhabi

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Un immagine incredibile del Forte Al Jahili

Emirates Palace Mandarin Oriental: Majlis sul Mare

Uno dei luoghi più prestigiosi di Abu Dhabi per il Ramadan, promette un’esperienza culinaria stellata Michelin con piatti firmati Talea by Antonio Guida, Martabaan by Hemant Oberoi, Hakkasan e il nuovo Strawfire. Gli ospiti possono gustare sushi, delizie arabe e sapori internazionali accompagnati da musica strumentale dal vivo e viste mozzafiato sul mare.

Alba Terrace: Majlis sotto le Stelle

Una location all’aperto perfetta per il suhoor, dall’atmosfera tranquilla accompagnata da prelibatezze culinarie fino a tarda notte.

Al Raha Beach: Mercato Notturno del Ramadan

Scoprite i prodotti artigianali, assaporate il cibo di strada locale e vivete la vivace atmosfera del Ramadan sotto le stelle in questo affollato mercato notturno.

Oasi di Al Ain: Harees Ramadan (tutti i venerdì di Ramadan)

I visitatori possono assistere alla preparazione tradizionale dell’Harees, un amato piatto emiratino, e ammirare una mostra che ne illustra la storia, gli strumenti e il significato culturale.

Heritage Village: Ramadan all’Heritage Village (14-21 marzo)

Un viaggio culturale interattivo con laboratori gastronomici, sessioni di narrazione, dimostrazioni sulla preparazione del caffè arabo, osservazione guidata delle stelle e la parata Hag Al Laila, che celebra l’essenza del Ramadan ad Abu Dhabi.

Forte di Al Dhafra: Iftar del Ramadan (3-4 marzo)

Un evento speciale di iftar per enti governativi e istituzioni, che mette in risalto l’ospitalità emiratina, i piatti tradizionali e i momenti di condivisione per rafforzare i legami culturali.

Bait Mohammed bin Khalifa: Before Suhoor Nights (1-15 marzo)

Godetevi le tradizionali sedute a terra, le esperienze nei caffè, i giochi del patrimonio e le esibizioni di musica araba dal vivo nei fine settimana, in un’atmosfera serena pre-suhoor.

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Guastalla, al cospetto di un’antica corte rinascimentale

Passeggiare per le vie di Guastalla significa ritrovarsi in un passato ricco di storia e cultura: un tempo capitale di un ducato autonomo, conserva ancora oggi il fascino delle antiche corti rinascimentali e il centro storico, con il tracciato urbanistico risalente al Cinquecento, racconta le vicende di un luogo che ha giocato un ruolo chiave nelle dinamiche politiche e culturali della Pianura Padana.

La sua storia affonda le radici nell’epoca romana, quando le fertili terre alluvionali del Po favorirono la nascita delle prime comunità agricole. Il nome, però, deriva dal termine longobardo wardistall, che significa “posto di guardia”, un chiaro riferimento alla sua funzione strategica nell’VIII secolo, quando rappresentava una linea difensiva contro i Bizantini di Mantova.

Nel corso del Medioevo e del Rinascimento, Guastalla divenne un punto nevralgico per le grandi famiglie nobiliari, fino a entrare nell’orbita dei Gonzaga nel 1406. Sotto il loro dominio, infatti, acquisì prestigio, trasformandosi in un raffinato centro culturale e politico. In questo periodo furono edificati molti dei palazzi e dei monumenti che ancora oggi ne caratterizzano il panorama urbano.

Il ducato rimase sotto il controllo della famiglia Gonzaga fino alla metà del XVIII secolo, quando passò prima sotto la dominazione austriaca e poi al Ducato di Parma. Nonostante il passare dei secoli, la città ha saputo preservare il suo patrimonio artistico e architettonico, così da offrire uno scenario suggestivo dove il passato rivive tra vicoli, piazze e imponenti edifici storici.

Dove si trova Guastalla

Immersa nel cuore della Pianura Padana, Guastalla sorge lungo la riva sinistra del fiume Po, a soli 28 km da Reggio Emilia.

Al confine con la provincia di Mantova, è stata un tempo un’importante corte rinascimentale e oggi rappresenta il principale centro della Riviera del Po e della Bassa reggiana. La sua posizione strategica e il passato glorioso la rendono una meta perfetta per chi desidera vivere appieno l’atmosfera di un’antica capitale del Rinascimento.

Cosa vedere a Guastalla

Come accennato, Guastalla conserva intatto il fascino del tempo che fu, con un impianto urbanistico cinquecentesco ancora ben riconoscibile.

Camminare senza fretta lungo le sue strade significa attraversare secoli di storia, ammirando palazzi, chiese e monumenti che raccontano la grandezza della famiglia Gonzaga e l’evoluzione del centro abitato nel corso dei secoli.

Piazza Mazzini

La visita non può iniziare se non da Piazza Mazzini, l’anima di Guastalla, che con la sua forma rettangolare, è ombreggiata da maestosi edifici storici e portici che ne esaltano l’eleganza rinascimentale.

Tra le sue mura si affacciano gioielli architettonici del Cinquecento, come l’elegante Duomo, il Palazzo Ducale, oggi sede del Museo della città, e il Municipio, testimoni di un nobile passato. Al centro, la statua di Giuseppe Mazzini rende omaggio al patriota che ha contribuito all’unità d’Italia, mentre il monumento a Ferrante I Gonzaga, realizzato dal celebre Leone Leoni, aggiunge un tocco di spessore.

Lungo i lati, caffè accoglienti, ristoranti tipici e negozi invitano a una sosta, per assaporare i prodotti locali. Non solo un punto di passaggio, ma anche palcoscenico per eventi culturali, Piazza Mazzini è un luogo d’incontro e di scambio, dove la storia continua a vivere nel presente.

Palazzo Ducale

Simbolo indiscusso, il Palazzo Ducale venne costruito nel XVI secolo per volere della famiglia Gonzaga, sulle fondamenta di una precedente residenza medievale.

Il progetto iniziale fu curato da Francesco Capriani, detto il Volterra, e in seguito completato da Tommaso Filippi. Splendido esempio di architettura rinascimentale, ha ospitato illustri personaggi come il poeta Torquato Tasso e l’artista Guercino.

Oggi, è sede del Museo della Città di Guastalla, che raccoglie preziose opere d’arte e documenti storici. Le sale affrescate e i giardini regalano l’emozione un viaggio nel tempo, tra il fasto della nobiltà e la raffinatezza del Rinascimento.

Cattedrale di San Pietro

Concattedrale di San Pietro

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Elegante facciata del Duomo di Guastalla

La Cattedrale di San Pietro è un capolavoro dell’architettura barocca, la cui costruzione iniziò nel 1569 per volere della famiglia Gonzaga. La facciata, realizzata nel XVIII secolo, presenta un’elegante suddivisione in due ordini: quello inferiore ospita le statue dei santi patroni Pietro e Paolo, mentre quello superiore accoglie un gruppo scultoreo con la Madonna in trono col Bambino.

L’interno, a croce latina con tre navate, è decorato con stucchi, affreschi e altari laterali che testimoniano la maestria degli artigiani dell’epoca. Una tappa di grande suggestione, capace di trasmettere la spiritualità e l’arte che caratterizzano Guastalla.

Biblioteca Maldotti

Istituita il 14 agosto 1801 per volontà del sacerdote Marcoantonio Maldotti, la Biblioteca Maldotti è un autentico scrigno di cultura.

Alla sua morte, il fondatore lasciò in eredità alla città un prezioso patrimonio librario di quasi 5000 volumi, molti dei quali di straordinario valore storico.

Con il tempo, la collezione si è arricchita di nuovi testi, manoscritti e opere d’arte, fino a rendere necessario, nel 1857, il trasferimento nella sede attuale di Corso Garibaldi. Oggi la biblioteca custodisce circa 100.000 opere, tra cui dipinti, stampe, monete, medaglie, fotografie e documenti storici di grande rilevanza.

Teatro Ruggeri

Costruito nel XVI secolo e intitolato a Ruggero Ruggeri, celebre attore nato a Guastalla, il Teatro Ruggeri è un gioiello architettonico in stile neoclassico.

L’elegante facciata e gli interni finemente decorati con affreschi e stucchi lo rendono uno degli spazi culturali più affascinanti della città. Nel corso dei secoli, è stato oggetto di svariati interventi di restauro, che ne hanno preservato la bellezza e l’importanza storica.

Ancora oggi, ospita un’intensa stagione teatrale, con spettacoli di opera, prosa e musica che richiamano artisti e spettatori da tutta la regione.

Santuario della Beata Vergine della Porta

Il Santuario della Beata Vergine della Porta custodisce un’opera di grande valore spirituale e artistico: un’immagine miracolosa della Vergine, dipinta nel 1646 da Damiano Padovani, da secoli meta di pellegrinaggio.

Tra i pochi esempi di stile barocco emiliano, prende il nome dalla vicinanza con l’antica Porta di San Francesco.

Inizialmente, l’immagine della Vergine fu collocata sulla porta sud della città come ringraziamento per il suo intervento, che secondo i fedeli aveva posto fine a una devastante epidemia. Col trascorrere del tempo, l’icona continuò a compiere miracoli, tanto che nel 1693 il Duca Vincenzo Gonzaga ordinò la costruzione del Santuario, affidando il progetto all’architetto reggiano Prospero Mattioli.

All’interno, lo sguardo si sofferma sul maestoso altare con ciborio, realizzato nel 1702 da Antonio Ferraboschi e Michele Costa, dalla Pietà dipinta del XVIII secolo e dall’affresco della Beata Vergine.

Parco del Po

Parco fluviale del Po a Guastalla

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Il Parco del Po

Infine, per chi ama la natura e le attività all’aria aperta, il Parco del Po rappresenta un’oasi di pace e biodiversità. Lungo le sponde del grande fiume, offre sentieri per passeggiate ed escursioni in bicicletta, aree picnic e spazi per il birdwatching, grazie alla presenza di numerose specie di uccelli migratori.

Oltre a essere ideale per il relax, il parco consente di esplorare il territorio con gite in barca lungo il Po, donando panorami suggestivi e momenti di profondo contatto con la natura.

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Alla scoperta di Reggio Emilia, città di storia, cultura e bellezza

Reggio Emilia non è soltanto la città natale del Parmigiano Reggiano e di Ludovico Ariosto, ma anche il luogo di nascita, nel 1797, della bandiera italiana. Passeggiare tra le sue strade significa immergersi in un viaggio tra storia e arte, al cospetto di palazzi rinascimentali, portici suggestivi e piazze scenografiche. Il modo migliore per scoprirla? A piedi, per respirarne l’anima genuina e lasciarsi sorprendere a ogni scorcio.

Città dalla vivace scena culturale e gastronomica, dove tradizione e innovazione si intrecciano, vi donerà musei che narrano la storia d’Italia, eleganti teatri che ospitano spettacoli di respiro internazionale e ristoranti in cui gustare le eccellenze della cucina emiliana, tra cui i tortelli verdi e il celebre erbazzone.

Piazza e Basilica di San Prospero

Da dove iniziare a conoscere Reggio Emilia? Sicuramente da piazza San Prospero, con la sua elegante cornice di portici, vegliata dall’omonima Basilica, un gioiello barocco risalente al 997 e ricostruito nel corso dei secoli. La sua facciata è impreziosita da sei imponenti leoni in marmo rosso di Verona, che vegliano da secoli sugli ingressi della chiesa.

L’interno, a tre navate, è un autentico scrigno di tesori artistici: la volta absidale è decorata dagli affreschi di Camillo Procaccini, mentre le pareti ospitano dipinti e decorazioni in stile barocco che raccontano scene sacre con una straordinaria potenza visiva.

Il Giudizio Universale dipinto sulla volta lascia senza fiato, con i colori intensi e la drammaticità delle figure rappresentate. Da ammirare anche l’altare maggiore, realizzato con marmi policromi e arricchito da sculture di pregevole fattura.

Sala del Tricolore

Oggi sala consiliare del Comune di Reggio Emilia, è molto più di un semplice ambiente istituzionale. Le sue origini risalgono al 1768, quando il duca Francesco III d’Este decise di realizzare un archivio statale. Poco dopo, si scelse di cambiarne la destinazione d’uso e, proprio qui, nacque la bandiera italiana.

La Sala del Tricolore è un ambiente solenne, caratterizzato da una pianta ellittica e da eleganti decorazioni neoclassiche. I soffitti affrescati e i dettagli architettonici trasudano il passato glorioso della città, mentre l’atmosfera che si respira è quella di un luogo simbolico, legato in maniera indissolubile alla storia d’Italia.

Museo del Tricolore

Dopo aver visitato la Sala del Tricolore, la tappa successiva non può che essere il Palazzo del Comune, dove ha sede il Museo del Tricolore. Qui, la storia della bandiera italiana prende vita grazie a documenti, cimeli e opere d’arte che ne raccontano l’evoluzione, dalla sua nascita nel 1797 fino a diventare il simbolo della nazione unita.

Di sicuro impatto la mostra Novanta artisti per una bandiera, che esplora il legame tra arte e identità nazionale, con opere contemporanee che reinterpretano il tricolore in chiave creativa. Il percorso museale si snoda tra antichi proclami, stampe d’epoca, uniformi militari e testimonianze che raccontano il ruolo fondamentale di Reggio Emilia nella storia del Paese.

Piazza Prampolini e il Duomo

Durante una visita, non può certo mancare una sosta in piazza Prampolini, su cui si staglia l’imponente Duomo, o Cattedrale di Santa Maria Assunta, edificato nell’875 secondo i canoni dell’architettura romanica e, nel corso dei secoli, oggetto di numerose trasformazioni che gli hanno conferito l’aspetto attuale.

La facciata conserva elementi medievali mescolati a interventi successivi, con le statue realizzate da Prospero Sogari, detto Clemente, a decorarne il prospetto. L’interno è un insieme armonioso di stili artistici, con la magnifica cripta e l’altare maggiore che custodisce le reliquie dei Santi Martiri Cristiano e Daria. Da non perdere il ciclo di affreschi e le cappelle laterali, che conservano opere d’arte di grande pregio.

Basilica della Ghiara

Passeggiando lungo corso Garibaldi, ci si imbatte in un’altra meraviglia di Reggio Emilia: la Basilica della Ghiara. Si tratta di uno splendido tempio rinascimentale e barocco che deve la sua origine a un evento miracoloso: nel 1596, un giovane sordomuto riacquistò l’udito e la parola davanti a un’immagine della Madonna, spingendo la comunità a edificare la chiesa in suo onore.

L’interno della Basilica è un’esplosione di arte e spiritualità, con opere di artisti come Ludovico Carracci, Alessandro Tiarini e Carlo Bononi. Il capolavoro più celebre è la “Crocifissione” del Guercino, un dipinto di straordinaria intensità emotiva che domina l’abside. Le volte, riccamente decorate, trasformano ogni visita in un’esperienza mistica e suggestiva.

Teatro Municipale Romolo Valli

L'elegante Teatro Municipale Romolo Valli

Fonte: Ph @Flavio Vallenari – iStock

Il Teatro Municipale Romolo Valli di Reggio Emilia

Il maestoso teatro, nell’abbraccio dei giardini pubblici, è un indiscusso punto di riferimento culturale per la città emiliana.

Sorge nell’area dell’antica cittadella e vanta un’elegante facciata neoclassica e un interno sontuoso. Ospita spettacoli teatrali, concerti e balletti di livello internazionale.

A impreziosire ancora di più lo scenario, ecco una suggestiva fontana che, durante gli eventi più importanti, regala spettacolari giochi d’acqua.

Palazzo Becchi-Magnani

Edificato nel XVI secolo dai conti Becchi, il Palazzo è un’elegante testimonianza della storia nobiliare della città.

Oggi è sede della Fondazione Palazzo Magnani, che organizza prestigiose mostre ed eventi culturali. La facciata in stile neoclassico è impreziosita dall’erma marmorea del Giano bifronte, simbolo della casata.

Chiostri di San Pietro

Costruiti all’inizio del XVI secolo per ospitare un convento, i Chiostri di San Pietro sono un vero e proprio capolavoro architettonico.

Il complesso comprende due chiostri di stili differenti: il primo, più piccolo, in stile tardo quattrocentesco, e il secondo, più ampio, in stile manierista.

Dopo alterne vicende che lo hanno visto trasformarsi in caserma e tribunale, oggi è oggetto di restauri che stanno riportando alla luce antichi affreschi e dettagli artistici di inestimabile valore.

Il Mauriziano

Nella cornice del Parco del Rodano, la villa quattrocentesca del Mauriziano è una delle residenze più affascinanti di Reggio Emilia. Fu dimora estiva di Ludovico Ariosto e si accede al complesso attraversando un elegante arco in cotto del XVI secolo, attribuito a Orazio Malaguzzi. Un viale alberato di oltre 250 metri, fiancheggiato da pioppi, accompagna i visitatori fino alla villa.

L’ala est è la parte più antica e sorprendente, con strutture risalenti al XV secolo e tre camerini affrescati, noti come il “Camerino dei Poeti”, il “Camerino degli Orazi e Curiazi” e il “Camerino dell’Ariosto”. Qui, le pareti presentano storie di caccia, paesaggi bucolici, episodi storici e ritratti di letterati mentre il parco tutt’intorno, con il viale di pioppi, è ideale per una passeggiata rilassante.

I ponti di Calatrava

Imponenti Ponti di Calatrava

Fonte: Ph @sedmak – iStock

I maestosi Ponti di Calatrava

Infine, lungo l’autostrada A1 svetta un’imponente opera di architettura contemporanea: i ponti di Calatrava. Parte di un ambizioso progetto di riqualificazione urbana, si compongono di tre strutture: un ponte ad arco, visibile a chilometri di distanza, e due ponti strallati che incorniciano gli svincoli della rotatoria.

Il ponte centrale, con un’apertura di oltre 220 metri e un’altezza di 50 metri, è il più imponente, mentre i due ponti laterali, lunghi 179 metri e larghi 15, creano una struttura armonica che rende l’opera un simbolo dell’ingegneria moderna e dell’estetica urbanistica cittadina.

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Domenica al Museo, le visite gratuite da non perdere a marzo

La cultura in Italia è sempre più accessibile grazie all’iniziativa del Ministero della Cultura che promuove l’evento #DomenicaAlMuseo: ogni prima domenica del mese, i musei e i parchi archeologici statali offrono l’ingresso gratuito a tutti i visitatori.

Questo mese, l’appuntamento con l’arte e la storia è fissato per il 2 marzo, quando sarà possibile scoprire alcune delle meraviglie culturali del nostro Paese senza alcun costo d’ingresso. In questo articolo, esploreremo alcuni tra i musei che aderiscono all’iniziativa nel Nord, Centro e Sud Italia, per non perdere nemmeno un’opportunità di visita.

I musei che aderiscono nel Nord Italia a marzo

Nel Nord Italia, la Domenica al Museo è un’occasione imperdibile per esplorare alcune delle gallerie e dei siti più prestigiosi. Tra i luoghi da non perdere, c’è sicuramente la Pinacoteca di Brera a Milano, dove sarà possibile ammirare opere di maestri come Caravaggio, Raffaello e Mantegna. Inoltre, a Milano, Palazzo Citterio offrirà un’esperienza unica nel cuore della città, con una selezione di opere d’arte che raccontano la storia della collezione artistica italiana.

Per chi si trova in Veneto, il Museo Archeologico Nazionale di Verona rappresenta una tappa imperdibile. A Trieste, il Museo Revoltella, dedicato all’arte moderna, ospita opere straordinarie, mentre a Torino il Museo Egizio, uno dei più importanti del mondo dedicati alla civiltà egizia, offre un’immersione nella storia antica.

I musei che aderiscono nel Centro Italia a marzo

Anche il Centro Italia propone una ricca varietà di musei che aderiscono all’iniziativa #DomenicaAlMuseo. A Firenze, il Museo Nazionale del Bargello rappresenta uno dei luoghi più affascinanti per gli amanti della scultura, con le opere di Donatello e Michelangelo. Nella capitale, Roma, si potrà visitare gratuitamente il Museo Nazionale Romano e la Galleria Borghese, dove è possibile ammirare le opere di artisti come Bernini e Caravaggio.

Inoltre, in alcune aree archeologiche della capitale, saranno aperti anche questi magnifici luoghi:

  • Parco Archeologico del Celio, dalle 7.00 alle 17.30, con il Museo della Forma Urbis, aperto dalle 10.00 alle 16.00 (ultimo ingresso ore 15.00). Gli ingressi sono da Viale del Parco del Celio 20/22 e Clivo di Scauro 4;
  • Area Sacra di Largo Argentina, dalle 9.30 alle 16.00, ultimo ingresso alle 15.00 (via di San Nicola De’ Cesarini, di fronte al civico 10);
  • Area archeologica del Circo Massimo, dalle 9.30 alle 16.00, ultimo ingresso alle 15.00;
  • Fori Imperiali, ingresso dalla Colonna Traiana, dalle 09.00 alle 17.30, con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura.

I musei che aderiscono nel Sud Italia a marzo

Nel Sud Italia, la Domenica al Museo è l’occasione giusta per esplorare alcuni dei parchi archeologici e musei più emblematici. In Campania, i visitatori potranno immergersi nella storia antica visitando il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che custodisce i reperti provenienti dagli scavi di Pompei ed Ercolano. Un’altra tappa obbligata è la Reggia di Caserta, un capolavoro dell’architettura barocca che incanta ogni anno migliaia di turisti.

In Sicilia, saranno aperti anche i seguenti luoghi:

  • Galleria di Palazzo Abatellis;
  • Museo di Palazzo Mirto;
  • Museo Archeologico Antonino Salinas (con mostre temporanee);
  • San Giovanni degli Eremiti;
  • Castello della Zisa;
  • Museo di Arte Contemporanea di Palazzo Belmonte Riso;
  • Chiostro di Santa Maria La Nuova a Monreale.

In Puglia, il Museo MART di Taranto rappresenta una tappa imperdibile per gli appassionati di arte moderna e contemporanea, con una vasta collezione di opere di artisti italiani e internazionali.