Arroccata sulle gole del Guadalevin, in una delle location più straordinarie di tutta la Spagna, Ronda sorge su un precipizio mozzafiato di 130 metri, al centro di un altopiano circondato dalla catena montuosa della Serrania de Ronda. Questa posizione strategica non soltanto le regala viste spettacolari, ma ha anche reso la città una fortezza naturale per secoli, fin dai tempi dei Romani.
Fondata originariamente come insediamento celtico, Ronda conobbe una grande prosperità sotto il dominio moresco, quando divenne un importante centro culturale e commerciale. L’influenza araba è ancora visibile nella struttura della città vecchia, con le strette stradine acciottolate e i resti delle mura fortificate. Dopo la Reconquista cristiana nel 1485, si trasformò gradualmente, mantenendo però il suo fascino unico.
Non stupisce quindi che sia stata in passato fonte d’ispirazione per scrittori e artisti e, in tempi più recenti, sia diventata la terza città più visitata dell’Andalusia. Oltre a Ernest Hemingway, che rimase folgorato dal suo fascino e dalla tradizione della tauromachia, anche il regista Orson Welles ha trovato qui un luogo speciale, tanto da desiderare di farvi custodire le proprie ceneri.
Cosa vedere a Ronda
Puente Nuevo
Il Puente Nuevo, o Ponte Nuovo, è una delle attrazioni più famose del sud della Spagna. Questo ponte epico collega El Mercadillo, la parte più nuova della città, con La Ciudad, il quartiere moresco. Completato nel 1793 dopo 40 anni di lavori e il sacrificio di 50 operai, si erge sopra la gola del Tajo, profonda un centinaio di metri.
È possibile visitare il piccolo museo situato nell’ambiente al centro del ponte, che fu utilizzato come prigione durante la Guerra Civile spagnola (1936-39), quando si narra che prigionieri di entrambe le fazioni venissero gettati giù dal precipizio per rappresaglia. Una pratica citata anche da Hemingway nel suo romanzo “Per chi suona la campana”.
Plaza de Toros
La Plaza de Toros di Ronda è la più antica di Spagna. Costruita nel 1784, subì un crollo durante l’evento inaugurale e fu completata definitivamente l’anno seguente. Questo storico anfiteatro fu il luogo in cui Francisco Romero rivoluzionò la corrida, introducendo l’uso del famoso mantello rosso, la muleta, e il modo di affrontare i tori a piedi, invece che a cavallo. Oggi, la Plaza de Toros viene utilizzata solo una volta l’anno durante la Feria di settembre. All’esterno campeggiano le statue di un toro a grandezza naturale e del leggendario torero Antonio Ordonez, la cui rivalità con il matador Luis Miguel Dominguín a metà del secolo scorso fu raccontata da Hemingway nel romanzo “Un’estate pericolosa”.
Plaza Museo de la Real Maestranza
All’interno della Plaza de Toros si può visitare il Plaza Museo de la Real Maestranza, dedicato alla storia della tauromachia e all’evoluzione della corrida da un’attività limitata all’addestramento dei cavalieri per la guerra al moderno spettacolo di massa della corrida a piedi. Nella Selleria Reale è esposta una collezione storica della Casa Reale d’Orléans con completi di finimenti, selleria e livree donati dal re Luigi Filippo di Francia al figlio Antoine d’Orléans, duca di Montpensier.
La Casa del Rey Moro
Nonostante il nome, la Casa del Rey Moro non è di origine moresca ma fu costruita nel XVIII secolo. Sebbene l’edificio non sia visitabile, è possibile vedere la cosiddetta Miniera d’Acqua, utilizzata un tempo per attingere l’acqua del fiume Guadalevin durante i periodi di assedio e guerre civili. Una scala d’epoca moresca scavata nella roccia conduce al fondo della gola e si dice che durante l’occupazione musulmana gli schiavi cristiani fossero costretti a percorrerla quotidianamente per trasportare l’acqua fino alla città. La ripida discesa di oltre 300 gradini offre una prospettiva unica sul Puente Nuevo, ricompensando ampiamente della fatica del ritorno.
Palazzo Mondragón
Oggi sede del Museo di Ronda, il Palazzo Mondragón fu costruito nel XIV secolo dal sovrano arabo Abomelic e successivamente donato a Don Melchor de Mondragón. Nonostante gli interni abbiano perso gran parte dello sfarzo originale, il patio e i giardini conservano un fascino moresco, con una vista spettacolare sul canyon sottostante.
Bagni Arabi
I Bagni Arabi di Ronda, risalenti al X e XI secolo, sono tra i meglio conservati della Spagna. Situati fuori dalle mura della città vecchia, vicino al Ponte Arabo, testimoniano la vivace vita sociale dell’epoca. Le cupole decorate con aperture a forma di stella creano un’atmosfera suggestiva che porta indietro nel tempo.
Plaza Duquesa de Parcent
Situata nel luogo in cui originariamente si trovava il Foro Romano, Plaza Duquesa de Parcent è il cuore del centro storico di Ronda, circondata da importanti monumenti, tra cui il Municipio (un tempo carcere militare) e la storica chiesa di Santa Maria la Mayor del XVII secolo, che sorge sul luogo dell’antica moschea di Ronda. Ricostruita a fine Ottocento, dopo essere stata in parte distrutta da un terremoto nel 1850, conserva all’interno un arco che faceva parte del mihrab, la nicchia di preghiera che nell’edificio originale indicava la direzione della Mecca.
Cosa fare a Ronda
Passeggiare nella Gola del Tajo
Entrambi i lati del Puente Nuevo offrono percorsi panoramici che conducono al fondo della Gola del Tajo. Sul lato della città vecchia, partendo dalla Puerta de Almocabar, un ripido sentiero si snoda sotto il ponte, con alcuni tratti che ricordano il Caminito del Rey di Malaga. Dal lato della città nuova, un percorso meglio mantenuto attraversa il Puente Viejo e risale verso la Casa del Rey Moro. Entrambi i sentieri consentono di immergersi nella bellezza incontaminata della Gola del Tajo, godendo anche di alcune delle migliori viste del Puente Nuevo da prospettive diverse.
Ammirare il panorama dai mirador
Ronda è famosa per i suoi mirador, i belvedere panoramici che offrono viste mozzafiato sul paesaggio circostante. Tra i più popolari ci sono il Mirador de Aldehuela, vicino al Puente Nuevo, a fianco del convento di Santo Domingo, con vista spettacolare sul fiume Guadalevín, il ponte e le colline della Serranía de Ronda; il Mirador de Ronda, lungo il Paseo Blas Infante, con affaccio sulla gola, le montagne e il Puente Nuevo; la Sevillana, nel parco Alameda del Tajo, più noto come “El balcon del coño” da cui si ammira uno scenario che lascia letteralmente senza fiato.
Fare il giro delle Mura Arabe
La posizione di Ronda in cima a una scogliera rocciosa ha conferito alla città un forte valore strategico e difensivo. Già all’epoca della conquista musulmana, gli arabi avevano innalzato una cinta muraria a protezione della Medina, di cui sono ancora percorribili le sezioni meridionali, orientali e occidentali, ciascuna accessibile attraverso una o più porte. Tra queste, la porta di Almocabar è una delle meglio conservate. Costruita nel XIII secolo e restaurata all’epoca di Carlo V, era situata vicino al cimitero fuori dalle mura. Particolarmente suggestivo è il lato orientale, nei pressi dei bagni arabi, dove si trova la porta Xijara e una doppia linea muraria.
Fare birdwatching nella Gola del Tajo
Il canyon del Tajo e la Serranía de Ronda sono l’habitat naturale di numerosi animali selvatici e luogo di nidificazione di varie specie di volatili, dai piccoli cardellini, saltimpalo e martin pescatori fino agli uccelli più grandi come tra cui l’aquila, il gheppio, il falco pellegrino e il grifone. Rappresenta quindi un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching che possono facilmente avvistare questi magnifici uccelli in volo, a volte semplicemente affacciandosi ai mirador cittadini.