La miniserie “Leopardi – Il poeta dell’infinito”, diretta da Sergio Rubini, è una delle produzioni televisive più attese dell’inizio del 2025. Con questa visione, il pubblico avrà l’opportunità di immergersi nella vita di Giacomo Leopardi, uno dei più grandi poeti della letteratura italiana, grazie a un racconto che esplora non solo la sua biografia, ma anche il suo spirito ribelle e il suo legame profondo con la natura e le sue radici marchigiane.
La miniserie, che andrà in onda su Rai 1 il 7 e 8 gennaio, ha trovato la sua cornice perfetta nelle location marchigiane, dove la bellezza dei paesaggi storici e naturali ha contribuito a ricreare l’atmosfera dell’Ottocento. Dalle colline di Recanati alle piazze di Macerata, fino ai suggestivi borghi medievali, ogni luogo scelto per le riprese ha un legame profondo con la vita e l’opera di Leopardi. Ecco le principali location che hanno dato vita alla miniserie.
Recanati: la città di Giacomo Leopardi
Recanati, la città natale di Giacomo Leopardi, non poteva che essere il cuore pulsante della miniserie. I vicoli storici, le piazze e le dimore che hanno segnato la giovinezza del poeta sono tornati indietro nel tempo, offrendo uno scenario perfetto per la ricostruzione della sua vita. Le colline recanatesi, che Leopardi amava osservare dalla sua casa, sono spesso visibili nella serie, contribuendo a dare al pubblico la stessa sensazione di isolamento e di contemplazione che il poeta provava nel suo paese natale. Il paesaggio di Recanati, con le sue viste panoramiche sull’appennino marchigiano, è uno degli elementi simbolici della serie, che rende tangibile il contrasto tra il genio di Leopardi e l’ambiente provinciale che lo circondava.
Montecassiano: il fascino del borgo medievale
A pochi chilometri da Recanati si trova Montecassiano, un incantevole borgo medievale che ha fatto da sfondo a diverse scene della miniserie. Con le sue stradine lastricate e i palazzi storici, Montecassiano ha un’atmosfera che ben si sposa con l’epoca leopardiana. La sua posizione, che domina la valle circostante, ha permesso alla produzione di ricreare la solitudine e la maestosità delle terre che Leopardi amava tanto. Il borgo si fa testimone del mondo in cui il poeta è cresciuto, con un’architettura che sembra immutata nel tempo, perfetta per evocare la riflessione introspettiva che contraddistingueva la sua poetica.
Potenza Picena: tra storia e tradizione
Anche Potenza Picena ha trovato spazio nella miniserie, grazie alla sua ricchezza storica e architettonica. Il borgo, con il suo centro medievale e i palazzi signorili, offre un contrasto affascinante con il paesaggio naturale che lo circonda. Le strade acciottolate e le mura antiche di Potenza Picena sono lo sfondo ideale per rappresentare l’intensa vita interiore di Leopardi e la sua lotta contro le convenzioni sociali del suo tempo. La bellezza di questo luogo è stata enfatizzata dalla produzione, che ha sfruttato l’armonia tra natura e architettura per raccontare il tormento e la passione che animavano il poeta.
Treia: un angolo nascosto delle Marche
Treia, con le sue piazze e chiese medievali, è un altro comune che ha ospitato le riprese della miniserie. Questo borgo, meno conosciuto rispetto ad altri della regione, si distingue per la sua architettura ben conservata e per l’atmosfera intima e raccolta che lo caratterizza. Le sue stradine strette e i suoi palazzi storici sono stati utilizzati per ricreare l’Italia dell’Ottocento, offrendo un’ambientazione ideale per raccontare la solitudine e la profondità emotiva di Leopardi. La serie riesce a far emergere il fascino di Treia, che diventa il riflesso di una società in fermento e di un mondo interiore altrettanto complesso.
Ascoli Piceno: il cuore pulsante delle Marche
Le riprese di Ascoli Piceno hanno portato un tocco di eleganza alla miniserie, grazie alla sua piazza del Popolo, una delle più belle d’Italia, e alla sua architettura medievale che si fonde con il Rinascimento. La città, con i suoi palazzi in travertino e le torri storiche, ha offerto uno scenario ideale per alcune delle scene più drammatiche della serie, in cui la figura di Leopardi emerge come un pensatore solitario, lontano dalle convenzioni sociali. Ascoli Piceno, con il suo fascino senza tempo, rappresenta una parte fondamentale della ricostruzione storica e culturale che la serie vuole trasmettere.
Macerata: la scenografia perfetta per la riflessione filosofica
Anche Macerata, città che ha avuto un ruolo importante nella vita del poeta, è stata scelta per alcune delle riprese più significative. La città marchigiana, con la sua Piazza della Libertà e il famoso Sferisterio, ha dato alla miniserie una dimensione di grandiosità, che ben si sposa con la riflessione filosofica e politica di Leopardi. Macerata, pur essendo una città di dimensioni contenute, è riuscita a rappresentare il mondo in evoluzione in cui il poeta si muoveva, in cui le sue idee e i suoi versi venivano in qualche modo messi alla prova.
Monte Vidon Corrado e l’omaggio a Osvaldo Licini
A completare questo straordinario percorso tra le bellezze delle Marche, a Monte Vidon Corrado si celebra un legame speciale con la figura di Osvaldo Licini, pittore che ha tratto ispirazione proprio dai versi di Leopardi, in particolare dal suo celebre dialogo con la luna. Monte Vidon Corrado, infatti, è il paese natale di Licini e il suo rapporto con Leopardi viene celebrato durante il Leopardi Day del 7 gennaio. La connessione tra i due artisti, che si esprime anche nella pittura e nella poesia, è un omaggio alle radici culturali delle Marche, e aggiunge una dimensione inedita alla miniserie, rendendo omaggio non solo alla figura del poeta, ma anche alla sua eredità artistica.