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Offerte esclusive: viaggi da sogno con Voyage Privé

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Viaggiare in Italia

Quest’anno, le destinazioni italiane sono davvero gettonate. E non è difficile capire perché: con il patrimonio culturale, naturale e gastronomico che il Paese offre, una vacanza in Italia è sempre una scelta vincente. Ecco alcune mete da scoprire grazie alle offerte di Voyage Privé:

  1. Dolomiti: settimana bianca e relax alpino

Gli amanti della neve e del relax possono approfittare delle offerte per soggiorni premium nelle Dolomiti. Resort esclusivi con spa, vista mozzafiato sulle montagne e piste da sci di alto livello attendono i viaggiatori. Una fuga romantica, una vacanza in famiglia o con gli amici si trasformano in esperienze indimenticabili.

  1. Costiera Amalfitana: bellezza senza tempo

La Costiera Amalfitana è la meta perfetta per chi cerca un mix di eleganza e fascino mediterraneo. Con Voyage Privé è possibile soggiornare in boutique hotel e godere del panorama mozzafiato di Positano, Amalfi e Ravello, con offerte imperdibili per vivere un sogno italiano.

  1. Toscana: arte, vino e colline dorate

Dalle campagne del Chianti alle città d’arte come Firenze e Siena, la Toscana offre un’esperienza unica. Gli agriturismi di lusso e gli hotel storici proposti da Voyage Privé includono degustazioni di vini pregiati e una cucina da chef stellati.

  1. Venezia: romanticismo e storia

Con le sue calli e i suoi canali, Venezia è una destinazione che non passa mai di moda. Le offerte includono soggiorni in hotel di alta gamma situati a pochi passi dai luoghi più iconici, come Piazza San Marco e il Ponte di Rialto.

Viaggiare in Italia a prezzi scontati con Voyage Privé

Fonte: Getty Images

Costiera Amalfitana

Offerte esclusive per scoprire l’Europa

Per chi desidera esplorare l’Europa, Voyage Privé propone mete iconiche e soggiorni esclusivi:

  1. Parigi: la città dell’amore

Un soggiorno romantico nella capitale francese è reso indimenticabile da hotel di lusso vicino alla Torre Eiffel, cene raffinate nei bistrot parigini e una passeggiata lungo la Senna.

  1. Barcellona: arte e movida

La vivace città di Barcellona attira con i suoi capolavori di Gaudì, le spiagge urbane e la cucina catalana. Le offerte includono hotel esclusivi e accesso alle migliori attrazioni.

  1. Praga: magia e fascino medievale

La bellezza senza tempo di Praga si scopre attraverso le sue strade acciottolate, il Castello e il Ponte Carlo. Le offerte di Voyage Privé rendono il soggiorno a Praga una vera favola.

Viaggio a prezzi scontati con Voyage Privé

Fonte: Getty Images

Barcellona

Esperienze da sogno nel mondo

Per chi vuole andare oltre l’Europa, Voyage Privé propone offerte esclusive anche per le mete paradisiache:

  1. Maldive: paradiso tropicale

Bungalow sull’acqua con vista sull’oceano cristallino, snorkeling, spa di lusso e tramonti indimenticabili rendono le Maldive un luogo da sogno.

  1. Dubai: lusso e innovazione

Dubai conquista con i suoi hotel ultramoderni, le spiagge dorate e le esperienze uniche come il safari nel deserto. Le offerte includono resort esclusivi dotati di ogni comfort.

  1. Bali: natura e spiritualità

Bali è sinonimo di spiagge incantevoli, risaie terrazzate e templi affascinanti. Le offerte di Voyage Privé combinano relax e avventura in un unico pacchetto.

Viaggiare a prezzi scontati con Voyage Privé

Fonte: Getty Images

Dubai

Perché scegliere Voyage Privé

Ogni viaggio offerto da Voyage Privé è accuratamente selezionato da un team di esperti con oltre vent’anni di esperienza nel settore. Questo garantisce qualità, comfort e sicurezza per ogni prenotazione. Inoltre, il servizio clienti è sempre a disposizione per supportare l’organizzazione di ogni dettaglio. Con sconti esclusivi fino all’80%, è il momento di lasciarsi ispirare e prenotare la prossima avventura. Le offerte sono disponibili solo per un periodo limitato! Iscriviti oggi su Voyage Privé per scoprire un nuovo modo di viaggiare, tra lusso e convenienza.

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Giubileo 2025, gli eventi ufficiali del mese di febbraio

Dopo un mese di gennaio che ha visto Roma riempirsi dei primi i fedeli desiderosi di assaporare lo spirito più autentico del Giubileo appena cominciato, anche febbraio propone una serie di eventi ufficiali aperti al pubblico cui poter partecipare. Nella maggior parte dei casi, infatti, per accedere agli appuntamenti giubilari 2025 è sufficiente compilare un modulo online presente sul sito Jubilaeum2025 accedendo tramite iscrizione al portale. Laddove la data di chiusura iscrizioni fosse già trascorsa, è comunque possibile assistere alle celebrazioni liturgiche in Piazza San Pietro.

Così, se gennaio ha visto Papa Francesco aprire le ultime due Porte Sante nelle basiliche romane – il 1° gennaio in Santa Maria Maggiore e il 5 gennaio in San Paolo Fuori le Mura – oltre a guidare il Giubileo della Comunicazione dedicato agli operatori dei media, febbraio prosegue con nuove proposte per riflettere sui temi di questo Anno Santo. La città, infatti, diventa lo scenario di una serie di nuove celebrazioni ufficiali e pellegrinaggi destinati a portare nel cuore della cristianità fedeli e visitatori da tutto il mondo.

Tra gli appuntamenti di rilievo segnalati nel calendario dei grandi eventi, spiccano il Giubileo delle Forze Armate, di Polizia e di Sicurezza, previsto per l’8 e 9 febbraio, e il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, in programma dal 15 al 18 febbraio. A questi, si aggiunge il Giubileo dei Diaconi, dal 21 al 23 febbraio, A dedicato ai diaconi permanenti e ai loro famigliari. La partecipazione a queste celebrazioni non solo arricchisce l’esperienza del Giubileo 2025, ma permette anche di immergersi nella profonda connessione tra fede, servizio e creatività che caratterizza la tradizione cattolica. Vediamo, allora, nel dettaglio gli appuntamenti del mese.

Il Giubileo delle Forze Armate, in programma l’8 e il 9 febbraio

Il mese di febbraio si apre con l’evento speciale dedicato alle Forze Armate, alle Forze di Polizia e agli operatori di sicurezza a cui sono specificatamente invitati, oltre ai membri di queste istituzioni, anche i loro familiari, i vigili urbani, i veterani, le associazioni militari, le accademie e le cappellanie militari. Il programma prevede per sabato 8 febbraio, dalle 8:00 alle 17:00, un pellegrinaggio alla Porta Santa, offrendo ai partecipanti l’opportunità di attraversarla e di ricevere il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari, con confessioni disponibili in diverse lingue per facilitare tutti i fedeli.

Papa Francesco

Fonte: 123RF

Papa Francesco e i fedeli in Piazza San Pietro

Nel pomeriggio, poi, dalle 15:00 alle 17:00, in Piazza del Popolo, è previsto un momento di accoglienza arricchito da un concerto bandistico che regalerà un’atmosfera di comunità e celebrazione in città. Domenica 9 febbraio, alle 10:30, in Piazza San Pietro, il Santo Padre presiederà la Santa Messa, unendo in preghiera tutti i partecipanti. Come di consueto, l’accesso a Piazza San Pietro per questa celebrazione è gratuito e non richiede biglietti.

Il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura tra incontri e mostre

Il Giubileo degli Artisti e del Mondo della Cultura, organizzato dal Dicastero per la Cultura e l’Educazione, si svolgerà dal 15 al 18 febbraio 2025 con una serie di eventi significativi. Il programma inizia sabato 15 febbraio, dalle 9:00 alle 11:00, con un’Udienza Giubilare aperta a tutti in Piazza San Pietro, durante la quale Papa Francesco incontrerà artisti e operatori culturali.

Nella stessa giornata, quindi, dalle 10:00 alle 13:00, i Musei Vaticani ospiteranno l’incontro su invito internazionale Sharing Hope – Horizons for Cultural Heritage, rivolto a responsabili di musei, professionisti dell’arte, accademici e istituzioni culturali. L’obiettivo è riflettere sulle modalità contemporanee di promozione e trasmissione del patrimonio religioso e artistico.

Nella stessa giornata, poi, dalle 18:00 alle 20:00, verrà inaugurato lo spazio espositivo Conciliazione 5, situato in Via della Conciliazione a Roma (evento aperto a tutti). In tale occasione, sarà anche presentato il progetto del Maestro Yan Pei-Ming, realizzato in collaborazione con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria italiana e la Comunità del Carcere di Regina Coeli.

Domenica 16 febbraio, alle 10:00, nella Basilica di San Pietro, si terrà una Celebrazione Eucaristica aperta a tutti, dedicata ai protagonisti della cultura e a coloro che operano nel mondo delle arti. La sera, dalle 20:00 alle 22:00 (ultimo ingresso alle 21:30), sempre in San Pietro, si svolgerà una Notte Bianca con il passaggio della Porta Santa. Questo evento è aperto a tutti previa iscrizione al Giubileo tramite il sito ufficiale

Si prosegue lunedì 17 febbraio, dalle 9:00 alle 11:00: per la prima volta nella storia, un Pontefice visiterà gli studi di Cinecittà a Roma (evento su invito). Papa Francesco incontrerà una rappresentanza di artisti e protagonisti del mondo della cultura, in collaborazione con il Ministero della Cultura italiano e Cinecittà. E nel corso del pomeriggio si terrà l’incontro Artisans of Hope con i rappresentanti dei centri culturali cattolici e degli organismi ecclesiali dedicati alla cultura.

Infine, martedì 18 febbraio, dalle 17:00 alle 19:00, presso la sede del Dicastero, verrà inaugurata la mostra Global Visual Poetry: traiettorie transnazionali nella Poesia Visiva, curata da Raffaella Perna, che metterà in luce il contributo innovativo di questa corrente artistica del Novecento. L’evento è su invito.

Il Giubileo dei Diaconi chiude il mese di febbraio

L’ultimo grande evento del mese di febbraio è il Giubileo dei Diaconi, previsto dal 21 al 23 febbraio 2025 e dedicato ai diaconi permanenti e alle loro famiglie. Le attività prendono il via venerdì 21 febbraio alle 15:30 con un momento di accoglienza e la recita comune dell’Ora Media nelle chiese giubilari, organizzate per lingua. Successivamente, dalle 16:00 alle 18:00, si terranno sessioni di catechesi e condivisione di esperienze tra i partecipanti.

Basilica di San Pietro Roma

Fonte: 123RF

Interno della Basilica di San Pietro

Sabato 22 febbraio, dalle 8:00 alle 17:00, è previsto poi il pellegrinaggio alla Porta Santa, con la possibilità di ricevere il Sacramento della Riconciliazione nelle chiese giubilari. La giornata culminerà alle 18:00 con una veglia vocazionale, anch’essa organizzata nelle chiese giubilari secondo le diverse lingue. Domenica 23 febbraio, alle 10:00, nella Basilica di San Pietro, il Santo Padre presiederà la Santa Messa, durante la quale avverranno ordinazioni diaconali, sottolineando l’importanza del ministero diaconale nella Chiesa. L’ingresso in Piazza San Pietro per la Santa Messa presieduta dal Santo Padre è gratuito e non richiede biglietti.

Gli altri eventi del mese di febbraio: due nuove mostre da non perdere

Oltre ai grandi eventi presentati, a febbraio sono previsti anche altri appuntamenti sempre nell’ambito del calendario giubilare. Intanto, il 5 febbraio (ore 18:00) viene inaugurata la mostra fotografica I Volti della Povertà in Carcere. A ospitarla – con il patrocinio del Giubileo 2025 – è la Galleria La Pigna presso Palazzo Maffei Marescotti e sarà aperta al pubblico fino al 13 febbraio, tutti i giorni dalle 15:00 alle 19:00. Ideata a partire dall’omonimo volume di Rossana Ruggiero e Matteo Pernaselci, l’esposizione ha come obiettivo quello di valorizzare l’umanità spesso dimenticata dei detenuti. All’inaugurazione sono attesi il vescovo ausiliare di Roma e delegato per la pastorale carceraria Mons. Benoni Ambarus, il fotoreporter Luca Catalano Gonzaga e la giornalista Rai e vicepresidente dell’Associazione Volontari in Carcere Daniela De Robert. L’ingresso è libero.

Altra mostra appena inaugurata, infine, è En Route presso la prestigiosa Biblioteca Apostolica Vaticana che con questa esposizione celebra il Giubileo esplorando il tema del viaggio nella collezione Poma di recente ritrovamento. Un fondo che comprende circa 1.200 giornali dalle località più remote dei cinque continenti, stampati in lingue rare, e che appartenne al diplomatico ed erudito Cesare Poma (1862-1932).

Tra i documenti più importanti ci sono i numeri del periodico En Route, pubblicato tra il 1895 e il 1897 dai giornalisti francesi Lucien Leroy e Henri Papillaud durante il loro viaggio intorno al mondo. Nei loro scritti emerge la descrizione di luoghi e culture lontane in cui emergono storie di uomini e donne che hanno sfidato gli stereotipi dell’epoca vittoriana. Sesta tappa del percorso di dialogo tra il patrimonio della Biblioteca Apostolica Vaticana e l’arte contemporanea, questa mostra coinvolge anche tre creativi contemporanei: Lorenzo Jovanotti Cherubini, Kristjana S Williams e Maria Grazia Chiuri.

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I milgiori musei che aprono (o si rinnovano) nel 2025

Ogni nuovo anno che arriva porta con sé numerose novità da diversi punti di vista, compreso quello che riguarda il panorama museale internazionale. Per il 2025, infatti, sono previste numerose aperture e rinnovamenti in tutto il mondo, che permetteranno di entrare in edifici all’avanguardia e contenenti tesori davvero preziosi. Scopriamo quali sono le migliori novità dell’anno ormai in corso per quanto riguarda i musei.

Museo d’Arte Moderna, Varsavia

Iniziamo dalla Polonia e più precisamente da Varsavia, dove già lo scorso ottobre ha preso vita il nuovo Museo d’Arte Moderna della città. Si tratta di un elegante edificio progettato dallo studio Thomas Phifer and Partners che si distingue per una struttura minimalista che mette molta attenzione alla luce e agli spazi comuni.

Straordinario, per esempio, è il cuore dell’edificio che si presenta ai visitatori con un bellissimo atrio sormontato da un tetto in vetro. Al suo interno, invece, si può scoprire una nutrita selezione di opere che raccontano storie di modernità, migrazione e trasformazione sociale. Ma perché se è aperto dal 2024 è una novità del 2025? La risposta è molto semplice: a febbraio di quest’anno verrà finalmente esposta la collezione di arte del XX e XXI secolo.

Saadiyat Cultural District, Abu Dhabi

Che gli Emirati Uniti puntino alla grandezza non c’è alcun dubbio, ma il Saadiyat Cultural District di Abu Dhabi è davvero qualcosa di unico nel suo genere: entro quest’anno, in questo affascinante centro culturale che è già la culla del Louvre Abu Dhabi, apriranno:

  • Zayed National Museum: per una vera e propria immersione nella storia;
  • Natural History: per un viaggio attraverso il tempo e lo spazio;
  • Guggenheim Abu Dhabi: punto di riferimento per il panorama artistico di oggi;
  • teamLab Phenomena: museo multisensoriale dove le opere sono create dai fenomeni ambientali.

Si tratta di un complesso progettato da Foster + Partners con cinque svettanti “ali di falco”, che fungeranno da torri di raffreddamento naturali.

Saadiyat Cultural District, Abu Dhabi

Fonte: iStock

Il Zayed National Museum ad Abu Dhabi

Fondation Cartier, Parigi

La rinomata e straordinaria Fondation Cartier di Parigi cambierà location: dalla storica sede di Boulevard Raspail, alla fine di quest’anno aprirà un nuovo spazio progettato da Jean Nouvel in un edificio ottocentesco restaurato posto di fronte al Museo del Louvre. Una struttura che vanterà ben 6500 metri quadrati di superficie espositiva dove verranno posti oltre ottocento pezzi di vero pregio.

V&A East Storehouse, Londra

Il V&A East Storehouse di Londra vedrà per la prima volta la luce nella primavera di quest’anno all’interno del Queen Elizabeth Olympic Park. Oltre ad essere uno spazio espositivo, questo luogo fungerà anche da laboratorio di ricerca e innovazione, con aree dedicate alla conservazione, al restauro e alla documentazione delle opere. Ma non è finita qui, perché tra le sue mura troverà spazio anche il David Bowie Centre, con più di 90mila oggetti legati carriera di questo indimenticabile cantante.

Museo Egizio, Torino

Nella splendida cornice della città di Torino il Museo Egizio, il più antico, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica, non è di certo una novità ma nel 2025 è pronto a sorprendere ancora di più tutti i suoi visitatori: fra giugno e settembre di quest’anno aprirà la nuova Piazza Egizia che sarà coperta da una grande struttura di vetro e acciaio sotto progetto di David Gianotten e Andreas Karavanas. È prevista anche una sezione ipogea in cui verrano ricostruiti paesaggi e atmosfera dell’antico Egitto.

Almaty Museum of Arts, Almaty

Almaty è un’affascinante città del Kazakistan che sorge sulle pendici dei monti Trans-Ili Alatau che quest’estate vivrà un vero e proprio momento storico che non verrà mai dimenticato: aprirà l’Almaty Museum of Arts, il primo museo in assoluto di questa zona dedicato all’arte moderna e contemporanea. Tra le sue mura vi saranno ben oltre settecento opere, una galleria alta 12 metri per mostre temporanee e molto altro ancora.

Almaty Museum of Arts, apertura

Fonte: Almaty Museum of Arts@Chapman Taylor

Rendering dell’Almaty Museum of Arts

Fenix Museum of Migration, Rotterdam

Anche la bellissima città di Rotterdam, nei Paesi Bassi, a maggio di quest’anno si caratterizzerà per un vero e proprio ampliamento della sua offerta culturale, perché vedrà la luce il Fenix Museum of Migration. Si tratta del primo museo dedicato in modo esclusivo alla storia e all’esperienza della migrazione, che verrà istituito in un ex magazzino portuale proprio con lo scopo di rappresentare il passaggio di milioni di persone.

Un luogo che sarà quindi in grado di raccontare le storie di chi, per secoli, si è spostato da un Paese all’altro, tramite oggetti personali, fotografie, video e installazioni artistiche.

New Museum of Contemporary Art, New York

Il New Museum of Contemporary Art di New York è stato fondato nel 1977 ma è attualmente in atto un progetto di riqualificazione che, entro la fine di quest’anno, darà vita a nuovi sette piani nella sua sede di Lower East Side. Verrano quindi aggiunti ben 60mila metri quadrati di spazio che saranno impreziositi da una facciata in vetro stratificato e rete metallica. Verrà poi inaugurata una nuova piazza pubblica all’aperto in cui ammirare installazioni, performance e incontri.

MACAM, Lisbona

L’apertura del MACAM di Lisbona è una delle più imminenti: dovrebbe avvenire a marzo di quest’anno. La già bellissima Capitale del Portogallo si arricchirà di un progetto davvero unico nel suo genere in quanto combinerà museo e luxury hotel all’interno dello storico Palácio Condes da Ribeira Grande.

Il visitatore avrà l’opportunità di esplorare una collezione di oltre seicento opere che include capolavori del calibro di artisti come Marina Abramović, Olafur Eliasson e Paula Rego in ben duemila metri quadri di spazio espositivo.

Grand Egyptian Museum, Giza

L’apertura parziale del Grand Egyptian Museum di Giza è avvenuta nel 2024 grazie all’inaugurazione di 12 sale e gallerie meravigliose. Si tratta di un’opera colossale che ospiterà oltre 100.000 oggetti e reperti e avrà una superficie di ben 500.000 mq. A mancare all’appello, quindi, sono ancora tantissimi tesori come, per esempio, le due gallerie che faranno da culla all’intero tesoro di Tutankhamon. Il 2025 (ma visti i ritardi che si sono accumulati negli anni passati non si può garantire) dovrebbe essere quello dell’inaugurazione completa.

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Alla scoperta delle Scogliere di Dover, candide sculture della natura

Nella vasta pianura sudorientale dell’Inghilterra, il paesaggio si interrompe bruscamente per lasciare spazio a un panorama spettacolare: imponenti scogliere bianche che si stagliano a picco sul mare. Le più celebri di tutte sono le Scogliere di Dover, un’icona del Regno Unito non solo per la favolosa bellezza, ma anche per il significato storico e simbolico che portano con sé.

Affacciate sul Canale della Manica, nel punto in cui il mare si restringe fino a soli 33 chilometri dalla costa francese, le splendide falesie devono la loro fama alla caratteristica roccia calcarea chiara, che le rende ben visibili da chilometri di distanza.

Non è un caso che i Romani, avvicinandosi per la prima volta alle coste britanniche, abbiano battezzato il territorio con il nome di Albione, ispirati proprio dal colore bianco delle scogliere. Ancora oggi, nelle giornate più limpide, chi si affaccia da questo suggestivo tratto di costa può scorgere il promontorio francese di Cap Gris-Nez, vicino a Calais.

Ma non è tutto: le Scogliere di Dover racchiudono una storia millenaria che racconta l’evoluzione geologica del pianeta, l’azione incessante degli agenti atmosferici e il ruolo strategico che hanno avuto nei secoli, anche durante i conflitti mondiali.

La formazione delle Scogliere di Dover

L’origine delle Scogliere affonda le radici nel periodo Cretaceo, circa 136 milioni di anni fa, quando l’area che oggi corrisponde al sud dell’Inghilterra era completamente sommersa da un antico oceano. Le acque abbondavano di microscopici organismi marini, il cui scheletro, in prevalenza composto da calcio e calcare, si accumulava man mano sul fondo formando un sedimento che, nel corso di milioni di anni, si è compattato dando origine alla roccia calcarea.

Tale massa si è poi sollevata con il ritiro delle acque e, con la fine dell’ultima era glaciale, la potente azione dei ghiacciai ha modellato il paesaggio, separando la Gran Bretagna dal resto dell’Europa e rivelando le falesie che oggi ammiriamo. Un dettaglio interessante è che formazioni rocciose molto simili si trovano anche lungo la costa francese, a testimonianza di un passato in cui le due terre erano unite.

La composizione delle Scogliere di Dover è tuttavia fragile. Il calcare, infatti, è una roccia porosa e friabile, soggetta a un’erosione costante provocata dal vento e dalle maree. Si stima che ogni anno le scogliere perdano circa un centimetro della loro superficie e, di tanto in tanto, grossi frammenti si staccano e precipitano in acqua.

Il colore bianco intenso non è uniforme: è attraversato da venature scure di selce, un minerale presente nelle rocce calcaree, che crea un suggestivo contrasto. Tra gli strati di roccia, i paleontologi hanno rinvenuto numerosi fossili, alcuni appartenenti a creature marine di grandi dimensioni, come antichi squali e molluschi preistorici.

Cosa vedere e cosa fare

Chi visita le Scogliere di Dover può immergersi in un paesaggio naturale che lascia senza parole e percorrere i sentieri panoramici che si snodano lungo la costa e regalano vedute superbe sul Canale della Manica. Uno dei percorsi più affascinanti conduce fino al South Foreland Lighthouse, un antico faro che domina la scogliera ed è un punto di osservazione privilegiato.

La passeggiata fino al faro è un’esperienza in sé: il tragitto, lungo circa 5,5 chilometri, si snoda al cospetto prati fioriti e ameni habitat popolati da uccelli marini e farfalle. In primavera ed estate, tra l’erba spiccano fiori selvatici, tra cui la caratteristica orchidea piramidale, che aggiunge una nota di colore al bianco delle falesie.

Nei pressi del faro si trova altresì un delizioso caffè, perfetto per una pausa rilassante con vista sull’orizzonte, magari accompagnata da un tipico scone inglese servito con marmellata e clotted cream.

Per chi desidera vedere le scogliere dal basso, le spiagge di Langdon Bay e Crab Bay offrono una prospettiva diversa, così da mettere in evidenza gli strati rocciosi e le formazioni di selce e quarzo che punteggiano la falesia. Tuttavia, è bene fare attenzione: alcune zone sono soggette a frane, quindi è importante non sporgersi troppo dai bordi e attenersi ai sentieri segnalati.

Oltre alla natura, le scogliere custodiscono anche tracce della storia britannica. Durante la Seconda guerra mondiale, infatti, l’area ebbe un ruolo strategico fondamentale, e ancora oggi è possibile esplorare i Fan Bay Deep Shelter, una rete di tunnel scavati a 23 metri di profondità nella roccia, utilizzati dai soldati come rifugi antiaerei e postazioni d’artiglieria.

Come arrivare

Raggiungere le Scogliere di Dover è piuttosto semplice, sia per chi arriva dal resto dell’Inghilterra sia per chi proviene dall’Europa.

Per chi viaggia in auto, Dover si trova a pochi chilometri dal terminal dell’Eurotunnel, che collega la Francia al Regno Unito tramite il Tunnel della Manica. Da qui, un breve tratto in macchina porta direttamente all’inizio dei sentieri panoramici.

Per chi si sposta in treno, esistono collegamenti diretti dalla stazione di Londra St Pancras con la linea ferroviaria South Eastern, che permette di arrivare a Dover in circa un’ora. Anche se la città non dispone di un proprio aeroporto, è ben collegata agli scali londinesi con il servizio ferroviario e autobus.

Una volta giunti a Dover, il modo migliore per esplorare le scogliere è a piedi, seguendo i sentieri segnalati dal National Trust, l’ente che gestisce e protegge tale straordinario patrimonio naturalistico.

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I luoghi più romantici per fare la proposta di matrimonio

Chiedere la mano della persona amata è uno dei momenti più emozionanti della vita e, per rendere questo prezioso attimo davvero indimenticabile, la scelta della location gioca un ruolo fondamentale.

Dalle città dell’amore italiane alle meraviglie d’Europa, fino a mete esotiche e lontane, ecco allora una selezione di destinazioni tra le più romantiche dove fare una proposta di matrimonio da sogno.

Italia: scenari da favola per il grande sì

L’Italia è la terra del romanticismo per eccellenza. Con città ricche di storia e vedute che lasciano senza fiato, ogni angolo del Belpaese disegna lo scenario ideale per una proposta da film. Che sia tra le calli veneziane, sotto il balcone di Giulietta a Verona o tra le antiche rovine siciliane, qui l’amore è protagonista assoluto.

Verona: sotto lo sguardo di Giulietta

Se esiste una città dove è impossibile non innamorarsi, questa è senza dubbio Verona: la storia di Romeo e Giulietta ne ha reso ogni angolo un simbolo d’amore eterno.

In Via Cappello, sotto il celebre balcone della protagonista shakespeariana, le coppie si scambiano promesse ogni giorno: ecco, quindi, il luogo perfetto per inginocchiarsi e fare la fatidica domanda davanti alla statua di Giulietta, opera dello scultore Nereo Costantini, che dal 1969 veglia sugli amanti di tutto il mondo.

Venezia: tra gondole e scorci incantevoli

Canale Grande a Venezia

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Veduta del Canal Grande a Venezia

Venezia non ha bisogno di presentazioni: chi desidera una proposta scenografica può scegliere Piazza San Marco, con il suo fascino senza tempo.

Ma se l’idea è quella di un momento più intimo e poetico, niente è paragonabile a una dichiarazione d’amore a bordo di una gondola, navigando lungo i canali illuminati dalle luci della sera.

Infine, per chi cerca un simbolo davvero iconico, il Ponte di Rialto è un’alternativa eccezionale: è il vero cuore della città lagunare, da cui ammirare il lento scorrere della vita veneziana.

Roma: un giardino sospeso sul Tevere

La Città Eterna dona infiniti scenari per una proposta indimenticabile, ma pochi luoghi sono magici come il Parco Savello, noto come il Giardino degli Aranci: sull’Aventino, regala una vista spettacolare sul Tevere e sui tetti di Roma, immersi nel profumo degli alberi di arancio amaro.

Tesoro nascosto aperto tutto l’anno, è il rifugio ideale per chi sogna un momento intimo, lontano dal caos cittadino, con una dichiarazione d’amore sospesa tra il cielo e l’intramontabile bellezza della Capitale.

Selinunte: tra le rovine degli antichi dèi

Chi ama l’atmosfera carica di storia e magia troverà nel sito archeologico di Selinunte, in Sicilia, una cornice ineguagliabile per una proposta di matrimonio.

Al cospetto delle imponenti rovine greche e con lo sguardo rivolto verso l’orizzonte blu, è impossibile non percepire l’eco di un passato glorioso: i templi dorati al tramonto, con la loro storia millenaria, renderanno il momento solenne, come se gli antichi dèi benedicessero la promessa d’amore.

Europa: tra castelli, laghi incantati e panorami mozzafiato

Nel cuore dell’Europa si celano luoghi che sembrano usciti da una fiaba: dai maestosi castelli della Baviera ai laghi incantati del Belgio, fino alle scogliere irlandesi sospese sull’oceano, ogni meta racchiude un’atmosfera unica, pronta a rendere speciale il momento del grande sì.

Castello di Neuschwanstein: il sogno di una fiaba

In Baviera, il Castello di Neuschwanstein è una delle location più scenografiche per una proposta di matrimonio.

Vero e proprio “castello delle favole”, con le torri svettanti e le sale decorate, emerge da un racconto incantato. Il punto perfetto per dichiarare il proprio amore? Il Marienbrücke, il ponte panoramico con magnifica vista sul maniero, nell’abbraccio della fitta foresta bavarese.

Lago dell’Amore, Bruges: una leggenda eterna

Bruges è una città che appare sospesa nel tempo e il Minnewater, conosciuto come il Lago dell’Amore, è il luogo più poetico per una proposta di matrimonio. Qui, tra il verde dei giardini e l’eleganza delle case fiamminghe, ci si ritrova avvolti da un’atmosfera intima e sognante.

La leggenda narra che se due innamorati si baciano sul ponte che solca il lago, il loro amore durerà per sempre. Un preludio perfetto per un sì che cambierà la vita.

Scogliere di Moher: la potenza della natura

Spettacolari Scogliere di Moher, Irlanda

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La meraviglia delle Scogliere di Moher

Chi desidera una proposta a contatto con la natura troverà nelle Scogliere di Moher, in Irlanda, un’ambientazione a dir poco eccezionale, laddove l’Atlantico si infrange contro pareti rocciose alte oltre 200 metri, per un panorama grandioso.

L’istante perfetto per inginocchiarsi e fare la domanda è all’alba, quando il sole dipinge le onde di mille sfumature e il mondo sembra appartenere “trattenere il fiato”.

Santorini: il tramonto più romantico di sempre

Concludiamo il viaggio europeo con Santorini, la cui meraviglia viene esaltata dai leggendari tramonti sull’Egeo.

Ma non solo: i tetti bianchi e le cupole blu di Oia creano un’atmosfera magica, che si trasforma nel palcoscenico ideale per una proposta senza eguali.

Scegliere una terrazza panoramica per il grande momento renderà la dichiarazione ancora più speciale, con il sole che si tuffa nel mare color arancio e viola.

Gli scenari da cartolina del resto del mondo

Infine, se desiderate un’ambientazione esotica e fuori dal comune per la vostra proposta di matrimonio, avete soltanto l’imbarazzo della scelta.

Dai giardini giapponesi in fiore ai ponti romantici di New York, fino alle spiagge paradisiache delle Maldive, ogni meta si trasforma in un’esperienza magica per suggellare un amore destinato a durare.

Bow Bridge, Central Park: il cuore romantico di New York

Central Park è il polmone verde di New York e il Bow Bridge è il suo angolo più romantico.

Elegante ponte ad arco costruito nel 1862, è uno dei luoghi più fotografati della metropoli, nonché una scenografia perfetta per una proposta dal sapore cinematografico.

Con i colori delle stagioni e lo skyline di Manhattan a fare da sfondo, dire “Vuoi sposarmi?” qui sarà un momento da fiaba metropolitana.

Kyoto: il fascino della natura giapponese

Vicoli a Kyoto, Giappone

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Suggestivi vicoli a Kyoto

In Giappone, Kyoto è sinonimo di bellezza e spiritualità e due periodi dell’anno la rendono ancora più magica: la primavera, con la fioritura dei ciliegi, e l’autunno, quando il foliage tinge tutto di rosso e oro.

Passeggiare tra i giardini zen, salire a bordo del Sagano Scenic Railway per ammirare i paesaggi incantati o sostare in un tempio millenario sono esperienze che trasformano una proposta di matrimonio in un evento sospeso tra sogno e realtà.

Maldive: una promessa d’amore in riva al mare

Infine, se il vostro sogno è una proposta in un paradiso tropicale, non potrete che raggiungere le Maldive.

Con la candida sabbia corallina sotto i piedi e il mare turchese all’orizzonte, chiedere la mano della persona amata diventa un qualcosa di straordinario. Immaginate una cena a lume di candela sulla spiaggia, o addirittura un tavolo immerso nell’acqua trasparente: si tratta di ricordi da custodire per tutta la vita.

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Le 10 spiagge più belle dove andare al mare in Europa in inverno

Quando l’inverno avanza con le temperature rigide, i cieli plumbei e le poche ore diurne, il pensiero di una fuga al mare diventa irresistibile. Tuttavia, non è necessario volare dall’altra parte del mondo per concedersi un tuffo fuori stagione: in Europa sono molte le destinazioni in cui il clima mite e il tiepido sole permettono di godersi il mare anche nei mesi più freddi.

Dalle acque cristalline dell’Algarve alle spiagge dorate delle Canarie, passando per i paradisi mediterranei di Ibiza e Malta, scopriamo insieme le migliori spiagge europee dove poter fare il bagno durante la stagione invernale.

Praia da Marinha, l’incanto dell’Algarve

Nella splendida regione dell’Algarve, nel sud del Portogallo, Praia da Marinha è una delle spiagge più iconiche d’Europa. Nell’abbraccio di imponenti scogliere scolpite dal vento e dalle onde, la  baia dona uno scenario davvero spettacolare.

Durante l’inverno, il clima rimane piacevole, con temperature che possono superare i 17°C nelle giornate più soleggiate. L’acqua dell’oceano Atlantico è sicuramente fresca e oscilla tra i 15° e i 17°C, ma per chi ama le emozioni forti, un bagno rigenerante è comunque possibile.

Anche senza immergersi, Praia da Marinha resta una meta perfetta per rilassarsi al sole, esplorare le insenature o ammirare il panorama indimenticabile tutt’intorno.

Cala Comte, il mare turchese delle Baleari tutto l’anno

Ibiza non è soltanto sinonimo di vita notturna e feste estive: in inverno, si trasforma in un’oasi di pace, ideale per chi desidera godersi il mare senza la folla. Cala Comte, sulla costa occidentale, è una delle spiagge più spettacolari dell’isola, grazie alle acque turchesi e alle vedute sulle isolette circostanti.

Le temperature invernali qui si mantengono miti, tra i 15 e i 18°C , e il mare, seppur fresco, resta accessibile nelle giornate più calde. Il silenzio e la tranquillità in questo periodo dell’anno la rendono la scelta ottimale per una pausa rilassante nella natura.

Spiaggia di S’Alga, paradiso incontaminato

Separata da Formentera da una sottile striscia d’acqua, la spiaggia di S’Alga si trova sull’isola di Espalmador, un’area naturale protetta che conserva un fascino selvaggio e autentico. Questo piccolo paradiso, accessibile solo via mare, è caratterizzato da sabbia bianca e acque trasparenti che invitano al relax più assoluto.

Non essendoci ristoranti o servizi, la spiaggia regala un’esperienza immersiva a pieno contatto con la natura. Anche in inverno, le temperature restano piacevoli e rendono S’Alga un rifugio ineguagliabile per vivere al meglio una vacanza balneare lontano dalla civiltà, da raggiungere in barca o, per i più avventurosi, anche a nuoto.

Golden Bay, il gioiello dorato del Mediterraneo

Per chi sogna una località mediterranea dove il sole splende tutto l’anno, Malta non delude mai. Tra le sue spiagge più suggestive, Golden Bay si distingue per la sabbia dorata e le acque trasparenti che la rendono uno dei luoghi più affascinanti dell’isola.

Anche nei mesi invernali, le temperature si aggirano spesso intorno ai 15-18°C, così da permettere a chi lo desidera di fare il bagno nelle giornate soleggiate.

In più, Golden Bay è anche un punto di riferimento per gli appassionati di snorkeling e per chi ama passeggiare lungo la costa, godendosi la natura incontaminata e i tramonti che lasciano senza fiato.

Roda Beach, ideale per le famiglie

Il fascino di Roda Beach, Corfù

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La bellissima spiaggia di Roda Beach a Corfù

Nel nord dell’isola di Corfù, Roda Beach è una lunga distesa di sabbia dorata che si snoda per quasi sei chilometri. Arricchita da hotel e strutture turistiche, è particolarmente apprezzata dalle famiglie grazie alle acque calme e poco profonde.

Sebbene in inverno l’isola sia meno frequentata, le giornate di sole regalano ancora momenti di relax al mare, e il clima mite invita a concedersi passeggiate lungo la riva o a conoscere a fondo i pittoreschi villaggi.

Playa de las Teresitas, il fascino delle Canarie

Nella parte nordorientale di Tenerife, Playa de las Teresitas è una delle spiagge più famose dell’isola. Lunga oltre un chilometro e protetta da un frangiflutti che mantiene le acque tranquille, è caratterizzata da sabbia dorata importata direttamente dal deserto del Sahara che ricrea uno spettacolare contrasto con le montagne di Anaga sullo sfondo.

Le temperature a Tenerife difficilmente scendono sotto i 20°C in inverno e fanno sì che Playa de las Teresitas sia un imperdibile paradiso per un tuffo durante i mesi più freddi. Con i bar, i ristoranti e le palme lussureggianti, è il luogo da mettere in lista per rilassarsi e godersi il mare senza preoccupazioni.

Cala Bassa, una piscina naturale

Magnifica spiaggia di Cala Bassa a Ibiza

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La paradisiaca spiaggia di Cala Bassa a Ibiza

Un’altra perla di Ibiza è Cala Bassa, meravigliosa spiaggia che assomiglia a una piscina naturale grazie alle limpidissime acque e ai fondali bassi e sabbiosi. Delimitata da una pineta profumata, è il posto top per dimenticare i problemi in un contesto tranquillo e suggestivo.

Anche in inverno, il clima dell’isola regala giornate di sole da trascorrere tra tuffi e passeggiate lungo la riva. Nelle vicinanze non mancano chioschi e ristoranti che rendono Cala Bassa la prima scelta per chi è alla ricerca di relax e di buon cibo vista mare.

Santa Bárbara, eden dei surfisti

Per gli amanti degli sport acquatici, la spiaggia di Santa Bárbara, sull’isola di São Miguel nelle Azzorre, è un indiscusso punto di riferimento. Grazie alla sua esposizione ai venti atlantici, è l’eden dei surfisti, ma offre altresì ampi spazi per “ricaricare le pile” e lasciar vagare lo sguardo sul paesaggio difficile da descrivere a parole.

Nei mesi invernali, le temperature rimangono più fresche rispetto ad altre località mediterranee, ma il fascino selvaggio unito alla possibilità di assistere a spettacolari tramonti sull’oceano, la rende una meta da una volta nella vita.

Spiaggia di Timijiraque, natura incontaminata e mare impetuoso

Sull’isola di El Hierro, la spiaggia di Timijiraque è un piccolo angolo di natura selvaggia, con sabbia nera vulcanica e onde che in inverno attirano gli appassionati di surf.

Lontana dalle classiche mete turistiche, si svela con un’atmosfera autentica e rilassante, il non plus ultra per un contatto diretto con la natura.

Spiaggia di Poo, un’oasi tra le montagne

Infine, nascosta tra le scogliere delle Asturie, la spiaggia di Poo è un sorprendente gioiello naturale. Alla foce del fiume Vallina, vanta una forma unica che permette al mare di insinuarsi tra le montagne, così da disegnare una piscina naturale poco profonda.

D’inverno, il silenzio la rende ancora più emozionante: un luogo appartato dove lasciarsi ammaliare dai colori della natura e dal suono delle onde in lontananza.

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I luoghi più fotografati d’Italia da chi ha praticato turismo all’aria aperta

La bellezza dell’Italia si manifesta in ogni angolo del suo territorio, ma è tra le vette imponenti e i sentieri panoramici che spiccano alcuni degli scorci più affascinanti e immortalati dai viaggiatori.

Secondo i dati di Wikiloc, piattaforma dedicata agli amanti delle escursioni e delle attività all’aria aperta, nel 2024 cinque rifugi di montagna sono stati tra i luoghi più fotografati dagli appassionati di trekking, arrampicata e sci: ecco di quali si tratta.

Rifugio Vajolet: il cuore del Catinaccio

Nel cuore delle Dolomiti trentine, sotto le celebri Torri del Vajolet, sorge l’omonimo rifugio che incarna la vera essenza della montagna: il paesaggio è una sinfonia di vette frastagliate, pareti di roccia dorata e cieli tersi che si stagliano al di sopra di un ambiente selvaggio e affascinante.
Il rifugio è il punto di partenza ideale per numerose escursioni e scalate, che spaziano dai percorsi più accessibili ai sentieri riservati agli alpinisti esperti.

L’accesso è facilitato dalla seggiovia che collega Pera a Pian Pecei e dal sentiero che conduce al Rifugio Gardeccia. Da qui, il cammino prosegue verso il Rifugio Vajolet, mentre regala viste indimenticabili sulle guglie dolomitiche. Gli ospiti potranno gustare piatti tipici trentini, opzioni per celiaci e vegani, e avranno l’occasione di pernottare in un’atmosfera autentica e familiare.

Rifugio Lavaredo: tra storia e panorami unici

Le Tre Cime di Lavaredo sono uno dei simboli indiscussi delle Dolomiti e, ai loro piedi, il Rifugio Lavaredo si distingue per la storia e la posizione privilegiata. Fondato nel 1954 dalla guida alpina Francesco Corte Colò, pioniere del soccorso alpino, è da decenni una base sicura per escursionisti e scalatori provenienti da tutto il mondo, raggiungibile con una breve passeggiata dal parcheggio di Misurina.

Dal rifugio partono vari itinerari, tra cui sentieri che portano ai rifugi vicini e percorsi che ancora conservano le tracce della Prima Guerra Mondiale, con trincee e camminamenti ben visibili.

Rifugio Auronzo: un balcone sulle Tre Cime

A 2.333 metri di altitudine, il Rifugio Auronzo è una vera e propria terrazza sulle Dolomiti, con una vista privilegiata sulle Tre Cime di Lavaredo e sulla catena dei Cadini di Misurina. Vi si arriva sia a piedi che seguendo una panoramica strada asfaltata, ed offre un’accoglienza calorosa, con camere confortevoli e un’ampia sala da pranzo da cui godere del panorama tutt’intorno.

In più, è teatro di una delle escursioni più celebri delle Dolomiti: il giro delle Tre Cime. Il percorso attraversa il Rifugio Lavaredo e la Forcella Lavaredo e consente di osservare da vicino le maestose pareti settentrionali delle cime.

Inoltre, il Rifugio Auronzo fa parte dell’Alta Via n° 4, un itinerario escursionistico di grande fascino che collega San Candido a Pieve di Cadore, in un territorio dove la tradizione alpina si esprime anche grazie alla cucina, che propone piatti della tradizione cadorina e bellunese, preparati con ingredienti locali.

Rifugio Locatelli: una finestra sulle Tre Cime

Il Rifugio Locatelli è uno dei luoghi più fotografati delle Dolomiti e non è difficile capirne il motivo. Ai piedi del Monte Paterno, vanta una vista sorprendente sulle Tre Cime di Lavaredo, le cui pareti settentrionali si ergono maestose in un paesaggio da cartolina. La storia del rifugio è legata a doppio filo agli eventi bellici: edificato nel 1882, venne distrutto durante le due guerre mondiali e ricostruito nel dopoguerra. Ancora oggi, nei dintorni è possibile visitare postazioni e resti della Prima Guerra Mondiale.

Durante la stagione estiva, è meta di migliaia di escursionisti che, partendo dal Rifugio Auronzo, raggiungono il Locatelli in circa un’ora di cammino. Il paesaggio, disegnato dai contrasti tra roccia e cielo, tra pareti verticali e dolci vallate, lo rende una delle tappe più immortalate dagli amanti delle vette.

Rifugio Scoiattoli: un tramonto sulle 5 Torri

Immerso nello spettacolare scenario delle 5 Torri, il Rifugio Scoiattoli è una destinazione da sogno per chi ama la montagna in tutte le stagioni. Costruito nel 1969 e gestito con passione dalla famiglia Lorenzi, è noto per la posizione privilegiata, che regala panorami unici al tramonto e all’alba, quando le Dolomiti si tingono di sfumature calde e dorate.

Sulle piste da sci e al centro di una fitta rete di sentieri, è un eccellente riferimento per escursioni e arrampicate. Nelle vicinanze si trova il Museo della Grande Guerra all’aperto delle 5 Torri, dove ripercorrere la Storia al cospetto di trincee e postazioni restaurate.

In inverno, diventa la tappa di chi affronta il Giro della Grande Guerra e il Super8 Ski Tour, due degli itinerari sciistici più affascinanti delle Dolomiti.

Non solo paesaggi idilliaci, ma anche un’accoglienza calda e una cucina ricercata rendono il Rifugio Scoiattoli una meta imperdibile. Dalla terrazza panoramica, protetta da ampie vetrate, si può lasciare vagare lo sguardo sulle montagne di Cortina d’Ampezzo, mentre ci si riscalda grazie al legno antico in stile ampezzano. Tra le specialità culinarie spiccano piatti della tradizione locale, come la pasta ai mirtilli e i dolci fatti in casa.

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Il Louvre cambia look: il colossale progetto di ristrutturazione

Martedì 28 gennaio il presidente francese Emmanuel Macron ha svelato un ambizioso piano di ristrutturazione per il Museo del Louvre, battezzato “Nuovo Rinascimento”. Un intervento di portata straordinaria, pensato per trasformare l’esperienza dei visitatori e affrontare una serie di problemi strutturali che da tempo affliggono il museo più visitato di sempre.

Tra i punti salienti del progetto spiccano la realizzazione di un nuovo ingresso, la creazione di un’area interamente dedicata alla Gioconda e il miglioramento delle condizioni di accoglienza e lavoro. L’iniziativa, che segna l’ultima grande impresa culturale della presidenza Macron prima della fine del suo mandato nel 2027, si inserisce in un contesto di rinnovamento necessario, sollecitato anche dalla direttrice del Louvre, Laurence des Cars.

L’annuncio, infatti, arriva in seguito alla pubblicazione, da parte del quotidiano Le Parisien, di alcuni estratti di una lettera confidenziale inviata dalla direttrice del museo alla ministra della Cultura Rachida Dati. Nel documento, des Cars denunciava le gravi carenze infrastrutturali del Louvre e chiedeva un intervento immediato dello Stato. Tuttavia, Macron ha precisato che il progetto era già in elaborazione da mesi, in stretta collaborazione con la direzione del museo.

Fondato nel 1793, il Louvre ha assunto la sua configurazione attuale alla fine degli Anni Ottanta, con l’introduzione dell’iconica piramide di vetro progettata dall’architetto Ieoh Ming Pei. La sua immensa superficie di 360.000 metri quadri ospita oltre 30.000 opere esposte, a fronte di un patrimonio complessivo di circa 500.000 opere. Nel 2024, ha accolto circa 8,7 milioni di visitatori, confermandosi come la principale attrazione culturale della Francia e del mondo.

La Gioconda cambia spazio

Uno degli interventi più discussi del piano riguarda la Gioconda, che verrà trasferita dalla Salle des États a una nuova area più isolata, dotata di ingresso autonomo e accessibile con un biglietto separato. La decisione nasce dall’esigenza di decongestionare la sala attuale, dove ogni giorno si accalcano fino a 20.000 persone e creano problemi di sovraffollamento anche nella vicina Grande Galerie, il cuore della collezione di pittura italiana.

Lo spostamento del capolavoro di Leonardo da Vinci, a lungo dibattuto, è stato accolto con opinioni contrastanti. Se da un lato migliorerà la fruizione dell’opera e del museo stesso, dall’altro rischia di trasformare la Gioconda in un’icona a parte, separata dal contesto artistico cui appartiene, e di rafforzare la percezione di un’opera feticcio più che di un capolavoro della pittura rinascimentale.

Un nuovo ingresso e la fine dell’era della piramide?

Il progetto prevede anche la creazione di un nuovo grande ingresso nella parte est dell’edificio, su Rue de l’Amiral de Coligny, per ovviare ai limiti dell’accesso attuale. La piramide di vetro, concepita negli Anni Ottanta per gestire un flusso di circa 4 milioni di visitatori annui, oggi appare inadeguata per un museo che accoglie più del doppio delle persone previste.

Des Cars ha definito la piramide “strutturalmente obsoleta“, e ha sottolineato il problema delle temperature elevate all’interno della sala sottostante, causate dall’effetto serra della struttura in vetro. Il nuovo ingresso, la cui realizzazione partirà alla fine del 2025 con una gara d’appalto internazionale, dovrebbe essere inaugurato entro il 2031. Secondo Le Monde, il costo dell’intervento potrebbe aggirarsi intorno ai 300 milioni di euro.

Meno stress e più comfort

Un altro punto chiave del progetto è il miglioramento dell’esperienza dei visitatori, spesso descritta come una prova fisica. La direttrice del Louvre ha evidenziato la carenza di spazi per il riposo, di servizi igienici adeguati e di aree di ristorazione all’altezza degli standard internazionali.

Per rispondere a tali esigenze, sarà realizzata una nuova area sotterranea sotto la Cour Carrée, destinata a ospitare spazi espositivi, una sezione interamente dedicata alla Gioconda e zone di accoglienza per il pubblico. Il piano prevede anche ambienti riservati al personale e spazi pedagogici per attività educative.

Problemi strutturali e infiltrazioni: il Louvre necessita di cure

Oltre ai miglioramenti funzionali, il progetto affronta una serie di problemi strutturali di lungo corso. Negli ultimi anni, svariate sale sono state chiuse in via temporanea a causa di infiltrazioni d’acqua, come accaduto di recente nella Grande Galerie. Anche i quotidiani francesi hanno riportato casi di muffa nelle sale dell’arte egizia e della pittura francese.

Un altro problema riguarda il sistema idraulico ormai superato: nel novembre 2023 la rottura di un tubo ha provocato l’allagamento della mostra dedicata al pittore rococò Claude Gillot, chiusa dopo soli quattro giorni dall’inaugurazione. Problemi simili hanno colpito anche la mostra Napoli a Parigi, organizzata in collaborazione con il Museo di Capodimonte.

Le condizioni climatiche dell’edificio sono un’altra criticità: la difficoltà nel mantenere temperature stabili mette a rischio la corretta conservazione delle opere, un aspetto che il piano di ristrutturazione intende risolvere con interventi mirati sull’isolamento termico.

Ma non soltanto: il piano di Macron include anche misure per migliorare le condizioni di lavoro dei dipendenti del Louvre, che da tempo lamentano situazioni difficili: uffici senza riscaldamento né aria condizionata e un sovraccarico di lavoro dovuto alla costante diminuzione del personale.

Secondo Christian Galani, rappresentante del sindacato CGT Cultura, il museo ha perso oltre 200 posti di lavoro a tempo pieno nell’ultimo decennio. La carenza di addetti alla sorveglianza costringe spesso alla chiusura di alcune sale, un problema che riguarda anche altri importanti musei europei.

Un finanziamento senza nuovi fondi statali

L’intero progetto sarà finanziato tramite le sovvenzioni statali esistenti, le entrate del museo e donazioni private. Macron ha adottato lo stesso modello per la ricostruzione di Notre-Dame, riaperta a dicembre 2024 dopo il devastante incendio del 2019.

Attualmente, il bilancio statale è in esercizio provvisorio a causa della mancata approvazione della legge di bilancio per il 2025, che rende impossibile allocare nuove risorse. Nel 2024 il Louvre ha ricevuto 96 milioni di euro di sovvenzioni, una cifra in calo rispetto ai 103 milioni del 2023 e ai 111 milioni del 2022.

Per compensare il calo dei fondi pubblici, vi è stato un aumento del prezzo del biglietto da 17 a 22 euro a gennaio 2024, in linea con le tariffe di altri grandi musei come gli Uffizi di Firenze. Dal 2026, il costo aumenterà ancora per chi proviene da Paesi extra UE, mentre resterà gratuito per i cittadini europei sotto i 26 anni.

Un futuro all’altezza

Il colossale progetto di ristrutturazione del Louvre promette di trasformare il museo più amato in uno spazio più moderno, accessibile e funzionale. Se riuscirà a coniugare innovazione e rispetto della tradizione, il Louvre del futuro potrebbe davvero incarnare quel “Nuovo Rinascimento” che Macron ha promesso ai francesi e agli amanti dell’arte di tutto il mondo.

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Il magnifico Palazzo del Bo a Padova: storia, cosa vedere e info utili

Nel cuore di Padova, tra le eleganti architetture del centro storico, sorge un luogo che incarna secoli di sapere e cultura: il Palazzo del Bo. Oggi sede dell’Università degli Studi di Padova, ha accolto alcuni dei più illustri pensatori della Storia e custodisce tesori architettonici e artistici di immenso valore.

Un viaggio al suo interno significa immergersi in un mondo di scienza, arte e tradizione accademica, tra aule storiche, affreschi e testimonianze di un importante passato.

Storia di Palazzo del Bo: dalle origini medievali all’attuale sede dell’Università

Il Palazzo del Bo si affaccia su Via 8 Febbraio 1848, in posizione strategica, accanto al celebre Caffè Pedrocchi e ai Palazzi Comunali. Ma prima di diventare il cuore pulsante dell’Università di Padova, rivestiva tutt’altra funzione. Nel Quattrocento, infatti, era una locanda, contraddistinta da un’insegna piuttosto singolare: un teschio di bue, simbolo che ispirò poi il nome con cui il palazzo e l’intero Ateneo vennero chiamati affettuosamente, “il Bo”.

Fu nel 1539 che l’Università lo acquistò per farne la sua sede principale. Da quel momento, il legame con l’istituzione accademica si consolidò, tanto che lo stesso simbolo del bue venne adottato nello stemma ufficiale dell’ateneo.

Nel corso dei secoli, il palazzo ha subito importanti trasformazioni architettoniche. A metà del Cinquecento, l’architetto bergamasco Andrea Moroni si occupò di una prima grande ristrutturazione, conferendogli un aspetto più armonioso e solenne. Un ulteriore intervento avvenne nel Novecento, sotto la guida del rettore Carlo Anti, che affidò all’architetto Giò Ponti il compito di ridefinirne gli spazi interni e ampliarlo con il suggestivo Cortile Nuovo, progettato dall’architetto Ettore Fagiuoli.

Nel tempo, Palazzo del Bo è diventato anche una vera e propria galleria d’arte, arricchendosi di opere di grandi artisti del Novecento, come Filippo De Pisis, Giò Pomodoro e Jannis Kounellis.

Oggi, ospita il Rettorato e la Scuola di Giurisprudenza, ma le storiche aule continuano a essere utilizzate per cerimonie ufficiali, conferenze e sessioni di laurea delle facoltà di Giurisprudenza, Medicina, Lettere e Scienze.

Cosa vedere a Palazzo del Bo: un viaggio tra arte, storia e scienza

L’accesso principale si trova in Via 8 Febbraio 1848, dove un imponente portone di bronzo introduce all’Atrio degli Eroi, uno spazio ricco di memoria storica. Qui sono commemorati gli studenti caduti nelle lotte per l’indipendenza dall’Austria nel 1848 e durante la Resistenza. Proprio per l’eroismo dimostrato in quegli anni, l’Università di Padova è l’unico ateneo in Italia a essere stato insignito della medaglia d’oro al valor militare.

Nel cuore dell’atrio spicca la statua di Elena Lucrezia Cornaro, prima donna al mondo a laurearsi nel 1678, figura simbolo dell’apertura culturale e dell’innovazione che hanno sempre caratterizzato l’Ateneo.

Da qui si accede alla suggestiva Scala del Sapere, un capolavoro progettato da Giò Ponti e decorato con affreschi realizzati in collaborazione con Fulvio Pendini e Giovanni Dandolo. Le pitture raffigurano il cammino della conoscenza, con colori vivaci che ravvivano lo spazio, quasi privo di illuminazione naturale.

Ai piedi della scalinata ecco poi il Palinuro, scultura in marmo bianco di Arturo Martini che raffigura il giovane timoniere di Enea, caduto in mare mentre scrutava il cielo stellato.

La visita prosegue con il Cortile Antico di epoca rinascimentale, su progetto di Andrea Moroni e completato da Vincenzo Scamozzi. Le sue eleganti logge con colonne doriche e ioniche ricreano un ambiente solenne, impreziosito dagli stemmi di rettori e professori che hanno segnato la storia dell’Università.

Superato il Cortile Antico, si accede al Cortile Nuovo, a opera di Ettore Fagiuoli negli Anni Trenta del Novecento. Qui non mancano opere d’arte di grande valore storico e simbolico, quali il monumentale altorilievo di Attilio Selva, che riflette lo spirito dell’epoca fascista, e la stele dedicata a Galileo Galilei, realizzata da Giò Pomodoro. Un’altra opera significativa è Resistenza e Liberazione, di Jannis Kounellis, omaggio alla lotta per la libertà.

Imperdibile è la Sala dei Quaranta, affrescata nel 1942 da Giacomo Del Forno con i ritratti di quaranta illustri studenti dell’Ateneo provenienti da tutta Europa. Ma l’elemento più prezioso della sala è senza dubbio l’antica cattedra di Galileo Galilei, dove il grande scienziato insegnò matematica e fisica dal 1592 al 1610.

L’Aula Magna, riccamente decorata con stucchi e affreschi di Giulio Carlini, è la sala dove si svolgono ancora oggi le cerimonie ufficiali.

Infine, uno dei luoghi più affascinanti dell’intero palazzo è il Teatro Anatomico, il più antico teatro anatomico stabile al mondo, costruito nel 1594 per le lezioni di anatomia. Dalla caratteristica forma ellittica e dai sei ordini di balconate, si erge a significativa testimonianza del metodo scientifico sviluppato presso l’Università di Padova.

Info utili per la visita a Palazzo del Bo

Le visite guidate di Palazzo del Bo includono i Cortili Antico e Nuovo, la Sala dei Quaranta, la Sala di Giurisprudenza, l’Aula Magna Galileo Galilei, la Sala di Medicina e il suggestivo Teatro Anatomico.

Gli orari variano in base agli eventi istituzionali, ma in generale il palazzo è aperto tutto l’anno, ad eccezione dei giorni 24, 25, 31 dicembre e 1° gennaio.

Per partecipare a una visita guidata e scoprire da vicino le meraviglie di Palazzo del Bo, è consigliata la prenotazione anticipata sui canali ufficiali dell’Ateneo.

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Castro dei Volsci, il borgo che sembra galleggiare sulle nuvole

In provincia di Frosinone sorge un borgo pittoresco che sembra galleggiare sulle nuvole, al punto che viene considerato persino il “Balcone della Ciociaria“. Il suo nome è Castro dei Volsci, un luogo particolarmente apprezzato dai visitatori e che in alcune giornate sembra avvolto di magia: quando cade la nebbia il suo fascino diventa irresistibile e quando quest’ultima non c’è il panorama è in grado di emozionare chiunque. Ma cosa vedere in questo paese che sembra rimasto sospeso nel tempo?

Dove si trova e come raggiungere Castro dei Volsci

Castro dei Volsci sorge nel cuore della Valle del Sacco, fiume che nasce dai monti Prenestini e che percorre il Lazio centro-orientale fino a confluire nel fiume Liri. Famoso per la sua posizione arroccata, si trova a circa 115 chilometri di distanza da Roma e si tratta di un borgo in cui sventola fiera la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano e che può vantare il titolo di essere uno dei Borghi più Belli d’Italia.

Il paese può essere facilmente raggiunto in auto, oppure si può optare per il treno ma in combinazione con un autobus (una delle stazioni ferroviarie più agevoli a questo scopo è Ceccano).

Cosa vedere a Castro dei Volsci

Il borgo di Castro dei Volsci non colpisce solo per la sua posizione alla propaggine dei Monti Ausoni, ma anche per il centro storico ricco di meraviglie e che, tra viuzze, piazzette e abitazioni in pietra grigia addossate le une alle altre, nasconde alcuni particolari “segreti”: passeggiando per i vicoli potrete notare misteriosi simboli come le “triplici cinte” o i “golgota”, che fanno supporre che qui siano passati i cavalieri templari. Vi basta accedere dalla Porta della Valle, il suo principale punto di ingresso, che si presenta al visitatore con un arco a tutto sesto.

Borgo di Castro dei Volsci, Lazio

Fonte: iStock

Le bellissime vie del borgo di Castro dei Volsci

Chiesa di Santa Maria

Entrando proprio dalla Porta della Valle si arriva con facilità presso la Chiesa di Santa Maria. Costruita tra il 1156 e il 1160, conserva al suo interno un altare maggiore che alle sue spalle nasconde due piccoli affreschi rappresentanti la Vergine col Bambino e un Santo martire. Affascinanti sono anche l’organo settecentesco, dono dell’abate don Giacinto Biondi, e l’acquasantiera a forma di giglio.

Chiesa di Sant’Oliva

Sant’Oliva è la patrona di Castro dei Volsci, e la chiesa è lei dedicata si presenta come un vero e proprio scrigno di meraviglie: vi sono opere d’arte, marmi, un organo a canne di pregio, il corpo imbalsamato di San Giustino e il simulacro della santa. Di notevole interesse è anche il portale bronzeo, dono di Don Avallone del 1990. L’edificio religioso, inoltre, svetta in cima al paese e si mostra anche con un bel campanile.

Monumento alla Mamma Ciociara

Uno dei simboli del borgo è il Monumento alla Mamma Ciociara che, essendo posto su una terrazza panoramica, permette di ammirare un paesaggio che lascia posare lo sguardo su tutte le meraviglie della vallata circostante, compresa l’Abbazia di Cassino quando il cielo è particolarmente limpido.

Si tratta di un’importante scultura dedicata alle donne che, durante la Seconda Guerra Mondiale, affrontarono la morte per le loro figlie per difenderle dalle violenze delle truppe coloniali francesi. L’opera è stata costruita in marmo di Carrara ed è la rappresentazione di una madre che fa da scudo alla figlia. Una piccola curiosità: l’inaugurazione della scultura è avvenuta poco tempo dopo l’uscita del film “La Ciociara” di Vittorio De Sica (e con protagonista Sofia Loren). I motivi sono molto semplici: i temi trattati e anche il fatto che alcune scene del lungometraggio sono state girate proprio a Castro dei Volsci.

Monumento alla Mamma Ciociara, Castro dei Volsci

Fonte: iStock@Laz@Photo

Il bellissimo Monumento alla Mamma Ciociara

Torre dell’orologio

Probabilmente non tutti sanno che Castro dei Volsci è il paese natale dell’indimenticabile Nino Manfredi, e per questo all’interno della sua Torre dell’orologio è possibile ammirare una mostra a lui dedicata. Il visitatore ha quindi l’opportunità di ripercorrere la vita privata e lavorativa dell’artista grazie a una serie di foto e documenti. La torre ospita anche diverse esposizioni temporanee. Ma non è tutto perché, in memoria di questo straordinario attore italiano, nel 2021 è stato realizzato un bassorilievo per celebrare i 100 anni dalla sua nascita.

Circuito delle Botteghe della Regina Camilla

Le Botteghe della Regina Camilla sono aperte solo la domenica (in rari casi anche in altri giorni) e consentono di fare una vera e propria immersione nel passato: espongono diversi prodotti, tra cui quella dell’orafo, del ceramista, la biscotteria, la bottega dei manufatti confezionati e molto altro ancora.

Museo civico archeologico

Il museo civico archeologico sorge a pochi chilometri di distanza dal centro storico del borgo. Al suo interno si possono ammirare circa 700 reperti che illustrano la storia del territorio dalla preistoria all’Alto Medioevo. Il museo si compone di otto sezioni, pannelli tematici e di un informatore elettronico consultabile da chiunque decida di vistarlo.

Area archeologica

Molte delle meraviglie che si possono ammirare all’interno del museo civico archeologico sono state rinvenute presso l’area archeologica di Casale di Madonna del Piano, dove sono ancora conservati i resti di una villa romana. Molto affascinante è anche la necropoli medievale conosciuta come “Terme di Nerva”, che offre più di 160 sepolture.

Tradizioni ed eventi di Castro dei Volsci

Castro dei Volsci è un borgo eccezionale da visitare durate tutto l’anno, ma si rivela particolarmente magico a Natale: il paese si trasforma in un enorme presepe di ambientazione ottocentesca. Molto interessante è anche il Carnevale del Folklore che è dedicato all’arte e all’artigianato e caratterizzato da eventi musicali e degustazione di prodotti tipici. Infine, da non dimenticare è l’interessante stagione teatrale del Teatro Vittorio Gassman.

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.