Categorie
Notizie Singapore Viaggi

Passaporti più forti al mondo nel 2025: l’Italia perde posizioni

Con una nota di trionfo, Singapore si riconferma al vertice della classifica dei passaporti più potenti al mondo, secondo l’Henley Passport Index. Il piccolo stato insulare del Sud-est asiatico ha conquistato il primo posto grazie al suo passaporto, che garantisce accesso senza visto a ben 195 destinazioni su 227. Una performance che testimonia l’eccezionale reputazione internazionale del Paese, simbolo di apertura e connessioni globali.

La classifica Henley Passport Index: una fotografia della mobilità globale

L’Henley Passport Index, giunto al suo ventesimo anniversario, offre uno sguardo approfondito sulla libertà di viaggio a livello globale. Realizzato in collaborazione con l’International Air Transport Association (IATA), il report monitora i passaporti di 199 Paesi, classificandoli in base all’accesso senza visto o con visto all’arrivo.
Dal 2006, l’indice rappresenta un punto di riferimento per analizzare la disparità di mobilità globale.

Al vertice della classifica, accanto a Singapore, spicca il Giappone, che si posiziona secondo con accesso a 193 destinazioni, grazie alla riapertura delle frontiere cinesi post-pandemia. Seguono Francia, Germania, Italia, Spagna, Finlandia e Corea del Sud, con 192 destinazioni senza visto, in terza posizione.

L’Unione Europea: il potere dell’area Schengen

L’area Schengen dell’Unione Europea continua a essere un simbolo di libertà di movimento. Con un accesso senza visto a 191 destinazioni, sette Paesi dell’UE – Austria, Danimarca, Irlanda, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia e Svezia – si collocano al quarto posto. La quinta posizione è condivisa da Belgio, Nuova Zelanda, Portogallo, Svizzera e Regno Unito, con 190 destinazioni.

Tale possibilità di spostamento riflette la forza politica e diplomazia dell’Unione, che garantisce ai suoi cittadini uno dei livelli di mobilità più alti al mondo.

Il divario di mobilità: dalla vetta agli ultimi posti

Mentre i residenti a Singapore si godono una libertà di viaggio quasi totale, in fondo alla classifica regna il divario. L’Afghanistan, con soli 26 paesi accessibili senza visto, si trova al 106° posto, seguito dalla Siria (27 destinazioni) e dall’Iraq (31). Si tratta di un “abisso” che evidenzia la disuguaglianza nella mobilità globale, alimentata da instabilità politica e conflitti.

Secondo Christian H. Kaelin, presidente di Henley & Partners, l’accesso ai viaggi non dovrebbe più dipendere esclusivamente dal luogo di nascita. Le crisi climatiche e i conflitti geopolitici stanno ridefinendo il concetto di cittadinanza, ha affermato, sottolineando l’urgenza di riformare il sistema.

Gli Emirati Arabi Uniti: un caso di successo

Gli Emirati Arabi Uniti emergono come una delle storie di maggior successo dell’ultimo decennio. Dal 2015, il passaporto emiratino ha guadagnato l’accesso a 72 nuove destinazioni, scalando ben 32 posizioni fino al 10° posto nella classifica 2025, un progresso che riflette l’efficace politica estera degli EAU e la loro crescente influenza.

Anche la Cina ha fatto passi avanti, salendo dal 94° al 60° posto grazie all’ampliamento delle partnership internazionali.

I perdenti della classifica

Tuttavia, alcune nazioni hanno visto ridursi il loro potere di mobilità per il 2025. Venezuela e Stati Uniti guidano la lista, con questi ultimi che hanno perso sette posizioni in dieci anni, scendendo dal secondo al nono posto. Seguono Regno Unito, Canada e Vanuatu, segno di un panorama geopolitico in costante evoluzione.

Le alternative: il Global Passport Power Rank

L’Henley Passport Index non è l’unico sistema di classificazione. Il Passport Index di Arton Capital offre un’altra prospettiva e valuta 193 Paesi membri delle Nazioni Unite e sei territori. Nel 2025, questo indice ha posizionato gli Emirati Arabi Uniti al primo posto, seguiti dalla Spagna, a conferma del prestigio crescente di questi Paesi.

Di Admin

www.gigigram.com