Venezia è una di quelle città che, senza ombra di dubbio, è vittima del suo successo. Un museo a cielo aperto che tutti vogliono vedere, ma che la maggior parte delle persone visita senza pensare al suo fragile ecosistema. D’altronde non possiamo pretendere che tutti i turisti del mondo diventino all’improvviso più responsabili quando viaggiano, ecco perché chi deve fare la differenza sono le amministrazioni locali.
Quelle di Venezia si stanno impegnando ormai da anni per elaborare soluzioni efficaci che rendano il turismo alla Serenissima una risorsa e non un problema, sia per la città che per i suoi abitanti. Anche per il 2025, quindi, torneranno determinate regole e forse ne arriveranno di nuove con l’intento di migliorare sempre di più le politiche di gestione turistica della città.
L’amministrazione comunale, in sinergia con Operatori Incoming di Venezia, ha come obiettivo quello di rendere la città sempre più accogliente, ma anche più sostenibile. Se state pensando di visitare Venezia, queste sono le linee guida da tenere a mente per visitare la città.
Il ticket di accesso
Negli ultimi dieci anni, Venezia è diventata il simbolo del sovraffollamento turistico, attirando circa 30 milioni di visitatori all’anno, la stragrande maggioranza dei quali si ferma solo per una giornata. Per affrontare questa situazione, la città è diventata il primo grande polo turistico al mondo a far pagare l’ingresso, come parte di un esperimento volto a scoraggiare i visitatori giornalieri.
Questa tassa resterà anche nel 2025 e sarà ampliata a 54 giornate, rispetto alle 29 dello scorso anno, e avrà un costo di 10 euro per chi prenota all’ultimo minuto a partire dal 18 aprile. Chi prenota entro il quart’ultimo giorno, invece, potrà pagare il ticket 5 euro. Il contributo sarà applicato solo alla città antica e non alle isole minori tra cui il Lido di Venezia.
In linea generale, il contributo sarà richiesto solamente ai visitatori giornalieri, ossia quelli che non soggiornano in strutture situate nel Comune di Venezia. Il ticket, che può essere acquistato online sotto forma di codice Qr, dev’essere esibito ai principali punti d’ingresso alla città.
Limiti ai gruppi turistici e divieto per i megafoni
Secondo le amministrazioni locali, un’altra misura rilevante è quella relativa all’introduzione di limiti alle dimensioni dei gruppi turistici, finalizzata a preservare l’autenticità della città e migliorare la qualità delle visite. Nel dettaglio, si vieta alle guide turistiche l’uso del megafono, che può generare confusione e disturbi, e gruppi composti da un massimo di 25 persone. Le regole sulle dimensioni dei gruppi turistici prevedono eccezioni per i bambini sotto i due anni, le scolaresche e i viaggi d’istruzione e si applicano anche alle isole veneziane di Murano, Burano e Torcello.
Una problematica che si sta cercando di affrontare, invece, è quella dei “Free Tours”, ossia visite turistiche ‘gratuite’ solitamente proposte da guide straniere prive di licenze. L’amministrazione locale ne ha denunciato la proliferazione, affermando che rappresentano non solo un problema di abusivismo, ma causano anche disagi significativi alla viabilità provocando pericolosi ingorghi, soprattutto sui ponti.
Il barcavelox: limiti di velocità per le imbarcazioni
A novembre 2024 è stato approvato un codice della strada specifico per le imbarcazioni di Venezia che acconsente l’uso del barcavelox, ossia l’autovelox per le barche. Si tratta di una norma studiata per ridurre l’impatto del moto ondoso, che danneggia rive, palazzi e fondali, e per garantire maggiore sicurezza nel traffico dei canali. Per rispettarla, sono stai introdotti i barcavelox, uno strumento messo a disposizione delle autorità preposte al controllo della circolazione sull’acqua.