Ogni isola della Grecia sa regalare emozioni strepitose. Una in particolare, situata nel sud del Peloponneso, grazie alla sua unicità, resta davvero impressa nei ricordi dei suoi visitatori.
È l’isola-quasi isola di Elafonissos: la definiamo così perché, nell’antichità, era una penisola collegata alla terraferma. Il sisma del 365 d.C. fece diventare Elafonissos un’isola a tutti gli effetti, dove la bellezza dell’ambiente marino unito alle caratteristiche tipiche della natura greca formano un connubio perfetto per chi è alla ricerca di tranquillità e paesaggi paradisiaci.
Dove si trova l’isola di Elafonissos
L’isola di Elafonissos, chiamata anche l’isola dei Cervi in riferimento all’etimologia del suo nome (viene da elafi, cervo, e nisi, isola), è una piccola isola della Grecia situata nel Mar Egeo, nella parte più meridionale del Peloponneso. Le sue coste sono lunghe appena 25 chilometri e la superficie non raggiunge i 20 chilometri quadrati.
Elafonissos conta circa 750 abitanti prevalentemente insediati nella parte a nord dove si trovano il centro abitato e il porto. Sulla “Onu Gnaton” (Mascella d’Asino) – nome antico della penisola quando ancora era unita da una lingua di terra alla costa prospicente – è sempre stata riscontrata la presenza dell’uomo che edificò un tempio dedicato alla dea Atena. Per raggiungere l’isola potete prendere i traghetti in partenza dal porto di Neapoli.
Cosa vedere sull’isola di Elafonissos
Spiagge bellissime, città sommerse e grotte suggestive: sono diverse le cose da vedere sull’isola di Elafonissos per un viaggio dal mix perfetto fra relax e scoperta.
La spiaggia più bella dell’isola
Se sono i contrasti cromatici che state cercando, la spiaggia da vedere è quella di Simos, considerata come la spiaggia più bella dell’isola. Situata a sud est nella baia di Frago, vanta un sottile tratto di sabbia che divide due “porzioni” di mare: da un lato Megalos (Grande) Simos – o Sarakiniko – un tratto di sabbia fine lungo 1 km, e dall’altro Mikros (Piccolo) Simos. Tutt’intorno si estendono dune di sabbia che si innalzano fino a 10 metri e, a fare da cornice alle tonalità blu dell’acqua e il beige della sabbia, il verde offerto dalla foresta di cedri. A seconda della posizione del sole, inoltre, avrete anche un’altra tonalità: il rosa delle conchiglie frantumate che colorano la sabbia bianca.
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La città sommersa di Pavlopetri
Non solo spiagge di sabbia candida, la Grecia vanta anche infinite bellezze storiche…e non solo in superficie. Se nel porto di Pireo stanno lavorando per aprire un Museo delle Antichità Sommerse, nell’isola di Elafonissos di sommerso potrete vedere una città. Non una qualunque, ma la città sott’acqua più antica del mondo: Pavlopetri.
La scoperta risale al 1967, quando il geologo Nicholas Flemming notò alcune formazioni sommerse insolite al largo della costa. Successivamente, nel 1968, un altro team di archeologi proveniente dall’Università di Nottingham studiò il sito e identificò la città sommersa come la mitica Pavlopetri, oggi Patrimonio UNESCO. Come visitarla? Potete prenotare una visita guidata presso le agenzie locali, così da scoprire il sito senza rischiare di danneggiarlo.
I centri abitati di Elafonissos
Quando avrete bisogno di fare una pausa dalle spiagge o dai vostri momenti di scoperta, potete dedicarvi alla città di Elafonissos, il cui centro abitato è visitabile tranquillamente a piedi. Qui è dove attraccano i traghetti provenienti da Pounta e dove troverete qualche albergo e case vacanza, taverne e bar.
La piccola cittadina presenta la classica architettura di un’isola greca, contraddistinta da case bianche, tetti di tegole rosse e sentieri stretti. Secondo alcune scoperte archeologiche, la città fu abitata fin dai tempi della preistoria, per poi diventare la casa dei coloni provenienti dal Mani.
Qui potrete visitare anche la chiesa di Agios Spiridon, il santo patrono dell’isola, situata su una roccia di fronte al lungomare e collegata al villaggio da un ponte. La chiesa, costruita nel 1858 e ristrutturata nel 1862, è fatta di pietra di Malta e al suo interno custodisce diverse icone.
Imbarcandovi dal porto o via terra, potete raggiungere anche la parte occidentale e la spiaggia Nissia di Panagia che ospita Kato Nissi, il secondo centro abitato di Elafonissos, immerso nella tranquillità. Attraverso una stradina di sabbia si può arrivare alla chiesa di Panagia simbolo della zona: fu costruita nel 1825 sui resti di un’antica chiesa bizantina. Al suo interno sono custoditi affreschi e icone che rivelano il suo trascorso storico.
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Grotte di Kastania
A 20 chilometri da Elafonissos si trova una delle grotte più famose in Europa: le grotte di Kastania. Una volta dentro verrete travolti dalla bellezza delle architetture create da stalattiti e stalagmiti contraddistinte da sfumature intense di colori che plasmano forme straordinarie. Se lasciate andare l’immaginazione, vedrete tante figure umane e animali.
Ed è proprio grazie a degli animali, secondo la leggenda, che furono scoperte le grotte di Kastania: si dice, infatti, che fu un contadino all’inizio del 1900 che, vedendo alcune api entrare nella fessura del terreno nella zona in cui pascolavano le sue pecore, ipotizzò che ci potesse essere acqua sotterranea, aprì la fessura e si ritrovò in una grotta magnifica.
Cosa fare sull’isola di Elafonissos
Cosa fare sull’isola di Elafonissos se non rilassarsi su una delle sue spiagge e provare le tante specialità tipiche in una taverna tipica?
Relax sulle spiagge più belle dell’isola
Oltre alla spiaggia più famosa di Elafonissos, sull’isola ci sono anche altre spiagge ideali per rilassarsi, anche perché meno affollate rispetto all’amatissima Simos. A sudovest del centro abitato di Elafonissos ci sono Kontagoni, ideale per un tuffo al volo a inizio o fine giornata, e Kalogeras.
Sul lato opposto dell’isola c’è la piccola spiaggia di Panaghia, dove l’acqua è trasparente e dove è presente sia una parte attrezzata che una libera. Questa è anche facile da raggiungere con la propria auto perché è presente un comodo parcheggio. Sul lato orientale, sulla strada per Simos, si trova la spiaggia di Lefky, con sabbia bianca e rocce e con un mare dai fondali color smeraldo. Qui non ci sono strutture o luoghi dove ripararsi dall’ombra naturale, quindi consigliamo di portare con voi un ombrellone e di non arrivare troppo tardi perché, di piccole dimensioni, può risultare particolarmente affollata durante l’alta stagione.
Infine, molto suggestivo è anche il litorale della baia di Saracenico che si estende sul lato meridionale dell’isola di Elafonissos. Un tempo la baia è stata un buon approdo del Mediterraneo, mentre le sue coste e le caverne fecero da nascondigli perfetti durante le numerose battaglie navali e nelle incursioni di pirati.
Scoprire l’isola in barca o moto
Ci sono due modi per scoprire l’isola: via mare e via terra. Dal porto di Elafonissos potete noleggiare una barca o un gommone per ammirare i paesaggi dal punto di vista del mare, godendovi un bel tramonto o raggiungendo luoghi non accessibili a piedi o con l’auto.
In alternativa, se volete sentire la brezza del vento sul viso e un piacevole senso di libertà, potete noleggiare una moto. Elafonissos, infatti, grazie alle sue dimensioni contenute, si presta perfettamente a essere esplorata con uno scooter, raggiungendo in autonomia gli angoli più nascosti dell’isola.
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Provare le specialità tipiche greche
Siamo a Elafonissos, un’isola dove i pescherecci sono sempre in movimento. Ciò significa che, quando vi sedete al tavolo di una taverna tipica, la prima cosa che dovrete provare è il pesce fresco. Potete assaporarlo preparato in tanti modi diversi, alla griglia, con una pasta o nella classica zuppa greca chiamata kakkavia. Al pesce potete alternare le specialità di carne, come i famosi souvlaki, gli spiedini di carne marinati.
Fare snorkeling e sport acquatici
L’isola di Elafonissos, con le sue acque cristalline e un ecosistema marino diversificato, è la meta perfetta anche per gli amanti dello snorkeling. I più avventurosi, invece, possono praticare sport acquatici come windsurf, kitesurf e SUP. Grazie alle condizioni di vento favorevoli e alle acque calme, l’isola è il luogo ideale per provare queste attività anche se non siete esperti. Sulle spiagge principali troverete diverse attività dove noleggiare le attrezzature o prendere lezioni da istruttori qualificati.
Visitare la laguna di Stroggyli
Se amate la natura e volete provare ad avvistare la fauna locale, dirigetevi nella parte orientale dell’isola dove troverete la laguna di Stroggyli. Si tratta di un’area protetta dalla rete Natura 2000 dell’Unione Europea perché rappresenta un habitat prezioso per numerose specie di uccelli, ben 132. Questo è dipeso dalla sua posizione lungo le rotte migratorie che collegano l’Africa, Creta, Anticitera, Citera e il Peloponneso. A trovare rifugio sull’isola sono fenicotteri, anatre selvatiche o falchi di palude.
Fare una gita di un giorno a Monemvasia
Infine, se avete voglia di arricchire il vostro itinerario con una fuga storica in un luogo unico, potete salire su un’auto o prenotare un tour verso Monemvasia, distante un’ora e venti minuti. Monemvasia significa “unica entrata” e, difatti, l’unica via di accesso al suo castello è costituita da una strada rialzata. Chiamata anche la “Gibilterra dell’est”, la città è stata scavata nella roccia e offre la possibilità di fare un viaggio nel tempo tra i suoi vicoli, le antiche mura e le chiese. Qui ritroverete anche un po’ del nostro Paese perché la città alta ospita le splendide magioni in cui viveva l’aristocrazia veneziana.