Nel sud del Wiltshire, in Inghilterra, è stata scoperta una straordinaria villa romana risalente al periodo imperiale. Si tratta della prima villa romana di grandi dimensioni mai documentata nella Valle di Chalke. La scoperta è frutto di un progetto di scavo che ha visto la partecipazione di più di 60 volontari locali, coadiuvati dal Dr. David Roberts, docente senior presso l’Università di Cardiff, e da Teffont Archaeology. Il progetto è stato finanziato dal National Heritage Lottery Fund nell’ambito del Chase & Chalke Landscape Partnership Scheme.
La villa è stata trovata grazie all’intervento di metal detectoristi locali che, negli anni, avevano segnalato diversi reperti romani. Successivamente, il sito è stato oggetto di scavi archeologici, che hanno portato alla luce una serie di reperti di grande valore, tra cui mosaici, intonaci dipinti e strutture in pietra.
A seguito di questa straordinaria scoperta, il team di archeologi procederà con l’analisi dei reperti rinvenuti, che saranno conservati e studiati in dettaglio. Nel 2025, sono previste diverse conferenze pubbliche per presentare i risultati degli scavi e discutere con la comunità i dettagli delle scoperte. I volontari continueranno a essere coinvolti anche nel processo di archiviazione e conservazione dei reperti, grazie alla collaborazione con il Salisbury Museum. Ecco i dettagli.
La scoperta della villa romana in Inghilterra
La villa romana scoperta nel cuore del Regno Unito si estende per oltre 35 metri e include diverse strutture, ognuna delle quali serviva a scopi differenti. Tra le scoperte più rilevanti, vi è una grande vasca termale, tipica dei lussi romani, un fienile a più piani e una struttura con un pavimento in cemento, che potrebbe essere stata una piscina all’aperto. Questi edifici indicano che la villa non era solo una residenza, ma un vero e proprio centro di benessere e rappresentanza.
Tra i reperti più significativi, spiccano mosaici con motivi geometrici elaborati, che non solo adornavano le stanze, ma avevano anche lo scopo di mostrare la raffinatezza culturale della famiglia che abitava il sito. L’elevata qualità dei mosaici suggerisce che i proprietari della villa fossero una famiglia di alto rango sociale.
Inoltre, sono stati ritrovati dai volontari e dagli scavatori molti oggetti di alto valore, tra cui colonne in pietra, intagli in legno e vari tipi di arredi che mostrano chiaramente la ricchezza e il potere della famiglia romana che vi abitava. Il Dr. Denise Wilding, co-direttrice del progetto, ha sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti, in quanto sono tra i pochi esempi di siti di alto status nell’area, una zona che non veniva scava da anni.
Il coinvolgimento della comunità locale
Una delle peculiarità di questo progetto è stato il coinvolgimento diretto della comunità locale. I volontari hanno avuto l’opportunità di lavorare al fianco di archeologi ed esperti, imparando le tecniche di scavo e analisi. Il manager del progetto, Rob Lloyd, ha evidenziato quanto queste attività abbiano avuto un impatto positivo sul benessere dei partecipanti, offrendo loro non solo una nuova comprensione del patrimonio storico, ma anche la possibilità di essere parte attiva nel processo di scoperta e conservazione.
Nel corso dell’estate, sono state offerte numerose opportunità di volontariato archeologico, che hanno permesso a centinaia di persone di partecipare agli scavi e di approfondire la conoscenza delle tecniche archeologiche. Questo coinvolgimento ha avuto un grande valore, contribuendo a sensibilizzare i residenti della zona sull’importanza di preservare e celebrare la storia locale.
Questa scoperta, dunque, non solo ha messo in luce un importante sito archeologico romano, ma ha anche dimostrato l’importanza della collaborazione tra professionisti e comunità locali nel preservare e valorizzare il patrimonio storico. Le attività di scavo continueranno, con l’obiettivo di garantire che questo sito straordinario venga protetto e studiato per le generazioni future.