Il 19 dicembre Ferzan Özpetek torna al cinema con Diamanti, un film “affollato” che richiama sulla scena ben 18 attrici italiane. Dopo l’esperimento targato Netflix, Nuovo Olimpo, il regista turco che ormai vive da tanti anni in Italia, ha portato la sua nuova avventura al femminile sul grande schermo con Vision Distribution.
Prodotto da Greenboo Production di Marco Belardi, Faros Film e Vision, in collaborazione con Sky, Diamanti è interpretato da Luisa Ranieri, Jasmine Trinca, Geppi Cucciari, Nicole Grimaudo, Anna Ferzetti, Stefano Accorsi, Vinicio Marchioni, Elena Sofia Ricci, Kasia Smutniak, Vanessa Scalera e Mara Venier, per citarne alcuni.
Diamanti: la trama ufficiale del film
Un regista convoca le sue attrici preferite, quelle con cui ha lavorato e quelle che ha amato. Vuole fare un film sulle donne ma non svela molto: le osserva, prende spunto, si fa ispirare, finché il suo immaginario non le catapulta in un’altra epoca, in un passato dove il rumore delle macchine da cucire riempie un luogo di lavoro gestito e popolato da donne, dove gli uomini hanno piccoli ruoli marginali e il cinema può essere raccontato da un altro punto di vista: quello del costume.
Tra solitudini, passioni, ansie, mancanze strazianti e legami indissolubili, realtà e finzione si compenetrano, così come la vita delle attrici con quella dei personaggi, la competizione con la sorellanza, il visibile con l’invisibile. Il film si svolge su due filoni temporali, passando dagli anni 70 a oggi, per raccontare tante storie di vita, amori, sfide personali e dolori, omaggiando il mestiere del costumista.
Dove è stato girato
L’amore di Ozpetek per Roma non è un segreto. In molti suoi film la capitale appare in tutta la sua bellezza, tra antichità e modernità. Il suo mistero è intrigante, i suoi vicoli caratteristici accolgono gli spettatori nell’animo inquieto e passionale dei protagonisti, e i palazzi custodiscono tante storie di diverse epoche. Diamanti è stato girato interamente a Roma e la città fa da sfondo a una storia intensa scritta da Carlotta Corradi, Elisa Casseri e lo stesso Ozpetek.
Il quartiere di Testaccio è stato scelto per ambientare la storia, in quanto rappresenta perfettamente le dinamiche sociali e culturali delle protagoniste della pellicola. Ma in gran parte le riprese sono state realizzate anche in zona Aventino, in una palazzina storica in Piazza Cavalieri di Malta 1, davanti al famoso “buco della serratura” da cui di vede la Basilica di San Pietro in fondo a un giardino.
La sartoria che è il luogo fondamentale del film dove si muovono i protagonisti della storia, è stata ricostruita in tutte le stanze di questa palazzina, mentre le passeggiate all’esterno sono avvenute nei dintorni della stessa zona, vicino al Giardino degli Aranci dove c’è la scena madre tra Jasmine Trinca e Luisa Ranieri anche se il murales che si vede nel film non esiste veramente ed è stato rifatto digitalmente.
“La sartoria Tirelli Trappetti ci ha accolto nei suoi archivi, il fotografico, il tessile e quello sterminato degli abiti, ma soprattutto ha accolto le attrici che hanno voluto conoscere e imparare direttamente dai gesti e dalle parole delle sarte che ogni giorno lavorano senza sosta e con infinita passione” ha raccontato il costumista del film Stefano Ciammitti, aggiungendo che per l’iconico abito rosso hanno potuto “documentare, prima di metterlo in scena, la lavorazione che ha richiesto più di 160 metri di tessuto, tutto doppiato di crinolina nera”.