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World Travel Awards: premiate le migliori città del mondo

I World Travel Awards, giunti alla loro 31esima edizione, rappresentano un simbolo di eccellenza nel settore turistico mondiale: celebrano, infatti, le destinazioni, gli alberghi, i resort, le compagnie aeree e di crociera e le città che si distinguono per l’alta qualità dei servizi e per l’innovazione.

Considerati veri e propri “Oscar del turismo”, offrono una vetrina internazionale per gli operatori del settore e ispirano i viaggiatori a scoprire nuove mete per vivere esperienze uniche.

L’edizione 2024 ha premiato alcune tra le migliori città del mondo, con una cerimonia tenutasi a Funchal, sull’isola portoghese di Madeira: ecco le vincitrici.

Manila: la miglior città per una vacanza

La vivace capitale delle Filippine, Manila, è stata eletta “World’s Leading City Destination 2024”, un importante riconoscimento che riflette la crescente popolarità della città nel panorama del turismo globale, grazie al suo straordinario mix di tradizione e modernità, unito alla calorosa ospitalità del popolo filippino.

Manila propone una vasta gamma di esperienze: dai monumenti storici che raccontano il passato coloniale della città, agli avveniristici grattacieli che ne testimoniano la crescita economica. Tra i luoghi imperdibili spiccano poi i mercati tipici, dove è possibile immergersi nella cultura locale, e i lussuosi centri commerciali, il volto cosmopolita della capitale.

Lisbona: la migliore destinazione per un city break

Lisbona, la capitale del Portogallo, si è aggiudicata il premio come “World’s Leading City Break Destination 2024”. Nota per il suo fascino inimitabile e l’atmosfera accogliente, è la meta perfetta per un long weekend all’insegna della cultura, della storia e del divertimento.

Camminando per i quartieri, si può passare dai vicoli medievali dell’Alfama, dove il fado risuona ancora nelle strade, alle ampie piazze della Baixa Pombalina, ricostruita dopo il terremoto del 1755. Icone come la Torre di Belém e il Mosteiro dos Jerónimos, entrambi Patrimoni dell’Umanità UNESCO, raccontano il glorioso passato marittimo del Paese.

Lisbona è anche una città moderna e dinamica, con musei innovativi come il MAAT (Museo di Arte, Architettura e Tecnologia) e il Museo Calouste Gulbenkian, che rendono omaggio all’arte e alla cultura contemporanea. La città ha inoltre vinto il premio come “World’s Leading Heritage City Destination 2024”, a conferma della sua importanza nel panorama culturale internazionale.

Atene: la capitale della cultura

La città di Atene ha ricevuto il titolo di “World’s Leading Cultural City Destination 2024”, grazie alla felice combinazione di ricco patrimonio storico e dinamismo contemporaneo. Il sindaco, Haris Doukas, ha dichiarato con orgoglio: “Questo premio dimostra che Atene è un forte marchio globale nel campo della cultura. La nostra città continua a investire in eventi e azioni significative per connettere il passato e il presente, offrendo esperienze uniche ai visitatori.”

Tra le sue principali attrazioni spiccano l’Acropoli, simbolo universale dell’Antichità, e una vivace scena culturale moderna, che include festival, mostre e una gastronomia ricca di sapori autentici.

Porto: la destinazione metropolitana balneare leader

Nel 2024, la città portoghese di Porto ha conquistato il titolo di “World’s Leading Metropolitan Seaside Destination”. Lungo le rive del fiume Duero, sa unire alla passato e presente e vanta un centro storico dichiarato Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 1996.

La Ribeira, con le strette stradine e le facciate colorate, regala scorci incantevoli, mentre i famosi vigneti producono il celebre vino Porto, un’icona del territorio. Grazie all’atmosfera cosmopolita e il fascino paesaggistico senza eguali, Porto si conferma una delle mete più affascinanti per i turisti di ogni dove.

Tam Đảo: la città leader del mondo

Il titolo di “World’s Leading City Destination 2024” è andato alla pittoresca Tam Đảo, a circa 90 chilometri da Hanoi, in Vietnam. Il clima fresco tutto l’anno e i paesaggi avvolti nella nebbia, Tla rendono una destinazione ideale per chi cerca una fuga dal caos urbano.

Frequentata dai francesi come ritiro estivo nel XIX secolo, conserva un grande charme, con ville storiche e una natura incontaminata che attrae sia turisti locali che da tutto il mondo. Spesso paragonata a Da Lat, altra famosa località collinare vietnamita, Tam Đảo si distingue per la tranquillità e per le esperienze immersive per chi desidera conoscere da vicino la cultura e la storia della regione.

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Alpe di Mera, il borgo di montagna raggiungibile solo se si arriva entro una certa ora

Un paesino di montagna, incastrato come un gioiello prezioso in uno scenario che leva il fiato: è Alpe di Mera, che fa parte del comune di Scopello e si trova in Valsesia.

Siamo in Piemonte, dunque, sulle Alpi Pennine tra i 1500 i 1700 metri, un luogo meraviglioso non solo per la favolosa natura che lo circonda, ma anche la destinazione peretta per chi è alla ricerca di un posto in cui staccare da tutto, ricaricare le pile e sentirsi lontani da ogni cosa. Letteralmente, dal momento che Alpe di Mera si raggiunge solo con gli sci ai piedi, tramite seggiovia o con una bella passeggiata.

Tutto quello che c’è da sapere su questo luogo affascinante e bellissimo.

Alpe di Mera, dove la meraviglia colpisce a primo sguardo

Siamo a circa 1500 metri di quota, in un luogo che regala meraviglia al primo sguardo: è l’Alpe di Mera che regala una vista spettacolare sul Monte Rosa. Qui le cose da fare non sono poche e regalano attimi indimenticabili a chi raggiunge questo piccolo borgo di montagna.

Si può sciare, infatti vi sono circa 30 chilometri di piste adatte a tutti i livelli e a tutte le capacità, se questo non bastasse c’è anche un campo scuola con tapis roulant e una Fun Slope con dossi, tunnel e curve: un percorso divertente e memorabile.

Poi vi sono tre percorsi per chi ama esplorare la montagna con le ciaspole ai piedi: differenti tra loro, possono andare bene anche per chi prova per la prima volta questa attività. Non mancano spazi dedicati ai bambini, come un’area giochi nei pressi dell’arrivo della seggiovia di Mera che non solo è perfetta in estate, ma in inverno diventa la destinazione adatta anche per chi non vuole sciare. Durante la bella stagione vi è una zattera per attraversare un laghetto che, con il freddo, si trasforma in uno spazio bob. E per assaggiare piatti gustosi e riposarsi vi sono anche rifugi, ristoranti e un agriturismo.

In estate vi sono percorsi ciclopedonali, sentieri da fare a piedi e bellissimi tratti da fare in bicicletta o con la e-bike.

Alpe di Mera: borgo di montagna

Fonte: IPA

Il borgo di montagna Alpe di Mera

Come raggiungere l’Alpe di Mera

Una delle peculiarità più affascinanti dell’Alpe di Mera è quella di non essere raggiungibile in automobile e questo la rende un vero e proprio paradiso tra le montagne dell’Alta Valsesia. Si può arrivare con gli sci ai piedi, durante l’inverno, utilizzare la seggiovia, oppure con una bella camminata nella natura.

La prima cosa da sapere è che è raggiungibile in poco tempo se si parte dalle grandi città del nord Italia: la distanza da Milano è di 140 chilometri, 150 da Torino che salgono a 220 da Genova.

Due i modi per arrivare a questa deliziosa località durante la stagione invernale: la seggiovia Scopello – Mera, si tratta di una biposto accessibile anche a chi non scia e che in 20 minuti porta all’arrivo, in alternativa dai parcheggi Trogo si scia fino alla seggiovia Capricorno e da lì si parte per Alpe di Mera.

E a piedi? C’è un percorso che parte da Scopello e porta in quota in circa due ore, si tratta di una camminata davvero suggestiva che attraversa boschi di faggi e abeti e pascoli e che è consigliata nei mesi che vanno da marzo a ottobre.

Gli orari della seggiovia, ad esempio durante l’estate 2024, sono stati dalle 8,30 alle 13 e dalle 14,30 alle 17,30 con periodi di orario continuato durante l’alta stagione. Questo significa che si può raggiungere solamente entro una certa ora.

Un luogo da sogno, che per secoli è stato un grande alpeggio, fino a quando – al termine della Seconda Guerra Mondiale, non è emersa un’importante vocazione turistica che ha portato Alpe di Mera a essere raggiunta da chi ama la montagna e la neve.

Alpe di Mera Scopello

Fonte: IPA

Alpe di Mera, borgo del comune di Scopello
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Cosa vedere e cosa fare a Santa Cruz de Tenerife, tra divertimento, cultura e spiagge

Vivace, cosmopolita e dinamica, Santa Cruz de Tenerife è un’imperdibile capitale costiera, rinomata per il suo importante porto, uno dei principali dell’Oceano Atlantico e vanta ben 58 chilometri di costa con alcune tra le spiagge più incantevoli dell’isola.

E non soltanto: è ricca di monumenti, musei e molteplici luoghi d’interesse ed è nota anche per il patrimonio architettonico modernista, visibile lungo i viali che impreziosiscono la zona portuale.

Insomma, rappresenta un perfetto equilibrio tra tradizione e modernità, ed è una meta imprescindibile per chi visita Tenerife. Scopriamo, allora, cosa fare e cosa vedere per una vacanza che non si dimentica.

Cosa vedere a Santa Cruz de Tenerife

Una visita a Santa Cruz de Tenerife può iniziare dal centro storico, dove scoprire monumenti che raccontano storie antiche, lasciarsi sorprendere da scorci incantevoli e gustare i piatti tipici della cucina locale presso i ristoranti Guida Michelin, veri capolavori dai sapori autentici.
Tra le tappe da mettere in lista spiccano Plaza de Pedro Schwartz e Plaza de la Paz, perfette per sentirsi accolti e parte integrante della vivacità del luogo. La Iglesia de la Concepción, invece, vi regalerà un viaggio nel passato, mentre il Museo de Bellas Artes vi conquisterà con il lato più contemporaneo e creativo di Santa Cruz, in quattordici sale di un edificio classicista del 1929.

Spostandovi sul lungomare, verrete conquistati dall’originalissimo Auditorium, completato nel 2003 su progetto dell’archistar Santiago Calatrava: tra il porto e il parco marino, vanta la sala principale che può ospitare fino a 1616 persone, e la sala della musica da camera che arriva a 422. Sede dell’Orquestra Sinfónica de Tenerife, dispone di due terrazze che guardano il mare e si apre verso la città e verso l’Oceano come una gigantesca opera d’arte nata per stupire.

Non lontano, ecco il Castillo di San Juan Bautista (o Castello Nero), risalente al 1644, caratterizzato da una torre circolare in pietra basaltica e pareti con feritoie. Accessibile da un piccolo fossato, ha mura spesse 2 metri e mezzo, è alto 8 metri e ha un diametro di 30 metri.

Per gli amanti del verde, fa bella mostra di sé il parco urbano Parque Garcia Sanabria, realizzato nel 1926: dimora di piante esotiche, palme e grandi alberi,  si sviluppa su una superficie di 67mila metri quadri, adornata da piacevoli sentieri, statue, fontane, alberi da frutto e siepi. Si tratta di una vera e propria oasi nel cuore della città, dove non lasciarsi sfuggire la vista di 13 sculture contemporanee (esposte al primo Salone Internazionale di Scultura negli Anni Settanta) e il grazioso orologio di fiori proveniente dalla Svizzera e donato all’isola dal Consolato di Danimarca.

Cosa fare a Santa Cruz de Tenerife

Siamo alle Canarie, laddove il clima è mite tutto l’anno con temperature gradevoli che, durante i mesi più freddi, si attestano tra i 16 e i 24 gradi: perché non approfittarne per godersi la vita da spiaggia tra relax, tuffi e bagni di sole? Santa Cruz, come accennato, custodisce alcune tra le spiagge più apprezzate dell’isola come, ad esempio, Las Teresitas, un trionfo di palme nel vicino villaggio di San Andrés, con un tratto di mare calmo e tutti i comfort e servizi, anche per i più piccoli.

Ancora, il Parco Marittimo César Manrique (complesso di piscine con cascate artificiali e viste da cartolina) è ideale per dedicarsi alle più varie attività acquatiche: snorkeling, vela, paddle-surf, immersioni e surf.

Ma Santa Cruz de Tenerife non offre solo mare e paradisiache spiagge dorate: concedetevi una passeggiata lungo le vie dello shopping e fermatevi al Mercato di Nuestra Señora de África, aperto al mattino, il non plus ultra per fare scorta di cibi freschi, vini, formaggi e delizie a non finire.

E poi da segnare in agenda una sosta al Tenerife Espacio de las Artes (TEA), spazio culturale che promuove i giovani talenti dell’isola e racchiude la Biblioteca Alejandro Cioranescu, il Centro per la Fotografia e il museo contemporaneo Oscar Dominguez.

Infine, soprattutto se viaggiate con bambini, esplorate l’Orto Botanico di Palmetum, 12 ettari di rara bellezza custode di oltre 2000 specie provenienti da climi tropicali e sub-tropicali e della migliore e più grande collezione di palme d’Europa con più di 500 esemplari. L’Orto Botanico è altresì un importante punto per il birdwatching.

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Quali viaggi faremo nella bella stagione 2025? Ecco alcune idee

Il 2025 promette di essere un anno ricco di eventi straordinari, dallo sport all’arte e alla musica e, sebbene molti di questi si svolgeranno in inverno, sono comunque un’ottima occasione per pianificare un viaggio in alcune delle destinazioni più affascinanti del mondo.

Non solo questi eventi offriranno esperienze imperdibili, ma rappresentano anche una vetrina unica per esplorare luoghi iconici, che diventeranno ancora più affascinanti grazie a questi eventi straordinari. Ecco alcune delle mete più interessanti da considerare per i vostri viaggi nel 2025, ispirate da eventi culturali, sportivi e storici che segnano la bellezza di ogni luogo.

Parigi tra moda, arte e cultura

Parigi, la capitale della cultura e della moda, sarà ancora una volta una delle città protagoniste del 2025, anche se la maggior parte degli eventi principali si svolgeranno nei primi mesi dell’anno. Dal 24 gennaio al 21 luglio 2025, il Louvre ospiterà una mostra senza precedenti interamente dedicata alla moda, che porterà un’affascinante connessione tra i capolavori del museo e gli abiti più iconici creati dai grandi stilisti.

Questo evento non solo celebra l’arte della moda, ma diventa anche un’occasione per esplorare la storia e le tradizioni artistiche di Parigi, unendo il passato e il presente in un viaggio visivo straordinario. Anche se il periodo principale della mostra è in inverno e primavera, Parigi è una città che vive tutto l’anno e la sua bellezza non svanisce mai.

Oltre a questa mostra, dal 13 febbraio 2025 al 4 gennaio 2026, l’Atelier des Lumières ospiterà una grande mostra immersiva dedicata a Pablo Picasso, che offrirà ai visitatori un’esperienza unica e coinvolgente nel mondo dell’arte.

Anche la mostra Déserts, al Muséum national d’Histoire naturelle (dal 2 aprile al 30 novembre 2025), è un’altra occasione per scoprire un lato inedito della capitale francese, esplorando la vita nei deserti attraverso un’esperienza affascinante ed educativa. Insomma, Parigi è una destinazione che merita di essere visitata tutto l’anno, e gli eventi del 2025 renderanno ogni visita ancora più speciale.

Giza e l’incredibile ascesa delle piramidi

Giza, la città delle piramidi, sta vivendo una crescente popolarità tra i viaggiatori italiani e nel 2025 continuerà a essere una delle destinazioni più ambite. Nonostante l’evento del 2025 non sia specificatamente legato a una singola celebrazione, Giza resta una meta culturale senza pari. Le piramidi di Giza, che svettano sulla pianura egiziana, sono un’icona mondiale e rappresentano una testimonianza millenaria della storia dell’antico Egitto. Ma Giza non è solo un sito archeologico: la città sta evolvendo come destinazione turistica, con nuovi musei e scavi archeologici che rendono ogni visita ancora più affascinante.

Anche se molti eventi in Egitto si svolgeranno in inverno, Giza è una destinazione che si può visitare tutto l’anno. Il fascino di questa città è infatti senza tempo e, sebbene la stagione turistica più popolare sia quella estiva, l’inverno rappresenta il periodo ideale per visitare il sito senza il caldo intenso che caratterizza i mesi estivi. Se siete appassionati di storia e archeologia, Giza sarà una meta imperdibile nel 2025, dove ogni angolo della città vi parlerà di civiltà antiche e misteri insoluti.

Roma, un Giubileo straordinario

Nel 2025, Roma sarà al centro del mondo per il Giubileo, l’anno santo che la Chiesa Cattolica celebra ogni 25 anni, e che vedrà la capitale diventare meta di milioni di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo. Questo evento, che si terrà durante tutto l’anno, rappresenta un’opportunità unica per scoprire Roma sotto una nuova luce. Oltre alle celebrazioni religiose e alle visite ai luoghi di culto più importanti, come la Basilica di San Pietro e la Cappella Sistina, Roma offre innumerevoli tesori storici e culturali da esplorare. La Città Eterna è una meta che si presta a ogni tipo di viaggio, che sia spirituale, culturale o semplicemente di svago.

Roma, 2025

Fonte: iStock

La splendida capitale italiana in primavera

Tokyo e i Mondiali di Atletica Leggera

Nel settembre 2025, Tokyo ospiterà i Mondiali di Atletica Leggera, uno degli eventi sportivi più attesi dell’anno. Questo evento, che si terrà dal 13 al 21 settembre, attirerà i migliori atleti da tutto il mondo e promette di offrire emozioni forti e adrenalina pura. Se siete veri appassionati di sport, Tokyo vi offre l’opportunità di vivere l’atmosfera unica dei Mondiali di Atletica Leggera, ma la capitale giapponese è anche una città incredibilmente dinamica e affascinante, che offre tanto da vedere e da fare.

Tokyo è infatti una metropoli che combina la modernità e il futurismo con le tradizioni secolari, creando un mix unico che la rende una delle destinazioni più entusiasmanti al mondo. Anche se l’evento sportivo si svolgerà in autunno, Tokyo è una città che vale la pena visitare in ogni stagione, offrendo una vasta scelta di attrazioni, dai templi storici ai quartieri tecnologici, dai giardini zen ai ristoranti stellati. In un viaggio a Tokyo nel 2025, avrete l’occasione di esplorare una delle città più affascinanti e vibranti del pianeta, mentre partecipate a un evento che rimarrà nella storia.

Tokyo, 2025

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Un turista tra le vie del centro di Tokyo

Manchester e il concerto degli Oasis

Se siete fan della musica rock, Manchester sarà la vostra destinazione ideale per l’estate 2025. Il 12 luglio, infatti, gli Oasis terranno un concerto imperdibile alla Heaton Park, un parco che si trasforma in un’enorme arena all’aperto per accogliere migliaia di fan. Questo evento rappresenta un’occasione unica per rivivere i successi del leggendario gruppo britannico, ma anche per scoprire una delle città più ricche di storia musicale.

Anche se l’evento avrà luogo a metà estate, Manchester è una città che offre molto di più. La città è famosa per la sua scena musicale, ma anche per i suoi musei, gallerie d’arte e locali vivaci. Durante il vostri viaggio a Manchester, potrete esplorare una città che, pur essendo un centro moderno e dinamico, conserva un forte legame con la tradizione musicale e culturale britannica.

Bangkok, il lancio della stagione MotoGP

Se la MotoGP è il vostro credo, Bangkok sarà una delle città più emozionanti da visitare nel febbraio 2025. Il 9 febbraio si terrà l’evento di apertura della stagione di MotoGP, dove tutti i piloti e i team si ritroveranno per un incontro speciale con i fan. Questo evento, che segna l’inizio di una stagione di grandi emozioni, rappresenta un’occasione unica per vivere l’adrenalina del motociclismo e per scoprire una delle città più vivaci e affascinanti dell’Asia.

Bangkok, 2025

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Il mercato galleggiante dell’affascinante Bangkok

Bangkok è una città che non smette mai di sorprendere: tra i suoi templi storici, i mercati affollati, i ristoranti raffinati e i moderni centri commerciali, offre un’ampia gamma di esperienze che soddisfano ogni tipo di viaggiatore. La stagione di MotoGP sarà solo una delle tante occasioni per scoprire la magia di questa capitale asiatica, che continua a crescere come destinazione turistica.

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Cosa fare a Milano per la Befana

L’Epifania rappresenta il giorno in cui si celebra l’arrivo a Betlemme dei Re Magi dal Lontano Oriente per onorare la nascita di Gesù, oltre che la fine ufficiale del periodo natalizio. Le città italiane festeggiano ognuna con eventi sia tradizionali che culturali, compresa la dinamica Milano. In questa giornata, sia gli adulti che i bambini troveranno l’evento adatto a loro per divertirsi e salutare le vacanze natalizie in vista del ritorno a scuola o a lavoro.

Questi gli eventi da non perdere a Milano, dai cortei tradizionali organizzati da oltre 50 anni agli spettacoli in teatro per adulti e bambini, fino ad alcuni consigli per trascorrere questa giornata nel relax.

Corteo storico dei Re Magi

Ogni anno, nel giorno della Befana, torna una delle tradizioni milanesi più amate: il corteo dei Re Magi per le strade della città. In programma per lunedì 6 gennaio 2025, l’evento vanta la partecipazione di oltre cento figuranti in costume storico tra pastori, dame, fanti e cavalieri. Il corteo storico dei Re Magi viene organizzato dal 1960, seppur le sue origini siano ancora più antiche: secondo la tradizione fu il vescovo Eustorgio che, nel IV secolo, trasportò i resti dei tre Re da Costantinopoli a Milano. Le reliquie dei Re Magi, custodite in un’urna di bronzo posizionata sopra un altare a loro dedicato, vengono esposte durante la messa delle 17:00 presso la Basilica di Sant’Eustorgio.

In generale, l’evento comincerà alle 10:45 con il ritrovo dei Re Magi e dei figuranti in costume in Piazza Duomo. Dopo la benedizione del corteo, alle 11:00 partirà la processione con un percorso che passa da Via Torino, dalle colonne di San Lorenzo (alla Basilica di San Lorenzo, alle ore 12:00, sosta per rievocare l’incontro dei Magi con Erode e la sua scorta), da corso di Porta Ticinese, fino alla conclusione in piazza Sant’Eustorgio alle 12:30 circa. Sul sagrato è allestito un palco con i personaggi della Sacra Famiglia, a cui i Magi portano i doni.

La basilica di Sant Eustorgio Milano

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La basilica di Sant’Eustorgio a Milano dove sono custodite le spoglie dei Re Magi

Spettacolo per bambini “La Befana vien di notte”

Il 5 e 6 gennaio 2025, alle 11:30, i bambini sopra i 3 anni potranno godersi lo spettacolo organizzato all’interno del Teatro Martinitt. La storia si svolge durante la notte dell’Epifania, dove personaggi come lo spazzacamino, un ladruncolo e una sonnambula incrociano le loro storie con quelle della Befana occupata a portare doni e regali ai bambini. I biglietti possono essere acquistati online e costano 12 euro per gli adulti, 10 euro per i bambini e 3 euro per i bimbi inferiori ai 3 anni. Alle 10:30, prima dell’inizio dello spettacolo, è prevista una colazione che può essere acquistata al bar al costo di 3 euro.

Incontro con la Befana al Villaggio delle Meraviglie

Cosa fare a Milano per l’Epifania se non incontrare la Befana in persona? Le famiglie con i bambini non possono perdere l’opportunità proposta dallo splendido Villaggio delle Meraviglie, che dal 16 novembre al 6 gennaio ha creato lo scenario ideale in cui festeggiare il Natale. Ora, il giorno dell’Epifania, potrete terminare il periodo delle vacanze in modo divertente e gioioso prenotando l’incontro con la Befana previsto il 6 gennaio 2025 dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 14:30 alle 18:30.

In questa occasione, i bambini riceveranno golosissime caramelle e potranno fare una foto ricordo con la Befana insieme a tutta la famiglia. Dopo l’incontro potrete godervi la giornata all’interno del parco tematico, magari pattinando sulla pista di ghiaccio un’ultima volta! Il Villaggio delle Meraviglie si trova proprio nel cuore di Milano, nella zona di Porta Venezia, all’interno dei giardini pubblici Indro Montanelli.

Concerto dell’Epifania

Il 6 gennaio alle 17:00, presso il Teatro Roberto De Silva di Rho, si terrà la terza edizione del Concerto dell’Epifania con il Corpo Musicale Santa Cecilia di Passirana Milanese, diretto da Luigi Bascapè. Lo spettacolo si intitola Concerto dell’Epifania (aspettando Sanremo) e offre un programma di grandi classici e canti senza tempo tipici sanremesi, da Domenico Modugno a Fiorella Mannoia, da Massimo Ranieri ai Nomadi. Il biglietto può essere acquistato online e costa a partire da 13,50 euro per i posti in prima balconata, a partire da 15,30 euro per il palco e a partire da 18 euro per la platea.

Relax alle terme

Perché non trascorrere gli ultimi giorni di festa immersi nel relax senza doversi spostare dalla città? I centri termali di Milano offrono una vasta gamma di trattamenti e servizi per ritrovare il benessere e recuperare l’energia giusta per tornare al lavoro. Una delle strutture più amate è sicuramente QC Terme, situata in Piazzale Medaglia d’Oro, protetta dalle antiche mura spagnole.

Il complesso in stile liberty offre numerosi percorsi benessere, vasche termali, saune e cabine per massaggi, pensati per rigenerare corpo e mente. Sono presenti anche aree molto particolari che rispecchiano l’identità stessa della città, come la sauna a forma di tram. L’ingresso giornaliero costa a partire da 46 euro e comprende le pratiche benessere, l’accappatoio, il telo e le ciabatte.

Terme Milano

Fonte: QC Terme Milano

Sauna tram presso QC Terme a Milano
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L’apertura della Porta Santa di San Giovanni in Laterano

Dopo la Porta Santa della Basilica di San Pietro il 24 dicembre e quella – straordinaria – nel carcere di Rebibbia il 26 dicembre, il Giubileo 2025 prosegue con l’apertura della Porta Santa di San Giovanni in Laterano il 29 dicembre. Non è una giornata qualsiasi: domenica 29 dicembre si celebra infatti la Festa della Santa Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe e – con l’apertura della Porta Santa di San Giovanni in Laterano – il Giubileo inizierà ufficialmente in tutte le diocesi del mondo. Ad aprire la Porta Santa e a celebrare la Messa nella Basilica lateranense sarà il Cardinale Vicario Baldassare Reina, come sottolineato in una lettera dello stesso Vicario che invita tutti “a partecipare con fede all’apertura della Porta Santa che avrò la gioia e l’onore di spalancare, a nome del Santo Padre, nella nostra cattedrale di San Giovanni in Laterano”.

Come raggiungere con i mezzi la Basilica di San Giovanni in Laterano

Raggiungere la Basilica di San Giovanni in Laterano è molto semplice, perché dista appena 2,5 chilometri dalla stazione Termini (può essere raggiunta a piedi con una piacevole passeggiata).

In alternativa è servita dalla Metro A e dalla Metro C: basta scendere alla stazione San Giovanni.

La storia della Porta Santa di San Giovanni in Laterano

È una Porta Santa importantissima per la cristianità quella della Basilica di San Giovanni in Laterano. Si ritiene infatti che sia la seconda indicazione, nella storia del Giubileo, di una porta santa giubilare. Dopo la Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio nel 1294, nel 1423 anche una soglia in San Giovanni in Laterano viene infatti dichiarata Porta Santa. 

“Questa porta è simbolo di Cristo stesso, che ha detto di sé: Io sono la porta: se uno entra attraverso di me sarà salvo (Gv 10,9). – scrive nella già citata lettera il Cardinale Vicario Baldassare Reina – Perciò, passeremo attraverso questa porta non solo in quel giorno, ma potremo ripetere questo gesto durante tutto l’anno, fino alla sua chiusura il 28 Dicembre 2025, sempre nella Domenica della Santa Famiglia. Questa simbologia della porta come porta stretta che conduce alla vita (Mt 7, 13-14), è stata usata per la prima volta proprio nella nostra cattedrale nell’anno santo indetto da Papa Martino V nel 1423, anche se Celestino V l’aveva già usata nel 1295 per la perdonanza nella basilica di Collemaggio a L’Aquila. Solo in seguito si è adottata l’apertura delle porte sante anche per le altre basiliche maggiori di San Pietro, San Paolo e Santa Maria Maggiore”.

L’opera di Floriano Bodini

La Porta Santa è un’opera dello scultore del Varesotto Floriano Bodini relativamente recente, in quanto fu inaugurata in occasione del Giubileo del 2000: richiese all’artista due anni e mezzo di lavoro e raffigura la Madonna con il bambino, il Cristo Crocifisso e lo stemma del Pontefice, il tutto completamente in bronzo. Un compito non semplice per Bodini, che doveva incanalare nel simbolismo e nella semplicità del suo lavoro anche il prestigio della cosiddetta Cattedrale di Roma, chiesa madre della diocesi di Roma. San Giovanni in Laterano è infatti la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d’Occidente. Rappresenta – di fatto – materialmente la Santa Sede.

Oltre a ciò, Bodini cercò anche di confrontarsi con la maestosità artistica della Basilica, che vanta interventi di Giotto e Borromini, tra i tanti. Per decorare la sua Porta Santa, lo scultore si ispirò dunque alla porta centrale della Basilica: essa risale ai tempi dell’antica Roma, ma fu ampliata proprio da Borromini su desiderio di Papa Chigi.

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A spasso per il Parnaso, tra muse e divinità

Un luogo in cui il passato e la mitologia si mescolano con la bellezza del paesaggio: siamo in Grecia presso il monte Parnaso che domina la città di Delfi, in cui si sente ancora l’eco di leggende, muse e divinità. Luogo venerato nel passato, oggi è meta di viaggi spettacolari per chi ama la natura e per tutti coloro che subiscono il fascino delle civiltà antiche: un connubio che trova qui una delle sue mete migliori e più affascinanti.

Ma del resto lo era anche nel passato quando giungevano a Delfi ambasciatori dei re per ottenere i consigli della Pizia, la sacerdotessa di Apollo.

A spasso per il Parnaso e la città di Delfi alla ricerca dell’eco lontana di muse e divinità.

Monte Parnaso, a spasso in un luogo leggendario

Ha il fascino del luogo leggendario e la bellezza che solo la natura riesce a regalare. Il Monte Parnaso, alto 2.547 metri e la cui vetta più alta è Liakoura, è un luogo che reca ancora in sé il misticismo di un tempo lontano, inserito in uno scenario di grande fascino.

Un tempo veniva consacrato al culto di Apollo ed era considerato una delle dimore delle nove Muse e per questo è ammantato di un fascino speciale. Dal 1938 è stato istituito il Parco Nazionale del Parnaso e questo luogo regala escursioni affascinanti, una verità interessante di piante come abeti rossi, ginepri e arbusti dai fiori colorati, ma anche rocce e tanti animali diversi.

Qui si incontrano tante meraviglie e non solo quelle che regala la natura. Basti pensare alla grotta Korykeio che si trova sulle pendici meridionali del monte Parnaso e che pare essere stata un luogo sacro sin dai tempi del Neolitico. Si riteneva poi che fosse abitata dalle splendide ninfe Korykeian. Ma la mitologia la lega anche al dio Pan, collegato alla natura selvaggia. Ed è sempre qui che Zeus pare sia stato fatto prigioniero da Tifone.

La grotta si trova a circa 11 chilometri da Delfi, a 1360 metri ed è composta da due ambienti principali, mentre prosegue in profondità all’interno della montagna.

Sul lato orientale del Parnaso si trova il Tempio di Apollo, realizzato sui resti di una struttura religiosa precedente, si può datare intorno al IV secolo a.C., fa parte del sito archeologico

Un luogo mistico e intrigante, la cui vetta è stata considerata nel passato come luogo sacro della ierogamia del cielo e della terra. E che ricorda per il suo fascino un’altra celebre montagna della Grecia: il monte Olimpo.

Tempio di Apollo a Delfi alle pendici del Parnaso

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Tempio di Apollo a Delfi: si trova alle pendici del monte Parnaso

Delfi, l’anima antica di questa città tra muse e divinità

Affascinante e ricca di bellezze, Delfi è una meta di viaggio obbligatoria per scoprire a storia e la cultura della Grecia. Qui vi è un bellissimo sito archeologico suddiviso in due spazi e inserto nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco. Quello superiore si sviluppo lungo la Via Sacra dove si possono ammirare nella prima parte resti di tombe databili ai tempi dei romani e poi alcune preziose testimonianze greche, fino a giungere allo Stadio di Delfi. Senza dimenticare, naturalmente, il Tempio di Apollo che – insieme a teatro e stadio – sono il cuore pulsante del sito.

Nella parte inferiore si può ammirare, ad esempio, la fonte Castalia e il santuario di Atena Pronaia. Da non perdere anche il museo archeologico cittadino dove si possono scoprire opere davvero antiche.

Questa è una piccola parte dell’anima antica di questa città che un tempo si diceva essere l’ombelico del mondo, ovvero il luogo in cui le aquile che Zeus ha inviato dai confini dell’universo si sono ritrovate.

Anfiteatro a Delfi, alle pendici del Monte Parnaso

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Anfiteatro a Delfi sulle pendici del Monte Parnaso
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Perù, il mistero delle linee di Nazca

Nel Perù del sud, tra la città di Nazca e quella di Palpa, c’è un arido altopiano lungo un’ottantina di chilometri. È il deserto di Nazca, ed è culla di un mistero: si trovano infatti qui le linee di Nazca, geoglifi famosi in tutto il mondo composti da oltre 13.000 linee, per un totale di 800 disegni (anche se nuove scoperte vengono fatte ogni anno). Ma cosa si nasconde dietro queste linee?

Cosa sono le linee di Nazca in Perù

Realizzate probabilmente tra il 300 a.C. e il 500 d.C., le linee di Nazca del Perù sono oggi Patrimonio dell’Umanità. Tra queste si trovano soprattutto animali stilizzati: condor, colibrì, scimmie, un ragno di 45 metri, una lucertola di 180, pesci, balene. E poi, l’ultimo ad essere scoperto: un animale misterioso, individuato da un gruppo di archeologi giapponesi, col corpo maculato, la lingua penzolante e un enorme numero di zampe.

Nel corso degli anni continue scoperte sono state fatte su altre centinaia di geoglifi presenti nell’area desertica di Nazca, anche grazie all’Intelligenza Artificiale, che nel 2024 ha permesso, all’Università di Yamagata e all’Università del Michigan, di scovare ben 303 nuovi disegni in sei mesi.

Per tracciarle, anticamente la popolazione del luogo ha probabilmente rimosso dalla superficie del deserto pietre ricche di ossidi di ferro, in un contrasto col pietrisco più chiaro. A conservarle intatte, e a consegnarle ai giorni nostri, è stato il clima della zona. Un clima arido, quasi mai ventoso.

Linee di Nazca nel deserto del Perù

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Linee di Nazca nel deserto del Perù

Il mistero delle linee di Nazca: a cosa servivano?

Ma a cosa servivano, queste linee? Negli anni sono state fornite diverse interpretazioni. Si è supporto che fossero una forma di culto, che avessero un significato astronomico (la scimmia sarebbe l’Orsa Maggiore, il delfino e il ragno la Costellazione di Orione), o che fossero una sorta di messaggio per gli dei.

Tuttavia, gli studi moderni ne hanno individuato una funzione più pratica, che ha a che fare con l’acqua. Di recente, un team di ricercatori italiani – grazie alle immagini satellitari – ha analizzato i disegni più famosi e quelli di più recente scoperta, rinvenuti a pochi chilometri da Cahuachi, capitale religiosa della civiltà Nazca. L’ipotesi è che alcune di queste linee – soprattutto quelle a zig-zag e quelle meandriformi – servissero proprio a indicare ai pellegrini la via verso la città cerimoniale. Altre, invece, convergono verso le quattro piramidi più celebri dell’area.

Linee di Nazca nel deserto del Perù

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Linee di Nazca, in Perù

Ma le linee di Nazca avrebbero anche un’altra funzione, forse ancora più importante. Molte di loro seguono il percorso degli “huaicos”, le tracce di antiche inondazioni fatte di fango e di detriti: è come se – rappresentando un paesaggio fluviale – i Nazca volessero mantenere con gli dei un rapporto armonico, così da scongiurare quelle calamità.

Ma c’è di più. Una ricercatrice del Cnr, l’ingegnere elettronico Rosa Lasaponara, ha individuato nel 2016 nuove costruzioni risalenti all’antica civiltà: dei pozzi (o, meglio, delle buche a forma di spirale), detti “puquios”, da cui gli uomini pescavano l’acqua che scorreva nel sottosuolo per poi distribuirla nei terreni circostanti.

Le linee di Nazca – coi loro delfini, le orche e i pesci – rimanderebbero proprio all’acqua, che è simbolo di vita e di potere per chi la “possiede”: i Nazca ebbero la capacità di scovarla, l’acqua, e di attirare così i popoli dei territori circostanti, che a Cahuachi ci arrivavano per il suo significato religioso, ma anche per la fertilità del luogo.

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Se amate i gatti dovete visitare queste città

Bellissimi, di tante dimensioni e tipologie diverse, coccolosi, ma anche super indipendenti, intelligenti e simpatici: i gatti sono amatissimi e presenti in molte case, oltre che lungo le strade di grandi metropoli del mondo. Ci sono dei luoghi sparsi per la Terra in cui sono particolarmente apprezzati: sono le città e i borghi che, per qualche ragione, li celebrano e li curano in maniera speciale.

La peculiarità è che si trovano in tanti posti differenti: dai più piccoli ai più grandi, luoghi che meritano di essere inseriti in un itinerario di viaggio decisamente intrigante alla scoperta della loro “anima più felina”. Dall’Italia, all’Europa, fino all’Oriente, tutte le destinazioni che dovete raggiungere se amate i gatti per una vacanza indimenticabile.

Le destinazioni e i borghi per chi ama i gatti in Italia

In Italia ci sono diverse destinazioni da raggiungere per chi ama i gatti: piccoli borghi in cui ammirarli, oppure in cui vederli sui muri come vere e proprie opere d’arte. Dal nord al sud, ci sono numerose location speciali che faranno la felicità di chi apprezza questi felini in tutte le loro forme e varietà.

Seborga in Liguria

Quasi trecento abitati, un piccolo borgo nell’entroterra ligure, nella zona più a Ponente della regione: è da Seborga che inizia il nostro viaggio alla scoperta delle destinazioni in Italia e nel mondo da raggiungere per chi ama i gatti. Pare, infatti, che qui ci siano ben tre colonie feline.

Un’altra sua particolarità è quella di rivendicare da anni l’indipendenza dall’Italia, tanto che il piccolo paese si fa chiamare principato ed elegge un proprio sovrano. Si tratta di un luogo davvero suggestivo da conoscere ed esplorare.

Seborga città per chi ama i gatti

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Seborga, borgo perfetto per chi ama i gatti

Brolo in Piemonte

Ci spostiamo nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola, sulla sponda occidentale del lago d’Orta: qui incontriamo Brolo, frazione del comune di Nonio e luogo in cui i gatti sono i protagonisti. Non solo li si incontra per strada, ma li si vede un po’ ovunque come disegni, insegne e simboli. Nel 2006 è stato inaugurato un piccolo monumento dedicato al felino, oltre a questo è stato pubblicato un volume e sono stare realizzate piastrelle decorative poste sulle case che ricordano l’anima e il simbolo della cittadina. La storia di Brolo come paese dei gatti ha le sue radici nel passato più antico e si rifà a un detto nato quando il borgo ha chiesto di costituire parrocchia a sé. Il resto, come si dice, è storia.

Briona in Pimonte

Sempre in Piemonte c’è Briona, un piccolo comune in provincia di Novara dove il gatto è un simbolo si incontra su tanti muri, riprodotto in tutta la sua bellezza. Oltre a questo, vi sono preziose testimonianze del passato come chiese antiche, castelli e un ponte medievale. Un luogo magico da scoprire.

San Vero Milis in Sardegna

In Sardegna, in provincia di Oristano, c’è il piccolo comune di San Vero Milis. Tante le ragioni per visitare questo luogo, ma chi ama i gatti ne ha una in particolare: si tratta della spiaggia di Su Pallosu, dove ogni tanto si può ammirare una colonia di felini. Sul sito ufficiale dell’associazione culturale senza scopo di lucro Amici di Su Pallosu viene spiegato che le visite guidate vanno prenotate e sono rare: quindi se si programma una visita a questa location meravigliosa è bene contattare questa realtà per capire se è possibile e per conoscere il lavoro che porta avanti.

In generale il territorio del comune di San Vero Milis è davvero spettacolare e offre una natura meravigliosa, oltre a preziose testimonianze del passato.

Procida in Campania

A guardarla dall’alto la piccola isola di Procida, incastonata come un gioiello nel Golfo di Napoli, ha l’inequivocabile forma di un gatto. E se questa terra è un tripudio di bellezze, dalle case colorate, ai sapori deliziosi, fino a un mare che colma lo sguardo di meraviglia, è anche vero che chi ama i felini non può non inserirla nelle proprie mete di viaggio. Incontrarli per le strette strade dell’isola non è difficile, tra uno scorcio che abbraccia dall’alto il panorama o vicoli tra cui passeggiare lasciandosi ammaliare da questa terra tutta da scoprire.

Procida isola a forma di gatto

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Procida: isola a forma di gatto e destinazione per chi ama questi felini

Istanbul in Turchia

Usciamo dai confini italiani e andiamo verso la Turchia, più precisamente a Istanbul. Girare tra le sue strade significa incontrare tantissimi gatti, sono loro i veri padroni della città, amati e coccolati dai suoi abitanti. Il perché va ricercato in una leggenda secondo la quale è stato un felino a salvare Maometto dal morso di un serpente. Non stupisce, quindi, che esista un documentario che racconta proprio di loro: si chiama Kedi – La città dei gatti e parla delle migliaia di esemplari che vivono in questa affascinante metropoli turca.

Istanbul città dei gatti

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Istanbul in Turchia è una città dei gatti

Kotor in Montenegro

Lungo la costa del Mar Adriatico in Montenegro si trova Kotor, una città imperdibile per chi ama i gatti. Qui, infatti, si possono incontrare lungo le strade tantissimi esemplari di felini. Si tratta di un luogo meraviglioso in cui si notano ancora i segni del periodo in cui la zona faceva parte della Repubblica di Venezia, inoltre la parte più antica è stata inserita nella lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco e fa parte della denominazione regione naturale e storico-culturale delle Bocche di Cattaro.

In questo luogo di grande bellezza si può fare la conoscenza di tantissimi felini, oltre a questo si trovano negozi a tema e il Cats Museum che è stato aperto nel 2013.

Amsterdam in Olanda

Anche Amsterdam nei Paesi Bassi è una città dei gatti: oltre a incontrarli per strada vi è anche un luogo davvero speciale, si chiama Kattenkabinet ed è un museo che custodisce opere, come dipinti e sculture, dedicate proprio ai felini. A fondarlo nel 1990 è stato Bob Meijer per ricordare il suo gatto rosso John Pierpont Morgan. Sul sito ufficiale si legge che è accessibile dal martedì alla domenica dalle 12 alle 17 e si trova al numero 497 del canale Herengracht. Una tappa perfetta per chi ama i gatti e ha in programma di visitare questa splendida città.

Un’altra location da conoscere è The Catboat, un rifugio per gatti randagi e abbandonati realizzato all’interno di una casa galleggiante nei canali della città. L’ingresso è gratuito ma si può fare una donazione per supportare il progetto.

Skiathos in Grecia

Un vero e proprio paradiso terrestre, dove il mare e la natura regalano uno scenario di incredibile bellezza. Ci spostiamo in Grecia a Skiathos, un’isola ricca di fascino che – nonostante sia di piccole dimensioni – regala location che levano il fiato, a partire dalle oltre 60 spiaggia che punteggiano i 44 chilometri di costa. Ed è qui che è facile incontrare tantissimi gatti, a occuparsi del loro benessere è l’associazione senza scopo di lucro Skiathos Cat Welfare Association che aiuta i felini dal 2005.

Kuching in Malesia

Ci spostiamo fuori dall’Europa, in Asia. È qui che si trova Kuching, città di grandi dimensioni della Malesia. E già il nome è tutto un programma, infatti significa gatto, e per le vie e le piazze si trovano tantissime statue dedicate al felino. Ma non solo: è presente un museo, il simbolo cittadino è un gatto, che si trova un po’ ovunque, e durante tutto il mese di novembre si tiene un festival dedicato, ovvero il Pesta Meow. Il Cat Museum si sviluppa su una superficie di 1035 metri quadrati, suddiviso in quattro gallerie con 4000 oltre opere.

Kuching: città dei gatti in Malesia

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Kuching è la città dei gatti in Malesia

Aoshima in Giappone

C’è un luogo in Giappone che è noto come Isola dei gatti, è Aoshima e la sua peculiarità è quella di avere un numero di felini che pare essere circa 10 volte maggiore di quello dei suoi abitanti: dati di qualche anno fa davano la presenza di 130 animali, contro 13 persone. Ma a quanto pare questa sua cratteristica è a rischio: si teme, infatti, che nel giro di pochi anni possa rimanere senza questi speciali animali. Questo potrebbe accadere per il programma di sterilizzazione e per il fatto che i suoi abitanti hanno un’età avanzata, oltre al fatto che si sono ridotti anche i visitatori. Aoshima si trova a circa mezz’ora di traghetto di Ozu City.

Tashirojima in Giappone

Rimaniamo in Giappone per scoprire un’altra isola dove ci sono tantissimi gatti: si tratta di Tashirojima in cui – oltre ad ammirare questi bellissimi animali  – si possono percorrere dei bei sentieri e lasciarsi ammaliare dalla bellezza del mare. Anche qui la popolazione felina supera quella dei residenti ed interessante conoscere come sono giunti in questo luogo: sull’isola venivano prodotti bachi da seta e, per proteggerli dai topi, sono stati portati i gatti. Sono un vero e proprio spettacolo e nel cuore di una foresta vi è anche un santuario realizzato in onore di un gatto che è morto a causa della caduta di una roccia.

Houtong in Taiwan

Nel nord di Taiwan c’è Houtong noto come villaggio dei gatti, ma un tempo era una cittadina mineraria dove si producevano tantissime tonnellate di carbone ogni anno. Dopo il declino di questa industria e il conseguente abbandono, è stato nel 2008 che si è iniziato a lavorare per dare un futuro migliore ai gatti randagi qui presenti. Così questa destinazione è rinata raccogliendo tutti coloro che amano i felini e oggi vi si trovano negozi e locali. I gatti sono abituati alle persone e li si incontra davvero in ogni luogo di questo villaggio così suggestivo. Un vero sogno per chi ama tantissimo questi animali.

Houtong villaggio in Taiwan per chi ama i gatti

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Houtong in Taiwan è il villaggio di chi ama i gatti
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Terme di Cervia, relax nel centro benessere sul mare

A metà strada tra il mare di Cervia e una grande distesa di colorate saline, sorge un luogo in cui relax e benessere fanno da padroni: le Terme di Cervia, immerse in un paesaggio quasi incantato in provincia di Ravenna, accanto a una millenaria pineta di ben 27 ettari attraversata da sentieri ideali per attività outdoor a piedi o in bicicletta.

Lo stabilimento termale risale al 1961 e tutt’oggi offre ai suoi clienti un’ampia gamma di cure e trattamenti benessere supportati da attrezzature all’avanguardia e da uno staff medico specializzato e altamente qualificato. Un luogo ideale per ricaricare corpo e mente durante un viaggio rilassante immersi nelle bellezze naturali della Riviera Romagnola, sia nei mesi primaverili e autunnali, più freschi, sia nel periodo estivo durante le tradizionali vacanze al mare. Scopriamo tutti i dettagli sulle Terme di Cervia, oasi di pace per rigenerarsi.

Come arrivare alle Terme di Cervia

Cervia è un comune situato in Emilia Romagna, a 20 km a sud di Ravenna lungo la costa Adriatica. Le Terme di Cervia, in particolare, si trovano in Via C. Forlanini 16, a ridosso del Parco Naturale di Cervia e a poca distanza dalle saline.

Sono facilmente raggiungibili in auto percorrendo l’autostrada A14 Bologna – Ancona e uscendo al vicino casello di Cesena Sud. Si prosegue poi in direzione Cervia per pochi chilometri.

In treno, si utilizza la linea Ferrara-Ravenna-Rimini per arrivare fino alla stazione di Cervia e da lì in un paio di chilometri a piedi o in taxi portano alle terme.

Giorni apertura e orari Terme Cervia

Le Terme di Cervia non restano aperte tutto l’anno, ma chiudono nei mesi più freddi. Tipicamente, la stagione termale inizia al principio di maggio e si conclude a metà dicembre.

Gli orari delle terme nei giorni feriali sono 7.30 – 12.00 / 16.30 – 18.00 e quelli della piscina termale 7.30 – 18.00. Nei festivi, invece, è prevista solo l’apertura mattutina. Per conoscere tutti gli orari aggiornati, che possono variare di anno in anno, suggeriamo di consultare il sito web ufficiale della struttura.

Prezzi Terme di Cervia

Per consultare i prezzi aggiornati di tutti i trattamenti e le cure offerte dalle Terme di Cervia è necessario contattare la struttura. Durante l’anno vengono proposti pacchetti promozionali che permettono di risparmiare senza farsi mancare ogni comodità.

Trattamenti e servizi Terme di Cervia

Nelle Terme di Cervia, tra le più belle d’Italia, si può beneficiare di trattamenti di cura e benessere completi, basati sulle eccellenti proprietà terapeutiche degli elementi utilizzati: l’Acqua Madre, il Fango Liman e la Nuvola Termale. L’Acqua Madre Termale, in particolare, apporta enorme beneficio al benessere generale e anche all’estetica. Difatti, i preziosi microelementi che la arricchiscono consentono di migliorare l’aspetto della pelle attenuando gli inestetismi e drenando l’eccesso di ritenzione idrica, ma non solo.

Si tratta di un’acqua salsobromoiodica che giunge dalla Salina di Cervia, che aiuta nella prevenzione, nella terapia e nella riabilitazione in diverse patologie, anche croniche, e viene somministrata per mezzo di bagni, fanghi e metodiche inalatorie.

Molto rinomati sono anche i trattamenti ai fanghi termali di Liman. Questi particolari fanghi sono ben noti per gli effetti rigeneratori dei tessuti epidermici danneggiati da esposizioni solari o dall’aggressione di agenti esterni.

Per i percorsi terapeutici (molte cure termali sono convenzionate con il SSN – Servizio Sanitario Nazionale), inoltre, sono disponibili diverse attrezzature all’avanguardia e uno staff medico di specialisti in varie patologie.

Le piscine termali coperte di Cervia sono tra le più grandi d’Europa. In esse, la concentrazione salina è 3 volte superiore rispetto a quella del mare, rendendo l’acqua particolarmente adatta come elemento antinfiammatorio e analgesico. Le piscine hanno una temperatura costante di 33°C e sono composte da tre vasche: una grande per l’attività motoria e riabilitativa, una più profonda e una ipertonica, nella quale sodio e cloruri hanno una concentrazione ancora maggiore, addirittura superiore a quella del Mar Morto.

Ci sono anche le vasche per il percorso kneipp e una piscina esterna con idromassaggio affacciata alla pineta e la Terrazza del Sale nel solarium attrezzato con piscina idromassaggio e sale dolce per uno scrub rigenerante.

Info utili Terme di Cervia

Per poter accedere ai servizi termali delle Terme di Cervia è necessario prenotare una visita medica di accettazione (a pagamento) via telefono (tel. 0544 990111) oppure compilando il form online presente sul sito web ufficiale della struttura.

Inoltre, è richiesto di portare con sé una borsa per contenere i propri indumenti, da riporre all’interno dell’armadietto personale, e i referti di esami recenti per eventuali approfondimenti in sede di visita medica.

Accanto al complesso delle Terme di Cervia c’è un comodo parcheggio a pagamento (Viale Carlo Forlanini) in cui poter sostare con la propria auto.

L’altro luogo del benessere a Cervia: le Terme del Mare

Un’altra oasi, tra le più importanti del Bel Paese, dedicata al benessere del corpo, si trova affacciata al mare di Cervia, da cui prende il nome: si chiamano Terme del Mare e sono nate nel 2019 presso il Club Hotel Dante, Lungomare Grazia Deledda, al piano terra dell’antica Colonia storica “Dante”.

Aperto da fine gennaio a metà dicembre, questo centro di cure termali conta diversi servizi per la prevenzione e la cura di varie patologie croniche, con acque classificate come clorurato sodiche e cloruro bicarbonato, ricche di elementi naturali e terapeuticamente utili per trattare varie patologie dell’apparato respiratorio, circolatorio e locomotore, le cui cure sono in molti casi convenzionate col Servizio Sanitario Nazionale. Per accedervi ci si deve sottoporre a visita medica d’ammissione gratuita.

Oltre agli spazi curativi, sono presenti 1.000 mq di Centro Benessere: sauna, percorso vascolare, docce emozionali, piscina coperta con acque termali a 33°C, idromassaggio, area relax e tisane e centro estetico, che offre ai clienti diversi massaggi. Una zona particolarmente apprezzata, quella del Centro Benessere, soprattutto nei mesi più freschi, quando ci si vuol far coccolare in acque calde termali per rigenerare corpo e mente.

Saline di Cervia

Fonte: iStock

Saline di Cervia al tramonto