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Il 20 marzo arriva Crash, una Venere nera alla Reggia di Caserta

Una cornice storica e paesaggistica unica, di una bellezza architettonica che incanta qualunque visitatore, incontra la sfrontatezza e il fascino deciso dell’arte contemporanea: il prossimo 20 marzo 2025, la Reggia di Caserta ospiterà “Crash”, un’installazione collettiva di arte contemporanea a cura di ICONIC Art System.

L’evento, curato da Giuseppe Loffredo, vedrà protagonista una monumentale Venere Nera alta 4 metri, simbolo di emancipazione e parità di genere. La Sala Romanelli della Reggia farà da cornice a questa straordinaria opera, visitabile con il biglietto d’ingresso al palazzo.

Cos’è Crash e cosa significa l’opera della Venere

La Venere Nera di Crash che presto sarà esposta alla Reggia di Caserta, uno dei luoghi più visitati in Italia, non è solo un’opera d’arte, ma un manifesto sociale che intreccia materiali innovativi e simbologie potenti. La resina bianca laccata dell’artista contemporaneo Angelo Accardi dona alla scultura un effetto praticamente marmoreo, mentre il plexiglass dipinto di Luca Bellandi, riflesso da uno specchio, crea un’illusione ottica che amplifica il concetto di trasformazione. Il contributo di Daniele Fortuna con il legno stratificato, invece, aggiunge tridimensionalità e profondità all’installazione.

L’opera poggia su un tappeto scenografico lungo 10 metri, realizzato da Saints Studio, maison di moda che unisce elementi diversi tra loro come arte e tessuto. Questo elemento invece sottolinea il dialogo tra storia, artigianato e contemporaneità. L’insieme delle componenti visive e materiche trasmette un forte messaggio di emancipazione, parità di genere e inclusione, invitando il pubblico a una riflessione profonda su questi temi.

Realizzata dagli artisti Angelo Accardi, Luca Bellandi e Daniele Fortuna, la scultura della Venere di Crash esposta presto alla Reggia di Caserta, per una iniziativa privata nata a seguito di una richiesta degli spazi in concessione d’uso, si distingue per la sua capigliatura afro, omaggio alle donne che hanno segnato la storia della lotta per l’uguaglianza. Il velo bianco che avvolge la bocca, terminante su una mela, richiama il concetto di peccato originale e lo stigma storico imposto alle donne.

“Crash” segna la prima restituzione pubblica di ICONIC Art System, una piattaforma fondata da Giuseppe Loffredo per promuovere un dialogo artistico inclusivo. L’obiettivo è valorizzare i grandi artisti e supportare (soprattutto) quelli emergenti, rendendo l’arte un mezzo di riflessione e impegno civile attraverso eventi e installazioni site-specific.

Loffredo ha inoltre avviato un innovativo progetto di safe houses, residenze artistiche destinate a giovani talenti che affrontano discriminazioni di genere o esclusione sociale. Questi spazi non saranno solo luoghi di creazione, ma anche centri di supporto e crescita, dove l’arte diventa strumento di libertà e inclusione.

“L’arte è un linguaggio universale e un potente strumento di emancipazione,” afferma Loffredo, “vogliamo offrire ai giovani artisti non solo un supporto economico, ma un contesto sicuro e stimolante per sviluppare il loro talento.”

Info e date per visitare Crash alla Reggia di Caserta

Tutti coloro che a partire dal prossimo 20 marzo 2025 vorranno inaugurare l’inizio della primavera all’insegna della cultura visitando l’installazione di Crash, potranno farlo alla Reggia di Caserta pagando il ticket di ingresso al palazzo, che parte dai 12 euro, tutti i giorni dalle ore 8.30 alle 19.30 (info più dettagliate sul sito ufficiale della Reggia di Caserta).

Inoltre, i visitatori potranno ammirare accanto alla Venere, una serie di opere firmate da Rocco Ritchie, Alessandro Flaminio, Mimmo Di Dio, Gaetano Di Dio, Marco Grasso, Fabio Abbreccia, Daniele Accossato e Pedro Perdomo che arricchiranno ulteriormente l’esposizione, sottolineando – ancora una volta e ancora di più – il legame tra arte, inclusione e libertà espressiva.

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Firenze itinerari culturali Notizie Viaggi

Firenze festeggia i 550 anni di Michelangelo, il Rinascimento rivive in città

Il 2025 è l’anno in cui si celebra il 550mo anniversario di Michelangelo Buonarroti. Scultore, pittore e architetto, fu uno degli uomini più importanti del Rinascimento e, prima della sua morte nel 1564, realizzò alcune delle opere più importanti dell’arte occidentale, dalla Pietà, conservata nella basilica di San Pietro in Vaticano a Roma, al David, simbolo di Firenze e custodito all’interno della Galleria dell’Accademia.

Ed è proprio qui che la città omaggia l’artista con tutta una serie di iniziative che cominceranno il 6 marzo e si svilupperanno nel corso dell’anno grazie a un programma ricco e variegato. La Galleria, infatti, è un’istituzione fiorentina profondamente connessa all’artista rinascimentale, un legame che iniziò nel 1873 con l’acquisizione del David e successivamente dei Prigioni, del San Matteo e della Pietà Palestrina.

La rassegna, chiamata “L’eterno contemporaneo”, vedrà anche la partecipazione di personaggi del mondo dell’arte e della cultura come Cristina Acidini, Francesco Caglioti, Marco Pierini, Tomaso Montanari, Francesco Gori e Vinicio Capossela.

Conferenza con Cristina Acidini

Dopo l’inaugurazione avvenuta il 6 marzo, il prossimo appuntamento sarà lunedì 10 marzo alle 17:30, quando la storica dell’arte Cristina Acidini approfondirà la personalità di Michelangelo e il rapporto d’amicizia con la marchesa Vittoria Colonna. Si tratta di uno dei rapporti più particolari del Rinascimento italiano, indagato sotto diversi aspetti, da quello spirituale al religioso e politico. A Vittoria, Michelangelo offre disegni sul sacrificio di Cristo in croce e sulle donne presenti nella vita di Gesù come la Madonna, la Maddalena e la Samaritana.

Protostoria del David con Francesco Caglioti

L’appuntamento successivo sarà lunedì 7 aprile alle 17:30, quando lo storico dell’arte Francesco Caglioti proporrà “Il David di Michelangelo: preistoria e protostoria”, aiutando gli ascoltatori ad approfondire la genesi dell’opera.

Michelangelo e la cultura visiva con Marco Pierini

Lunedì 12 maggio alle 17:30 ci sarà l’intervento di Marco Pierini, che ci farà scoprire la “Presenza di Michelangelo nell’arte e nella cultura contemporanea”. Qui verrà approfondito il ruolo ricoperto dalle opere dell’artista nella cultura visiva del Novecento tra omaggi, citazioni e reinterpretazioni in diversi campi, dall’architettura al cinema, dalla cultura popolare alla musica pop.

Reading con Tomaso Montanari e Francesco Gori

Lunedì 9 giugno alle 18:00, invece, sempre alla Galleria dell’Accademia di Firenze, ci sarà il Reading “Non ha la par cosa tutto il mondo”. I Prigioni e la travagliata impresa della tomba di Giulio II, in cui Tomaso Montanari e l’attore Francesco Gori accompagneranno il pubblico nella comprensione del contesto storico, artistico, culturale e politico della Roma della prima metà del Cinquecento. Attraverso la lettura e la recitazione di alcuni brani delle lettere di Michelangelo Buonarroti e di passi scelti, tratti dalle vite dell’artista scritte da Giorgio Vasari (1550 e 1568) e Ascanio Condivi (1553), è possibile rivivere la complessa vicenda della realizzazione della tomba di papa Giulio II della Rovere, durata quarant’anni.

Dialoghi in musica con Vinicio Capossela

Sempre in autunno, con data da definirsi, ci sarà la serata con il musicista Vinicio Capossela che dialogherà in musica con Michelangelo, sotto l’ombra del David e dei Prigioni. Vinicio Capossela, con il suo lavoro sulle Rime e il corpus letterario del Buonarroti, si esibirà in Fuggite, Amanti, Amor – Rime e Lamentazioni per Michelangelo, accompagnato da un gruppo di musicisti, tra cui il violoncellista Mario Brunello.

Serata con il Conservatorio Cherubini

L’ultimo evento della rassegna sarà lunedì 15 dicembre alle 18:00 con il Conservatorio Luigi Cherubini e Il Trio Thesan – formato da Antonella Ciccozzi, arpa, Giuseppina Ledda, flauto, Francesca Piccioni, viola – che si esibiranno interpretando musiche di Claude Debussy, di Sofia Gubaidulina e del brano di Antonio Vivaldi, Follia, intermezzato a parti recitate.

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Piemonte, terra di bellezza: viaggio tra i luoghi più suggestivi

Se Torino è una città ricca di bellezze, dove storia e cultura si intrecciano in un luogo dalle mille meraviglie, tutto il Piemonte è uno scrigno di piccole perle altrettanto affascinanti e suggestive. Panorami incantevoli, come quelli delle Langhe o del lago Maggiore, racchiudono borghi deliziosi dove il tempo sembra davvero essersi fermato. E tra le montagne, con una splendida vista sulle Alpi, ecco stagliarsi fortificazioni dall’aspetto misterioso.

Quali sono i posti imperdibili del Piemonte? Partiamo insieme alla scoperta di indiscusse meraviglie.

Il Ricetto di Candelo, gioiello medievale

Nel comune di Candelo, in provincia di Biella, sorge il grazioso Ricetto di Candelo, una delle testimonianze storiche più affascinanti della regione. Il borgo, con le mura in ciottoli disposte a lisca di pesce, promette infatti un’emozionante viaggio nel passato.

Nato tra il XIII e il XIV secolo per volere della popolazione locale, il Ricetto di Candelo aveva in origine la funzione di deposito per i prodotti agricoli. Tuttavia, nei momenti di pericolo e durante i conflitti, diveniva un rifugio sicuro per gli abitanti, protetto dalle robuste mura fortificate. Oggi, riconosciuto tra i Borghi Più Belli d’Italia e noto come la “Pompei medievale del biellese”, continua a raccontare la sua storia tra le stradine lastricate e all’ombra delle antiche costruzioni.

Oltrepassata la porta torrione, sovrastata da un grande arco, ci si ritrova nella piazzetta del ricetto, laddove si erge il Palazzo del Principe, realizzato da Sebastiano Ferrero nel 1496, che rappresenta l’evoluzione di un insieme di cantine preesistenti trasformate in una sorta di torre. Le strade del borgo, chiamate con il francesismo “rue”, si distinguono per la particolare pavimentazione in ciottoli inclinati, studiata per favorire il deflusso delle acque.

Ogni edificio del Ricetto sa sorprendere: al piano terra, un tempo adibito a stalla o cantina, si accede direttamente dalla strada, mentre il piano superiore, il solarium, era destinato all’essiccazione delle granaglie e si raggiungeva tramite una balconata in legno. Passeggiando tra queste antiche strutture, si può visitare anche l’Ecomuseo della Vitivinicoltura, per conoscere da vicino la tradizione contadina e la cultura enologica del territorio.

Poco distante, merita una sosta la Chiesa di Santa Maria, dalla facciata romanica, che custodisce al suo interno affreschi di grande valore artistico e pregiati capitelli, testimoni della maestria artigianale dell’epoca.

La Morra, belvedere delle Langhe

Nel cuore delle Langhe, a pochi chilometri da Alba, vale la pena visitare l’incantevole borgo de La Morra, fiore all’occhiello della zona di produzione del celebre Barolo, che si distingue per la posizione privilegiata sulla sommità di una collina, da cui si gode di un panorama senza eguali sulle vigne a perdita d’occhio.

Il centro storico si sviluppa attorno alla piazza principale, su cui si affacciano edifici di grande interesse architettonico. La Chiesa barocca di San Martino e la Confraternita di San Rocco raccontano la storia di un paese profondamente legato alla sua identità culturale. Poco distante, un piccolo giardino triangolare cresce sull’antico cimitero, mentre il Municipio e l’ex casa del corpo di guardia completano il quadro a dir poco idilliaco.

Una delle tappe imperdibili è poi la Cantina Comunale, dove è possibile degustare e acquistare i vini della zona. Salendo verso Piazza Castello, lo sguardo viene rapito da uno dei belvedere più spettacolari delle Langhe, tra colline ricoperte di vigneti e scorci da cartolina.

Infine, nella frazione dell’Annunziata, si trova l’ex abbazia benedettina di San Martino di Mercenasco, attuale sede del Museo Ratti dei Vini. Da qui partono i celebri sentieri del vino e la “Mangialonga”, un evento enogastronomico che consente di gustare i sapori del territorio con uno splendido percorso tra le vigne.

La Sacra di San Michele, panorama incredibile

Sacra di San Michele, Torino

Fonte: iStock

Vista panoramica della Sacra di San Michele

Maestosa, imponente, avvolta da un’aura mistica: la Sacra di San Michele domina la Val di Susa dall’alto del Monte Pirchiriano, a 962 metri di altitudine. L’antico complesso monastico, simbolo del Piemonte, ha ispirato Umberto Eco nella stesura del noto romanzo “Il nome della rosa”.

Costruita tra il 983 e il 987, l’abbazia si erge in una posizione strategica che regala una vista difficile da descrivere a parole sulla valle e su Torino. La meravigliosa architettura, con elementi romanici e gotici, è testimone di secoli di storia e spiritualità. Oltre alla chiesa principale, risalente al XII secolo, la Sacra ospita le tombe di alcuni membri della famiglia reale di Casa Savoia.

Dedicata all’Arcangelo Michele, difensore del popolo cristiano, la Sacra rappresenta una delle tappe principali di un lungo percorso di pellegrinaggio che collega Mont-Saint-Michel, in Francia, a Monte Sant’Angelo, in Puglia. La sua sagoma svettante, incorniciata dai boschi della Val di Susa, è un baluardo che attira ogni anno migliaia di visitatori.

Il fascino della Sacra di San Michele si percepisce fin dal primo sguardo, ma è avvicinandosi che la sua energia diventa tangibile. I sentieri che si snodano tra i boschi, calpestati dai pellegrini per secoli, conducono a un luogo di rara bellezza, dove arte, storia e fede si fondono in un’esperienza che non si può dimenticare.

Gli Orridi di Uriezzo, al cospetto del canyon

La Valle Antigorio, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola, cela uno spettacolo naturale di straordinaria bellezza: sono gli Orridi di Uriezzo, un canyon modellato nei millenni dalla forza dell’acqua. Gole spettacolari, scavate dallo scioglimento dell’antico Ghiacciaio del Toce, regalano ai visitatori un viaggio tra rocce levigate e giochi di luce che lasciano senza fiato.

Al termine dell’ultima glaciazione, circa dodicimila anni fa, il ghiacciaio iniziò a ritirarsi, dando origine a torrenti impetuosi che scavarono profondi cunicoli e meravigliose cavità. Oggi, gli Orridi di Uriezzo si suddividono in diverse zone, ognuna con caratteristiche uniche. L’Orrido Sud, noto come Tomba d’Uriezzo, è il più impressionante, con una lunghezza di circa 200 metri e pareti che si innalzano fino a 30 metri. L’Orrido Nord-Est, più piccolo ma altrettanto suggestivo, si estende per 100 metri, mentre l’Orrido Ovest si sviluppa in due tratti distinti. Infine, l’Orrido Vallaccia, sotto la Chiesa di Baceno, risulta di difficile accesso ma conserva un’impronta selvaggia e incontaminata.

Esplorare gli Orridi di Uriezzo significa ritrovarsi in un paesaggio primordiale, dove la natura ha scolpito forme incredibili e ogni angolo mostra la potenza degli elementi.

Il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero, il paradiso tra le vette

Perla della Val d’Ossola, il Parco Naturale dell’Alpe Veglia e dell’Alpe Devero incanta chiunque vi arrivi grazie allo straordinario paesaggio alpino. Istituito nel 1995, il parco abbraccia due magnifiche conche alpine e si estende sui comuni di Baceno, Crodo, Trasquera e Varzo, in provincia di Verbano-Cusio-Ossola.

L’Alpe Veglia, raggiungibile da Varzo attraverso la Val Cairasca, è una meta ideale per gli amanti del trekking. Qui, le ampie distese di pascoli si fondono con boschi di larici e laghi cristallini come il Lago d’Avino, il Lago del Bianco e l’ammaliante Lago delle Streghe, che danno vita a un ambiente fiabesco perfetto per escursioni a pieno contatto con la natura.

L’Alpe Devero, accessibile da Baceno attraverso la Valle di Devero, è invece il regno degli sport invernali. Con i suoi impianti sciistici, offre piste battute e percorsi fuoripista per sciatori e snowboarder in cerca di avventura. Per gli escursionisti esperti, il percorso che conduce fino a Binn, in Svizzera, passando dal Bivacco Combi Lanza a oltre 2000 metri di altitudine, rappresenta una sfida tutta da vivere.

La Palazzina di Caccia di Stupinigi, il fascino regale del Barocco

Splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi, Torino

Fonte: Ph @ELENAPHOTOS – iStock

Splendida Palazzina di Caccia di Stupinigi

A pochi chilometri da Torino, nel comune di Nichelino, da segnare in lista è la sontuosa Palazzina di Caccia di Stupinigi, una delle più coinvolgenti espressioni dell’architettura barocca in Europa. Commissionata da Vittorio Amedeo II e progettata dal celebre architetto Filippo Juvarra, la storica residenza rappresenta un vero e proprio viaggio nella magnificenza della dinastia sabauda.

Con i sontuosi saloni affrescati, i giardini eleganti e l’inconfondibile statua del cervo che sovrasta la sommità della cupola, la Palazzina è una tappa imprescindibile per chi desidera immergersi nell’atmosfera fastosa della corte reale piemontese.

Ceresole Reale, oasi del Parco del Gran Paradiso

Parte del Parco Nazionale del Gran Paradiso, Ceresole Reale è un autentico gioiello montano, incastonato tra le cime alpine della provincia di Torino. Borgo pittoresco, deve il nome al re Vittorio Emanuele II che frequentava la zona per le battute di caccia, e si presenta come un’esperienza unica tra natura, sport e storia.

Il Lago di Ceresole, dalle acque turchesi, è il luogo ideale per rilassarsi con passeggiate rigeneranti o gite in bicicletta. Durante l’inverno, invece, il paesaggio si trasforma in una scenografica pista che fa la gioia degli appassionati di sci di fondo.

Ma non è ancora tutto. I dintorni, a loro volta, disegnano panorami che scaldano il cuore, come il Lago di Serrù, un gioiello alpino abbracciato dalle vette, e il Colle del Nivolet, a oltre 2.600 metri di altitudine, da cui si aprono magici scenari plasmati da praterie d’alta quota, laghi glaciali e dalla presenza della fauna selvatica, tra cui stambecchi e aquile reali.

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Asia Notizie Turchia Viaggi

Un angolo di Marte si trova in Turchia (è un lago)

Vedendolo in foto, il Lago Salda sembra un’isola o una spiaggia tropicale, ma in realtà è un lago craterico, una rarità della Turchia. Grazie alle sue acque cristalline, dovute alla presenza di magnesio, alla sabbia bianca e ai suoi paesaggi surreali, il lago è spesso soprannominato le “Maldive Turche”. Potrebbe bastare questo per rendere il lago formatosi durante il Pleistocene, circa 1,5 milioni di anni fa, un luogo estremamente speciale. Eppure c’è dell’altro che lo rende ancora più unico.

Secondo gli scienziati, infatti, il Lago Salda è l’unico luogo sulla Terra a possedere una composizione geologica analoga al cratere Jezero su Marte. A stabilirlo sono stati gli studi portati avanti nel 2019 da Briony Horgan, professoressa del Dipartimento di Scienze della Terra, Atmosferiche e Planetarie dell’Università di Purdue che ha visitato la Turchia con il team del rover Perseverance della NASA per esaminare il misterioso lago, rimanendo impressionata dalla sua somiglianza con Marte.

Dove si trova il Lago Salda

Di medie dimensioni, il Lago Salda è situato nella Turchia sud-occidentale, precisamente nel distretto di Yeşilova, nella provincia di Burdur. Il lago si trova a circa due ore e mezza di auto da Antalya e a un’ora e un quarto dal ‘Castello di Cotone’ di Pamukkale. Per raggiungerlo, l’ideale è possedere un’auto o partecipare a uno dei tanti tour organizzati. Una volta arrivati potete visitarlo anche in autonomia, in particolare si consigliano i diversi punti di osservazione che offrono viste panoramiche sul lago e sul territorio circostante.

La sua superficie si estende per 43,7 chilometri quadrati, raggiungendo una profondità di 196 metri, il che lo rende uno dei laghi più profondi della Turchia. L’area circostante è un parco naturale protetto, caratterizzato da fitte pinete, scogliere rocciose e una ricca fauna selvatica.

Essendo un luogo particolarmente speciale e da proteggere, è stata inoltrata la richiesta per ottenere riconoscimento come Patrimonio UNESCO.

Perché il Lago Salda viene associato a Marte

“Per molti versi, sembrava effettivamente di stare sulle rive dell’antico lago Jezero su Marte”: è così che gli scienziati hanno descritto il loro arrivo sul Lago Salda. Dopo aver fatto diverse ricerche, si sono resi conto che il lago era quello che si definisce un “analogo marziano”, ossia un luogo sulla Terra considerato simile o comparabile alle condizioni trovate su un altro pianeta.

Trovare un luogo analogo a Marte non è semplice a causa degli alti livelli di ferro e magnesio racchiuse nella composizione del Pianeta Rosso, “molto primitivi”, come ha spiegato la professoressa Horgan. Eppure eccolo qui, nascosto in una zona poco conosciuta della Turchia insieme ai suoi segreti che potrebbero rivelare informazioni importanti anche sulle nostre origini.

Tra i ricercatori della NASA c’era anche Nurgül Balcı, professoressa presso il Dipartimento di Ingegneria Geologica dell’Università Tecnica di Istanbul, che ha dichiarato come il lago possieda dei microrganismi che hanno costruito strutture microbiche che risalgono ad almeno 2 milioni di anni fa, alcune delle quali sono state esposte a causa della diminuzione dei livelli dell’acqua del lago. “Salda contiene molte informazioni che possono aiutarci a capire la vita che è iniziata e si è evoluta 3,5 miliardi di anni fa”, afferma Balcı.

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Ryanair, promozione last minute per la Festa della Donna

State pensando di fare un regalo speciale per la Festa della Donna? Noi vi consigliamo di lasciar perdere i fiori e di regalare un bel viaggio approfittando della promozione last minute lanciata da Ryanair. Con questa offerta, avete tempo fino alla mezzanotte del 7 marzo 2025 per acquistare i vostri biglietti aerei con il 20% di sconto, un’opportunità vantaggiosa che vi permetterà di raggiungere tantissime mete europee tra il 6 marzo e il 30 aprile 2025.

Come sempre, lo sconto è valido su tutto il network Ryanair che conta ben 235 località, dalle capitali più belle, in questo periodo rese ancora più splendide dai colori della primavera, alle destinazioni dove fare un viaggio nel tempo e perdersi tra i tesori archeologici delle antiche civiltà. Qui trovate i nostri consigli su alcune delle destinazioni più interessanti da raggiungere sfruttando la promozione last minute di Ryanair!

Da Bologna ad Amman, Giordania

Un tempo semplice tappa di passaggio verso i templi di arenaria di Petra o per le sabbie del deserto del Wadi Rum, la capitale della Giordania, Amman, si è trasformata in un vero e proprio centro intellettuale e artistico del Medio Oriente grazie a un boom creativo che ne ha trasformato le atmosfere. I cambiamenti hanno attirato migliaia di nuovi visitatori che, anche grazie alla famosa ospitalità giordana, sono diventati grandi fan di questa città. Se siete curiosi di scoprirla, potete approfittare dell’offerta Ryanair che vi permetterà di volare da Bologna ad Amman con biglietti a partire da 16,99 euro.

Da Roma Fiumicino a Berlino

Una volta trascorso il freddo periodo invernale, Berlino si trasforma. Quelli di marzo e aprile, infatti, sono i mesi ideali per visitare questa capitale dal fascino urbano unico. Oltre alle classiche cose da fare e da vedere, dal muro ai numerosi musei, in questo periodo potrete festeggiare l’arrivo della primavera in un modo davvero speciale. Dal 29 marzo al 4 maggio 2025, Berlino propone il Festival di Primavera con tante attrazioni e opportunità di divertimento per grandi e bambini. Tra queste un luna park con oltre 60 giostre, dalla ruota panoramica alle montagne russe.

Da Milano Bergamo a Lappeenranta

Non solo mete conosciute. Per esempio, da Milano Bergamo potrete volare verso la Finlandia, atterrando a Lappeenranta. Questa città dal fascino portuale, che ospita musei, botteghe e ristoranti, è la porta d’accesso a una regione bellissima: la Regione dei Laghi. Per scoprirla potete partecipare ai diversi tour organizzati in partenza proprio da Lappeenranta. Questi percorrono il lago Saimaa, il più grande del Paese e il quarto più grande d’Europa.

Potete scegliere i classici tour in giornata, che vi permetteranno di esplorare alcune delle bellezze naturali del lago, oppure di più giorni su barche create ad hoc con tutto il necessario per il pernottamento. Chi ama pescare, invece, può partecipare a uno dei tanti fishing tour proposti oppure, chi ricerca il massimo del relax, può fare un’esperienza unica noleggiando la barca-sauna. Queste si chiamano Floating Sauna e sono una vera e propria sauna costruita all’interno di una barca in movimento. Le imbarcazioni partono quotidianamente dal porto di Lappeenranta.

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Festa della Donna: gli eventi da non perdere questo weekend

Quest’anno la Festa della Donna, celebrata l’8 marzo, capita nel weekend. In diverse parti d’Italia si omaggia la figura della donna con eventi diversi, ma non mancano anche altre iniziative non specificatamente dedicate a questa giornata, ma che rappresentano un’ottima opportunità per trascorrere dei momenti speciali con le figure femminili che fanno parte della nostra vita.

Qui di seguito gli eventi da non perdere questo weekend secondo la redazione di SiViaggia!

Ingresso gratuito ed eventi nei Musei Nazionali Campania

In occasione della Giornata Internazionale della Donna, l’ingresso ai luoghi della cultura statali della Campania sarà gratuito per tutte le donne. Inoltre, i musei e luoghi della cultura della Direzione Regionale Musei Nazionali Campania propongono anche diverse iniziative dedicate al tema, pensate per aiutare i partecipanti a conoscere e approfondire attraverso l’arte e la storia il ruolo delle donne in passato e oggi.

A Napoli, sabato 8 marzo alle 10:00, Castel Sant’Elmo dedicherà una visita guidata al ruolo delle donne nella cultura e nell’arte con il percorso “Castel Sant’Elmo: storie di donne tra arte e rivoluzioni”. Alla Certosa di San Martino, invece, alle 10:30, si terrà la visita illustrata “Donna se’ tanto grande e tanto vali”, con un approfondimento sulle figure femminili rappresentate nel ricco apparato decorativo che orna gli ambienti del transetto.

Benevento, l’area archeologica del Teatro Romano offre due visite guidate, una alle 9:00 e l’altra alle 11:00, dedicate alla figura della donna nel teatro, con un focus sui suoi diritti, ricordando le conquiste sociali, economiche e politiche per l’emancipazione femminile. 

A Pontecagnano, il Museo Archeologico Nazionale dedica un approfondimento incentrato sul tema dell’universo femminile e sulla simbologia a esso associata fin dall’antichità. L’iniziativa, con inizio alle ore 11:00, prevede l’esposizione di oggetti appartenuti a donne vissute fra il IV e il II secolo a.C.

Biglietto ridotto per la storica Ferrovia Vigezzina-Centovalli

Anche la storica Ferrovia Vigezzina-Centovalli (tra le 10 linee più spettacolari d’Europa) omaggia le donne con un’offerta speciale: fino a domenica 9 marzo, le donne potranno viaggiare al prezzo esclusivo di soli 8 euro andata e ritorno tra Domodossola e Locarno, trascorrendo la giornata immerse nella magia dell’inverno che, in questi primi giorni di marzo, comincia a sfumare nei primi spiragli di primavera. Lungo il percorso è possibile ammirare paesaggi splendidi come quelli della Val Vigezzo, nota come la “Valle dei Pittori”.

Festival dell’Oriente a Torino

Viaggiare verso luoghi magici senza lasciare l’Italia. È possibile questo weekend a Torino grazie al Festival dell’Oriente, organizzato negli spazi del Lingotto Fiere. Qui avrete l’opportunità di scoprire le antiche tradizioni e le espressioni più contemporanee di paesi come India, Cina, Giappone, Mongolia, Malesia, Tibet, Nepal, Corea del Sud e Vietnam. Assisterete a cerimonie tradizionali, spettacoli folkloristici e concerti, dimostrazioni di arti marziali e potrete assaporare anche le specialità tipiche di questi Paesi.

Ingresso gratuito nei luoghi d’arte in Puglia

Anche la Puglia celebra la Festa della Donna offrendo l’ingresso gratuito alle donne nei luoghi d’arte statali. Nel weekend verranno organizzate anche diverse iniziative come “Donne in Galleria: streghe o eroine?”, l’itinerario guidato tematico proposto alla galleria G. e R. Devanna di Bitonto, dalle 18:00 alle 19:00.

Al Castello Svevo di Bari, alle 10:00, 11:00, 15:30 e 17:00, ci saranno le visite tematiche accompagnate dal personale del castello per ripercorrere la storia di Isabella d’Aragona e di sua figlia Bona Sforza. Al Parco archeologico di Monte Sannace, invece, a partire dalle 10:30, si terrà la terza edizione di “Trame di Peucezia”, una lezione sulla tessitura antica con dimostrazione dell’uso del telaio verticale.

Apertura del villaggio ispirato a Harry Potter

Non solo a Londra, anche in Italia, da sabato 8 marzo, avremo il nostro villaggio ispirato a Harry Potter. Allestito all’interno della location di Spazio Fase, ad Alzano Lombardo, il villaggio trasporterà i visitatori direttamente a Diagon Alley, tra botteghe incantate e banchi di venditori pronti a offrire bacchette magiche e altri oggetti straordinari.

Potrete indossare i costumi per immergervi totalmente nelle atmosfere, assistere agli spettacoli itineranti con artisti pronti a stupire con magie e performance di giocoleria o ammirare l’esibizione di falchi, gufi e civette. Infine, è presente anche un escape game chiamato “Fuga dalla Prigione”, in cui 80 giocatori ogni ora, suddivisi in 10 tavoli, dovranno collaborare per evadere dalla leggendaria prigione dei maghi ispirata ad Azkaban.

Il villaggio sarà aperto sabato 8 e domenica 9 marzo dalle 10:00 alle 20:00. Il biglietto ha un costo di 20 euro per l’intero e 12 per il ridotto dai 5 ai 17 anni.

“The Women in Sax” al Museo del Saxofono di Roma

A Roma, un evento molto interessante organizzato in occasione della Giornata Internazionale della Donna è il percorso “The Women in Sax” organizzato al Museo del Saxofono. Il museo, che espone la più grande collezione al mondo di saxofoni, ha avuto l’idea di dedicare un’intera giornata alla scoperta del talento femminile nel mondo della musica. In programma per le 11:00, la visita guidata curata dal direttore Attilio Berni vi porterà in un viaggio tra storie, musiche e aneddoti che raccontano le sfide e i successi delle donne nel panorama saxofonistico. L’ingresso è gratuito per tutte le donne.

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Notizie spiagge Viaggi

Il segreto della felicità si trova in queste spiagge, una è italiana

Ci sono le spiagge più belle del mondo, quelle più pulite e anche quelle più felici. CV Villas ha pubblicato una classifica dedicata alle spiagge più felici del mondo utilizzando un particolare software di riconoscimento facciale chiamato AWS. Questo ha analizzato migliaia di immagini provenienti da oltre 100 spiagge in tutto il mondo, al fine di identificare quelle che suscitano il maggior numero di sorrisi.

Ogni immagine è stata valutata dalla tecnologia di analisi del sentimento per misurare i livelli di felicità e ha ricevuto un punteggio su 100 (dove 100 rappresenta la massima felicità). Le immagini per ciascuna località sono state raccolte ed è stata infine calcolata una media generale per produrre un ‘Punteggio di Felicità della Spiaggia’ su 100. Tra queste una è anche italiana.

Qui vi raccontiamo la top 10 delle spiagge più felici con i relativi punteggi ottenuti.

Ai Heli, Grecia

Al decimo posto della classifica, con un punteggio di 92.25, troviamo Ai Helis, una grande spiaggia attrezzata situata a sud di Argostoli, a Cefalonia, dove ci sono alcune delle spiagge più belle di tutte le isole Ionie. Qui il colore della sabbia, a differenza di altre spiagge, è grigiastro, mentre le acque poco profonde la rendono ideale soprattutto per le famiglie. I visitatori hanno a disposizione anche un bar che offre l’essenziale per trascorrere una rilassante giornata al mare.

Elafonisi Beach, Grecia

Anche al nono posto, con un punteggio di 93.34, troviamo nuovamente la Grecia con una spiaggia che quest’anno sta ottenendo diversi riconoscimenti. Dopo essere stata premiata come la spiaggia più bella del mondo, Elafonisi Beach a Creta è anche tra le più felici. Non sorprende che le persone siano particolarmente allegre quando visitano questo luogo così paradisiaco da sembrare irreale! Qui troverete sabbia finissima, acque cristalline e tranquille, oltre che fondali bassi perfetti per le famiglie che vogliono godersi il sole senza mettere a rischio la sicurezza dei propri figli.

Elafonisi Beach Creta

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Le tonalità rosa e turchesi della spiaggia di Elafonisi

Praia do Vale de Centeanes, Portogallo

Per l’ottavo posto, con un punteggio di 93.63, voliamo in Portogallo dove a est di Carvoeiro, nel comune di Lagos, troviamo una delle spiagge più popolari dove fare snorkeling e dove ammirare il tramonto. Praia do Vale de Centeanes è una spiaggia relativamente lunga, protetta da imponenti scogliere color oro, le quali rappresentano anche un ottimo riparo dal vento.

Praia Dona Ana, Portogallo

Restiamo in Portogallo perché, sempre nella regione dell’Algarve, troviamo Praia Dona Ana, al settimo posto della classifica dedicata alle spiagge più felici del mondo con un punteggio di 94.31. Questa è una delle spiagge più famose della zona, raggiungibile a piedi dal centro storico di Lagos e situata tra Praia do Camilo e Praia do Pinhão. A renderla speciale è il paesaggio, perché Praia Dona Ana, come altre aree dell’Algarve, è circondata da spettacolari scogliere a strapiombo. Questa spiaggia da cartolina è rinomata in tutto il mondo per la sua acqua cristallina, le formazioni rocciose uniche e le scogliere circostanti di arenaria rossa e gialla.

Plage des Sablettes, Francia

Per la sesta posizione, grazie al punteggio di 94.94, andiamo in Francia, precisamente a La Seyne-sur-Mer. Qui si trova Plage des Sablettes, una delle spiagge sabbiose più belle della regione, affacciata sulle rocce dei Deux Frères. Lunga più di un chilometro, la spiaggia offre ai vacanzieri un lungo tappeto di sabbia fine di un bianco brillante. Qui sono presenti anche numerosi stabilimenti e ristoranti.

Caswell Bay, Galles

Premiata anche con la bandiera blu nel 2024, la spiaggia di Caswell Bay nel Galles occupa la quinta posizione tra le spiagge più felici del mondo ottenendo un punteggio di 95.14. Si tratta di una spiaggia sabbiosa, tra le più visitate del Gower, dove è possibile non solo rilassarsi, ma fare anche diverse attività come kayak e surf. Popolare tutto l’anno sia tra i residenti che tra i turisti, la spiaggia di Caswell si trova in una baia lunga mezzo miglio, incastonata dietro il promontorio di Mumbles, all’interno della prima Area of Outstanding Natural Beauty (AONB) della Gran Bretagna. L’accesso alla spiaggia è facile e ci sono buone strutture per le famiglie con bambini piccoli.

Rhossili Bay, Galles – punteggio 96.78

Al quarto posto, con un punteggio di 96.78, c’è nuovamente il Galles con una delle spiagge più spettacolari di tutta la Gran Bretagna. Quando c’è la bassa mare, si rivela l’immensa distesa di spiaggia di Rhossili Bay, uno spot molto popolare anche tra i surfisti. Per godere al meglio degli scenari offerti da questo luogo consigliamo di percorrere uno dei numerosi sentieri escursionistici, che includono la spiaggia, Worm’s Head e le scogliere. Se siete fortunati potreste persino avvistare le foche che prendono il sole o delfini che giocano tra le onde!

Rhossili Bay Galles

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La spiaggia di Rhossili Bay

Port de Soller, Spagna

Arriviamo alle posizioni sul podio, dove al terzo posto, con un punteggio di 96.95, troviamo la spiaggia di Port de Soller a Maiorca. Situata nell’omonima cittadina portuale, la spiaggia è perfetta per una giornata dedicata interamente al relax e al piacere dell’essere in vacanza, soprattutto perché situata in una posizione centrale e quindi vicina a tutti i comfort, dai bar ai ristoranti.

Praia da Falésia, Portogallo

Al secondo posto, con un punteggio di 97.24, troviamo Praia da Falésia, nella zona sud del Portogallo. Questa spiaggia panoramica offre non solo un mare splendido, ma anche uno scenario naturale unico. La prima cosa che colpisce i visitatori, infatti, è che si estende per chilometri di sabbia soffice e incontaminata, delimitata da suggestive scogliere calcaree, arancioni e marroni. Queste scogliere offrono un contrasto sorprendente con le sfumature di blu dell’oceano, creando una tavolozza di colori davvero unica.

Sitges Beach, Spagna

Infine, al primo posto con un punteggio di 98.42, c’è Sitges Beach. Poco distante da Barcellona, Sitges è composta da ben 17 spiagge sabbiose. Quella principale offre tutti i comfort necessari per una vacanza rilassata, oltre che una bella vista sulla cittadina.

Pescoluse, Italia

Nella classifica, al ventiduesimo posto, troviamo anche la spiaggia italiana di Pescoluse. Situata in Puglia, nella zona del Salento, questa spiaggia conquista per la sua sabbia bianca e finissima e per le acque cristalline. La spiaggia principale, lunga e particolarmente vivace durante i mesi estivi, offre anche numerosi stabilimenti.

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Luoghi da film Viaggi

I luoghi di V per Vendetta, il film simbolo di resistenza contro la tirannia

Il film V per Vendetta del 2005 è basato sulla graphic novel omonima pubblicata negli anni ’80 da Alan Moore e David Lloyd ed è ambientato prevalentemente in una Londra futura governata da un regime totalitario fascista. Diretto da James McTeigue, V per Vendetta narra la storia di un misterioso vigilante noto come “V” che si oppone a un regime totalitario e oppressivo. La trama segue anche la giovane Evey Hammond, interpretata da Natalie Portman, che diventa un’inconsapevole alleata di V, scoprendo nel processo la lotta per la libertà e l’identità personale.

I personaggi principali sono fondamentali per lo sviluppo tematico del film. V, con l’iconica maschera di Guy Fawkes, simboleggia la resistenza contro l’oppressione e la tirannia, mentre Evey rappresenta la trasformazione e la scoperta di sé in un mondo che tenta di soffocare la libertà individuale. Il film presenta anche figure antagoniste, come il Cancelliere Adam Sutler, che incarnano l’autoritarismo e la repressione. Questo contrasto tra i personaggi evidenzia il conflitto centrale tra libertà e oppressione, rendendo la narrazione particolarmente potente.

V per Vendetta ha avuto un significativo impatto culturale fin dalla sua uscita nel 2005, diventando un simbolo di resistenza contro l’oppressione e la tirannia. L’influenza del film si estende oltre il semplice intrattenimento, ispirando numerosi movimenti sociali e attivismi in tutto il mondo. La rappresentazione di una società oppressa e la lotta per la libertà hanno attratto l’attenzione di coloro che desiderano challenge il sistema politico vigente, risuonando particolarmente in periodi di tensione sociale e crisi economica. Movimenti come Occupy Wall Street e Anonymous hanno utilizzato l’iconografia di V, dimostrando come la cultura popolare può proporsi come potente strumento di critica e attivismo.

Londra

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Londra

Dove è stato girato

Sebbene ambientato in una Gran Bretagna totalitaria vagamente futuristica, la maggior parte del film V per Vendetta è stato girato nel famoso vecchio Babelsberg Studio nella periferia berlinese di Potsdam, dove è stato costruito il covo sotterraneo di V, l’imponente “Shadow Gallery”. Costruito nel 1917, Babelsberg ha ospitato una serie di classici tra cui Nosferatu, Il gabinetto del dottor Caligari, Metropolis e L’angelo azzurro, prima di essere macchiato dall’associazione con i film di propaganda nazista. Ha visto una rinascita di successo negli ultimi anni, con produzioni come Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino. Alcune scene nel Regno Unito, tuttavia, ritraggono la vera Londra.

La Londra di V per Vendetta

La figura mascherata di V (Hugo Weaving) vede allontanare un trio di Fingermen corrotti che minacciano Evey mentre cammina lungo la Fiera del tessuto, accanto alla chiesa di San Bartolomeo a West Smithfield, dopo il coprifuoco. Il nome Fiera del tessuto risale al Medioevo, quando i mercanti si riunivano qui per acquistare e vendere materiale durante la Fiera di San Bartolomeo. Una proprietà vuota esattamente sullo stesso tratto di strada è diventata il negozio di abiti anni 60 nel film del 2010 Brighton Rock. La chiesa di St Bartholomew è una location molto utilizzata, famosa soprattutto per l’ultimo non matrimonio di Quattro matrimoni e un funerale, mentre West Smithfield stessa è diventata il quartier generale di emergenza dei servizi segreti dopo l’attacco a Vauxhall Cross in Skyfall.

V porta Evey non troppo lontano per godersi un “evento musicale”. Giltspur Street corre verso sud da Smithfield fino a Old Bailey, EC4, la breve strada che dà il nome alla Corte penale centrale, l’obiettivo di V. Situato sul sito della famigerata vecchia prigione di Newgate, vicino a Ludgate Hill appena a ovest della cattedrale di St Paul, l’Old Bailey è invariabilmente utilizzato per segnalare un importante caso giudiziario nei film britannici. La sua iconica statua della Giustizia bendata, che brandisce una spada in una mano e una bilancia nell’altra, incombe su melodrammi giudiziari come Il Caso Paradine di Alfred Hitchcock del 1947 e, dieci anni dopo, Testimone d’Accusa di Billy Wilder.

Faringdon

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Farringdon

Un modello in scala di un decimo del venerabile edificio è stato costruito a Babelsberg per i fuochi d’artificio mentre viene demolito sulle note dell’Ouverture 1812 di Čajkovskij. A nord del famoso mercato della carne di Smithfield, la giovane Evey, vista in un flashback dopo la morte del fratello, distribuisce volantini sulle armi antivirali all’ingresso della stazione della metropolitana di Farringdon in Cowcross Street. Dopo essere stata collegata al terrorista V, Evey rimane con il sovversivo represso al 6 di Alwyne Road, vicino a Canonbury Road, finché non oltrepassa il limite con uno sketch satirico e viene portato via dalle sinistre forze del cancelliere Adam Sutler (John Hurt). Non lontano, a Barnsbury, la casa del medico legale Dr. Delia Surridge (Sinéad Cusack), un tempo membro dello staff dell’odiato centro di detenzione “Larkhill”, si trova in Thornhill Crescent, in Crescent Street. È qui che V consegna una rosa rossa e uccide l’ultimo dei suoi ex aguzzini.

Breve parentesi a Berlino

Il raduno neofascista “Norsefire Party” a cui parla il cancelliere Sutler si tiene a Berlino, dove gli striscioni rossi e neri sono drappeggiati sulla facciata colonnata del Konzerthaus Berlin su Gendarmenmarkt. Il Konzerthaus, costruito come teatro nel 1821, fu gravemente danneggiato durante la seconda guerra mondiale ma, come gli edifici vicini su Gendarmenmarkt, fu restaurato negli anni ’80. Ora una sala concerti, ospita la Konzerthausorchester Berlin.

Si torna a Londra

Il piano di V inizia a funzionare quando una folla inferocita si rivolta contro il Fingerman che spara a una ragazza mascherata sulla passerella di Regent’s Park Road, a ovest della Roundhouse a Chalk Farm, Londra. La stazione della metropolitana abbandonata, dove V rivela a Evey il suo treno pieno di esplosivi, è la stazione in disuso di Aldwych nello Strand. Un tempo una diramazione della linea Piccadilly, che andava e veniva da Holborn, la stazione poco utilizzata è chiusa al pubblico nel 1994, da allora è stata una sostituzione regolare per le stazioni troppo affollate e troppo vicine, anche come “Balham” in Espiazione insieme a produzioni come The Krays e il meraviglioso horror del 1972 Non prendete quel metrò.

London Bridge

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London Bridge

L’esterno piastrellato della stazione, che porta ancora il suo nome originale, Strand, può essere intravisto in uno dei notiziari di V per Vendetta che documenta il caos che scoppia nelle strade di Londra. Puoi visitare le banchine, le scale e gli ascensori in legno originali della stazione e scoprirne l’affascinante storia, in uno dei tour Hidden London del London Transport Museum. Quando arriva il 5 novembre, orde mascherate scendono a Trafalgar Square e marciano lungo Whitehall.

Fiancheggiata da edifici governativi, tra cui il Ministero della Difesa e l’ingresso di Downing Street (sede ufficiale del Primo Ministro), Whitehall è ovviamente un’area sensibile e fino a poco tempo fa era raramente chiusa per le riprese. Di recente ha iniziato ad apparire più spesso: pensate all’autobus a due piani rovesciato in 28 giorni dopo o a James Bond di Daniel Craig che corre lungo la strada in Skyfall. Lo scontro finale tra la popolazione anonima e l’esercito è stato messo in scena in tre notti ai piedi di Whitehall in Parliament Square. Un incubo di sicurezza ha visto due carri armati, 400 manifestanti mascherati e 200 comparse in uniforme che brandivano armi radunati fuori dalle Houses of Parliament.

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Marocco con i bambini: tre itinerari per tutta la famiglia

Il Marocco è una destinazione relativamente comoda e facile per un viaggio in famiglia. Vicino e facilmente raggiungibile anche con volo diretto dall’Italia, il Marocco può essere un’ottima meta anche per chi non ha troppo tempo o un budget limitato a disposizione; o per chi vuole tentare per la prima volta un’avventura con i bambini in un Paese extra europeo. Ecco tre itinerari di massima per scoprire il Marocco con i bambini.

Itinerario 1: Il Nord del Marocco 

Il Nord del Marocco è ancora sottovalutato tra i turisti italiani, che preferiscono volare a Marrakech per visitare il Sud; eppure può essere un’ottima prima esperienza alla scoperta del Paese.

Tangeri, tra Africa e Europa

Il viaggio inizia a Tangeri, aeroporto di arrivo e città portuale che unisce influenze europee e marocchine. Recentemente riqualificata in diverse sue zone, Tangeri è una città che si visita facilmente e senza particolari stress. La prima cosa da fare è perdersi tra i vicoli stretti della Medina e dei suoi mercati, per poi camminare lungo le mura che si aprono in punti panoramici sul mare. La passeggiata lungo l’immensa spiaggia e la Marina sono appena state rifatte e sono uno sfogo perfetto per una pausa con i bambini dopo le visite. A differenza di quanto si possa immaginare, Tangeri è anche molto verde e i suoi parchi sono particolarmente vissuti, specialmente al tramonto.

Cap Spartel e Spiaggia di Achakar

A breve distanza da Tangeri, Cap Spartel segna il punto in cui il Mar Mediterraneo incontra l’Oceano Atlantico. Il faro è visitabile e circondato da un bellissimo giardino a strapiombo sul mare. Per chi ha tempo, la vicina spiaggia di Achakar (si trova proprio tra le grotte di Ercole e Capo Spartel) è ideale per una giornata di relax al mare e per un pranzo di pesce. Sempre sulla costa atlantica, a poca distanza dal faro, la Grotta di Ercole è una grotta oggi piuttosto turistica: si tratta di un vecchio granaio berbero dove, secondo la leggenda, si riposò Ercole dopo le sue dodici fatiche.

cap spartel, cartello

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A Cap Spartel Mediterraneo e Atlantico si incontrano

Chefchaouen, da non perdere

Tappa imperdibile per chi visita il Nord è Chefchaouen, la celebre “città blu” situata tra le montagne del Rif. Le sue strade pittoresche e ultra fotografate, con le case dipinte in diverse tonalità di blu, sono particolarmente suggestive. L’unico consiglio è quello di perdersi tra le vie della Medina, che si apre nella grande piazza centrale. I bambini si divertiranno a scoprire gli angoli nascosti della città e le botteghe di artigianato locale. Per le famiglie amanti della natura, i dintorni offrono sentieri escursionistici adatti anche ai più piccoli.

Chefchaouen, cosa vedere

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Scorcio della Medina blu di Chefchaouen

Tétouan, la città bianca del Nord

Situata ai piedi delle montagne del Rif, Tétouan è la città bianca del Nord, meno turistica ma altrettanto affascinante, con una delle medine più autentiche e ben conservate del Marocco, patrimonio dell’UNESCO. Qui, le famiglie possono passeggiare senza l’affollamento di altre città e visitare il Museo Archeologico per scoprire la storia della regione.

Asilah, un museo diffuso all’aria aperta

Sulla costa atlantica, Asilah è una cittadina tranquilla e perfetta per le famiglie. La Medina, tra le mura antiche, è un gioiellino di case e strade dipinte e artistiche, un vero e proprio museo diffuso all’aria aperta, a cui annualmente vengono aggiunti opere d’arte e dipinti. Il centro è quasi completamente pedonale e per questo molto comode in famiglia. Sotto la cittadina, la grande spiaggia consente di correre e rilassarsi senza stress. In estate, il Festival delle Arti di Asilah trasforma la città in una galleria d’arte a cielo aperto, dove si incontrano artisti di fama internazionale per creare nuovi murales e opere d’arte.

marocco bambini

Fonte: AS

La grande spiaggia di Asilah

Consigli pratici

L’itinerario si può costruire in base al tempo a disposizione. Per una fuga di un weekend si può visitare Tangeri e Cap Spartel, organizzando l’escursione con un taxi o un mini bus collettivo. Per le altre tappe meglio avere 5-7 giorni a disposizione e noleggiare una macchina può essere una buona opzione per gli spostamenti. Da Tangeri si può arrivare ad Asilah in treno; mentre Chefchaouen non è collegata con mezzi pubblici.

Per il pernottamento, meglio optare per riad o guesthouse a conduzione familiare, più accoglienti per i bambini.

Itinerario 2: Marrakech e il deserto, con tappa a Essaouira

L’itinerario più classico per un viaggio in Marocco prevede l’esperienza nel deserto, partendo da Marrakech.

Si parte da Marrakech

La città di Marrakech è un’esperienza sensoriale unica, a tratti travolgente. La piazza Jemaa el-Fnaa si anima dall’alba al tramonto con artisti di strada, musicisti e venditori ambulanti che non possono che lasciare a bocca aperta i più piccoli. Da non perdere, i Giardini Majorelle con piante esotiche e colori vivaci; e l’iconico Palazzo Bahia.

Escursione nel deserto

Da Marrakech è facile organizzare un’escursione nel deserto di Merzouga o Zagora. Si possono vivere l’esperienza di un’escursione in cammello tra le dune, rotolarsi nella sabbia, assistere a tramonti mozzafiato e addirittura trascorrere la notte in campi tendati sotto un cielo stellato. Se organizzato senza cedere alle esperienze più pacchianamente turistiche, cercando guide locali, può essere un momento davvero indimenticabile e unico per tutta la famiglia. Cosa chiedere e cosa evitare? Per evitare i pacchetti troppo turistici, potrebbe essere utile chiedere se si tratta effettivamente di tende beduine, e non campeggi o glamping creati ad hoc per i turisti. Altra informazione determinante è sapere esattamente in che punto del deserto si arriva: alcuni tour prevedono la sosta proprio alle porte del deserto, insieme a centinaia di altri turisti: va tutto bene, ma meglio esserne consapevoli.

deserto marocco con bambini

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Escursione in cammello tra le dune del deserto

Essaouira, sulla costa

Con un po’ di tempo a disposizione, si può prevedere una tappa nella città costiera di Essaouira. La sua medina, patrimonio dell’UNESCO, è più tranquilla rispetto a quella di Marrakech, e per questo forse meno stressante per le famiglie. Le spiagge ampie consentono di giocare e rilassarsi praticamente tutto l’anno; il porto con le barchette colorate è d’obbligo per una passeggiata.

Consigli pratici

Le escursioni nel deserto possono avere diversa durata, con un minimo di due giorni per vivere l’esperienza della notte in tenda. In linea di massima, una settimana o più potrebbe essere il giusto tempo per questo itinerario. A Marrakech e Essaouira, meglio scegliere riad con cortili interni dove i bambini possono giocare in tranquillità.

Per raggiungere il deserto, l’opzione migliore è quella di un tour organizzato con guide esperte, che garantiscono sicurezza e comfort, anche per la scelta del campo tendato. Le strade possono essere tortuose, quindi è consigliabile viaggiare durante le ore diurne. Must have: protezioni solari, cappelli e abbigliamento leggero ma coprente per proteggere i bambini dal sole intenso del deserto; abbigliamento più pesante per l’importante escursione termica notturna. Specialmente con il caldo, è importante bere molta acqua per rimanere idrati.

Itinerario 3: le città imperiali del Marocco

Un viaggio attraverso le città imperiali del Marocco è un’immersione nella storia, nell’architettura e nelle tradizioni del Paese. Questo itinerario, forse il più impegnativo per i bambini, tocca quattro delle città più affascinanti: Fez, Meknes, Rabat e Marrakech.

Fez e le concerie

Fez è la città medievale per eccellenza, famosa per la sua medina, una delle più grandi e meglio conservate del mondo arabo. Passeggiare per i suoi vicoli è come fare un salto indietro nel tempo, tra artigiani al lavoro, botteghe e moschee storiche. Con i bambini, può essere utile affidarsi a una guida per non perdersi nel labirinto di strade. Da non perdere: la storica Università di Al Quaraouiyine, la Medersa Bou Inania e le celebri concerie di Chouara (meglio portare un fazzoletto per l’odore intenso non troppo gradevole!).

Fez si trova nel nord-est del Marocco ed è servita dall’Aeroporto Internazionale di Fez-Saïss. Dalla stazione ferroviaria, si possono raggiungere le altre città imperiali con treni comodi e frequenti.

Meknes e le rovine romane

Meno caotica di Fez e Rabat, Meknes concede un’atmosfera più rilassata. La città vanta monumenti storici straordinari e si trova a poca distanza dalle rovine romane di Volubilis, una tappa perfetta per i bambini più grandicelli, che possono esplorare e apprezzare antichi siti archeologici. Per la visita, l’itinerario deve toccare la maestosa Porta Bab Mansour, la piazza El Hedim e il Mausoleo di Moulay Ismail.

Meknes si trova a circa 60 km da Fez ed è facilmente raggiungibile in treno (circa 40 minuti di viaggio) o in taxi, se non si ha un’auto a noleggio.

Rabat, la capitale

La capitale del Marocco è elegante, abbastanza tranquilla e offre un ottimo mix tra storia e modernità. Rispetto ad altre città, è più organizzata, cosmopolita, e ha diversi spazi verdi dove fare una pausa con i bambini. La visita a Rabat deve includere la Kasbah des Oudaias, con i suoi vicoli bianchi e blu e una bellissima vista sull’oceano; la Torre di Hassan e il Mausoleo di Mohammed V. Per i bambini, il Giardino Andaluso è un luogo perfetto per una pausa all’ombra.

Rabat si trova sulla costa atlantica e ha un aeroporto internazionale. I treni la collegano facilmente a Meknes (circa 2 ore) e a Marrakech.

E infine Marrakech

Se non ci si è mai stati, anche questo itinerario deve fare tappa a Marrakech, una delle città più iconiche del Marocco, vivace e affascinante. Può essere caotica per i bambini più piccoli, quindi è bene prevedere qualche sosta e pausa lontano dal delirio continuo della sua piazza Jemaa el-Fna (l clou è nel tardo pomeriggio quando la luce del tramonto la rende ancora più magica). Qualche idea? Il Musée de Marrakech, uno dei migliori esempi di casa tradizionale marocchina, ospita un museo dedicato alla storia e cultura del Marocco, situato nel centro della città. Da non perdere, soprattutto per le famiglie, sono i giardini Majorelle, progettati da Jacques Majorelle e acquistati da Yves Saint Laurent. Questi giardini botanici, ricchi di specie vegetali e tartarughe, includono anche il museo berbero, che esplora le tradizioni delle tribù del deserto. Interessante per gli amanti della musica è anche il Museo della Musica, che ospita concerti di vari generi tradizionali marocchini.

Marrakech si trova nel sud del Marocco ed è raggiungibile in treno da Rabat in circa 4 ore.

giardini-majorelle-marrakech

Fonte: 123rf

I giardini Majorelle di Marrakech

Consigli pratici

L’itinerario base (Fes, Meknes e Rabat) richiede circa 5-6 giorni; se si aggiunge Marrakech, meglio prevedere almeno 8-10 giorni. Il treno è il mezzo pubblico più comodo per muoversi tra le città, anche con bambini. Le stazioni sono ben organizzate e i treni sono spaziosi e affidabili. In alternativa si può partecipare a tour organizzati o contattare un driver con cui concordare l’itinerario. Noleggiare un’automobile può agevolare gli spostamenti, garantendo maggiore autonomia e flessibilità, ma guidare potrebbe non essere facilissimo! Per alloggiare nelle città imperiali, i riad sono una scelta perfetta per un’esperienza autentica: meglio optare per strutture con patio interno, ideali per i momenti di svago con i più piccoli. Il periodo migliore per visitare le città imperiali è la primavera e l’autunno, quando il clima è mite e piacevole.

marocco con bambini

Fonte: AS

Il Marocco è una destinazione di viaggio ideale per le famiglie con bambini

Altre info utili

Il Marocco ha fatto un grandissimo salto in avanti rispetto a qualche anno fa e anche in ambito turistico e ricettivo ormai il Paese dispone davvero di qualsiasi servizio, garantendo standard in linea con quelli europei. In generale, è importante comunque prendere alcune precauzioni di base. Innanzitutto, è consigliato evitare l’acqua del rubinetto e optare sempre per acqua in bottiglia per prevenire disturbi intestinali. Per quanto riguarda la cucina, i piatti tipici come il couscous, il tajine e le zuppe sono assolutamente adatti a tutte le età: si può chiedere di evitare i piatti troppo speziati per i più piccoli, se non sono abituati.

Arrivare il Marocco ormai è comodissimo e sono disponibili voli diretti dalle principali città italiane, sia con compagnie low cost che di bandiera, per Marrakech, Tangeri e Casablanca. Come periodo, autunno e primavera sono l’ideale per evitare il caldo. Meglio non viaggiare durante il Ramadan, il periodo di preghiera e digiuno, durante il quale molte attività sono chiuse e sospese e che può influenzare gli orari dei pasti e il ritmo della città, oltre che del viaggio.

Per l’ingresso in Marocco, i turisti italiani non necessitano di visto, ma è necessario il passaporto valido per almeno sei mesi dalla data di arrivo. Non ci sono vaccinazioni obbligatorie, ma è consigliato consultare il medico per una valutazione in base alla durata e alla tipologia del soggiorno.

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Viaggio zaino in spalla sulla rotta di Pechino Express 2025, tutte le emozioni dell’Asia

Ritorna uno dei programmi televisivi più attesi: stiamo parlando di Pechino Express che, quest’anno, ci porterà fino al tetto del mondo tra avventure e tanti, tantissimi imprevisti. La nuova edizione parte il 6 marzo in esclusiva su Sky e in streaming su Now e vedrà protagoniste nove coppie per un viaggio lungo 6000 chilometri. A disposizione dei viaggiatori, come da programma, ci saranno pochi elementi di base come uno zaino con una dotazione ridotta al minimo e 1 euro al giorno a persona in valuta locale.

Il reality, condotto da Costantino della Gherardesca dal 2013, ci farà scoprire luoghi incredibili tra Filippine, Thailandia e Nepal, in condizioni climatiche in continuo cambiamento che ostacoleranno e metteranno alla prova tutti i partecipanti. Ovviamente non mancherà la parte comica garantita dall’inviato speciale Fru (Gianluca Colucci).

Le coppie in gara quest’anno sono i Medagliati (Jury Chechi e Antonio Rossi), i Complici (Dolcenera e Gigi Campanile), i Cineasti (Nathalie Guetta e Vito Bucci), gli Estetici (Giulio Berruti e Nicolò Maltese), le Sorelle (Samanta e Debora Togni), i Primi Ballerini (Virna Toppi e Nicola Del Freo), gli Spettacolari (Gianluca Fubelli-Scintilla e Federica Camba), i Magici (Jey e Checco Lilloù), le Atlantiche (Ivana Mrázová e Giaele De Donà).

Quali saranno le tappe del viaggio zaino in spalla sulla rotta di Pechino Express 2025? Scopriamo i luoghi dell’Asia che vedremo in tv nelle prossime settimane.

Prima tappa: Filippine

Il viaggio di Pechino Express ci porta davvero “fino al tetto del mondo” perché si svilupperà letteralmente in altezza: la prima tappa, infatti, lunga 140 chilometri, sarà in riva all’oceano, nelle acque cristalline dell’isola di Palawan, nelle Filippine.

Qui i viaggiatori affronteranno le prime sfide della loro avventura, immergendosi nella cultura dell’isola fra pietanze particolarmente lontane dai gusti nostrani, animali e usanze locali. Sullo sfondo degli splendidi scenari oceanici e delle verdi foreste asiatiche, oltre che delle spiagge di Palawan che, ammettiamolo, non hanno paragoni, offrendo opportunità illimitate a chi desidera evadere dalla realtà anche se per un breve periodo.

Pechino Express 2025

Fonte: Ufficio Stampa

Una scena dall’ultima edizione di Pechino Express

Seconda tappa: Thailandia

Dopo le Filippine, i viaggiatori si sposteranno negli altopiani misteriosi e nelle giungle imprevedibili nel nord della Thailandia. Questa zona del Paese è famosa per i suoi templi buddisti, che si ergono maestosi tra le colline, e per i villaggi che conservano con cura le proprie tradizioni secolari. Una delle città più importanti è Chiang Mai, la più grande della regione, che offre un mix vibrante di modernità e storia, con mercati animati, templi dorati e una vivace scena artistica. Rispetto al sud e alle isole, la Thailandia del nord offre ai viaggiatori la possibilità di immergersi in un’atmosfera rilassata (non tanto per i partecipanti a Pechino Express!) e accogliente che invita a un’esperienza autentica e indimenticabile.

Terza tappa: Nepal

Infine, il viaggio di Pechino Express ci porterà in Nepal, un Paese piccolo, ma dalla storia millenaria che si snoda nella catena montuosa dell’Himalaya. Qui ci sono 8 delle 10 montagne più alte del mondo, in primis “sua maestà” l’Everest con i suoi 8848 metri di altezza.

Il Nepal è famoso per essere un vero e proprio paradiso per gli amanti del trekking, tra paesaggi mozzafiato, templi dorati e pittoreschi villaggi di montagna. Non sarà sicuramente un Paese facile per i concorrenti del reality che dovranno affrontare sfide non indifferenti per terminare l’ultima tappa e vincere la finale.