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È boom di prenotazioni di posti in classe premium in aereo

Il 2024 sarà ricordato anche per il boom delle classi premium, sempre più richieste dai viaggiatori e pertanto introdotte da un numero crescente di compagnie aeree a bordo dei propri aeromobili. La nuova fascia intermedia tra la prima classe e l’economy sembra essere la risposta ideale per chi cerca maggiore comfort a bordo senza dover sborsare cifre da capogiro.

Certo non è la fine dell’economy, simbolo inossidabile del viaggio accessibile, ma nonostante l’attuale contesto economico incerto, i viaggiatori, soprattutto americani, stanchi di sedili sempre più stretti, spazi ridotti e disagi crescenti, sono disposti a pagare qualcosa di più pur di volare più comodamente.

L’evoluzione delle classi di bordo

Secondo quanto riporta Repubblica, per anni, prima della pandemia, le maggiori compagnie aeree statunitensi avevano cercato di convincere i clienti ad acquistare tariffe intermedie. Delta Air Lines, ad esempio, aveva introdotto file con maggiore spazio per le gambe e servizi migliorati, ma con risultati decisamente poco incoraggianti: nel 2011 solo il 14% delle sue tariffe di prima classe veniva effettivamente venduto. Spesso, infatti, i posti premium venivano assegnati come upgrade gratuiti ai frequent flyer e ai detentori di programmi fedeltà.

Dopo il Covid, però, il panorama è cambiato drasticamente. I viaggiatori, consapevoli dei rischi sanitari e desiderosi di maggiore spazio, hanno iniziato a essere più propensi a pagare per avere sedili più comodi. E così, nel 2023, Delta ha venduto il 74% dei suoi posti di prima classe, segnando un aumento impressionante rispetto agli anni precedenti. Secondo CAPA-Centre for Aviation, le tariffe premium sulle rotte più trafficate del Nord America sono cresciute del 36% rispetto al 2019. Questo boom ha spinto compagnie come United Airlines ed Emirates ad ampliare le offerte premium, introducendo nuove cabine e migliorando i servizi.

La classe premium non è semplicemente un compromesso tra economy e prima classe, ma una vera e propria esperienza migliorata. Tra i vantaggi offerti troviamo sedili più spaziosi, cibo e vino di qualità superiore, kit di cortesia con articoli di lusso e persino calzini e pantofole gratuiti. Inoltre, molte compagnie stanno investendo nella riprogettazione delle cabine per offrire spazi più confortevoli e servizi esclusivi.

Per chi viaggia ancora in economy, il miglioramento delle classi premium è visto quasi come una provocazione. Negli ultimi anni, l’economy è diventata sinonimo di disagi con sedili più stretti, spazi ridotti nelle cappelliere e una sempre minore possibilità di avere assegnato un sedile con un posto libero accanto. Inutile dire che con la competizione sui prezzi tra le compagnie aeree, la comodità è stata sacrificata per garantire tariffe più basse e massimizzare i profitti.

Due bicchieri di spumante

Fonte: iStock

Servizio premium a bordo di un aereo

Il futuro della classe premium

L’idea di una classe premium non è nuova, si apprende da Repubblica. Già nel 1955, la TWA aveva introdotto i primi posti premium, approfittando di una normativa che consentiva la divisione dei passeggeri in più cabine. Negli anni successivi, a seguito della liberalizzazione del settore nel 1979, la distinzione tra economy e premium si è consolidata. Tuttavia, con l’avvento delle compagnie low cost, la competizione sui prezzi ha portato alla scomparsa dei vantaggi per i passeggeri, lasciando spazio solo ai clienti business e frequent flyer.

Con il Covid, anche il segmento business ha subito un duro colpo, costringendo le compagnie aeree a ripensare le strategie per attirare nuovi clienti. Le tariffe premium, acquistate solo dal 3% dei viaggiatori ma che rappresentano ben il 15% delle entrate, si sono rivelate una scelta vincente. Con un investimento aggiuntivo accessibile — spesso intorno ai 250 euro in più rispetto all’economy — i viaggiatori possono ottenere maggiore comfort senza affrontare i costi esorbitanti della prima classe.

Le compagnie aeree stanno scommettendo sul fatto che la richiesta di comfort continuerà a crescere. Le tariffe premium attirano un pubblico sempre più diversificato, tra cui giovani professionisti e donne, che sono disposti a pagare di più per evitare i disagi dell’economy. Un trend che segna una nuova era per il settore aereo, dove la qualità dell’esperienza di viaggio torna al centro delle strategie di mercato.

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Cosa fare a Torino per l’Epifania 2025, gli eventi più belli

L’Epifania del 2025 a Torino si preannuncia come un’opportunità straordinaria per vivere la città in un’atmosfera unica e suggestiva. Il 6 gennaio, infatti, Torino si trasformerà in un palcoscenico vivente, con una serie di eventi speciali, spettacoli teatrali, concerti e visite guidate che sapranno coinvolgere tutti, dai più piccoli agli adulti. La città, con il suo ricco patrimonio storico, culturale e artistico, si presta perfettamente a celebrare questa festività in modo originale, combinando le tradizioni locali con esperienze innovative.

Passeggiate nel centro storico, concerti nei luoghi più emblematici, rievocazioni storiche e rappresentazioni teatrali animeranno i luoghi simbolo della città, come la Mole Antonelliana, Piazza Castello e il Parco del Valentino, creando un mix perfetto tra cultura, spettacolo e tradizione. Che si tratti di una visita al Museo Egizio, uno dei più prestigiosi del mondo, o di una passeggiata per i mercatini di Natale che chiudono la loro stagione, ogni angolo di Torino avrà qualcosa di speciale da offrire in questo giorno di festa.

Per chi desidera vivere un’esperienza a tutto tondo, l’Epifania torinese si presenta come un momento da non perdere, capace di coniugare la magia della tradizione con l’emozione della scoperta.

Le Passeggiate del Direttore al Museo Egizio

Un appuntamento esclusivo per gli appassionati di arte e cultura che vogliono scoprire qualcosa di interessante da fare durante la Befana è rappresentato dalle Passeggiate del Direttore al Museo Egizio di Torino, in programma il 6 gennaio 2025 dalle 20:00 alle 22:00. Per questa edizione, il direttore Christian Greco guiderà un piccolo gruppo di massimo 30 partecipanti in un percorso serale attraverso le straordinarie collezioni del museo, immergendo i visitatori nell’atmosfera speciale della giornata dell’Epifania. L’intento è quello di favorire un dialogo diretto tra il Direttore e i partecipanti, con 30 minuti finali dedicati a domande e approfondimenti.

Questa visita esclusiva offre un’esperienza più intima con le opere esposte, mettendo in risalto il valore della conoscenza e della preservazione del patrimonio culturale. La visita, della durata di 2 ore, è a pagamento (50 euro per i non membri) e richiede una prenotazione obbligatoria, vista la limitazione dei posti. Si tratta, dunque, di un’opportunità imperdibile per scoprire uno dei musei più importanti d’Italia in una veste più raccolta e suggestiva, ideale per chi vuole vivere la cultura egizia in un’atmosfera unica.

Spettacoli teatrali e musical a Torino

Torino, la città che sa mescolare tradizione e innovazione, propone una serie di spettacoli imperdibili per il ponte dell’Epifania. Diversi teatri della città offrono performance di grande valore artistico, adatte a tutte le età e gusti. Ecco alcuni dei principali eventi teatrali a cui è possibile partecipare nei giorni dell’Epifania a Torino:

  • Teatro Grande Valdocco: “Giselle” (4 gennaio)
  • Teatro Regio: “Roberto Bolle and Friends” (4 e 5 gennaio)
  • Casa Gianduja: “Schiaccianoci e Re dei Topi” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Alfieri: “Mare Fuori – Il Musical” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Colosseo: “Oblivion – Tuttorial” (5 e 6 gennaio)

Questi spettacoli offrono una varietà di generi, dalla danza al musical, passando per il teatro comico, per un 6 gennaio all’insegna della cultura e dell’intrattenimento.

Museo Nazionale del Cinema e Mole Antonelliana

Per chi ama un po’ di cinema e panorami mozzafiato, il Museo Nazionale del Cinema, situato nella Mole Antonelliana, è una delle attrazioni più iconiche di Torino. La Mole, progettata nel 1863 dall’architetto Antonelli, è uno dei simboli della città e offre una vista spettacolare sulla capitale piemontese grazie al suo ascensore panoramico.

Il Museo del Cinema, uno dei più apprezzati in Italia, è perfetto per trascorrere una giornata di cultura immersiva, tra mostre temporanee e una vasta collezione di materiale cinematografico. Durante l’Epifania, la Mole sarà aperta per tutti coloro che desiderano scoprire la magia del cinema e godere della vista panoramica sulla città.

Esplorazioni culturali al Palazzo Madama e Pinacoteca Agnelli

Al Palazzo Madama, uno dei principali musei della città, è possibile immergersi nell’affascinante storia di Torino, passando dalle fondamenta romane al trionfo barocco. Il palazzo ospita una vasta collezione di opere d’arte e oggetti storici, ed è un luogo ideale per chi vuole scoprire la storia della città in un contesto elegante e suggestivo.

A pochi passi da Palazzo Madama, la Pinacoteca Agnelli ospita una selezione esclusiva di opere d’arte della collezione privata degli Agnelli, tra cui capolavori di artisti italiani e internazionali. La galleria, progettata dall’architetto Renzo Piano, è un altro punto di riferimento imperdibile per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea.

Gite fuori porta: Torino e i suoi dintorni

Se la città di Torino vi affascina ma volete scoprire anche i dintorni torinesi, il giorno della Befana è l’occasione perfetta per fare una gita fuori porta. Ecco alcune idee interessanti:

  • In bicicletta alla Venaria Reale: una gita in bicicletta alla Venaria Reale, uno dei complessi più belli della Regione, che offre splendidi giardini e l’architettura barocca. È un posto ideale per una passeggiata tra arte, natura e storia.
  • Itinerario delle Residenze Sabaude: patrimonio Unesco, questo percorso permette di visitare alcune delle residenze più affascinanti dei Savoia, tra cui il Palazzo Reale di Torino e la Reggia di Venaria.
  • Villa della Regina: un’altra gemma delle Residenze Sabaude, che offre un parco magnifico e una vista panoramica sulla città. È il luogo ideale per una passeggiata tranquilla immersi nella storia.
  • Trekking sulle gole degli Orridi di Uriezzo: se amate la natura e il trekking, le Gole degli Orridi di Uriezzo nel Verbano-Cusio-Ossola sono un’escursione emozionante e panoramica, perfetta per un’epifania all’insegna dell’avventura.

Adesso che avete preso visione di questi interessanti spunti per trascorrere l’Epifania 2025 a Torino, non vi resta che fare le valigie e partire alla volta dell’elegante città piemontese, lasciando spazio anche per scoprire i sapori autentici e inimitabili del suo patrimonio enogastronomico.

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2025 in Gran Bretagna: è l’anno della cultura e della natura

Il 2025 si preannuncia come un anno straordinario per la Gran Bretagna, che sarà un vero crocevia di celebrazioni culturali, aperture di nuovi spazi e occasioni per immergersi nella natura. Con eventi che spaziano dall’arte alla letteratura, dallo sport alla storia, quest’anno promette di catturare l’attenzione dei visitatori di ogni provenienza. Ecco una panoramica dei momenti più attesi e delle esperienze da non perdere.

Arte e cultura con Bradford al centro della scena

Al centro del palcoscenico culturale britannico c’è Bradford, proclamata Città della Cultura del Regno Unito 2025. Questa città vibrante ospiterà un programma di oltre 1.000 eventi che abbraccia il suo patrimonio multiculturale e industriale. Tra installazioni d’arte pubblica e progetti comunitari, il fiore all’occhiello sarà la riapertura del National Science and Media Museum, trasformato in un centro di eccellenza per il cinema, la fotografia e la radiodiffusione.

Nel sud dell’Inghilterra, gli amanti della letteratura celebreranno i 250 anni dalla nascita di Jane Austen con eventi dedicati nei luoghi più cari alla scrittrice, come Bath e l’Hampshire. A Londra, il V&A East al Queen Elizabeth Olympic Park, inaugura con la mostra “The Music Is Black: A British Story”; mentre dal 12 aprile al 16 novembre 2025, il V&A South Kensington ospiterà la mostra ‘Cartier’, dedicata alla leggendaria Maison Cartier. L’esposizione presenterà oltre 350 pezzi di gioielleria, tracciando la storia, l’artigianalità e l’evoluzione di Cartier in uno dei marchi di gioielleria più prestigiosi al mondo.

Inaugurerà invece il 5 luglio al Design Museum di Londra la mostra ‘Barbie®: The Exhibition’ che esplora l’evoluzione della bambola più famosa del mondo, evidenziando il suo impatto culturale, dalle origini nel 1959 alla sua influenza sulla moda, il design e la rappresentazione di genere in oltre sei decenni.

Tra storia e patrimonio rivive il fascino del passato

Il 2025 segna i 200 anni dalla nascita della ferrovia moderna, celebrati con il programma nazionale Railway 200. Tra gli eventi chiave, l’apertura della New Hall del Locomotion Museum di County Durham e la rinnovata Station Hall del National Railway Museum di York. Il passato ferroviario si unisce alle celebrazioni astronomiche con i 350 anni del Greenwich Royal Observatory, che inaugura il progetto “First Light”.

In Scozia, l’Inverness Castle Experience offre un’esperienza immersiva che intreccia la storia e il patrimonio culturale locale, mentre in Inghilterra riaprono il Jewry Wall Museum di Leicester, con il suo focus sul passato romano, e l’Hull Maritime Museum, arricchito da nuove mostre dedicate al mare.

Celebrazioni reali e tradizioni senza tempo

Anche l’anno regale si annuncia fitto di appuntamenti che segneranno il 20° anniversario di matrimonio del Re Carlo III e della Regina Camilla. Un’occasione perfetta per visitare la loro tenuta di Highgrove nei Cotswolds, celebre per i suoi giardini. Ma anche per assistere a eventi tradizionali di grande richiamo, come il Trooping the Colour, il Royal Edinburgh Military Tattoo e gli iconici Highland Games, un’esplosione di sport e folklore scozzese.

Una celebrazione della tradizione scozzese, della sportività e dello spirito comunitario, che si svolge in città e villaggi di tutta la Scozia dalla primavera all’inizio dell’autunno, con danze popolari, parate dei clan e competizioni iconiche come il lancio del caber, del martello e il tiro alla fune.

Chi ama il glamour potrà assistere al Royal Ascot e alle mostre regali, come “Royal Portraits: A Century of Photography” al Palace of Holyroodhouse, a Edimburgo, che presenta la monarchia britannica attraverso un secolo di ritratti fotografici che catturano momenti formali e della vita familiare.

Tiro alla fune

Fonte: iStock

Tiro alla fune agli Highland Games in Scozia

Giardini incantevoli e avventure all’aria aperta

La natura sarà protagonista nel 2025, con eventi che spaziano dai giardini botanici, considerati un vero tesoro nazionale, alle avventure sotto i cieli stellati. Il celebre Chelsea Flower Show a Londra, in programma dal 20 al 24 maggio, aprirà le porte di giardini innovativi e mostre floreali di fama mondiale. Per chi cerca gemme meno conosciute, l’Harrogate Spring Flower Show e i giardini regionali, come l’Eden Project in Cornovaglia, promettono esperienze altrettanto memorabili.

Dalle oasi verdi urbane ai cinque giardini principali della Royal Horticultural Society (RHS), c’è sempre un angolo di natura da scoprire. Tra le novità, il RHS Flower Show di Wentworth Woodhouse, in programma dal 16 al 20 luglio 2025, farà il suo debutto nel calendario della Royal Horticultural Society, presentando progetti di giardini all’avanguardia, spettacolari esposizioni floreali, conferenze tenute dai migliori esperti del settore e musica dal vivo, tutto sullo sfondo di una delle dimore storiche più maestose della Gran Bretagna.

Gli amanti dell’astronomia potranno partecipare al North York Moors and Yorkshire Dales Dark Skies Festival, che festeggia il suo decimo anniversario con attività di astrofotografia e osservazione delle stelle. Eventi simili, che offrono ulteriori opportunità di osservare i cieli notturni della Gran Bretagna, si svolgeranno anche durante la Welsh Dark Skies Week e il Cumbrian Dark Skies Festival.
E per chi preferisce le escursioni, in occasione del suo 60° anniversario, la Pennine Way invita a cimentarsi su un percorso di lunga distanza attraverso i suggestivi paesaggi dell’Inghilterra settentrionale.

Pennine Way

Fonte: iStock

Hill Walking lungo il Pennine Way, UK

I grandi eventi sportivi

Ad agosto, la Gran Bretagna ospiterà la Coppa del Mondo di rugby femminile, con partite in numerose città, tra cui Brighton, Bristol, Londra, Manchester, Northampton, Sunderland e York. Che si tratti di assistere a una partita in riva al mare a Brighton & Hove o di immergersi nella cultura di Bristol, in ogni località c’è poi molto da scoprire, al di là dello sport. Parallelamente, la stagione della Premier League offrirà emozioni calcistiche negli stadi più iconici del Paese, tra cui l’Old Trafford, Anfield e Stamford Bridge, con possibilità di partecipare a tour dei diversi complessi sportivi nei giorni senza partite.

Il calendario sportivo comprende anche il Royal Ascot, la Henley Royal Regatta e il Gran Premio di Formula 1, oltre agli emozionanti Highland Games e alla storica Boat Race.

Un’estate di festival e celebrazioni

Il 2025 si conferma un anno particolarmente favorevole per i festival musicali, tra cui il Reading and Leeds Festival, il Festival dell’Isola di Wight e il TRNSMT di Glasgow. Gli appassionati di musica potranno anche celebrare il ritorno degli Oasis sul palcoscenico, mentre eventi come il Green Man Festival offriranno esperienze eco-consapevoli. Sul fronte LGBTQIA+, il Portsmouth UK Pride e i celebri Brighton & Hove Pride e Manchester Pride illumineranno l’estate con colori e inclusività.

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Per viaggiare in Israele servirà l’Eta: cos’è

Dal 1° gennaio 2025, Israele introdurrà una nuova procedura obbligatoria per tutti i turisti provenienti da Paesi esenti da visto. Si tratta dell’ETA-IL, un sistema elettronico che consentirà alle autorità israeliane di effettuare un controllo preventivo sui passeggeri in arrivo, migliorando la sicurezza e semplificando le formalità di ingresso nel Paese.

Grazie a questa nuova procedura, infatti, i viaggiatori non solo avranno un’esperienza più fluida e rapida al momento dell’ingresso, ma Israele potrà garantire anche un maggiore controllo sulle persone che accedono al suo territorio. La possibilità di evitare sorprese all’arrivo è senza dubbio un vantaggio significativo per chi viaggia verso la Terra Santa, rendendo l’esperienza di viaggio più semplice e serena.

Cos’è l’ETA-IL e come funziona?

Il termine ETA sta per Electronic Travel Authorization (Autorizzazione Elettronica di Viaggio), ed è un sistema che permette alle autorità di esaminare in anticipo i dati dei passeggeri prima del loro ingresso nel Paese. A partire dal 1° gennaio 2025, chiunque arrivi in Israele da uno dei Paesi che godono dell’esenzione dal visto, dovrà compilare il modulo ETA-IL prima di imbarcarsi. Questo modulo digitale fornirà alle autorità israeliane una serie di informazioni personali, compreso il motivo del viaggio, i dettagli del volo e una serie di domande di sicurezza.

In pratica, prima che il passeggero possa salire a bordo del volo, il sistema ETA verificherà automaticamente la sua idoneità all’ingresso in Israele. Se la richiesta dovesse suscitare qualche dubbio o problema, il viaggiatore riceverà un’ulteriore comunicazione per risolvere la questione con l’Ambasciata israeliana del proprio Paese di origine. Questo passaggio consentirà di ridurre al minimo i disagi al momento dell’arrivo, evitando che i viaggiatori si trovino sorpresi da una decisione di rifiuto all’ingresso all’ultimo minuto.

L’ETA-IL è, infatti, uno strumento pensato per migliorare la sicurezza nazionale, ottimizzare i controlli di immigrazione e garantire una gestione più fluida dei flussi turistici. Un altro vantaggio di questo sistema è che permette di ridurre i tempi di attesa al controllo passaporti una volta arrivati in Israele. I passeggeri che avranno completato la procedura online saranno già registrati nel sistema, consentendo loro di passare rapidamente ai controlli finali.

L’ETA israeliano avrà un costo di circa 25 NIS, pari a 6,55 euro, una cifra modesta che coprirà l’intero processo di registrazione online.

I vantaggi dell’ETA per il turismo 

L’introduzione dell’ETA-IL non solo servirà a rafforzare la sicurezza, ma avrà anche l’effetto di snellire le operazioni burocratiche per i viaggiatori. Il sistema mira a prevenire situazioni problematiche in cui il rifiuto di ingresso è già noto in anticipo, permettendo al passeggero di affrontare la situazione con maggiore tranquillità, evitando inutili disagi all’arrivo.

Inoltre, il processo sarà particolarmente semplice per chi ha già esperienza con sistemi simili, come quello implementato negli Stati Uniti, in Canada e in Australia, dove l’ETA è in uso da anni. Si prevede che il sistema si espanda anche nell’Unione Europea, aumentando l’efficienza delle procedure di ingresso non solo per Israele ma per altri Paesi.

Per coloro che dovessero avere difficoltà nel completare la procedura, sarà disponibile un centro di assistenza che fornirà supporto per risolvere eventuali problematiche o rispondere a domande aggiuntive. Il servizio sarà accessibile attraverso il sito web ufficiale dell’Autorità Israeliana per la popolazione e l’Immigrazione, che offre informazioni dettagliate in diverse lingue.

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Quale abbigliamento ed equipaggiamento per le escursioni estive in montagna

In montagna, equipaggiamento e sicurezza vanno sicuramente a braccetto. È chiaro che la sicurezza in montagna dipende innanzitutto dal buon senso, dalla preparazione fisica, tecnica e mentale e dalla capacità di saper riconoscere i propri limiti, ma è altrettanto vero che un’attrezzatura adeguata ci permette di muoverci con maggiore sicurezza e operare al meglio rispetto a un equipaggiamento inadeguato.

Infatti, capita spesso di incontrare sui sentieri escursionisti che calzano i sandali per non parlare poi di quelli che imprudentemente camminano completamente fuori sentiero, perché, se malauguratamente facessero cadere un sasso a valle, le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Invece, l’abbigliamento e l’equipaggiamento di chi va in montagna deve necessariamente essere completo e di ottima qualità e, soprattutto, deve essere adeguato alla difficoltà e alla durata dell’escursione e la scelta dei capi da indossare va valutata sotto l’aspetto tecnico prima che estetico.

Oggi, in commercio, esistono capi di abbigliamento sportivo realizzati con tessuti leggeri, traspiranti e resistenti grazie a tecniche di lavorazione sofisticate in grado di assicurare il massimo comfort in tutte le situazioni climatiche. Ecco i consigli su quale abbigliamento ed equipaggiamento scegliere per un’escursione alpina ideale.

Abbigliamento indispensabile

Scarpe e calze

La scarpa è l’elemento più importante dell’escursionista: è indispensabile e non si può fare a meno di preferirne una adatta. La calzatura da trekking deve essere scelta con cura e avere una suola flessibile antiscivolo (possibilmente in Vibram) e della misura giusta, non troppo larga perché il piede deve poter “sentire” il terreno, ma neanche troppo stretta per evitare così la formazione di vesciche. Basse e morbide con suole artigliate per le passeggiate di fondo valle, alte e rinforzate sui fianchi per escursioni, vie ferrate e ghiaioni. Le scarpe sbagliate e non idonee al tipo di attività sono causa di cadute e slogature. Da non sottovalutare l’importanza anche delle calze: meglio di lana o fibra perché si bagnano meno e riducono l’attrito con lo scarpone; preferibilmente fino all’altezza del ginocchio, così riparano da eventuali morsi di vipere. Niente cotone, perché tende a bagnarsi e a scaldare troppo il piede: traspirabilità per prima cosa. Le calze ideali devono essere di tessuto tecnico, rinforzate in punta e sui talloni per sopportare meglio le pressioni durante le camminate. È bene ricordare che il 90% degli incidenti che si verificano in montagna sono determinati proprio da calzature non idonee.

Pantaloni

Anche se può sembrare che faccia molto caldo, non è mai consigliato partire solo con pantaloni corti: la vegetazione può pungere e graffiare i polpacci. Oggi esistono pantaloni “modulari”, con cerniere alle ginocchia che permettono di renderli corti o lunghi in base al bisogno. Per gli stessi motivi elencati sopra, è sempre bene che siano anti-strappo e traspiranti perché, camminando, si suda parecchio, con qualche rinforzo nei punti strategici come ginocchia, caviglie e fianchi, soprattutto che siano antivento e impermeabili.

Maglietta

Il primo stato a contatto con la pelle è meglio che non sia di cotone perché attira e trattiene il sudore ma di tessuto tecnico e traspirante: permette di espellere il sudore, non rimane inzuppato, termoregola e si asciuga in fretta. Oggi, sul mercato ci sono capi intimi e T-shirt di lana che si comportano come i tessuti tecnici. La lana è un tessuto naturalmente isolante, il che significa che trattiene il caldo in inverno, ma è anche traspirante, e quindi espelle il sudore in estate e mantiene al fresco esattamente come un tessuto sintetico tecnico. Se proprio vi piace la perfezione, una T-shirt con zip sul collo permette di isolarsi meglio nel caso di colpi di vento o repentini abbassamenti della temperatura.

Felpa o pile

Il secondo strato da indossare, se la temperatura si abbassa o se si alza il vento, deve assicurare calore e protezione dal vento. Oggi vanno per la maggiore i pile, che permettono di avere buone performance con minimi spessori e ingombri: meglio se è con la zip completa (si può aprire e chiudere anche camminando senza sfilare  l’intero capo), con il collo rialzato e con tasche laterali e sul petto per riporre gli oggetti di uso frequente. La perfezione? Zip anche nelle tasche e ascellari per aumentare la ventilazione quando si comincia a sudare, ma non è il caso di rimanere in maglietta.

Giacca

Indispensabile, immancabile, imprescindibile. Da mettere sempre e comunque nello zaino, anche se quando si parte splende il sole e il clima è gradevole, ma dai duemila metri in su la temperatura può calare in maniera brusca, il termometro si abbassa di 6/7 gradi ogni mille metri di dislivello e i venti in quota intensificano notevolmente la percezione del freddo (a tal proposito, è bene ricordare che oltre 2500 metri di altitudine, la neve può cadere tutti i mesi dell’anno). Oggi ne esistono di leggerissime che si accartocciano in un pugno, ma in ogni caso la giacca per le escursioni deve essere di tessuto tecnico come Goretex, Polartec, Primaloft, impermeabile, traspirante, con il cappuccio, le cuciture termosaldate per non far infiltrare l’acqua piovana, antistrappo, con rinforzi sui punti di logoramento come spalle e gomiti. Il top? Cappuccio con cordino, cordino in vita, polsini che si stringono e tasche con zip termosaldata, meglio se anche sul petto.

Zaino e cosa portare

Non deve mai mancare nella dotazione di un escursionista. La capienza dipende da quanto tempo si vuole stare in giro, ma in linea generale quelli verticali rendono più stabile la camminata, spostando meno il baricentro. Esistono modelli da uomo e da donna, per adattarsi alla conformazione anatomica, ma tutti devono avere ventilazione sulla pelle che appoggia alla schiena, spallacci imbottiti per un appoggio morbido sulle spalle, cintura in vita e sul petto, da allacciare sempre per un maggiore equilibrio durante l’escursione (deve essere bene aderente alla schiena, altrimenti oscillando potrebbe compromettere l’equilibrio e soprattutto fai in modo che il suo peso appoggi sui tuoi fianchi, appena sopra il bacino: in questo modo farai sicuramente meno fatica). Oggi va per la maggiore il “ camel bag”: si tratta di uno zaino dotato di un piccolo serbatoio con tubicino collegato tramite il quale, chi lo indossa, può bere e idratarsi senza doversi necessariamente fermare. Se poi è dotato  di numerose tasche e cerniere accessibili dall’esterno, copri zaino impermeabile, è perfetto.

Cosa mettere nello zaino?

Ecco una lista indicativa di cosa avere nello zaino, ovviamente da variare e integrare a seconda della stagione, della località e del tipo di escursione che ci si accinge a fare:
Occhiali da sole con massima protezione dai raggi UV davvero intensi in quota preferibilmente con lenti polarizzate per eliminare i riflessi dannosi all’occhio umano.

Cappellino, bandane e fasce assortite dipendono dalle abitudini: possono aiutare a contenere il sudore  e riparare dai raggi del sole.

Guanti e cappello perché la dispersione termica avviene maggiormente dalla testa e dalle mani.

Crema solare e stick per le labbra.

Borraccia per l’acqua.

Coltellino multifunzione.

Maglietta e calze di ricambio.

– Un fischietto.

Attrezzatura tecnica

Inoltre, nello zaino non deve mai mancare l’occorrente per le situazioni di emergenza: telo termico, lampada frontale, kit di primo soccorso (lozione per punture di insetti, acqua ossigenata, garze).

App GeoResQ

Particolare attenzione merita la scelta del telefonino anche se non ci rende onnipotenti. Negli smartphone, si può scaricare l’app “GeoResQ”, un servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso che tiene traccia del percorso comunicandolo a chi volesse seguirci da casa e per inoltrare tempestivamente la richiesta di aiuto alla centrale operativa attiva 24 ore su 24. Utile per il corretto funzionamento degli strumenti elettronici è il controllo periodico delle batterie per verificare la carica residua e l’utilizzo di tipi ad alta capacità.

Bastoncini

È vivamente consigliato l’utilizzo dei bastoncini da trekking (telescopici e ammortizzati). Nelle discese ripide sono fondamentali per scaricare la pressione altrimenti esercitata sui legamenti delle ginocchia arrivando a ridurla addirittura del 50%. Si rivelano, inoltre, molto utili per trovare il giusto equilibrio nei tratti ripidi. Si tratta di un acquisto necessario per facilitare le escursioni e per tutelare la salute delle articolazioni. Il consiglio è di impostarli corti in salita e progressivamente più lunghi con l’aumentare in discesa della pendenza.

Casco

Se si decide di seguire una via attrezzata, l’equipaggiamento tecnico indispensabile consiste in casco protettivo, imbracatura, 4 metri di cordino da 11 mm, un moschettone a ghiera di sicurezza e due da ferrata. È di fondamentale importanza che quest’attrezzatura sia di ottima qualità, ne va della vostra vita.

 

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Dove andare per l’Epifania con i bambini

Se la maggior parte degli adulti è già tornata al lavoro, per i bambini è ancora tempo di vacanze. Per le famiglie che desiderano fare un ultimo viaggio insieme prima dell’inizio delle scuole, quello dell’Epifania è il momento perfetto grazie ai tanti eventi organizzati sia in Italia che in Europa. Se da una parte l’Epifania cristiana rappresenta la visita dei Re Magi, dall’altra ci sono altri personaggi che rendono questo giorno particolarmente festoso, in primis la Befana.

In più, quest’anno l’Epifania cade di lunedì, permettendo alle famiglie di organizzare un mini viaggio, che si tratti di una gita fuori porta o di una vacanza di 3 giorni in qualche meta europea facilmente raggiungibile con voli low-cost. Quindi, dove andare per l’Epifania con i bambini? Questi sono i nostri consigli!

Firenze, tra feste in piazza e laboratori

La splendida città di Firenze festeggerà l’arrivo della Befana in modo davvero speciale. Il 5 gennaio dalle 16:30, in Piazza dell’Isolotto, arriverà la Befana per distribuire dolci, caramelle e qualche pezzo di carbone per i bambini più birichini. L’evento si concluderà con il tradizionale rogo del fantoccio della Befana.

Il 6 gennaio, invece, alla Limonaia di Villa Strozzi in Via Pisana, i più piccoli potranno partecipare agli eventi organizzati per il “Befana al Q4”: dalle 15:30 inizierà il laboratorio di lettura interattivaFiabe del focolare”, mentre alle 17:00, il Piccolo Coro Melograno incanterà il pubblico con un repertorio di canti natalizi e alle 17:30 arriverà l’attesissima Befana per distribuire i dolci.

Festa della Befana a Urbania

Quale posto migliore per festeggiare la Befana in Italia se non a Urbania? Qui dal 3 al 6 gennaio viene organizzata l’imperdibile Festa Nazionale della Befana dove grandi e bambini saranno immersi in un vero e proprio paese dei balocchi con oltre 4000 calze appese per le vie del centro storico, attività ludiche e creative, stand enogastronomici ed eventi come la sfilata della calza da record più lunga del mondo (ben 50 metri), concerti e spettacoli itineranti.

L’edizione di quest’anno prevede anche l’arrivo delle Befane volanti, che scenderanno dalla Torre Campanaria e regaleranno uno spettacolo unico, mentre il Mago delle Bolle e i funamboli appesi a una luna gigante incanteranno tutto il pubblico presente. Non mancheranno i tradizionali laboratori trucca-bimbo e vesti-Befana, che trasformeranno ogni piccolo visitatore nella simpatica vecchietta.

Sfilata dei Re Magi a Milano

Quello organizzato a Milano è un evento molto sentito, carico di tradizione e fede, ma perfetto anche per i bambini che saranno conquistati dall’incredibile sfilata che raggiungerà la basilica di Sant’Eustorgio. Il ritrovo dei Re Magi e dei figuranti in costume è previsto per il 6 gennaio alle 10:45 in Piazza Duomo. Dopo la benedizione, alle 11:00 il gruppo partirà con la processione che passa da Via Torino, dalle colonne di San Lorenzo, da Corso di Porta Ticinese per arrivare, infine, in piazza Sant’Eustorgio alle 12:30. Sul sagrato verrà allestito un palco con i personaggi della sacra famiglia, ai quali i Magi porteranno i doni.

Al Duomo, invece, per il 5 gennaio è stato organizzato l’evento “Segui la stella!” dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni: dalle 15:00 alle 16:30 potranno partecipare a una visita guidata che li porterà alla scoperta delle opere della Cattedrale, un percorso che si rivelerà piano piano tra indovinelli e divertenti sfide. Per partecipare all’evento la prenotazione è obbligatoria.

Regata delle Befane a Venezia

Per lunedì 6 gennaio alle 10:00, la Reale Società Canottieri Bucintoro ha organizzato la 44ma edizione della Regata delle Befane. Nella zona di Rialto a Venezia, i soci dell’organizzazione che hanno compiuto 55 anni e con un’anzianità associativa alla Bucintoro di almeno tre anni consecutivi, si sfideranno a colpi di remi vestiti da Befana, ognuno sulla propria mascareta.

La sfida trasforma il Canal Grande in una grande festa composta da un corteo di barche e gondole guidate dalle “befane veneziane”. La regata inizia alle 9:30 e parte davanti a Palazzo Dolfin Manin e percorre il Canal Grande in direzione San Marco fino al paleto, situato di fronte a Rio di San Polo.

Regata befane Venezia

Fonte: iStock

La regata delle Befane a Venezia

Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania a Mondovì

Il 4, 5 e 6 gennaio 2025 torna l’attesissimo raduno dell’Epifania a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove grandi e bambini sogneranno a occhi aperti grazie alle tante mongolfiere, alcune dalle forme molto particolari, che prenderanno il volo in quei giorni. In particolare, la giornata più bella dedicata alle famiglie è il 5 gennaio con un programma pensato proprio per far divertire i più piccoli.

Al mattino, tra le 8:30 e le 9:00, ci sarà il decollo delle mongolfiere, mentre tra le 10:00 e le 12:00 e tra le 15:00 e le 17:00, i bambini avranno l’opportunità di salirci sopra. In un’area apposita dedicata, un piccolo gruppo di bambini per volta potrà vivere la magia di salire sopra le mongolfiere “Città di Mondovì” e la mongolfiera “Silvateam”. I posti sono limitati, quindi si consiglia di prenotare in loco al momento del vostro arrivo.

Infine, alle 18:30, ci sarà il Lightglow, una novità di quest’anno che vedrà le mongolfiere gonfiate al buio a tempo di musica con le sigle dei cartoni animati.

Sfilate dei Re Magi in Spagna e alle Canarie

Per chi desidera volare fuori dall’Italia, una meta imperdibile in questo periodo è Tenerife, nelle Isole Canarie. Qui il 5 gennaio viene organizzata la Cabalgata de Reyes, o la Parata dei Re Magi: la colorata processione sfila per le strade della città accompagnata da ballerini, musicisti e artisti. Nel mentre i Re Magi distribuiscono caramelle ai bambini, contribuendo a creare un’atmosfera unica e festosa.

In Spagna, invece, uno dei luoghi da raggiungere si trova a poca distanza di Valencia. Stiamo parlando di Alcoy, dove dal 1885 si celebra l’Epifania con una delle parate più antiche del Paese. Nei giorni precedenti al 5 gennaio, la città viene letteralmente invasa da bambini vestiti da pastorelli e dai “burretes“, gli asinelli che portano le cassette postali dove i bambini imbucheranno le loro lettere destinate ai Re Magi.

Il 5 gennaio, infine, i Re Magi faranno il loro ingresso ad Alcoy a cavallo di cammelli, ma soprattutto carichi di doni: la processione attraversa le vie della città con in sottofondo le musiche natalizie.

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Cosa vedere e cosa fare sull’Atlante Marocchino, tra piste da sci e deserto

L’Atlante Marocchino è una delle catene montuose più affascinanti del Nord Africa, che si estende per oltre 2.500 chilometri, attraversando il cuore del Marocco e regalando una varietà di paesaggi straordinari.

Questo massiccio montuoso, che separa la costa mediterranea dal deserto del Sahara, offre ai visitatori un’incredibile gamma di esperienze, dalle piste da sci invernali alle oasi sperdute, dai villaggi berberi tradizionali alle vette innevate che contrastano con le dune sabbiose.

La diversità delle attività e dei panorami lo rende una destinazione unica, in grado di soddisfare i desideri degli amanti della natura, dell’avventura e della cultura.

Le stazioni sciistiche dell’Atlante Marocchino

Anche se il Marocco è più noto per il suo clima caldo e il deserto, le montagne dell’Atlante offrono una sorpresa inaspettata: le stazioni sciistiche. La località più famosa è Oukaïmeden, situata a circa 80 chilometri da Marrakech. Con una pista che arriva a 3.200 metri di altitudine, Oukaïmeden è il luogo ideale per gli appassionati di sport invernali che desiderano sciare sotto il sole africano.

Nonostante non si tratti di una stazione sciistica di fama internazionale come le Alpi o le Rocky Mountains, Oukaïmeden offre un’esperienza unica, con una vista spettacolare sulle valli e sulle vette circostanti. Durante l’inverno, i visitatori possono praticare sci, snowboard e slittino, mentre d’estate la zona è ideale per trekking ed escursioni.

Oukaïmeden

Fonte: iStock

Le piste da sci di Oukaïmeden

Escursioni e trekking tra le vette dell’Atlante

Un percorso imperdibile in questo territorio senz’altro è il trekking fino alla vetta del Toubkal, la montagna più alta del Marocco (4.167 metri), che attira alpinisti da tutto il mondo. Il Toubkal è un’impresa anche per escursionisti meno esperti, grazie ai sentieri ben segnati che conducono fino alla cima, dove si apre un panorama spettacolare sulla catena montuosa e sulle vallate sottostanti.

Per chi preferisce escursioni meno impegnative, la Valle di Ourika, a soli 30 chilometri da Marrakech, è una destinazione popolare. Qui, i visitatori possono camminare tra i giardini terrazzati, i piccoli villaggi berberi e le cascate di Setti Fatma, immergendosi nella cultura locale e nel paesaggio verdeggiante.

L’Atlante Marocchino non è solo una meta per gli escursionisti e gli amanti dello sci. La catena montuosa è un luogo ideale per chi cerca attività all’aria aperta. Il mountain biking è molto popolare, grazie ai sentieri che attraversano paesaggi mozzafiato, dalle foreste di pini alle valli aride. Il canyoning e l’arrampicata sportiva sono altre attività da praticare sulle pareti rocciose dell’Atlante. Inoltre, i fiumi che scorrono attraverso la regione offrono opportunità per il rafting e il kayak, rendendo le montagne dell’Atlante un vero e proprio parco giochi per gli amanti dell’avventura.

Un altro esempio straordinario di escursione imperdibile è Skoura, un’affascinante oasi situata ai piedi dell’Alto Atlante. Skoura è celebre per il suo paesaggio di palme e kasbahs, con valli verdi e piccoli villaggi tradizionali che si estendono tra le palme. È un posto perfetto per chi cerca un’esperienza più tranquilla e panoramica, lontano dalle strade affollate.

Un’altra meraviglia da non perdere nell’Atlante sono la Cascate di Ouzoud, situate a circa 150 km a nord di Marrakech. Le cascate sono tra le più alte e spettacolari del Marocco, con una serie di salti d’acqua che si tuffano in un laghetto cristallino circondato da vegetazione lussureggiante.

Cascate di Ouzoud

Fonte: iStock

Le bellissime Cascate di Ouzoud

Le Gole di Todra e del Dades

Le Gole di Todra, situate a pochi chilometri dal villaggio di Tinghir, sono famose per le loro alte pareti rocciose che si ergono a picco, creando uno stretto e suggestivo canyon. La strada che percorre la gola è incastonata tra queste imponenti pareti, alte fino a 300 metri, e offre uno scenario drammatico, particolarmente apprezzato dai fotografi e dagli amanti dell’escursionismo. La gola è anche un punto di riferimento per gli amanti dell’arrampicata, grazie alle sue pareti verticali che attirano alpinisti di tutto il mondo.

Non lontano, la Gola del Dades è un altro punto imperdibile, famosa per i suoi panorami mozzafiato e le curiose formazioni rocciose. La gola del Dades, che si estende per oltre 25 km, è celebre per le sue formazioni rocciose chiamate “torri di roccia”, che ricordano scenari alieni. I visitatori possono percorrere la strada che attraversa la gola, ammirando il contrasto tra le pareti rosse delle montagne e i verdi giardini di palme da dattero. È una zona ideale per il trekking, le escursioni a piedi e la fotografia paesaggistica.

Tizi n’Tichka, il passo delle montagne

Il Tizi n’Tichka è uno dei passi di montagna più alti e panoramici del Marocco, che collega Marrakech e Ouarzazate, attraversando l’Alto Atlante. Situato a un’altitudine di oltre 2.260 metri, questo passo offre panorami spettacolari e una vista mozzafiato sulle vette dell’Atlante. Il Tizi n’Tichka è famoso per le sue numerose curve e i tornanti che rendono il viaggio una vera e propria avventura.

Lungo il percorso, i viaggiatori possono ammirare la diversità dei paesaggi, passando da verdi vallate a terre aride e rocciose, e visitare alcuni dei villaggi berberi che punteggiano la regione. È un luogo ideale per chi desidera esplorare l’architettura tradizionale delle kasbah berbere e scoprire i segreti della vita rurale in montagna. Il passo è anche la porta d’ingresso a luoghi iconici come la Kasbah Ait Benhaddou e le valli del Draa.

Villaggi Berberi, tradizioni e cultura del Marocco

Un altro aspetto affascinante delle montagne dell’Atlante è la possibilità di visitare i villaggi berberi. Questi villaggi, spesso situati in luoghi remoti, conservano ancora intatte tradizioni millenarie e un’atmosfera rurale che sembra fuori dal tempo. In questi villaggi, i visitatori possono scoprire l’artigianato locale, come la tessitura di tappeti, la produzione di olio d’argan e la lavorazione del rame. Le escursioni guidate permettono di conoscere la storia e la cultura di queste popolazioni, mentre gli ospiti possono pernottare in riad tradizionali, gustando piatti tipici come il tagine e il cous cous.

Imlil è un pittoresco villaggio berbero situato a circa 1.800 metri di altitudine, ai piedi della montagna più alta del Marocco, il Toubkal (4.167 metri). Questo villaggio è diventato una delle destinazioni preferite per gli escursionisti che desiderano scalare il Toubkal o semplicemente esplorare le meraviglie naturali dell’Alto Atlante. Imlil è il punto di partenza per numerosi itinerari di trekking che attraversano valli, gole e villaggi tradizionali berberi.

La sua posizione incantevole, circondata da colline verdi, terrazze agricole e villaggi di pietra che si arrampicano sulle montagne, offre uno spettacolo mozzafiato, particolarmente suggestivo durante il tramonto. Imlil è anche famosa per le sue case tradizionali costruite in pietra e argilla, che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante.

Il deserto del Sahara, tra dune e oasi

L’Atlante Marocchino è un’area incredibilmente ricca di paesaggi ed esperienze, ma non è mai troppo lontano dal deserto del Sahara, che gioca un ruolo fondamentale nell’incanto di questa regione. Un viaggio nell’Atlante sarebbe incompleto senza una visita alle sue vicine dune dorate, simbolo per eccellenza del deserto. Le dune di Merzouga, situate ai confini orientali dell’Atlante, sono tra le più iconiche e rappresentano un punto di partenza ideale per vivere l’emozione di un’escursione in camello tra le imponenti ondulazioni di sabbia. Qui, i visitatori possono godere di un’esperienza autentica passando la notte in accampamenti beduini sotto un cielo stellato, circondati dalla pace assoluta e dalla bellezza del deserto.

Oltre a Merzouga, ci sono altre oasi e punti di accesso al deserto che offrono esperienze altrettanto affascinanti. Zagora e Mhamid sono due destinazioni imperdibili per chi desidera un’avventura nel Sahara. Queste località sono ottime per chi cerca di esplorare le distese sabbiose attraverso il campeggio o il trekking tra le dune, vivendo un’esperienza in cui il deserto rivela tutto il suo fascino selvaggio e incontaminato. Ogni tramonto e ogni alba sulle dune di sabbia regalano emozioni uniche, mentre il silenzio e la vastità del paesaggio desertico creano un’atmosfera magica, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.

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Le più belle spa d’Italia con le terme dentro

L’Italia è ricca di fonti termali, note fin dall’antichità. Intorno ad alcune delle più note sono sorti hotel e resort di lusso dove trascorrere un weekend in accappatoio e ciabattine senza neppure dover uscire dalla struttura. Alcuni hotel sono storici, altri moderni e di design, in tutti, comunque, è possibile fare esperienze di benessere totale, curando e prevenendo quei piccoli acciacchi che tutti quanti – più e meno – abbiamo. Immergersi nelle piscine di acqua calda, rilassarsi con getti e bollicine benefiche, respirare vapori e dissetarsi con acque benefiche è il modo migliore per dare beneficio al proprio corpo, circondati dai panorami naturali più vari che vanno dal lago alle Dolomiti, dalle colline toscane ai Colli Euganei, una gioia per gli occhi e per la mente. Ecco le migliori terme e spa d’Italia che si trovano direttamente all’intero di hotel.

Terme Preistoriche, Montegrotto Terme, Padova

Immerso nella zona naturalistica dei Colli Euganei, il complesso di Terme Preistoriche, la più antica struttura termale di Montegrotto Terme, è una delle più famose d’Italia, immersa in un territorio già a grande vocazione termale i cui poteri curativi sono ben noti da millenni. Grazie alle proprietà terapeutiche dei fanghi e al potere curativo dell’acqua termale del Bacino delle Terme Euganee, è un’oasi di rigenerazione olistica che rispetta i più alti standard di sostenibilità. Il complesso, con la struttura principale che ancora oggi costituisce il corpo dell’hotel (a cui sono stati aggiunti di recente sette Green Lodge e una villa indipendenti) nacque all’inizio del XX secolo proprio attorno alle piscine di acque termali. Ce ne sono cinque, tra coperte e scoperte, con idromassaggi – con o senza ozono -, cascate cervicali, due percorsi Kneipp, idrobike e aquarunner. L’acqua curativa delle Terme Euganee genera anche il prezioso Fango Naturale Maturo del bacino termale di Abano e Montegrotto Terme, costituito dall’argilla e dall’acqua ipertermale salsobormoiodica. La fangoterapia è un fiore all’occhiello per Terme Preistoriche, la cui applicazione si basa su un prodotto naturale unico al mondo, dalle proprietà antinfiammatorie equivalenti a quelle di farmaci come il cortisone, ma naturalmente senza effetti collaterali e la cui efficacia è garantita da un brevetto europeo che lo ha promosso a farmaco naturale.

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Fonte: Ufficio stampa

Le Terme Preistoriche di Abano Montegrotto

QC Terme Bagni di Bormio, Valtellina

Le proprietà delle acque termali di Bormio sono state citate da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia e poi raccontate anche da Leonardo da Vinci. L’acqua termale solfato bicarbonato alcalino terrosa che scaturisce dalla montagna a una temperatura compresa fra i 37°C e i 40°C viene utilizzata per cure inalatorie, balneoterapia, balneo fangoterapia, fisioterapia, riabilitazione in acqua e percorso vascolare, ma anche per il wellness. La vasca panoramica dei Bagni Vecchi di Bormio è scavata nella roccia con una incredibile vista a picco sulla conca di Bormio, nella quale praticare la balneoterapia moderna. All’interno, i Bagni dell’Arciduchessa sono stati realizzati all’indomani dell’apertura della Strada dello Stelvio nel 1825, per garantire adeguata privacy ai membri della Casa Regnante di Austria – Ungheria. Poi c’è la Grotta Sudatoria di San Martino, un bagno turco naturale che si sviluppa lungo due gallerie scavate nella roccia per oltre 50 metri. Realizzata nel 1827, conduce fino a una delle sorgenti di acqua termale. Le terme si trovano all’interno dell’hotel.

QC Terme Bagni di Bormio, Bormio, Valtellina

Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

La piscina con vista dei Bagni Vecchi di Bormio

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, Saturnia Manciano, Grosseto

Nel cuore della Maremma toscana, da 3000 anni sgorga acqua alla temperatura costante di 37°C attraverso centinaia di piccoli geyser e soffioni in corrispondenza di zone a elevata permeabilità verticale. Il continuo ricambio permette all’acqua di mantenere intatte le sue caratteristiche chimico-fisiche, gli effetti biologici e terapeutici, le condizioni igienico-sanitarie, senza bisogno di alcuna manipolazione esterna. Quella di Saturnia è una vera e propria acqua minerale con specifiche proprietà terapeutiche: in ogni litro di acqua sono disciolti 2,790 grammi di sali minerali, oltre a grandi quantità di due gas specifici: idrogeno solforato e anidride carbonica. L’idrogeno solforato agisce sull’apparato cardiocircolatorio, sull’apparato muscolare e scheletrico e sulle vie respiratorie. Inoltre, ha una forte azione protettiva, antiossidante e profondamente depurante sul fegato. La presenza di anidride carbonica aiuta gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio. Sulla pelle, l’acqua di Saturnia esercita una naturale azione di peeling con proprietà esfolianti, detergenti e antisettiche. Inoltre, bevuta alla fonte, a digiuno e a piccole dosi, può facilitare i processi digestivi, influendo positivamente sui problemi gastrointestinali. La temperatura ha anch’essa le sue benefiche influenze: vasodilatazione arteriosa e venosa con aumento dell’attività cardiocircolatoria, rilassamento della muscolatura e riduzione della sintomatologia osteoarticolare, miglioramento dell’umore. Con le sue piscine termali, all’aperto, gli idromassaggi e i percorsi vascolari di acqua fredda e calda, le piscine delle Terme di Saturnia sono tra le più grandi della Toscana e un’oasi di relax, circondate da uno splendio resort di lusso frequentato da vip e da volti del cinema e della Tv.

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, Saturnia Manciano, Grosseto

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina esterna delle Terme di Saturnia

Fonteverde, San Casciano dei Bagni, Siena

Le proprietà terapeutiche delle acque calde termali della Sorgente Santa Lucia a Fonteverde, il resort termale tra le splendide colline della Val d’Orcia, sono molto rinomate. Le acque termali di questa sorgente sgorgano in superficie a una temperatura di 42°C e sono conosciute fin da tempi antichissimi. Già gli Etruschi e i Romani apprezzavano il potere rigenerante delle acque termali di queste sorgenti. Sono acque ricche di fluoro, magnesio e zolfo. L’apparato locomotore acquista tono muscolare, il sistema nervoso si rilassa, l’organismo gode delle proprietà antinfiammatorie e analgesiche dell’acqua, il fegato e le vie biliari dell’effetto antitossico e metabolico. Se inalata sotto forma di vapore, l’acqua aiuta a migliorare la funzionalità delle vie respiratorie mentre, se bevuta, rappresenta una fonte alimentare di calcio utile nella terapia dell’osteoporosi e una fonte alimentare di elettroliti per gli sportivi. Anche la cute, grazie a un delicato effetto peeling, risulta più levigata e luminosa. All’interno del resort ci sono piscine termali, percorsi idroterapici e trattamenti termali.

Fonteverde, San Casciano dei Bagni, Siena

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina a sfioro riscaldata del Fonteverde con vista sulla Val d’Orcia

Terme di Merano, Merano

L’acqua termale delle Terme di Merano proviene da Monte San Vigilio, a Lana, e viene utilizzata dal 1966. Si tratta di acqua minerale controllata clinicamente con effetti curativi certificati. Nei dintorni, infatti, abbonda il granito, che arricchisce l’acqua piovana all’interno della montagna con radon, fluoro e metalli rari. Queste acque hanno un’azione sedativa e analgesica sul sistema nervoso centrale e periferico, vasodilatatrice periferica e ipotensiva, di rafforzamento del sistema immunitario delle vie respiratorie e di miglioramento in caso di allergie. Nella struttura ci sono 15 piscine interne con diverse temperature, aperte tutto l’anno, di cui due permettono di nuotare anche verso l’esterno. Le dieci piscine esterne che si trovano nel parco sono aperte solo d’estate. Le terme sono collegate tramite un tunnel sotterraneo all’Hotel Terme Merano, famoso per il suo design contemporaneo progettato dal celebre architetto altoatesino Matteo Thun e sono accessibili gratuitamente per tutti gli ospiti, mentre chi non alloggia in hotel deve pagare il biglietto d’ingresso.

Terme di Merano, Merano, Bolzano

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina interna delle Terme di Merano

Bad Moos Aqua Spa Resort, Sesto, Bolzano

All’interno del Bad Moos di Sesto, in Val Fiscalina, Alto Adige, sgorga una preziosa sorgente d’acqua sulfurea nota già dal 1650. Quest’acqua termale, benefica e preziosa, viene impiegata in tre modi diversi: come acqua potabile con varie sorgenti nell’area dell’hotel, come acqua per inalazioni durante i bagni di vapore e il bagno turco per rafforzare le vie respiratorie e, infine, nei bagni termali, per rafforzare la pelle, i capelli e i muscoli. La si trova allo stato puro anche nel ristorante del resort. Quest’acqua è stata classificata come altamente mineralizzata: solfata, fluorata, magnesiaca, calcica con tracce di ferro, è ricca di proprietà igieniche e ottime per la salute e viene utilizzata per la balneocosmesi e per via inalatoria. Sono numerosi i trattamenti della Spa Soma & Anima che si servono dell’acqua solfata. La struttura si trova in un contesto paesaggistico meraviglioso: circondati dalle bolle dell’idromassaggio, immersi nell’acqua calda della piscina esterna, infatti, si gode del panorama naturale delle cime imponenti delle Dolomiti che si stagliano all’orizzonte.

Spa-Bad-Moos

Fonte: @Hannes Niederkofler

I getti d’acqua ternale della spa del Bad Moos

Bagni di Pisa, San Giuliano Terme, Pisa

Fin dai tempi più antichi, l’acqua termale che sgorga dalle profondità di San Giuliano Terme è stata apprezzata per le sue proprietà e funzioni curative. Amate prima dagli Etruschi e dai Romani, poi dalla famiglia dei Medici, le terme Bagni di Pisa conobbero la massima notorietà da quando, nel 1743, il Granduca di Toscana Francesco Stefano di Lorena ne fece la propria residenza termale estiva. Oggi è uno spa-resort 5 stelle con stanze affrescate e arredate con mobili antichi che offre un’esperienza termale unica: dalla cura della salute al dimagrimento, dal relax alla bellezza. Alle terapie termali tradizionali, comprese la fangoterapia e le inalazioni – con una specifica area per bambini – si affiancano i trattamenti di estetica, cosmetologia termale e medicina estetica. Le grandi vasche e le scenografiche piscine sono alimentate, a getto continuo, dalle purissime acque termali solfato-bicarbonato-calcico-magnesiache, che sgorgano in superficie a 38°C. La loro purezza microbiologica è garantita dalla profondità delle sorgenti, dalla continuità e dalla portata del flusso. In virtù delle loro caratteristiche chimico-fisiche, sono particolarmente indicate per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di patologie croniche e degenerative dell’apparato muscolo-scheletrico, respiratorio, cutaneo e gastro-enterico.

Bagni di Pisa

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina interna dei Bagni di Pisa

Terme di Sirmione, Brescia

La presenza a Sirmione di una fonte d’acqua termale è nota fin dal Rinascimento. La vera scoperta risale però solo al 1889, quando un palombaro veneziano di nome Procopio s’immerse nel Lago di Garda andando alla scoperta della Boiola, la fonte di acqua calda di cui tutti parlavano. L’acqua delle Terme di Sirmione è classificata come acqua minerale, batteriologicamente pura e ipertermale, perché sgorga a una temperatura di 69°C. In base alle sue caratteristiche chimico-fisiche, l’acqua di Sirmione è identificata come sulfurea salsobromoiodica. Contiene, infatti, una rilevante quantità di zolfo, sotto forma di idrogeno solforato, sodio, bromo e iodio. Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, stimolanti del sistema immunitario e del funzionamento delle mucose nasali oltre che idratanti.

Sirmione

Fonte: iStock

Le jacuzzi delle Terme di Sirmione

Terme Luigiane, Acquappesa, Cosenza

Alla base della Rupe del Diavolo sgorgano tre sorgenti calde chiamate Caronte, Minosse e Galleria Calda, e una fredda (a 22°C, la cosiddetta Galleria Fredda). Le acque, di origine prevalentemente “vadosa”, si arricchiscono di minerali durante la loro ascesa verso la sorgente. Le acque sono utilizzate negli stabilimenti di cura e nel Parco Termale delle Terme Luigiane così come sgorgano, senza essere trattate. Le acque delle Terme Luigiane sono classificate come sulfuree salso bromoiodiche ipertermali per l’abbondanza dello zolfo rispetto agli altri importanti elementi e anche il suo fango è famoso per la sua efficacia terapeutica. Il complesso è costituito dallo stabilimento Thermae Novae, dal Parco Termale con il Centro Benessere e dal Grand Hotel delle Terme. Le terme e l’albergo sono collegati tra loro con un comodo passaggio interno.

terme-luigiane

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina esterna delle Terme Luigiane

Grotta Giusti, Monsummano Terme, Pistoia

Un grande specchio d’acqua di 750 metri quadrati con una scenografica cascata è al centro di questo resort toscano dove l’acqua bicarbonato-solfato-calcico-magnesiaca ristora grazie alla temperatura di 34°C e alle 40 postazioni di idromassaggio. Poi c’è la piscina termale Bioaquam, alimentata dalla stessa acqua terapeutica alla temperatura costante di 34°C. L’acqua giunge direttamente dalla sorgente termale attraverso i getti subacquei, in un alternarsi di idromassaggi drenanti, panche ad aria e geyser, che favoriscono l’azione terapeutica sul sistema circolatorio e muscolo-scheletrico. Ma protagonista di Grotta Giusti è la grotta millenaria che Giuseppe Verdi definì l’ottava meraviglia del mondo. È la grotta termale più grande d’Europa, una cavità rimasta intatta che si estende per oltre 200 metri nel sottosuolo del resort. Un vero paradiso naturale suddiviso in tre aree chiamate Paradiso, Purgatorio e Inferno, con temperature che vanno dai 28°C ai 34°C. Il vapore emanato è benefico e terapeutico. L’ambiente è ricco di stalattiti e stalagmiti, di labirinti sotterranei con antri spaziosi che creano sale naturali dove sostare per un bagno di vapore detossinante. Sul fondo della grotta si trova il Limbo, uno specchio cristallino di acque termali calde, con una temperatura costante, d’inverno e d’estate, di 36ºC.

Grotta Giusti, Monsummano Terme, Pistoia

Fonte: Ufficio Stampa

La famosa Grotta Giusti
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Napoli, la Befana arriva in città: è magia

L’inizio del nuovo anno segna l’arrivo di un appuntamento imperdibile, l’ultimo dal sapore incantato che chiude, ufficialmente, lo straordinario periodo delle feste. Stiamo parlando dell’Epifania, che tutte le feste porta via, una ricorrenza cristiana che si celebra il 6 gennaio di ogni anno e che commemora l’adorazione dei re Magi, ma che porta con sé anche tutta una serie di tradizioni legate al folclore. Tra queste l’arrivo della Befana.

È proprio questa figura, impersonificata da un’anziana signora che spesso appare al fianco di Babbo Natale, a muovere le masse, e le persone di ogni età, che sono in cerca dell’ultimo incantesimo delle feste: ricevere doni, dolci e calze, come tradizione vuole.

Ma dove si trova la Befana? Proprio come Santa Claus, l’anziana dal cuore d’oro si muove in tutta la Penisola per incontrare grandi e bambini il 6 gennaio, e non solo. Ma se è un’esperienza davvero magica e unica che volete vivere e condividere insieme alla famiglia, agli amici o in coppia, allora, c’è solo un posto da raggiungere. Questo luogo si chiama Napoli: è qui che la Befana ha scelto di atterrare per delle celebrazioni senza eguali.

Epifania a Napoli: incontrare la Befana in città

C’è sempre un buon motivo per visitare Napoli. La città del sole e del mare, infatti, è uno scrigno di tesori tutto da scoprire che passano, inevitabilmente, per le storie, le leggende e le tradizioni che vivono e sopravvivono all’ombra dei luoghi iconici, dei monumenti famosi e tra le strade e le viuzze del centro storico.

Se, però, volete scoprire il capoluogo campano in una veste inedita e suggestiva vi consigliamo di visitarlo adesso. Il motivo? La Befana sta arrivando in città e Napoli è più magica che mai. Per l’Epifania, infatti, sono previsti tutta una serie di eventi incredibili dedicati a cittadini e viaggiatori di ogni età.

Dal Villaggio della Befana, allestito in piazza Mercato, alla Fiera dalla Calza e del Giocattolo, passando per la notte bianca, per gli iconici mercatini e per i concerti: ecco tutte le cose da fare e da vedere in città il 6 gennaio.

Befana San Gregorio Armeno

Fonte: IPA

Le creazioni artigianali di San Gregorio Armeno in occasione della Befana, Napoli

Epifania in piazza Mercato

È l’evento più importante in città, nonché quello più atteso da grandi e bambini, lo stesso che trasforma piazza Mercato in un vero e proprio villaggio incantato. Ci troviamo nel quartiere Pendino, nel cuore della città e al cospetto di una delle piazze storiche del capoluogo campano. È qui che dal 3 al 5 gennaio 2025 viene allestita una piccola città in miniatura che fa da sfondo all’arrivo della Befana.

L’evento Befana a Piazza Mercato, fiera della calza e del giocattolo, giunto alla sua terza edizione, attira ogni anno migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte d’Italia e non solo ed è diventato il vero e proprio simbolo della tradizione dell’Epifania in tutta la Campania.

Durante i giorni dell’evento è possibile passeggiare tra stand di gastronomia e giocattoli, riempire le calze e fare acquisti approfittando delle tantissime proposte in vendita tra le bancharelle e gli stand, 54 per l’esattezza, che animano la piazza. Non mancano, ovviamente, anche punti ristoro, gonfiabili per i più piccoli e esibizioni musicali. L’appuntamento è previsto dal 3 al 5 gennaio 2025 in piazza Mercato dalle 11.00 alle 00.00. Il 3 e il 4 gennaio, inoltre, la monumentale Chiesa di Sant’Eligio Maggiore, che si affaccia sulla piazza, ospiterà due concerti corali.

La notte bianca della Befana e il concerto in piazza

L’evento Befana a Piazza Mercato, fiera della calza e del giocattolo, si concluderà con un appuntamento imperdibile: la notte bianca della Befana. In attesa dell’arrivo della dolce vecchietta, infatti, il 5 gennaio sarà possibile fare shopping e immergersi nell’atmosfera di festa fino a tarda notte.

A intrattenere cittadini e viaggiatori che sceglieranno di trascorrere l’Epifania in città ci sarà anche un concerto incredibile che vedrà l’esibizione di Ste, Rosario Miraggio e Francesco Da Vinci.

Il mercatino di San Gregorio Armeno

Chi ha scelto di soggiornare a Napoli durante l’Epifania non può non inserire nel suo itinerario di viaggio una visita all’iconico mercatino di via San Gregorio Armeno. Aperto tutto l’anno, e ogni giorno, questo ospita alcune delle creazioni presepiali più belle del mondo che portano la firma di artigiani e botteghe campane situate nel quartiere.

Potete passeggiare tra le bancarelle e gli stand, entrare all’interno delle botteghe degli artigiani per fare acquisti per il vostro presepe, e riempire le calze di grandi e bambini con dolciumi e regali.

Concerto dell’Epifania 2025

Per chi è già arrivato in città, invece, segnaliamo il grande concerto dell’Epifania 2025 che si tiene al Teatro Mediterraneo, in Viale Kennedy, il 4 gennaio alle ore 18.45. L’attesissimo evento musicale, che verrà registrato e trasmesso su Rai 1 il 6 gennaio, vedrà salire sul palcoscenico l’Orchestra Partenopea di Santa Chiara, diretta dal maestro Adriano Pennino, e tantissimi altri ospiti.

Befana on bus

Uno degli eventi più attesi dai bambini, durante l’Epifania campana, è quello che porta tutti quanti alla scoperta della città a bordo del bus della Befana.

L’evento, che prende il nome di Befana on bus, si terrà il 5 gennaio con tre corse straordinarie alle ore 10.30, alle 12.30 e alle 15.30. Il viaggio a bordo del bus a due piani, che parte da Piazza Castello, attraverserà i punti iconici della città e sarà accompagnato, in via del tutto eccezionale, dalla Befana e dai suoi assistenti. Durante il tragitto non mancheranno giochi, canzoni, una merenda golosa servita a tutti i bambini e un regalo speciale.

La Befana arriva a Città della Scienza

A Città della Scienza, uno dei luoghi cult di Napoli situato nel quartiere di Bagnoli a Napoli, verrò organizzata una grande festa per celebrare l’Epifania. Nel luogo dove la scienza viene insegnata attraverso attività ludiche, interattive e immersive, le Befane arriveranno in sella alla loro scopa e fluttueranno nell’aria per incantare tutti i presenti.

Durante la giornata, inoltre, verranno organizzati diversi show incredibili che proveranno a indagare, e a risolvere, i misteri più affascinanti della scienza. Non mancheranno, ovviamente, caramelle, cioccolata e carbone da studiare e da mangiare. L’appuntamento è previsto il 6 gennaio 2025 dalle ore 9.00 alle ore 17.00.

Napoli, Epifania al Vomero

Ci spostiamo ora al Vomero, l’elegante quartiere collinare di Napoli caratterizzato da caffè all’aperto e locali raffinati e raggiungibile con la funicolare panoramica. È qui che, a conclusione delle feste natalizie, e in occasione dell’Epifania, si terrà il primo evento dell’anno: un concerto incredibile che animerà il cuore storico del quartiere.

L’appuntamento è previsto il 5 gennaio 2025 dalle ore 19:30 in Piazza Vanvitelli che, nell’occasione, si trasformerà in un palcoscenico incredibile che ospiterà artisti d’eccezione tra i quali il duo Ebbanesis, la cantante Monica Sarnelli e l’orchestra Raoul Swing.

Cosa fare nei dintorni di Napoli per l’Epifania

Per chi è a Napoli, ma ha voglia di scoprire i suoi dintorni in maniera inedita e speciale, segnaliamo altri eventi incredibili da vivere e condividere con tutta la famiglia nel giorno dell’Epifania e non solo.

Nella vicinissima Arzano, situata ad appena 10 chilometri dal capoluogo campano, è possibile prendere parte a un evento magico dedicato a grandi e bambini. All’interno del Teatro Eduardo De Filippo prenderà vita La bottega della Befana, una favola moderna ispirata al romanzo “La freccia azzurra” di Gianni Rodari e portato in scena dalla compagnia Teatro Bertold Brecht. Non un semplice spettacolo da osservare, ma uno show interattivo che coinvolgerà in maniera inedita tutti i presenti. L’appuntamento è previsto il 6 gennaio alle ore 18.00.

Scendendo verso il sud della Campania, invece, è possibile raggiungere le colline di Salerno che, durante l’Epifania, si trasformano in un villaggio della Befana diffuso e bellissimo. Ci troviamo a poco meno di 60 km da Napoli, in alcuni dei luoghi più belli del salernitano che dal 3 al 5 gennaio verranno coinvolti nella seconda edizione di Colline salernitane in festa. Le location da raggiungere sono il Belvedere di Giovi Bottiglieri, Giovi Village e Tenuta dei Normanni: è qui che stand gastronomici e artigianali, eventi musicali, spettacoli e laboratori creativi intratterranno grandi e bambini in attesa dell’arrivo della Befana. Non dimenticatevi di portare con voi la vostra calza da riempire con dolciumi e prelibatezze locali.

Altro appuntamento imperdibile nei dintorni di Napoli è quello che ci porta a Caserta dove, lunedì 6 gennaio 2025, ci sarà la Parata delle Befane. Si tratta di un evento magico che chiude, ufficialmente, il periodo del Natale e che trasforma per un giorno il centro storico della città in una festa alla quale tutti sono invitati. Artisti, musicisti, danzatori e clown animeranno le vie del centro, mentre le Befane presenti racconteranno storie ai bambini regalando a loro dolci e caramelle. Il corteo comincerà alle ore 11.00 dal Palazzo Storico Paternò in via San Carlo e arriverà fino in Piazza Vanvitelli.

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Cosa fare a Firenze per l’Epifania, tutti gli eventi

Anche quest’anno la città di Firenze si prepara a celebrare l’Epifania con numerosi eventi che richiamano la tradizione della Befana, un’occasione speciale per vivere l’ultimo atto delle festività natalizie. Il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, rappresenta un momento di festa per grandi e piccini, con tante iniziative che rendono la città ancora più affascinante. La magia del Natale si fonde con l’atmosfera festosa della Befana, una figura che incarna l’attesa e l’incanto dell’inverno.

Tra spettacoli, eventi per bambini, concerti e mostre d’arte, la città fiorentina dunque si trasforma in un palcoscenico ricco di opportunità per festeggiare in modo unico e coinvolgente: che si tratti di partecipare a un evento all’aperto o di immergersi in una delle storiche chiese per un concerto, Firenze offre una vasta gamma di esperienze per ogni tipo di visitatore.

Ecco alcune delle iniziative imperdibili che Firenze offre ai suoi visitatori e residenti, per chi desidera continuare a vivere la magia delle feste, ma non solo: anche a poche ore e km di distanza dalla città fiorentina si possono esplorare paesi e angoli di Toscana incredibili, per una gita fuori porta della Befana che non vi dimenticherete.

“La Befana vien di notte” al Quartiere 4

Il 5 gennaio, piazza dell’Isolotto a Firenze ospiterà un evento speciale per festeggiare l’arrivo della Befana. A partire dalle 16:30, l’attesa figura della Befana arriverà in piazza per distribuire dolci, caramelle e qualche pezzo di carbone per i più birichini! L’evento si concluderà con il tradizionale rogo del fantoccio della Befana, un momento simbolico che chiude le festività natalizie al Quartiere 4. L’iniziativa è organizzata in collaborazione con il Gruppo Storico dei Vigili del Fuoco di Firenze, creando un’atmosfera di festa per tutta la famiglia.

“Befana al Q4” alla Limonaia di Villa Strozzi

Il 6 gennaio, alla Limonaia di Villa Strozzi in via Pisana, si terrà un altro evento imperdibile, “Befana al Q4”, con un programma ricco di attività per i bambini. Dalle 15:30, inizierà il laboratorio di lettura interattiva “Fiabe del focolare, un viaggio magico tra Natale e Befana”, a cura dell’associazione Tri-boo, pensato per i bambini dai 4 anni in su. Alle 17:00, il Piccolo Coro Melograno incanterà il pubblico con un repertorio di canti natalizi. Alle 17:30, l’attesissima Befana distribuirà dolci e sorprese ai più piccoli, regalando un ultimo momento di magia per concludere il periodo natalizio in grande stile.

Concerto d’Opera alla Chiesa di Santa Monaca

Per chi desidera vivere un’Epifania all’insegna della musica, la Chiesa di Santa Monaca offre un ciclo di concerti d’opera il 4, 5 e 6 gennaio. Saranno eseguiti brani tratti da alcune delle opere più celebri come “Le nozze di Figaro”, “Tosca”, e “La Bohème”, accompagnati da una cena a tema. Un’esperienza culturale e gastronomica per rendere ancora più indimenticabile e speciale la giornata dell’Epifania di quest’anno.

“Peter Pan – Il Musical” al Teatro Verdi

Se siete in cerca di un’idea per un’uscita teatrale, il Teatro Verdi ospita “Peter Pan – Il Musical” dal 4 al 6 gennaio. Un grande spettacolo che porta sul palco la magica storia di Peter Pan, un modo ideale per festeggiare la Befana con tutta la famiglia. Il musical promette di incantare grandi e piccini con le sue coreografie spettacolari e musiche emozionanti.

Giornata dedicata all’arte: musei e mostre

Se l’arte è ciò che cercate per l’Epifania, Firenze offre una vasta opzione di visite a mostre e musei aperti il 6 gennaio. Oltre a quelli storici come la Galleria degli Uffizi e la Galleria dell’Accademia, la città ospita esibizioni temporanee che spaziano dall’arte contemporanea al Rinascimento. Il Palazzo Strozzi, ad esempio, ospita mostre di artisti di fama internazionale, che fanno della visita un’esperienza culturale unica.

Gallerie degli Uffizi Firenze

Fonte: 123RF

Le Galleria degli Uffizi a Firenze

Cosa fare nei dintorni di Firenze per la Befana

Se desiderate trascorrere l’Epifania lontano dal caos della città, Firenze offre numerosi spunti per una gita fuori porta in Toscana.

Volterra e i suoi misteri

A circa un’ora da Firenze, la città di Volterra è perfetta per un’escursione fuori porta. Conosciuta per le sue torri medievali e la sua storia etrusca, Volterra offre una combinazione unica di cultura, arte e natura. Durante l’Epifania, il borgo si anima con eventi tematici che ripercorrono le tradizioni locali, come la processione dei Re Magi, facendo di questa meta un’ottima scelta per chi cerca un’esperienza tradizionale in un contesto suggestivo.

Pisa oltre la Torre

Chi desidera scoprire Pisa spesso si concentra sulla sua celeberrima Torre Pendente, ma la città toscana ha molto di più da offrire, soprattutto se visitata durante il periodo dell’Epifania. La Piazza dei Miracoli, con la sua imponente bellezza, è senza dubbio un luogo imperdibile, dove il Duomo, il Battistero e il Camposanto Monumentale si trovano fianco a fianco, creando uno scenario unico che affascina ogni visitatore. Questi capolavori architettonici, simboli della storia e della cultura della città, sono tanto straordinari quanto emblematici della sua grandezza.

Tuttavia, oltre alla celebre Piazza dei Miracoli, anche il centro storico di Pisa merita assolutamente una visita. Passeggiando tra le sue viuzze strette e le piazze affascinanti come Piazza dei Cavalieri o Piazza del Duomo, è possibile immergersi nell’atmosfera medievale che permea la città, con i suoi palazzi storici, le torri e le chiese che raccontano secoli di storia. La città, infatti, conserva ancora intatto il suo antico fascino, che si riflette nelle tradizioni e nella cultura locale.

Durante il periodo natalizio e dell’Epifania, Pisa si arricchisce di una serie di eventi e mercatini che celebrano le festività. Il Mercato di Natale in particolare, con le sue bancarelle che offrono prodotti tipici, artigianato locale e dolci tradizionali, crea un’atmosfera calda e accogliente che rende la città ancora più suggestiva.

Terme di Saturnia

Se cerchi un’opzione per trascorrere la giornata in totale relax, le Terme di Saturnia, nella Maremma Toscana, sono una scelta ideale per il 6 gennaio. Le famose acque termali di Saturnia sono rinomate per le loro proprietà benefiche, perfette per recuperare energia e rilassarsi dopo le festività. Un’esperienza di benessere che, unita al paesaggio toscano circostante, renderà la vostra Epifania davvero speciale.

 

Piscine termali all'aperto delle Terme di Saturnia in Toscana, al tramonto

Fonte: iStock

Cascate del Molino delle Terme di Saturnia