Tra le viuzze di Orta San Giulio, in un posto dove il tempo sembra essersi fermato, c’è un mondo tutto da esplorare. Il piccolo borgo, in provincia di Novara, possiede un patrimonio storico, artistico e naturale che lo rende una delle mete turistiche per eccellenza.
Cosa vedere a Orta San Giulio
Il paese di Orta San Giulio, che conta poco più di 1200 abitanti, sorge sulle sponde del Lago d’Orta, uno dei più belli e romantici specchi d’acqua del Nord Italia. Il centro storico si snoda tra stradine di pietra che arrivano a lambire l’acqua e strutture caratteristiche molto amate dai turisti.
Per un weekend romantico o una gita fuori porta, il Lago d’Orta e questa sua splendida perla sono la scelta perfetta. Il paese fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, che accoglie i piccoli centri abitati dallo spiccato interesse storico e artistico. Inoltre, il Touring Club Italiano l’ha insignito della Bandiera arancione, destinata alle piccole comunità dell’entroterra nostrana che offrono un’accoglienza di qualità e si distinguono per la loro eccellenza.
Il centro storico di Orta non è raggiungibile in auto perché è solo pedonale. A pochi metri dal parcheggio che sovrasta il paese ci sono diversi sentieri che conducono verso il lago, passando proprio nel bel mezzo del borgo. Il fulcro centrale del paese è piazza Motta, che si affaccia direttamente sulle acque. Qui sorge il broletto, una piccola costruzione rinascimentale costituita da un portico utilizzato principalmente per il mercato, e da un piano superiore chiuso, dove, nei secoli scorsi, si tenevano le riunioni dei potenti dell’epoca.
Sul lato opposto rispetto al lago, si dipana un’ampia strada in salita, ai cui lati possiamo ammirare molte strutture risalenti ai secoli passati, tra cui lo storico Palazzo Gemelli. In cima alla strada si affaccia la splendida Chiesa di Santa Maria Assunta, ricostruita secondo lo stile settecentesco. Tornando a piazza Motta, possiamo notare il porticciolo che da Orta conduce all’Isola di San Giulio, uno degli scorci più pittoreschi che esistano in Italia.
Appena fuori dal paese, sorge la meravigliosa Villa Crespi, una delle strutture più imponenti del luogo, un autentico capolavoro in stile moresco, immerso in un parco secolare che si affaccia su una vista mozzafiato del Lago d’Orta. Da oltre 25 anni, è un punto di riferimento per l’ospitalità d’eccellenza in Italia. Sotto la direzione artistica di Cinzia Primatesta e di chef Antonino Cannavacciuolo, che se ne è innamorato e tra un Masterchef e un evento privato si rifugia in questa dimora storica che è la sede del suo rinomato ristorante 3 Stelle Michelin e di un hotel 5 stelle lusso che ha solo 14 suite e una spa per pochi fortunati ospiti.
L’Isola di San Giulio
In pochi minuti di navigazione dal porticciolo di Orta si raggiunge un piccolo gioiello, l’Isola di Sn Giulio, che dista appena 400 metri dalla riva. Qui sorge il monastero Mater Ecclesiae, abbazia benedettina femminile di clausura che oggi accoglie turisti tutto l’anno. Queto luogo sacro lo si scorge già da lontano, sulla barca che porta all’isola, insieme ad altre ville, residenze estive di privati.
San Giulio è avvolta da tante storie intrise di miti e magia che coinvolgono serpenti, draghi e mostri. Una di queste leggende, la più famosa, è legata al Santo che ha dato il nome all’isola. Un omaggio per averla liberata da un drago che aveva scelto questo luogo bellissimo e incontaminato come propria dimora. Si racconta che il drago terrorizzasse tutti gli abitanti, distruggendo completamente i raccolti, spaventando i pescatori che vedevano affiorare la coda tra le acque del lago, nelle fredde e nebbiose giornate invernali. Questo fino a quando Giulio, arrivato col fratello Giuliano nella vicina Gozzano, decise di affrontarlo, utilizzando il proprio mantello come una zattera.
Di questo rimase solo la famosa “vertebra del drago”, conservata ancora oggi all’Abbazia Mater Ecclesiae e a disposizione di tutti i viaggiatori curiosi. Un vero osso di drago? Non sta a noi deciderlo, di certo questo è un vero reperto storico ritrovato sull’isola che, in un qualche modo, dona ancor di più fascino e mistero. Nell’abbazia, si trova una piccola foresteria che accoglie i visitatori che sono disposti a seguire uno stile di vita liturgico con momenti di meditazione e di incontro. Ideale, insomma, per chi vuole prendersi anche una breve pausa dalla quotidianità.
Legro, il paese dipinto
Orta San Giulio ha poi una zona sopraelevata, che domina completamente il lago: stiamo parlando della frazione di Legro, che è anche il polo economico del Comune. Questo, chiamato anche il “paese dipinto”, è un luogo dai mille colori. Sulle pareti di molti edifici, infatti, artisti provenienti da ogni parte d’Italia e d’Europa hanno disegnato affreschi che ritraggono la storia di questo piccolo borgo arrampicato alle pendici del Mottarone.
Ma ciò che distingue Legro da altri paesi dipinti presenti sul nostro territorio è che le immagini raffigurate sulle pareti degli edifici raccontano la storia di queste case e raffigurano importanti pellicole cinematografiche girate sulle sponde del lago e i versi delle opere del poeta conterraneo Gianni Rodari. Farci una gita permette perciò non soltanto di rivivere le scene di famosi film del cinema italiano ma anche di appropriarsi delle parole dell’unico scrittore italiano ad aver vinto il Premio Hans Christian Andersen.
Il Giardino Lorella
A cinque minuti d’auto da Legro e dieci da Orta San Giulio c’è un giardino botanico meraviglioso assolutamente da vedere, il Giardino Lorella, un piccolo angolo di paradiso che regala scorci suggestivi sulle acque turchesi del lago e che ha aperto al pubblico solo nel 2023 con visite tutto l’anno prenotabili sul sito ufficiale. Il bellissimo Giardino Lorella si trova a Vacciago, una piccola frazione del Comune di Ameno, appena sopra Orta, che circonda una bellissima dimora storica del Seicento, Casa Lorella.
L’enorme parco lussureggiante di ben 5 ettari comprende lunghi sentieri curvilinei che conducono il visitatore alla scoperta di quest’ampia area verde che, nel corso degli anni, è stata più e più volte rivisitata, sino a diventare un giardino botanico di rara bellezza. Grazie al clima mite e solatio del lago, piante secolari, come aceri giapponesi e querce maestose, antichi castagni (uno ha raggiunto addirittura i 600 anni!) e faggi dalle foglie verdi e rosse, e aiuole fiorite crescono rigogliosamente offrendo uno spettacolo davvero affascinante.
Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.