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Le case-torri nelle montagne del Caucaso in Georgia: storia e curiosità

C’è un gioiello nascosto tra le montagne del Caucaso in Georgia. Siamo nello Svaneti (Svanezia), la regione abitata più alta d’Europa, un luogo in cui natura e cultura si fondono armoniosamente e dove si può ammirare uno degli esempi più interessanti di architettura popolare georgiana, che rimanda alla memoria il paesaggio medievale italiano.

Parliamo delle caratteristiche case-torri che impreziosiscono i pendii delle montagne, spiccando tra gole e valli alpine su uno sfondo di montagne innevate. Costruzioni straordinarie, che l’architetto Longinoz Sumbadze definì “monumentali come i templi”. Scopriamo più da vicino la loro storia e qualche curiosità.

La storia delle case-torri

Preservato dal suo lungo isolamento geografico, l’Alto Svaneti è stato inserito dall’UNESCO nel Patrimonio mondiale dell’umanità come esempio eccezionale di paesaggio montano con villaggi e case-torri di tipo medievale. Le loro caratteristiche riflettono l’economia tradizionale del posto e l’organizzazione sociale delle comunità Svan.

Tali costruzioni difensive vengono fatte risalire al Basso Medioevo, nel periodo tra l’XI e il XIII secolo, in una fase storica della Georgia in cui si alternavano invasioni di potenze straniere e periodi di governo stabili. Le condizioni di isolamento della regione esponevano, inoltre, i villaggi delle vallate alle incursioni del brigantaggio proveniente da altri versanti del Caucaso, cui si aggiungevano quelle dei clan rivali della stessa regione. Il fatto che non siano presenti mura di cinta induce a pensare che le torri fossero un sistema difensivo adottato dalle famiglie in lotta all’interno delle loro stesse comunità, motivo per cui, pur essendo distinte dalle abitazioni erano a esse strettamente collegate.

Il villaggio di Chazhashi nella comunità di Ushguli, situato alla confluenza dei fiumi Inguri e Nera e annidato a ridosso del picco più alto della Georgia, ha conservato innumerevoli case-torri medievali – utilizzate sia come abitazioni che come postazioni di difesa – insieme a splendide chiese e castelli da scoprire. L’uso del suolo e la struttura degli insediamenti rivelano la continuità delle tradizioni abitative e costruttive della popolazione locale dello Svaneti, che ha sempre vissuto in armonia con l’ambiente naturale circostante.

Il villaggio di Chazhashi, con le caratteristice case-torri

Fonte: iStock

Il villaggio di Chazhashi, nell’Alto Svaneti, patrimonio dell’umanità

Curiosità sulle case-torri della Georgia

Le case-torri dell’Alto Svaneti erano utilizzate durante il Medioevo sia come abitazioni che come postazioni di difesa contro gli invasori che affliggevano la regione. Le torri hanno solitamente dai 3 ai 5 piani e lo spessore dei muri diminuisce con l’altezza, conferendo a queste strutture un aspetto affusolato. I piani superiori erano utilizzati esclusivamente per la difesa, con parapetti e caditoie.

Le case annesse alle torri hanno solitamente una superficie di 80-130 metri quadrati e si sviluppano su due piani: il piano terra, chiamato machub, e il piano superiore, detti darbazi. Il piano terra è costituito da un’unica sala con un focolare e alloggi per persone e animali, separati da una parete divisoria in legno, spesso riccamente decorata.

Il secondo piano era adibito ad alloggio estivo e magazzino. Da qui si accede alla torre, collegata anche al corridoio che protegge l’ingresso. Oltre alle funzioni sociali, domestiche, economiche e di difesa, i complessi residenziali dello Svaneti rappresentano un prezioso patrimonio cultuale.

Le case-torri, che contribuiscono a rendere le montagne del Caucaso ancora più interessanti, hanno mantenuto l’originale aspetto medievale e la maggior parte di esse ha conservato l’uso e la funzione originari, nonché il rapporto armonico con l’ambiente circostante. Tuttavia, per riuscire a vedere l’interno di una casa-torre bisogna recarsi nel villaggio di Mestia, nel cuore dello Svaneti, presso la Casa-museo Mikheil Khergiani.

Il peculiare villaggio di Mestia nello Svaneti

Fonte: iStock

Il villaggio di Mestia, nel cuore dello Svaneti, dove si può ammirare dall’interno una casa-torre

Delle centinaia di torri esistenti fino a un secolo fa, sono ancora in piedi poco più di centocinquanta, molte delle quali in pericolo di crollo. L’ICOMOS Georgia ha lavorato attivamente sulle diverse problematiche del patrimonio culturale dell’Alto Svaneti e in particolare sul sito del villaggio di Chazhashi. Nel 2001 è stata condotta una ricerca multidisciplinare per studiare le diverse caratteristiche del sito, comprese le questioni sociali e comunitarie. Sulla base di questa ricerca sono stati preparati il Piano di conservazione e una Strategia di sviluppo del sito, ai quali sono seguiti i progetti di recupero e restauro degli edifici storici del villaggio. La speranza è che queste costruzioni uniche possano essere preservate come testimonianza di un passato che resta scolpito nella pietra.

Di Admin

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