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Quale abbigliamento ed equipaggiamento per le escursioni estive in montagna

In montagna, equipaggiamento e sicurezza vanno sicuramente a braccetto. È chiaro che la sicurezza in montagna dipende innanzitutto dal buon senso, dalla preparazione fisica, tecnica e mentale e dalla capacità di saper riconoscere i propri limiti, ma è altrettanto vero che un’attrezzatura adeguata ci permette di muoverci con maggiore sicurezza e operare al meglio rispetto a un equipaggiamento inadeguato.

Infatti, capita spesso di incontrare sui sentieri escursionisti che calzano i sandali per non parlare poi di quelli che imprudentemente camminano completamente fuori sentiero, perché, se malauguratamente facessero cadere un sasso a valle, le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Invece, l’abbigliamento e l’equipaggiamento di chi va in montagna deve necessariamente essere completo e di ottima qualità e, soprattutto, deve essere adeguato alla difficoltà e alla durata dell’escursione e la scelta dei capi da indossare va valutata sotto l’aspetto tecnico prima che estetico.

Oggi, in commercio, esistono capi di abbigliamento sportivo realizzati con tessuti leggeri, traspiranti e resistenti grazie a tecniche di lavorazione sofisticate in grado di assicurare il massimo comfort in tutte le situazioni climatiche. Ecco i consigli su quale abbigliamento ed equipaggiamento scegliere per un’escursione alpina ideale.

Abbigliamento indispensabile

Scarpe e calze

La scarpa è l’elemento più importante dell’escursionista: è indispensabile e non si può fare a meno di preferirne una adatta. La calzatura da trekking deve essere scelta con cura e avere una suola flessibile antiscivolo (possibilmente in Vibram) e della misura giusta, non troppo larga perché il piede deve poter “sentire” il terreno, ma neanche troppo stretta per evitare così la formazione di vesciche. Basse e morbide con suole artigliate per le passeggiate di fondo valle, alte e rinforzate sui fianchi per escursioni, vie ferrate e ghiaioni. Le scarpe sbagliate e non idonee al tipo di attività sono causa di cadute e slogature. Da non sottovalutare l’importanza anche delle calze: meglio di lana o fibra perché si bagnano meno e riducono l’attrito con lo scarpone; preferibilmente fino all’altezza del ginocchio, così riparano da eventuali morsi di vipere. Niente cotone, perché tende a bagnarsi e a scaldare troppo il piede: traspirabilità per prima cosa. Le calze ideali devono essere di tessuto tecnico, rinforzate in punta e sui talloni per sopportare meglio le pressioni durante le camminate. È bene ricordare che il 90% degli incidenti che si verificano in montagna sono determinati proprio da calzature non idonee.

Pantaloni

Anche se può sembrare che faccia molto caldo, non è mai consigliato partire solo con pantaloni corti: la vegetazione può pungere e graffiare i polpacci. Oggi esistono pantaloni “modulari”, con cerniere alle ginocchia che permettono di renderli corti o lunghi in base al bisogno. Per gli stessi motivi elencati sopra, è sempre bene che siano anti-strappo e traspiranti perché, camminando, si suda parecchio, con qualche rinforzo nei punti strategici come ginocchia, caviglie e fianchi, soprattutto che siano antivento e impermeabili.

Maglietta

Il primo stato a contatto con la pelle è meglio che non sia di cotone perché attira e trattiene il sudore ma di tessuto tecnico e traspirante: permette di espellere il sudore, non rimane inzuppato, termoregola e si asciuga in fretta. Oggi, sul mercato ci sono capi intimi e T-shirt di lana che si comportano come i tessuti tecnici. La lana è un tessuto naturalmente isolante, il che significa che trattiene il caldo in inverno, ma è anche traspirante, e quindi espelle il sudore in estate e mantiene al fresco esattamente come un tessuto sintetico tecnico. Se proprio vi piace la perfezione, una T-shirt con zip sul collo permette di isolarsi meglio nel caso di colpi di vento o repentini abbassamenti della temperatura.

Felpa o pile

Il secondo strato da indossare, se la temperatura si abbassa o se si alza il vento, deve assicurare calore e protezione dal vento. Oggi vanno per la maggiore i pile, che permettono di avere buone performance con minimi spessori e ingombri: meglio se è con la zip completa (si può aprire e chiudere anche camminando senza sfilare  l’intero capo), con il collo rialzato e con tasche laterali e sul petto per riporre gli oggetti di uso frequente. La perfezione? Zip anche nelle tasche e ascellari per aumentare la ventilazione quando si comincia a sudare, ma non è il caso di rimanere in maglietta.

Giacca

Indispensabile, immancabile, imprescindibile. Da mettere sempre e comunque nello zaino, anche se quando si parte splende il sole e il clima è gradevole, ma dai duemila metri in su la temperatura può calare in maniera brusca, il termometro si abbassa di 6/7 gradi ogni mille metri di dislivello e i venti in quota intensificano notevolmente la percezione del freddo (a tal proposito, è bene ricordare che oltre 2500 metri di altitudine, la neve può cadere tutti i mesi dell’anno). Oggi ne esistono di leggerissime che si accartocciano in un pugno, ma in ogni caso la giacca per le escursioni deve essere di tessuto tecnico come Goretex, Polartec, Primaloft, impermeabile, traspirante, con il cappuccio, le cuciture termosaldate per non far infiltrare l’acqua piovana, antistrappo, con rinforzi sui punti di logoramento come spalle e gomiti. Il top? Cappuccio con cordino, cordino in vita, polsini che si stringono e tasche con zip termosaldata, meglio se anche sul petto.

Zaino e cosa portare

Non deve mai mancare nella dotazione di un escursionista. La capienza dipende da quanto tempo si vuole stare in giro, ma in linea generale quelli verticali rendono più stabile la camminata, spostando meno il baricentro. Esistono modelli da uomo e da donna, per adattarsi alla conformazione anatomica, ma tutti devono avere ventilazione sulla pelle che appoggia alla schiena, spallacci imbottiti per un appoggio morbido sulle spalle, cintura in vita e sul petto, da allacciare sempre per un maggiore equilibrio durante l’escursione (deve essere bene aderente alla schiena, altrimenti oscillando potrebbe compromettere l’equilibrio e soprattutto fai in modo che il suo peso appoggi sui tuoi fianchi, appena sopra il bacino: in questo modo farai sicuramente meno fatica). Oggi va per la maggiore il “ camel bag”: si tratta di uno zaino dotato di un piccolo serbatoio con tubicino collegato tramite il quale, chi lo indossa, può bere e idratarsi senza doversi necessariamente fermare. Se poi è dotato  di numerose tasche e cerniere accessibili dall’esterno, copri zaino impermeabile, è perfetto.

Cosa mettere nello zaino?

Ecco una lista indicativa di cosa avere nello zaino, ovviamente da variare e integrare a seconda della stagione, della località e del tipo di escursione che ci si accinge a fare:
Occhiali da sole con massima protezione dai raggi UV davvero intensi in quota preferibilmente con lenti polarizzate per eliminare i riflessi dannosi all’occhio umano.

Cappellino, bandane e fasce assortite dipendono dalle abitudini: possono aiutare a contenere il sudore  e riparare dai raggi del sole.

Guanti e cappello perché la dispersione termica avviene maggiormente dalla testa e dalle mani.

Crema solare e stick per le labbra.

Borraccia per l’acqua.

Coltellino multifunzione.

Maglietta e calze di ricambio.

– Un fischietto.

Attrezzatura tecnica

Inoltre, nello zaino non deve mai mancare l’occorrente per le situazioni di emergenza: telo termico, lampada frontale, kit di primo soccorso (lozione per punture di insetti, acqua ossigenata, garze).

App GeoResQ

Particolare attenzione merita la scelta del telefonino anche se non ci rende onnipotenti. Negli smartphone, si può scaricare l’app “GeoResQ”, un servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso che tiene traccia del percorso comunicandolo a chi volesse seguirci da casa e per inoltrare tempestivamente la richiesta di aiuto alla centrale operativa attiva 24 ore su 24. Utile per il corretto funzionamento degli strumenti elettronici è il controllo periodico delle batterie per verificare la carica residua e l’utilizzo di tipi ad alta capacità.

Bastoncini

È vivamente consigliato l’utilizzo dei bastoncini da trekking (telescopici e ammortizzati). Nelle discese ripide sono fondamentali per scaricare la pressione altrimenti esercitata sui legamenti delle ginocchia arrivando a ridurla addirittura del 50%. Si rivelano, inoltre, molto utili per trovare il giusto equilibrio nei tratti ripidi. Si tratta di un acquisto necessario per facilitare le escursioni e per tutelare la salute delle articolazioni. Il consiglio è di impostarli corti in salita e progressivamente più lunghi con l’aumentare in discesa della pendenza.

Casco

Se si decide di seguire una via attrezzata, l’equipaggiamento tecnico indispensabile consiste in casco protettivo, imbracatura, 4 metri di cordino da 11 mm, un moschettone a ghiera di sicurezza e due da ferrata. È di fondamentale importanza che quest’attrezzatura sia di ottima qualità, ne va della vostra vita.

 

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Dove andare per l’Epifania con i bambini

Se la maggior parte degli adulti è già tornata al lavoro, per i bambini è ancora tempo di vacanze. Per le famiglie che desiderano fare un ultimo viaggio insieme prima dell’inizio delle scuole, quello dell’Epifania è il momento perfetto grazie ai tanti eventi organizzati sia in Italia che in Europa. Se da una parte l’Epifania cristiana rappresenta la visita dei Re Magi, dall’altra ci sono altri personaggi che rendono questo giorno particolarmente festoso, in primis la Befana.

In più, quest’anno l’Epifania cade di lunedì, permettendo alle famiglie di organizzare un mini viaggio, che si tratti di una gita fuori porta o di una vacanza di 3 giorni in qualche meta europea facilmente raggiungibile con voli low-cost. Quindi, dove andare per l’Epifania con i bambini? Questi sono i nostri consigli!

Firenze, tra feste in piazza e laboratori

La splendida città di Firenze festeggerà l’arrivo della Befana in modo davvero speciale. Il 5 gennaio dalle 16:30, in Piazza dell’Isolotto, arriverà la Befana per distribuire dolci, caramelle e qualche pezzo di carbone per i bambini più birichini. L’evento si concluderà con il tradizionale rogo del fantoccio della Befana.

Il 6 gennaio, invece, alla Limonaia di Villa Strozzi in Via Pisana, i più piccoli potranno partecipare agli eventi organizzati per il “Befana al Q4”: dalle 15:30 inizierà il laboratorio di lettura interattivaFiabe del focolare”, mentre alle 17:00, il Piccolo Coro Melograno incanterà il pubblico con un repertorio di canti natalizi e alle 17:30 arriverà l’attesissima Befana per distribuire i dolci.

Festa della Befana a Urbania

Quale posto migliore per festeggiare la Befana in Italia se non a Urbania? Qui dal 3 al 6 gennaio viene organizzata l’imperdibile Festa Nazionale della Befana dove grandi e bambini saranno immersi in un vero e proprio paese dei balocchi con oltre 4000 calze appese per le vie del centro storico, attività ludiche e creative, stand enogastronomici ed eventi come la sfilata della calza da record più lunga del mondo (ben 50 metri), concerti e spettacoli itineranti.

L’edizione di quest’anno prevede anche l’arrivo delle Befane volanti, che scenderanno dalla Torre Campanaria e regaleranno uno spettacolo unico, mentre il Mago delle Bolle e i funamboli appesi a una luna gigante incanteranno tutto il pubblico presente. Non mancheranno i tradizionali laboratori trucca-bimbo e vesti-Befana, che trasformeranno ogni piccolo visitatore nella simpatica vecchietta.

Sfilata dei Re Magi a Milano

Quello organizzato a Milano è un evento molto sentito, carico di tradizione e fede, ma perfetto anche per i bambini che saranno conquistati dall’incredibile sfilata che raggiungerà la basilica di Sant’Eustorgio. Il ritrovo dei Re Magi e dei figuranti in costume è previsto per il 6 gennaio alle 10:45 in Piazza Duomo. Dopo la benedizione, alle 11:00 il gruppo partirà con la processione che passa da Via Torino, dalle colonne di San Lorenzo, da Corso di Porta Ticinese per arrivare, infine, in piazza Sant’Eustorgio alle 12:30. Sul sagrato verrà allestito un palco con i personaggi della sacra famiglia, ai quali i Magi porteranno i doni.

Al Duomo, invece, per il 5 gennaio è stato organizzato l’evento “Segui la stella!” dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni: dalle 15:00 alle 16:30 potranno partecipare a una visita guidata che li porterà alla scoperta delle opere della Cattedrale, un percorso che si rivelerà piano piano tra indovinelli e divertenti sfide. Per partecipare all’evento la prenotazione è obbligatoria.

Regata delle Befane a Venezia

Per lunedì 6 gennaio alle 10:00, la Reale Società Canottieri Bucintoro ha organizzato la 44ma edizione della Regata delle Befane. Nella zona di Rialto a Venezia, i soci dell’organizzazione che hanno compiuto 55 anni e con un’anzianità associativa alla Bucintoro di almeno tre anni consecutivi, si sfideranno a colpi di remi vestiti da Befana, ognuno sulla propria mascareta.

La sfida trasforma il Canal Grande in una grande festa composta da un corteo di barche e gondole guidate dalle “befane veneziane”. La regata inizia alle 9:30 e parte davanti a Palazzo Dolfin Manin e percorre il Canal Grande in direzione San Marco fino al paleto, situato di fronte a Rio di San Polo.

Regata befane Venezia

Fonte: iStock

La regata delle Befane a Venezia

Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania a Mondovì

Il 4, 5 e 6 gennaio 2025 torna l’attesissimo raduno dell’Epifania a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove grandi e bambini sogneranno a occhi aperti grazie alle tante mongolfiere, alcune dalle forme molto particolari, che prenderanno il volo in quei giorni. In particolare, la giornata più bella dedicata alle famiglie è il 5 gennaio con un programma pensato proprio per far divertire i più piccoli.

Al mattino, tra le 8:30 e le 9:00, ci sarà il decollo delle mongolfiere, mentre tra le 10:00 e le 12:00 e tra le 15:00 e le 17:00, i bambini avranno l’opportunità di salirci sopra. In un’area apposita dedicata, un piccolo gruppo di bambini per volta potrà vivere la magia di salire sopra le mongolfiere “Città di Mondovì” e la mongolfiera “Silvateam”. I posti sono limitati, quindi si consiglia di prenotare in loco al momento del vostro arrivo.

Infine, alle 18:30, ci sarà il Lightglow, una novità di quest’anno che vedrà le mongolfiere gonfiate al buio a tempo di musica con le sigle dei cartoni animati.

Sfilate dei Re Magi in Spagna e alle Canarie

Per chi desidera volare fuori dall’Italia, una meta imperdibile in questo periodo è Tenerife, nelle Isole Canarie. Qui il 5 gennaio viene organizzata la Cabalgata de Reyes, o la Parata dei Re Magi: la colorata processione sfila per le strade della città accompagnata da ballerini, musicisti e artisti. Nel mentre i Re Magi distribuiscono caramelle ai bambini, contribuendo a creare un’atmosfera unica e festosa.

In Spagna, invece, uno dei luoghi da raggiungere si trova a poca distanza di Valencia. Stiamo parlando di Alcoy, dove dal 1885 si celebra l’Epifania con una delle parate più antiche del Paese. Nei giorni precedenti al 5 gennaio, la città viene letteralmente invasa da bambini vestiti da pastorelli e dai “burretes“, gli asinelli che portano le cassette postali dove i bambini imbucheranno le loro lettere destinate ai Re Magi.

Il 5 gennaio, infine, i Re Magi faranno il loro ingresso ad Alcoy a cavallo di cammelli, ma soprattutto carichi di doni: la processione attraversa le vie della città con in sottofondo le musiche natalizie.

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Cosa vedere e cosa fare sull’Atlante Marocchino, tra piste da sci e deserto

L’Atlante Marocchino è una delle catene montuose più affascinanti del Nord Africa, che si estende per oltre 2.500 chilometri, attraversando il cuore del Marocco e regalando una varietà di paesaggi straordinari.

Questo massiccio montuoso, che separa la costa mediterranea dal deserto del Sahara, offre ai visitatori un’incredibile gamma di esperienze, dalle piste da sci invernali alle oasi sperdute, dai villaggi berberi tradizionali alle vette innevate che contrastano con le dune sabbiose.

La diversità delle attività e dei panorami lo rende una destinazione unica, in grado di soddisfare i desideri degli amanti della natura, dell’avventura e della cultura.

Le stazioni sciistiche dell’Atlante Marocchino

Anche se il Marocco è più noto per il suo clima caldo e il deserto, le montagne dell’Atlante offrono una sorpresa inaspettata: le stazioni sciistiche. La località più famosa è Oukaïmeden, situata a circa 80 chilometri da Marrakech. Con una pista che arriva a 3.200 metri di altitudine, Oukaïmeden è il luogo ideale per gli appassionati di sport invernali che desiderano sciare sotto il sole africano.

Nonostante non si tratti di una stazione sciistica di fama internazionale come le Alpi o le Rocky Mountains, Oukaïmeden offre un’esperienza unica, con una vista spettacolare sulle valli e sulle vette circostanti. Durante l’inverno, i visitatori possono praticare sci, snowboard e slittino, mentre d’estate la zona è ideale per trekking ed escursioni.

Oukaïmeden

Fonte: iStock

Le piste da sci di Oukaïmeden

Escursioni e trekking tra le vette dell’Atlante

Un percorso imperdibile in questo territorio senz’altro è il trekking fino alla vetta del Toubkal, la montagna più alta del Marocco (4.167 metri), che attira alpinisti da tutto il mondo. Il Toubkal è un’impresa anche per escursionisti meno esperti, grazie ai sentieri ben segnati che conducono fino alla cima, dove si apre un panorama spettacolare sulla catena montuosa e sulle vallate sottostanti.

Per chi preferisce escursioni meno impegnative, la Valle di Ourika, a soli 30 chilometri da Marrakech, è una destinazione popolare. Qui, i visitatori possono camminare tra i giardini terrazzati, i piccoli villaggi berberi e le cascate di Setti Fatma, immergendosi nella cultura locale e nel paesaggio verdeggiante.

L’Atlante Marocchino non è solo una meta per gli escursionisti e gli amanti dello sci. La catena montuosa è un luogo ideale per chi cerca attività all’aria aperta. Il mountain biking è molto popolare, grazie ai sentieri che attraversano paesaggi mozzafiato, dalle foreste di pini alle valli aride. Il canyoning e l’arrampicata sportiva sono altre attività da praticare sulle pareti rocciose dell’Atlante. Inoltre, i fiumi che scorrono attraverso la regione offrono opportunità per il rafting e il kayak, rendendo le montagne dell’Atlante un vero e proprio parco giochi per gli amanti dell’avventura.

Un altro esempio straordinario di escursione imperdibile è Skoura, un’affascinante oasi situata ai piedi dell’Alto Atlante. Skoura è celebre per il suo paesaggio di palme e kasbahs, con valli verdi e piccoli villaggi tradizionali che si estendono tra le palme. È un posto perfetto per chi cerca un’esperienza più tranquilla e panoramica, lontano dalle strade affollate.

Un’altra meraviglia da non perdere nell’Atlante sono la Cascate di Ouzoud, situate a circa 150 km a nord di Marrakech. Le cascate sono tra le più alte e spettacolari del Marocco, con una serie di salti d’acqua che si tuffano in un laghetto cristallino circondato da vegetazione lussureggiante.

Cascate di Ouzoud

Fonte: iStock

Le bellissime Cascate di Ouzoud

Le Gole di Todra e del Dades

Le Gole di Todra, situate a pochi chilometri dal villaggio di Tinghir, sono famose per le loro alte pareti rocciose che si ergono a picco, creando uno stretto e suggestivo canyon. La strada che percorre la gola è incastonata tra queste imponenti pareti, alte fino a 300 metri, e offre uno scenario drammatico, particolarmente apprezzato dai fotografi e dagli amanti dell’escursionismo. La gola è anche un punto di riferimento per gli amanti dell’arrampicata, grazie alle sue pareti verticali che attirano alpinisti di tutto il mondo.

Non lontano, la Gola del Dades è un altro punto imperdibile, famosa per i suoi panorami mozzafiato e le curiose formazioni rocciose. La gola del Dades, che si estende per oltre 25 km, è celebre per le sue formazioni rocciose chiamate “torri di roccia”, che ricordano scenari alieni. I visitatori possono percorrere la strada che attraversa la gola, ammirando il contrasto tra le pareti rosse delle montagne e i verdi giardini di palme da dattero. È una zona ideale per il trekking, le escursioni a piedi e la fotografia paesaggistica.

Tizi n’Tichka, il passo delle montagne

Il Tizi n’Tichka è uno dei passi di montagna più alti e panoramici del Marocco, che collega Marrakech e Ouarzazate, attraversando l’Alto Atlante. Situato a un’altitudine di oltre 2.260 metri, questo passo offre panorami spettacolari e una vista mozzafiato sulle vette dell’Atlante. Il Tizi n’Tichka è famoso per le sue numerose curve e i tornanti che rendono il viaggio una vera e propria avventura.

Lungo il percorso, i viaggiatori possono ammirare la diversità dei paesaggi, passando da verdi vallate a terre aride e rocciose, e visitare alcuni dei villaggi berberi che punteggiano la regione. È un luogo ideale per chi desidera esplorare l’architettura tradizionale delle kasbah berbere e scoprire i segreti della vita rurale in montagna. Il passo è anche la porta d’ingresso a luoghi iconici come la Kasbah Ait Benhaddou e le valli del Draa.

Villaggi Berberi, tradizioni e cultura del Marocco

Un altro aspetto affascinante delle montagne dell’Atlante è la possibilità di visitare i villaggi berberi. Questi villaggi, spesso situati in luoghi remoti, conservano ancora intatte tradizioni millenarie e un’atmosfera rurale che sembra fuori dal tempo. In questi villaggi, i visitatori possono scoprire l’artigianato locale, come la tessitura di tappeti, la produzione di olio d’argan e la lavorazione del rame. Le escursioni guidate permettono di conoscere la storia e la cultura di queste popolazioni, mentre gli ospiti possono pernottare in riad tradizionali, gustando piatti tipici come il tagine e il cous cous.

Imlil è un pittoresco villaggio berbero situato a circa 1.800 metri di altitudine, ai piedi della montagna più alta del Marocco, il Toubkal (4.167 metri). Questo villaggio è diventato una delle destinazioni preferite per gli escursionisti che desiderano scalare il Toubkal o semplicemente esplorare le meraviglie naturali dell’Alto Atlante. Imlil è il punto di partenza per numerosi itinerari di trekking che attraversano valli, gole e villaggi tradizionali berberi.

La sua posizione incantevole, circondata da colline verdi, terrazze agricole e villaggi di pietra che si arrampicano sulle montagne, offre uno spettacolo mozzafiato, particolarmente suggestivo durante il tramonto. Imlil è anche famosa per le sue case tradizionali costruite in pietra e argilla, che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante.

Il deserto del Sahara, tra dune e oasi

L’Atlante Marocchino è un’area incredibilmente ricca di paesaggi ed esperienze, ma non è mai troppo lontano dal deserto del Sahara, che gioca un ruolo fondamentale nell’incanto di questa regione. Un viaggio nell’Atlante sarebbe incompleto senza una visita alle sue vicine dune dorate, simbolo per eccellenza del deserto. Le dune di Merzouga, situate ai confini orientali dell’Atlante, sono tra le più iconiche e rappresentano un punto di partenza ideale per vivere l’emozione di un’escursione in camello tra le imponenti ondulazioni di sabbia. Qui, i visitatori possono godere di un’esperienza autentica passando la notte in accampamenti beduini sotto un cielo stellato, circondati dalla pace assoluta e dalla bellezza del deserto.

Oltre a Merzouga, ci sono altre oasi e punti di accesso al deserto che offrono esperienze altrettanto affascinanti. Zagora e Mhamid sono due destinazioni imperdibili per chi desidera un’avventura nel Sahara. Queste località sono ottime per chi cerca di esplorare le distese sabbiose attraverso il campeggio o il trekking tra le dune, vivendo un’esperienza in cui il deserto rivela tutto il suo fascino selvaggio e incontaminato. Ogni tramonto e ogni alba sulle dune di sabbia regalano emozioni uniche, mentre il silenzio e la vastità del paesaggio desertico creano un’atmosfera magica, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.

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Le più belle spa d’Italia con le terme dentro

L’Italia è ricca di fonti termali, note fin dall’antichità. Intorno ad alcune delle più note sono sorti hotel e resort di lusso dove trascorrere un weekend in accappatoio e ciabattine senza neppure dover uscire dalla struttura. Alcuni hotel sono storici, altri moderni e di design, in tutti, comunque, è possibile fare esperienze di benessere totale, curando e prevenendo quei piccoli acciacchi che tutti quanti – più e meno – abbiamo. Immergersi nelle piscine di acqua calda, rilassarsi con getti e bollicine benefiche, respirare vapori e dissetarsi con acque benefiche è il modo migliore per dare beneficio al proprio corpo, circondati dai panorami naturali più vari che vanno dal lago alle Dolomiti, dalle colline toscane ai Colli Euganei, una gioia per gli occhi e per la mente. Ecco le migliori terme e spa d’Italia che si trovano direttamente all’intero di hotel.

Terme Preistoriche, Montegrotto Terme, Padova

Immerso nella zona naturalistica dei Colli Euganei, il complesso di Terme Preistoriche, la più antica struttura termale di Montegrotto Terme, è una delle più famose d’Italia, immersa in un territorio già a grande vocazione termale i cui poteri curativi sono ben noti da millenni. Grazie alle proprietà terapeutiche dei fanghi e al potere curativo dell’acqua termale del Bacino delle Terme Euganee, è un’oasi di rigenerazione olistica che rispetta i più alti standard di sostenibilità. Il complesso, con la struttura principale che ancora oggi costituisce il corpo dell’hotel (a cui sono stati aggiunti di recente sette Green Lodge e una villa indipendenti) nacque all’inizio del XX secolo proprio attorno alle piscine di acque termali. Ce ne sono cinque, tra coperte e scoperte, con idromassaggi – con o senza ozono -, cascate cervicali, due percorsi Kneipp, idrobike e aquarunner. L’acqua curativa delle Terme Euganee genera anche il prezioso Fango Naturale Maturo del bacino termale di Abano e Montegrotto Terme, costituito dall’argilla e dall’acqua ipertermale salsobormoiodica. La fangoterapia è un fiore all’occhiello per Terme Preistoriche, la cui applicazione si basa su un prodotto naturale unico al mondo, dalle proprietà antinfiammatorie equivalenti a quelle di farmaci come il cortisone, ma naturalmente senza effetti collaterali e la cui efficacia è garantita da un brevetto europeo che lo ha promosso a farmaco naturale.

terme-preistoriche

Fonte: Ufficio stampa

Le Terme Preistoriche di Abano Montegrotto

QC Terme Bagni di Bormio, Valtellina

Le proprietà delle acque termali di Bormio sono state citate da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia e poi raccontate anche da Leonardo da Vinci. L’acqua termale solfato bicarbonato alcalino terrosa che scaturisce dalla montagna a una temperatura compresa fra i 37°C e i 40°C viene utilizzata per cure inalatorie, balneoterapia, balneo fangoterapia, fisioterapia, riabilitazione in acqua e percorso vascolare, ma anche per il wellness. La vasca panoramica dei Bagni Vecchi di Bormio è scavata nella roccia con una incredibile vista a picco sulla conca di Bormio, nella quale praticare la balneoterapia moderna. All’interno, i Bagni dell’Arciduchessa sono stati realizzati all’indomani dell’apertura della Strada dello Stelvio nel 1825, per garantire adeguata privacy ai membri della Casa Regnante di Austria – Ungheria. Poi c’è la Grotta Sudatoria di San Martino, un bagno turco naturale che si sviluppa lungo due gallerie scavate nella roccia per oltre 50 metri. Realizzata nel 1827, conduce fino a una delle sorgenti di acqua termale. Le terme si trovano all’interno dell’hotel.

QC Terme Bagni di Bormio, Bormio, Valtellina

Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

La piscina con vista dei Bagni Vecchi di Bormio

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, Saturnia Manciano, Grosseto

Nel cuore della Maremma toscana, da 3000 anni sgorga acqua alla temperatura costante di 37°C attraverso centinaia di piccoli geyser e soffioni in corrispondenza di zone a elevata permeabilità verticale. Il continuo ricambio permette all’acqua di mantenere intatte le sue caratteristiche chimico-fisiche, gli effetti biologici e terapeutici, le condizioni igienico-sanitarie, senza bisogno di alcuna manipolazione esterna. Quella di Saturnia è una vera e propria acqua minerale con specifiche proprietà terapeutiche: in ogni litro di acqua sono disciolti 2,790 grammi di sali minerali, oltre a grandi quantità di due gas specifici: idrogeno solforato e anidride carbonica. L’idrogeno solforato agisce sull’apparato cardiocircolatorio, sull’apparato muscolare e scheletrico e sulle vie respiratorie. Inoltre, ha una forte azione protettiva, antiossidante e profondamente depurante sul fegato. La presenza di anidride carbonica aiuta gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio. Sulla pelle, l’acqua di Saturnia esercita una naturale azione di peeling con proprietà esfolianti, detergenti e antisettiche. Inoltre, bevuta alla fonte, a digiuno e a piccole dosi, può facilitare i processi digestivi, influendo positivamente sui problemi gastrointestinali. La temperatura ha anch’essa le sue benefiche influenze: vasodilatazione arteriosa e venosa con aumento dell’attività cardiocircolatoria, rilassamento della muscolatura e riduzione della sintomatologia osteoarticolare, miglioramento dell’umore. Con le sue piscine termali, all’aperto, gli idromassaggi e i percorsi vascolari di acqua fredda e calda, le piscine delle Terme di Saturnia sono tra le più grandi della Toscana e un’oasi di relax, circondate da uno splendio resort di lusso frequentato da vip e da volti del cinema e della Tv.

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, Saturnia Manciano, Grosseto

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina esterna delle Terme di Saturnia

Fonteverde, San Casciano dei Bagni, Siena

Le proprietà terapeutiche delle acque calde termali della Sorgente Santa Lucia a Fonteverde, il resort termale tra le splendide colline della Val d’Orcia, sono molto rinomate. Le acque termali di questa sorgente sgorgano in superficie a una temperatura di 42°C e sono conosciute fin da tempi antichissimi. Già gli Etruschi e i Romani apprezzavano il potere rigenerante delle acque termali di queste sorgenti. Sono acque ricche di fluoro, magnesio e zolfo. L’apparato locomotore acquista tono muscolare, il sistema nervoso si rilassa, l’organismo gode delle proprietà antinfiammatorie e analgesiche dell’acqua, il fegato e le vie biliari dell’effetto antitossico e metabolico. Se inalata sotto forma di vapore, l’acqua aiuta a migliorare la funzionalità delle vie respiratorie mentre, se bevuta, rappresenta una fonte alimentare di calcio utile nella terapia dell’osteoporosi e una fonte alimentare di elettroliti per gli sportivi. Anche la cute, grazie a un delicato effetto peeling, risulta più levigata e luminosa. All’interno del resort ci sono piscine termali, percorsi idroterapici e trattamenti termali.

Fonteverde, San Casciano dei Bagni, Siena

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina a sfioro riscaldata del Fonteverde con vista sulla Val d’Orcia

Terme di Merano, Merano

L’acqua termale delle Terme di Merano proviene da Monte San Vigilio, a Lana, e viene utilizzata dal 1966. Si tratta di acqua minerale controllata clinicamente con effetti curativi certificati. Nei dintorni, infatti, abbonda il granito, che arricchisce l’acqua piovana all’interno della montagna con radon, fluoro e metalli rari. Queste acque hanno un’azione sedativa e analgesica sul sistema nervoso centrale e periferico, vasodilatatrice periferica e ipotensiva, di rafforzamento del sistema immunitario delle vie respiratorie e di miglioramento in caso di allergie. Nella struttura ci sono 15 piscine interne con diverse temperature, aperte tutto l’anno, di cui due permettono di nuotare anche verso l’esterno. Le dieci piscine esterne che si trovano nel parco sono aperte solo d’estate. Le terme sono collegate tramite un tunnel sotterraneo all’Hotel Terme Merano, famoso per il suo design contemporaneo progettato dal celebre architetto altoatesino Matteo Thun e sono accessibili gratuitamente per tutti gli ospiti, mentre chi non alloggia in hotel deve pagare il biglietto d’ingresso.

Terme di Merano, Merano, Bolzano

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina interna delle Terme di Merano

Bad Moos Aqua Spa Resort, Sesto, Bolzano

All’interno del Bad Moos di Sesto, in Val Fiscalina, Alto Adige, sgorga una preziosa sorgente d’acqua sulfurea nota già dal 1650. Quest’acqua termale, benefica e preziosa, viene impiegata in tre modi diversi: come acqua potabile con varie sorgenti nell’area dell’hotel, come acqua per inalazioni durante i bagni di vapore e il bagno turco per rafforzare le vie respiratorie e, infine, nei bagni termali, per rafforzare la pelle, i capelli e i muscoli. La si trova allo stato puro anche nel ristorante del resort. Quest’acqua è stata classificata come altamente mineralizzata: solfata, fluorata, magnesiaca, calcica con tracce di ferro, è ricca di proprietà igieniche e ottime per la salute e viene utilizzata per la balneocosmesi e per via inalatoria. Sono numerosi i trattamenti della Spa Soma & Anima che si servono dell’acqua solfata. La struttura si trova in un contesto paesaggistico meraviglioso: circondati dalle bolle dell’idromassaggio, immersi nell’acqua calda della piscina esterna, infatti, si gode del panorama naturale delle cime imponenti delle Dolomiti che si stagliano all’orizzonte.

Spa-Bad-Moos

Fonte: @Hannes Niederkofler

I getti d’acqua ternale della spa del Bad Moos

Bagni di Pisa, San Giuliano Terme, Pisa

Fin dai tempi più antichi, l’acqua termale che sgorga dalle profondità di San Giuliano Terme è stata apprezzata per le sue proprietà e funzioni curative. Amate prima dagli Etruschi e dai Romani, poi dalla famiglia dei Medici, le terme Bagni di Pisa conobbero la massima notorietà da quando, nel 1743, il Granduca di Toscana Francesco Stefano di Lorena ne fece la propria residenza termale estiva. Oggi è uno spa-resort 5 stelle con stanze affrescate e arredate con mobili antichi che offre un’esperienza termale unica: dalla cura della salute al dimagrimento, dal relax alla bellezza. Alle terapie termali tradizionali, comprese la fangoterapia e le inalazioni – con una specifica area per bambini – si affiancano i trattamenti di estetica, cosmetologia termale e medicina estetica. Le grandi vasche e le scenografiche piscine sono alimentate, a getto continuo, dalle purissime acque termali solfato-bicarbonato-calcico-magnesiache, che sgorgano in superficie a 38°C. La loro purezza microbiologica è garantita dalla profondità delle sorgenti, dalla continuità e dalla portata del flusso. In virtù delle loro caratteristiche chimico-fisiche, sono particolarmente indicate per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di patologie croniche e degenerative dell’apparato muscolo-scheletrico, respiratorio, cutaneo e gastro-enterico.

Bagni di Pisa

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina interna dei Bagni di Pisa

Terme di Sirmione, Brescia

La presenza a Sirmione di una fonte d’acqua termale è nota fin dal Rinascimento. La vera scoperta risale però solo al 1889, quando un palombaro veneziano di nome Procopio s’immerse nel Lago di Garda andando alla scoperta della Boiola, la fonte di acqua calda di cui tutti parlavano. L’acqua delle Terme di Sirmione è classificata come acqua minerale, batteriologicamente pura e ipertermale, perché sgorga a una temperatura di 69°C. In base alle sue caratteristiche chimico-fisiche, l’acqua di Sirmione è identificata come sulfurea salsobromoiodica. Contiene, infatti, una rilevante quantità di zolfo, sotto forma di idrogeno solforato, sodio, bromo e iodio. Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, stimolanti del sistema immunitario e del funzionamento delle mucose nasali oltre che idratanti.

Sirmione

Fonte: iStock

Le jacuzzi delle Terme di Sirmione

Terme Luigiane, Acquappesa, Cosenza

Alla base della Rupe del Diavolo sgorgano tre sorgenti calde chiamate Caronte, Minosse e Galleria Calda, e una fredda (a 22°C, la cosiddetta Galleria Fredda). Le acque, di origine prevalentemente “vadosa”, si arricchiscono di minerali durante la loro ascesa verso la sorgente. Le acque sono utilizzate negli stabilimenti di cura e nel Parco Termale delle Terme Luigiane così come sgorgano, senza essere trattate. Le acque delle Terme Luigiane sono classificate come sulfuree salso bromoiodiche ipertermali per l’abbondanza dello zolfo rispetto agli altri importanti elementi e anche il suo fango è famoso per la sua efficacia terapeutica. Il complesso è costituito dallo stabilimento Thermae Novae, dal Parco Termale con il Centro Benessere e dal Grand Hotel delle Terme. Le terme e l’albergo sono collegati tra loro con un comodo passaggio interno.

terme-luigiane

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina esterna delle Terme Luigiane

Grotta Giusti, Monsummano Terme, Pistoia

Un grande specchio d’acqua di 750 metri quadrati con una scenografica cascata è al centro di questo resort toscano dove l’acqua bicarbonato-solfato-calcico-magnesiaca ristora grazie alla temperatura di 34°C e alle 40 postazioni di idromassaggio. Poi c’è la piscina termale Bioaquam, alimentata dalla stessa acqua terapeutica alla temperatura costante di 34°C. L’acqua giunge direttamente dalla sorgente termale attraverso i getti subacquei, in un alternarsi di idromassaggi drenanti, panche ad aria e geyser, che favoriscono l’azione terapeutica sul sistema circolatorio e muscolo-scheletrico. Ma protagonista di Grotta Giusti è la grotta millenaria che Giuseppe Verdi definì l’ottava meraviglia del mondo. È la grotta termale più grande d’Europa, una cavità rimasta intatta che si estende per oltre 200 metri nel sottosuolo del resort. Un vero paradiso naturale suddiviso in tre aree chiamate Paradiso, Purgatorio e Inferno, con temperature che vanno dai 28°C ai 34°C. Il vapore emanato è benefico e terapeutico. L’ambiente è ricco di stalattiti e stalagmiti, di labirinti sotterranei con antri spaziosi che creano sale naturali dove sostare per un bagno di vapore detossinante. Sul fondo della grotta si trova il Limbo, uno specchio cristallino di acque termali calde, con una temperatura costante, d’inverno e d’estate, di 36ºC.

Grotta Giusti, Monsummano Terme, Pistoia

Fonte: Ufficio Stampa

La famosa Grotta Giusti
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Napoli, la Befana arriva in città: è magia

L’inizio del nuovo anno segna l’arrivo di un appuntamento imperdibile, l’ultimo dal sapore incantato che chiude, ufficialmente, lo straordinario periodo delle feste. Stiamo parlando dell’Epifania, che tutte le feste porta via, una ricorrenza cristiana che si celebra il 6 gennaio di ogni anno e che commemora l’adorazione dei re Magi, ma che porta con sé anche tutta una serie di tradizioni legate al folclore. Tra queste l’arrivo della Befana.

È proprio questa figura, impersonificata da un’anziana signora che spesso appare al fianco di Babbo Natale, a muovere le masse, e le persone di ogni età, che sono in cerca dell’ultimo incantesimo delle feste: ricevere doni, dolci e calze, come tradizione vuole.

Ma dove si trova la Befana? Proprio come Santa Claus, l’anziana dal cuore d’oro si muove in tutta la Penisola per incontrare grandi e bambini il 6 gennaio, e non solo. Ma se è un’esperienza davvero magica e unica che volete vivere e condividere insieme alla famiglia, agli amici o in coppia, allora, c’è solo un posto da raggiungere. Questo luogo si chiama Napoli: è qui che la Befana ha scelto di atterrare per delle celebrazioni senza eguali.

Epifania a Napoli: incontrare la Befana in città

C’è sempre un buon motivo per visitare Napoli. La città del sole e del mare, infatti, è uno scrigno di tesori tutto da scoprire che passano, inevitabilmente, per le storie, le leggende e le tradizioni che vivono e sopravvivono all’ombra dei luoghi iconici, dei monumenti famosi e tra le strade e le viuzze del centro storico.

Se, però, volete scoprire il capoluogo campano in una veste inedita e suggestiva vi consigliamo di visitarlo adesso. Il motivo? La Befana sta arrivando in città e Napoli è più magica che mai. Per l’Epifania, infatti, sono previsti tutta una serie di eventi incredibili dedicati a cittadini e viaggiatori di ogni età.

Dal Villaggio della Befana, allestito in piazza Mercato, alla Fiera dalla Calza e del Giocattolo, passando per la notte bianca, per gli iconici mercatini e per i concerti: ecco tutte le cose da fare e da vedere in città il 6 gennaio.

Befana San Gregorio Armeno

Fonte: IPA

Le creazioni artigianali di San Gregorio Armeno in occasione della Befana, Napoli

Epifania in piazza Mercato

È l’evento più importante in città, nonché quello più atteso da grandi e bambini, lo stesso che trasforma piazza Mercato in un vero e proprio villaggio incantato. Ci troviamo nel quartiere Pendino, nel cuore della città e al cospetto di una delle piazze storiche del capoluogo campano. È qui che dal 3 al 5 gennaio 2025 viene allestita una piccola città in miniatura che fa da sfondo all’arrivo della Befana.

L’evento Befana a Piazza Mercato, fiera della calza e del giocattolo, giunto alla sua terza edizione, attira ogni anno migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte d’Italia e non solo ed è diventato il vero e proprio simbolo della tradizione dell’Epifania in tutta la Campania.

Durante i giorni dell’evento è possibile passeggiare tra stand di gastronomia e giocattoli, riempire le calze e fare acquisti approfittando delle tantissime proposte in vendita tra le bancharelle e gli stand, 54 per l’esattezza, che animano la piazza. Non mancano, ovviamente, anche punti ristoro, gonfiabili per i più piccoli e esibizioni musicali. L’appuntamento è previsto dal 3 al 5 gennaio 2025 in piazza Mercato dalle 11.00 alle 00.00. Il 3 e il 4 gennaio, inoltre, la monumentale Chiesa di Sant’Eligio Maggiore, che si affaccia sulla piazza, ospiterà due concerti corali.

La notte bianca della Befana e il concerto in piazza

L’evento Befana a Piazza Mercato, fiera della calza e del giocattolo, si concluderà con un appuntamento imperdibile: la notte bianca della Befana. In attesa dell’arrivo della dolce vecchietta, infatti, il 5 gennaio sarà possibile fare shopping e immergersi nell’atmosfera di festa fino a tarda notte.

A intrattenere cittadini e viaggiatori che sceglieranno di trascorrere l’Epifania in città ci sarà anche un concerto incredibile che vedrà l’esibizione di Ste, Rosario Miraggio e Francesco Da Vinci.

Il mercatino di San Gregorio Armeno

Chi ha scelto di soggiornare a Napoli durante l’Epifania non può non inserire nel suo itinerario di viaggio una visita all’iconico mercatino di via San Gregorio Armeno. Aperto tutto l’anno, e ogni giorno, questo ospita alcune delle creazioni presepiali più belle del mondo che portano la firma di artigiani e botteghe campane situate nel quartiere.

Potete passeggiare tra le bancarelle e gli stand, entrare all’interno delle botteghe degli artigiani per fare acquisti per il vostro presepe, e riempire le calze di grandi e bambini con dolciumi e regali.

Concerto dell’Epifania 2025

Per chi è già arrivato in città, invece, segnaliamo il grande concerto dell’Epifania 2025 che si tiene al Teatro Mediterraneo, in Viale Kennedy, il 4 gennaio alle ore 18.45. L’attesissimo evento musicale, che verrà registrato e trasmesso su Rai 1 il 6 gennaio, vedrà salire sul palcoscenico l’Orchestra Partenopea di Santa Chiara, diretta dal maestro Adriano Pennino, e tantissimi altri ospiti.

Befana on bus

Uno degli eventi più attesi dai bambini, durante l’Epifania campana, è quello che porta tutti quanti alla scoperta della città a bordo del bus della Befana.

L’evento, che prende il nome di Befana on bus, si terrà il 5 gennaio con tre corse straordinarie alle ore 10.30, alle 12.30 e alle 15.30. Il viaggio a bordo del bus a due piani, che parte da Piazza Castello, attraverserà i punti iconici della città e sarà accompagnato, in via del tutto eccezionale, dalla Befana e dai suoi assistenti. Durante il tragitto non mancheranno giochi, canzoni, una merenda golosa servita a tutti i bambini e un regalo speciale.

La Befana arriva a Città della Scienza

A Città della Scienza, uno dei luoghi cult di Napoli situato nel quartiere di Bagnoli a Napoli, verrò organizzata una grande festa per celebrare l’Epifania. Nel luogo dove la scienza viene insegnata attraverso attività ludiche, interattive e immersive, le Befane arriveranno in sella alla loro scopa e fluttueranno nell’aria per incantare tutti i presenti.

Durante la giornata, inoltre, verranno organizzati diversi show incredibili che proveranno a indagare, e a risolvere, i misteri più affascinanti della scienza. Non mancheranno, ovviamente, caramelle, cioccolata e carbone da studiare e da mangiare. L’appuntamento è previsto il 6 gennaio 2025 dalle ore 9.00 alle ore 17.00.

Napoli, Epifania al Vomero

Ci spostiamo ora al Vomero, l’elegante quartiere collinare di Napoli caratterizzato da caffè all’aperto e locali raffinati e raggiungibile con la funicolare panoramica. È qui che, a conclusione delle feste natalizie, e in occasione dell’Epifania, si terrà il primo evento dell’anno: un concerto incredibile che animerà il cuore storico del quartiere.

L’appuntamento è previsto il 5 gennaio 2025 dalle ore 19:30 in Piazza Vanvitelli che, nell’occasione, si trasformerà in un palcoscenico incredibile che ospiterà artisti d’eccezione tra i quali il duo Ebbanesis, la cantante Monica Sarnelli e l’orchestra Raoul Swing.

Cosa fare nei dintorni di Napoli per l’Epifania

Per chi è a Napoli, ma ha voglia di scoprire i suoi dintorni in maniera inedita e speciale, segnaliamo altri eventi incredibili da vivere e condividere con tutta la famiglia nel giorno dell’Epifania e non solo.

Nella vicinissima Arzano, situata ad appena 10 chilometri dal capoluogo campano, è possibile prendere parte a un evento magico dedicato a grandi e bambini. All’interno del Teatro Eduardo De Filippo prenderà vita La bottega della Befana, una favola moderna ispirata al romanzo “La freccia azzurra” di Gianni Rodari e portato in scena dalla compagnia Teatro Bertold Brecht. Non un semplice spettacolo da osservare, ma uno show interattivo che coinvolgerà in maniera inedita tutti i presenti. L’appuntamento è previsto il 6 gennaio alle ore 18.00.

Scendendo verso il sud della Campania, invece, è possibile raggiungere le colline di Salerno che, durante l’Epifania, si trasformano in un villaggio della Befana diffuso e bellissimo. Ci troviamo a poco meno di 60 km da Napoli, in alcuni dei luoghi più belli del salernitano che dal 3 al 5 gennaio verranno coinvolti nella seconda edizione di Colline salernitane in festa. Le location da raggiungere sono il Belvedere di Giovi Bottiglieri, Giovi Village e Tenuta dei Normanni: è qui che stand gastronomici e artigianali, eventi musicali, spettacoli e laboratori creativi intratterranno grandi e bambini in attesa dell’arrivo della Befana. Non dimenticatevi di portare con voi la vostra calza da riempire con dolciumi e prelibatezze locali.

Altro appuntamento imperdibile nei dintorni di Napoli è quello che ci porta a Caserta dove, lunedì 6 gennaio 2025, ci sarà la Parata delle Befane. Si tratta di un evento magico che chiude, ufficialmente, il periodo del Natale e che trasforma per un giorno il centro storico della città in una festa alla quale tutti sono invitati. Artisti, musicisti, danzatori e clown animeranno le vie del centro, mentre le Befane presenti racconteranno storie ai bambini regalando a loro dolci e caramelle. Il corteo comincerà alle ore 11.00 dal Palazzo Storico Paternò in via San Carlo e arriverà fino in Piazza Vanvitelli.

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Cosa fare a Firenze per l’Epifania, tutti gli eventi

Anche quest’anno la città di Firenze si prepara a celebrare l’Epifania con numerosi eventi che richiamano la tradizione della Befana, un’occasione speciale per vivere l’ultimo atto delle festività natalizie. Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, rappresenta un momento di festa per grandi e piccini, con tante iniziative che rendono la città ancora più affascinante. La magia del Natale si fonde con l’atmosfera festosa della Befana, una figura che incarna l’attesa e l’incanto dell’inverno.

Tra spettacoli, eventi per bambini, concerti e mostre d’arte, la città fiorentina dunque si trasforma in un palcoscenico ricco di opportunità per festeggiare in modo unico e coinvolgente: che si tratti di partecipare a un evento all’aperto o di immergersi in una delle storiche chiese per un concerto, Firenze offre una vasta gamma di esperienze per ogni tipo di visitatore.

Ecco alcune delle iniziative imperdibili che Firenze offre ai suoi visitatori e residenti, per chi desidera continuare a vivere la magia delle feste, ma non solo: anche a poche ore e km di distanza dalla città fiorentina si possono esplorare paesi e angoli di Toscana incredibili, per una gita fuori porta della Befana che non vi dimenticherete.

“La Befana vien di notte” al Quartiere 4

Il 5 gennaio, piazza dell’Isolotto a Firenze ospiterà un evento speciale per festeggiare l’arrivo della Befana. A partire dalle 16:30, l’attesa figura della Befana arriverà in piazza per distribuire dolci, caramelle e qualche pezzo di carbone per i più birichini! L’evento si concluderà con il tradizionale rogo del fantoccio della Befana, un momento simbolico che chiude le festività natalizie al Quartiere 4. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Gruppo Storico dei Vigili del Fuoco di Firenze, creando un’atmosfera di festa per tutta la famiglia.

“Befana al Q4” alla Limonaia di Villa Strozzi

Il 6 gennaio, alla Limonaia di Villa Strozzi in via Pisana, si terrà un altro evento imperdibile, “Befana al Q4”, con un programma ricco di attività per i bambini. Dalle 15:30, inizierà il laboratorio di lettura interattiva “Fiabe del focolare, un viaggio magico tra Natale e Befana”, a cura dell’associazione Tri-boo, pensato per i bambini dai 4 anni in su. Alle 17:00, il Piccolo Coro Melograno incanterà il pubblico con un repertorio di canti natalizi. Alle 17:30, l’attesissima Befana distribuirà dolci e sorprese ai più piccoli, regalando un ultimo momento di magia per concludere il periodo natalizio in grande stile.

Concerto d’Opera alla Chiesa di Santa Monaca

Per chi desidera vivere un’Epifania all’insegna della musica, la Chiesa di Santa Monaca offre un ciclo di concerti d’opera il 4, 5 e 6 gennaio. Saranno eseguiti brani tratti da alcune delle opere più celebri come “Le nozze di Figaro”, “Tosca”, e “La Bohème”, accompagnati da una cena a tema. Un’esperienza culturale e gastronomica per rendere ancora più indimenticabile e speciale la giornata dell’Epifania di quest’anno.

“Peter Pan – Il Musical” al Teatro Verdi

Se siete in cerca di un’idea per un’uscita teatrale, il Teatro Verdi ospita “Peter Pan – Il Musical” dal 4 al 6 gennaio. Un grande spettacolo che porta sul palco la magica storia di Peter Pan, un modo ideale per festeggiare la Befana con tutta la famiglia. Il musical promette di incantare grandi e piccini con le sue coreografie spettacolari e musiche emozionanti.

Giornata dedicata all’arte: musei e mostre

Se l’arte è ciò che cercate per l’Epifania, Firenze offre una vasta opzione di visite a mostre e musei aperti il 6 gennaio. Oltre a quelli storici come la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia, la città ospita esibizioni temporanee che spaziano dall’arte contemporanea al Rinascimento. Il Palazzo Strozzi, ad esempio, ospita mostre di artisti di fama internazionale, che fanno della visita un’esperienza culturale unica.

Gallerie degli Uffizi Firenze

Fonte: 123RF

Le Galleria degli Uffizi a Firenze

Cosa fare nei dintorni di Firenze per la Befana

Se desiderate trascorrere l’Epifania lontano dal caos della città, Firenze offre numerosi spunti per una gita fuori porta in Toscana.

Volterra e i suoi misteri

A circa un’ora da Firenze, la città di Volterra è perfetta per un’escursione fuori porta. Conosciuta per le sue torri medievali e la sua storia etrusca, Volterra offre una combinazione unica di cultura, arte e natura. Durante l’Epifania, il borgo si anima con eventi tematici che ripercorrono le tradizioni locali, come la processione dei Re Magi, facendo di questa meta un’ottima scelta per chi cerca un’esperienza tradizionale in un contesto suggestivo.

Pisa oltre la Torre

Chi desidera scoprire Pisa spesso si concentra sulla sua celeberrima Torre Pendente, ma la città toscana ha molto di più da offrire, soprattutto se visitata durante il periodo dell’Epifania. La Piazza dei Miracoli, con la sua imponente bellezza, è senza dubbio un luogo imperdibile, dove il Duomo, il Battistero e il Camposanto Monumentale si trovano fianco a fianco, creando uno scenario unico che affascina ogni visitatore. Questi capolavori architettonici, simboli della storia e della cultura della città, sono tanto straordinari quanto emblematici della sua grandezza.

Tuttavia, oltre alla celebre Piazza dei Miracoli, anche il centro storico di Pisa merita assolutamente una visita. Passeggiando tra le sue viuzze strette e le piazze affascinanti come Piazza dei Cavalieri o Piazza del Duomo, è possibile immergersi nell’atmosfera medievale che permea la città, con i suoi palazzi storici, le torri e le chiese che raccontano secoli di storia. La città, infatti, conserva ancora intatto il suo antico fascino, che si riflette nelle tradizioni e nella cultura locale.

Durante il periodo natalizio e dell’Epifania, Pisa si arricchisce di una serie di eventi e mercatini che celebrano le festività. Il Mercato di Natale in particolare, con le sue bancarelle che offrono prodotti tipici, artigianato locale e dolci tradizionali, crea un’atmosfera calda e accogliente che rende la città ancora più suggestiva.

Terme di Saturnia

Se cerchi un’opzione per trascorrere la giornata in totale relax, le Terme di Saturnia, nella Maremma Toscana, sono una scelta ideale per il 6 gennaio. Le famose acque termali di Saturnia sono rinomate per le loro proprietà benefiche, perfette per recuperare energia e rilassarsi dopo le festività. Un’esperienza di benessere che, unita al paesaggio toscano circostante, renderà la vostra Epifania davvero speciale.

 

Piscine termali all'aperto delle Terme di Saturnia in Toscana, al tramonto

Fonte: iStock

Cascate del Molino delle Terme di Saturnia
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I festival invernali più affascinanti d’Europa

L’estate europea è meravigliosa, ma anche l’inverno ha il suo fascino. Oltre ai classici mercatini, che di per sé contribuiscono a creare un’atmosfera magica nelle principali città e non solo, ci sono anche numerosi festival che raccontano le tradizioni uniche di ogni Paese. Molti di questi vedono protagoniste le figure mitologiche pre-cristiane, mentre altri sono estremamente artistici, con elementi naturali come il ghiaccio utilizzati per dar vita a opere uniche e suggestive.

Ma quali sono i festival invernali più affascinanti d’Europa? Qui abbiamo raccolto quelli più belli, così da aiutarvi a pianificare al meglio il vostro viaggio anche in base a questi eventi.

Festa della Befana, Italia

Partiamo dall’Italia, dove tra gli eventi invernali più belli ci sono sicuramente quelli legati alla figura della Befana. Il termine “Befana” deriva dal greco “Epifania”, che significa “apparizione” o “manifestazione” e si festeggia tra il 5 e il 6 gennaio per chiudere ufficialmente il periodo delle vacanze natalizie.

Nell’immaginario collettivo, la Befana è rappresentata da una vecchietta con il naso lungo e il mento aguzzo: viaggiando su una scopa porta doni a tutti i bambini calandosi dai camini e riempiendo le calze lasciate appese. Di eventi e festival nel nostro Paese ne vengono organizzati tanti, alcuni hanno anche un significato legato alle tradizioni contadine, come quelli dell’Emilia-Romagna.

Amsterdam Light Festival, Paesi Bassi

Durante i mesi invernali, l’Amsterdam Light Festival trasforma i canali della città in una tela artistica e luminosa. Durante l’evento, che quest’anno è stato organizzato dal 28 novembre 2024 e terminerà il 19 gennaio 2025, sono esposte oltre 20 meravigliose opere d’arte lungo un percorso che si snoda attraverso i canali. Il festival, per la sua tredicesima edizione, si è ispirato al mondo dei “Rituali”.

Potete partecipare passeggiando tra i canali della città, anche se il modo migliore per farne esperienza sono i canali stessi: per l’occasione, diverse crociere seguono l’itinerario speciale organizzato dal festival offrendo anche approfondimenti sulle opere d’arte attraverso commenti dal vivo o un’audioguida.

Festival invernale Amsterdam

Fonte: iStock

Opere installate per il Light Festival di Amsterdam

Krampus, Austria/Germania/Nord Italia

Il 6 dicembre, in Paesi come l’Austria, la Germania o il Nord Italia, si celebra la festa di San Nicola, un vescovo del III secolo diventato patrono dei bambini e ispiratore della leggenda di Babbo Natale. Nelle Alpi centro-europee, in particolare in Baviera, in tutto il territorio austriaco e in Alto Adige, il giorno di San Nicola coincide con la distribuzione dei doni ai bambini buoni, mentre a quelli cattivi ci pensano altri personaggi: i temibili Krampus.

Queste figure demoniache sono presentate come l’assistente di San Nicola: il 6 dicembre e in altre occasioni durante il mese, viene organizzata una sfilata dove i Krampus sfilano insieme al Santo spaventando i presenti e punendoli con una frusta realizzata con materiali naturali. In alcune città, come Berchtesgaden, sia San Nicola che i Krampus vanno di casa in casa per portare i doni ai bambini o punirli.

Dragon Carnival, Slovenia

Un festival invernale particolarmente suggestivo è quello organizzato in diverse zone della Slovenia. Questa tradizione, chiamata Dragon Carnival, risale al periodo del paganesimo seppur dopo il 1300, quando nell’Europa centrale si assistette alla fusione di tradizioni pagane e cristiane, le celebrazioni mascherate cominciarono a essere organizzate nei giorni precedenti il periodo di digiuno quaresimale.

Durante il Carnevale potrete ammirare carri con draghi giganti e sfilate con i costumi e le maschere tipiche slovene, le quali si contraddistinguono per i colori accesi e per i tratti distintivi che richiamano gli ambienti rurali del passato. Le figure carnevalesche più conosciute del paese sono il ‘kurent‘, originario della città di Ptuj, il ‘laufar‘ del villaggio di Cerkno e lo ‘škoromat‘ del villaggio di Hrušica.

Nell’area circostante Lubiana, invece, sono la ‘mačkara‘ e il ‘petelin‘ del villaggio di Dobrepolje. Nel 2025 il festival si terrà dal 6 al 16 febbraio.

Festival invernali Slovenia

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Le maschere tipiche del Carnevale sloveno

Mari Lwyd, Galles

Durante il periodo natalizio e di Capodanno, il Galles conquista i viaggiatori con una tradizione particolare: il Mari Lwyd. In questa occasione, gli abitanti di diverse città decorano il cranio di un cavallo con nastri e festoni, mentre gli occhi vengono sostituiti da due palline di Natale, il tutto fissato a un palo e a un lenzuolo e indossato come un costume.

L’uomo che indossa il costume, accompagnato da un gruppo di seguaci, cammina per il quartiere bussando alle porte e chiedendo, recitando dei versi, di essere ammesso e di ricevere cibo e bevande. L’evento più importante si svolge ogni gennaio nella città di Chepstow, al confine con l’Inghilterra, dove decine di questi strani cavalli scheletrici invadono le strade.

Ognuno di essi è accompagnato da una squadra di ballerini che si esibiscono in tutta la città prima di sfilare con le Mari Lwyds verso il museo cittadino, nei vari pub e al castello di Chepstow, dove bussano alla porta richiamando la tradizione.

Carnevale delle Isole Canarie

Inverno è sinonimo di Carnevale e uno degli spettacoli più suggestivi e vibranti d’Europa viene organizzato alle Isole Canarie. Con questo evento allegria, costumi e carri allegorici portano colore tra le strade attraverso sfilate spettacolari che si svolgono al ritmo travolgente di batucada e salsa. Si tratta di un Carnevale unico che vi farà vivere una vacanza speciale, ma soprattutto calda: le temperature miti delle Isole Canarie permettono di dimenticare per qualche giorno il freddo italiano nei mesi di febbraio e marzo. Ogni isola vive il Carnevale a modo suo e ognuno di essi ha le proprie tipicità, da Tenerife a Gran Canaria.

Carnevale Tenerife

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Il Carnevale invernale di Tenerife
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Cosa vedere a Schengen, il villaggio dove è stato firmato l’accordo

La sua fama nasce nel 1985, quando il borgo si trasformò nella location storica in cui venne firmato “l’accordo di Schengen”, formalizzando la decisione presa tra i Paesi dell’UE originari per abolire i controlli alle frontiere tra i loro territori. È un luogo che viene nominato spesso, ma l’avete mai considerato come una città da visitare? Se non ci avete mai pensato, forse è giunto il momento di rimediare. Schengen, infatti, attira ogni anno circa 50.000 persone provenienti da ogni parte del mondo!

Ma quali sono le cose da fare e cosa vedere a Schengen? Scopriamolo insieme!

I musei di Schengen

Sono diversi i musei visitabili a Schengen, seppur attualmente il più famoso sia chiuso fino a giugno 2025 perché in fase di ristrutturazione. Stiamo parlando del Museo Europeo, creato per ripercorrere i primi passi e lo sviluppo del trattato decisivo diventato simbolo di libertà di movimento e di abolizione delle frontiere all’interno dell’Unione Europea. Quando aperto venivano organizzate visite guidate grazie alle quali era possibile apprendere aneddoti e curiosità sull’Accordo di Schengen e il suo impatto sulla nostra vita di oggi.

Un altro museo presente in città è A Possen: Vino, folklore e giocattoli, che collega sette case, la più antica delle quali risale al 1617 e mostrata nel suo aspetto originale. Qui potrete fare un viaggio nel tempo e osservare da vicino la vita quotidiana di una tipica famiglia di viticoltori del XVIII e XIX secolo, mentre il museo dei giocattoli espone orsacchiotti, vecchie bambole, trenini elettrici e altri giocattoli di latta. In programma ci sono anche mostre temporanee, visite tematiche, laboratori per bambini e adulti, mostre e serate musicali.

Infine c’è anche la Fondazione Valentiny che ospita una parte delle creazioni architettoniche e artistiche di François Valentiny, intorno ai 3260 oggetti. Disegni, schizzi, sculture e modelli sono stati realizzati in parte in collaborazione con il suo partner viennese Hubert Hermann.

Il monumento dedicato all’accordo

Per celebrare la firma del trattato, nella città di Schengen è stato progettato e costruito anche un monumento apposito visitabile gratuitamente. Situato nella “Place de l’Accord de Schengen”, è composto da tre colonne in acciaio Cor-Ten ed è stato eretto nel 1997 vicino all’imbarco della nave M.S. Princesse Marie-Astrid.

Attività all’aperto

Il borgo di Schengen, situato nel Cantone di Remich a Lussemburgo, è una destinazione famosa non solo per la sua storia e i musei, ma anche per i suoi paesaggi pittoreschi tra vigneti, castelli e la bellezza scenica del fiume Mosella. Nei dintorni della città ci sono diverse aziende vinicole che, previa prenotazione, propongono tour e degustazioni, mentre gli scenari naturali circostanti offrono la location perfetta dove fare escursioni all’aria aperta.

In estate, sia gli abitanti che i visitatori approfittano dei laghi presenti per prendere il sole e rinfrescarsi, mentre anche nelle altre stagioni è possibile scoprire il territorio in modo sostenibile visitandolo in bicicletta. Per gli amanti della natura, inoltre, è imperdibile la riserva naturale Haff Réimech: qui è presente un futuristico centro di conservazione situato su un’isola artificiale ai piedi dei vigneti.

Al piano terra sono esposte informazioni sulla storia dell’area protetta e sul mondo sottomarino, mentre al piano superiore potete scoprire tutto ciò che riguarda gli uccelli e le piante locali. Alla visita al centro potete abbinare un tour di birdwatching nella riserva naturale.

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Perché il 2025 è l’anno perfetto per viaggiare in Asia

Dopo anni di restrizioni provocate dalla pandemia, l’Asia sta riaprendo le porte ai viaggiatori che desiderano immergersi tra i suoi tesori culturali e naturali. In Cina, per esempio, è possibile viaggiare per un massimo di 30 giorni senza richiedere un visto d’ingresso, mentre la Thailandia espande sempre più le sue possibilità guardando non solo ai turisti, ma anche ai nomadi digitali con visti studiati ad hoc.

Se l’Asia chiama, i viaggiatori rispondono: quest’ultimi, per un motivo o per un altro, sono sempre più interessati a esplorare questa parte di mondo e il 2025 sarà probabilmente l’anno in cui molti di loro realizzeranno questo sogno. Sono i dati emersi dall’analisi di Amadeus, società specializzata nella fornitura di software per il settore turistico e dei viaggi a livello globale.

Secondo i dati raccolti sul traffico, i viaggi in uscita da Chengdu in Cina sono aumentati del 66% raggiungendo i 35,2 milioni di passeggeri tra il 2016 e il 2023. Analogamente, il traffico in uscita da Guangzhou è aumentato del 20%. Nello stesso periodo, il traffico in uscita da Delhi in India, un altro Paese caratterizzato da una forte crescita nel settore turistico, è aumentato del 31% superando i 30 milioni di passeggeri.

Scopriamo insieme, nel dettaglio, perché il 2025 è l’anno perfetto per viaggiare in Asia.

Visti d’ingresso e valute convenienti

Per attirare i visitatori stranieri, la Cina ha esteso fino alla fine del 2025 l’ingresso senza visto per numerosi Paesi, tra cui l’Italia. Chiunque possieda un passaporto ordinario e valido potrà visitare la Cina per affari, turismo, visite a parenti e amici senza necessità di richiedere un visto d’ingresso, a condizione che il soggiorno non superi i 30 giorni.

Il prossimo anno, quindi, potrebbe essere il momento giusto per esplorare in modo più semplice e senza troppe burocrazie un Paese dai forti contrasti, dove i paesaggi straordinari, sia naturali che urbani, offrono infinite possibilità di creare itinerari unici ed entusiasmanti.

In più, secondo l’agenzia di rating creditizio statunitense Fitch Ratings, il turismo in Asia dovrebbe tornare ai livelli pre-Covid entro la prima metà del 2025 anche grazie all’indebolimento delle valute locali, un fattore che rende le destinazioni più accessibili ai visitatori stranieri.

Cina

Fonte: iStock

I paesaggi mozzafiato della regione di Guangxi

Sono in Asia le location di serie tv molto attese

Ad alimentare l’interesse nei confronti dell’Asia ci sono anche alcune delle serie tv più attese. Un dato che non stupisce considerando che tra le tendenze per i viaggi del 2025 c’è anche il set-jatting, ossia la tendenza a trascorrere le vacanze nei luoghi dove si sono svolte le riprese di un film o una serie.

La Thailandia, per esempio, sarà probabilmente la destinazione turistica più chiacchierata del 2025 perché il prossimo anno uscirà la terza stagione della popolare serie televisiva “The White Lotus”, ambientata tra Bangkok, Phuket e Ko Samui.

Inoltre, la messa in onda della seconda stagione della serie sudcoreana “Squid Game” dovrebbe ulteriormente accrescere l’interesse per i viaggi in Corea del Sud. Allo stesso tempo, la serie uscita nel 2024 “Shōgun” ha ispirato tour storici in Giappone (un trend destinato a crescere considerando che sono state commissionate la seconda e la terza stagione). A consolidare l’interesse per il Giappone contribuirà anche l’Expo 2025, che si svolgerà a Osaka.

Voli diretti dall’Italia

A rafforzare questo slancio verso l’Asia c’è anche l’aumento dei voli diretti, che consentono di raggiungere alcune delle mete più belle con comodità e convenienza. Iberia, per esempio, ha recentemente lanciato voli diretti tra Madrid e Tokyo, permettendo ai viaggiatori spagnoli di esplorare il Giappone in modo più semplice.

Dall’Italia, invece, sono stati introdotti nuovi voli già nei mesi scorsi. Dal 16 novembre, per esempio, sono cominciati i voli diretti da Roma Fiumicino per Bangkok con ITA Airways a bordo di un Airbus A330neo. Il volo è operativo cinque volte alla settimana il lunedì, il mercoledì, il giovedì, il sabato e la domenica alle 15:15 con arrivo a Bangkok alle ore 07:40 (ora locale), mentre il volo di rientro è il lunedì, il martedì, il giovedì, il venerdì e la domenica alle ore 12:15 (ora locale) con arrivo a Roma alle ore 19:15.

Anche da Milano ci saranno tante opportunità per volare senza scali verso l’Asia. All Nippon Airways, la più grande compagnia aerea giapponese, collega l’aeroporto di Malpensa a Tokyo Haneda con un volo diretto disponibile tre volte a settimana (martedì, giovedì e domenica). Cathay e la compagnia low-cost Hk Express, invece, collegano Malpensa con Hong Kong e con altre 19 destinazioni nella Cina continentale.

Hong Kong

Fonte: iStock

Il fascino della città di Hong Kong al crepuscolo

Nuove aperture per il turismo del lusso

Per chi ama il lusso, l’Asia è la destinazione perfetta. Sempre nuovi hotel aprono le loro porte ai viaggiatori che non pensano troppo al budget, ma ricercano strutture caratterizzate da un design innovativo, dall’utilizzo creativo di edifici storici, dalle posizioni mozzafiato o da un servizio eccezionale.

In particolare sono la Thailandia e l’India le mete in cui trovare gli hotel migliori, citati anche dalle principali riviste di settore. Se fate parte di questa categoria di viaggiatori, date un’occhiata alle nuove aperture per il 2025 perché saranno davvero pazzesche.

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Chemnitz Capitale della Cultura 2025: programma ed eventi

Dal 1985, l’Unione Europea designa alcune città come Capitali della Cultura, un titolo pensato per celebrare la ricca diversità culturale europea e promuovere l’unità e la cooperazione internazionale. Questa iniziativa incoraggia le città a presentare al grande pubblico il proprio patrimonio culturale attraverso un fitto programma di eventi organizzati durante tutto il 2025. Tra queste, insieme alle città gemelle di Nova Gorica e Gorizia, situate ai due lati del confine tra Slovenia e Italia, e Agrigento in Sicilia, c’è anche la città e la regione circostante di Chemnitz, in Germania.

Incastonata nel cuore della Sassonia Chemnitz, spesso soprannominata la “Manchester sassone” per il ruolo centrale occupato durante la Rivoluzione Industriale, sta vivendo un periodo di rinascita puntando a un futuro inclusivo e sostenibile. Drasticamente distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente plasmata dal dominio della Germania Est, ha attraversato negli anni numerosi cambiamenti.

Nel 2019 la regione mineraria dell’Erzgebirge/Krušnohorí è stata dichiarata Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e, quest’anno, con la nomina a Capitale della Cultura, vuole mostrarsi al mondo in una veste nuova invitando i viaggiatori a visitarla e scoprirla partecipando a un ricco calendario di eventi.

Inaugurazione ufficiale come Capitale della Cultura 2025

La prima data in programma, quella dedicata all’inaugurazione ufficiale di Chemnitz come Capitale della Cultura, è il 18 gennaio. Per l’occasione saranno allestiti tre palchi nella Piazza del Municipio, dove verranno presentati oltre 60 dei 160 progetti che si svolgeranno durante l’anno. Sin dal primo giorno, i partecipanti avranno l’occasione di immergersi nel patrimonio culturale della città partendo da un assaggio delle specialità gastronomiche tipiche.

Dalle ore 17:00, 120 volontari arriveranno con la storica locomotiva a vapore “Hegel” che attraverserà il centro città facendo diverse tappe, rievocando il passato industriale di Chemnitz. Lo spettacolo di apertura vero e proprio inizia alle 19:00 nella piazza intorno alla statua di Karl Marx, situata proprio nel centro città, dove si terrà uno spettacolo con musica, danza e narrazioni culturali. La giornata termina nei club di Chemnitz, anche questi parte integrante del panorama cittadino.

Chemnitz capitale della cultura

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Piazza del Municipio a Chemnitz

Gli eventi organizzati durante l’anno

Se state programmando un viaggio in Germania, fate un salto anche nella cittadina di Chemnitz perché il programma in serbo per quest’anno è davvero ricco di eventi. In un periodo in cui visitare destinazioni meno conosciute diventa sempre più importante per alleggerire le mete colpite dal turismo di massa, le Capitali della Cultura ricoprono un ruolo fondamentale. Non a caso, il motto scelto da Chemnitz e dai 38 comuni partner è proprio “C the Unseen”, ossia rendere visibili tesori nascosti e portare alla luce ciò che è poco conosciuto.

Ed è con questo spirito che la città non vede l’ora di accogliere nuovi viaggiatori per farsi conoscere attraverso un calendario ricco di proposte. Tra gli eventi più attesi c’è sicuramente il Festival KOSMOS per la democrazia, una celebrazione della diversità e del dialogo con concerti, letture e dibattiti previsto dal 13 al 15 giugno 2025.

Dal 9 al 13 settembre ci sarà la European Peace Ride, una gara ciclistica che unisce Germania, Polonia e Repubblica Ceca, e a giugno, con data ancora da definirsi, “Odissea in C”, una performance di danza del balletto di Chemnitz ispirata all’Ulisse di James Joyce. Dal 18 luglio al 17 agosto 2025 ci sarà Begehungen Art Festival, un festival d’arte contemporanea organizzato in una centrale elettrica dismessa.

Mostre ed eventi culturali

Sono tante anche le mostre organizzate, come “Tales of Transformation” al Museo Industriale di Chemnitz, una riflessione sullo sviluppo delle ex città industriali europee, visitabile dal 25 aprile al 16 novembre 2025. La mostra “Realtà europee”, invece, esplora il realismo degli anni ’20 e ’30 su una scala senza precedenti, mentre quella su Edvard Munch vi permetterà di ammirare le collezioni d’arte del pittore norvegese approfondendo il tema della paura.

Infine, tra gli eventi culturali organizzati spicca anche “Silberglanz und Kumpeltod”, una retrospettiva sulla storia mineraria della regione, in corso al museo di archeologia SMAC fino al 29 giugno 2025.

Percorsi artistici

Un altro progetto interessante realizzato in occasione di quest’anno all’insegna della cultura è “The Purple Path”: si tratta di un percorso artistico e scultoreo che mette in mostra opere di rinomati artisti internazionali, nazionali e sassoni. Il risultato è una mostra allestita negli spazi pubblici che racconta la storia delle persone, dell’artigianato e dell’industria del territorio.