L’area archeologica di Fontegrande, situata nella frazione Acquaviva di Montepulciano (SI), si prepara a vivere una nuova era grazie a un ambizioso progetto di riqualificazione. Questo piano, approvato dalla Giunta Comunale, mira non solo a valorizzare il patrimonio storico, ma anche a trasformare il sito in un punto di riferimento per il turismo culturale e scientifico.
Il progetto del nuovo punto di osservazione sugli scavi
Il progetto, che ha ottenuto il sostegno dell’Unione dei Comuni della Valdichiana Senese nell’ambito della progettualità “Le Vie dell’Acqua”, include una serie di interventi innovativi. Tra questi spicca la creazione di uno spazio di osservazione sugli scavi, dove i visitatori potranno seguire dal vivo il lavoro degli archeologi. L’esperienza unica di assistere al rinvenimento di reperti in tempo reale rappresenta un forte richiamo sia per gli appassionati di storia che per i turisti curiosi di conoscere il passato remoto di questo territorio.
La valorizzazione dell’area archeologica
Fontegrande non è solo un progetto archeologico: è un motore per lo sviluppo turistico-economico di Acquaviva. Il Comune di Montepulciano ha già formalizzato una richiesta di cofinanziamento sui fondi PR FESR 2021-2027 gestiti dalla Regione Toscana, che coprirà il 90% del costo complessivo (pari a 364.500 euro), ed è stato inserito tra le opere destinatarie del fondo regionale per le Aree Interne, mentre il restante 10% sarà coperto dal Comune attraverso una variazione di bilancio.
L’investimento sarà suddiviso equamente: una metà sarà destinata agli scavi archeologici, e l’altra metà alla riqualificazione dell’area. L’obiettivo è quello di creare un sito capace di attrarre visitatori e di inserirsi in maniera armoniosa nella rete delle località dell’Ambito Turistico Valdichiana Senese.
I tesori di Fontegrande
Fontegrande ha già regalato scoperte straordinarie. Già nel 1991, durante uno scavo occasionale, venne alla luce una cisterna in opus coementicium, una tecnica edilizia romana, insieme a strutture murarie, pavimentali e a un complesso termale con due calidaria risalenti al II secolo d.C. Questi ritrovamenti hanno confermato che il sito faceva parte dell’antico centro romano di Ad Novas, situato lungo la via Cassia a nord di Chiusi e frequentato fino al IV-V secolo d.C.
Alcuni dei reperti scoperti a Fontegrande sono oggi esposti al Museo Civico Archeologico-Pinacoteca Crociani di Montepulciano. Questi oggetti, insieme ad altri reperti presenti nella sezione archeologica, testimoniano la ricchezza e l’importanza del territorio fin dall’antichità.
La riqualificazione di Fontegrande rappresenta un tassello fondamentale nel progetto “Valdichiana Senese Capitale Toscana della Cultura 2025″. Inserire Acquaviva nella rete degli itinerari archeologici già esistenti – che include località come San Casciano dei Bagni, Sarteano, Cetona, Chiusi e Chianciano Terme – significa promuovere una storia condivisa e un patrimonio culturale unico.
L’entusiasmo delle autorità locali è palpabile. “È di primaria importanza che il finanziamento europeo venga erogato nei tempi previsti,” hanno dichiarato il Sindaco Michele Angiolini e il Vicesindaco Luciano Garosi. “Questo progetto è centrale per la nostra visione di sviluppo turistico e culturale“.
Quando i lavori saranno completati, Fontegrande non sarà solo un luogo di ricerca archeologica, ma un vero e proprio ponte tra passato e futuro. Un sito che, grazie ai preziosi ritrovamenti e alle strutture all’avanguardia, permetterà ai visitatori di immergersi nella storia più antica della Valdichiana e di apprezzarne il valore unico.