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Mocha Mousse, il colore dell’anno che ispirerà i tuoi viaggi del 2025

Il Pantone Color Institute anche quest’anno ha fatto la sua scelta, che tutti – appassionati di moda in primis – stavamo aspettando: il colore del 2025 sarà il Mocha Mousse (codice 17-1230), una calda e sofisticata tonalità di marrone chiaro che richiama la morbidezza di un dolce al cacao o una crema di cioccolato e caffè.

Questa nuance delicata e avvolgente evoca sensazioni di comfort e benessere, ed è destinata a diventare una delle principali tendenze nei prossimi anni. Nel mondo dei viaggi, questa tonalità si riflette in paesaggi naturali che invitano al relax e alla connessione con la terra.

Ecco alcuni luoghi incantevoli dove il Mocha Mousse domina la scena e offre esperienze uniche di equilibrio e serenità, perfetti per esservi d’ispirazione per le vacanze del 2025.

Petra, Giordania: la magia del marrone nella Città Rosa

Petra, la storica città nabatea scolpita nella roccia nel cuore del deserto giordano, è un esempio perfetto di come il colore marrone possa raccontare una storia millenaria. Conosciuta anche come la “Città Rosa” per le sue tonalità calde, Petra è dominata da sfumature di marrone che spaziano dal beige chiaro al rosso intenso, passando per il marrone più scuro delle formazioni rocciose. Questo colore, il Pantone Mocha Mousse, si ritrova nelle pareti di arenaria che compongono la maggior parte degli edifici, dei templi e delle tombe di Petra.

La particolarità del marrone di Petra risiede nella sua capacità di trasformarsi al variare della luce. Al tramonto, le pietre scolpite nelle pareti delle montagne assumono un calore che ricorda il Mocha Mousse. Questo colore richiama la terra, il passato e la storia e offre al visitatore un’esperienza di profonda connessione con l’ambiente circostante. In particolare, i colonnati e le facciate delle tombe sono scolpiti nella roccia che, a seconda dell’ora del giorno, passa dal rosso intenso al marrone più morbido, creando un’atmosfera affascinante e senza tempo.

Il legame tra Petra e il colore marrone è visibile anche nelle sue strade e nei sentieri che si snodano tra le rovine, dove il terreno secco e polveroso si fonde perfettamente con l’architettura, creando una simbiosi perfetta tra natura e costruzione. Il marrone di Petra è quindi non solo un elemento estetico, ma anche simbolico: rappresenta la forza della natura, la resilienza della civiltà nabatea e il profondo legame tra la città e il deserto circostante.

Isola di Lewis: la terra che abbraccia il Mocha Mousse

L’isola di Lewis, la più grande delle Ebridi Esterne, situata al largo della costa nord-occidentale della Scozia, è un luogo dove il colore Mocha Mousse si fonde perfettamente con la natura selvaggia. Qui, il marrone caldo del terreno arato e della torba si riflette in un paesaggio intatto e affascinante.

Case nere di Gearrannan, Isola di Lewis

Fonte: iStock

Il villaggio di Gearrannan, sull’Isola di Lewis

Le antiche pietre di Callanish, uno dei siti più misteriosi della Scozia, sono circondate da prati e terreni bruni che evocano la tonalità di questa nuova sfumatura di Pantone. Anche i tradizionali cottage in paglia croft, che punteggiano il paesaggio, sono caratterizzati da un caldo marrone che conferisce loro un’atmosfera accogliente e rustica.

Deserto di Atacama: le sfumature del marrone nella natura del Cile

Il Deserto di Atacama, situato nel nord del Cile, è uno dei luoghi più secchi e spettacolari del pianeta. Con una media di precipitazioni annuali che si avvicina a zero, questo deserto offre paesaggi che sembrano usciti da un altro mondo. Il marrone è il colore dominante in tutta la regione, che si estende attraverso formazioni rocciose, valli salate, e montagne che si tingono di sfumature morbide e calde, perfettamente in linea con la tonalità scelta da Pantone per il 2025: Mocha Mousse.

In particolare, la Valle della Luna e la Valle della Morte sono due delle principali attrazioni naturali di Atacama, luoghi dove il paesaggio assume un aspetto quasi lunare. Qui, il marrone gioca un ruolo centrale nel definire l’atmosfera unica del deserto: dalle montagne dai toni rossi e ocra, alle formazioni di sale che contrastano con il cielo azzurro, ogni angolo di questa terra sembra raccontare la sua storia attraverso il colore.

La Valle della Luna, con le sue formazioni rocciose che sembrano sculture naturali scolpite dal vento e dal tempo, è un esempio perfetto di come il marrone e il beige dominano il paesaggio. Anche la Valle della Morte, un altro punto di riferimento del Deserto di Atacama, si distingue per il suo paesaggio imponente e selvaggio. Le formazioni rocciose che punteggiano la valle sono interamente di marrone e beige, scolpite dal vento e dalla sabbia in forme che sembrano evocare creature e strutture primordiali. Le dune di sabbia che si ergono dalla valle sono ricoperte da polvere e sabbia di tonalità marrone chiaro, mentre le rocce, che sembrano fuoco spento, mostrano toni più intensi, ricchi di tonalità calde che evocano una sensazione di forza e stabilità.

Djenné, Mali: il marrone del deserto e della tradizione

Nel cuore dell’Africa, Djenné, la città di fango, è una destinazione che incarna il colore Mocha Mousse nella sua forma più pura. Situata nel Mali, questa città, patrimonio dell’umanità dell’Unesco, è famosa per la sua architettura in terra battuta, che assume sfumature marroni calde, simili a quelle del Mocha Mousse.

Djenné

Fonte: iStock

La moschea di fango di Djenné

La Grande Moschea di Djenné, costruita nel 1907, è uno degli esempi più straordinari di architettura in fango e si erge come un monumento alla bellezza rustica del colore marrone. Il terreno brullo e arido che circonda la città, insieme ai tronchi centenari dei baobab, rende il paesaggio di Djenné e dei suoi dintorni particolarmente suggestivo e affascinante. Questo luogo affonda le sue radici in una tradizione millenaria ed è ideale per chi cerca un’esperienza di viaggio che combini la storia, la cultura e la forza della natura.

Qobustan, Azerbaigian: il colore della terra che racconta storie

A sud-ovest di Baku, in Azerbaigian, si trova la riserva di Qobustan, famosa per le sue spettacolari sculture rupestri e i vulcani di fango. La terra, impregnata di Mocha Mousse, è un paesaggio unico, che unisce storia, geologia e tradizione. Il fango che emerge da questi vulcani ha un colore marrone chiaro che richiama la tonalità del 2025 ed è famoso per le sue proprietà terapeutiche.

Qobustan

Fonte: iStock

I vulcani di fango di Qobustan

Molti turisti visitano Qobustan per immergersi nelle pozze di fango e beneficiare delle sue acque minerali, un’esperienza che trasporta nel cuore della natura. La riserva è anche un luogo ricco di storia, con antiche incisioni rupestri che raccontano la vita di popoli che millenni fa abitavano queste terre. Qobustan è una meta perfetta per coloro che cercano una combinazione di bellezza naturale, cultura antica e benessere.

Le steppe di Australia, Africa e Mongolia: la terra predesertica

Le steppe di alcune delle zone più aride del mondo – in Australia, Mongolia e Africa – sono un altro luogo dove il colore Mocha Mousse si manifesta nel suo aspetto più naturale. Qui, i terreni aridi e poveri di acqua, con una vegetazione bassa e rada, assumono le sfumature morbide del marrone, che ricordano la crema di caffè.

Le steppe predesertiche di questi continenti, spazzate dal vento e dal sole, sono perfette per chi cerca un’esperienza di viaggio lontano dalle mete più affollate, dove la vastità della natura può essere apprezzata in tutta la sua potenza. In queste terre, il Mocha Mousse non è solo un colore, ma un simbolo di bellezza primitiva.

Di Admin

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