Sapete quali sono le città italiane dove si vive meglio? La risposta alla domanda non è così scontata. Recentemente, l’Istat ha pubblicato un dettagliato report dedicato al benessere nelle principali città metropolitane italiane.
L’analisi utilizza gli indicatori del Bes dei Territori (BesT), strumenti statistici a livello provinciale che permettono di misurare diversi aspetti della qualità della vita, adattandoli alle specificità territoriali e alle esigenze delle politiche locali.
Il report Istat, dunque, offre una panoramica completa del benessere nei maggiori centri urbani, confrontando le 14 città metropolitane italiane e approfondendo i domini relativi all’istruzione, al benessere economico, all’ambiente e alla percezione della sicurezza. Vediamo nel dettaglio quali sono i risultati di questo report.
Un nuovo approccio alla misurazione del benessere
Facciamo una premessa, per comprendere come si è svolto il report di Istat. Grazie agli indicatori BesT, il report di Istat consente di osservare l’evoluzione e le differenze del benessere tra i principali agglomerati urbani, dove risiede il 36,2% della popolazione italiana.
Quest’analisi include per la prima volta misure sulle reti di aiuto, sulla percezione della sicurezza e sulla soddisfazione personale, dati raccolti dal Censimento permanente della popolazione in Italia. Attraverso questi indicatori, è possibile ottenere un quadro aggiornato del benessere percepito e oggettivo in aree chiave come l’educazione, l’ambiente, la qualità dei servizi, e le relazioni sociali.
Nord e Centro Italia sopra la media nazionale
Le città metropolitane del Nord e del Centro Italia, come Milano, Firenze e Bologna, risultano ai vertici della classifica per qualità della vita. In particolare, queste città si distinguono per l’eccellenza nei settori dell’innovazione, della ricerca e della qualità dei servizi, con oltre il 75% degli indicatori di benessere superiori alla media nazionale.
Torino, Genova e Venezia seguono con punteggi elevati, sebbene leggermente inferiori. Roma, situata in una posizione intermedia con un 54,8% di indicatori positivi, evidenzia però una maggiore disomogeneità interna.
La classifica per le città analizzate del Nord e Centro Italia è la seguente:
- Firenze
- Milano
- Bologna
- Torino
- Genova
- Venezia
- Roma
Città del Mezzogiorno, criticità ma anche eccellenze
Le città metropolitane del Sud Italia mostrano un quadro più complesso, con una percentuale di indicatori sotto la media nazionale, specialmente in settori come l’economia e i servizi pubblici. Tuttavia, Cagliari rappresenta un’eccezione positiva, con il 61,3% degli indicatori che superano la media nazionale, posizionandosi addirittura sopra Roma.
Al contrario, città come Reggio Calabria, Catania, Napoli e Messina registrano quote elevate di indicatori di svantaggio, oltre il 70%.
La classifica per quanto riguarda il Sud del nostro Paese:
- Cagliari
- Bari
- Palermo
- Messina
- Napoli
- Catania
- Reggio Calabria
Le aree di analisi del report Istat sul benessere
Il dominio dell’ambiente rappresenta una sfida per la maggior parte delle città metropolitane, con due terzi degli indicatori sotto la media nazionale, indicando criticità legate a inquinamento e aree verdi. Al contrario, il dominio della “qualità dei servizi” risulta il punto di forza per molte città, specialmente per quelle del Nord, che garantiscono una rete di servizi pubblici ed essenziali di alto livello.
Nel settore dell’istruzione emergono differenze significative tra Nord e Sud, con una maggiore disponibilità di risorse educative e risultati scolastici migliori nelle città del Centro-Nord rispetto al Meridione. Milano, pur posizionandosi generalmente bene, mostra alcune carenze nelle risorse educative rispetto ad altre città settentrionali.
Per quanto riguarda il benessere economico, le disuguaglianze di reddito sono particolarmente accentuate nelle città metropolitane settentrionali, dove, però, i redditi medi restano più elevati rispetto a quelli delle città meridionali. In testa alla classifica per reddito disponibile si trova Milano, mentre nel Mezzogiorno il reddito medio più alto si registra a Cagliari.
Il report dell’Istat include anche nuove misurazioni sul senso di sicurezza e sulla soddisfazione per la vita. In generale, le persone residenti nelle città metropolitane percepiscono una rete di aiuto familiare stabile, con percentuali superiori all’80% in tutte le città esaminate. Tuttavia, la percezione di sicurezza varia sensibilmente, con Messina e Reggio Calabria ai vertici per il senso di tranquillità nelle ore serali, mentre Bari e Napoli mostrano percentuali più basse.
Quanto alla soddisfazione per la vita, le differenze territoriali sono marcate: Reggio Calabria si posiziona in cima alla classifica, mentre Napoli si colloca all’ultimo posto.