In montagna, equipaggiamento e sicurezza vanno sicuramente a braccetto. È chiaro che la sicurezza in montagna dipende innanzitutto dal buon senso, dalla preparazione fisica, tecnica e mentale e dalla capacità di saper riconoscere i propri limiti, ma è altrettanto vero che un’attrezzatura adeguata ci permette di muoverci con maggiore sicurezza e operare al meglio rispetto a un equipaggiamento inadeguato.
Infatti, capita spesso di incontrare sui sentieri escursionisti che calzano i sandali per non parlare poi di quelli che imprudentemente camminano completamente fuori sentiero, perché, se malauguratamente facessero cadere un sasso a valle, le conseguenze sarebbero inimmaginabili. Invece, l’abbigliamento e l’equipaggiamento di chi va in montagna deve necessariamente essere completo e di ottima qualità e, soprattutto, deve essere adeguato alla difficoltà e alla durata dell’escursione e la scelta dei capi da indossare va valutata sotto l’aspetto tecnico prima che estetico.
Oggi, in commercio, esistono capi di abbigliamento sportivo realizzati con tessuti leggeri, traspiranti e resistenti grazie a tecniche di lavorazione sofisticate in grado di assicurare il massimo comfort in tutte le situazioni climatiche. Ecco i consigli su quale abbigliamento ed equipaggiamento scegliere per un’escursione alpina ideale.
Abbigliamento indispensabile
Scarpe e calze
La scarpa è l’elemento più importante dell’escursionista: è indispensabile e non si può fare a meno di preferirne una adatta. La calzatura da trekking deve essere scelta con cura e avere una suola flessibile antiscivolo (possibilmente in Vibram) e della misura giusta, non troppo larga perché il piede deve poter “sentire” il terreno, ma neanche troppo stretta per evitare così la formazione di vesciche. Basse e morbide con suole artigliate per le passeggiate di fondo valle, alte e rinforzate sui fianchi per escursioni, vie ferrate e ghiaioni. Le scarpe sbagliate e non idonee al tipo di attività sono causa di cadute e slogature. Da non sottovalutare l’importanza anche delle calze: meglio di lana o fibra perché si bagnano meno e riducono l’attrito con lo scarpone; preferibilmente fino all’altezza del ginocchio, così riparano da eventuali morsi di vipere. Niente cotone, perché tende a bagnarsi e a scaldare troppo il piede: traspirabilità per prima cosa. Le calze ideali devono essere di tessuto tecnico, rinforzate in punta e sui talloni per sopportare meglio le pressioni durante le camminate. È bene ricordare che il 90% degli incidenti che si verificano in montagna sono determinati proprio da calzature non idonee.
Pantaloni
Anche se può sembrare che faccia molto caldo, non è mai consigliato partire solo con pantaloni corti: la vegetazione può pungere e graffiare i polpacci. Oggi esistono pantaloni “modulari”, con cerniere alle ginocchia che permettono di renderli corti o lunghi in base al bisogno. Per gli stessi motivi elencati sopra, è sempre bene che siano anti-strappo e traspiranti perché, camminando, si suda parecchio, con qualche rinforzo nei punti strategici come ginocchia, caviglie e fianchi, soprattutto che siano antivento e impermeabili.
Maglietta
Il primo stato a contatto con la pelle è meglio che non sia di cotone perché attira e trattiene il sudore ma di tessuto tecnico e traspirante: permette di espellere il sudore, non rimane inzuppato, termoregola e si asciuga in fretta. Oggi, sul mercato ci sono capi intimi e T-shirt di lana che si comportano come i tessuti tecnici. La lana è un tessuto naturalmente isolante, il che significa che trattiene il caldo in inverno, ma è anche traspirante, e quindi espelle il sudore in estate e mantiene al fresco esattamente come un tessuto sintetico tecnico. Se proprio vi piace la perfezione, una T-shirt con zip sul collo permette di isolarsi meglio nel caso di colpi di vento o repentini abbassamenti della temperatura.
Felpa o pile
Il secondo strato da indossare, se la temperatura si abbassa o se si alza il vento, deve assicurare calore e protezione dal vento. Oggi vanno per la maggiore i pile, che permettono di avere buone performance con minimi spessori e ingombri: meglio se è con la zip completa (si può aprire e chiudere anche camminando senza sfilare l’intero capo), con il collo rialzato e con tasche laterali e sul petto per riporre gli oggetti di uso frequente. La perfezione? Zip anche nelle tasche e ascellari per aumentare la ventilazione quando si comincia a sudare, ma non è il caso di rimanere in maglietta.
Giacca
Indispensabile, immancabile, imprescindibile. Da mettere sempre e comunque nello zaino, anche se quando si parte splende il sole e il clima è gradevole, ma dai duemila metri in su la temperatura può calare in maniera brusca, il termometro si abbassa di 6/7 gradi ogni mille metri di dislivello e i venti in quota intensificano notevolmente la percezione del freddo (a tal proposito, è bene ricordare che oltre 2500 metri di altitudine, la neve può cadere tutti i mesi dell’anno). Oggi ne esistono di leggerissime che si accartocciano in un pugno, ma in ogni caso la giacca per le escursioni deve essere di tessuto tecnico come Goretex, Polartec, Primaloft, impermeabile, traspirante, con il cappuccio, le cuciture termosaldate per non far infiltrare l’acqua piovana, antistrappo, con rinforzi sui punti di logoramento come spalle e gomiti. Il top? Cappuccio con cordino, cordino in vita, polsini che si stringono e tasche con zip termosaldata, meglio se anche sul petto.
Zaino e cosa portare
Non deve mai mancare nella dotazione di un escursionista. La capienza dipende da quanto tempo si vuole stare in giro, ma in linea generale quelli verticali rendono più stabile la camminata, spostando meno il baricentro. Esistono modelli da uomo e da donna, per adattarsi alla conformazione anatomica, ma tutti devono avere ventilazione sulla pelle che appoggia alla schiena, spallacci imbottiti per un appoggio morbido sulle spalle, cintura in vita e sul petto, da allacciare sempre per un maggiore equilibrio durante l’escursione (deve essere bene aderente alla schiena, altrimenti oscillando potrebbe compromettere l’equilibrio e soprattutto fai in modo che il suo peso appoggi sui tuoi fianchi, appena sopra il bacino: in questo modo farai sicuramente meno fatica). Oggi va per la maggiore il “ camel bag”: si tratta di uno zaino dotato di un piccolo serbatoio con tubicino collegato tramite il quale, chi lo indossa, può bere e idratarsi senza doversi necessariamente fermare. Se poi è dotato di numerose tasche e cerniere accessibili dall’esterno, copri zaino impermeabile, è perfetto.
Cosa mettere nello zaino?
Ecco una lista indicativa di cosa avere nello zaino, ovviamente da variare e integrare a seconda della stagione, della località e del tipo di escursione che ci si accinge a fare:
– Occhiali da sole con massima protezione dai raggi UV davvero intensi in quota preferibilmente con lenti polarizzate per eliminare i riflessi dannosi all’occhio umano.
– Cappellino, bandane e fasce assortite dipendono dalle abitudini: possono aiutare a contenere il sudore e riparare dai raggi del sole.
– Guanti e cappello perché la dispersione termica avviene maggiormente dalla testa e dalle mani.
– Crema solare e stick per le labbra.
– Borraccia per l’acqua.
– Coltellino multifunzione.
– Maglietta e calze di ricambio.
– Un fischietto.
Attrezzatura tecnica
Inoltre, nello zaino non deve mai mancare l’occorrente per le situazioni di emergenza: telo termico, lampada frontale, kit di primo soccorso (lozione per punture di insetti, acqua ossigenata, garze).
App GeoResQ
Particolare attenzione merita la scelta del telefonino anche se non ci rende onnipotenti. Negli smartphone, si può scaricare l’app “GeoResQ”, un servizio di geolocalizzazione e d’inoltro delle richieste di soccorso che tiene traccia del percorso comunicandolo a chi volesse seguirci da casa e per inoltrare tempestivamente la richiesta di aiuto alla centrale operativa attiva 24 ore su 24. Utile per il corretto funzionamento degli strumenti elettronici è il controllo periodico delle batterie per verificare la carica residua e l’utilizzo di tipi ad alta capacità.
Bastoncini
È vivamente consigliato l’utilizzo dei bastoncini da trekking (telescopici e ammortizzati). Nelle discese ripide sono fondamentali per scaricare la pressione altrimenti esercitata sui legamenti delle ginocchia arrivando a ridurla addirittura del 50%. Si rivelano, inoltre, molto utili per trovare il giusto equilibrio nei tratti ripidi. Si tratta di un acquisto necessario per facilitare le escursioni e per tutelare la salute delle articolazioni. Il consiglio è di impostarli corti in salita e progressivamente più lunghi con l’aumentare in discesa della pendenza.
Casco
Se si decide di seguire una via attrezzata, l’equipaggiamento tecnico indispensabile consiste in casco protettivo, imbracatura, 4 metri di cordino da 11 mm, un moschettone a ghiera di sicurezza e due da ferrata. È di fondamentale importanza che quest’attrezzatura sia di ottima qualità, ne va della vostra vita.