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Le Grotte di Pertosa-Auletta svelano un nuovo tesoro: una struttura di culto di età ellenistica

Situate nel massiccio dei Monti Alburni, le Grotte di Pertosa-Auletta sono uno dei geositi focali del Geoparco Cilento, le uniche grotte in Italia dove è possibile navigare un fiume sotterraneo, il Negro, e le sole in Europa a conservare i resti di un villaggio palafitticolo risalente al II millennio a.C. Se di per sé queste caratteristiche sono uniche, sappiate che in realtà c’è molto di più.

Durante la campagna di ricerche archeologiche iniziata nella seconda metà di gennaio, infatti, è stata svelata l’esistenza di una struttura di culto di età ellenistica (IV-I secolo a.C.) presente lungo il corso d’acqua sotterraneo. Le grotte continuano così a ricoprire un ruolo di spicco tra le più importanti testimonianze archeologiche e naturalistiche del territorio europeo.

A collaborare al progetto sono la Fondazione MIdA e l’Istituto Centrale per l’Archeologia che il 22 febbraio, in occasione del tourismA – Salone Archeologia e Turismo Culturale 2025 a Firenze, ne parleranno durante un convegno per presentare l’importanza archeologica del sito.

La scoperta della struttura di culto alle Grotte di Pertosa-Auletta

Le Grotte di Pertosa-Auletta continuano a stupire e ad affascinare. Durante gli scavi eseguiti a gennaio, il team composto da un’équipe specializzata in speleoarcheologia, che ha condotto l’esplorazione del deposito stratificato, situato nell’alveo del fiume sotterraneo, ha portato alla luce una struttura di culto risalente all’età ellenistica. Qui sono stati ritrovati numerosi reperti che, nei prossimi mesi, verranno studiati e documentati con cura. Tra questi citiamo uno scalpello e un bruciatore d’incenso.

Al tempo stesso sono proseguite le ricerche sulla palafitta protostorica presente nella cavità, un caso unico in Europa in ambiente ipogeo, dove sono state individuate ulteriori estensioni della struttura, la quale verrà sottoposta a campionature di legni per successive analisi di laboratorio.

Questa campagna di scavi non sarà l’unica perché, grazie a una concessione triennale del Ministero della Cultura, la Fondazione MIdA (Musei Integrati dell’Ambiente) ha potuto avviare un progetto che si estenderà fino al 2027. L’obiettivo è quello di approfondire le conoscenze sulle recenti scoperte, svelando nuove informazioni sul rapporto tra l’uomo e le grotte nel corso dei millenni.

Scalpello Grotte Pertosa Auletta

Fonte: Ufficio Stampa

Scalpello trovato durante gli scavi alle Grotte Pertosa-Auletta

Grotte Pertosa-Auletta, un patrimonio unico

Le Grotte di Pertosa-Auletta, come avrete immaginato, rappresentano un patrimonio unico perché custodiscono l’unico insediamento palafitticolo sotterraneo di tutta Europa. Questo complesso di strutture, risalenti al II millennio a.C., è situato all’ingresso delle grotte. Responsabile del sito e dei musei associati è la Fondazione MIdA che, da anni, porta avanti ricerche scientifiche e progetti di valorizzazione culturale per far conoscere al mondo l’importanza di questo luogo.

Le grotte, che si estendono per circa tremila metri nel massiccio dei Monti Alburni, possono essere visitate con un tour suggestivo di 1 ora compresa di navigazione in barca dove potrete ammirare un percorso ricco di concrezioni, dove stalattiti e stalagmiti decorano ogni spazio con forme, colori e dimensioni diverse. Gli ambienti interni si contraddistinguono per i loro nomi suggestivi come Sala delle Meraviglie, Belvedere, Grande Sala, Sala del Trono e Sala dell’Unione, con il “bacio” tra stalattite e stalagmite.

Di Admin

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