Nascosta per secoli sotto il fertile manto dei campi di grano, la Pieve di San Gerusalemme e San Giovanni Battista è finalmente riemersa nelle campagne di Rosignano Marittimo, in provincia di Livorno.
Nel settembre 2023, gli archeologi hanno portato alla luce le rovine della chiesa risalente al X secolo, grazie a un progetto di scavi sostenuto dall’agriturismo Cappellese (che ha interamente finanziato l’iniziativa) che sorge all’interno del Parco Culturale di Camaiano e si è rivelato il primo esempio di “archeo-agriturismo” in Italia, capace di unire l’interesse per l’archeologia con l’ospitalità rurale.
Il primo archeo-agriturismo d’Italia
Il progetto dell’agriturismo Cappellese, promosso da Coldiretti Toscana, rappresenta infatti un’innovazione nel settore agrituristico.
I visitatori hanno l’opportunità di esplorare il sito archeologico, immergendosi sia nella natura che nella storia, e di vivere così un’esperienza che “trasporta il passato nel presente”.
Fabiana Michetti, titolare dell’agriturismo, ha condiviso il suo entusiasmo per la scoperta: “Vogliamo rendere questa scoperta accessibile a tutti, dai turisti alle scolaresche, per avvicinare le persone alla storia millenaria di queste terre“.
Un ritrovamento straordinario: la Pieve di Camaiano
L’antica Pieve, che misura 36 metri di lunghezza per 16 di larghezza, era un importante luogo di culto nel Medioevo, abbandonato verso la fine del 1300 a causa della peste nera.
Le sue fondamenta, che risalgono all’epoca romana, sono testimonianza di un insediamento antico e prospero, e l’architettura ha fornito spunti significativi per gli archeologi, rivelando un complesso storico le cui pietre furono utilizzate per costruire la chiesa di Castelnuovo della Misericordia e le fattorie locali, inclusa quella del Cappellese.
Il turismo esperienziale e la valorizzazione del territorio
L’iniziativa dell’agriturismo Cappellese si inserisce in una tendenza in costante crescita nei confronti del turismo esperienziale.
Solo in Toscana, il turismo rurale sta riscontrando un aumento del 13% rispetto al 2019, con un interesse sempre maggiore per attività che uniscono cultura, storia e natura. “Gli imprenditori agricoli della Toscana” spiega Marco Masala, presidente regionale di Terranostra “hanno saputo valorizzare i territori, riscoprendo antiche tradizioni e rilanciando filiere storiche che rischiavano di scomparire“.
Una scoperta casuale: l’intuizione dalle immagini satellitari
E pensare che la scoperta della Pieve di Camaiano è stata fortuita. L’archeologo Francesco Pagliani, che ha diretto la prima campagna di scavi, racconta che fu un’anomalia nelle immagini satellitari a destare sospetti.
Un’irregolarità nella crescita del grano, causata da un diverso livello di umidità nel terreno, ha permesso di individuare l’area in cui scavare. Ed è proprio grazie a quelle immagini che gli esperti hanno compreso che sotto il campo si celava una struttura antica, confermando l’esistenza della Pieve di cui si conosceva l’esistenza ma non l’esatta ubicazione.
Un viaggio nel passato a pochi passi dal mare
A un solo chilometro di distanza dall’agriturismo Cappellese, i visitatori possono altresì godere appieno di una rigenerante atmosfera sospesa tra mare e colline.
La passeggiata fino al sito rappresenta un’opportunità unica per scoprire la storia e ammirare il paesaggio toscano: si tratta di un modello di archeo-agriturismo che promette di ispirare altre realtà italiane a rivalutare il proprio patrimonio storico per offrire un viaggio autentico che abbraccia passato e presente, natura e cultura.