A Roma, non esiste pietra che non racconti una storia. Un angolo di città che non sia testimonianza dei secoli passati. Anche per questo, la Città Eterna – che oggi è cuore degli eventi del Giubileo 2025 – continua a esercitare un fascino senza tempo su turisti, pellegrini e fedeli. Con i suoi edifici, a partire da quelli religiosi, la capitale è uno scrigno di arte e spiritualità che non conosce pari al mondo. Così, se il Colosseo e il Pantheon evocano la grandezza dell’antica Roma, le chiese sorte tra il IV e il XIV secolo narrano la trasformazione di Roma nel centro della cristianità.
La nostra capitale, infatti, ospita diverse strutture risalenti al Medioevo, alcune delle quali sorte su originarie fondamenta di edifici pagani. E molte conservano ancora oggi veri e propri tesori artistici come mosaici dorati, affreschi e architetture che spaziano dal romanico al gotico. Visitare queste chiese significa, quindi, fare a tutti gli effetti un salto indietro nel tempo. Ma quali sono?
Abbiamo selezionato dieci chiese medioevali da scoprire, dalla suggestiva Basilica di Santa Maria in Trastevere alla mistica San Clemente fino a gioielli nascosti come San Giorgio in Velabro e San Saba e chicche come Santa Maria sopra Minerva, unica chiesa gotica di Roma. Iniziamo il viaggio.
Chiese paleocristiane e altomedievali (IV-IX secolo)
I primi edifici religiosi da cui comincia il nostro itinerario sono le chiese di età paleocristiana e altomedievale, le quali furono costruite tra i secoli IV e IX d.C.. Queste strutture rappresentano sostanzialmente il legame più antico tra l’eredità della Roma antica e le prime comunità cristiane in città. Come si accennava, si tratta per lo più di strutture realizzate sui resti di edifici pagani preesistenti o in corrispondenza delle tombe dei martiri, primi luoghi di culto e raccoglimento per i fedeli.
In generale, l’impianto architettonico che si evidenzia in tali chiese è ispirato a quello delle antiche basiliche romane, con ampia navata centrale (o ad aula, ovvero a navata unica) e interni con colonne e absidi decorate da mosaici dorati. Alcune delle più importanti, come San Giovanni in Laterano e San Pietro in Vaticano, furono fatte costruire da Costantino nel IV secolo, sotto il cui impero si visse una svolta definitiva verso il cristianesimo.
Fu successivamente, durante il periodo altomedievale, che l’architettura cristiana acquisì anche elementi tipici della tradizione bizantina e poi longobarda. Ne sono esempio, i mosaici di San Prassede e la struttura fortificata di San Clemente.
Basilica di Santa Maria in Trastevere
Tra le più antiche chiese mariane di Roma, con mosaici medievali di Pietro Cavallini, la Basilica di Santa Maria in Trastevere è considerata uno dei primi luoghi ufficiali di culto cristiano nella capitale. La tradizione vuole che sia stata fatta edificare da papa Callisto I nel III secolo e, quindi, completata da papa Giulio I nel 340 ma l’attuale struttura risale al XII secolo, quando papa Innocenzo II ne commissionò la ricostruzione completa. Ad accogliere i visitatori è la facciata adornata da splendidi mosaici raffiguranti la Vergine Maria con il Bambino mentre l’interno, suddiviso in tre navate, presenta colonne in granito egiziano provenienti da antichi edifici romani. Il soffitto a cassettoni dorato e gli affreschi del Domenichino aggiungono ulteriore magnificenza all’ambiente. Particolarmente notevoli sono i mosaici absidali del XII secolo, opera di Pietro Cavallini, che rappresentano scene della vita della Vergine.
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Basilica di San Lorenzo fuori le Mura
La Basilica di San Lorenzo fuori le Mura, all’inizio della via Tiburtina, fu fatta costruire dall’imperatore Costantino nel IV secolo in corrispondenza del luogo in cui fu martirizzato San Lorenzo le cui spoglie sono ospitate all’interno insieme a quelle di cinque papi e dello statista Alcide De Gasperi. Nel corso dei secoli, poi, la chiesa subì diverse modifiche e la sua struttura attuale – come facilmente riconoscibile – è il risultato della fusione di due edifici distinti, ovvero una chiesa paleocristiana e la basilica costruita da papa Onorio III nel XIII secolo. Di particolare interesse, la navata centrale decorata con affreschi medievali e il pavimento con mosaici cosmateschi.
Basilica di San Clemente al Laterano
L’attuale Basilica di San Clemente al Laterano – tra il Colosseo e il Laterano – è un affascinante esempio di stratificazione storica. La chiesa attuale, infatti, risale al XII secolo, ma sorge su una basilica di età paleocristiana eretta nel IV secolo, a sua volta edificata su edifici romani del I secolo, tra cui un mitreo. L’interno della basilica superiore è caratterizzato da un ricco pavimento cosmatesco, un soffitto a cassettoni dorato e un abside decorato con un mosaico del XII secolo raffigurante il Trionfo della Croce. Scendendo quindi ai livelli inferiori, si possono visitare la basilica paleocristiana, con affreschi altomedievali, e gli edifici romani sottostanti, offrendo un viaggio attraverso le epoche storiche di Roma.
Basilica di San Giovanni a Porta Latina
Situata nei pressi della Porta Latina, una delle antiche porte delle Mura Aureliane, la Basilica di San Giovanni a Porta Latina è un gioiello di architettura paleocristiana che risale al V secolo. L’esterno è semplice e austero in contrasto con un interno riccamente decorato grazie, in particolare, al ciclo di affreschi con scene bibliche. Tali affreschi sono tra i più antichi e meglio conservati di Roma e hanno, dunque, il merito di offrire uno esempio prezioso sull’arte medievale.
Basilica di Santa Prassede
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Fonte: 123RF
Nascosta tra le strade del rione Monti, vicino alla Basilica di Santa Maria Maggiore, la Basilica di Santa Prassede è uno scrigno di arte bizantina. Costruita nel IX secolo per volere di Papa Pasquale I, la chiesa è dedicata a Santa Prassede, martire cristiana del II secolo. L’interno è celebre per i pregevoli mosaici che adornano l’abside, l’arco trionfale e la Cappella di San Zeno, rappresentanti scene del Nuovo Testamento e figure di santi. Proprio la Cappella di San Zeno è spesso chiamata ‘Giardino del Paradiso’ per la sua bellezza mozzafiato e l’atmosfera mistica che vi si respira. Un altro elemento di rilievo è la presenza di una colonna, che si ritiene sia quella alla quale Gesù fu legato durante la flagellazione.
Chiese romaniche e gotiche (X-XIV secolo)
Tra il X e il XIV secolo, Roma vide fiorire diverse chiese romaniche e gotiche, sebbene in misura minore rispetto ad altre regioni d’Italia. A imporsi è soprattutto lo stile romanico, caratterizzato da strutture massicce, archi a tutto sesto con facciate sobrie e interni austeri. Esiste, invece, un solo esempio di stile gotico a Roma, ovvero la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, che rappresenta un’eccezione alquanto significativa.
Basilica di San Giorgio in Velabro
Fondata nel VII secolo e ristrutturata nel XIII secolo, la Basilica di San Giorgio in Velabro si sviluppa su tre navate con un’abside semicircolare. L’interno è caratterizzato da arcate a tutto sesto sostenute da colonne antiche riutilizzate, mentre l’esterno si distingue per un portico aggiunto nel XII secolo. Degno di nota è l’affresco absidale, attribuito a Pietro Cavallini o alla sua scuola, raffigurante Cristo al centro, affiancato da Maria, San Giorgio, San Pietro e San Sebastiano.
Santa Maria in Cosmedin
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La Basilica di Santa Maria in Cosmedin risale all’VIII secolo d.C. ed è particolarmente nota in quanto ospita la celebre ‘Bocca della Verità’. Con struttura a tre navate, conserva al suo interno una schola cantorum e un pavimento cosmatesco del XII secolo. Di particolare pregio, il ciborio gotico, opera di Deodato di Cosma, che sovrasta l’altare maggiore, mentre l’abside è ornata da affreschi neomedievali realizzati nel XIX secolo.
Basilica di San Saba
Proseguiamo il viaggio facendo tappa presso la Basilica di San Saba, edificata nel X secolo sul piccolo Aventino, esempio di architettura romanica con influenze bizantine. L’interno, a tre navate, presenta affreschi medievali con scene bibliche e vite di santi. Nel corso della storia, questa chiesa è stata un importante centro monastico e conserva ancora oggi una stratificazione di testimonianze artistiche di varie epoche.
Basilica di San Nicola in Carcere
La Basilica di San Nicola in Carcere, costruita nel XII secolo, sorge su antichi templi romani, le cui colonne risultano attualmente riconoscibili sia all’interno sia all’esterno dell’edificio. Con struttura a tre navate, la chiesa conserva resti di affreschi medievali e un altare maggiore di età barocco a dimostrazione di una sovrapposizione artistica che offre una panoramica sull’evoluzione architettonica di Roma.
Santa Maria sopra Minerva
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Fonte: 123RF
Ecco, infine, la Basilica di Santa Maria sopra Minerva, eretta dall’ordine dei Domenicani tra il XIII e il XIV secolo come unico esempio significativo di architettura gotica nella capitale. Nonostante, infatti, la facciata esterna presenti elementi rinascimentali, l’interno a tre navate rivela a pieno l’influenza gotica con le sue volte a crociera. Svariate e di pregio, le opere d’arte che vi si conservano, come il Cristo Risorto di Michelangelo e il ciclo di affreschi di Filippo Lippi oltre alle tombe di Santa Caterina da Siena e del Beato Angelico. Un’ultima curiosità in merito al nome, che deriva dall’antico tempio dedicato a Minerva sul quale fu edificata la basilica.