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Vienna con i bambini, alla scoperta delle sue (tante) meraviglie

Vienna è una città magica, viva, vivace e ricca di tantissime meraviglie. C’è la storia, quella che si intreccia con i grandi avvenimenti europei, c’è l’arte che qui trova alcune delle sue massime interpretazioni, c’è la cultura vibrante e intrigante e c’è l’architettura che si mostra in tutta la sua magnificenza in forme sempre nuove, innovative e all’avanguardia.

Difficile riuscire in un unico viaggio a vedere tutto, tante sono le tappe imperdibili. Ma ci sono alcuni luoghi che vale la pena raggiungere con i bambini per permettergli di assaporare un po’ dell’anima di questa città.

Vienna è una città a misura di bambini: pulita, ordinata e accogliente. Ma anche con quel giusto mix di storia, cultura, divertimento che rende ogni vacanza il viaggio perfetto e indimenticabile. Raggiungerla con loro permette di ammirarla anche da una prospettiva diversa, ma quali sono le cose migliori da fare, gli errori da evitare e le info utili per affrontare il viaggio?

Tutto quello che c’è da sapere per programmare un viaggio a Vienna con i bambini e innamorarsi definitivamente di questa meravigliosa città in Austria.

Come arrivare a Vienna: l’opzione treno

Accogliente, vibrante e viva: Vienna è la meta ideale in ogni momento dell’anno, basta essere consapevoli che in inverno ci può essere molto freddo e quindi partire preparati.

Si può raggiungere in tantissimi modi diversi: dall’aereo, all’automobile, senza dimenticare gli autobus che collegano le grandi città d’Europa. Ma c’è un mezzo molto più romantico e affascinante: il treno. A differenza di quanto si possa pensare arrivare a Vienna con il treno è molto comodo, inoltre è il mezzo perfetto per trovarsi direttamente in centro e non dover fare ulteriori spostamenti.

Ed è l’alternativa ideale e rilassante per chi ha paura di volare. Si può optare per le cuccette da soli o divise con altri viaggiatori. Sono abbastanza strette e, quindi, è meglio spendere un pochino di più ma assicurarsi il viaggio in solitaria.

Il servizio è ottimo: vengono forniti la biancheria per i lettini, acqua e la colazione; quindi, è bene partire con qualche snack in più se si pensa di poter aver fame durante il tragitto. Che non è breve: se si parte da Genova intorno alle 19 di sera, si arriva a Vienna alle 9 del mattino circa del giorno dopo. Le altre partenze previste sono dalla Spezia, da Roma Tiburtina e da Venezia Santa Lucia. Ci sono delle fermate intermedie in Italia prima di raggiungere Vienna.

Libri da leggere, giochi da fare insieme e qualche film possono allietare le ore di viaggio: soprattutto se si viaggia con i bambini che devono stare buoni e in uno spazio ridotto per molte ore. Proprio come se fossero in aereo.

Come arrivare a Vienna con i bambini: il treno

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In treno a Vienna con i bambini

Cosa fare: tutte le meraviglie da scoprire e qualche errore da evitare

Prima di partire alla volta dell’Austria e della sua meravigliosa capitale è bene organizzare un programma giornaliero per capire cosa si vuole fare ogni giorno, questo soprattutto se si viaggia con due bambini che hanno bisogno di bilanciare tra le attività più statiche e quelle più dinamiche.

Inoltre avere una scaletta aiuta a non commettere l’errore di non avere già i biglietti: per vedere le tantissime bellezze e attrazioni imperiali di Vienna si deve prenotare con anticipo altrimenti è molto difficile riuscire ad accedere. Se non si riuscisse ad avere i ticket, comunque, ci sono tantissimi musei, location speciali e palazzi che vale la pena raggiungere e ammirare.

Musei: alcuni imperdibili

Vienna è un museo a cielo aperto, quindi basta girare per la città per rimanere folgorati dalla sua bellezza. Arrivare dalla cattedrale, il Domkirche St Stephanma, è un vero e proprio colpo al cuore che emoziona. Si tratta di un edificio imponente, basti pensare che il suo campanile è tra i più alti al mondo e svetta risultando visibile da ogni punto della città. Gotica e affascinante, questa chiesa leva il fiato e, per quanto si possa essere preparati, quando compare dinnanzi allo sguardo è difficile non lasciarsi sopraffare dalle emozioni. Si entra liberamente, fino a un certo punto, da cui però è visibile interamente. Se si vuole proseguire e addentrarsi più in profondità, invece, si deve pagare un biglietto.

Per i bambini è una visita indimenticabile. E anche lo spunto per inventarsi storie misteriose: provare per credere. Così come sono indimenticabili alcuni musei che impreziosiscono la città con le loro collezioni. Due in particolare sono tappe imperdibili: il Leopold Museum e l’Albertina Museum.

Il Leopold Museum si trova nel Quartiere dei Musei ed una struttura moderna, al suo interno poi si possono ammirare tantissime opere di Egon Schiele: in totale vi sono 42 dipinti, 187 opere grafiche originali e documenti autografi. Non manca un dipinto di Gustav Klimt, ma si possono ammirare anche Richard Gerstl, Oskar Kokoschka e Alfred Kubin. In generale al suo interno vi sono più di 8300 opere e ai dipinti si affiancano mobili e altri manufatti realizzati da (ad esempio) Josef Hoffmann e Koloman Moser. Il museo è ospitato in un edificio fantastico, un cubo strutturato in quattro piani. Vale la pena prendere un tè o una cioccolata calda nel suo caffè che si affaccia con le sue vetrate a tutta parete sul quartiere: un momento di relax per grandi e piccini in uno scenario straordinario.

Visitare l’Albertina Museum è una di quelle esperienze indimenticabili che restano tra i ricordi più belli di un viaggio, anche a distanza di tempo. Qui ogni stanza regala opere d’arte uniche che spaziano da Monet a Picasso, da Mirò a Modigliani, da Chagall a Degas, senza dimenticare Cezanne, Klimt e Magritte. Difficile dire quanti e quali quadri sono presenti perché la collezione è molto ampia e si affianca a mostre temporanee.

Albertina museum da visitare a Vienna con i bambini

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L’ingresso dell’Albertina museum

Da visitare anche le stanze che portano ancora gli echi della Vienna imperiale, infatti il museo per 100 anni circa è stato la residenza degli arciduchi e delle arciduchesse asburgiche. Un vero e proprio viaggio nel passato. Nota interessante: l’ingresso del museo è favoloso e questo non stupisce dal momento che è stato realizzato dall’architetto Hans Hollein. Per visitare i musei con i bambini portare carta, penne, matite e pennarelli: per loro sarà un’sperienza ancora più interessante se gli si darà il modo di sperimentare la loro creatività.

Da non perdere anche le attrazioni imperiali della città come la Reggia di Schönbrunn, ex residenza estiva degli Asburgo, il parco è accessibile anche senza ticket; oppure la Hofburg che si trova nel centro città ed è un complesso di palazzi: anche solo la vista esterna è magnifica. All’interno ci sono imperdibili musei come quello dedicato a Sissi e gli appartamenti. Il consiglio è sempre quello di prenotare con anticipo.

Vienna, le sue attrazioni imperiali con i bambini

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Vienna, le sue tante attrazioni imperiali

I luoghi più iconici e le esperienze da provare

Ci sono alcune tappe che con i bambini a Vienna sono praticamente obbligatorie. La prima è il Prater a cui si può tranquillamente dedicare una giornata: area verde, luna park storico, luogo di divertimento e magia. Qui vi è la celebre ruota panoramica, che porta a 65 metri di altezza e regala una vista impareggiabile: è stata realizzata nel 1897 ed è ancora lì a dominare la città. Le altre attrazioni sono tantissime e adatte a tutte le età, non mancano locali per mangiare e chioschi che propongono specialità. Il divertimento è assicurato.

Prater a Vienna

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Il Prater a Vienna: tappa obbligatoria di un viaggio con i bambini

Luoghi della magia e della fantasia, sono quelli nati dalla mente e dalla creatività di Friedensreich Hundertwasser. Case con i pavimenti che si inarcano, piante, tantissimo colore che vivacizza tutti i materiali utilizzati, decori di ogni genere e pilastri dalle forme fantastiche, sono solo alcuni degli elementi che caratterizzano il suo stile. Da visitare le case popolari Hundertwasserhaus con la vicina galleria con caffè e negozi, e il museo Kunst Haus: un viaggio favoloso alla scoperta di questo architetto. Per i bambini sono visite divertenti e che stimolano molto la loro fantasia, tanto che è difficile portarli via.

Restando in ambito architettonico il Palazzo della Secessione è incredibile: sembra di essere proiettati in un tempo indefinito, tra una struttura bianca con linee molto razionali che creano contrasto con alcuni elementi decorativi dorati, come la grande sfera posta sulla sua sommità. È stato realizzato da Joseph Maria Olbrich, allievo di Otto Wagner. E se la vista esterna è imperdibile, entrare svela un tesoro prezioso: tra le tante opere vi è il Beethovenfries di Gustav Klimt, che occupa tre pareti per un totale di 34 metri.

È, invece, una delle più belle biblioteche al mondo che farà letteralmente impazzire i bambini: si tratta del Salone di Gala che è lungo quasi 80 metri e alto 30 metri, con una grande cupola centrale. Vi sono 200mila libri disposti nelle librerie in legno e sembra di trovarsi in una versione ancora più magica della celebre biblioteca di La bella e la bestia.

Tra le altre cose speciali da fare a Vienna vi è un giro sul tram, quelli che percorrono la Ringstrasse regalano la vista su alcune attrazioni cittadine come l’Opera di Stato di Vienna, il Parlamento, il Municipio e molte altre. Il consiglio è quello di salire sul tram e scendere a proprio piacere appena si incontra qualcosa che attira la nostra attenzione. È un’esperienza divertente e anche un modo per vedere la città da un altro punto di vista. E così i bambini si possono riposare un po’.

Vienna in tram

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A Vienna vale la pena fare un giro in tram

A Vienna c’è anche la Casa delle Farfalle, si trova nel Burggarten in pieno centro ed è bellissima da vedere perché, oltre a tutto il resto, è ospitata dentro suggestive serre in stile liberty. In genere è possibile trovare coda. Nella stressa struttura, ma con diverso accesso, c’è anche un locale, davvero suggestivo e che sembra di portare in un altro luogo e fuori dal tempo. Merita anche solo una sbirciatina.

Dove mangiare e cosa a Vienna con i bambini

A Vienna ci sono alcuni piatti che sono imperdibili e alcune esperienze culinarie che vale la pena provare. Come quella di mangiare in uno dei tanti chioschi di würstel che si trovano in città: i panini sono davvero grossi e deliziosi, si possono scegliere di varie tipologie e sono perfetti per un pasto veloce mentre si esplora la città. Inoltre, si tratta di un piatto che accontenta anche i bambini. E, se questo non bastasse, sono anche stati riconosciuti come beni immateriali Unesco.

Mentre si passeggia ci si può imbattere anche in venditori di caldarroste o di patate proposte in vari modi: assolutamente da provare per una merenda stuzzicante o un veloce spuntino le patate fritte, piatte e tenute da un lungo stuzzicadenti. Sono super gustose e fanno la gioia di grandi e piccini.

Tra le altre pietanze da provare c’è la celebre Schnitzel, una cotoletta sottile di vitello gustosa e davvero tipica: viene preparata in diversi ristoranti.

Cosa mangiare a Vienna

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Cosa e dove mangiare a Vienna con i bambini

Ovviamente non si può affermare di aver visitato Vienna se non si assaggia la celebre Sacher Torte: immaginatevi una torta al cioccolato, molto alta con un sottile strato di marmellata nella parte centrale. Viene servita con la panna montata ed è un’esplosione di gusto. Anche questa si trova un po’ ovunque ma due indirizzi dove provarla sono il Cafè Demel e il Cafè Sacher. Bisogna armarsi di pazienza: la coda è lunga ma le papille gustative saranno ripagate da una bontà impareggiabile.

Info utili per visitare Vienna con i bambini

Muoversi a Vienna è semplicissimo grazie alla fitta rete di mezzi pubblici pulitissimi e molto puntuali che portano con facilità a raggiungere tutte le attrazioni principali della città. Ci sono autobus, tram e metropolitana. Se si fa la Vienna City Card non solo si può usufruire del trasporto pubblico, ma anche ottenere altri vantaggi come sconti su musei e varie attrazioni turistiche e aggiungere servizi in più e facoltativi, ad esempio il transfert per l’aeroporto.

Bisogna sempre convalidare il biglietto la prima volta, ma poi potrebbe stupire accorgersi che non ci sono tornelli di entrata e uscita dalle linee della metropolitana.

Un’altra info utile da sapere è che i viennesi sono davvero molto gentili e che parlano quasi tutti (anche nei supermercati) l’inglese in maniera lenta, chiara e comprensibile. Quindi, se si mastica un po’ di questa lingua, non ci saranno problemi di comunicazione.

È una città molto pulita, silenziosa nonostante il grande numero di turisti e sembra quasi di essere fuori dal tempo. L’unico aspetto negativo, per alcuni, potrebbe essere quello delle temperature. Raggiungerla in inverno è magico: la città assume un aspetto al tempo stesso romantico e un po’ gotico, ma fa freddo. Il consiglio è quello di partire preparati e di vestirsi a strati perché poi al chiuso c’è molto caldo. Se si va in primavera o in estate il clima è decisamente più mite e i giardini perdono quel fascino misterioso, per diventare delle suggestive oasi verdi.

A Vienna ci si lascia un pezzetto di cuore e ogni volta che ci si torna, perché ci si torna sempre, si scopre qualcosa di nuovo.

Vienna Hundertwasserhaus

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Vienna: la magica Hundertwasserhaus
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Domenica al museo, le visite gratuite da non perdere a febbraio

Torna il 2 febbraio il consueto appuntamento con la Domenica al Museo, l’iniziativa del Ministero della Cultura che consente di visitare gratuitamente, ogni prima domenica del mese, musei, aree archeologici e luoghi della cultura in tutta Italia. Un’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire il patrimonio culturale del Belpaese, tra arte, storia e archeologia.

Le visite si svolgono nei consueti orari di apertura, con accesso libero o su prenotazione dove previsto, pertanto conviene prepararsi alla visita consultando l’app Musei Italiani o i siti ufficiali dei singoli musei. Ecco, dal Nord al Sud Italia una selezione dei luoghi che aderiscono all’iniziativa: non resta che scegliere la propria meta e partire alla scoperta della bellezza.

I musei che aderiscono nel Nord Italia a febbraio

Nel Nord Italia, tra capolavori dell’arte, tesori archeologici e architetture mozzafiato, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Ecco 20 siti da non perdere, tra storia, cultura e bellezza.

A Milano, il Cenacolo Vinciano offre l’opportunità unica di ammirare il celebre affresco di Leonardo da Vinci, “L’Ultima Cena”, capolavoro rinascimentale che continua ad affascinare visitatori da tutto il mondo. Sempre nel capoluogo lombardo, la Pinacoteca di Brera custodisce opere di artisti come Caravaggio, Raffaello e Mantegna, mentre a Sirmione, sulle rive del Lago di Garda, le Grotte di Catullo regalano un viaggio nella storia romana tra le rovine di una lussuosa villa.

Sempre in Lombardia, Mantova stupisce con il Palazzo Ducale, uno dei più grandi complessi residenziali d’Europa, mentre a Pavia la Certosa è un capolavoro del Rinascimento italiano, con il suo chiostro e le sue decorazioni scultoree.

Spostandosi in Veneto, Venezia incanta con le Gallerie dell’Accademia, dove è possibile ammirare capolavori di Tiziano, Tintoretto e Veronese. Sempre nella città lagunare, il Museo archeologico offre un affascinante percorso tra reperti greci, romani ed egizi. A Verona, il Museo archeologico nazionale racconta la storia antica della città, mentre a Padova il Museo nazionale Atestino espone testimonianze della civiltà paleoveneta.

In Piemonte, Torino brilla con i suoi Musei Reali, un complesso che include la Galleria Sabauda, il Museo di Antichità e il Palazzo Reale, cuore del potere sabaudo. Sempre nel capoluogo piemontese, il Palazzo Carignano, patrimonio UNESCO, è un gioiello barocco che ha ospitato il primo Parlamento italiano.

L’Emilia-Romagna non è da meno: a Bologna, la Pinacoteca Nazionale espone opere di Giotto, Raffaello e Parmigianino, mentre a Ferrara il Museo archeologico nazionale svela i tesori dell’antica Spina, città etrusca affacciata sull’Adriatico. A Ravenna, la Basilica di Sant’Apollinare in Classe e il Mausoleo di Teodorico sono capolavori dell’arte bizantina, riconosciuti dall’UNESCO.

In Friuli-Venezia Giulia, Aquileia, antica città romana, ospita un Museo archeologico nazionale ricco di mosaici e reperti che testimoniano il suo passato glorioso. A Trieste, il Castello di Miramare, con il suo parco affacciato sul mare, è un’icona romantica che affascina grandi e piccini.

Villa della Regina a Torino

Domenica 2 febbraio, Villa della Regina a Torino apre le sue porte gratuitamente al pubblico dalle 9.30 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00). Uno dei gioielli meno conosciuti delle Residenze Reali Sabaude, costruito a inizio Seicento sul modello delle ville romane, è un capolavoro di architettura e paesaggio. Nata come vigna per il principe cardinale Maurizio di Savoia, la villa fu ampliata e abbellita nel tempo, con interventi di grandi artisti come Filippo Juvarra e Giovanni Battista Crosato.

I suoi giardini terrazzati, le grotte, i giochi d’acqua e le decorazioni barocche ne fanno un luogo magico, che domina Torino come un fondale scenografico. Dopo un lungo periodo di degrado, i restauri hanno restituito alla città questo straordinario complesso, oggi simbolo di storia e bellezza.

Villa della Regina a Torino

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La Villa della Regina, residenza reale sabauda a Torino

Complesso monumentale della Pilotta a Parma

Anche il Complesso monumentale della Pilotta a Parma apre le sue porte gratuitamente, offrendo un viaggio straordinario nel cuore del potere ducale dei Farnese, centro storico e civile della città, che ospita vari musei, una biblioteca e anche un antico teatro. Capolavori unici si possono ammirare nella Galleria Nazionale voluta da Maria Luigia d’Austria all’inizio dell’Ottocento per esporre le celebri opere di Correggio e la preziosa Collezione Farnese. Il Teatro Farnese, primo teatro moderno d’Occidente, gioiello di ingegneria e scenografia, fin dal ‘600 utilizzato per feste e spettacoli ducali, in occasione di matrimoni o importanti visite di Stato.

Il Museo Archeologico Nazionale, custode di reperti che raccontano la storia del territorio dal Paleolitico all’Alto Medioevo, ma anche di materiali Egizi, Etruschi, Romani e provenienti dagli scavi della città romana di Veleia. E poi la Biblioteca Palatina, tempio del sapere, e il Museo Bodoniano, dedicato all’arte della stampa. Un luogo dove passato e presente si incontrano, regalando un’esperienza indimenticabile.

I musei che aderiscono nel Centro Italia a febbraio

Nel Centro Italia, cuore pulsante della storia e dell’arte del Belpaese, abbiamo selezionato alcuni dei siti più iconici e suggestivi dove ammirare gratuitamente capolavori rinascimentali, antiche rovine e tesori archeologici.

A Roma, il Parco archeologico del Colosseo è una tappa obbligata: qui è possibile ammirare l’imponente Anfiteatro Flavio, simbolo della città eterna, e passeggiare tra i resti del Foro Romano e del Palatino, dove nacque la civiltà romana. Sempre nella capitale, la Galleria Borghese custodisce opere di Bernini, Caravaggio e Canova, mentre il Pantheon, con la sua maestosa cupola, è un capolavoro dell’architettura antica.

A Firenze, le Gallerie degli Uffizi offrono un viaggio nell’arte rinascimentale, con capolavori come la “Nascita di Venere” di Botticelli e la “Medusa” di Caravaggio. Poco distante, la Galleria dell’Accademia ospita il celebre David di Michelangelo, simbolo del genio artistico italiano. Sempre nel capoluogo toscano, il Museo archeologico nazionale espone reperti etruschi e romani di straordinaria importanza.

Sant'Apollinare in Classe

Fonte: istock

Gli splendidi mosaici di Sant’Apollinare in Classe a Ravenna

In Toscana, Pisa incanta con il Museo nazionale di San Matteo, che raccoglie opere di artisti come Simone Martini e Donatello, mentre a Siena la Pinacoteca nazionale offre una panoramica sulla pittura senese dal Medioevo al Barocco. Ad Arezzo, il Museo archeologico nazionale “Gaio Cilnio Mecenate” svela i tesori dell’antica Arretium, famosa per la sua produzione di ceramiche.

In Umbria, Perugia è un vero e proprio scrigno d’arte: la Galleria nazionale dell’Umbria ospita opere di Piero della Francesca e Perugino, mentre l’Ipogeo dei Volumni offre uno sguardo affascinante sulla civiltà etrusca. A Orvieto, la Necropoli del Crocifisso del Tufo è una delle testimonianze più suggestive dell’antico popolo italico.

Nel Lazio, oltre a Roma, spiccano Tivoli con la Villa Adriana, residenza imperiale ricca di terme, teatri e giardini, e la Villa d’Este, capolavoro del Rinascimento italiano con i suoi spettacolari giochi d’acqua. A Cerveteri, la Necropoli della Banditaccia, patrimonio UNESCO, è uno dei più importanti siti etruschi al mondo, mentre a Tarquinia le tombe dipinte della Necropoli dei Monterozzi raccontano storie di vita e morte dell’antica civiltà.
In Abruzzo, l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, nei pressi di Sulmona, è un gioiello architettonico immerso nella natura, mentre a L’Aquila il Museo nazionale d’Abruzzo ospita reperti archeologici e opere d’arte che raccontano la storia della regione.

Appartamenti Reali di Palazzo Pitti a Firenze

Da non perdere l’occasione di visitare gli Appartamenti Reali di Palazzo Pitti a Firenze, da poco riaperti al pubblico. Situati al primo piano della maestosa reggia, queste 14 sale hanno ospitato per tre secoli le dinastie dei Medici, dei Lorena e dei Savoia, raccontando attraverso arredi sontuosi e decorazioni preziose la storia del potere e del gusto. Inoltre, la Galleria Palatina custodisce una delle collezioni più straordinarie al mondo: oltre 500 capolavori, tra cui la più grande concentrazione di opere di Raffaello, insieme a dipinti di Tiziano, Caravaggio, Tintoretto e Rubens. Un viaggio nel lusso e nell’arte, dove ogni sala è una finestra sul passato glorioso di Firenze.

Palazzo Ducale di Urbino – Galleria nazionale delle Marche

Il Palazzo Ducale di Urbino, capolavoro del Rinascimento voluto da Federico da Montefeltro, è un trionfo di arte e storia. La residenza che celebra la grandezza della casata Montefeltro e l’umanesimo del suo duca, oggi ospita la Galleria Nazionale delle Marche, istituita nel 1912. Le sue 73 sale, disposte su due piani, custodiscono una collezione straordinaria: capolavori di Piero della Francesca, Raffaello, Tiziano, Luca Signorelli, Lorenzo Lotto e molti altri, ordinati cronologicamente e per scuole. Un viaggio attraverso i secoli, tra dipinti, sculture e architetture che raccontano l’essenza del Rinascimento italiano e i fasti di una delle corti più illuminate d’Europa.

I musei che aderiscono nel Sud Italia a febbraio

Nel Sud Italia, terra di antiche civiltà, paesaggi mozzafiato e tesori artistici, si trovano alcuni dei siti più affascinanti e suggestivi del Paese. Ecco la nostra selezione tra capolavori archeologici, castelli medievali e musei ricchi di storia che possono essere visitati gratuitamente domenica 2 febbraio.

A Napoli, il Museo archeologico nazionale è una meta imperdibile per gli amanti dell’antichità: qui sono custoditi i reperti di Pompei ed Ercolano, tra cui mosaici, affreschi e sculture che raccontano la vita quotidiana nell’antica Roma. Sempre in Campania, Pompei offre una visita indimenticabile al suo Parco archeologico, dove è possibile camminare tra le strade, le case e i templi di una città cristallizzata nel tempo dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

A Ercolano, il Parco archeologico rivela una città romana meglio conservata, con terme, teatri e ville patrizie.
In Puglia, il Castel del Monte, ad Andria, è un’icona del Medioevo italiano: questa fortezza ottagonale, patrimonio UNESCO, affascina per la sua architettura misteriosa e la sua posizione panoramica. A Bari, il Castello Svevo domina il centro storico con la sua imponente struttura, mentre a Taranto il MArTA, Museo archeologico nazionale, espone una delle collezioni più ricche di reperti della Magna Grecia, tra cui i famosi “Ori di Taranto”.

Castel del Monte, Puglia

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L’imponente Castel del Monte ad Andria

In Sicilia, la Valle dei Templi di Agrigento è uno dei siti archeologici più spettacolari al mondo, con i suoi templi dorici che si stagliano contro il cielo. A Palermo, il Palazzo dei Normanni e la Cappella Palatina sono capolavori dell’arte bizantina, araba e normanna, mentre a Siracusa il Parco archeologico della Neapolis offre un viaggio nel passato tra il teatro greco, le latomie e l’Orecchio di Dionisio.

In Calabria, il MArRC, Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria, è famoso in tutto il mondo per i Bronzi di Riace, che rappresentano uno dei massimi capolavori dell’arte antica. Mentre a Crotone, il Museo e Parco archeologico nazionale di Capo Colonna svela i resti del tempio di Hera Lacinia, testimonianza della grandezza della Magna Grecia.

In Basilicata, Matera, capitale europea della cultura 2019, incanta con i suoi Sassi, un labirinto di case scavate nella roccia che raccontano una storia millenaria. Qui, i Musei nazionali di Matera offrono un percorso tra arte, archeologia e tradizioni locali.
In Sardegna, il Museo archeologico nazionale di Cagliari espone reperti nuragici, fenici e romani, mentre ad Alghero l’Altare prenuragico di Monte d’Accoddi è una delle testimonianze più antiche e misteriose della civiltà sarda.

Museo e Real Bosco di Capodimonte a Napoli

L’apertura gratuita domenicale è un’ottima occasione per ammirare capolavori di Tiziano, Parmigianino, Artemisia Gentileschi, El Greco, Carracci e Caravaggio, tornati a casa dopo lunghi prestiti. Tra questi spiccano la sensuale Danae e i ritratti di Paolo III di Tiziano, l’enigmatica Antea del Parmigianino e la potente Giuditta che decapita Oloferne di Artemisia Gentileschi. Nella sala dei capolavori, un nuovo allestimento riunisce 18 opere iconiche, tra cui La Flagellazione di Caravaggio, assente da oltre due anni e mezzo. Questa sala offre anche un’anteprima del progetto Grande Capodimonte, con interventi di illuminotecnica che valorizzano le opere e anticipano il futuro del museo.

MArRC – Museo archeologico nazionale di Reggio Calabria

Una visita a questo museo è un viaggio straordinario nel cuore della Magna Grecia e della storia antica della Calabria. Famoso in tutto il mondo per i leggendari Bronzi di Riace, capolavori del V secolo a.C. che incarnano la perfezione della statuaria bronzea, il museo custodisce una collezione ricchissima di reperti che raccontano la regione dalla Preistoria alla tarda Età Romana.

Il percorso espositivo, che si snoda dai piani alti dedicati alla Protostoria fino al piano terra, vi accompagna tra le maestose architetture templari di Locri, Kaulonia e Punta Alice, offrendo un racconto coinvolgente e continuo della Calabria antica. Testi esplicativi, pannelli didattici e supporti multimediali arricchiscono l’esperienza, mentre l’accesso alla Sala Bronzi, riservato a piccoli gruppi di massimo 20 persone, regala un incontro emozionante con due icone senza tempo dell’arte antica. Un’esperienza unica, tra storia, bellezza e mistero.