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Aperta al pubblico la Schola Praeconum, la sede degli araldi sul Circo Massimo

La storia di Roma torna a vivere con la riapertura della Schola Praeconum, l’antica sede degli araldi imperiali, affacciata sul Circo Massimo e situata alle pendici meridionali del Palatino. Si tratta del primo dei dieci progetti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) “Caput Mundi” a essere portato a termine dal Parco Archeologico del Colosseo nell’ambito della Missione 1: Digitalizzazione, Innovazione, Competitività, Cultura e Turismo.

Dopo un importante intervento di restauro, costato 500mila euro e realizzato nel corso del 2024, la Schola Praeconum viene restituita alla cittadinanza in tutta la sua magnificenza. Questo edificio, scoperto alla fine dell’Ottocento durante gli scavi archeologici, rappresentava il luogo in cui gli araldi annunciavano cortei e cerimonie imperiali.

Il cuore della Schola Praeconum è una sala in cui è stato rinvenuto un mosaico pavimentale in bianco e nero, unico nel suo genere, che ha dato il nome all’edificio. Alle pareti, affreschi raffiguranti figure umane a grandezza naturale, intente in un banchetto, offrono un’affascinante testimonianza della vita pubblica e cerimoniale dell’epoca.

“L’intervento ha richiesto un approccio multidisciplinare, spaziando dagli scavi archeologici al restauro conservativo delle superfici, fino alla valorizzazione illuminotecnica e all’inserimento di nuovi percorsi accessibili“, ha dichiarato Federica Rinaldi, archeologa responsabile del progetto. La ristrutturazione ha incluso una nuova rampa per garantire l’accesso a tutti, una vetrata protettiva e una mappa tattile per ipovedenti e non vedenti. L’edificio è aperto la domenica e il lunedì per visite guidate e a entrata libera la domenica mattina; l’accesso avviene da Via dei Cerchi, lungo il Circo Massimo, accanto alla chiesa di Sant’Anastasia.

mosaico Schola Praeconum

Fonte: Ipa

Il mosaico della Schola Praeconum al Circo Massimo, Roma

La storia della Schola Preconum

Situata sulle pendici meridionali del Palatino, la Schola Praeconum si inserisce in un contesto ricco di stratificazioni storiche. La zona fu occupata prima dalle edificazioni di Augusto, poi dai palazzi della dinastia Flavia (Domus Augustana e Domus Flavia) e successivamente ristrutturata dai Severi, che vi aggiunsero le Terme, la fontana monumentale del Settizonio e, appunto, la sede degli araldi.

L’edificio, risalente al III secolo d.C., si sviluppa attorno a una corte rettangolare circondata da un portico a pilastri, oggi leggibile solo nella pavimentazione. Si affaccia su un sistema di ambienti voltati in laterizio, di cui quello centrale è il più ampio. La sua funzione era strettamente legata al Circo Massimo: i praecones annunciavano gli eventi pubblici, i giochi circensi e le cerimonie imperiali, svolgendo un ruolo fondamentale nella vita sociale dell’antica Roma.

Il favoloso mosaico degli araldi

Uno degli elementi più affascinanti della Schola Praeconum è il grande mosaico pavimentale, realizzato in bianco e nero e databile agli inizi del IV secolo d.C., periodo in cui l’imperatore Massenzio promosse nuove ristrutturazioni sul versante meridionale del Palatino. Il mosaico raffigura otto figure maschili, vestite con corte tuniche e suddivise in due gruppi di quattro, ciascuna con in mano un caduceo, uno stendardo o un bastone.

L’interpretazione di queste figure è ancora oggetto di dibattito: alcuni le identificano con gli araldi imperiali, altri con impiegati statali (apparitores), altri ancora con aurighi. È plausibile anche l’ipotesi che l’edificio avesse un secondo piano, utilizzato come tribuna imperiale per assistere agli spettacoli del Circo Massimo.

Di Admin

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