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I borghi della Sardegna da vivere anche in inverno

Oggi in Italia, il turismo nei borghi rappresenta il terzo pilastro dell’offerta turistica, subito dopo le città d’arte e il turismo balneare. Anche in Sardegna, dove il turismo è spesso associato alla stagione estiva, si registra una domanda sempre maggiore di esperienze autentiche, lontano dalla folla e immerse nella tradizione.

Con ben 9 borghi riconosciuti tra i “Borghi più belli d’Italia” e 7 insigniti della Bandiera Arancione, la Sardegna è pronta a diventare una destinazione di riferimento per lo slow tourism, un segmento in forte espansione che abbraccia la cultura, la storia e il paesaggio in ogni sua sfumatura, anche durante la stagione invernale.

I borghi sardi, spesso nascosti nell’entroterra, sono perfetti per chi desidera scoprire una Sardegna diversa, lontana dai luoghi più affollati. Sebbene l’inverno non offra il clima caldo delle località balneari, la magia che questi piccoli centri sanno regalare è unica, con atmosfere suggestive e autentiche tradizioni che si riscoprono in un periodo dell’anno in cui la natura e le comunità locali sono più intime e accoglienti.

Bosa: tra storia, natura e mare d’inverno

Tra i borghi più belli della Sardegna, Bosa, situato sulla costa occidentale in provincia di Oristano, è uno dei pochi che unisce la bellezza storica dell’entroterra con la vicinanza al mare. La cittadina si distingue per il suo centro storico medievale, con le case colorate che si affacciano sul fiume Temo, e per il Castello Malaspina che domina la città. Durante l’inverno, Bosa vive una calma che permette di apprezzare appieno le sue tradizioni, tra cui la preparazione di dolci tipici e feste locali. Nonostante il clima mite del suo litorale, la vera bellezza di Bosa in inverno è quella di scoprire i suoi angoli più nascosti senza la confusione dei mesi estivi.

Bosa

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Il pittoresco borgo di Bosa sul fiume Temo

Atzara: viaggio nell’entroterra sardo

Situato nell’entroterra della Sardegna, Atzara (provincia di Nuoro) è uno dei borghi più autentici della regione, noto per il suo patrimonio culturale e naturale. In inverno, il borgo acquista un fascino particolare grazie al suo paesaggio montano, le tradizioni gastronomiche e la vicinanza a importanti siti archeologici come il Nuraghe Losa ad Abbasanta, uno dei nuraghi meglio conservati della Sardegna, e il tempio nuragico di Su Tempiesu a Orune. Inoltre, si trova a breve distanza dalla Tomba dei Giganti di Coddu Vecchiu a Arzachena e dal pozzo sacro di Santa Cristina a Paulilatino, due esempi significativi della cultura nuragica e delle pratiche religiose dell’epoca.

Nuraghe Losa

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Il sito archeologico delle Nuraghe Losa

La sua tranquillità invernale, unita alla possibilità di gustare piatti tipici come il porceddu e i dolci sardi, rende Atzara un luogo ideale per chi cerca un’esperienza immersiva nella Sardegna più profonda.

Carloforte: l’isola del Sulcis anche d’inverno

Carloforte, sull’isola di San Pietro e in provincia di Sud Sardegna, rappresenta una delle eccezioni per i borghi marittimi che meritano una visita anche in inverno. Pur essendo conosciuta come destinazione estiva, Carloforte, con il suo porto e il centro storico caratterizzato da case in stile ligure, offre in inverno un’atmosfera affascinante e rilassante. Qui, oltre alle tradizioni culinarie legate al tonno, si possono scoprire angoli incantevoli, tra cui le spiagge deserte e il faro di Capo Sandalo, che durante la stagione fredda si rivelano particolarmente suggestivi.

Carloforte, Sardegna

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Il borgo di Carloforte

Sadali: tra storia e natura che regna sovrana

Nel cuore della Sardegna in provincia di Cagliari, Sadali è un borgo che, d’inverno, si trasforma in un angolo di tranquillità immerso nella natura. Famoso per le sue cascate, come quella di Sa Stiddiosa, e per la bellezza dei suoi sentieri, Sadali è un’ottima base per gli amanti del trekking e della natura selvaggia. Durante l’inverno, il paesaggio si fa ancora più affascinante, con la possibilità di esplorare i boschi e le montagne circostanti senza la calca dei turisti. In questo periodo dell’anno, il borgo diventa anche il luogo ideale per degustare i piatti tipici dell’entroterra sardo, come i culurgiones e la supa cuata.

Aggius: anima tradizionale della Gallura

Aggius è un altro dei borghi sardi, della provincia di Sassari, che regala un’atmosfera intima e suggestiva nei mesi invernali. Situato nella regione della Gallura, Aggius è un borgo che conserva ancora oggi tradizioni artigianali antiche, come la lavorazione della pietra e del legno, ed è il luogo perfetto per chi desidera scoprire un’arte e una cultura ancora vive. La sua posizione nel cuore delle montagne della Gallura offre anche magnifici panorami e sentieri da percorrere a piedi, ideale per un turismo lento e a contatto diretto con la natura.

Galtellì: tradizione e radici

Galtellì, situato nella regione della Barbagia, è un borgo della provincia di Nuoro che racconta la Sardegna più antica e autentica. Con i suoi vicoli acciottolati, le chiese medievali e le case in pietra, Galtellì è una tappa imprescindibile per chi vuole conoscere le tradizioni storiche e culturali dell’isola. In inverno, il borgo si anima di eventi locali legati alla cultura, tra cui la preparazione dei piatti tipici come il ferragostu e il pane carasau. Galtellì è anche punto di partenza per escursioni nei monti del Gennargentu, dove la natura selvaggia è ancora intatta.

Il turismo slow che valorizza la Sardegna 

La Regione Sardegna sta puntando fortemente sulla valorizzazione del turismo lento, con l’obiettivo di estendere l’offerta turistica oltre la tradizionale stagione estiva. In un incontro recentemente organizzato dall’assessorato regionale al Turismo, l’assessore Franco Cuccureddu ha messo in evidenza la crescente attenzione verso i borghi, i cammini e gli itinerari culturali, puntando su un turismo che abbraccia la scoperta delle tradizioni locali, la natura incontaminata e un’esperienza autentica.

La Sardegna, con i suoi nove borghi inclusi nel circuito dei “Borghi più belli d’Italia” e i sette che vantano la Bandiera Arancione del Touring Club, sta infatti cercando di strutturare un’offerta turistica che coinvolga attivamente queste realtà locali. L’idea è quella di aggregare un’offerta che valorizzi le piccole comunità, già pronte a soddisfare la crescente domanda di un turismo lento, che si differenzia dal turismo di massa e che punta alla qualità dell’esperienza piuttosto che alla quantità. Come già detto, il turismo nei borghi, infatti, rappresenta uno dei segmenti in più rapida crescita sia a livello nazionale che internazionale.

A partire dalla Bit di Milano, dove viene dedicato uno spazio ad hoc ai borghi sardi accanto all’offerta archeologica, la Regione prevede di promuovere attivamente questi luoghi alle principali fiere del settore, compresa una fiera specifica dedicata al turismo lento. Questo approccio si propone di attrarre visitatori durante tutto l’anno, permettendo così una distribuzione equilibrata del flusso turistico e dando un nuovo impulso all’economia delle aree interne della Sardegna.

L’obiettivo è quello di integrare i borghi nella rotta del turismo sostenibile, che potrà contribuire a un’ulteriore crescita economica delle zone più isolate dell’isola, creando anche nuove opportunità di lavoro per le comunità locali. Inoltre, il turismo lento si inserisce in un contesto di promozione del basso impatto ambientale, con un’attenzione crescente alla tutela del patrimonio storico e naturale della Sardegna.

In questo scenario, la Regione Sardegna intende rendere questi borghi non solo una meta per chi cerca tranquillità e autenticità, ma anche un’opportunità per scoprire un altro volto della Sardegna, quello più intimo, tradizionale e radicato nella cultura locale.

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Le migliori esperienze in Canada in primavera ed estate

Con l’arrivo della primavera e dell’estate, il Canada diventa una destinazione ideale per chi cerca una combinazione di natura incontaminata, città frizzanti e un’atmosfera accogliente e cosmopolita, vivace dal punto di vista culturale e per l’intrattenimento. Ecco cosa non perdere nella stagione primaverile ed estiva in queste due metropoli canadesi e quali escursioni ed esperienze vivere anche in altre parti del Paese.

Toronto in primavera ed estate

Toronto è una delle città più dinamiche del Canada e offre moltissime esperienze uniche durante la primavera e l’estate. Quando la città si risveglia dalla lunga stagione invernale, i suoi parchi, i giardini e le isole prendono vita con colori vibranti.

In primavera, i giardini botanici di Toronto esplodono di colori: il Toronto Botanical Garden e il Royal Ontario Museum’s Gardens sono solo alcuni dei luoghi perfetti per una passeggiata rilassante. Ma è durante l’estate che la città mostra il suo vero fascino, con i parchi cittadini che diventano palcoscenici di eventi all’aperto. L’High Park, per esempio, è l’ideale per una giornata di relax immersi nel verde, mentre la vicina Toronto Islands offre splendide spiagge e un panorama spettacolare sullo skyline della città. I visitatori possono anche noleggiare una bicicletta per esplorare le numerose piste ciclabili della città, particolarmente affascinanti lungo il Waterfront Trail.

Per chi mangia pane e arte a colazione, il Royal Ontario Museum (ROM) è uno dei musei più importanti del Canada, con collezioni che spaziano dalla storia naturale all’arte mondiale. Durante la stagione primaverile ed estiva, il museo offre un’esperienza unica grazie alla sua vasta gamma di esposizioni temporanee e permanenti, che spaziano dall’arte antica alla storia naturale, passando per la cultura indigena canadese e le civiltà lontane. Il ROM è il luogo ideale per una visita culturale immersiva in un’atmosfera luminosa e accogliente.

Yonge Street, invece, è una delle strade più lunghe del mondo ed è il cuore pulsante della vita urbana di Toronto. Con i suoi negozi, ristoranti e luoghi di intrattenimento, offre una vasta gamma di attività da fare a piedi. Durante l’estate, il clima mite rende ancora più piacevole una passeggiata per questa strada iconica, dove i visitatori possono fare shopping, fermarsi in un caffè all’aperto o godersi la vivace atmosfera della città. Yonge Street è anche un punto di partenza perfetto per esplorare altri quartieri emblematici di Toronto, come il Distillery District che offre gallerie d’arte, caffè e ristoranti che celebrano il meglio della cultura canadese o il quartiere di Yorkville.

Toronto è una città che celebra la diversità culturale e la stagione estiva è il momento perfetto per immergersi nella sua scena artistica vibrante. Eventi come il Toronto International Film Festival (TIFF), che si svolge a settembre, cominciano a prendere piede in estate con anteprime e iniziative. Il Caravan Festival di Toronto, che si tiene ogni anno a giugno, è un evento culinario e musicale che celebra le diverse etnie e culture che abitano la città. Durante questo festival, i visitatori possono assaporare piatti tipici provenienti da tutto il mondo, ascoltare musica tradizionale e assistere a spettacoli di danza e arte. Il Caravan è un’occasione unica per scoprire le tradizioni culturali di diverse comunità e godersi una giornata all’insegna della diversità e della convivialità.

Toronto, CN Tower

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Vista di Toronto e CN Tower

Non può mancare, infine, una visita alla famosa CN Tower, una delle strutture più alte del mondo, che offre una vista spettacolare su tutta la città e sul Lago Ontario.

Montréal in primavera e in estate

Montréal, la “Parigi del Nord”, incanta i visitatori con la sua fusione di cultura francese e anglosassone. Con l’arrivo dell’estate, la città si trasforma in un palcoscenico di eventi culturali, festival e attività all’aperto che rendono l’esperienza ancora più speciale.

In primavera, le strade di Montréal si riempiono di artisti di strada, musicisti e caffè all’aperto. È il momento ideale per esplorare il quartiere Vieux-Montréal, dove l’architettura storica incontra ristoranti e gallerie d’arte contemporanea. Il Musée des beaux-arts, uno dei più grandi musei d’arte del Canada, è un must per gli amanti della cultura.

Durante l’estate, Montréal ospita alcuni dei festival più iconici del mondo. Il Festival International de Jazz, che si tiene a giugno, attira artisti da tutto il globo e trasforma la città in una festa musicale. Anche il Montreal en Lumière, che celebra arte e gastronomia, offre un’esperienza unica.

Nonostante la sua anima urbana, Montréal è circondata da una natura straordinaria. Il Parc du Mont-Royal, progettato da Frederick Law Olmsted, è il posto ideale per una passeggiata o un picnic. Da qui, si può godere di una vista spettacolare sulla città. In estate, le piste ciclabili che costeggiano il fiume San Lorenzo sono perfette per un’uscita in bicicletta o per una passeggiata serale.

Il Vieux-Port (Vecchio Porto) di Montréal è il cuore storico della città, un luogo ricco di storia e cultura. Durante la stagione estiva, le sue strade lastricate si animano con eventi, mercati all’aperto e artisti di strada. Qui, i visitatori possono fare shopping nei negozi caratteristici, assaporare piatti tipici nei ristoranti locali e partecipare ai numerosi eventi che si tengono nel Quartier des Spectacles, il quartiere degli spettacoli di Montréal, che ospita festival di musica, danza e teatro.

Il Mont Royal è uno dei punti panoramici più iconici di Montréal. Durante i mesi estivi, la salita al monte offre una vista spettacolare sulla città, che si estende sotto di sé come un mosaico di edifici e parchi verdi. I sentieri che portano alla cima sono ideali per una passeggiata rilassante immersi nella natura, mentre una volta in cima, i visitatori possono godere di una delle viste più mozzafiato della città, ideale per scattare fotografie o semplicemente rilassarsi.

Il Parc Jean-Drapeau, situato su un’isola nel fiume San Lorenzo, è uno dei parchi più belli di Montréal, ricco di spazi verdi, laghi, musei e percorsi ciclabili. In estate, è il luogo ideale per un’escursione in bicicletta o per un picnic in famiglia, grazie alla sua ampia varietà di attrazioni, tra cui la Biosphère, un museo dedicato all’ambiente, e il Circuit Gilles Villeneuve, famoso per ospitare il Gran Premio di Formula 1. Il parco è anche sede di numerosi eventi musicali e culturali che animano l’isola durante i mesi più caldi.

Escursione alle Cascate del Niagara

Le Cascate del Niagara, una delle meraviglie naturali più famose al mondo, sono un must per chi visita il Canada in primavera e durante l’estate. Situate al confine tra Canada e Stati Uniti, queste cascate spettacolari sono ancora più affascinanti con il clima estivo, quando è possibile avvicinarsi alle cascate tramite escursioni in barca o esplorare i sentieri panoramici che offrono viste mozzafiato. La vicinanza ai parchi circostanti e alla città di Niagara-on-the-Lake rende la visita ancora più completa, con opportunità di relax tra la natura.

cascate niagara

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Le spettacolari Cascate del Niagara

Avvistamenti delle balene a Tadoussac

Tadoussac, una piccola località nella regione del Québec, è il punto di partenza ideale per escursioni in battello alla scoperta delle balene. Durante i mesi estivi, le acque che circondano il fiume San Lorenzo diventano un’area di passaggio per diverse specie di balene, tra cui la balena azzurra e la balena megattera. Le escursioni in barca offrono un’esperienza unica di avvistamento di questi magnifici mammiferi marini, immersi in un paesaggio naturale incontaminato.

Tadoussac, balena

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Avvistamenti di balene a Tadoussac

Quebec City: la città francese del Canada

Situata lungo il fiume San Lorenzo, Quebec City è una delle città più affascinanti del Canada. In estate, la città si anima con eventi culturali e festival, e il suo centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, diventa un palcoscenico vivente di architettura coloniale francese. Le stradine acciottolate, i giardini fioriti e i caffè all’aperto offrono un’atmosfera romantica e tranquilla. Quebec City è anche la base ideale per esplorare le meraviglie naturali circostanti, come i parchi e le valli verdi che si estendono lungo il fiume.

In città, da non perdere è l’iconico Château Frontenac, un imponente hotel storico situato nel cuore di Québec City, che si erge maestoso sulla collina che domina il fiume San Lorenzo. Costruito nel 1893 dalla compagnia ferroviaria canadese Canadian Pacific Railway, l’edificio in stile castello è uno dei più fotografati al mondo ed è anche uno dei simboli iconici della città, con un’importante valenza storica, poiché ha ospitato numerosi eventi internazionali e figure di spicco, diventando una delle strutture più riconosciute del Canada.

Quebec City

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Panorama al tramonto di Quebec City

Durante l’estate, la città ospita anche eventi culturali e festival, tra cui il Festival d’Été de Québec. Inoltre, una visita al Montmorency Falls, a pochi passi dal centro, offre panorami mozzafiato e sentieri escursionistici.

Hamilton e il WaterPark

Hamilton, situata nell’Ontario, è una città famosa per i suoi numerosi parchi e per la sua vicinanza alle cascate del Niagara. Durante l’estate, Hamilton è anche una destinazione popolare per famiglie grazie al suo WaterPark, un parco acquatico con scivoli, piscine e altre attrazioni ideali per bambini di tutte le età. La città è anche conosciuta per i suoi sentieri naturalistici e per essere un punto di partenza per esplorare la regione dei Grandi Laghi.

Wonderland: il parco divertimenti più grande del Canada

Wonderland, il parco di divertimenti più grande del Canada, è la meta perfetta per chi cerca un po’ di adrenalina. Situato vicino a Toronto, questo parco offre un’ampia varietà di montagne russe, giochi e attrazioni per tutte le età. Durante i mesi estivi, Wonderland diventa un luogo ideale per trascorrere una giornata in famiglia, con spettacoli, eventi tematici e numerosi ristoranti e negozi per fare una pausa tra un gioco e l’altro.

Unionville: un tuffo nel passato

Unionville, una pittoresca cittadina situata a breve distanza da Toronto, è famosa per le sue case vittoriane ben conservate e l’atmosfera storica che la caratterizza. Passeggiando per il centro di Unionville, i visitatori possono scoprire negozi di antiquariato, gallerie d’arte e caffè storici. La cittadina, circondata dalla campagna, è il luogo ideale per una gita rilassante, lontano dal trambusto delle grandi metropoli, ma comunque facilmente raggiungibile.

I Parchi Nazionali del Canada

Il Canada è famoso per la sua natura selvaggia e per i suoi parchi nazionali, che in primavera ed estate offrono innumerevoli opportunità per escursioni e attività all’aria aperta. Il Banff National Park e il Jasper National Park in Alberta sono tra i più celebri, con paesaggi spettacolari di montagne, laghi turchesi e fauna selvatica. All’estremo est, il Gros Morne National Park nel Newfoundland offre paesaggi mozzafiato di fiordi e montagne, mentre il Pacific Rim National Park Reserve in British Columbia è un paradiso per gli amanti delle spiagge selvagge e delle foreste pluviali temperate.

Banff National Park

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Sguardo sul Banff National Park

Gita al Lago Sacacomie

Situato nella regione del Québec, il Lago Sacacomie è una meta ideale per gli amanti della natura e delle attività all’aperto. In estate, il lago diventa un’oasi di tranquillità, con acque cristalline e una splendida cornice di foreste che si riflettono sulla superficie del lago. Gli appassionati di pesca, kayak e vela troveranno in questo luogo un perfetto angolo di paradiso. Il Lago Sacacomie è anche un ottimo punto di partenza per esplorare le riserve naturali circostanti.

Lago Sacacomie

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Vista dall’alto della natura al Lago Sacacomie

Un nuovo piano voli per il Canada

Air Transat, compagnia aerea leader nel settore dei viaggi, ha potenziato ulteriormente i suoi collegamenti con il Canada, offrendo voli diretti dall’Italia verso le principali destinazioni canadesi. Con voli diretti da Roma, Venezia e Lamezia Terme, i viaggiatori italiani potranno facilmente raggiungere Toronto e Montréal. I voli da Roma per Montréal inizieranno il 19 aprile 2025 e diventeranno giornalieri dal 15 giugno, mentre i voli per Toronto partiranno dal 2 maggio 2025, con frequenza giornaliera dal 9 giugno. Inoltre, dal 3 maggio 2025 sarà possibile volare direttamente da Venezia a Toronto, e dal 5 maggio 2025 anche da Venezia a Montréal.

Con la sua rete di voli in continua espansione e la qualità del servizio che l’ha fatta nominare “Migliore Compagnia Aerea Viaggi Vacanze al Mondo” agli Skytrax World Airline Awards 2024, Air Transat rappresenta una scelta perfetta per chi desidera esplorare le meraviglie del Canada con il comfort di un volo diretto e conveniente. Per maggiori dettagli sul piano voli e per prenotare il proprio viaggio, è possibile consultare il sito ufficiale della compagnia aerea.

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Quando andare a Buenos Aires: clima e temperatura

Buenos Aires, capitale dell’Argentina (uno degli Stati più importanti del continente sudamericano), è una città unica e intrigante che fonde cultura europea e tradizioni sudamericane. In particolare, è molto vicina alla cultura italiana e mediterranea: si stima, infatti, che più del 60% della popolazione abbia discendenti di origine italiana e circa il 30% abbia discendenti di origine spagnola. Prima di pianificare un viaggio nella capitale argentina, è importante conoscere il clima della città e scegliere il periodo migliore per visitarla in base alle tue preferenze e attitudini di viaggio. In questa guida, andremo a esplorare le caratteristiche del clima di Buenos Aires e le attività che si possono svolgere stagione dopo stagione.

Clima a Buenos Aires: una panoramica completa

Buenos Aires si presenta con un clima di tipo subtropicale e tendenzialmente umido, caratterizzato da estati calde e inverni miti. La capitale dell’Argentina offre condizioni piacevoli per la maggior parte dell’anno, ma va prestata attenzione alle variazioni stagionali che possono influenzare significativamente l’esperienza di viaggio. Inoltre, se è vero che le temperature sono paragonabili a quelle del clima mediterraneo, è anche vero che la piovosità è diversa: mentre gli inverni non sono accompagnati da frequenti precipitazioni, in estate si manifestano spesso forti temporali. Infine, è importante ricordare che l’Argentina si trova nell’emisfero australe, di conseguenza estate e inverno sono invertite rispetto a quanto siamo abituati in Italia e, in generale, nell’emisfero boreale. Ma vediamo nel dettaglio il clima tipico stagione per stagione:

  • estate (dicembre-febbraio): le estati sono calde e umide, con temperature che oscillano tra i 25°C e i 35°C. Le precipitazioni sono abbastanza comuni e, spesso, si presentano sotto forma di temporali. Si tratta del periodo ideale per scappare dall’inverno boreale e concedersi una bella vacanza in questa perla del Sud America. Tuttavia, ricordati di mettere un valigia un ombrello!
  • Autunno (marzo-maggio): l’autunno è caratterizzato da temperature miti, comprese tra i 15°C e i 25°C, e da un clima stabile. Le giornate sono prevalentemente soleggiate e piacevoli. Anche in questo caso possiamo affermare che questa stagione rappresenta un’ottima scelta per visitare la capitale dell’Argentina.
  • Inverno (giugno-agosto): gli inverni a Buenos Aires sono miti, con temperature che raramente scendono sotto i 5°C. Le giornate sono spesso fresche e con cieli tersi e le piogge in questa stagione non sono molto frequenti.
  • Primavera (settembre-novembre):  è una stagione splendida per visitare la città, con temperature che variano tra i 18°C e i 28°C. Il clima è, in generale, asciutto e meno umido rispetto alla stagione estiva.

L’estate a Buenos Aires: grandi eventi e tanta natura

Due ballerini di Tango a Buenos Aires

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Due ballerini volteggiano a passi di Tango a Buenos Aires

L’estate a Buenos Aires – che ricordiamo essere tra dicembre e febbraio – è sinonimo di vivacità e movimento. Anche se la città può essere colpita da un caldo intenso, le attività da fare per vivere appieno la sua atmosfera vibrante sono molteplici. In questo periodo, ad esempio, godersi il verde rigoglioso dei suoi parchi è una delle migliori scelte che potresti fare. Il Parque Tre di Febrero, conosciuto anche come Bosques de Palermo, è un’enorme area verde con laghetti e piste ciclabili e, proprio in estate, offre numerose attività adatte a tutti i gusti: puoi passeggiare o fare jogging lungo i tanti percorsi pedonali, noleggiare una barca a remi per un’esperienza romantica e divertente o, ancora, noleggiare una bicicletta per muoverti più velocemente al suo interno. In questa stagione puoi godere dello spettacolo mozzafiato del Rosedal, uno splendido giardino di rose ricco di colori e profumi. Non lontano da qui si trova il Giardino Giapponese, un luogo tranquillo con laghetti, ponti e una ricca flora orientale. Se preferisci un momento di relax, questo parco è l’ideale per un picnic o per sdraiarti all’ombra di un albero e goderti il suono delle fronde mosse dal vento. Se hai fame, puoi assaggiare lo street food locale, come le empanadas o il famoso choripán, offerto dai diversi venditori ambulanti presenti nella zona. Nel periodo estivo, la città organizza numerosi eventi culturali all’aperto , tra cui festival e concerti. Uno tra i più famosi è, senza ombra di dubbio, il Festival Ciudad Emergente; dedicato alla musica e con focus sull’arte e la cultura giovanile ed è pensato per gli artisti emergenti provenienti da tutto il paese e che arrivano nella capitale per mostrare il loro talento. Un’altra imperdibile attività estiva è una crociera sul Río de la Plata, estuario formato dalla confluenza dei fiumi Paranà e Uruguay, un’esperienza imperdibile per ammirare Buenos Aires da una prospettiva diversa. Puoi scegliere tra escursioni brevi, semplicemente per ammirare lo skyline cittadino e ascoltare storie sul fiume, o dedicare una giornata intera per raggiungere, ad esempio, la pittoresca cittadina di Tigre, famosa per i suoi canali e situata nel delta del Paraná. Le crociere spesso includono spuntini o il pranzo, rendendo l’esperienza ancor più rilassante mentre ammiri il paesaggio. Come avrai intuito, le attività che la stagione estiva offre sono così tante che è difficile raccontarle tutte. Oltre a quelle che ti abbiamo raccontato fino a qui, meritano una menzione:

  • Scoprire il tango argentino all’aperto: durante le sere d’estate, molte piazze della città si animano e si trasformano in vere e proprie piste da ballo dove è possibile partecipare a una milonga (evento di tango argentino). Una delle più famose è Plaza Dorrego, nel quartiere di San Telmo, dove la piazza diventa una balera a cielo aperto con esibizioni di tango gratuite, dove sia i turisti che i locali si riuniscono per assaporare questa danza tipica della cultura argentina.
  • Esplorare Puerto Madero: si tratta di uno dei quartieri più moderni della città e, con i suoi grattacieli e ristoranti sul lungofiume, è un luogo ideale per una passeggiata serale. Il Puente de la Mujer, un ponte pedonale progettato dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava, è particolarmente suggestivo al tramonto.
  • Vita notturna e rooftop bar: quale periodo migliore per godersi la vivace vita notturna della città se non quello estivo? I quartieri di Palermo Soho e Palermo Hollywood offrono una vasta scelta di bar e club adatti a tutti i gusti. Sono presenti anche molti rooftop bar, come il famoso Sky Bar nel centro che, oltre a offrire degli ottimi cocktail, permettono di ammirare viste spettacolari della città illuminata.

L’autunno a Buenos Aires: foliage e passeggiate

Scorcio di La Boca, Buenos Aires
I colori vivaci del quartiere La Boca a Buenos Aires

È vero, l’estate è la stagione che ha più da offrire in termini di esperienze e cose da fare. Tuttavia, l’autunno è forse il periodo migliore per visitare Buenos Aires. Temperature miti, foglie che cambiano colore rendendo la città particolarmente affascinante e un panorama mozzafiato; questo è il momento migliore per esplorarla a piedi. Passeggiare per San Telmo, ad esempio, è un’esperienza unica da fare in autunno, quando il quartiere storico si trasforma in un luogo ancora più suggestivo grazie ai suoi colori caldi. La Feria de San Telmo, che si tiene ogni domenica in questo periodo, è un appuntamento imperdibile. Qui puoi passare ore esplorando le bancarelle, tra oggetti vintage, artigianato locale e curiosità della cultura argentina. Un altro bellissimo quartiere da visitare in questa stagione è Recoleta, dove ad accoglierti troverai strade acciottolate e caffè storici. Non perderti il Cimitero della Rocoleta, il più famoso cimitero storico argentino da cui – appunto – prende nome il quartiere. L’autunno è anche un’ottima stagione per visitare musei e gallerie d’arte come il Museo Nacional de Bellas Artes, il Malba (Museo di Arte Latinoamericana) e il Museo de Arte Moderno e conoscere meglio il panorama artistico argentino. Inoltre in autunno, la città ospita spesso eventi letterari e festival cinematografici. Il clima più fresco invita all’assaggio di piatti tipici come l’asado (tipica carne argentina) o le empanadas, oltre che gustare i numerosi vini locali.

L’inverno a Buenos Aires: spettacoli e mercati

L’inverno di Buenos Aires, compreso tra giugno e agosto, è mite rispetto agli standard europei o nordamericani, caratterizzato da un clima fresco e secco. Rimane quindi possibile godersi diverse attività all’aperto, nonostante vi sia una numerosa offerta di attività al chiuso o che comunque permettono di trovare riparo dalle più basse temperature invernali. Oltre a visitare i numerosi musei della città, come il Museo Nacional de Bellas Artes o il MALBA (Museo de Arte Latinoamericano de Buenos Aires), puoi goderti la versione invernale delle milongas al chiuso; tra i locali più famosi la Catedral del Tango ed El Beso, luoghi perfetti per tutte le persone che vogliono immergersi nelle melodie calienti del tango; dai neofiti ai più esperti. Un’altra esperienza immancabile per affrontare il clima di Buenos Aires freddo e invernale, è visitare i suoi numerosi mercati al coperto: il Mercado de San Telmo e il Mercado de la Boca offrono cibi freschi e oggetti d’artigianato locale. Anche il Mercado de la Plata è un ottimo posto per esplorare prodotti del luogo. Qui, oltre che alle prelibatezze e bellezze locali, è possibile acquistare dei souvenir. Puoi coccolarti con un caffè o una cioccolata calda nelle famose caffetterie storiche di Buenos Aires come il famoso Café Tortoni o il Café de los Angelitos. Entrambi offrono un’esperienza autentica della cultura locale, oltre che la possibilità di scaldarsi nelle giornate più fredde. La stagione invernale è anche la migliore per assaporare l’ampia offerta teatrale, la quale concentra i suoi spettacoli più importanti proprio in inverno. Tra i tanti teatri, ti conisgliamo il Teatro Colón, uno dei più rinomati al mondo, che offre spettacoli di balletto, opera e concerti e il Teatro Nacional Cervantes, il quale rappresenta un’ottima scelta per assistere a rappresentazioni teatrali locali. 

La primavera a Buenos Aires: fioriture e zone costiere

La primavera è un’altra stagione incantevole per visitare Buenos Aires. Il clima diventa mite e piacevole con un generale aumento delle temperature. La città si riempie di fiori e l’atmosfera è piena di energia. Ecco cosa fare a Buenos Aires in primavera, dagli eventi più importanti all’immersione nella natura più totale.

  • Il festival di Primavera: è uno degli appuntamenti annuali più attesi  e bramati della capitale argentina. Questo evento si svolge nel mese di settembre, in coincidenza con l’inizio della primavera nell’emisfero australe, e celebra l’arrivo della stagione calda con concerti ed eventi artistici e culturali. Se il tuo viaggio cade in questo periodo, allora preparati a vivere un’esperienza immersiva nella cultura di questa splendida città con pochi eguali al mondo.
  • Passeggiate lungo il Rosedal: il giardino delle rose nei Bosques de Palermo – già descritto nella stagione estiva – è in piena fioritura ed è uno spettacolo unico. Si tratta di una di quelle attrazioni che non puoi assolutamente permetterti di perdere.
  • Esplorare la Costanera Sur: il clima a Buenos Aires in primavera ti permette di visitare alcune delle zone naturali più suggestive del paese; tra queste la Costanera Sur, una zona costiera ideale per le passeggiate panoramiche e le attività all’aria aperta. Puoi camminare lungo il fiume o fare un giro in bicicletta per immergerti completamente nella sua bellezza. La zona offre anche ottimi ristoranti con vista sul fiume e attività green all’Ecoparque, parco ecologico che si dedica alla conservazione ambientale e alla sensibilizzazione sulla biodiversità.
  • Visita La Feria de Mataderos: uno dei mercati all’aperto più emblematici di Buenos Aires, situato nel quartiere di Mataderos, a sud-ovest della capitale. Anche a causa della sua distanza dal centro della città, è una fiera poco conosciuta dal turismo internazionale diventando quindi un vero e proprio punto di riferimento per scoprire la cultura e le tradizioni argentine, specialmente quelle legate alla vita rurale e al folclore più autentico.

Buenos Aires, gemma del Sud America, è una città capace di conquistare i cuori di tutti, grazie alla vastità di luoghi da esplorare ed esperienze da provare. Ogni suo angolo ha un’anima: dai colori briosi delle strade di La Boca all’eleganza di Recoleta, dalla vitalità di Palermo alla storia del Microcentro. Il clima di Buenos Aires è il suo punto di forza: mite e temperato permette di visitarla in ogni stagione, rendendo ogni singolo viaggio un’esperienza senza eguali. Preparati, perché Buenos Aires non è solo una meta turistica, ma un luogo che ti entrerà nel cuore lasciando un segno letteralmente indelebile.

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Il parco archeologico di Aquileia diventerà uno dei più grandi al mondo

L’Area archeologica di Aquileia e Basilica Patriarcale, iscritta alla lista dei Patrimoni UNESCO dal 1998, è uno dei gioielli storici più importanti del Friuli-Venezia Giulia. Il sito custodisce i resti di una delle più grandi e ricche città dell’impero romano, la maggior parte dei quali rimane ancora da scavare al di sotto dei campi agricoli e del nucleo urbano moderno. Ed è proprio agli scavi che il vicegovernatore e assessore alla cultura della Regione vuole dedicare nuovi investimenti.

Nel corso del 2025, quindi, il parco di Aquileia sarà protagonista di un’espansione che lo trasformerà in uno dei più grandi al mondo.

Storia del parco archeologico di Aquileia

In passato, sia Aquileia che la Basilica hanno ricoperto un ruolo chiave nel processo di evangelizzazione di parte dell’Europa centrale. Aquileia, infatti, seppur famosa come città romana della tarda età repubblicana e imperiale, la cui fondazione risale al 181 a.C., già prima della fine dell’Impero Romano d’Occidente assunse un ruolo di assoluto rilievo come sede episcopale. Fu proprio la vitalità della chiesa aquileiese a contribuire alla diffusione del cristianesimo, ponendosi come punto di incontro tra l’area balcanica, l’Europa centro-orientale e l’area mediterranea.

Quello che potete vedere oggi all’interno del parco archeologico è solo una minima parte di quello esistente nel sottosuolo. Le diverse zone archeologiche fruibili dai visitatori risalgono agli anni ’20 del Novecento e, proprio quest’anno, verranno ampliate grazie all’organizzazione di nuovi scavi previsti per il 2025.

Nuovi scavi per il parco di Aquileia

Il 2025 è un anno importante per il parco di Aquileia, al quale è destinato un investimento pari a 3,5 milioni di euro per la sua espansione e valorizzazione. In particolare, 2 milioni di euro verranno utilizzati per acquisire ben 18 ettari di territorio, di cui una parte ricade nell’area UNESCO. Questa acquisizione si affiancherà ai 20 ettari già assegnati dallo Stato, con l’obiettivo di ampliare le ricerche archeologiche nel sottosuolo della città. Una decisione che non stupisce se consideriamo che il sottosuolo è ancora tutto da scoprire, basti pensare alla tracce trovate nel 2023.

Le nuove aree di scavo, sulle quali lavoreranno sia i ricercatori delle università italiane che straniere, permetteranno di approfondire la storia di questa città, un tempo centro cosmopolita di grande importanza. “I cantieri archeologici saranno anche un punto di attrazione turistica, capaci di stimolare l’interesse di visitatori e studiosi”, ha spiegato Anzil, vicegovernatore e assessore alla Cultura del Friuli-Venezia Giulia.

Cosa vedere nel parco archeologico di Aquileia

All’interno del parco archeologico, tra i più belli di tutta Italia, ci sono diverse cose da vedere, in primis la Basilica. Questa rappresenta un complesso architettonico straordinario, risalente al IV secolo. Molto bella è anche la zona archeologica denominata “Domus e Palazzo Episcopale” dove il pubblico può ammirare, grazie a un sapiente gioco architettonico, la sovrapposizione di livelli pavimentali di diverse epoche.

Nel parco sono presenti, tra le altre cose, anche un museo archeologico nazionale, il museo paleocristiano, il porto fluviale e la Domus di Tito Macro, una delle più vaste dimore di epoca romana tra quelle rinvenute nel Nord Italia.

Come visitare il parco: informazioni utili

L’area archeologica di Aquileia è estremamente grande e ricca di cose da vedere e richiede almeno mezza giornata. Ogni area ha degli orari e delle modalità d’ingresso specifici che consigliamo di monitorare sul sito ufficiale, dove troverete anche informazioni sulle visite guidate. Alcune aree sono ad accesso gratuito, come il Foro Romano e il Porto Fluviale, mentre altre richiedono un biglietto come i musei e la Basilica.

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Dove è stato girato Itaca – Il Ritorno, il film con Ralph Fiennes e Juliet Binoche

Itaca – Il Ritorno riunisce Ralph Fiennes e Juliette Binoche più di 25 anni dopo il film premio Oscar Il paziente inglese. Insieme a loro Charlie Plummer nel ruolo di Telemaco, figlio di Ulisse e Penelope, e l’attore greco Nikitas Tsakiroglou nei panni di Laerte. Diretto da Uberto Pasolini, il film vanta una sceneggiatura co-scritta da Edward Bond e John Collee. Bond, noto per i suoi contributi a film come Blow-Up e L’Inizio del Cammino, e Collee, acclamato per il suo lavoro in Master & Commander: Sfida ai confini del mare.

Oggi l’opera di Omero ci costringe a confrontarci con la tragedia della guerra, di chi la combatte e di chi rimane indietro, in una maniera che appare incredibilmente e tristemente attuale” ha dichiarato il regista, aggiungendo: “Trattandosi di una storia di ritorno e di redenzione dalla guerra, il mio interesse è sempre stato non tanto per l’elemento del fantastico delle peregrinazioni di Odisseo, quanto più per il ricongiungimento dei personaggi alla fine del viaggio“.

Itaca-Il Ritorno infatti è un’opera psicologica che si concentra sulla famiglia, influenzata da fattori esterni e lotta per restare unita. Oltre alle interpretazioni intense e carismatiche di un cast perfettamente in parte, l’ambiente gioca un ruolo importante, facendo respirare le inquadrature, tra mare blu, montagne frastagliate e una natura evocativa e compagna di avventure.

Itaca – Il Ritorno: la trama del film

Dopo 20 anni di lontananza, Ulisse approda sulle rive di Itaca, emaciato e irriconoscibile. Il re è finalmente tornato a casa, ma molto è cambiato nel suo regno da quando è partito per combattere nella guerra di Troia. La sua amata moglie Penelope è ora prigioniera nella sua stessa casa, braccata dai suoi numerosi pretendenti invadenti che le chiedono di scegliere un nuovo marito, un nuovo re.

Il loro figlio Telemaco, cresciuto senza padre, sta affrontando la morte per mano dei pretendenti che lo vedono come un ostacolo nella loro incessante ricerca di Penelope e del regno. Anche Ulisse è cambiato. Segnato dall’esperienza della guerra, non è più il potente guerriero che il suo popolo ricorda. Ma è costretto ad affrontare il suo passato per riscoprire la forza necessaria per salvare la sua famiglia e riconquistare il suo amore perduto.

Itaca Ralph Fiennes

Fonte: Ufficio stampa

Ralph Fiennes e Juliette Binoche nel film Itaca – Il Ritorno

Dove è stato girato

L’isola greca di Corfù nello Ionio è stata scelta come location del film Itaca-Il Ritorno, con Ralph Fiennes e Juliette Binoche nei panni dei due protagonisti principali. Un racconto senza tempo del viaggio di ritorno di Odisseo che segna la prima produzione internazionale incentrata sull’Odissea in diversi decenni. Il film mette in mostra una parte della Grecia attentamente selezionata e impressionante, che aggiunge un livello di autenticità alla narrazione.

Ad assistere alla produzione ci sono lo Ionian Islands Film Office della regione delle Isole Ionie, i comuni di Corfù Nord e Corfù Centrale e l’Ephorate of Antiquities di Corfù. La società di produzione greca Heretic, i cui successi passati includono la vittoria di una Palma d’oro al Festival di Cannes nel 2022, ha assunto la responsabilità di co-produrre di Itaca-Il Ritorno. Le riprese a Corfù hanno permesso alla troupe cinematografica di sfruttare al meglio i paesaggi e il patrimonio culturale dell’isola. Il film mira a dare vita all’antica epopea, infondendole una prospettiva contemporanea, consentendo al pubblico di intraprendere un viaggio cinematografico accattivante.

Alla scoperta di Corfù

Corfù è un’isola situata nel Mar Ionio ed è la seconda isola più grande del gruppo delle Isole Ioniche, occupando una posizione strategica che ha attratto diversi popoli nel corso della storia. La sua posizione favorevole ha favorito l’interazione e gli scambi culturali, rendendola un luogo di rilevante importanza storica e culturale. I resti archeologici suggeriscono che fosse abitata fin dai tempi antichi, con testimonianze della civiltà greca, romana e bizantina che ancora perdurano attraverso le rovine di templi e fortificazioni.

Ralph Fiennes Corfù

Fonte: Ufficio stampa

Ralph Fiennes a Corfù

La bellezza naturale di Corfù è una delle sue principali attrazioni, con paesaggi che spaziano dalle imponenti montagne a meravigliosi panorami marini. La vegetazione lussureggiante, caratterizzata da olivi e limoni, è intervallata da deliziose spiagge e acque cristalline, rendendo l’isola una meta ambita per i turisti di tutto il mondo. La combinazione di storia, cultura e natura conferisce a Corfù un fascino unico, creando un contesto attraente per i visitatori e un retaggio che merita di essere esplorato.

La città vecchia di Corfù, patrimonio dell’umanità UNESCO, è un esempio straordinario di architettura veneziana, con stretti vicoli, piazze pittoresche e un’atmosfera vibrante. Nel centro della città, i visitatori possono ammirare la Fortezza Vecchia, una struttura storica che offre una vista panoramica sul mare e sulla città stessa. Un’altra attrazione imperdibile è il Palazzo di Achilleion, un monumento neoclassico costruito per l’imperatrice Elisabetta d’Austria. Immerso in un magnifico giardino, il palazzo è decorato con statue e affreschi che raccontano la leggenda di Achille.

Paleokastritsa, con le sue baie turchesi e le scogliere a picco, è perfetta per gli amanti del nuoto e dello snorkeling. Attività come kayak e gite in barca permettono di esplorare le meraviglie nascoste della costa. Glyfada, una delle spiagge più famose, offre un’ampia gamma di servizi e una vivace vita notturna, rendendola ideale per famiglie e giovani.

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Il Carnevale di Ronciglione è tra i più antichi e folli d’Italia: gli eventi imperdibili

Torna l’appuntamento carnevalesco più atteso della provincia di Viterbo, nel cuore della Tuscia, con sfilate di carri allegorici, tradizioni folcloristiche, musica, maschere e delizie locali in un misto di colori, profumi, risate e magia: il Carnevale di Ronciglione, tra i più antichi e affascinanti d’Italia, è pronto ad accogliere tutti per far vivere momenti di spensierata allegria, con eventi che fondono storia e divertimento in un’esperienza unica.

Il borgo di Ronciglione, adagiato sulle alture meridionali dei Monti Cimini, a circa 50 km da Roma, si trasforma per l’occasione in un teatro a cielo aperto, in cui va in scena un susseguirsi di spettacoli, sfilate e balli adatti a tutti, dai bambini fino agli anziani. Non a caso è noto come il “paese del Carnevale” e per il 2025 il suo programma è davvero ricco di eventi imperdibili.

Storia del Carnevale di Ronciglione

Il carnevale di Ronciglione ha radici lontane che risalgono addirittura agli anni a cavallo tra il Cinquecento e il Seicento, quando si svolgeva la tradizione del Carnevale romano rinascimentale e barocco con le “Pubbliche Allegrezze“, nel periodo farnesiano (1537-1649). Si trattava delle cosiddette corse dei Barberi, gare di cavalli senza fantino. In particolare, sembra che nel 1538 papa Paolo III Farnese decise di festeggiare l’investitura del figlio Pier Luigi Farnese a duca di Castro e Ronciglione, concedendo ai ronciglionesi tre giorni di feste e bagordi. Da lì sarebbe stata ripresa la tradizione delle corse dei Barberi e del Carnevale romano.

Il primo documento conosciuto che si riferisce al Carnevale di Ronciglione è del 12 gennaio 1748, nel quale il Vescovo di Sutri e Nepi Giacinto Silvestri disciplinava il Carnevale di quell’anno, in particolare sull’uso delle maschere. Negli anni a seguire, si aggiunsero le varie tradizioni che caratterizzano tutt’oggi il Carnevale di Ronciglione, come il Campanone del municipio che annuncia la festa, il Saltarello (danza popolare), i carri allegorici, le maschere (tra le quali quelle dei Nasi Rossi, che hanno formato un’associazione) e il rituale della morte di Re Carnevale.

Date del Carnevale di Ronciglione 2025

L’edizione 2025 del Carnevale di Ronciglione prevede le iconiche sfilate e un calendario ricco di eventi, spettacoli e tradizioni imperdibili. Le date? Dal 16 febbraio al 4 marzo 2025 tutti sono invitati a partecipare alle tante manifestazioni tradizionali che da 130 anni caratterizzano il Carnevale di Ronciglione, uno dei più antichi del Centro Italia e dello Stivale.

Eventi e spettacoli nel Carnevale di Ronciglione 2025

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Carnevale di Ronciglione

Eventi 2025 del Carnevale di Ronciglione

A Carnevale Ronciglione si riempie di magia e di un clima di festa che pervade ogni angolo del cuore cittadino, con spettacoli ed eventi imperdibili e per tutti i gusti. Di seguito, quelli che consigliamo di non perdere nei 15 giorni di festeggiamenti che animano questo paese, inserito nel 2023 nella prestigiosa lista dei Borghi più belli d’Italia.

Il Corso di Gala, la parata di carri allegorici

Non sarebbe un vero Carnevale della tradizione senza la sfilata dei colorati e stravaganti carri allegorici. A Ronciglione si chiama Corso di Gala e prevede un tripudio di colori, musica e atmosfere festaiole. Fino al tramonto, le vie rinascimentali e barocche della cittadina vedono elaborati carri allegorici, gruppi in maschera, bande folcloristiche e performance artistiche che intrattengono le migliaia di persone presenti.

I carri del Corso di Gala replicano la sfilata la domenica, in particolare il 16 e 23 febbraio e il 2 marzo 2025. L’ingresso per assistere all’evento è a pagamento (10 euro – troverete tutti i dettagli più in basso nell’articolo).

Corso di Gala, la parata di carri allegorici tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Corso di Gala nel Carnevale di Ronciglione

La parata storica degli Ussari e il Giovedì Grasso

Da non perdere il 16 febbraio (con repliche il 27 febbraio e 4 marzo) la Parata storica degli Ussari. Dalle 15:30, un gruppo di persone vestite con costumi da cavaliere del XIX secolo, mette in scena un’emozionante cavalcata per le vie del paese, rievocando il periodo del dominio francese. La tradizione vuole che tutto sia nato da una leggenda: si racconta che un capitano degli ussari francesi, che si trovava a Ronciglione per difendere lo Stato Pontificio, si fosse innamorato di una bella dama. Così, per pavoneggiarsi davanti ai suoi occhi, decise di sfilare più volte di fronte ai suoi cavalieri. Da qui deriverebbe la tradizione della Parata storica degli Ussari.

Al termine della sfilata, spazio alle danze con il tradizionale Saltarello di Carnevale in Piazza Vittorio Emanuele II° (Piazza della Nave).

Il 27 febbraio è invece il Giovedì Grasso e anche questa giornata riserva uno spettacolo particolare: alle 14.30 il Campanone di Carnevale suona per annunciare il ritorno di Re Carnevale. Successivamente, inizia la follia di Carnevale e le autorità cittadine e del Carnevale consegnano le chiavi della Città di Ronciglione a Re Carnevale, scortati da un gruppo di Ussari.

Parata degli Ussari tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Parata degli Ussari nel Carnevale di Ronciglione

Il Carnevale Jotto, o Sabato Ghiotto

Da non perdere anche il cosiddetto “Sabato Ghiotto” (o “Carnevale Jotto”), l’1 marzo. Tra gli eventi più importanti in questa giornata c’è il Carnival Soap Box Race, una parata di vetture senza motore guidate da persone rigorosamente in maschera, che dalle 15:00 competono per il miglior tempo e per l’originalità sfrecciando per le vie di Ronciglione. Al termine di questa divertente gara, dalle 17:00 inizia il Carnevale Jotto: la giornata dedicata alla gastronomia, durante la quale polentari e fagiolari faranno degustare carne di maiale condita e cotta al forno (porchetta) e tante altre specialità accompagnate dal buon vino, trasformando la piazza in una grande sala da pranzo

Il Lunedì dei Nasi Rossi

Il 3 Marzo è invece il Lunedì dei Nasi Rossi, che porta in scena uno degli eventi più particolari e divertenti del Carnevale: la “Carica dei Nasi Rossi” o “pitalata”. Vestiti con camicioni bianchi, berretti da notte e con i nasi rossi, portano con sé i “pitali”, ovvero vasi da notte in terracotta, che contengono squisiti rigatoni al ragù. Si riversano quindi nella piazza centrale brandendo i loro forchettoni e iniziano così la carica, rincorrendo gli spettatori per offrire loro queste delizie fumanti.

Un’evento divertente e goliardico che è legato ad una leggenda curiosa: la Società dei Nasi Rossi sarebbe nata a seguito di una grossa sbronza di alcuni ronciglionesi, che si sarebbero ritrovati al mattino con il naso rosso e stupendosi di aver utilizzato un vaso da notte (“pitale”) per condire la pasta della cena.

Carica dei Nasi Rossi tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Carica dei Nasi Rossi nel Carnevale di Ronciglione

Il Gran Carnevale dei Bambini

Come ogni Carnevale che si rispetti, anche i bambini sono i protagonisti di questa festa colorata all’insegna dell’allegria. Per loro, oltre ai carri e agli altri numerosi eventi segnalati, sono previsti altri appuntamenti speciali. Il 27 febbraio e il 4 marzo, alle ore 16:00, si tiene il Gran Carnevale dei Bambini con le mascherate spontanee, mentre sempre il 27 febbraio è organizzata una grande merenda per tutti i piccoli festeggianti. Inoltre, tutti i bambini potranno incantarsi ammirando anche il Carnival street artist show, il festival degli artisti di strada.

Martedì Grasso con la “morte di Re Carnevale”

Il 4 marzo è il Martedì Grasso. Tra gli eventi da non perdere c’è la rappresentazione della Morte di Re Carnevale e l’apertura del suo testamento, dalle 18:30. Si avvia quindi un corteo funebre con la tradizionale Fiaccolata della “Compagnia della Penitenza” e della “Compagnia della Buona Morte”. In seguito, alle 19:30, è prevista la partenza di Re Carnevale, rappresentato da un grosso pupazzo in cartapesta, che viene innalzato al cielo a bordo di un colorato Globo Aerostatico. Una sfrenata veglia d’addio, con musica, balli in maschera e buon vino conclude i 15 giorni di festeggiamenti del Carnevale di Ronciglione 2025.

Biglietti del Carnevale di Ronciglione

Tra tutti gli eventi in programma nel Carnevale di Ronciglione, il Corso di Gala, ovvero la sfilata dei carri allegorici, è a pagamento. Nelle domeniche 16 e 23 febbraio e 2 marzo 2025, quindi l’ingresso costa 10 euro a persona, ma esistono delle eccezioni. Non pagano il biglietto i minori di 18 anni accompagnati da un maggiorenne (con l’acquisto di almeno un ticket adulto – Pacchetto Famiglia) e le persone con disabilità. Viene specificato, inoltre, che per i bambini fino ai 14 anni l’ingresso è sempre gratuito, sia se accompagnati che non, mentre i ragazzi tra i 15 e i 18 anni non accompagnati devono pagare il biglietto.

Dove comprare il biglietto di entrata al Carnevale di Ronciglione? Il ticket d’ingresso, che include anche un biglietto omaggio della Lotteria del Carnevale, è acquistabile nelle biglietterie situate presso tutte le principali entrate del paese, ovvero:

  • Viale Garibaldi
  • Via S. Giovanni
  • Piazzale Mancini
  • Via Magenta
  • Via Farnesiana
  • Via dell’Ospedale Consorziale

Come raggiungere il Carnevale di Ronciglione

Per raggiungere il Carnevale di Ronciglione si può scegliere di utilizzare i mezzi pubblici oppure l’automobile. Nel primo caso, si può prendere un autobus Cotral dalla stazione di Roma Saxa Rubra, che arriva in paese, oppure un treno fino a Capranica o Viterbo e da lì proseguire in autobus fino a Ronciglione.

In auto, partendo da Roma si prende il GRA e si prende l’uscita 5 in direzione Viterbo, per poi proseguire sulla Cassia. Dopo Monterosi si prende l’incrocio a destra in direzione Nepi e al primo incrocio si svolta a sinistra per la Cassia Cimina in direzione Ronciglione-lago di Vico.

Se si viaggia sull’autostrada A1, invece, si prende l’uscita Magliano Sabina in direzione Civita Castellana e Borghetto. Si prosegue poi per Fabrica di Roma e da lì si gira a sinistra per percorrere la Provinciale Massarella. Arrivati al bivio con la Cassia Cimina, si gira a destra in direzione Ronciglione.

Una volta giunti nel borgo si può lasciare l’auto in una delle aree parcheggio disponibili gratuite, che si trovano in diversi punti: viale 5 Giugno, via dell’Artigianato, Ecocentro, via Caduti di Nassirya, Largo Don Carlo Gnocchi, zona Campo Sportivo, Chianello, via Aldo Moro e piazzale Mancini. Inoltre, dalle seguenti zone parte la navetta gratuita che conduce al centro storico:

  • Zona Artigianale (via dell’artigianato ed Ecocentro), con punto di raccolta al bancomat Banca Lazio Nord (viale 5 giungo);
  • Via Caduti di Nassirya, Largo Don Carlo Gnocchi (zona San Paolo), con punto di raccolta al Parco Giochi adiacente alla caserma dei Carabinieri.

Ogni dettaglio sul Carnevale di Ronciglione è consultabile sul sito web ufficiale dell’evento carnevaledironciglione.org. Pronti alla follia di Carnevale più particolare del Belpaese?

tra gli eventi del Carnevale di Ronciglione

Fonte: Pro Loco Ronciglione

Carri allegorici durante il Corso di Gala, Carnevale di Ronciglione
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Dove andare a San Valentino in Italia: viaggio tra le città dell’amore

Quando l’amore bussa alla porta, non c’è cornice più bella dell’Italia per celebrare il giorno degli innamorati. In un’atmosfera che sa unire storia, arte e passione, alcune località del Belpaese si trasformano in romantici palcoscenici, perfetti per festeggiare San Valentino.

Scopriamo insieme le città che, grazie ai loro eventi speciali, rendono il 14 febbraio davvero indimenticabile.

Venezia: un San Valentino tra maschere e cuori

Venezia, dal fascino senza tempo, in questo periodo diviene ancora più suggestiva, complice l’avvicinarsi del celebre Carnevale, che regala un tocco di magia con le maschere eleganti e le luci soffuse che si riflettono sull’acqua. Un giro in gondola al tramonto, avvolti nel silenzio della laguna e cullati dal suono dello sciabordio dell’acqua, è uno dei momenti più speciali che possiate vivere.

Inoltre, tra il 14 e il 16 febbraio, potrete assistere a concerti di musica classica presso i sontuosi palazzi veneziani, come Palazzo Pisani Moretta, oppure partecipare a esperienze culinarie inedite, con cene a lume di candela nei ristoranti affacciati sul Canal Grande.

Fate tappa, poi,  alle splendide isole della laguna: Burano, dalle casette color pastello, e Murano, dove ammirare maestri vetrai creare gioielli e sculture inimitabili.

E per concludere in bellezza, lasciatevi sorprendere dalla vista superba che si gode dalla terrazza panoramica del Fondaco dei Tedeschi.

Verona: l’amore che ispira da sempre

Verona, città dell’amore per eccellenza, si prepara a emozionare ancora una volta con il suo evento più iconico: “Verona in Love”. Dal 14 al 16 febbraio, la città di Romeo e Giulietta accoglie gli innamorati con deliziosi mercatini e una serie di eventi che ne animano le piazze principali, come Piazza dei Signori e Cortile del Mercato Vecchio.

Le strade traboccano di cuori e decorazioni, e da non perdere sono le esibizioni musicali e teatrali, oltre all’“Half Marathon Romeo & Giulietta” che propone un modo differente di vivere la Festa degli Innamorati, alla scoperta attiva dei luoghi più suggestivi di Verona.

Cene a lume di candela nei ristoranti storici, visite alle mostre dedicate e passeggiate mano nella mano lungo l’Adige completano l’esperienza.

Camogli: innamorarsi è una tradizione

Camogli Liguria

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Particolare della rete da pesca dedicata all’amore a Camogli

Camogli, incantevole perla della Riviera Ligure, celebra San Valentino con un evento che ha raggiunto lo status di tradizione: “Innamorati a Camogli”, ormai alla 38ª edizione. Dal 14 al 16 febbraio, la cittadina diventa un teatro a cielo aperto e attrae artisti, poeti, fotografi e coppie in cerca di bellezza.

Il lungomare pullula di bancarelle tra creazioni artigianali e dolci tipici, mentre i ristoranti del centro propongono menù dedicati agli innamorati. Tra le iniziative da considerare spicca la cerimonia di consegna delle “piastrelle dell’amore”, decorate a mano da artisti locali, un ricordo unico per suggellare il proprio legame.

Le passeggiate sul porticciolo, accompagnate dal suono delle onde e dal profumo del mare, creano un’atmosfera irresistibile. Camogli, con la sua poesia e la sua semplicità, è il rifugio ideale per chi desidera celebrare l’amore in modo autentico e indimenticabile.

I Castelli del Ducato: il fascino di un amore da fiaba

Per chi sogna un San Valentino da fiaba, i Castelli del Ducato, distribuiti tra l’Emilia-Romagna, la Lunigiana e la Lombardia, rappresentano la scelta ideale.

Dal 14 al 16 febbraio, sono molti i castelli che propongono eventi esclusivi: cene a lume di candela nelle sale affrescate, visite guidate serali alla luce delle torce e degustazioni di vini pregiati.

Ogni antico maniero, tra mura medievali e giardini segreti, racconta storie di passioni, intrighi e leggende. Passeggiare tra i cortili e i saloni significa ritrovarsi in una dimensione d’altri tempi.

E con gli scorci a dir poco pittoreschi, le foto d’amore diventeranno ricordi preziosi.

Firenze: arte e amore a braccetto

Nel giorno di San Valentino, la bellezza intramontabile di Firenze si arricchisce con una vasta gamma di eventi pensati per le coppie: mostre d’arte, spettacoli teatrali, concerti e molto altro ancora.

Tra una passeggiata sul Ponte Vecchio e una visita alla Galleria degli Uffizi, al cospetto di indiscussi capolavori quali la Nascita di Venere e la Primavera di Botticelli, il capoluogo toscano offre anche percorsi insoliti. Se volete sorprendere il vostro partner, esplorate i luoghi segreti della città, quelli nascosti persino agli occhi dei fiorentini.

E perché non osare qualcosa di diverso? Una gita in Vespa tra le dolci colline toscane regalerà scorci difficili da descrivere a parole e un tocco vintage al vostro San Valentino.

Gradara: il borgo che vive d’amore

Gradara Marche

Fonte: iStock

Suggestivo scorcio di Gradara

Gradara è la cornice perfetta per chi vuole celebrare l’amore in un’atmosfera intima e senza tempo: dal 14 al 16 febbraio si veste di magia con “Gradara d’Amare”: le stradine acciottolate si illuminano di calde luminarie, mentre le mura storiche della Rocca sembrano raccontare, al tramonto, l’amore di Paolo e Francesca.

In queste giornate, il borgo marchigiano offre esperienze uniche: passeggiate romantiche, narrazioni teatrali che evocano amori leggendari e suggestioni medievali. Vi sembrerà di tornare indietro nei secoli, cullati dai versi di cantori d’amor cortese e dalle melodie che riecheggiano tra le botteghe artigianali.

Per la cena, il borgo accoglie in locali raffinati, dove gustare i sapori della tradizione a lume di candela.

Terni: la città del Santo degli innamorati

Terni, città natale del Santo degli innamorati, è una tappa obbligata per chi desidera vivere un San Valentino autentico. Dal 13 al 16 febbraio, va in scena “Cioccolentino”, un evento che unisce dolcezza e romanticismo sotto lo slogan “Battiti d’Amore”.

Il centro storico si anima con oltre 40 espositori di artigiani del cioccolato, che propongono creazioni uniche, perfette come regalo per la persona amata. Oltre alle degustazioni, non mancano laboratori, show cooking e percorsi sensoriali per scoprire i segreti del cibo degli dei.

Una meta dove il cuore batte più forte e ogni gesto diventa un ricordo da custodire per sempre.

Napoli: l’amore tra leggende e passione

Infine, a Napoli il romanticismo si intreccia con la passione di una città che vive ogni emozione con intensità. Per San Valentino 2025, festeggia gli innamorati con un fitto programma di eventi: “Napoli in Love” invita le coppie a seguire itinerari culturali che esplorano storie d’amore leggendarie, tra cui una versione partenopea di Romeo e Giulietta.

Il 14 e 15 febbraio, ecco spettacoli teatrali, concerti e visite guidate ai luoghi più iconici, dal centro storico, con le chiese e i vicoli intrisi di storia, fino alle terrazze affacciate sul Golfo.

Non mancano gli angoli dedicati al relax e alle coccole: ristoranti con menu ad hoc, passeggiate romantiche sul lungomare nonché itinerari gastronomici che celebrano i sapori della cucina napoletana.

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Orta San Giulio, tra i borghi più belli d’Italia (amato anche da Cannavacciuolo)

Tra le viuzze di Orta San Giulio, in un posto dove il tempo sembra essersi fermato, c’è un mondo tutto da esplorare. Il piccolo borgo, in provincia di Novara, possiede un patrimonio storico, artistico e naturale che lo rende una delle mete turistiche per eccellenza.

Cosa vedere a Orta San Giulio

Il paese di Orta San Giulio, che conta poco più di 1200 abitanti, sorge sulle sponde del Lago d’Orta, uno dei più belli e romantici specchi d’acqua del Nord Italia. Il centro storico si snoda tra stradine di pietra che arrivano a lambire l’acqua e strutture caratteristiche molto amate dai turisti.

Per un weekend romantico o una gita fuori porta, il Lago d’Orta e questa sua splendida perla sono la scelta perfetta. Il paese fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, che accoglie i piccoli centri abitati dallo spiccato interesse storico e artistico. Inoltre, il Touring Club Italiano l’ha insignito della Bandiera arancione, destinata alle piccole comunità dell’entroterra nostrana che offrono un’accoglienza di qualità e si distinguono per la loro eccellenza.

Il centro storico di Orta non è raggiungibile in auto perché è solo pedonale. A pochi metri dal parcheggio che sovrasta il paese ci sono diversi sentieri che conducono verso il lago, passando proprio nel bel mezzo del borgo. Il fulcro centrale del paese è piazza Motta, che si affaccia direttamente sulle acque. Qui sorge il broletto, una piccola costruzione rinascimentale costituita da un portico utilizzato principalmente per il mercato, e da un piano superiore chiuso, dove, nei secoli scorsi, si tenevano le riunioni dei potenti dell’epoca.

Sul lato opposto rispetto al lago, si dipana un’ampia strada in salita, ai cui lati possiamo ammirare molte strutture risalenti ai secoli passati, tra cui lo storico Palazzo Gemelli. In cima alla strada si affaccia la splendida Chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita secondo lo stile settecentesco. Tornando a piazza Motta, possiamo notare il porticciolo che da Orta conduce all’Isola di San Giulio, uno degli scorci più pittoreschi che esistano in Italia.

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Fonte: 123RF

L’isola di San Giulio sul Lago d’Orta

Appena fuori dal paese, sorge la meravigliosa Villa Crespi, una delle strutture più imponenti del luogo, un autentico capolavoro in stile moresco, immerso in un parco secolare che si affaccia su una vista mozzafiato del Lago d’Orta. Da oltre 25 anni, è un punto di riferimento per l’ospitalità d’eccellenza in Italia. Sotto la direzione artistica di Cinzia Primatesta e di chef Antonino Cannavacciuolo, che se ne è innamorato e tra un Masterchef e un evento privato si rifugia in questa dimora storica che è la sede del suo rinomato ristorante 3 Stelle Michelin e di un hotel 5 stelle lusso che ha solo 14 suite e una spa per pochi fortunati ospiti.

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Fonte: Ufficio stampa

Villa Crespi a Orta San Giulio

L’Isola di San Giulio

In pochi minuti di navigazione dal porticciolo di Orta si raggiunge un piccolo gioiello, l’Isola di Sn Giulio, che dista appena 400 metri dalla riva. Qui sorge il monastero Mater Ecclesiae, abbazia benedettina femminile di clausura che oggi accoglie turisti tutto l’anno. Queto luogo sacro lo si scorge già da lontano, sulla barca che porta all’isola, insieme ad altre ville, residenze estive di privati.

San Giulio è avvolta da tante storie intrise di miti e magia che coinvolgono serpenti, draghi e mostri. Una di queste leggende, la più famosa, è legata al Santo che ha dato il nome all’isola. Un omaggio per averla liberata da un drago che aveva scelto questo luogo bellissimo e incontaminato come propria dimora. Si racconta che il drago terrorizzasse tutti gli abitanti, distruggendo completamente i raccolti, spaventando i pescatori che vedevano affiorare la coda tra le acque del lago, nelle fredde e nebbiose giornate invernali. Questo fino a quando Giulio, arrivato col fratello Giuliano nella vicina Gozzano, decise di affrontarlo, utilizzando il proprio mantello come una zattera.

Di questo rimase solo la famosa “vertebra del drago”, conservata ancora oggi all’Abbazia Mater Ecclesiae e a disposizione di tutti i viaggiatori curiosi. Un vero osso di drago? Non sta a noi deciderlo, di certo questo è un vero reperto storico ritrovato sull’isola che, in un qualche modo, dona ancor di più fascino e mistero. Nell’abbazia, si trova una piccola foresteria che accoglie i visitatori che sono disposti a seguire uno stile di vita liturgico  con momenti di meditazione e di incontro. Ideale, insomma, per chi vuole prendersi anche una breve pausa dalla quotidianità.

Legro, il paese dipinto

Orta San Giulio ha poi una zona sopraelevata, che domina completamente il lago: stiamo parlando della frazione di Legro, che è anche il polo economico del Comune. Questo, chiamato anche il “paese dipinto”, è un luogo dai mille colori. Sulle pareti di molti edifici, infatti, artisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa hanno disegnato affreschi che ritraggono la storia di questo piccolo borgo arrampicato alle pendici del Mottarone.

Ma ciò che distingue Legro da altri paesi dipinti presenti sul nostro territorio è che le immagini raffigurate sulle pareti degli edifici raccontano la storia di queste case e raffigurano importanti pellicole cinematografiche girate sulle sponde del lago e i versi delle opere del poeta conterraneo Gianni Rodari. Farci una gita permette perciò non soltanto di rivivere le scene di famosi film del cinema italiano ma anche di appropriarsi delle parole dell’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen.

Il Giardino Lorella

A cinque minuti d’auto da Legro e dieci da Orta San Giulio c’è un giardino botanico meraviglioso assolutamente da vedere, il Giardino Lorella, un piccolo angolo di paradiso che regala scorci suggestivi sulle acque turchesi del lago e che ha aperto al pubblico solo nel 2023 con visite tutto l’anno prenotabili sul sito ufficiale. Il bellissimo Giardino Lorella si trova a Vacciago, una piccola frazione del Comune di Ameno, appena sopra Orta, che circonda una bellissima dimora storica del Seicento, Casa Lorella.

L’enorme parco lussureggiante di ben 5 ettari comprende lunghi sentieri curvilinei che conducono il visitatore alla scoperta di quest’ampia area verde che, nel corso degli anni, è stata più e più volte rivisitata, sino a diventare un giardino botanico di rara bellezza. Grazie al clima mite e solatio del lago, piante secolari, come aceri giapponesi e querce maestose, antichi castagni (uno ha raggiunto addirittura i 600 anni!) e faggi dalle foglie verdi e rosse, e aiuole fiorite crescono rigogliosamente offrendo uno spettacolo davvero affascinante.

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.

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Cosa vedere in Thailandia in 15 giorni, viaggio alla scoperta del Paese del sorriso

La Thailandia è uno di quei Paesi in grado di farti innamorare all’istante: incanta con le su curiose contraddizioni, con la tradizione culinaria straordinaria, le migliaia di templi che connettono i visitatori con la propria spiritualità, per la facilità di spostarsi da un luogo all’altro (e anche in modo abbastanza economico) e per la natura che, dalle montagne al mare, riesce persino ad emozionare. E poi ci sono le persone, accoglienti e gentili, che ti danno il benvenuto con le mani giunte al petto ed un gigantesco sorriso.

È un posto ideale per chiunque voglia fare un viaggio indimenticabile, sia da solo che in compagnia, uno di quelli che ti entra nel cuore e non ne esce più. Per scoprire tutto il Paese occorrerebbe quasi una vita, ma per fortuna in 15 giorni si possono ammirare tante meraviglie diverse e autentiche. Per questo motivo abbiamo preparato per voi un fantastico itinerario di 15 giorni in Thailandia.

Giorno 1 e giorno 2: alla scoperta di Bangkok

Attualmente, in partenza dall’Italia, ci sono numerosi voli diretti che atterrano nella meravigliosa Bangkok di prima mattina. Riuscendo a dormire in aereo, quindi, è possibile sfruttare il giorno stesso dell’arrivo per scoprire la Capitale. Bangkok si rivela un frullatore di emozioni perché, mentre i moderni grattaceli sembrano voler toccare il cielo con i loro tetti, gli antichi templi con le statue del Buddha invitano a ritrovare la propria spiritualità.

A Bangkok c’è il caos del traffico, ma anche il silenzio dietro l’angolo che sembra quasi surreale. Ci sono i mercati colorati per comprare prodotti a buon prezzo, poi vie eleganti in cui è assolutamente piacevole passeggiare. A Bangkok tutti sorridono, mentre tra un passo e l’altro si assaggia uno street food eccezionale. Tante le cose da visitare in città, ma in due giorni le attrazioni da non perdere sono:

  • Palazzo Reale / Wat Phra Kaew: un complesso di oltre 100 edifici tra palazzi e padiglioni, dove vi è anche custodita la statua di Buddha in smeraldo;
  • Wat Arun: noto anche come “Tempio dell’Alba”, si distingue per la sua torre alta 82 metri e completamente ricoperta da piccoli motivi floreali di porcellana;
  • Wat Pho: il tempio più grande ed antico della città in cui è conservato uno straordinario Buddha Sdraiato lungo 46 metri;
  • Khao San Road: il posto più indicato per chi è in cerca divertimento notturno;
  • Chinatown: uno dei quartieri più caotici (e sorprendenti) di Bangkok;
  • Lumphini Park: il polmone verde della città, particolarmente amato dai residenti;
  • Siam Square: centri commerciali e palazzi altissimi si rivelano il luogo perfetto per lo shopping;
  • Baiyoke: torre con una terrazza girevole posta all’84° piano, un rooftop bar da cui bersi un cocktail per salutare la città.
Wat Pho, Thailandia

Fonte: iStock

Il gigantesco Buddha sdraiato nel Wat Pho

Giorno 3 e 4 in mezzo alla natura del Parco nazionale di Khao Sok

Dopo aver passato due notti a Bangkok, la mattina presto vale la pena prendere un volo diretto per Surat Thani, città senza monumenti di particolare interesse ma che rappresenta la porta di accesso al Parco nazionale di Khao Sok. Si tratta di una magnifica riserva naturale ricoperta da un’antichissima foresta pluviale, impreziosita da enormi montagne calcaree, piena di vallate, laghi, grotte e popolata da numerosi animali selvatici. Da queste parti le esperienze da fare a completo contatto con la natura sono davvero tante poiché questo magnifico parco copre un’ area di 739 km quadrati, ma se le notti a disposizione sono solo due vi consigliamo:

  • Sentiero della cascata di Ton Kloi: è lungo 7 km ed i primi 3 km non necessitano di guida. È pieno di cascate, piscine e gole e conduce al cospetto della meravigliosa Ton Kloi, scrosciante flusso d’acqua alto circa 20 metri;
  • Sentiero della cascata Sip Et Chan: in alternativa si può percorrere questo secondo itinerario di 4 km che porta di fronte a una bellissima cascata a 11 livelli;
  • Dormire in una casa galleggiante sul Cheow Lan: lago con più 100 faraglioni su cui avvistare uccelli e animali grazie a diverse escursioni (in barca e non).
Parco nazionale di Khao Sok, Thailandia

Fonte: iStock

Un affascinante angolo del Parco nazionale di Khao Sok

Giorno 5, 6 e 7 alla volta di Phuket

Dalla notte trascorsa sul Cheow Lan si rientra più o meno ad ora di pranzo, momento perfetto per salire su un bus o su un taxi alla volta di Phuket. È la più grande isola della Thailandia ed è nota come “la Perla delle Andamane”, soprannome che fa capire sin da subito che è una meta che occorre visitare almeno una volta nella vita. La destinazione è ideale a tutte le età, perché ci sono spiagge anche per i bambini, attrazioni sia culturali che naturali imperdibili, e persino vie e locali affollate dai più giovani.

Concentrandoci esclusivamente sulla città di Phuket e gli immediati dintorni, quindi non sul resto dell’isola, e considerando che seguendo questo itinerario si hanno solo 3 notti a disposizione, le cose da visitare assolutamente sono:

  • Big Buddha: statua di 45 metri che si erge maestosa sulla collina Nakkerd. Attualmente è chiusa al pubblico ma permette comunque di godere di un panorama eccezionale, ed anche di osservare una curioso gruppo di scimmie in libertà (prestate molta attenzione perché sono dispettose);
  • Phuket Town: coloratissimo centro storico della città, pieno di caffè pittoreschi, architettura in stile sino-portoghese e molto altro ancora;
  • Bangla Road: ideale per chi cerca il divertimento notturno grazie ai tantissimi bar, locali, discoteche e musica;
  • Promthep Cape: da qui si può ammirare uno dei tramonti più belli di tutta la Thailandia;
  • Patong Beach: mezzaluna di sabbia morbida di circa 3 km di lunghezza, piena di giovani che qui possono fare numerose attività;
  • Freedom Beach: dal mare color giada, è da molti considerata una delle spiagge più belle del Paese;
  • Paradise Beach: mare da cartolina impreziosito da palme gigantesche che creano ombra naturale;
  • Kata Beach: sabbia bianca, mare di un blu profondo e spot ideale per ammirare il tramonto;
  • Karon Beach: anche qui il calar del sole è incantevole e si tratta della terza spiaggia più lunga dell’Isola di Phuket;
  • Kalim Beach: con un manto sabbioso soffice e delicato accarezzato da un mare da sogno.
Freedom Beach, Phuket

Fonte: iStock

Veduta aerea della bellissima Freedom Beach

Giorno 8 e 9 per scoprire le Phi Phi Island

Per viaggiare da Phuket alle Phi Phi Island ci sono a disposizione numerosi traghetti che richiedono circa 2 ore di navigazione. Già pochi minuti prima dell’arrivo, però, sembra sembra di stare per attraccare in paradiso: si viene accolti da incredibili formazioni calcaree ricoperte di vegetazione color smeraldo che spuntano dal mare.

L’arcipelago è formato da due isole principali (Phi Phi Don e Phi Phi Leh) e diverse isole e isolotti minori che, senza ombra di dubbio, da sole valgono il viaggio. Si presentano come dei veri e propri paradisi naturali grazie alla presenza di enormi scogliere a picco su un mare dalle mille sfumature, spiagge bianche, una barriera corallina emozionante e fondali pieni di biodiversità marina. Non mancano, tra le altre cose, ristoranti e locali per il divertimento. Molto sono i luoghi da visitare, ma tra i posti da non perdere assolutamente segnaliamo:

  • Phi Phi View Point: il punto panoramico da cui ammirare un panorama sorprendente e affascinante;
  • Long Beach: lunga 650 metri, offre sabbia fine e dorata lambita da un mare caldo, immacolato e cristallino da cui poter scorgere una bellissima vista;
  • Bamboo Island: piccola isola disabitata ammantata di pini. È ideale per fare snorkeling in acque cristalline e riposarsi su rocce o sabbia bianca e pulitissima (attenzione ai coralli);
  • Monkey Beach: è la casa di moltissime scimmie (piccolo consiglio: scendete dalla barca senza zaino per la vostra sicurezza) che vivono su una striscia di sabbia morbida di 150 metri bagnata da acqua color smeraldo;
  • Maya Bay: il paradiso vero, qualcosa di assolutamente incredibile, diventato famoso nel corso degli anni perché qui è stato girato il film The Beach con Leonardo DiCaprio;
  • Viking Cave: grotta in cui sono stati ritrovati dei dipinti sulle sue pareti che rappresentavano barche, elefanti e molto altro ancora.
Maya Bay, Phi Phi Island

Fonte: iStock

Una magnifica vista dall’alto di Maya Bay

Giorno 10, 11, 12, 13 e 14 (o in base al volo di ritorno) a Krabi

Per arrivare Krabi basta circa un’ora di navigazione da Phi Phi Island. Le imbarcazioni conducono nel cuore di questa provincia che si specchia sul bellissimo mare delle Andamane e composta di diversi piccoli arcipelaghi e candide spiagge, popoli nomadi, grotte e luoghi che hanno spesso fatto da sfondo cinematografico. Un paradiso adatto a tutte le età, dove potersi rilassare, divertire e scoprire angoli che rimangono impressi nel cuore.

Per conoscere l’intera provincia servirebbero chiaramente molti più giorni da poter utilizzare, ma 4 o 5 notti sono abbastanza per coglierne l’essenza e per esplorare dei posti che non dimenticherete facilmente:

  • Krabi Town: con diversi punti di interesse, alcuni che regalano anche affascinanti scorci panoramici;
  • Wat Pham Suea: meglio conosciuto dagli italiani con il nome di Tempio della Grotta della Tigre, si raggiunge tramite una scala di ben 1.237 gradini (ma valgono tutti assolutamente la pena);
  • Emerald Pool: con acqua che proviene da sorgenti termali che a loro volta si formano da alcune camere vulcaniche;
  • Ao Nang: principale località balneare della provincia e punto di partenza ideale per andare alla volta delle isole;
  • Railay: spiagge da sogno, grotte da non perdere e villaggi pieni di ristoranti e negozi;
  • Khao Phing Kan: conosciuta anche come James Bond Island perché qui è stato girato il film della serie 007 “L’uomo dalla pistola d’oro”;
  • Koh Poda: isola calcarea ricoperta da palme tropicali e spiagge dalla sabbia bianchissima;
  • Koh Kai: tre isolette dalle splendide spiagge e molto famose perché una di queste ha la curiosa forma di una gallina;
  • Koh Tup: isola perfetta per rilassarsi grazie alle sue acque meravigliose e la sabbia pulita e bianca;
  • Isole Hong: 12 affascinanti isole che fanno credere di essere arrivati su dei paradisi in terra.
Wat Pham Suea, Krabi

Fonte: iStock

Il Wat Pham Suea, conosciuto anche come il Tempio della Grotta della Tigre

Si può anche scegliere di rinunciare a qualcosa di quanto suggerito sopra e optare per una gita a Koh Lanta, isola eccezionale che, a differenza di molti altri luoghi della Thailandia, conserva ancora un’atmosfera autentica e selvaggia.

Un’altra alternativa è organizzare un’escursione presso un santuario degli elefanti per trascorre una giornate insieme a questi animali, ma è estremamente importante prendere in considerazione alcune cose: occorre assicurarsi che siano dei santuari etici, ovvero dei reali centri di salvataggio e di riabilitazione dove il visitatore ha la possibilità di entrare in contatto più profondo con questi magnifici mammiferi proboscidati ma rispettandoli completamente e aiutandoli a sopravvivere come dovrebbero.

Purtroppo non tutte le strutture che offrono questo tipo di esperienza in Thailandia rispettano quanto appena detto, e per questo è fondamentale essere certi di scegliere quello giusto. Da evitare, per esempio, sono quelli che permettono di salire in sella a questi (dolcissimi) pachidermi.

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Viaggi di coppia: le migliori destinazioni 2025 per una fuga d’amore

Il concetto di romanticismo non è uguale per tutti, ma una cosa accomuna tutte le coppie: è impossibile resistere a una fuga per due, che si tratti di un’isola paradisiaca o di una elegante città europea. Ma come scegliere la destinazione adatta? La decisione varia in base ai gusti e alle esigenze delle coppie, c’è chi preferisce rifugiarsi nel relax e chi, invece, ama condividere con il partner avventure storiche o ricche di adrenalina.

Qui abbiamo raccolto alcune delle migliori destinazioni per i viaggi di coppia nel 2025, mete dove i paesaggi sono ancora più belli quando ammirati insieme, gli hotel offrono solo il meglio e ci sono tante opportunità per trascorrere serate romantiche indimenticabili.

L’Egitto e la crociera sul Nilo

Un grande classico, la crociera sul Nilo è in grado di unire il romanticismo al gusto del viaggio storico. Coccolati dai servizi di una nave da crociera lussuosa, andrete alla scoperta dei luoghi più suggestivi dell’Egitto: dalla Valle dei Re, dove si trova il tempio di Hatshepsut a Dair el Bahari, al tempio tolemaico di Kom Ombo, fino ai templi di File, Patrimonio UNESCO, e la città di Aswan.

Il lusso romantico di Phuket, in Thailandia

Sono molte le coppie che quest’anno desiderano realizzare il sogno di partire in Thailandia. Nel 2025, questo si prospetta uno dei Paesi più ambiti, soprattutto considerando anche l’uscita della terza stagione dell’attesissima serie tv White Lotus che, guarda caso, sarà ambientata proprio qui. Uno dei trend di quest’anno, infatti, è quello di scegliere la destinazione anche in base alle location di film e serie tv.

La Thailandia, alle coppie, offre davvero tutto il necessario per una fuga romantica perfetta: giungle tropicali, spiagge incontaminate e hotel e spa davvero splendidi. Tra tutti, uno dei luoghi più cercati è Phuket, l’isola più grande in grado di soddisfare ogni esigenza. Fidatevi di noi, una volta arrivati non vorrete più andar via.

Phuket Thailandia

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Una splendida spiaggia di Phuket

Fuga d’amore a Praga

Non è necessario andare troppo lontano per regalarsi una fuga romantica, l’Europa ha tante destinazioni in grado di soddisfare anche le coppie più esigenti. Una di queste è Praga, la capitale della Repubblica Ceca. Qui potrete passeggiare tra le strade del centro storico, ricco di vicoli dall’atmosfera antica, o attraversare i pittoreschi ponti in pietra, ammirando le architetture circostanti immerse in un fascino fiabesco e medievale.

Per delle esperienze molto romantiche, prenotate un tour in barca sulle acque della Moldava e lasciate un segno del vostro passaggio attaccando un lucchetto con le vostre iniziali sul Ponte degli Innamorati.

Islanda, per le coppie più avventurose

È impossibile non innamorarsi dei paesaggi maestosi dell’Islanda, in grado di offrire sia esperienze avventurose che romantiche, soprattutto d’inverno. In questo periodo, infatti, le giornate brevi invitano a serate accoglienti trascorse accanto al fuoco, mentre la notte si esce per avvistare l’aurora boreale danzare nei cieli.

Per vivere un’esperienza completa, consigliamo di noleggiare un’auto e di percorrere la Ring Road, un percorso lungo 1.332 chilometri che si snoda lungo l’intera regione costiera del Paese. Con i suoi panorami, questo è considerato a tutti gli effetti uno dei viaggi più romantici del mondo, che vi permetterà di condividere paesaggi unici come ghiacciai, geyser e spiagge di sabbia nera.

Islanda viaggia coppia

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Una coppia ammira l’aurora boreale in Islanda

Relax sulle spiagge di Zanzibar

A Zanzibar ci si aspetta solo una cosa: un’esperienza magica fatta di tramonti mozzafiato, cucina eccezionale e chilometri di spiagge meravigliose. Questa destinazione soddisfa ogni esigenza, da chi desidera immergersi nella natura e fare escursioni dove ammirare le scimmie nella foresta di Jozani a chi invece preferisce godersi il relax assaporando i piatti della cucina tipica, che mescola influenze swahili, indiane e arabe, e le spiagge da cartolina. Oppure entrambe le cose: a Zanzibar è praticamente impossibile annoiarsi.

Le isole della Grecia

Se volete rilassarvi in alcune delle isole più romantiche del mondo, ma non volete volare troppo lontano, noi consigliamo la Grecia. Questo è un Paese ricco di luoghi perfetti per chi viaggia in coppia, dai villaggi pittoreschi alle spiagge da cartolina. Tra le scelte più iconiche c’è sicuramente Santorini, con Oia e Fira in prima linea grazie alle architetture splendide e ai tramonti mozzafiato. Tuttavia, proprio a causa della sua fama, Santorini potrebbe risultare particolarmente affollata. Ecco perché vi suggeriamo qualche alternativa, come Paxi, una gemma nascosta all’ombra di Corfù.

Qui verrete accolti da una natura rigogliosa e da un turismo calmo e gentile, votato soprattutto al relax. Lunga soltanto 13 chilometri, può essere raggiunta solo via mare da Corfù o dal porto di Igoumenitsa. L’isola di Paxi è solitamente abbinata alla piccola e incantevole isola di Antipaxos, altrettanto bella e suggestiva. Cosa fare qui? Visitate i piccoli centri abitati, lasciatevi avvolgere dal ritmo lento della loro quotidianità e godetevi la calma delle spiagge, mai affollate come quelle delle isole più famose.