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Giornate FAI di primavera 2025, i luoghi inediti da visitare in Italia il 22 e 23 marzo

Sabato 22 e domenica 23 marzo tornano le Giornate FAI di primavera 2025. Saranno 750 i luoghi aperti che si potranno visitare in 400 città d’Italia. Si tratta del più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico italiano, giunto quest’anno alla sua 33ª edizione. Una grande festa all’insegna dell’arte, della cultura e della natura, che quest’anno coincide con il 50° anniversario della nascita del FAI avvenuta nel 1975.

Giornate FAI di primavera: cosa vedere

Durante i due giorni di evento si può accedere a luoghi speciali, da Nord a Sud della Penisola, molti dei quali insoliti e solitamente inaccessibili o comunque poco conosciuti e valorizzati. Antichi palazzi, ville, castelli, teatri, chiese e collezioni d’arte, esempi di archeologia industriale e siti produttivi, ma anche laboratori artigiani, fari, cantieri navali e persino un piccolo aeroporto civile, a cui si aggiungono itinerari in borghi storici, percorsi in aree naturalistiche, orti botanici, parchi urbani e speciali visite sul tema della sostenibilità. Vengono riaperti anche alcuni luoghi particolarmente apprezzati e visitati nelle scorse edizioni.

Tra le aperture speciali dell’edizione 2025, per la prima volta apre al pubblico il Collegio Romano, collegio dei Gesuiti tra il 1584 e il 1870 e che oggi ospita il ministero della Cultura, dove i visitatori potranno ammirare tutti gli ambienti come la Sala Spadolini, che era l’ex refettorio, la Biblioteca della Crociera, la Sala Meteorologia, la Sala Secchi e la Chiesa di Sant’Ignazio accessibile tramite una porta rimasta chiusa per anni, che fa parte dell’edificio. Apertura speciale anche per Villa Rosebery a Napoli, costruita come residenza reale, una delle tre residenze ufficiali del Presidente della Repubblica Italiana, insieme al Quirinale e alla tenuta di Castelporziano. È un complesso monumentale, uno dei principali punti di riferimento del neoclassicismo a Napoli.

Sarà aperta in via del tutto eccezionale anche la Biblioteca lucchesiana Agrigento – proprio nell’anno in cui la città è Capitale italiana della cultura – un edificio del ‘700 che ospita più di 60.000 volumi, manoscritti, codici miniati. Eccezionale anche l’apertura dell’Asilo Sant’Elia Como, un edificio in stile razionalista progettato nel 1935 e realizzato nel 1937 da Giuseppe Terragni chiuso da anni dove ogni dettaglio è puro design.

In occasione delle Giornate FAI si possono visitare altri luoghi eccezionali del nostro paese, come l’Accademia di Belle Arti di Venezia, fondata da Giovanni Battista Tiepolo; la Scuola Mosaicisti a Spilimbergo, in Friuli-Venezia Giulia, fondata nel primo dopoguerra per offrire opportunità di studio e di lavoro ai giovani; il nuovo Museo Internazionale del Tappeto Antico (MITA) aperto da poco a Brescia e nato dalla riqualificazione di un’ex fonderia; la Corderia borbonica a Castellamare di Stabia, la più antica d’Italia, uno stabilimento militare voluto dal re di Napoli Ferdinando IV per avere un’officina specializzata nella produzione delle corde, essenziali per il sistema di navigazione a vela, usati ancora oggi per l’Amerigo Vespucci.

Ci sono anche degli interi borghi, come Aielli, in provincia dell’Aquila, che ha ritrovato un certo popolamento anche grazie a degli affreschi che dal 2017 ruota intorno a  un festival molto frequentato; Loreto Aprutino in provincia di Pescara, con il cosiddetto “ponte del Capello”, raffigurante al di sopra di un fiume di pece un ponte che si restringe fino a diventare della consistenza di un capello sottil; Nocera Terinese in provincia di Catanzaro, che ha recuperato la sua notorietà grazie a un conservatorio in quanto 900 su 4000 abitanti sono gli studenti del conservatorio del borgo. Il contributo per visitare i luoghi del FAI è libero.

Cosa sono le Giornate FAI di primavera

Le Giornate FAI di primavera sono un appuntamento entrato ormai nelle agende e nei cuori degli italiani, caratterizzato da una straordinaria partecipazione popolare. Sono stati oltre 13 milioni i visitatori delle 32 edizioni precedenti, segno di quanto sia riconosciuta la missione educativa del FAI che, dal 1975, si impegna a raccontare e a valorizzare le meraviglie e i tesori nascosti che ci circondano, promuovendone la conoscenza, la cura e la tutela da parte di tutti.

Di Admin

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