Un viaggio a Cracovia, per essere davvero vissuto, implica sedersi a tavola e scoprire piatto dopo piatto i sapori autentici della tradizione, lasciandosi solleticare i sensi da profumi avvolgenti e gusti decisi che raccontano secoli di storia. Perché si sa, per poter dire di conoscere veramente un luogo non è sufficiente calcare le sue strade o ammirarne i luoghi d’interesse, ma è essenziale esplorare anche la cultura culinaria: un patrimonio percettivo di ingredienti, tecniche e rituali che unisce storie e tradizioni. Dentro ogni piatto c’è il riflesso della Polonia, dalle umili ricette a quelle più elaborate. Se hai in programma un viaggio in questa splendida città, prenditi del tempo per consumare ogni piccolo pasto, lentamente. Ecco la guida completa su cosa mangiare a Cracovia. Buon appetito!
Cultura in piatto: la tradizione polacca a tavola
Prima di raccontarvi i piatti tipici di Cracovia, saliamo sulla nostra macchina del tempo per scoprire le origini e le tradizioni della cucina di questo Paese. Le radici del patrimonio culinario polacco affondano in un mix di influenze slave, germaniche, ebraiche, lituane e ungheresi che danno vita a una cucina ricca e sostanziosa, nata in modo naturale per far fronte agli inverni lunghi e rigidi di questa regione. Secondo le testimonianze scritte, le primissime tracce risalgono alle tribù slave che utilizzavano principalmente cereali, radici e carne di selvaggina. Tra il Medioevo e il Rinascimento, l’unione tra Polonia e Lituania portò all’introduzione di spezie orientali e ricette più elaborate destinate alle tavole dei nobili; l’influenza ebraica, invece, si riflette nei metodi di cottura e nell’uso di pane e spezie; mentre con la dominazione tedesca e austroungarica arrivarono sulla tavola pietanze come gli schnitzel, i dolci a pasta lievitata. Oggi, gli ingredienti principali della tradizione sono la carne (soprattutto quella di maiale) i cavoli, le barbabietole e le patate. Il piatto simbolo sono i pierogi: ravioli ripieni con diversi ingredienti. Come per noi italiani, il cibo in Polonia è un rito sociale che riunisce le persone care attorno a una tavola per consumare porzioni abbondanti e vivere momenti di grande convivialità.
Il buongiorno a Cracovia: la colazione
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Anche in Polonia sanno che il buongiorno si vede dal mattino, ed è per questo che la colazione – in polacco Śniadanie – è un momento della giornata a cui viene data molta importanza. Prevalentemente salato, è un pasto sostanzioso pensato per soddisfare il fabbisogno energetico e affrontare la giornata con il piede giusto, soprattutto nei mesi freddi e bui dell’inverno. Tradizione vuole che si consumi tra le 7:00 e le 9:00 del mattino (come in molti paesi del Nord Europa, la sveglia è molto presto). Ad accompagnare il piatto principale ci sono spesso tè, caffè o anche una bevanda a base di cereali, chiamata Inka. Ma vediamo ora nel dettaglio cosa mangiare a Cracovia, durante la colazione.
- Jajecznica: si tratta di uova strapazzate cremose e ricche che vengono spesso cotte nel burro insieme a della pancetta affumicata o della salsiccia polacca. Per completare il piatto, vengono adagiate su una fetta di pane rustico e servite con dei gustosissimi cetriolini sottaceto. Un ottimo modo per iniziare con il pieno della carica.
- Twarożek: restiamo nell’ambito delle colazioni proteiche con il Twarożek, un piatto che consiste in una crema di ricotta fresca insaporita da erba cipollina e panna acida. Una volta preparata la crema, questa viene spalmata su fette di pane di segale o integrale; una colazione leggera ma estremamente nutriente.
- Kanapki: piccole tartine preparate con pane nero o integrale e guarnite con molti ingredienti tra cui formaggi; salumi come salsicce o prosciutto; verdure come pomodori, ravanelli, cetrioli; a volte uova sode. Questo è un piatto che si trova molto di frequente nelle tavole polacche.
- Biała kiełbasa: una salsiccia di maiale speziata, tipica di questa ragione, che viene bollita o grigliata. È solitamente presente nelle tavole festive dei polacchi ma a volte viene consumata per colazione insieme al musztarda (la senape) e del pane rustico.
- Placki ziemniaczane: queste frittelle di patate ricordano alla vista i classici rösti ma, in realtà, sono più piccole e più croccanti. A colazione vengono consumate in due varianti; una salata con panna acida ed erba cipollina, e una dolce con zucchero e marmellata. Non è una scelta frequente per le colazioni quotidiane ma diventa un’ottima opzione per un brunch o uno starter sostanzioso.
- Chleb ze smalcem: un piatto tipico di Cracovia, che affonda le proprie radici nelle tradizioni contadine e che consiste in una fetta di pane con smalecm, una crema di strutto aromatizzata con cipolle aglio e spezie. Una colazione per palati esigenti e per chi ama i gusti forti e decisi; meno adatta per chi, invece, predilige un risveglio più leggero.
- Mleczna zupa: questo piatto si avvicina di molto al porridge inglese. È una zuppa di latte con fiocchi d’avena, riso, miele, zucchero e frutta secca. Viene servita calda ed è la soluzione perfetta per affrontare le fredde giornate degli inverni in Polonia.
Cosa mangiare a Cracovia: pranzo e cena
Dopo la colazione, proseguiamo con il nostro viaggio tra i sapori della tradizione culinaria polacca e ci concentriamo sui due momenti più importanti: il pranzo e la cena. Per gli abitanti di questa magnifica regione, il pasto a cui viene data più importanza in assoluto è il pranzo – chiamato obiad – e viene solitamente consumato tra le 13:00 e le 15:00. Solitamente si compone di tre portate: l’antipasto (spesso una zuppa), un piatto unico come portata principale e, per finire, un dessert che chiude in bellezza il pasto. La cena – kolacja – è generalmente più leggera e costituita da piatti caldi, sandwich o insalate. Le pietanze tipiche dei pranzi le ritroviamo spesso anche nelle tavole della sera e in quelle imbandite a festa. Le ricette della cucina polacca sono profondamente legate alla stagionalità dei prodotti, all’uso di ingredienti locali quali carne, cavoli, funghi e patate, e sono soggette alle influenze di altri popoli che ne hanno contaminato in modo positivo il patrimonio culinario originale. Nello specifico, ecco cosa mangiare a Cracovia a pranzo o a cena.
Antipasti
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Come ti abbiamo anticipato, gli antipasti sono costituiti principalmente da zuppe calde e fumanti. Tra le più gettonate:
- Żurek: una zuppa acida a base di farina di segale fermentata, arricchita da uovo sodo e salsiccia. Questa zuppa si presenta al palato con un sapore deciso e leggermente acidulo. Piatto tipico della tradizione pasquale, è consumato molto spesso anche al di fuori delle festività e lo si può trovare facilmente in tutti i ristoranti di Cracovia.
- Barszcz czerwony: fatta con la barbabietola che le dona un colore viola intenso, questa zuppa dal sapore avvolgente viene accompagnata da piccoli ravioli ripieni di carne o funghi. Una pietanza protagonista indiscussa delle tavole natalizie polacche.
- Chłodnik: sempre a base di barbabietola, questa variante della Barszcz czerwony viene servita fredda con yogurt e cetrioli. Questo piatto è tra i più apprezzati durante la stagione estiva.
- Rosół: anche in Polonia hanno il proprio comfort food e, nello specifico, si tratta di un brodino di pollo chiaro e leggero che viene spesso servito con tagliatelle sottili. Questo piatto ha il primato indiscusso come piatto della domenica.
Portate principali
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Dopo gli antipasti, è il momento di saziare la nostra fame con i piatti principali della tradizione polacca, fatti di ingredienti locali, abbinamenti gustosi e sapori forti e decisi. Ecco quelli maggiormente consumati e che si possono trovare facilmente nei ristoranti della splendida Cracovia.
- Pierogi: se esistessero le olimpiadi del cibo e la Polonia dovesse schierare il suo piatto per antonomasia, questo sarebbe decisamente i Pierogi. Celebri ravioli, simbolo della cucina nazionale, preparati con una sottile sfoglia di pasta che racchiude un ripieno di ingredienti diversi. La versione più tradizionale è quella dei pierogi ruskie, contenente patate e formaggio ma esistono altre varianti di ripieno fatte con carne, verdure o funghi. Esiste anche un’opzione di Pierogi dolce, costituita da un ripieno di frutta fresca. I metodi di cottura di questi ravioli sono principalmente due: fritti o bolliti. A completare il piatto, una colata di panna acida e qualche pezzetto di cipolla o pancetta croccante.
- Bigos: questo piatto saporitissimo è uno stufato di crauti, salsiccia e carni varie che viene cotto per ore e che restituisce un sapore unico capace di conquistare i palati più decisi. È anche conosciuto come “caciucco polacco” nonostante non sia fatto con il pesce. Una delle caratteristiche più interessanti del bigos è che viene preparato in grandi quantità e migliorato nei giorni successivi, fino a che non viene consumato completamente.
- Gulasz: restando in tema stufati, ecco un piatto che ricorda molto il gulasch ungherese, con carne saporita, patate e spezie. Il sughetto denso e goloso chiama l’accompagnamento di un fumoso (e burroso) purè di patate. L’ideale per scaldarsi durante le giornate fredde invernali.
- Kotlet schabowy: simile alla nostra cotoletta, è una lonza di maiale impanata con uovo e pangrattato e poi fritta. Si avvicina molto sia per forma che per gusto alla schnitzel viennese, con un esterno croccante e un interno morbido e succoso. I contorni più gettonati che completano il piatto sono il purè di patate e l’insalata di cavolo, un classico dei pranzi in famiglia in Polonia.
- Gołąbki: deliziosi involtini di cavolo con un cuore di carne macinata e riso. La cottura è al forno o in umido e rappresentano un piatto molto popolare durante le feste e i grandi eventi familiari. Se sei un amante dei sapori delicati, questo potrebbe essere un’ottima alternativa ai piatti più impegnativi come il Bigos o i Pierogi.
- Kaszanka: l’equivalente del nostro Sanguinaccio, preparato con grano saraceno e spezie, servito spesso alla griglia o saltato in padella con cipolle. Questa salsiccia è molto amata per il sapore forte e la consistenza ricca. Decisamente non la pietanza più leggera della tavola polacca ma dal gusto sopraffino.
- Pulpety: tra i piatti tipici di Cracovia troviamo anche le Pulpety, polpettine di carne morbide che vengono cotte in salsa di pomodoro o panna acida e servite con purè di patate. In sintesi? Le meatballs polacche! Questo piatto è amato da grandi e piccini e lo puoi trovare facilmente nei ristoranti e le tavole calde di questa città.
- Placki ziemniaczane: un piatto amatissimo che si trova nelle case dei polacchi, alle fiere e come street-food. Si tratta di gustosissime frittelle di patate croccanti che vengono servite con panna acida – ormai l’hai capito, è la protagonista indiscussa della cucina polacca – e vengono spesso consumate come comfort food quando ci si vuole regalare una piccola sfiziosità.
- Kiełbasa: come avrai intuito, le salsicce sono una pietanza molto apprezzata in Polonia e presente nei menù dei suoi ristoranti. La Kiełbasa – affumicata o fresca – può subire variazioni in base alla regione in cui la si consuma. In generale, viene servita grigliata, bollita o saltata con cipolle.
- Ryba po grecku: concludiamo la nostra lista di piatti principali di Cracovia con una pietanza a base di pesce. Il Ryba po grecku, pesce fritto cotto in salsa di pomodoro e verdure (principalmente carote, sedano e cipolla). Questo piatto viene spesso consumato durante le festività natalizie, quando le famiglie polacche si riuniscono attorno alla tavola per vivere momenti di convivialità in compagnia dei propri cari. Non fatevi ingannare dal nome! Questo piatto non ha origini greche ma è un vero e proprio piatto della tradizione polacca. Da provare assolutamente!
Un dolce finale: i dessert tipici a Cracovia
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Dopo la colazione, il pranzo e la cena… hai ancora un posticino per un dessert? Se sì, allora è il momento di concludere con una nota dolce questo viaggio alla scoperta dei sapori della tradizione polacca. Prima di elencarti i dolci tipici di Cracovia, vogliamo raccontarti qualcosa in più della pasticceria di questa magnifica zona del mondo. La pasticceria polacca è fortemente influenzata dalle culture mitteleuropee ed è caratterizzata da sapori forti e dall’impiego di ingredienti semplici ma combinati in modo magistrale per poter restituire un mix di sapori unico. Miele, cannella, noci e frutta (soprattutto mele) sono gli ingredienti principali dei dolci che puoi trovare a Cracovia. Molti dessert seguono la stagionalità delle feste, apparendo e scomparendo nell’arco dell’anno. Dai golosi bomboloni di Carnevale ai biscotti speziati di Natale, ecco i dolci da assaggiare se stai passeggiando per le strade acciottolate della splendida Cracovia.
- Sernik: letteralmente, il cheesecake polacco. Dal gusto ricco, viene preparato con la twaróg – la stessa ricotta locale che abbiamo visto nella colazione. Il gusto leggermente acidulo e la consistenza vellutata lo rendono un dolce delicato. Ereditato dalla dominazione austro-ungarica, può venire servito nella sua versione più semplice, con una leggera spolverata di zucchero a velo, o arricchito con frutta candita, cioccolato fuso o una copertura di crumble croccante. Esistono anche alcune varianti con la pasta frolla, la cui friabilità crea il contrasto perfetto con il ripieno cremoso.
- Makowiec: simile allo strudel come forma, è un roll ripieno di semi di papavero dal sapore dolce e inconfondibile. I semi di papavero vengono macinati e amalgamati con miele, scorzette d’arancia, uvetta e noci fino a creare una pasta che viene poi avvolta in un impasto soffice e zuccherino. Questo dolce è spesso servito durante le grandi abbuffate natalizie e rappresenta un pilastro della pasticceria polacca.
- Szarlotka: ti piaccono le torte di mele? Allora la Szarlotka fa per te! Questa versione polacca della torta di mele è simile a una crostata con una base di frolla friabile e farcita con mele dolci, cannella, zucchero e qualche chiodo di garofano che ne impreziosisce il sapore. Tradizionalmente viene servita calda e accompagnata da un ciuffo di panna montata o una pallina di delizioso gelato alla vaniglia. Perfetta come merenda o come conclusione di un pasto, ti consigliamo di provarla e di lasciarti conquistare dal suo sapore unico.
- Pączki: ovvero il dolce del Carnevale per eccellenza. Si tratta di bomboloni fritti che vengono comunemente consumati in occasione di questa festività. Pensa che solo durante il Giovedì Grasso ne vengono consumati milioni in tutto il paese. Questi bomboloni, che si possono avvicinare di molto ai Krapfen, presentano una consistenza morbida e un sapore inconfondibile. La ricetta originale prevede un ripieno alla confettura di rosa ma vengono spesso farciti anche con altre creme come quella pasticcera, al cioccolato o con marmellata di prugne o ricotta dolce. Come ciliegina sulla torta, vengono spolverati con una pioggia di zucchero a velo o con glassa all’arancia candita.
- Faworki (Chruściki): dolcetti fritti e croccanti che vengono comunemente chiamati “nastri degli angeli” per via della loro forma. Sono simili ai nostri crostoli (galani o chiacchiere) e si consumano comunemente a Carnevale insieme ai fratelli Pączki. Una volta pronti vengono serviti con zucchero a velo. Friabili e fragranti, sono un dolce amatissimo in tutta la Polonia, soprattutto dai più piccini.
- Kremówka: una millefoglie alla crema divenuta celebre in tutto il mondo per merito di Papa Giovanni Paolo II che la raccontò presentandola come il dolce della sua infanzia. Si tratta di due strati di pasta sfoglia che proteggono un cuore di crema pasticcera preparata con latte, burro e tuorli. Proprio come la nostra millefoglie, viene servita a quadrotti con una spolverata di zucchero a velo.
- Pierniki: deliziosi biscottini speziati al miele, che rappresentano una vera e propria icona della pasticceria polacca. A Cracovia li puoi trovare ovunque, nonostante siano un dolce tipico delle feste natalizie. Il gusto ricorda molto il pan di zenzero, grazie alle spezie che hanno in comune: zenzero, chiodi di garofano, cannella e noce moscata. Già solo il profumo ti farà venire l’acquolina in bocca e ti racconterà una storia di calore e di famiglia. I pierniki, prima di essere serviti, vengono decorati con glassa colorata, ricoperti di cioccolato fondente o farciti con confettura di prugne per un tocco ancora più goloso. Proprio perché sono dolcetti tipici delle feste, vengono preparati a forma di stelle, cuori e alberelli di Natale.
Cracovia a piccoli sorsi: le bevande tipiche
Per concludere questo viaggio tra i piatti tipici di Cracovia, è doveroso dedicare un paragrafo alle bevande della tradizione polacca. Dietro ogni piccolo sorso, si nasconde un mondo fatto di persone, di storie e di dialoghi raccontati tra un bicchiere e l’altro. La prima bevanda tipica – che si può trovare in tutte le tavole di questo Paese – è la vodka polacca, considerata tra le migliori al mondo. Preparata secondo la ricetta originale, viene poi aromatizzata con erbe o frutta (come la celebre Żubrówka al bison grass, dal sapore erbaceo e avvolgente). In Polonia la vodka non è un semplice alcolico, è un’istituzione e un vero e proprio rituale sociale. La seconda bevanda che vogliamo raccontarti è il Grzaniec Galicyjski, un vin brulé caldo speziato che rappresenta la soluzione perfetta per affrontare il freddo invernale. Le note dolci e speziate di questo vino invadono le strade di Cracovia nel periodo festivo diventando il profumo per eccellenza che segnala la vicinanza a un mercatino natalizio. Questa bevanda ha una storia lunga e ben radicata nel passato e la sua ricetta varia di regione in regione. Ultimo ma non ultimo, non puoi lasciare Cracovia senza provare la Kompot: una bevanda analcolica a base di frutta cotta che viene servita sia calda in inverno, che fredda in estate. Spesso preparato con prugne, frutti di bosco e mele è l’antenato delle bibite dolci e, ancora oggi, affascina per il suo gusto nostalgico.
Il nostro viaggio tra i sapori della tradizione culinaria polacca, alla scoperta dei piatti tipici di questa splendida regione del mondo, finisce qui. Con questa guida non solo hai a disposizione uno strumento per decidere cosa mangiare a Cracovia, ma anche una fotografia chiara di come il cibo qui sia molto di più un nutrimento: è un legame con la propria identità nazionale e una celebrazione della convivialità.