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Riapre il Passetto di Borgo a Roma, una passeggiata con vista

I romani lo conoscono tutti, si tratta del Passetto di Borgo e proprio oggi dopo 6 anni di lavoro di restauro ha riaperto ufficialmente. Una passeggiata suggestiva lungo 1 chilometro che collega Castel Sant’Angelo e il Vaticano. Un luogo iconico, ricco di storia, che in passato è servito ad alcuni esponenti della chiesa per fuggire in momenti di pericolo. Il passaggio è simbolo di storia e architettura: passeggiando si passa agilmente dal suggestivo colonnato del Bernini e dalla cupola di Michelangelo fino ad arrivare a Borgo Sant’Angelo.

Non solo un percorso per le ronde papali però, era un vero e proprio passaggio segreto per fuggire dalle stanze papali all’interno della fortezza: tra i primi ad “inaugurarlo”? Clementino VII nel 1527. Oggi il passaggio torna attivo dopo un importante opera di restauro: ma cosa c’è da sapere sul Passetto di Borgo a Roma?

La storia del Passetto di borgo

I local lo soprannominano “er coridore de Borgo”: si tratta di un vero e proprio corridoio sopraelevato e fortificato che collega il Palazzo Apostolico del Vaticano a Castel Sant’Angelo. All’interno delle mura vaticane si snoda fino a via Borgo Sant’Angelo ed è nato in primis come passaggio segreto per scopi difensivi. È stato costruito ai tempi del barbaro Totila che ne 547 ha accampato una sua area proprio qui.

I lavori di fortificazione sono iniziati più tardi e inglobati per essere perfezionati grazie all’intervento di papa Leone IV nell’852. Il suo obiettivo primario era proteggere la basilica di San Pietro e gli edifici circostanti. Durante il medioevo, però, sono intervenuti con alcune opere di costruzione e restauro. Niccolò III nel 1277, secondo le voci autorevoli degli studiosi, ha modificato il Passetto fino a dargli la forma che conosciamo oggi. Gli interventi successivi non sono mancati, prima per opera di Bonifacio IX, poi completati sotto l’antipapa Giovanni XXIII tra il 1389 e il 1415. Le ultime modifiche sono avvenute con i papi Niccolò V, Sisto IV e Alessandro VI che si sono occupati dell’aggiunta di camminamenti di ronda, torri di avvistamento e altre fortificazioni.

Riapre oggi il Passetto di Borgo a Roma

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Riapre il Passetto di Borgo a Roma: cosa c’è da sapere

Cosa si vede passeggiando sul Passetto di Borgo

Sono partite ufficialmente le visite che danno modo di scoprire il Passetto di Borgo con l’aiuto di guide turistiche esperte di Roma che forniranno tanto curiosità storiche e artistiche. Percorrerlo dà modo di scrutare l’incredibile panorama su Roma con una delle viste più privilegiate: partendo da Castel Sant’Angelo, un mausoleo voluto dall’imperatore Adriano e con una mole circolare sormontata dalla statua dell’arcangelo Michele.

Si riconosce poi in modo netto Borgo Pio, uno dei quartieri di Roma più pittoreschi e autentici con stretti vicoli e palazzi storici. Ci si avvicina poi alla Città del Vaticano: qui a dominare la scena è “il cupolone” di San Pietro riconoscibile da qualsiasi punto panoramico della città eterna. Gli occhi più attenti potranno poi notare altri monumenti simbolo: il colonnato del Bernini che incornicia San Pietro, ad esempio.

Usato come via di fuga

Oltre alla protezione, è stato pensato e ideato come via di fuga per garantire al papa il modo di scappare dalle stanze e rifugiarsi a Castel Sant’Angelo in caso di pericolo. La storia ci racconta due episodi emblematici: nel 1494 Alessandro VI Borgia lo ha utilizzato per sfuggire alle truppe di Carlo VIII di Francia, nel 1527 invece è stato il papa Clemente VII a trovarlo utile durante il Sacco di Roma con la complicità delle guardie svizzere che si sono sacrificate per rallentare i Lanzichenecchi.

Non solo via di fuga però: è stato anche un luogo di passaggio per prigionieri di alto profilo. Tra i nomi più celebri Beatrice Cenci che sembra lo abbia percorso in catene prima dell’esecuzione nel 1599. Un gossip riguarda invece l’utilizzo del Passetto per incontrare le proprie amanti: il nome che è associato alle notti di passione è quello di Alessandro VI ma non ci sono fonti ufficiali che lo testimoniano.

Dalla fine del Cinquecento in poi ha perso la funzione difensiva e oggi, grazie alla sua riapertura visitando il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo è possibile ripercorrerlo godendosi una vista unica su Roma e scattando alcune foto ricordo perfette persino da condividere sui social.

Di Admin

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