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Riviera di Ponente, i borghi più belli da visitare

Fin dall’Ottocento, il Ponente ligure è stato la meta privilegiata di inglesi e americani, innamorati tanto della Riviera dei Fiori quanto dell’entroterra ligure. Una zona che ancora oggi riesce a regalare fascino d’altri tempi, grazie agli storici alberghi in stile Liberty, alle passeggiate lungomare dove sostare all’ombra delle palme, agli scorci senza tempo, destinato a non tramontare mai, che parte da Ventimiglia e arriva fino a Genova offrendo tutta la bellezza dei borghi della Riviera di Ponente che compaiono uno dopo l’altro nel loro intatto fascino medievale.

Se sulla costa Ventimiglia e Bordighera conquistano con i giardini botanici di Villa Hanbury, con le caverne rosse dei Balzi Rossi, con la chiesetta di Sant’Ampelio abbarbicata sugli scogli dove le onde s’infrangono, anche l’entroterra ligure non è da meno. Dolceacqua, Seborga e Triora dominano i profili delle montagne che incorniciano la valle e la Riviera del Ponente Ligure. Mentre Verezzi e Finalborgo sono, quel che si dice, la ciliegina sulla torta.

Cosa vedere sulla Riviera ligure di Ponente

Se avete in programma una vacanza o un weekend sulla riviera ligure di Ponente e nel suo entroterra, ci sono alcuni posti che non potete perdere:

Dolceacqua, il borgo dipinto da Monet

Dolceacqua è uno dei più affascinanti borghi della Liguria di Ponente. Il borgo medievale è attraversato da un fiume solcato dal Ponte Vecchio, un ponte romanico che vale da solo una gita. Ne era convinto anche il pittore Claude Monet, che fece di questo ponte e del Castello dei Doria – che domina la parte più antica dell’abitato e conteso nei secolo dai Grimaldi e i Savoia – i soggetti di alcuni suoi quadri. L’atmosfera che si respira tra i carruggi del borgo antico sembra sospesa nel tempo e la vista spazia oltre all’abitato di pietra e ai sontuosi portali, fino a perdersi tra ulivi e vigneti. Queste sono le colline dell’olio buono e del vino schietto e profumato, il Rossese.

Verezzi e Finale Ligure, i borghi sul mare di Ponente

Superata Imperia, restano due borghi della Riviera Ponente di grande fascino. A dominare le ampie spiagge di Pietra Ligure ci pensa la sofisticata Verezzi, location di un prestigioso Festival Teatrale. Il borgo saraceno formato da dimore di pietra rosa collegate da vecchie mulattiere, sembra incastonato nella montagna con porte e finestre che si aprono nella roccia. Impossibile non rimanere incantati davanti al panorama sul golfo che si gode dalla piazza della Chiesa.

Poco più avanti, appare la luminosa Finale Ligure. Un gioiellino che offre uno dei più incantevoli borghi della Riviera Ponente: Finalborgo, un museo a cielo aperto dove fortezze imponenti si alternano a cripte paleocristiane, eleganti palazzi rinascimentali a chiese barocche. Non a caso, tra i suoi vicoli va in scena ogni estate una delle più importanti rievocazioni storiche medievali.

Badalucco e Bussana Vecchia, i borghi degli artisti

Il piccolo borgo di Badalucco è un delizioso abitato con le tipiche casette in pietra che si affacciano su stretti vicoli e caratteristici carruggi. La sua particolarità sta nelle case con le facciate dipinte. Fin dal 1993, infatti, sono state create delle opere d’arte che animano i muri degli edifici e che colorano i vicoli dell’intero paese. I due splendidi ponti medievali che uniscono le due sponde del torrente Argentina, che fluisce placido nel centro storico del paese, incorniciano il borgo come una cartolina.

Non lontano dal mare della Riviera dei Fiori, l’affascinante borgo medievale di Bussana Vecchia venne abbandonato nel 1870 a seguito del violento terremoto. Negli Anni ’60, però, è tornato in vita grazie a una comunità di artisti, soprattutto stranieri, che, ancora oggi, lo rendono un atelier a cielo aperto. Per moltissimi anni rimase un vero e proprio borgo fantasma, abbandonato sulle colline di Sanremo. Oggi, invece, passeggiare per Bussana Vecchia è una bellissma esperienza, specie per chi ha l’animo artistico e chi cerca mete sempre nuove, affascinanti, ma poco conosciute. La vista da quassù è spettacolare e, quando il tempo lo permette, è possibile scorgere anche il mare in lontananza.

Chiesa Sant'Egidio, Bussana Vecchia

Fonte: iStock

La chiesa di Bussana Vecchia

Pigna e Apricale, i borghi Bandiera arancione

Nell’entroterra di Bordighera, sorge il piccolo borgo di Apricale, un paesino interamente costruito in pietra, suggestivo ricordo del periodo medievale. Ma Apricale è particolarmente affascinante anche per un altro motivo. Apricus significa infatti “soleggiato”, e la sua posizione arroccata su una collina circondata dal verde degli ulivi rende onore al nome che questo borgo porta. L’intera cittadina si snoda tra infinite viuzze di pietra, un perfetto esempio dei carruggi liguri che sono un vanto per il nostro Paese. Quasi tutte le strade portano alla piazza principale chiamata Torracca, centro pulsante della vita di Apricale, dove sorgono alcune delle strutture più pittoresche del piccolo borgo. A pochi passi dalla Chiesa parrocchiale di Apricale, sulla piazza principale, sorge il castello della Lucertola, un edificio di notevole importanza storica e culturale. L’unica torre rimasta in piedi è diventata il campanile della Chiesa, quello su cui oggi campeggia una splendida opera d’arte contemporanea: una bicicletta.

Abbarbicato tra le montagne dell’Alta Val Nervia c’è poi il borgo di Pigna. Oltre al suo centro storico di indubbia bellezza, il paese richiama moltissimi turisti per via della sua stazione termale piuttosto rinomata. Le sorgenti sulfuree di acqua calda sono molto antiche, e vengono sfruttate per offrire soggiorni wellness a chi ha solamente voglia di una vacanza in pieno relax.

Triora e Seborga, nell’entroterra di Ponente

Triora e Seborga sono le tappe più interessanti e un po’ più fuori rotta per una gita che spezza la routine delle vacanze al mare sulla Riviera Ligure di Ponente:

Seborga è il “Principato italiano che non c’è”. Questo borgo dell’entroterra ligure si è auto-proclamato indipendente e ha un re, delle leggi e anche una moneta propria. Passeggiando per i carruggi del centro storico, una volta superate le porte d’accesso al paese e la casa di guardia, si ammirano i monumenti del borgo, dal Palazzo del Governo a quello che ospita la Zecca. Qui i souvenir sono senza dubbio originali: i francobolli del Principato o le monete ufficiali.

Per arrivare a Triora, invece, bisogna risalire la valle alle spalle di Sanremo. Dopo Taggia, splendido paesino sul pendio della collina, che merita una sosta per ammirare le mura del Cinquecento, i palazzi, i portali e i portici, e e dopo Apricale, la valle si restringe e la strada porta a Triora, il paese delle streghe. Nel Cinquecento questo borgo del Ponente ligure fu teatro di un lungo e drammatico processo alle streghe. Ancora oggi si possono evocare quelle atmosfere tra vicoli tortuosi, cortili nascosti, portali scolpiti in ardesia e nel museo etnografico con la sezione sulla stregoneria.

Di Admin

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