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Scoperta una villa romana nel sud del Wiltshire, ecco i dettagli

Nel sud del Wiltshire, in Inghilterra, è stata scoperta una straordinaria villa romana risalente al periodo imperiale. Si tratta della prima villa romana di grandi dimensioni mai documentata nella Valle di Chalke. La scoperta è frutto di un progetto di scavo che ha visto la partecipazione di più di 60 volontari locali, coadiuvati dal Dr. David Roberts, docente senior presso l’Università di Cardiff, e da Teffont Archaeology. Il progetto è stato finanziato dal National Heritage Lottery Fund nell’ambito del Chase & Chalke Landscape Partnership Scheme.

La villa è stata trovata grazie all’intervento di metal detectoristi locali che, negli anni, avevano segnalato diversi reperti romani. Successivamente, il sito è stato oggetto di scavi archeologici, che hanno portato alla luce una serie di reperti di grande valore, tra cui mosaici, intonaci dipinti e strutture in pietra.

A seguito di questa straordinaria scoperta, il team di archeologi procederà con l’analisi dei reperti rinvenuti, che saranno conservati e studiati in dettaglio. Nel 2025, sono previste diverse conferenze pubbliche per presentare i risultati degli scavi e discutere con la comunità i dettagli delle scoperte. I volontari continueranno a essere coinvolti anche nel processo di archiviazione e conservazione dei reperti, grazie alla collaborazione con il Salisbury Museum. Ecco i dettagli.

La scoperta della villa romana in Inghilterra

La villa romana scoperta nel cuore del Regno Unito si estende per oltre 35 metri e include diverse strutture, ognuna delle quali serviva a scopi differenti. Tra le scoperte più rilevanti, vi è una grande vasca termale, tipica dei lussi romani, un fienile a più piani e una struttura con un pavimento in cemento, che potrebbe essere stata una piscina all’aperto. Questi edifici indicano che la villa non era solo una residenza, ma un vero e proprio centro di benessere e rappresentanza.

Tra i reperti più significativi, spiccano mosaici con motivi geometrici elaborati, che non solo adornavano le stanze, ma avevano anche lo scopo di mostrare la raffinatezza culturale della famiglia che abitava il sito. L’elevata qualità dei mosaici suggerisce che i proprietari della villa fossero una famiglia di alto rango sociale.

Inoltre, sono stati ritrovati dai volontari e dagli scavatori molti oggetti di alto valore, tra cui colonne in pietra, intagli in legno e vari tipi di arredi che mostrano chiaramente la ricchezza e il potere della famiglia romana che vi abitava. Il Dr. Denise Wilding, co-direttrice del progetto, ha sottolineato l’importanza di questi ritrovamenti, in quanto sono tra i pochi esempi di siti di alto status nell’area, una zona che non veniva scava da anni.

Il coinvolgimento della comunità locale

Una delle peculiarità di questo progetto è stato il coinvolgimento diretto della comunità locale. I volontari hanno avuto l’opportunità di lavorare al fianco di archeologi ed esperti, imparando le tecniche di scavo e analisi. Il manager del progetto, Rob Lloyd, ha evidenziato quanto queste attività abbiano avuto un impatto positivo sul benessere dei partecipanti, offrendo loro non solo una nuova comprensione del patrimonio storico, ma anche la possibilità di essere parte attiva nel processo di scoperta e conservazione.

Nel corso dell’estate, sono state offerte numerose opportunità di volontariato archeologico, che hanno permesso a centinaia di persone di partecipare agli scavi e di approfondire la conoscenza delle tecniche archeologiche. Questo coinvolgimento ha avuto un grande valore, contribuendo a sensibilizzare i residenti della zona sull’importanza di preservare e celebrare la storia locale.

Questa scoperta, dunque, non solo ha messo in luce un importante sito archeologico romano, ma ha anche dimostrato l’importanza della collaborazione tra professionisti e comunità locali nel preservare e valorizzare il patrimonio storico. Le attività di scavo continueranno, con l’obiettivo di garantire che questo sito straordinario venga protetto e studiato per le generazioni future.

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Il Presepe Vivente di Equi Terme, tutte le info

Nel cuore delle Alpi Apuane, tra le bellezze naturali che solo la Toscana sa offrire, si trova il pittoresco borgo di Equi Terme, nel comune di Fivizzano, in provincia di Massa-Carrara. Qui, ogni anno, prende vita uno dei Presepi Viventi più antichi e grandi d’Italia, un evento che attira migliaia di visitatori provenienti da ogni parte d’Italia e non solo. Immersi nell’atmosfera di Betlemme, i partecipanti si trovano a camminare lungo stradine strette e tortuose, attraversando mercati, botteghe e scenografie suggestive, tra antichi mestieri, artigiani, animali veri e personaggi viventi che ricreano la magia del Natale.

Il Presepe Vivente di Equi Terme, proposto dall’associazione locale dal 1986, è molto più di una semplice rappresentazione natalizia: è un’esperienza immersiva che coinvolge tutti i sensi, trasformando ogni angolo del borgo in una scena della Natività. Tra fiumi, cascate e grotte naturali, il percorso, che dura circa 40-60 minuti, si snoda tra le meraviglie del paesaggio e i suggestivi figuranti che popolano le vie del borgo, fino a giungere alla magica grotta della Natività, dove Maria, Giuseppe e il Bambino Gesù sono accompagnati da un’atmosfera unica, resa ancora più speciale dalla presenza di animali veri e dalla luce calda delle torce.

Un evento che, con la sua bellezza e la sua storicità, trasporta i visitatori in un’altra epoca, rendendo ogni edizione un appuntamento imperdibile per chi cerca un’esperienza natalizia autentica e suggestiva: ecco tutti i dettagli di questa suggestiva manifestazione.

La storia del Presepe Vivente di Equi Terme

Il Presepe Vivente di Equi Terme ha una lunga tradizione che affonda le radici nel cuore delle Alpi Apuane, in provincia di Massa-Carrara. Ogni anno, l’evento si rinnova, trasformando il piccolo borgo di Equi Terme in un palcoscenico che riporta i visitatori indietro nel tempo, alla Natività di Gesù.

La manifestazione, non l’unica in Italia, quest’anno celebra la sua 34esima edizione ed è organizzata dall’Associazione Presepe Vivente Equi, composta da volontari locali che con grande passione e impegno realizzano una rappresentazione fedele e coinvolgente della scena natalizia. Il presepe si distingue per l’accurata ricostruzione storica e scenografica, che coinvolge ogni angolo del borgo, rendendo l’esperienza unica e memorabile.

Date e orari di apertura del Presepe Vivente 

Il Presepe Vivente di Equi Terme si terrà quest’anno dal 25 al 28 dicembre 2024. I visitatori potranno esplorare il percorso nelle seguenti fasce orarie:

  • 25 e 26 dicembre: dalle 20:30 alle 23:30
  • 27 e 28 dicembre: dalle 18:00 alle 21:00

Il percorso ha una durata media di 40-60 minuti, permettendo a tutti, anche a chi ha poco tempo, di vivere l’emozione del presepe senza fretta. Si consiglia di arrivare con anticipo per evitare affollamenti e per godersi appieno ogni scena.

Presepe Vivente, Equi Terme, grotta

Fonte: Ufficio Stampa

Vista della grotta e della cascata al Presepe Vivente di Equi Terme

Dove si trova e come raggiungere il Presepe Vivente 

Come già accennato, il Presepe Vivente di Equi Terme si svolge nel caratteristico borgo di Equi Terme, una frazione di Fivizzano, immersa nel cuore delle Alpi Apuane. Il luogo è facilmente raggiungibile da diverse città e in vari modi:

  • In auto:
    Prendere l’Autostrada A15 Parma-La Spezia, uscire al casello di Aulla e proseguire sulla Strada Statale 63 del Cerreto fino al bivio per Cormezzano, poi seguire la direzione per Equi Terme. È disponibile un ampio parcheggio gratuito, ma in caso di esaurimento dei posti, è previsto un servizio navetta gratuito.
  • In treno:
    Prendere la Linea FS Aulla-Lucca, scendere alla Stazione di Equi Terme, a pochi passi dal percorso del presepe.

Programma del Presepe Vivente di Equi Terme

Il programma del Presepe Vivente di Equi Terme offre anche quest’anno una ricca esperienza che coinvolge i visitatori in un affascinante viaggio nel passato. Il percorso si snoda tra le antiche stradine del borgo, le grotte naturali e scenografie suggestive, tra cui spicca il maestoso Castello di Erode, ricostruito con grande attenzione ai dettagli. Il percorso include:

  • La grotta della Natività: dove la scena del Natale è ricostruita con un realismo commovente.
  • Antiche abitazioni: abitate dai figuranti che rappresentano mestieri e tradizioni storiche.
  • Il Castello di Erode: un elemento di grande impatto visivo che, con le sue torri e mura merlate, si trasforma in uno spettacolo di luci e ombre al calar della notte.

Oltre alla visita, sarà possibile assistere a spettacoli e scene viventi che raccontano storie bibliche e tradizionali, offrendo un’esperienza che si rivela coinvolgente tanto per adulti quanto per bambini.

Novità dell’anno del Presepe Vivente di Equi Terme

Quest’anno, il Presepe Vivente di Equi Terme si arricchisce di una novità di grande impatto: il Castello di Erode. Questo imponente edificio, situato su un crinale che precede l’ingresso alla grotta della Natività, rappresenta una delle aggiunte più suggestive degli ultimi anni. Con le sue mura robuste e le torri merlate, il castello si fonde perfettamente con l’ambiente circostante e, al calar della notte, regala uno spettacolo di luci e ombre che trasporta il visitatore in un altro tempo.

Fabio Furia, presidente dell’Associazione Presepe Vivente, sottolinea che l’evento rappresenta una vera e propria magia per tutti, grandi e bambini, grazie anche al lavoro di tanti volontari che contribuiscono a rendere questo evento unico. Il percorso, tra antiche case, paesaggi mozzafiato e grotte naturali, è l’occasione perfetta per immergersi nello spirito del Natale, in una delle cornici più affascinanti della Toscana.

Info pratiche e prezzi

  • Prezzo del biglietto: il costo di ingresso è di €7,00 (gratis per bambini fino a 7 anni). I biglietti sono acquistabili direttamente all’ingresso del percorso.
  • Sconti e promozioni: i gruppi organizzati, i passeggeri dei treni di linea e i pullman possono usufruire di ingressi preferenziali e di biglietti omaggio. Inoltre, i passeggeri dei treni di linea, mostrando il proprio titolo di viaggio alle casse, possono accedere con ingresso preferenziale e ricevere un omaggio presso lo stand.
  • Gastronomia: al di fuori del percorso, sono presenti stand gastronomici che offrono prodotti tipici locali, permettendo di assaporare le prelibatezze della zona.
  • Servizi: i servizi igienici sono disponibili all’ingresso e all’uscita del percorso.

Indossare calzature comode è consigliato, poiché il percorso si snoda per le stradine di un antico borgo, che possono essere irregolari e difficili da percorrere.

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Molte compagnie aeree rischiano il bollino nero per la sostenibilità: lo studio

Secondo un recente studio di Transport & Environment (T&E), le compagnie aeree oggi stanno affrontando un’importante sfida in termini di sostenibilità ambientale, con molte di esse a rischio di non rispettare gli obiettivi europei di decarbonizzazione. L’analisi, che ha valutato 77 compagnie aeree a livello globale, ha messo in luce un dato preoccupante: l’87% delle compagnie aeree non ha ancora un piano concreto per la transizione verde e per l’adozione di carburanti sostenibili per l’aviazione (SAF).

Questa situazione pone un grave rischio per la realizzazione degli obiettivi climatici dell’Unione Europea, che prevedono una significativa riduzione delle emissioni di CO2 dal settore dei trasporti aerei nei prossimi anni.

Solo il 13% delle compagnie aeree adotta un piano green e utilizza carburanti sostenibili: ecco i dettagli di questo fenomeno che è da risolvere il prima possibile.

La classifica delle compagnie aeree

Lo studio ha classificato le compagnie aeree in base a 13 parametri, tra cui gli obiettivi di adozione dei SAF, la tipologia e i volumi di carburanti, la riduzione delle emissioni e gli impegni presi per l’utilizzo di cherosene sintetico. Le compagnie che si distinguono per l’adozione di politiche di sostenibilità sono Air France-KLM, United Airlines e Norwegian, che sono riuscite a implementare strategie di transizione più avanzate.

Ecco la classifica, dal decimo al primo posto:

  1. Delta Airlines
  2. JetBlue
  3. Southwest Airlines
  4. DHL Group
  5. Air Transat
  6. Wizz Air
  7. IAG
  8. Norwegian
  9. United Airlines
  10. Air France-KLM

L’impegno delle compagnie aeree per un futuro più green

Una parte significativa del rapporto su cui si è basato il recente studio riguarda la scelta dei carburanti sostenibili. Sebbene l’e-cherosene, che viene prodotto attraverso l’uso di elettricità rinnovabile, sia considerato il carburante più promettente e scalabile per ridurre le emissioni nel lungo periodo, rappresenta meno del 10% degli accordi tra le compagnie aeree per l’adozione di SAF. Questo carburante è ottenuto combinando carbonio e idrogeno attraverso processi di elettrolisi, ma rappresenta ancora una piccola parte dei piani globali per ridurre le emissioni di carbonio.

Al contrario, biocarburanti derivati da colture come il mais e la soia, purtroppo, costituiscono oltre il 30% degli impegni delle compagnie aeree, nonostante la Commissione Europea li abbia esclusi dalle politiche di sostenibilità, a causa del loro impatto negativo sull’uso del suolo, sulla filiera alimentare e sulle emissioni indirette che provocano. Sebbene i biocarburanti da residui agricoli o alghe possano rappresentare una soluzione più sostenibile, l’utilizzo di colture alimentari per produrre carburante è stato ampiamente criticato, per diverse ragioni.

La Commissione Europea ha tra l’altro incluso i SAF tra le misure del pacchetto Fit for 55, con l’obiettivo di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 1990, e di garantire che l’UE raggiunga la neutralità climatica entro il 2050. Tra le misure previste, c’è l’introduzione di una miscela di 2% di SAF entro il 2025, che salirà al 6% entro il 2030 e al 70% entro il 2050. Tuttavia, se i dati attuali fossero confermati, l’industria aerea rischia di non raggiungere nemmeno l’1% di SAF nei prossimi anni.

Air France-KLM, ad esempio, punta a utilizzare il 2% di SAF nel 2025, con l’obiettivo di arrivare al 10% entro il 2030. Queste compagnie hanno scommesso su e-cherosene e biocarburanti avanzati, che, a differenza del tradizionale cherosene fossile, riducono significativamente le emissioni di CO2 e altre sostanze nocive per l’ambiente, come il particolato e lo zolfo. Il loro impegno si traduce in investimenti nella ricerca e nello sviluppo di carburanti più sostenibili, contribuendo a posizionarle tra le aziende più attive nella decarbonizzazione del settore aereo.

Al contrario, ITA Airways è una delle compagnie che risulta inadeguata nella pianificazione della transizione ecologica. Il report evidenzia come l’azienda non abbia obiettivi definiti per l’adozione di SAF e non sia riuscita a sviluppare un piano concreto per ridurre le proprie emissioni.

Interno aereo

Fonte: iStock

Vista sull’interno di un aereo con i passeggeri seduti

Una delle ragioni principali di questa lentezza nell’adozione dei carburanti verdi è la mancanza di investimenti da parte delle grandi compagnie petrolifere, come Eni, TotalEnergies, Shell, BP e altre, che ancora non hanno implementato piani sufficienti per supportare la produzione di SAF. Secondo le proiezioni, i produttori di petrolio tradizionali potrebbero riuscire a produrre solo 3 milioni di tonnellate di SAF all’anno entro il 2030, una quantità che coprirebbe solo il 3% del carburante aereo attualmente utilizzato.

Se non verranno presi provvedimenti immediati, ne consegue, il settore dell’aviazione rischia di non raggiungere gli obiettivi europei di decarbonizzazione. Attualmente, le compagnie aeree stanno consumando solo lo 0,15% di SAF e se il ritmo di adozione rimarrà invariato, si prevede che nel 2030 la quota di SAF arrivi appena all’1,2%. Questo scenario potrebbe ridurre le emissioni di CO2 solo di 0,9%, un dato insufficiente rispetto alle ambiziose mete climatiche dell’UE. Il pianeta ha bisogno di aiuto, anche il settore dell’aviazione deve, necessariamente, cercare di fare la sua parte.

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Malpensa cambia volto: le novità dei prossimi 10 anni

Nel milanese, ci sono importanti ed entusiasmanti novità circa il settore del trasporto aereo: l’aeroporto di Milano-Malpensa sta per affrontare una profonda trasformazione nei prossimi dieci anni, grazie a un ambizioso piano di sviluppo che si estenderà fino al 2035 e che è da poco stato annunciato ufficialmente.

Il Masterplan approvato da ENAC e SEA prevede una serie di interventi che hanno l’obiettivo di potenziare l’infrastruttura esistente e di rispondere alla crescente domanda di traffico aereo, in una fase in cui la mobilità internazionale è destinata a incrementarsi. Con un forte focus sulla sostenibilità, l’efficienza e l’innovazione, Malpensa diventerà uno degli aeroporti più moderni e funzionali d’Europa e noi non vediamo l’ora: ecco tutti i dettagli dell’iniziativa che coinvolgerà Malpensa in questo importante quanto atteso cambiamento.

Malpensa nei prossimi anni, fra innovazione e sostenibilità 

Tra le principali novità riguardanti l’aeroporto di Malpensa, l’ampliamento del Terminal passeggeri rappresenta un intervento fondamentale. Con l’incremento dei flussi di viaggiatori, il terminal avrà bisogno di maggiori spazi per accogliere i passeggeri e migliorare l’esperienza di viaggio. A questo si aggiunge il miglioramento delle aree di sosta per gli aerei e la costruzione di nuove taxiway, che renderanno più efficienti le operazioni aeree e ridurranno i tempi di attesa tra un volo e l’altro. Questi interventi permetteranno all’aeroporto di gestire un traffico ancora più intenso e di ridurre i disagi per i passeggeri.

Inoltre, il piano prevede lo sviluppo di aree per lo scambio intermodale, con l’obiettivo di connettere più facilmente l’aeroporto con altri mezzi di trasporto, come treni e bus. Questo consentirà a chi viaggia di spostarsi in maniera più comoda ed efficiente, rafforzando il ruolo di Malpensa come hub di trasporto internazionale.

Uno degli aspetti più significativi del Masterplan è la grande attenzione alla sostenibilità ambientale. Il progetto di espansione prevede che tutte le nuove infrastrutture siano realizzate con tecnologie green, che permettano di ridurre l’impatto ambientale dell’aeroporto. Questo approccio sarà in linea con le politiche europee sulla decarbonizzazione e con le normative ambientali sempre più rigorose che riguardano il settore del trasporto aereo.

Parallelamente, l’innovazione tecnologica gioca un ruolo chiave nel piano di sviluppo dell’aeroporto di Malpensa. L’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche e il potenziamento dei sistemi di gestione del traffico aereo renderanno Malpensa uno degli aeroporti più all’avanguardia. Tra le novità, si prevede l’introduzione di sistemi automatizzati per il check-in e per la gestione del flusso di passeggeri, che miglioreranno ulteriormente l’efficienza e la sicurezza dell’intero scalo.

Malpensa, ritiro bagagli

Fonte: iStock

La zona del ritiro bagagli al terminal 1 di Malpensa

L’internazionalizzazione dell’aeroporto di Malpensa: il volo diretto per Tokyo

Malpensa non solo crescerà in termini di dimensioni, ma si affermerà anche come uno degli hub principali d’Europa. Gli interventi previsti dal Masterplan consentiranno di soddisfare la crescente domanda di traffico aereo e di mantenere l’aeroporto competitivo nel panorama internazionale. Malpensa diventerà una porta d’accesso ancora più importante per i viaggiatori diretti in Italia e in Europa, con nuove rotte internazionali e miglioramenti nella qualità dei servizi offerti. L’ampliamento del terminal e la realizzazione di nuove infrastrutture contribuiranno a consolidare il ruolo di Malpensa come uno dei punti di snodo più strategici d’Europa, sia per i voli a lungo raggio che per quelli interni.

Un altro segno dell’internazionalizzazione di Malpensa è il ritorno del volo diretto per Tokyo Haneda, che è stato ripristinato dal 3 dicembre 2024 grazie alla compagnia All Nippon Airways (ANA). Il volo, operato con un Boeing B787-9, collega Milano direttamente con la capitale giapponese, con tre frequenze settimanali: martedì, giovedì e domenica. Questo collegamento è particolarmente importante per i viaggiatori d’affari e per il turismo, in quanto permette di raggiungere Tokyo rapidamente e comodamente, con voli in coincidenza verso altre destinazioni giapponesi e asiatiche.

Il volo da Malpensa a Tokyo Haneda è operativo su un aereo da 215 posti e permette ai passeggeri di sfruttare al meglio la giornata, atterrando la mattina presto a Tokyo. Inoltre, la compagnia aerea giapponese offre la possibilità di proseguire il viaggio verso altre città del Giappone, come Osaka, Sapporo, Fukuoka e Okinawa, grazie a una rete di collegamenti in coincidenza.

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Terme di Sirmione: dov’è il centro benessere

I centri termali in Italia vantano una tradizione lunghissima, in particolare le terme di Sirmione i cui benefici sono noti fin dal Rinascimento. Bisognerà aspettare però l’arrivo del palombaro veneziano Procopio che, nel 1889, utilizzando un’attrezzatura proveniente da Londra, forgiò il destino del territorio immergendosi a 20 metri di profondità e scoprendo la fonte termale Boiola. Da qui comincia un percorso di sviluppo che porterà alla nascita del primo centro termale nel 1898 e della Società Terme nel 1921.

Cosa rende speciali le acque delle terme di Sirmione? Queste nascono nel bacino del Monte Baldo a quasi 800 metri di altezza. Si riversano poi nella sorgente Boiola dove sono incanalate nei due pozzi Catullo e Virgilio. Le terme di questa località sono da sempre molto apprezzate anche grazie alla loro posizione invidiabile ubicata tra le sponde del meraviglioso Lago di Garda. L’acqua termale, infine, è classificata come sulfurea salsobromoiodica ed è ricca di grandi quantità di zolfo, sodio, bromo e iodio. Presenta anche oligominerali importanti che fungono il ruolo di catalizzatori attivando reazioni chimiche che producono sul corpo un effetto miorilassante e analgesico.

Tra i centri termali della zona, quello più amato è sicuramente il Centro Benessere Termale Aquaria Thermal SPA. Esteso su una superficie di 15.000 metri quadri, di cui ben 3.500 sono coperti e 6.500 compongono il maestoso parco, vanta 700 metri quadrati di area dedicati all’acqua termale, dove la temperatura nelle vasche si aggira fra i 34 e i 36 gradi offrendo la possibilità di godere delle piscine esterne anche durante l’inverno. Tutto il complesso è organizzato in modo da condurre in rilassanti e salutari percorsi tra saune, bagni turchi e docce emozionali.

Come arrivare alle terme di Sirmione

Grazie alla sua posizione vicino al centro di Sirmione, nella zona pedonale dopo il Castello Scaligero, il centro benessere Aquaria Thermal SPA può essere raggiunto facilmente a piedi con una passeggiata di 15 minuti. Se arrivate con l’auto, dovete percorrere l’autostrada A4 Milano-Venezia con uscita Sirmione e seguire le indicazioni per il centro storico. Potete lasciare il vostro mezzo nel parcheggio pubblico Monte Baldo o, se visitate il centro termale durante le stagioni più affollate (Sirmione è una meta molto visitata) potete lasciare l’auto nelle frazioni limitrofe e usufruire dei bus navetta comunali per raggiungere il centro storico.

Se, invece, preferite il treno vi basterà raggiungere la stazione ferroviaria di Desenzano o quella di Peschiera del Garda, situate a 10 chilometri da Sirmione. Da qui proseguite con un taxi o con i bus navetta. Da maggio a ottobre, inoltre, potrete usufruire di un servizio esclusivo messo a disposizione dalle terme che vi permetterà di arrivare via lago acquistando il pacchetto ingresso+viaggio in barca.

Terme Sirmione Lago Garda

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Terme di Sirmione affacciate sul Lago di Garda

Giorni di apertura e orari delle terme di Sirmione

Le terme di Sirmione sono considerate tra i più bei centri termali d’Italia grazie ai servizi offerti e, soprattutto, alla posizione privilegiata sul Lago di Garda. Aquaria Thermal SPA è aperta tutti i giorni da domenica a giovedì dalle 9:00 alle 22:00 e il venerdì e il sabato dalle 9:00 alle 24:00. Le terme sono aperte anche il 24 dicembre, dalle 9:00 alle 20:00, e il 25 e 31 dicembre dalle 9:00 alle 24:00.

Prezzi d’ingresso delle terme di Sirmione

Per accedere ad Aquaria Thermal SPA è sempre necessario prenotare. Il centro propone diversi prezzi d’ingresso: 44 euro per 5 ore, 86 euro per tutto il giorno, 42 euro per ingresso+aperitivo o 34 euro per l’ingresso serale.

Vengono proposti anche i pacchetti Day SPA che prevedono trattamenti ad hoc per ogni tipo di esigenza e includono anche l’ingresso Terme&Sauna per 3 ore. I costi variano in base al trattamento scelto: 66 euro ingresso + massaggio corpo di 25 minuti, 108 euro con a scelta tra massaggio di 50 minuti, avvolgimento in fango termale o trattamento viso + crema corpo. Vengono proposti anche altri pacchetti a costi maggiori e con più trattamenti, oltre che trattamenti di coppia ed esperienze con degustazioni.

Non mancano pacchetti speciali dedicati alle festività, come quelli di Capodanno: al prezzo di 190 euro avrete accesso al centro dalle 21:30 alle 3:00 e sono inclusi trattamenti selezionati e intrattenimento come DJ set e brindisi di mezzanotte.

Piscine termali Sirmione

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Le piscine termali esterne del centro benessere

Trattamenti e servizi alle terme di Sirmione

All’interno delle terme di Sirmione, tra le migliori località dove rilassarsi sul Lago di Garda, troverete un circuito dedicato alle saune e ai bagni di vapore con sauna finlandese, mediterranea, bagno turco, di vapore e romano. Tra le zone più apprezzate c’è sicuramente quella della sauna finlandese esterna composta da una veranda climatizzata con bar e circondata da ampie vetrate per ammirare tutto il favoloso panorama circostante. Per quanto riguarda le piscine, sono presenti idromassaggi, un percorso vascolare, lettini effervescenti in cui immergersi e un’infinity pool con acqua dolce affacciata sul lago.

Nel parco termale è possibile anche ritemprare corpo e mente in tre aree relax polisensoriali: la Sala della Musica, la Stanza del Sale e la Sala del Cielo Stellato. Non manca un’area dedicata ai trattamenti viso e corpo: qui ogni cabina è dotata di musica, mentre i trattamenti seguono protocolli validati da medici dermatologi e vengono eseguiti con i prodotti della linea cosmetica Terme di Sirmione Cosmetics Institute.

Informazioni utili sulle terme di Sirmione

Per accedere al centro termale Aquaria a Sirmione è sempre necessario prenotare online tramite il sito ufficiale. Il centro consiglia di portare con voi una borsa non troppo ingombrante che può essere inserita facilmente negli appositi armadietti. Il costume e le ciabattine in plastica o gomma, in vendita anche presso la struttura, sono obbligatori e vanno indossati negli spogliatoi prima di accedere alle aree benessere. Nel biglietto d’ingresso, invece, è sempre inclusa la cuffia, mentre il telo e l’accappatoio dipendono dal pacchetto acquistato.

All’interno del sito ufficiale trovate tutti i contatti necessari in caso abbiate bisogno di chiarire i vostri dubbi o richiedere maggiori informazioni.

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Tutto quello che c’è da sapere prima di organizzare una vacanza alle Azzorre

Le Azzorre sono una destinazione sempre più apprezzata da chi cerca una vacanza autentica, immersa nella natura e ancora lontana dal turismo di massa. Questo arcipelago vulcanico, situato nel cuore dell’Atlantico a metà tra Europa e Americhe, riesce a sorprendere per la sua varietà: gli incredibili paesaggi incontaminati, le terme naturali, i laghi vulcanici circondati da un verde rigoglioso e le scogliere a picco sull’oceano, oltre a un ritmo di vita lento e rilassato conquistano ogni visitatore.

Sempre più comode da raggiungere e per la crescente offerta ricettiva e di attività adatte a tutte le età, le Azzorre sono una meta ideale per chi desidera scoprire un angolo d’Europa ancora autentico.

Azzorre, dove si trovano

Le Azzorre sono un arcipelago di nove isole vulcaniche situate nell’Oceano Atlantico, a circa 1.500 chilometri a ovest del Portogallo. È importante sapere che le isole si dividono in tre gruppi principali, per comprendere e organizzare gli spostamenti e perché i residenti fanno spesso riferimento a questa divisione. Il gruppo orientale comprende São Miguel e Santa Maria; il gruppo centrale include Terceira, Graciosa, São Jorge, Pico e Faial; mentre il gruppo occidentale è formato da Flores e Corvo.

Come arrivare alle Azzorre

São Miguel, l’isola principale, è collegata da voli diretti da Milano a Ponta Delgada dalla compagnia Azores Airlines, con una rotta che copre circa cinque ore di volo. Questa tratta è disponibile tutto l’anno, anche se può subire variazioni stagionali su frequenza e orari. In alternativa, si può raggiungere Lisbona dalle principali città italiane e da lì prendere un volo diretto per São Miguel, Santa Maria, Terceira, Faial o Pico. I voli da Lisbona durano circa due ore e sono operati regolarmente da TAP e SATA Azores Airlines.

Spostarsi tra le isole dell’arcipelago

Visitare più isole richiede una buona pianificazione, e le opzioni sono due, in aereo o via mare.

In aereo

L’aereo è certamente la soluzione più comoda e rapida: i voli interni sono operati da SATA Azores Airlines, e le tratte sono brevi, di durata che varia dai 30 ai 60 minuti, a seconda della destinazione. La compagnia offre anche un pass cumulativo, utile per chi vuole visitare più isole. Si chiama Azores Air Pass ed è una tariffa speciale offerta dal Gruppo SATA per i non residenti che desiderano visitare più isole delle Azzorre. Valido con un biglietto internazionale o nazionale per l’arcipelago, consente fino a tre soste superiori alle 24 ore o un numero illimitato di soste di tempo inferiore. È acquistabile tramite il Call Center e nei punti vendita SATA.

In traghetto

In alternativa, ci si può spostare tra le isole con i traghetti, gestiti dalla compagnia Atlanticoline, attiva principalmente nei gruppi centrale e occidentale. Le isole più distanti, come São Miguel e Santa Maria, non sono collegate via traghetto al resto dell’arcipelago. Le rotte più comuni collegano São Jorge, Pico e Faial, con traversate frequenti e tempi di percorrenza che vanno da circa 30 minuti a un’ora, a seconda della distanza. Nel gruppo occidentale, i traghetti collegano Flores e Corvo (in circa 40 minuti).

Attenzione però perché le traversate possono essere condizionate dal meteo e dalle correnti oceaniche, che spesso rendono l’oceano mosso e impraticabile, specialmente nei mesi invernali. Nei periodi estivi, le tratte sono più regolari e vengono introdotte alcune linee stagionali per facilitare i collegamenti turistici. Per chi sceglie il traghetto, è consigliabile consultare in anticipo gli orari, monitorando però le condizioni meteorologiche e le partenze effettive.

azzorre come spostarsi

Fonte: AS

Angra do Heroísmo, capitale di Terceira, è riconosciuta Patrimonio UNESCO

Come muoversi sulle isole

Una volta sull’isola, il modo migliore per spostarsi è noleggiare un’auto. Questo consente di esplorare in autonomia anche i luoghi più remoti e meno accessibili, specialmente se si hanno esigenze particolari o se si viaggia con bambini. I trasporti pubblici sono disponibili ma poco frequenti e più utili ai residenti che ai turisti. Per chi preferisce visite organizzate, molte agenzie locali offrono escursioni in jeep, pullman, kayak e bicicletta, con guide che parlano diverse lingue, incluso l’italiano. Il cicloturismo non ha ancora preso piede ovunque, nonostante siano isole che si prestano bene – per i più allenati – alle escursioni su due ruote. Diversi tour operator comunque noleggiano biciclette e e-bike, fornendo itinerari guidati o non. Brutte notizie per gli amanti del campeggio, perché il servizio di noleggio van o camper non è ancora troppo diffuso al momento.

Quando andare alle Azzorre

Il clima

Il clima delle Azzorre è temperato oceanico, caratterizzato da una grande variabilità. I mesi migliori per visitare l’arcipelago vanno da giugno a ottobre, con temperature miti e giornate lunghe e soleggiate, ideali per attività all’aperto e per un bagno nell’oceano. Tuttavia, il tempo può cambiare rapidamente, anche in estate, con improvvisi rovesci seguiti da schiarite: un fenomeno che rende il paesaggio ancora più suggestivo, ma a cui bisogna prepararsi, anche psicologicamente. Già il mese di maggio e poi quello di ottobre sono mesi utili per la visita, più tranquilli e meno affollati, ideali anche per risparmiare un pochino, visto che i prezzi calano bruscamente. L’inverno può essere più freddo (ideale però per le terme calde) e gli spostamenti più difficili. Maggio invece è il mese perfetto per l’avvistamento delle balene, perché si incontrano le due migrazioni: ci sono ancora quelle invernali e iniziano ad arrivare quelle estive.

In tutte le stagioni, durante il viaggio bisogna prendere un po’ di confidenza con i venti e le maree, specialmente per scegliere le coste o le piscine oceaniche per il bagno: basta chiedere ai residenti, che sapranno dire dove e quando andare a seconda delle correnti. In alternativa la app Ventusky riporta foto quasi in diretta, con le indicazioni di temperature, venti e correnti.

Azzorre info pratiche

Fonte: AS

Alle Azzorre in inverno per godere dei benefici delle acque termali, São Miguel

Le feste tradizionali

Un’occasione particolarmente autentica e folkloristica per visitare l’arcipelago è quella di partecipare a una delle tante feste popolari, quasi tutte legate alla tradizione cattolica. A São Miguel, la festa di São João da Vila, celebrata a giugno, tinge di colori e musica il villaggio di Vila Franca do Campo per onorare San Giovanni, tra cortei e danze folkloristiche. Nello stesso mese, sull’isola di Terceira, si svolgono le Sanjoaninas, una delle feste più sentite, che unisce processioni religiose, corride tradizionali e concerti ad Angra do Heroísmo. A Faial, la Semana do Mar, nella prima settimana di agosto, è un tributo al mare, con regate, gare di pesca, mostre artigianali e sfilate di barche decorate. Gli eventi musicali non mancano: il Festival Tremor, a marzo o aprile a São Miguel, offre una fusione di musica internazionale, natura e cultura, mentre il Maré de Agosto, sull’isola di Santa Maria ad agosto, richiama artisti da tutto il mondo, trasformando l’isola in un palcoscenico naturale.

Documenti e moneta

Nonostante il paesaggio quasi tropicale e la distanza, le Azzorre sono portoghesi a tutti gli effetti e fanno parte dell’Unione Europea. Si parla un portoghese isolano, la moneta ufficiale è l’euro e non serve il passaporto, ma è sufficiente un documento di identità valido per l’espatrio.

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Avventure invernali in Europa, per il Guardian c’è anche l’Italia

Viaggiare in Europa in treno è bello in tutte le stagioni e con qualsiasi condizione atmosferica secondo il Guardian, ma spesso i viaggi più memorabili sono in quel periodo di calma tra l’Epifania e Pasqua. Dopo le feste natalizie sono meno i viaggiatori in movimento e i treni risultano meno affollati per coloro che amano viaggiare in modo spontaneo. Inoltre il clima invernale conferisce un carattere speciale al paesaggio, che si tratti del tramonto mentre un treno lento sfreccia attraverso le foreste della Boemia o di un’improvvisa nevicata che taglia gli orizzonti lontani delle Fiandre.

I pass Interrail spesso offrono le migliori offerte per i viaggi in treno in Europa e sono attualmente in vendita con un sostanzioso sconto del 25% fino al 17 dicembre. Di seguito vi riportiamo tre viaggi che la rivista inglese suggerisce di fare all’inizio del 2025 acquistando un pass Interrail digitale in questo periodo in promozione da utilizzare in qualsiasi momento nei prossimi 11 mesi.

Mosella e Reno – Germania

I fiumi Mosella e Reno godono di una certa protezione dalle peggiori condizioni meteorologiche invernali e sono facilmente raggiungibili in treno dalla Gran Bretagna. L’Eurostar ti porta da Londra a Bruxelles in due ore e da lì ci vogliono poco più di quattro ore di treno via Lussemburgo per raggiungere Treviri in Germania. Questa città sulla Mosella è una base tranquilla per passeggiate fuori stagione tra vigneti e villaggi lungo il fiume. Bernkastel-Kues e Bullay, rispettivamente raggiungibili in autobus o in treno da Treviri, sono incantevoli.

Mary Shelley considerava la Mosella inferiore una delle “glorie più orgogliose e romantiche del Reno“, ma per alcuni il vero fascino di metà inverno è nei paesaggi più morbidi e gentili della valle della Mosella. Dopo un paio di giorni a Treviri, puoi prendere il treno lento attraverso la valle per raggiungere il Reno a Coblenza, o rimanere a Coblenza proseguendo per Königswinter, una bella città sulla riva destra del Reno di fronte a Bonn. È un posto incantevole per le fughe invernali e ripaga facilmente due o tre pernottamenti.

Prendi la ferrovia a cremagliera da Königswinter fino alla cima scoscesa del Drachenfels (Roccia del Drago) per scoprire un paesaggio pieno di splendore wagneriano e un bizzarro monumento al compositore. Una gita di un giorno a Bonn è d’obbligo poichè è stata la capitale della Germania Ovest nel 1949 e ha un vero fascino da cittadina, il cui status è accresciuto dalla sua associazione con Beethoven che è nato qui.

Le accoglienti stradine secondarie di Aquisgrana sono particolarmente suggestive in una sera d’inverno“. Questo tratto del Reno era nella serie A delle destinazioni preferite dai viaggiatori inglesi nel XIX secolo, che di solito viaggiavano con i loro blocchi da disegno, registrando i paesaggi renani con vari gradi di competenza. Non tutti erano bravi come JMW Turner, i cui schizzi del castello di Drachenfels hanno contribuito a iscrivere questa regione nell’immaginario romantico.

Da Königswinter si può prendere il treno che segue il Reno a valle fino a Colonia per una rapida occhiata alla fantastica cattedrale gotica della città. Poi ad Aquisgrana, un tempo centro dell’impero franco., si può visitare la cattedrale con il trono imperiale di Carlo Magno e prendere del tempo per esplorare le accoglienti stradine secondarie della città, che sono particolarmente suggestive in una sera d’inverno. Via Bruxelles infine si può tornare a Londra.

Mosella Germania

Fonte: iStock

Paesaggio urbano di Cochem e della Mosella

Attraverso le Alpi a Trieste

L’inverno è il momento di rintanarsi in accoglienti caffè, per esempio a Vienna e Trieste. Con una settimana a disposizione puoi facilmente fare un tour invernale delle Alpi che comprende la capitale austriaca e il porto adriatico così evocativamente catturato dalla defunta Jan Morris nel suo libro Trieste and the Meaning of Nowhere. Si può prendere un Eurostar per Bruxelles, per poi prendere il Nightjet per Vienna tenendo conto che da metà dicembre questo treno cambia i suoi giorni di servizio, partendo dal Belgio il lunedì, mercoledì e venerdì sera. Una notte a Vienna è il preludio a un viaggio diurno a Trieste utilizzando il treno diretto Eurocity.

Questa era una tratta ferroviaria alimentata dall’ambizione imperiale, che collegava la capitale austriaca al porto commerciale più importante dell’Impero asburgico. È un brillante viaggio di nove ore da Vienna a Trieste, utilizzando la straordinaria ferrovia del Semmering, patrimonio dell’UNESCO, attraverso le Alpi austriache, scivolando attraverso Lubiana in Slovenia all’ora di pranzo e poi attraversando il Carso calcareo per raggiungere l’Adriatico.

Dopo un paio di giorni a Trieste, puoi prendere il Frecciarossa mattutino da Trieste per Verona, dove c’è una buona coincidenza con 30 minuti di attesa, per poi prendere un Railjet diretto per Innsbruck. Questo ti offre una bella corsa sul Passo del Brennero, arrivando a Innsbruck mentre è ancora giorno. Se hai tempo puoi salire sulla Hungerburgbahn fino alle montagne a nord della città e goderti il ​​bel percorso del tram verso sud fino alla valle dello Stubai. Da Innsbruck prendi il Nightjet che parte ogni sera per Amsterdam, un viaggio notturno di 13 ore, da dove è un facile il viaggio di ritorno a Londra con l’Eurostar, anche se con un cambio a Bruxelles per i prossimi due mesi. I treni diretti da Amsterdam a Londra riprenderanno il 10 febbraio.

Alla scoperta della Francia provinciale

L’estremità marittima della valle della Loira beneficia di un clima invernale mite che la rende ideale per le visite fuori stagione in Francia. Questa è un’opportunità per esplorare tre deliziose città francesi più piccole, sfruttando le tratte ferroviarie regionali dove i viaggiatori Interrail non devono preoccuparsi di prenotare i posti. C’è qualcosa di speciale nella delicata bellezza di questa tratta. A Parigi, trasferisciti alla stazione di Montparnasse per il treno regionale per Chartres, a solo un’ora a sud-ovest. Chartres ha un’atmosfera intima adatta a un soggiorno invernale, quindi prosegui il giorno dopo per Saumur nella valle della Loira, cambiando a Le Mans e Angers, quest’ultima merita sicuramente una sosta per vedere gli straordinari arazzi del XIV secolo esposti nel castello che raffigurano scene dell’Apocalisse di San Giovanni.

Da Angers si può fare un breve salto su un treno locale che porta a Saumur, una graziosa cittadina il cui centro accogliente è al suo massimo fascino nei mesi invernali più tranquilli. È un’occasione per assaggiare i vini della Loira e rilassarsi per un giorno o due. Mi piace particolarmente il villaggio di Langeais, appena a est di Saumur, che ha una strada principale da cartolina. È raggiungibile con un treno locale da Saumur in appena 20 minuti. Lasciando Saumur, prosegui per il tuo terzo e ultimo soggiorno a Bourges, utilizzando i treni locali e cambiando a Tours lungo il percorso.

Bourges è l’ex capitale del Berry, la provincia francese scomparsa da tempo nelle riforme territoriali dopo la rivoluzione del 1789. Con la sua cattedrale scenografica e l’affascinante area centrale, è un buon posto dove soggiornare. Non perderti le belle passeggiate nel quartiere acquatico del Marais vicino al centro città. Da Bourges ci sono treni regionali diretti per tornare a Parigi, il cui viaggio dura poco più di due ore e da lì si passa all’Eurostar per un ritorno ad alta velocità a Londra.

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Capodanno a Budapest: tutte le informazioni utili

In Ungheria si trova una delle città più affascinanti del mondo: la bellissima capitale Budapest. Visitare questa città permette di vivere un’esperienza unica, all’insegna non solo delle tradizioni, ma anche del divertimento e del relax, festeggiando il Capodanno.  Infatti, attendere il nuovo anno a Budapest vuol dire immergersi in un’atmosfera unica, tra terme e feste nei famosi ruin pub ungheresi l’ultima notte dell’anno in quella che viene considerata la “Parigi dell’Est”.

Cosa fare a Capodanno a Budapest, tutti gli eventi

Festeggiare Capodanno a Budapest? È un’ottima soluzione per vivere un’esperienza unica ed indimenticabile. In questa vivace città ungherese ci sono diversi eventi da fare in attesa del nuovo anno. Ecco cosa fare a Capodanno nella capitale.

Festeggiamenti nelle piazze principali

Le piazze di Budapest si trasformano in centri di festa all’aperto. Ad esempio, nella famosa Piazza Vörösmarty, dove si svolge uno dei mercatini di Natale più belli dell’Est Europa, è il cuore dei festeggiamenti natalizi cittadini. Infatti, sarà possibile trovare numerosi stand e bancarelle gastronomiche che, l’ultimo dell’anno, forniscono bevande calde, come la tradizionale kürtőskalács, la torta a camino, e bevande calde. In piazza molte persone si radunano per aspettare i 12 rintocchi che scandiscono l’arrivo del nuovo anno, al quale si dà un benvenuto assistendo a non poche persone intente a  ballare la czarda, la tradizionale danza ungherese. Piazza Vörösmarty è facilmente raggiungibile a piedi percorrendo Vaci Utca, la via pedonale del centro di Budapest e molto frequentata dai turisti della capitale.

La sera del 31 Dicembre, tra le bancarelle di street food che popolano la piazza, è possibile assistere anche ad uno spettacolo di fuochi d’artificio unico, organizzato per dare il benvenuto al nuovo anno. Inoltre, per vivere questa festa in modo davvero tradizionale, si consiglia di indossare parrucche, maschere e cappelli divertenti: ai locali piace divertirsi molto!

Crociere sul Danubio

Il posto migliore per osservare i fuochi d’artificio di Capodanno è la riva del Danubio. C’è anche un altro posto dal quale poter osservare questo spettacolo: a bordo di una crociera sul Danubio. Navigare, infatti, tra le sponde illuminate della città è un’opzione decisamente esclusiva. Qui è possibile cenare a suon di musica, con DJ set e spettacoli dal vivo, ma anche partecipare a cene molto eleganti, con menu gourmet ed open bar, oppure balli e drink illimitati fino a tarda notte.

Questa è un’esperienza unica, che è possibile vivere anche durante l’anno, ed il cui prezzo varia in base alla compagnia scelta e dei servizi offerti.

Capodanno alle terme di Budapest

Per chi vuole festeggiare il Capodanno in modo decisamente originale, a Budapest è possibile vivere un’esperienza decisamente unica e tipica del posto. Le terme di Budapest, infatti, rimangono aperte anche il 31 Dicembre. I Bagni Széchenyi e Gellért, ad esempio, offrono un’atmosfera unica dove passare l’ultimo dell’anno e sono un’attrazione turistica assolutamente da non perdere, dove rilassarsi nelle acque calde e circondati dalle temperature decisamente rigide della capitale.

Alcuni centri, a Capodanno, organizzano delle feste speciali chiamate Sparty, che combinano in maniera unica musica e giochi di luce nell’atmosfera unica dei bagni termali. Ad esempio, le Terme Széchenyi organizzano feste nelle ultime giornate di Dicembre, alle quali si consiglia assolutamente di partecipare.

Bagni termali di Széchenyi, a Budapest, dove poter passare Capodanno 2025

Fonte: iStock

Bagni termali di Széchenyi, Budapest

Vita notturna e discoteche a Budapest

Budapest è conosciuta in tutta Europa e nel Mondo per la sua vivace e vibrante vita notturna e a Capodanno è in grado di raggiungere il suo apice. Dove festeggiare in attesa del nuovo anno? Ad esempio, si consiglia di passare la serata in alcuni dei più famosi Ruin Pub della capitale, ovvero locali come pub e bar, che vengono realizzati all’interno di spazi o palazzi abbandonati. Sono molto famosi luoghi come il Szimpla Kert e l’Instant-Fogas, dove si esibiscono DJ famosi, tra decorazioni eccentriche ed un’atmosfera informale.

Allo stesso tempo sono presenti diverse discoteche e club come lAkvárium Klub, dove spesso ragazzi ungheresi e stranieri si ritrovano e che, per Capodanno, organizza una festa imperdibile. Oltre a questo, alcuni dei locali più famosi sono il Light Club & Bar Budapest, che è un vero e proprio mega club nella capitale, che a Capodanno organizza party all’insegna del divertimento con DJ internazionali, oppure il Madam Budapest, un bar trendy in cui poter assaporare cocktail esclusivi ed una clientela unica, che fanno di questo locale uno dei più apprezzati di Budapest.

Come muoversi a Budapest a Capodanno

Spostarsi in città è molto semplice, grazie ad una rete di trasporti decisamente efficiente, che collega le diverse attrazioni cittadine. Per muoversi a Budapest a Capodanno è possibile usufruire dei mezzi pubblici in quanto vengono offerte corse gratuite e continue a tutti gli utenti, che decidono di utilizzare tram, autobus e metropolitane. Le linee principali, infatti, rimangono attive tutta la notte e permettono di raggiungere diverse zone della città.

Per chi, invece, preferisce utilizzare i taxi durante questa serata, è possibile utilizzare applicazioni affidabili come Bolt o Főtaxi, software simili al più conosciuto Uber e che consentono di prenotare le corse da qualsiasi punto della città, così da evitare anche lunghe code in attesa del proprio turno con i taxi cittadini.

Tram si muove durante il periodo delle festività natalizie e di capodanno a Budapest, con illuminazioni festive

Fonte: iStock

Tram nella città di Budapest durante il periodo natalizio

Il clima di Budapest a Capodanno

Visitare Budapest a Capodanno vuol dire dover affrontare temperature decisamente rigide, che possono oscillare dai -2°C ai 2°C. In questo periodo non è difficile assistere ad un’atmosfera magica in città grazie alla neve, molto frequente. Ecco perché, se si desidera soprattutto festeggiare il nuovo anno in piazza, si consiglia di scegliere un abbigliamento decisamente caldo, con accessori e abiti termici e calzature, se possibile, impermeabili, così da resistere a freddo ed umidità.

Festeggiare il Capodanno a Budapest significa vivere un’esperienza completa ed unica nel suo genere. Dai Bagni Termali alle crociere sul Danubio, ma anche alle feste nelle piazze principali e nei locali esclusivi della città: tutto sarà in grado di creare ricordi indelebili per un momento di gioia in una delle città sicuramente più affascinanti d’Europa.

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I biglietti aerei per viaggiare a Natale sono alle stelle: le tratte più care

Le feste natalizie sono per molti un’occasione per prendersi una pausa e fare un bel viaggio alla scoperta di posti nuovi. Che sia in famiglia, in coppia o da soli, muoversi durante il periodo di Natale e Capodanno è sempre stato pericoloso per i prezzi che tendono ad alzarsi rispetto al resto dell’anno. Può aiutare l’acquisto in anticipo di un biglietto aereo, ma negli anni sembra essere peggiorato il problema dei rincari in determinati periodi particolarmente richiesti. C’è anche chi viaggia a Natale per ricongiungersi con la propria famiglia e tornare a casa perchè abita e lavora in un’altra città o un altro paese, ma le tariffe sono a volte proibitive e chi non può affrontare la spesa rischia di passare le feste lontano dai propri cari.

I prezzi per volare in Sicilia

Alcuni biglietti per viaggiare a Natale 2024 hanno già superato i 600 euro a persona scoraggiando molti turisti che avevano pensato di volare tra metà dicembre 2024 e i primi giorni di gennaio 2025. Anche per le tariffe economy e con un’idea flessibile di viaggio per giorno e ora, si parla di circa 620 euro solo per andare da Genova a Catania andata e ritorno, per esempio. Quindi anche per muoversi solo in territorio nazionale la sfida sembra davvero ardua, se si pensa anche a intere famiglie che magari devono spostarsi insieme e poi provvedere magari anche a costi di soggiorno e pernottamento per alcuni giorni. I voli più costosi sembrano infatti essere quelli che riguardano la Sicilia, dai 455 euro per volare da Trieste a Catania, ai 402 euro da Bologna a Palermo. Di seguito riportiamo alcune tratte “incriminate”:

  • Genova-Catania 623 euro
  • Trieste-Catania 445 euro
  • Firenze-Catania da 412 a 465 euro
  • Bologna-Palermo da 402 a 497 euro
  • Milano-Catania da 395 a 889 euro
  • Torino-Catania da 387 a 527 euro
  • Verona-Palermo da 365 a 438 euro
  • Bologna-Catania da 364 a 519 euro
  • Torino-Palermo da 339 a 480 euro
  • Venezia-Catania da 334 a 405 euro
  • Milano-Palermo da 330 a 764 euro
  • Pisa-Catania da 330 a 431 euro
  • Pisa-Palermo da 324 a 400 euro
  • Venezia-Palermo da 299 a 335 euro
  • Verona-Catania da 280 a 438 euro
  • Roma-Palermo da 227 a 779 euro
  • Roma-Catania da 176 a 810 euro
Viaggi Natale

Fonte: 123RF

Quanto costa viaggiare a Natale

I prezzi per volare in Sardegna

Per volare in Sardegna sembra che la situazione al momento sia un pochino meglio rispetto alla Sicilia, ma comunque il minimo non scende a meno di 200 euro. Da Torino a Cagliari, per esempio, occorrono 251 euro per andata e ritorno, mentre da Venezia, Pisa e Bologna sempre per Cagliari i prezzi cambiano drasticamente fino a oscillare da 215 e 228 euro fino a 300-400 euro. Ma da Milano la situazione si aggrava con un massimo di spesa di 1228 euro per alcuni giorni e orari. Da tenere presente che questi prezzi non includono i bagagli o la scelta del posto a sedere che prevedono quindi costi aggiuntivi da calcolare al termine della prenotazione.

Le altre tratte più care in Italia

Attualmente se si decide di partire in un periodo che va dal 21 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 le tariffe in Italia sono alquanto elevate. Secondo alcune ricerche condotte sul famoso sito di prenotazioni viaggi Skyscanner che compara i voli aerei delle varie compagnie italiane e straniere, i dati parlano chiaro. Se da Milano si vuole raggiungere la Calabria, la tratta per Crotone costa circa 420 euro, mentre il collegamento tra i più gettonati Milano-Roma si aggira tra i 363 e gli 868 euro a seconda della tipologia di biglietto scelta.

Le soluzioni alternative: il Sicilia Express

Spostarsi in Italia durante le festività continua ad essere un salasso che svuota le tasche dei cittadini – spiega il presidente Gabriele MellusoNonostante gli allarmi lanciati a più riprese dai consumatori e i proclami della politica, l’emergenza caro-voli è un fenomeno che si ripresenta ogni anno e che, purtroppo., sembra senza soluzione”. Per risparmiare gli italiani possono sicuramente valutare l’opzione di un mezzo diverso come il treno o l’auto, anche se il tempo di viaggio sarà sicuramente più lungo. Per raggiungere la Sicilia per esempio è consigliato il Sicilia Express, un treno speciale che collega Torino a Messina con 544 posti e due vagoni ristorante. Dal 21 dicembre 2024 al 5 gennaio 2025 il biglietto per viaggiare a bordo di questo mezzo voluto dal governatore siciliano Renato Schifani costa solo 29 euro e si può acquistare comodamente online sul sito di Trenitalia o Fstrenituristici.it.

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San Casciano dei Bagni sorprende ancora: le nuove incredibili scoperte

Una nuova scoperta archeologica è sempre un’emozione, per chi è protagonista in prima persona e per chi è appassionato di storia. In Italia abbiamo un patrimonio culturale infinito e gli scavi in corso portano sempre alla luce qualcosa di interessante e prezioso nel corso del tempo. A San Casciano dei Bagni un team determinato ed esperto è stato protagonista di un evento straordinario: nel sito del comune toscano in provincia di Siena è stato rinvenuto un tesoro incredibile davanti al quale anche Indiana Jones resterebbe a bocca aperta. Un giorno da ricordare per gli studiosi e i professionisti del settore, ma anche per i locali e per gli appassionati del mondo antico.

I protagonisti della scoperta: statue, oro e serpenti

Nel fondo della vasca del Bagno Grande, una struttura termale molto antica che era usata prima dagli Etruschi e poi dai Romani, sono stati ritrovati gioielli preziosi, casse di monete, corone scintillanti e altri oggetti di valore legati a un passato molto lontano. Gli archeologi guidati dal professor Jacopo Tabolli, docente all’Università per Stranieri di Siena, si sono trovati davanti ad alcuni serpenti in bronzo dopo che tempo prima erano state trovate alcune statue in bronzo nella stessa area. Nel bottino rientrano anche alcune creazioni in metallo pregiato tra cui strumenti di rito come una lucerna decorata, un toro piccolo in bronzo, quattro statue con braccia e teste votive e oltre 10.000 monete di epoca romana, oltre a gemme, ambra e altri gioielli.

Panoramica scavi

Fonte: Ansa

Vista dall’alto degli scavi di San Casciano dei Bagni

Una statua maschile recisa ha attirato l’attenzione degli archeologi che pensano possa essere un’offerta da parte di Gaio Roscio alla Fonte Calda per testimoniare una guarigione. E la figura di un piccolo sacerdote con un’iscrizione in etrusco sulla gamba che rimanda a pratiche rituali. Insieme a Tabolli, Emanuele Mariotti, direttore dello scavo e Ada Salvi, responsabile per la soprintendenza, sono impegnati dal 2019 in una ricerca accurata sul posto che ha portato alla scoperta di reperti imprevisti e di grande valore. “Una sorpresa infinita” l’ha definita Tabolli, mentre il ministro Alessandro Giuli ha sottolineato che “San Casciano dei Bagni è l’esempio della forza della cultura“.

Il progetto di restauro e valorizzazione del Comune di San Casciano dei Bagni

Il sito archeologico di San Casciano dei Bagni è supervisionato dal Comune e alcuni enti locali come la Direzione Generale Archeologia e la Soprintendenza per le province di Siena, Grosseto e Arezzo. La campagna di scavo ha coinvolto 80 studenti universitari provenienti da tutto il mondo creando un team di ricerca interdisciplinare qualificato, e il Museo Archeologico Nazionale e un Parco Archeologico Termale completano il progetto per valorizzare l’area e richiamare i turisti. L’eredità archeologica dell’Italia ha un valore di grande rilievo e i lavori sono destinati a continuare per scoprire ancora altri segreti custoditi gelosamente dalla terra del Bagno Grande.

Le altre scoperte di San Casciano dei Bagni

Questa nuova scoperta ha confermato ancora una volta la ricchezza storica di San Casciano dei Bagni che in passato è già stata teatro di emozionanti ritrovamenti. Le statue di bronzo, gli oggetti preziosi e le iscrizioni testimoniano l’importanza della zona come centro di culto e scambio tra antiche civiltà. Nel corso degli anni gli scavi di questa area della Toscana hanno riportato alla luce un santuario termale, una necropoli di epoca etrusco-romana, circa 24 statue in bronzo. E alcuni di questi sono conservati nelle Stanze Cassianesi, un museo all’interno del palazzo comunale del paese. Fin dal 1585 ci sono testimonianze storiche a San Casciano dei Bagni con affreschi, resti di strutture architettoniche, tombe, e tanto altro.