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I prezzi dei voli alle stelle potrebbero avere le ore contate

Dopo il lockdown e la pandemia del 2020 causata dal Covid-19, i prezzi dei voli hanno subito degli incrementi progressivi, fino ad arrivare a cifre esagerate viste nell’anno in corso. Il 2024, infatti, ha visto le compagnie aeree di tutto il mondo offrire voli a cifre esorbitanti, togliendo la possibilità a molte tasche di potersi permettersi una vacanza.

Ma la situazione, forse (e per fortuna), sta per cambiare: i prezzi dei voli da capogiro potrebbero infatti essere al capolinea. Ecco il perché potrebbe arrivare, già nei prossimi giorni, un calmiere per le tariffe dei voli.

Perché i prezzi dei voli torneranno “normali”

Le recenti analisi internazionali sui prezzi dei voli mostrano un graduale ritorno alla normalità, con tariffe che si stanno avvicinando a valori più sostenibili.

A confermare questa tendenza è l’ultimo studio sui prezzi condotto da Advito, il ramo di consulenza di BCD Travel, che ha evidenziato come le tariffe intercontinentali in classe economy stiano tornando su livelli più accettabili grazie all’incremento della capacità aerea globale.

La ripresa progressiva della capacità globale sta infatti determinando una maggiore disponibilità di tariffe più basse nelle cabine di classe economica. Allo stesso tempo, le tariffe in business class stanno rallentando a causa della forte ripresa dei viaggi d’affari nel 2024, in concomitanza con la crescita della domanda per i viaggi leisure premium.

Secondo quanto riportato da Hosteltur, i recenti aumenti sono più moderati rispetto agli anni passati. Nel quarto trimestre del 2024, le tariffe a lungo raggio in classe business dall’Europa hanno registrato un incremento del 2% su base annua, mentre quelle in classe economy sono aumentate del 3% nello stesso periodo.

Per quanto riguarda i voli a corto e medio raggio in Europa, i prezzi per la business class sono cresciuti solo dell’1% su base annua. Tuttavia, le tariffe in classe economy nazionale continuano a crescere in modo significativo, con un aumento del 10% nei mercati europei regionali e nazionali. Advito attribuisce questa crescita all’aggiustamento dell’offerta di capacità, associato a una domanda che rimane elevata.

Il 2024 ha visto un aumento generalizzato delle tariffe aeree, con incrementi particolarmente accentuati durante la stagione estiva. Questo fenomeno ha suscitato molto interesse sia tra i viaggiatori che tra gli esperti del settore, che hanno condotto diverse ricerche per comprenderne le cause e le tendenze future. In particolare, è stato osservato un aumento medio dei prezzi del 32% nel 2023 rispetto all’anno precedente, e i rincari sono continuati anche nei primi mesi del 2024.

Alcune destinazioni hanno subito incrementi di prezzo più rilevanti, come le località balneari e le isole nel Mediterraneo, tra cui Spagna, Grecia e Italia, oltre a destinazioni esotiche come Maldive, Caraibi e Seychelles. Anche le città d’arte europee come Parigi, Roma, Londra e Amsterdam hanno registrato forti aumenti, soprattutto durante i fine settimana e le festività.

Le destinazioni esotiche come le Maldive, le Mauritius e le Hawaii, già note per essere mete costose, hanno visto ulteriori aumenti, rendendo i voli ancora meno accessibili per molti viaggiatori.

Come risparmiare sui biglietti aerei: suggerimenti utili

Se ti stai chiedendo come contrastare questa tendenza, ci sono alcuni accorgimenti che puoi adottare per cercare di contenere i costi. Uno dei metodi meno noti, ma efficaci, è quello di utilizzare una VPN. Questo strumento, oltre a proteggere la tua privacy online, nasconde le informazioni che le compagnie aeree utilizzano per personalizzare le tariffe. In questo modo, le tue ricerche non influenzeranno i prezzi che ti vengono mostrati.

Utilizzare una VPN in Italia, ad esempio, permette di navigare in modo anonimo, evitando che i siti delle compagnie aeree monitorino il tuo comportamento e modifichino le offerte in base alla tua cronologia di ricerca. Spesso ci si chiede se questo metodo sia legale: la risposta è sì, poiché non viola alcuna norma legale. Oltre alla VPN, è consigliabile cancellare i cookie dal browser dopo ogni ricerca, poiché anch’essi possono influenzare i prezzi proposti.

Un altro suggerimento per ridurre i costi è essere flessibili sulle date di viaggio. Pianificare i voli in bassa stagione o nei giorni feriali può portare a risparmi significativi. Inoltre, è sempre utile confrontare le tariffe su diversi motori di ricerca, come Skyscanner, Kayak o Google Flights, e considerare aeroporti alternativi, dove spesso si trovano voli a prezzi più bassi.

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Canada Nord America Posti incredibili vacanza natura Viaggi

Canada, alla scoperta del Moraine Lake tra le Montagne Rocciose

È il luogo che tutti gli amanti della natura hanno sempre sognato: le vette che lo circondano, i boschi che ne lambiscono le sponde e una palette di colori che sembra uscire direttamente da un dipinto.

È il Moraine Lake in Canada, un lago glaciale che si trova nel parco nazionale Banff in Alberta, un vero e proprio sogno per gli occhi, dove la natura incontaminata regna sovrana e si mostra in tutta la sua imponente e maestosa bellezza.

Tappa obbligata di una vacanza in questa zona del Canada, deve essere raggiunto nei mesi estivi quando la strada è aperta (ma non ai mezzi privati).

E giunti qui la meraviglia la fa da padrona, perché questo lago non solo è circondato da una scenografia straordinaria, ma regala agli occhi colori e sfumature uniche che sembrano uscite da un dipinto: tutto quello che c’è da sapere su Moraine Lake.

Moraine Lake, dove si trova il bellissimo lago

Siamo nel Parco nazionale Banff nelle Montagne Rocciose Canadesi, nella provincia dell’Alberta: è qui che si trova il Moraine Lake, pittoresco lago alimentato dai ghiacciai poco distante (circa 14 chilometri) dal villaggio di montagna di nome Lake Louise.

Un luogo meraviglioso in cui fare il pieno di bellezza, ammirare la natura e fare escursioni, scegliendone una tra quelle che si diramano proprio da qui. La passeggiata più semplice e veloce è quella che fa percorrere ai visitatori solamente 300 metri, ma con un bel dislivello. Si chiama The Rockpile Trail e porta a un punto panoramico tra i più celebri e fotografati, basti sapere che era stata riprodotta anche dietro alle banconote da 20 dollari canadesi.

I colori del Moraine Lake

Fonte: iStock

Moraine Lake, i colori incredibili del lago canadese

La superficie del lago è di piccole dimensioni, ma questo nulla toglie al fascino suggestivo che regala allo sguardo: situato a circa 1884 metri di altitudine è incastonato come un gioiello prezioso nella valle dei Dieci Picchi.

A catturare subito lo sguardo è il suo colore intenso e profondo, sfumature di blu e azzurro che derivano dalle piccole particelle di roccia che arrivano nel lago a causa del movimento dei ghiacciai e che brillano alla luce del sole. Il momento migliore per vederlo in tutta la sua estensione è a fine giugno quando il lago non è ghiacciato e l’acqua arriva al massimo livello.

Senza dubbio è questa una delle cartoline di viaggio più belle che può regalare il Canada e vale la pena raggiungerlo, non prima – però- di conoscere qualche informazione utile.

Cosa fare al Moraine Lake e quando andarci

Come detto, sono diverse le escursioni che partono da qui, in merito alle quali è bene chiedere informazioni prima di avventurarsi. Così come è bene sapere che, essendo questa area molto amata, è facile che ci siano davvero tanti turisti e quindi è meglio partire preparati e organizzati.

Se fare trekking nella natura, ammirandone la sconfinata e maestosa bellezza, non basta, va sottolineato che le camminate non sono l’unica attività possibile da fare quando si visita il Moraine Lake. Infatti un modo alternativo, ma ugualmente suggestivo, per godere del suo fascino è quello di fare un giro in canoa per il lago, noleggiandone una sul posto. Si tratta di piccole imbarcazioni che possono ospitare fino a tre persone. Anche in questo caso bisogna avere pazienza poiché potrebbe esserci del tempo di attesa, dal momento che non sono accettate prenotazioni.

Ma si verrà ripagati da scorci meravigliosi che resteranno per sempre tra le cartoline di viaggio più belle.

Il lago canadese si deve raggiungere nel periodo che va da giungo a metà ottobre, sempre in base alle condizioni del meteo e si può arrivare qui solamente con mezzi pubblici: il transito è consentito esclusivamente alle navette di Parks Canada, al trasporto pubblico e agli autobus commerciali. Divieto di accesso, invece, per i mezzi privati. Qui si trova anche una bellissima struttura ricettiva, che  è aperta dal primo giugno al primo ottobre.

In inverno il lago è inaccessibile per pericolo valanghe e la strada attrezzata per lo sci. Invece Lake Louise è accessibile sempre. Ma per maggiori informazioni e conoscere divieti o altro è sempre bene controllare prima della partenza il sito Parks Canada.

Moraine Lake, il lago  da visitare in barca

Fonte: iStock

Canada, le gite in barca sono un ottimo modo per visitare il Moraine Lake

Perché è famoso il Moraine Lake

Tappa bellissima, immancabile in un tour di viaggio alla scoperta delle maestose e stupfacenti bellezze canadesi, ma anche celebre. Come detto, il Moraine Lake è stato immortalato per qualche anno sulle banconote da 20 dollari canadesi, ma è stato anche sfondo del pc e riprodotto in alcuni videogiochi.

Insomma, famoso perché è il perfetto esempio di pittoresco lago di montagna, circondato dalle vette e immerso nella natura, ma anche per il suo colore incredibile, tanto da sembrare finto.

Non stupisce che sia di difficile accesso: essendo un luogo molto turistico può risultare complesso raggiungerlo e godere appieno del suo fascino. Il consiglio, quindi, è quello di prenotare in anticipo e prima della partenza il mezzo per assicurarsi di riuscire a inserirlo nelle tappe obbligate di un viaggio nella provincia dell’Alberta, in Canada. E quando si arriva ricordarsi di fare il pieno di quella meraviglia e di quello stupore che solo i posti da cartolina riescono a regalare.

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Cavalli Idee di Viaggio Verona Viaggi

Con Fieracavalli scopri 126 anni di pura passione equestre

Fieracavalli, la manifestazione di riferimento del panorama equestre internazionale, taglia il traguardo delle 126 edizionie cambia look, rinnovando la propria immagine sia nel logo che nei colori per omaggiare Verona – la città che le ha dato i natali nel 1898 – e per rendere visibile, fin dal primo sguardo, la sua anima più profonda: quella legata alla valorizzazione del cavallo.

Dal 7 al 10 novembre più di 140.000 visitatori tra atleti, appassionati o semplici curiosi potranno avvicinarsi a oltre 2.000 cavalli, scoprendo così la biodiversità nazionale, lo sviluppo del cavallo da sella italiano, gli esemplari di razza araba, americana e spagnola, senza dimenticare i cavalli Criolli, gli Shire e i Quarabs, tutti in mostra grazie alle 35 associazioni allevatoriali presenti.

Veronafiere 2024: il percorso

Si parte con il ricchissimo palinsesto di gare di Salto Ostacoli che si snodano in due padiglioni e su tutti e quattro i giorni di manifestazione. Partendo dal Padiglione 8 che ospita non solo la ventitreesima edizione di Jumping Verona, unica tappa italiana della Longines FEI Jumping World CupTM, ma anche le finali dell’Italian Champions Tour – primo circuito nazionale itinerante a squadre – e il 126 Gran Premio Fieracavalli, lo special event dedicato alle migliori promesse del Salto Ostacoli Italiano. All’Arena FISE (Padiglione 5), invece, si ritrova il meglio del comparto giovanile del nostro Paese pronto a sfidarsi sul filo de secondi in diverse gare che si concluderanno, domenica 10 novembre, con l’attesissima Coppa delle Regioni U21. Per vedere i grandi campioni internazionali prepararsi alle gare in programma e capire quale sia la preparazione che ci cela dietro a un grande risultato, inoltre, tappa irrinunciabile è al Padiglione 7 con il campo prova della Longines FEI Jumping World CupTM.

cavalli

Fonte: Fieracavalli

Fieracavalli 2024 a Verona

Dalla monta inglese a quella americana, il passo è breve. Basta entrare al Padiglione 12, infatti, per immergersi nel Westernshow che, per questa edizione, si tinge di rosa ospitando competizioni di Barrel Racing e di Freestyle Reiningriservate esclusivamente alla categoria Lady. Il ring a stelle e strisce, inoltre, ospiterà il ritorno in fiera delle competizioni di Team Penning, con l’attesissima Fieracavalli Futurity Horse, dove saranno presentati i giovani cavalli di 4 anni. Grazie a AIQH, infine, tutti gli appassionati di Appaloosa, Paint e Quarter Horse potranno assistere a dimostrazioni di Ranch Trail, Ranch Rail e Ranch Conformation. Adrenalina e divertimento saranno le parole chiave di questo padiglione che proporrà anche momenti di avviamento al Reining per i più piccoli con Pietracavalla, l’imperdibile toro meccanico e i classici balli country nel saloon che prenderà vita durante le serate veronesi.

Passione e divertimento

Passione equestre, però, non significa solo grande sport, ma anche tanto divertimento, che a Fieracavalli diventa formato famiglia con attività pensate per intrattenere e far conoscere le mille sfaccettature del mondo equestre a grandi e piccini. Al Salone del Bambino (Pad.1) si troveranno, infatti, attività didattiche e formative per i più piccoli oltre all’immancabile Battesimo della Sella e all’arca di Fieracavalli. In Area A, invece, uno spazio dedicato agli Haflinger – i docili cavalli originari dell’Alto Adige – e un grande ring dove si susseguiranno, all day long, spettacoli e dimostrazioni per scoprire da vicino razze e tradizioni da tutto il mondo, oltre a utilizzi diversi del cavallo: da fedele alleato durante il lavoro, a compagno perfetto per numeri artistici, fino a supporto emotivo in situazioni di malattia fisica e psicologica.

Se ancora non bastasse, l’appuntamento da non perdere è con il Gala d’Oro Pathos, in programma giovedì 7 e sabato 9 novembre al Padiglione 8, che ospiterà i più importanti artisti equestri nazionali e internazionali che, con le loro esibizioni, saranno capaci di trasportare tutti in un’atmosfera magica, fatta di emozioni davvero indimenticabili. Evento speciale, giovedì 7 – subito prima del Gala – dedicato alla cerimonia di apertura della Coppa del Mondo. Grande novità di quest’anno, inoltre, l’evento di venerdì 8 novembre che, al Padiglione 8, unirà sport e spettacolo: dalla mattina a sera, infatti, si susseguiranno gare intervallate da dj set, spettacoli e una sfilata di moda a sfondo sociale.

Sicurezza e benessere animale restano, anche quest’anno, i pilastri portanti della manifestazione che dedica un interno padiglione all’Horse Friendly Arena (pad.11): tre ring dove vedere i cavalli lavorare in libertà, conoscere le migliori tecniche di equitazione consapevole grazie alle più importanti scuole internazionali e scoprire tutti i professionisti che ogni giorno ne assicurano il benessere, come osteopati, veterinari, maniscalchi e pareggiatori. Sempre in tema sicurezza, inoltre, Fieracavalli ha deciso non solo di allungare del 50% l’Horse Safety Loop – il percorso transennato per i cavalli – per permettere al pubblico di vedere cavalli in ogni angolo della fiera, ma di creare anche una app aperta a tutti per eventuali segnalazioni di malessere e disagio degli animali durante lo svolgimento della rassegna, così da avere “occhi” ovunque e riuscire ad intervenire tempestivamente in situazioni di difficoltà.

cavalli

Fonte: Fieracavalli

Fieracavalli 2024 a Verona

Dopo il successo dello scorso anno, in ultimo, torna anche il Salone del Turismo Rurale e dei Prodotti Tipici. Lo spazio – all’interno del Padiglione 4 – è stato studiato per permettere a tutti di conoscere le storie più autentiche del territorio italiano e assaporare i gusti delle sue regioni, da nord a sud, in un percorso di valorizzazione e scoperta delle risorse paesaggistiche, culturali ed eno-gastronomiche del nostro Paese. 30 espositori, infatti, offriranno al pubblico la possibilità di fare un vero e proprio giro d’Italia in quattro giorni, proponendo le migliori offerte turistiche per visitare i tesori rurali del nostro Paese, dall’alto di una sella, come Il MaraRanch di Castrocucco (MT) o la Fattoria Tana della Volpe, nel Parco Nazionale della Majella, che oltre a un orto botanico certificato dà la possibilità – anche ai più piccoli – di avvicinarsi in modo etico al cavallo, grazie a un Pony Club dedicato. Tutto questo grazie alla presenza di Agriturismo.it, il portale leader dell’agriturismo in Italia, dell’Unione nazionale Pro Loco Italia (UNPLI) e di vari produttori del territorio.

Acquista subito il tuo biglietto su www.fieracavalli.it/biglietti e ricorda: per il Gala d’Oro e l’accesso al Padiglione 8 – nelle giornate di venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 – è necessario comprare un titolo d’ingresso separato!

L’appuntamento per vivere quattro giorni di passione equestre è a Verona, dal 7 al 10 novembre 2024.

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Best in Travel 2025: le mete consigliate dalle guide Lonely Planet

Il 2025 si presenta davanti a noi come un anno rivoluzionario per il settore dei viaggi, con un ventaglio di proposte a livello di tendenze e destinazioni innovative e stimolanti.

Come ogni anno, la guida Best in Travel è pronta a suggerire agli appassionati del travel tutte le novità e i trend da non lasciarsi sfuggire per l’anno in arrivo, in questo caso, per l’appunto, il 2025: ecco perché l’ultima edizione arriva carica di novità, con 30 proposte di itinerari suddivise in 10 Paesi dove viaggiare, 10 regioni e 10 città.

Non solo destinazioni, anche tendenze. Tra i trend che l’anno prossimo traineranno il settore spiccano i viaggi sostenibili, l’ecoturismo, le destinazioni meno popolari, le esperienze con i locals, l’uso dell’intelligenza artificiale nella pianificazione dei viaggi, la sicurezza sanitaria come priorità e la digitalizzazione.

Dall’Armenia alla Giordania, dalle Fiji all’Australia, da Tolosa a Genova, ecco le destinazioni dove viaggiare l’anno prossimo secondo Best in Travel 2025 di Lonely Planet.

Best in Travel 2025: i top 10 Paesi da visitare

Camerun: natura e cultura autentiche

Il Camerun è una destinazione che incanta per la sua biodiversità e la varietà paesaggistica. In questo ridente Paese dell’Africa si passa dalle lussureggianti foreste pluviali del sud alle savane del nord, dove ammirare specie rare di animali, come elefanti e leoni. Il Camerun offre inoltre la possibilità di scoprire ed entrare in contatto con una cultura ricca di tradizioni, grazie alla presenza di più di 250 gruppi etnici.

Camerun, Cascata di Ekom

Fonte: iStock

Vista sulla Cascata di Ekom in Camerun

Lituania: tra storia e modernità

La Lituania, nel cuore dei Paesi Baltici, è una destinazione che sorprende per la sua architettura gotica, barocca e rinascimentale. La capitale, Vilnius, è un gioiello di storia pura, con il suo centro dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco, ma anche le città di Kaunas e Trakai offrono ai turisti increduli esperienze culturali e naturali uniche.

Fiji: il paradiso nel Pacifico

Le Fiji sono sinonimo di acque cristalline, spiagge di sabbia bianca e una ricca biodiversità marina. Ideali per chi cerca una fuga rilassante o per gli amanti delle immersioni e dello snorkeling, le isole Fiji offrono anche una calda accoglienza da parte della popolazione locale, che condivide con i visitatori le antiche tradizioni culturali.

Laos: il fascino segreto dell’Asia

Il Laos rimane una delle gemme meno conosciute ed esplorate del sud-est asiatico. Con i suoi paesaggi fatti di montagne e fiumi, i templi antichi di Luang Prabang e il fascino autentico dei suoi villaggi pittoreschi, il Laos è una meta perfetta per i viaggiatori in cerca di tranquillità e autenticità, lontano dal turismo di massa.

Cascate Kuang Si, Laos

Fonte: iStock

Le splendide Cascate Kuang Si in Laos

Kazakistan: l’incontro tra Oriente e Occidente

Il Kazakistan è un paese vasto e variegato, che spazia dalle steppe infinite alle montagne innevate del Tien Shan. La capitale Nur-Sultan e la città di Almaty sono simboli di modernità e sviluppo, ma il Kazakistan offre anche una storia antica legata alla Via della Seta, rendendolo un mix affascinante di culture.

Paraguay: il cuore del Sud America

Spesso sottovalutato dai viaggiatori, il Paraguay offre un patrimonio culturale e naturale tutto da scoprire. Dai siti archeologici gesuitici di Trinidad e Jesús al Pantanal, la più grande zona umida del mondo, il Paraguay è un paese che conquista con la sua autenticità e le sue tradizioni radicate.

Trinidad e Tobago: energia caraibica 

Trinidad e Tobago sono due isole caraibiche che offrono una combinazione unica di vivaci festival, musica coinvolgente e spettacolari riserve naturali. Mentre Trinidad è famosa per il suo carnevale, una delle feste più colorate del mondo, Tobago attira per le sue spiagge tranquille e i suoi fondali ricchi di fauna marina.

Vanuatu: avventura nel Pacifico

Situato nel cuore del Pacifico, Vanuatu è un arcipelago vulcanico noto per la sua natura selvaggia e la possibilità di fare esperienze uniche, come osservare vulcani attivi, immergersi in acque cristalline e scoprire le tradizioni locali delle popolazioni indigene. Un vero paradiso per gli amanti dell’avventura.

Slovacchia: a spasso tra castelli e monti

La Slovacchia è un paese dove la storia medievale si fonde con la bellezza naturale. Dai suoi castelli che sembrano usciti da un libro di fiabe, come il Castello di Bratislava e Spiš, fino ai Monti Tatra, la Slovacchia offre scenari da cartolina e attività all’aria aperta, come escursioni e sci.

Armenia: crocevia di civiltà

L’Armenia è una delle nazioni più antiche al mondo, con una storia ricca che affonda le sue radici nell’epoca precristiana. Il paese è disseminato di monasteri medievali, molti dei quali arroccati su ripide montagne. Yerevan, la capitale, è un mix affascinante di storia e modernità, con musei, caffè e una vivace vita notturna.

Best in Travel 2025: le top 10 regioni da esplorare

Oltre ai Paesi, Best in Travel 2025 ha selezionato le regioni più affascinanti che offrono esperienze di viaggio uniche e autentiche. Queste regioni sono perfette per chi cerca avventura, natura o cultura, al di fuori delle rotte più battute.

Lowcountry: tra South Carolina e Georgia

La Lowcountry, che si estende tra la South Carolina e la Georgia, è famosa per le sue paludi, le foreste di cipressi e la ricca tradizione culturale. Città come Charleston e Savannah offrono un viaggio indietro nel tempo, con le loro case coloniali e le strade acciottolate, immerse in un’atmosfera suggestiva e tranquilla.

Carolina del Sud

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Un molo al tramonto in Carolina del Sud

Terai, Nepal: alle pendici dell’Himalaya

La regione del Terai in Nepal è un paradiso per chi ama la natura. Situata alle pendici dell’Himalaya, questa zona offre la possibilità di esplorare la giungla tropicale e osservare animali come rinoceronti, elefanti e tigri nel loro habitat naturale, in parchi nazionali come il Chitwan National Park.

Chiriquí, Panama: tra vulcani e spiagge

Chiriquí, una delle province più affascinanti di Panama, è famosa per la sua diversità paesaggistica. Qui puoi trovare il Vulcano Barú, la vetta più alta del paese, da cui si possono ammirare sia l’Oceano Atlantico che il Pacifico. Le coste di Chiriquí offrono spiagge incantevoli e possibilità di fare snorkeling e immersioni.

Launceston e Tamar Valley: natura in Tasmania

La regione di Launceston e Tamar Valley, situata nel nord della Tasmania, è rinomata per i suoi vigneti, le sue colline verdeggianti e i fiumi che attraversano la valle. Perfetta per chi cerca una fuga tra la natura, offre anche deliziosi itinerari enogastronomici e una fauna selvatica unica.

Canton Vallese: cuore delle Alpi svizzere

Il Canton Vallese, nel sud della Svizzera, è una delle destinazioni alpine più iconiche al mondo. Con i suoi ghiacciai, montagne innevate e villaggi tradizionali, è un paradiso per gli amanti dello sci e delle escursioni. Qui si trova anche il famoso Cervino, una delle montagne più riconoscibili d’Europa.

Giresun e Ordu: il fascino del Mar Nero

Le regioni di Giresun e Ordu, affacciate sul Mar Nero, offrono un mix unico di tradizioni agricole, montagne lussureggianti e coste pittoresche. Le piantagioni di nocciole e i verdi altopiani rendono questa zona una delle più belle e meno conosciute della Turchia.

Baviera, Germania: castelli fiabeschi

La Baviera è una delle regioni più famose della Germania, conosciuta per i suoi castelli da fiaba, come il celebre Neuschwanstein, e per i suoi villaggi pittoreschi immersi in paesaggi alpini. In autunno, la regione si anima con l’Oktoberfest, uno dei festival più celebri al mondo.

East Anglia, Regno Unito: campagna inglese e coste selvagge

L’East Anglia, una regione del Regno Unito che comprende il Norfolk, il Suffolk e l’Essex, è famosa per le sue campagne idilliache, le città storiche e le coste selvagge. La zona offre una perfetta combinazione di tranquillità rurale e ricchezza culturale.

Jordan Trail, Giordania: un sentiero tra storia e avventura

Il Jordan Trail è un sentiero che attraversa l’intera Giordania, offrendo un’esperienza di viaggio unica. Da Petra, uno dei siti archeologici più famosi al mondo, fino al Mar Rosso, il Jordan Trail permette di scoprire i paesaggi mozzafiato e la storia millenaria di questo affascinante paese.

Mount Hood e Columbia River Gorge, Stati Uniti: natura e avventura

Situata nello Stato dell’Oregon, la regione del Mount Hood e della Columbia River Gorge è perfetta per gli amanti delle attività all’aria aperta. Escursioni, rafting e sci sono solo alcune delle attività che si possono praticare in questa zona ricca di foreste, cascate e paesaggi spettacolari.

Best in Travel 2025: le top 10 città da visitare

Tolosa, Francia: la città rosa

Tolosa, conosciuta come la “città rosa” per i suoi edifici in mattoni rosati, è un gioiello del sud della Francia. Conosciuta per il suo spirito vibrante e l’atmosfera vivace, è una città che mescola sapientemente storia e modernità. Oltre a essere un centro dell’industria aerospaziale, Tolosa offre splendidi monumenti come la Basilica di Saint-Sernin, il più grande edificio romanico d’Europa, e il Capitole, sede del municipio e teatro storico. I musei, i mercati locali e la cucina francese completano il fascino di questa città, che è perfetta per una passeggiata lungo le rive della Garonna o una visita ai suoi parchi rigogliosi.

Puducherry, India: fascino coloniale e spiritualità

Puducherry, o Pondicherry, è una destinazione imperdibile nel sud dell’India, famosa per il suo mix unico di cultura indiana e francese. Ex colonia francese, la città conserva ancora l’architettura coloniale, le strade alberate e i caffè in stile europeo, offrendo un’atmosfera rilassata e suggestiva. Il Quartiere Francese è il cuore della città, con case dai colori pastello e cortili pittoreschi. Puducherry è anche nota per la sua dimensione spirituale, grazie alla vicinanza di Auroville, un esperimento di comunità internazionale, e l’Ashram di Sri Aurobindo, che attira visitatori in cerca di pace interiore.

Bansko, Bulgaria: paradiso invernale e culturale

Bansko, situata ai piedi del monte Pirin, è una delle stazioni sciistiche più famose della Bulgaria e un paradiso per gli amanti degli sport invernali. Tuttavia, questa piccola città offre molto di più del solo sci. Durante l’estate, Bansko si trasforma in una destinazione ideale per l’escursionismo e le passeggiate, mentre il suo centro storico affascina con le case tradizionali in pietra e legno e le chiese ortodosse riccamente decorate. Bansko è famosa anche per il suo festival annuale di jazz, che attira musicisti e appassionati da tutto il mondo.

Chiang Mai, Thailandia: templi e natura rigogliosa

Chiang Mai è la capitale culturale del nord della Thailandia ed è rinomata per i suoi templi antichi, la sua cucina locale e la natura rigogliosa che la circonda. Con oltre 300 templi buddisti, tra cui il magnifico Wat Phra Singh e il celebre Wat Phra That Doi Suthep, Chiang Mai è un centro spirituale importante. La città è anche la porta di accesso alle montagne e alle tribù etniche del nord, offrendo esperienze uniche come trekking nella giungla e visite ai villaggi tradizionali. Durante il Loy Krathong Festival, la città si illumina di migliaia di lanterne galleggianti, creando uno spettacolo mozzafiato.

Chiang Mai, Thailandia

Fonte: iStock

La città montana di Chiang Mai in Thailandia

Genova, Italia: tra storia, mare e cultura

Genova, situata sulla costa ligure, è una città che combina un ricco patrimonio storico con un’anima moderna e vivace. Il suo centro storico, uno dei più grandi d’Europa, è un dedalo di vicoli stretti chiamati caruggi, dove si possono scoprire chiese medievali, palazzi rinascimentali e caffè nascosti. Genova è anche una città marittima per eccellenza, con il suo imponente Porto Antico, dove si trova il celebre Acquario di Genova, uno dei più grandi d’Europa. La città ospita anche numerosi musei, tra cui il Museo del Mare e la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, rendendola una destinazione perfetta per gli amanti della storia e della cultura.

Pittsburgh, Stati Uniti: rinascita industriale e cultura contemporanea

Una volta conosciuta come la città dell’acciaio, Pittsburgh si è trasformata in una metropoli dinamica, che combina la sua eredità industriale con un fervore culturale. Con numerosi musei di fama mondiale, tra cui il Carnegie Museum of Art e il Museo Andy Warhol, Pittsburgh è diventata un polo artistico. I suoi quartieri storici, come il Cultural District e Lawrenceville, offrono una scena gastronomica e artistica fiorente. Inoltre, la città è circondata da colline e fiumi, rendendola una meta ideale per chi cerca un connubio tra urbanizzazione e natura.

Osaka, Giappone: energia e modernità

Conosciuta per la sua vibrante scena gastronomica e la sua atmosfera vivace, Osaka è una delle città più entusiasmanti del Giappone. La città è un paradiso per gli amanti della buona tavola, con piatti iconici come l’okonomiyaki e il takoyaki. Osaka è anche sede di alcune delle attrazioni turistiche più famose del Giappone, come l’Osaka Castle, uno dei simboli storici del paese, e l’Universal Studios Japan, un parco divertimenti di livello mondiale. Di notte, la zona di Dotonbori si illumina di neon, offrendo un’esperienza indimenticabile.

Curitiba, Brasile: modello di sostenibilità urbana

Curitiba, situata nel sud del Brasile, è rinomata a livello internazionale per le sue innovazioni in campo urbanistico e ambientale. La città ha sviluppato un sistema di trasporto pubblico estremamente efficiente e spazi verdi come il Giardino Botanico e il Parque Barigui, che fanno di Curitiba un modello di sostenibilità. La città offre anche un ricco panorama culturale, con teatri, musei e festival che celebrano le sue radici multiculturali. Una visita a Curitiba permette di esplorare l’anima verde e culturale del Brasile.

Palma, Spagna: bellezza mediterranea e cultura

Capitale delle Isole Baleari, Palma è una città che combina il fascino storico con la vitalità moderna. Il suo centro storico, dominato dalla magnifica Cattedrale di Santa Maria (La Seu), è un labirinto di strade medievali piene di boutique, bar e ristoranti. Palma è anche una destinazione perfetta per chi ama il mare, con le sue spiagge dorate e l’acqua cristallina del Mar Mediterraneo. Oltre alla vita balneare, Palma offre un’ampia offerta culturale, con musei come il Museu Es Baluard, dedicato all’arte contemporanea, e un ricco calendario di eventi tutto l’anno.

Edmonton, Canada: cultura e natura nel cuore dell’Alberta

Edmonton, capitale della provincia canadese dell’Alberta, è una città che sorprende per il suo connubio di cultura e natura. Conosciuta per i suoi festival, come il Fringe Theatre Festival, e i suoi musei, tra cui il Royal Alberta Museum, Edmonton offre una ricca offerta culturale. La città è anche una porta d’accesso per esplorare la spettacolare natura canadese, con il Parco Nazionale di Jasper a breve distanza, dove si possono ammirare maestose montagne, laghi cristallini e fauna selvatica. Inoltre, West Edmonton Mall, uno dei più grandi centri commerciali del mondo, offre un’esperienza unica con il suo parco acquatico e pista di pattinaggio sul ghiaccio.

 

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Foliage: gli itinerari a bordo del Trenino Rosso

Il foliage autunnale è uno dei fenomeni naturali più affascinanti, capace di trasformare i paesaggi in un’esplosione di colori caldi e vibranti. Osservare le foglie che cambiano colore è un’esperienza che incanta viaggiatori e amanti della natura in tutto il mondo. Cosa aspetti? Prepara la valigia e parti per un viaggio alla scoperta delle incantevoli bellezze del foliage. Un’esperienza unica, ricca di emozioni, che ti farà innamorare della stagione autunnale. Un magico momento di transizione, delicato equilibrio tra l’intensità dell’estate e la quiete dell’inverno; la quale, con il suo arrivo, vede la natura trasformarsi in una sinfonia di colori caldi e avvolgenti. Ecco alcune delle destinazioni più famose per godere di questo magico fenomeno:

Il foliage in Canada

  • La Baia di Fundy nel Nuovo Brunswick

La Baia di Fundy, situata nel Nuovo Brunswick, è famosa non solo per le sue maree impressionanti, ma anche per il suo foliage autunnale spettacolare. Durante questo periodo, il paesaggio si trasforma in una tavolozza di colori brillanti, grazie alla presenza di una vasta varietà di alberi decidui. Il sentiero del Cape Chignecto Coastal Trail offre una vista mozzafiato sulla baia e una passeggiata immersiva tra i colori autunnali.

  • Il Parco Nazionale di Yoho in Columbia Britannica

Nel Parco Nazionale di Yoho, le acque cristalline dei laghi, come il Lago Emerald, si riflettono nei colori delle foglie autunnali, creando paesaggi da cartolina. Le escursioni attraverso i sentieri del parco, come il Iceline Trail, offrono spettacolari panorami sui picchi delle montagne e le foreste dorate, offrendo un’esperienza immersiva nella bellezza naturale del Canada.

Il foliage in Canada raggiunge il suo culmine tra la metà di settembre e l’inizio di ottobre, con una variazione significativa di colori a seconda della latitudine e dell’altitudine. Il fenomeno è influenzato dalla composizione dei suoli e dalle condizioni climatiche, con le foreste di acero e di ontano che mostrano alcuni dei colori più intensi.

Lo spettacolare fenomeno negli Stati Uniti

  • Vermont

Il Vermont è uno dei luoghi più iconici per ammirare il foliage negli Stati Uniti. Le strade panoramiche come la Route 100 offrono viste spettacolari sui boschi infuocati di rosso, arancione e giallo. La cittadina di Stowe è particolarmente rinomata per le sue escursioni tra i colori autunnali e per i festival dedicati al foliage che si tengono ogni anno.

  • New Hampshire

Il Kancamagus Highway, una delle strade panoramiche più famose del New Hampshire, è il luogo ideale per un giro in auto immersi nei colori autunnali. Lungo il percorso, si trovano numerosi punti panoramici e aree di sosta dove è possibile godere della bellezza del foliage. Il White Mountain National Forest offre sentieri per escursioni che attraversano foreste dai colori vivaci.

La stagione del foliage nel New England di solito inizia a metà settembre e raggiunge il suo apice a metà ottobre. Il termine “fall foliage” è così popolare negli Stati Uniti che molti stati del New England hanno dedicato festival e eventi specifici per celebrare questo fenomeno.

Sulle tracce del foliage in Giappone

  • Kyoto e il Parco Maruyama

Il Parco Maruyama, situato nel cuore di Kyoto, è uno dei luoghi più belli per ammirare il foliage autunnale. I momiji (aceri giapponesi) cambiano colore in tonalità di rosso e arancione intenso, creando un contrasto spettacolare con il verde dei pini e il blu del cielo. Il parco è particolarmente affascinante durante il momiji season quando le foglie raggiungono il loro massimo splendore.

  • Tempio Kiyomizu-dera

Il Tempio Kiyomizu-dera, uno dei luoghi storici più iconici di Kyoto, offre una vista panoramica straordinaria sulla città e sui boschi circostanti durante l’autunno. Il tempio è circondato da alberi di acero che si trasformano in un mare di colori caldi, offrendo un’esperienza visiva e spirituale unica.

Il foliage autunnale a Kyoto di solito raggiunge il suo culmine tra la fine di novembre e l’inizio di dicembre. Il Giappone celebra il foliage con il termine “koyo”, che è altrettanto importante nella cultura giapponese quanto la fioritura dei ciliegi in primavera.

Il foliage in Italia

  • Val d’Orcia

La Val d’Orcia in Toscana è famosa per i suoi paesaggi ondulati e le colline ricoperte di vigneti e oliveti che cambiano colore in autunno. La regione offre spettacolari scenari di foliage che si estendono lungo strade panoramiche come la Strada dei Vini Orcia. Le città di Pienza e Montalcino sono punti di partenza ideali per esplorare questo angolo incantevole dell’Italia.

  • Dolomiti, Trentino-Alto Adige

Le Dolomiti offrono un contrasto affascinante tra le vette rocciose e i boschi che esplodono di colori autunnali. Il Parco Naturale Fanes-Senes-Braies è uno dei luoghi migliori per escursioni e passeggiate tra le foglie dorate e rosse. Il percorso intorno al Lago di Braies è particolarmente spettacolare durante il periodo del foliage.

In Italia, la stagione del foliage varia a seconda della regione, con i colori più vivaci che si manifestano tra ottobre e novembre. La diversità dei paesaggi italiani, dalle colline toscane alle montagne delle Dolomiti, offre numerose opportunità per ammirare il foliage in scenari mozzafiato.

Che tu sia un appassionato di natura in cerca di nuove esperienze o semplicemente qualcuno che desidera godere della bellezza dell’autunno, i luoghi descritti offrono alcuni dei migliori panorami di foliage al mondo. Ogni destinazione presenta caratteristiche uniche e affascinanti, rendendo ogni viaggio un’esperienza speciale e memorabile. Con un po’ di pianificazione e un po’ di curiosità, puoi scoprire alcuni dei luoghi più straordinari per ammirare i colori dell’autunno e lasciarti incantare dalla magia di questa stagione. Per un’esperienza ancora più indimenticabile, non dimentichiamoci di includere nell’itinerario italiano una tappa sul leggendario Trenino Rosso del Bernina/Albula. Un viaggio mozzafiato, da godersi anche con tutta la famiglia, attraverso i paesaggi autunnali più spettacolari fra Italia e Svizzera.

Il Trenino rosso del Bernina/Albula è un’esperienza unica nel suo genere che permette di immergersi a pieno nell’esperienza del foliage. Valli pittoresche e ponti panoramici, calano lo spettatore in una fiaba dai colori autunnali. Le acque dei fiumi serpeggianti riflettono le sfumature delle fronde degli alberi e catturano l’occhio di ogni spettatore facendogli perdere la concezione di tempo e spazio. Alcune delle località più suggestive dove passa il Treno sono la Valle del Bernina, valle alpina punteggiata da boschi di conifere e foreste di latifoglie, caleidoscopio di colori autunnali. Non dimentichiamo poi l’omonimo Passo, il Passo del Bernina, le cui pendici si tingono di tonalità vivaci fra rosso, arancione e giallo. Il Lago Bianco, un lago alpino situato vicino al Passo del Bernina, il quale offre uno specchio perfetto per il paesaggio circostante. Immancabile anche una tappa in Valtellina, nota per le sue terrazze viticole, chiamate “cantine”. Qui, i passeggeri possono ammirare vigneti, frutteti e boschi, che si trasformano in un mare di colori terrosi. Le colline e le montagne circostanti offrono panorami spettacolari con castelli medievali e paesini pittoreschi. La Valtellina offre ampie distese di alberi tipicamente autunnali, come faggi e castagni, usati per dolci e ricette tipiche della stagione.

Inoltre, l’esperienza del Trenino Rosso non è solo visivamente sorprendente, ma offre anche un modo rilassante per esplorare la natura, comodamente seduti su un mezzo sicuro, affidabile e full-service. Cosa aspetti? Scopri il tuo itinerario per goderti il foliage.

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Surtsey, la neonata isola islandese vietata all’uomo

Immaginiamoci un luogo che fino a pochi anni fa neppure esisteva, ma che oggi è una realtà anche se mai i civili potranno visitarlo: è l’isola di Surtsey, che si trova al largo delle coste dell’Islanda.

Si tratta di un luogo del mondo davvero particolarissimo, perché non solo l’isola prima non c’era ed è nata una sessantina di anni fa, ma il tempo ne ha fatto anche mutare la forma e le dimensioni e oggi è un posto affascinante, che viene studiato non solo dai vulcanologi, ma anche da botanici e biologi.

Tutto quello che c’è da sapere su Surtsey, l’isola in Europa che è emersa dalle acque del mare.

Surtsey, la storia dell’isola

La storia dell’isola di Surtsey prende il via – probabilmente – qualche giorno prima del 14 novembre del 1963, quando un’eruzione vulcanica ha iniziato a dare forma a quello che poi – anni dopo – sarebbe diventato un luogo esteso per circa 2,7 chilometri quadrati.

L’isola è nata a 130 metri sotto il livello del mare, negli abissi, ha raggiunto la superficie il 14 novembre e ha smesso di crescere il 5 giugno 1967. E non è rimasta uguale a sé stessa, infatti con il tempo le sue dimensioni si sono costantemente ridotte. In tal senso è interessante un dato: nel 2012 l’isola di Surtsey misurava 1,3 chilometri e la sua cima più alta raggiungeva i 155 metri.

Questo perché con la fine dell’attività del vulcano, l’isola non solo ha smesso di crescere, ma piano piano le sue dimensioni si sono ridotte. E per le sue caratteristiche è riserva naturale dal 1965, tanto che solo in pochi hanno il privilegio di raggiungerla. Inoltre, dal 2008 è patrimonio dell’Umanità Unesco.

Isolata e protetta sin dalla sua nascita, questo luogo al largo delle coste dell’Islanda è un vero e proprio laboratorio naturale. Un suo grande valore è quello di mostrare agli scienziati come vi è arrivata la vita, giunta qui abbastanza velocemente sia per quanto riguarda le piante che, successivamente per gli animali: dagli uccelli, agli animali marini senza dimenticarne altri come gli insetti e i ragni.

Da Vestmannaeyjar, visuale delle isole compresa Surtsey

Fonte: iStock

Da Vestmannaeyjar la vista sulle isole compresa Surtsey

Come vedere l’isola di Surtsey

Affascinante e proibita, l’isola di Surtsey ha una grande potenza attrattiva per le sue tante peculiarità. Il fatto, poi, che solo a un ristretto numero di persone sia concesso raggiungerla la rende ancora più intrigante. Ma esiste qualche modo per vederla? La risposta è sì. Pare, infatti, che ci sia un punto sulla da cui è possibile vederla da lontano.

Infatti, Surtsey fa parte dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar che, invece, può essere visitato. Le isole sono davvero poche e di piccole dimensioni: la più grande è Heimaey che si estende su una superficie di oltre 13 chilometri quadrati e che è anche l’unica a essere abitata. Da lì si può scorgere la piccola isola proibita. Per il resto totale divieto di accesso, come accade anche ad altri luoghi della Terra che non si possono raggiungere.

L’isola di Surtsey sparirà?

Se si pensa al fatto che la dimensione dell’isola sta lentamente, ma inesorabilmente, diminuendo nel corso del tempo, è logico pensare che ben presto questa sparirà dalle cartine geografiche.

Ma la verità è che potrebbe non accadere così velocemente, si presume che l’isola resterà nel mare ancora per qualche secolo. E la si potrà ammirare da lontano con un misto di stupore e meraviglia.

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Davos: la città più alta d’Europa

Davos è comunemente associata al World Economic Forum, la prestigiosa conferenza organizzata in città dal 1971. Ma non è solo questo: la località della Svizzera non richiama solo personalità politiche ed economiche mondiali, ma rappresenta anche una delle più esclusive stazioni sciistiche d’Europa, amata da personaggi famosi e dalla famiglia reale inglese, inclusi il Principe William e Kate Middleton. Come biasimarli? Con i suoi 1560 metri d’altezza è considerata anche la città più alta d’Europa, garantendo a chi la visita panorami mozzafiato indimenticabili.

Chi visita Davos sa che troverà la perfetta combinazione di lusso, avventura ed esperienze culturali. In inverno si può godere delle piste da sci (non è un caso se viene definita la “metropoli dello sport invernale”) mentre durante le altre stagioni resta una destinazione di riferimento per le escursioni all’aria aperta grazie ai bellissimi sentieri di trekking e alle pittoresche linee ferroviarie che si snodano attraverso le montagne.

Davos: il centro più grande delle Alpi

Essere la città più alta d’Europa garantisce determinati vantaggi. Questa amata località della Svizzera, contraddistinta da una particolare atmosfera internazionale, è considerata il centro più grande delle Alpi e offre tutto il necessario ai visitatori che desiderano solo il meglio da un viaggio alle massime altitudini. Basti pensare ai suoi impianti di risalita, come il Jakobshorn (2590 metri), il Parsenn con il Weissfluhjoch (2844 metri), il Rinerhorn (2490 metri) e il Schatzalp/Strela, che vi permetteranno di raggiungere tre comprensori per escursioni i quali offrono complessivamente 700 chilometri di percorsi segnalati.

Si tratta di un luogo dedicato ai veri sportivi che non rinunciano a godersi meravigliose viste dall’alto, da vivere soprattutto facendo attività quali parapendio e deltaplano. In più, trovandosi a un’altitudine così elevata, garantisce paesaggi unici da ammirare con il mezzo più bello e sostenibile: il treno. Da Davos, infatti, potrete salire sui treni d’incanto come il Glacier o il Bernina-Express. Dimenticate il traffico e lo stress, siete in un tipico villaggio di montagna e qui i ritmi sono tipicamente “slow”, ideali per rallentare in ogni stagione.

Essendo posizionato così in alto, quindi, il territorio di Davos è caratterizzato da vallate profonde, pendii ripidi e laghi cristallini. Inoltre, le correnti fredde che influenzano notevolmente il clima hanno contribuito a creare un ambiente unico e suggestivo che ha plasmato la storia e l’economia di questa splendida località alpina.

Altitudine e innovazione

L’aria pulita, il clima secco e il paesaggio montano incontaminato tipico di una città situata così in alto come Davos furono considerati gli ingredienti perfetti per lo svilupparsi di un fiorente turismo invernale. Oggi, infatti, mixando i suoi punti di forza (altitudine e innovazione) è considerata una delle mete preferite da chi ama sciare in luoghi unici ed esclusivi.

Tra i 1124 e i 2844 metri di altitudine, avete a vostra disposizione ben 58 impianti di risalita, 300 chilometri di piste da sci, 100 chilometri di piste di sci nordico, oltre 150 chilometri di sentieri per racchette da neve e passeggiate invernali, due piste di ghiaccio artificiali con hockey su ghiaccio, pattinaggio su ghiaccio e campi da curling. Per non parlare delle 8 piste per slittino, ideali soprattutto per chi viaggia con bambini.

L’altitudine, in passato considerata una sfida per gli abitanti di Davos, è oggi diventata il loro punto di forza. Grazie ai paesaggi unici e al clima salutare, insieme alla capacità di saper sfruttare le proprie risorse in modo innovativo ed efficace, ha permesso alla città di trasformarsi in una delle mete più famose e affascinanti delle Alpi.

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Il Times celebra Parma come meta ideale per l’autunno

La città di Parma ha conquistato il Times, lo storico quotidiano britannico rimasto ammaliato non solo dall’ottimo cibo (come si fa a non amare il famoso parmigiano o il prosciutto?), ma anche per la sua atmosfera colta e rilassata, per l’elegante centro storico e per l’interessante passato che ne ha plasmato storia e identità. La città, infatti, fu fondata dai Romani e prima dell’unificazione d’Italia fu prima di proprietà dei francesi, poi degli spagnoli e degli austriaci e nel XIX secolo fu governata da Maria Luigia, la seconda moglie di Napoleone.

Ma soprattutto, quello che la giornalista Julia Brookes ha apprezzato di più della città di Parma è il suo essere compatta, facilmente visitabile a piedi o in bicicletta, ma soprattutto non è invasa dal classico turismo di massa che invece interessa sempre più le città vicine, in primis Bologna. Ai suoi lettori, l’articolo consiglia un itinerario di 48 ore da trascorrere in città durante il periodo autunnale, con tanti suggerimenti su cose da vedere e, soprattutto, su cosa e dove mangiare.

L’itinerario per una perfetta fuga autunnale

L’articolo consiglia di affidarsi a una guida locale per scoprire i segreti storici della città di Parma. Dal Duomo romanico riccamente decorato (la cupola è affrescata con il capolavoro dell’Assunzione della Vergine di Correggio) e il vicino battistero, realizzato in marmo rosa di Verona e ricoperto di dorati affreschi bizantini, al Palazzo della Pilotta, un magnifico complesso costruito per i duchi Farnese nel XVI e XVII secolo e che oggi ospita diversi musei.

Tra questi, imperdibile è il vasto Teatro Farnese, il primo teatro moderno dell’Occidente. Quasi del tutto distrutto dalle bombe del 1944, venne ricostruito in epoca moderna restituendoci una delle più straordinarie architetture teatrali del Seicento. Le altre tappe consigliate sono Palazzo Ducale e il Teatro Regio, quest’ultimo costruito nel 1829 in stile neoclassico e considerato uno dei teatri più importanti d’Italia.

I souvenir gastronomici

Non stupisce che una giornalista straniera si innamori del cibo italiano, soprattutto quello delizioso prodotto a Parma. Ecco perché ai suoi lettori suggerisce di acquistare un souvenir diverso, dal profumo inebriante e dal gusto indimenticabile. Ovviamente si tratta del parmigiano, da comprare rigorosamente nei negozi di gastronomia locali, e del prosciutto.

Per restare in tema di cibo, oltre a consigliare diversi indirizzi dove mangiare i piatti tipici locali e della zona, consiglia anche di partecipare a un’esperienza: quella che racconta il processo di produzione del Parmigiano Reggiano. All’interno dell’articolo vengono citati dei caseifici situati fuori città, dove fare un tour delle diverse fasi di preparazione, compreso di degustazione.

D’altronde, l’Emilia Romagna è la Food Valley d’Italia per eccellenza, un territorio ricco di prelibatezze gastronomiche amate in tutto il mondo. Parma e le sue colline, dove si produce il famoso Prosciutto di Parma DOP, è una tappa irrinunciabile in questa regione per chiunque ami il buon cibo. Noi di SiViaggia, in aggiunta ai consigli della rivista britannica, vi consigliamo di allungare la vostra visita e di scoprire anche i dintorni, come l’antico borgo di Felino o alcuni percorsi di trekking come il Percorso del Gallo e il Percorso La Costa.

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Il Castello di Gropparello: tra mito e divertimento

Nelle colline della provincia di Piacenza, immerso fra natura e affascinanti borghi medievali, si trova il famoso Castello di Gropparello, una delle perle storiche medievali del territorio italiano. Questa suggestiva struttura si trova su uno sperone di roccia che si affaccia sul torrente Vezzano. Gropparello ha una storia millenaria, segnata da eventi storici importanti, come le battaglie tra guelfi e ghibellini, due nobili famiglie dell’epoca, guerre civili e conquiste militari, ma anche misteriose leggende che ancora oggi affascinano i suoi numerosi visitatori, di tutte le età.

Il Castello di Gropparello venne costruito nel lontano 808, sotto ordine di Carlo Magno. Si trova in un punto decisamente strategico per la difesa del territorio, anche grazie alla sua posizione elevata. Divenne, nel più recente Diciannovesimo secolo, la dimora del conte Ludovico Marazzani-Visconti, ovvero colui che ha deciso di restaurare il castello, donandogli l’aspetto che tutti oggi conoscono.

Il mistero del Fantasma di Gropparello

Come ogni castello medievale che si rispetti, anche a Gropparello vengono custoditi segreti e leggende, soprattutto legate al mondo dell’aldilà. La storia più famosa riguarda Rosania Fulgosio, una giovane nobile sposata con un signore della guerra, tale Pietrone da Calcagno, che partì in battaglia. Durante la sua assenza la donna si innamorò di un altro uomo, ma al ritorno del marito la sua felicità venne spezzata. In questo momento, suo marito, accecato dalla gelosia, decise di rinchiudere sua moglie in una stanza segreta e senza porte né finestre, condannandola così ad una lenta ed inesorabile agonia.

La leggenda legata a questa donna narra che il fantasma di Rosania continui ancora oggi ad aggirarsi per le stanze del castello, alla ricerca della pace che non ha mai trovato durante la vita. Si dice anche che, durante le notti più tranquille, alcuni testimoni abbiano udito pianti e lamenti provenire dalle mura, con versi che sembrano provenire da una donna sofferente, o addirittura improvvisi abbassamenti di temperatura o rilevazioni acustiche anomale.

Il parco delle Fiabe: un’avventura per i più piccoli

Oltre a questo, il Castello di Gropparello è noto anche per il suo Parco delle Fiabe, che consente ai più piccoli di vivere un percorso magico e coinvolgente. È stato il primo parco emotivo d’Italia, ed è in grado di offrire ai più piccoli un’esperienza immersiva tra personaggi e miti, come cavalieri, dame, orchi, fate e folletti. Questo parco divertimenti si trasforma in un campo di battaglia dove i più piccoli possono combattere armati di spada e scudo, con lo scopo di aiutare il Cavaliere Bianco a difendere le mura del castello, sotto l’attacco di streghe ed orchi. Al termine dell’assedio i bambini vengono premiati ed insigniti come “Cavalieri del Castello”, rendendo l’esperienza per le famiglie indimenticabile.

Un punto di forza del Parco delle Fiabe di Gropparello sta proprio negli animatori che rappresentano questi personaggi medievali e che sono in grado di  accompagnare i bambini in questo viaggio tra fantasia e realtà.

Inoltre, negli ultimi anni al parco divertimenti viene festeggiato Halloween, uno degli eventi più attesi ed adatto a tutte le età, dove il tema, per ovvi motivi, è il paranormale.

Gropparello non è solo mistero e parco divertimenti

La visita al Castello di Gropparello permette di vivere diverse attività, oltre che l’opportunità di vivere esperienze intense e coinvolgenti. Oltre al Parco delle Fiabe, infatti, e alla leggenda del fantasma di Rosania, qui è possibile partecipare ad escursioni guidate che portano alla scoperta dei suoi segreti architettonici e delle sue antiche mura, dei suoi restauri ottocenteschi, mentre si ascoltano le storie legate alle battaglie avvenute proprio nella fortezza.

Inoltre, durante l’anno vengono organizzati diversi eventi speciali, come rievocazioni storiche e cene medievali, in cui vivere in prima persona l’atmosfera dell’epoca, combattendo e partecipando ad esperienza enogastronomiche uniche ed imperdibili. L’ideale per gli appassionati di storia e cultura.

Il Castello di Gropparello è molto più che un semplice castello. Si tratta di un luogo che permette di vivere esperienze uniche, fra miti e leggende, non escludendo momenti di divertimento per grandi e bambini al suo parco divertimenti.

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Cammino di Santiago breve: francese, inglese e portoghese

Quante volte si è sentito di parlare del Cammino di Santiago, soprattutto in questi ultimi anni quando la voglia di cambiare e di essere liberi è sempre più viva? Si tratta di un percorso che fin dal Medioevo ha attratto diversi milioni di pellegrini provenienti da tutta Europa e non solo. Per arrivare a destinazione si devono attraversare i territori di Francia e Spagna, per sentieri che alla fine portano alla cattedrale di Santiago de Compostela. Qui, secondo la tradizione cristiana, vengono custodite le reliquie di San Giacomo il Maggiore, uno degli apostoli di Gesù.

Questo itinerario oggi attira ed affascina viaggiatori provenienti da tutto il mondo, spinti da motivazioni che spesso vanno ben oltre la semplice fede religiosa. C’è chi sceglie di vivere questa esperienza con lo scopo di provare una ricerca interiore, chi, invece, vuole trovare pace e serenità, o, ancora, chi vuole sfidare sé stesso, sia dal punto di vista fisico, che mentale.

È innegabile quanto percorrere il Cammino di Santiago per tutta la sua lunghezza, possa rappresentare una sfida troppo impegnativa, soprattutto per chi non ha troppo tempo a disposizione o, semplicemente, non si sente pronto dal punto di vista fisico. Esiste, però, una soluzione. Anzi, ci sono diverse soluzioni che permettono di vivere ugualmente l’esperienza del pellegrinaggio. Si tratta del Cammino Francese breve, il Cammino Inglese ed il Cammino Portoghese. Ognuno di questi percorsi ha delle caratteristiche importanti, che lo contraddistinguono: scopriamole insieme.

Il Cammino Francese breve: da Sarria a Santiago

Il Cammino Francese breve è probabilmente il percorso più conosciuto e battuto del Cammino di Santiago. L’itinerario completo del cammino inizia dai Pirenei, per arrivare fino a Santiago de Compostela e per una lunghezza totale di circa 800 chilometri. Tuttavia, l’opzione di partire da Sarria è una valida ipotesi per chi vuole giungere a Compostela con poco tempo a disposizione o non vuole percorrere interamente il percorso.

Partire da Sarria è una delle scelte più popolari e vuol dire intraprendere l’ultimo tratto del Cammino Francese, partecipando ad un’esperienza autentica, tra paesaggi rurali e villaggi medievali. Tutto questo senza la necessità di sottoporsi ad una preparazione fisica intensa, come quella che sarebbe necessaria per l’intero cammino. Il Cammino Francese breve consente ai pellegrini di ottenere il Certificato di completamento del Cammino, in quanto supera la soglia minima dei 100 chilometri da percorrere a piedi.

Lungo questo percorso si attraversano tappe e luoghi incantevoli. Ad esempio, Portomarin, un villaggio medievale che venne trasferito pietra per pietra a causa della costruzione di una diga, oppure Melide ed Arzúa, famose per i loro prodotti enogastronomici. Si tratta di un percorso a stretto contatto con la natura, attraverso foreste di eucalipto, campi coltivati ed antiche strade romane, per un’immersione totale nella cultura e nelle tradizioni della regione della Galizia.

Tre pellegrini percorrono il Cammino di Santiago immersi nella natura e lungo un percorso di terra e ghiaia

Fonte: iStock

Tre pellegrini lungo il Cammino di Santiago

Il Cammino Inglese: da Ferrol a Santiago

Si tratta di un cammino meno conosciuto rispetto al Cammino Francese breve. Il Cammino Inglese ha origini che risalgono al movimento dei pellegrini britannici e scandinavi che, giungendo via mare, sbarcavano nei porti settentrionali della Spagna, per poi proseguire a piedi verso la città di Santiago e la sua cattedrale.

Questo percorso inizia a Ferrol, o, in alternativa, a La Coruña. La prima alternativa è probabilmente quella più popolare per questo tratto e comporta un percorso totale verso Santiago di circa 120 chilometri. Si tratta di una delle caratteristiche che identificano questa parte del Cammino come meno impegnativa ed accessibile, grazie anche ai suoi dislivelli moderati e la lunghezza contenuta.

Le tappe che caratterizzano il Cammino Inglese, lungo la costa, sono Miño, ad esempio, famosa per le spiagge, ma anche Pontedeume, con il suo famoso ponte di epoca medievale ancora perfettamente conservato. Questo contrasto storico e culturale con la pace della natura dei territori della Galizia è una delle peculiarità più affascinanti di questo cammino, che si aggiunge come ulteriore elemento di piacere al viaggio.

Il Cammino Portoghese: da Tui a Santiago

Infine, una terza alternativo al completo Cammino di Santiago, è il Cammino Portoghese, che parte da Tui, in Portogallo, verso Santiago de Compostela. Camminare lungo questo percorso consente di vivere un’esperienza molto profonda, soprattutto dal punto di vista culturale e spirituale. Il percorso completo parte da Lisbona, ma questa è una variante molto amata, permettendo ai pellegrini di partire direttamente dal confine tra Portogallo e Spagna.

Il Cammino Portoghese attraversa la Galizia meridionale ed offre una diversa varietà di paesaggi. Ad esempio, si passa da fiumi a foreste, attraverso piccoli villaggi rurali e numerose città storiche. Una delle tappe degne di nota è soprattutto la Chiesa della Madonna Pellegrina a Pontevedra, costruita nel lontano Diciottesimo secolo proprio in onore dei pellegrini in cammino verso Santiago.

Tra le tappe più significative e degne di nota del Cammino Portoghese si ricordano O Porriño, famoso centro cittadino per gli edifici tradizionali costruiti con il granito rosa, Caldas de Reis, località famosa per le sue terme, e la famosa Padron, il luogo in cui, secondo la leggenda, venne portato il corpo di San Giacomo via mare.

Quale cammino breve scegliere?

La scelta del cammino dipende da diversi fattori. Si deve tenere in considerazione, infatti, il tempo a disposizione, la preparazione fisica e le motivazioni personali che spingono il pellegrino ad intraprendere il percorso. Il Cammino Francese breve, ad esempio, è perfetto per chi desidera vivere l’essenza del pellegrinaggio verso Compostela, grazie anche alla tradizione che lo accompagna. Il Cammino Inglese, invece, è l’ideale per chi è alla ricerca di un percorso sicuramente più breve, ma allo stesso tempo ricco di storia e paesaggi unici. Mentre, il Cammino Portoghese offre una perfetta combinazione tra spiritualità e natura, rimanendo affascinati dal passaggio del confine tra Portogallo e Spagna.

Ognuno di questi percorsi più brevi rappresenta un modo unico per vivere l’esperienza del Cammino di Santiago, con la viva consapevolezza che l’arrivo a destinazione e la vista della Cattedrale di Santiago de Compostela sarà un traguardo indimenticabile, che resta per sempre nel cuore di chi percorre il pellegrinaggio.

Arrivo di un pellegrino davanti la Cattedrale di Santiago de Compostela, dopo aver concluso il Cammino di Santiago

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Pellegrino che ha concluso il Cammino di Santiago

Consigli pratici per il pellegrinaggio

Negli ultimi anni la percorrenza del Cammino di Santiago ha visto un incremento esponenziale di pellegrini, dovuto alla sua maggiore popolarità sui diversi canali social ed online, ma anche grazie alla crescente accessibilità di sempre più infrastrutture lungo questi percorsi.

Nonostante ciò bisogna tenere in considerazione il fatto che percorrere questi cammini non sia assolutamente facile. Per arrivare a destinazione bisogna essere ben preparati fisicamente: è necessaria, infatti, una grande resistenza per trasportare, anche per queste distanze più brevi, il proprio zaino. Un buon allenamento, soprattutto nelle settimane precedenti, può davvero fare la differenza. Inoltre, è consigliabile organizzare i propri spostamenti con estrema cura ed attenzione, soprattutto nei mesi tra maggio e settembre, che rappresentano il periodo di alta stagione.

Il Cammino di Santiago è un’esperienza che va vissuta a pieno e che rappresenta, qualsiasi sia la sua lunghezza, un’esperienza unica ed indimenticabile, che sia esso percorso per motivi di fede o spiritualità, ma anche come sfida personale.