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Carrara 2026, tanti vip a sostegno della candidatura della città toscana

Carrara, celebre in tutto il mondo per il suo marmo pregiato, è tra le cinque finaliste per il titolo di Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026. La candidatura della città toscana è sostenuta da numerosi artisti, sportivi, attori e personalità del giornalismo, convinti del valore culturale di questo “cantiere creativo”.

Tra i principali sostenitori spicca il nome del celebre tenore Andrea Bocelli, che ha scritto una lettera ufficiale al Ministero della Cultura, evidenziando l’importanza di Carrara come epicentro di arte e cultura. Bocelli ha voluto sottolineare come la storia millenaria della città, la sua bellezza naturale e la tradizione artistica, la rendano il luogo ideale per celebrare l’arte contemporanea.

Ma Bocelli non è l’unico personaggio noto a sostenere la candidatura della città. Lo affiancano infatti altre importanti figure del panorama artistico e sportivo italiano, tra cui il cantautore Francesco Gabbani, l’ex-portiere Gianluigi Buffon, i tennisti Lorenzo Musetti, Federico Bernardeschi, Brandon Nakashima, Renzo Furlan, oltre a personalità del cinema come Tilde Corsi, Andrea De Sica Daniela Airoldi, Matteo Taranto e Peter Chelsom.

Non mancano volti noti del giornalismo, tra cui Agnese Pini e Francesca Fialdini. A questi si aggiungono poi artisti internazionali di primo piano, del calibro di Davide Quayola, Fabio Viale e Cai Guo-Qiang, Giuseppe Veneziano, il designer Michel Boucquillon, che riconoscono Carrara come un punto di riferimento per l’arte contemporanea.

Carrara, città del marmo e dell’arte contemporanea

Da oltre 2000 anni, Carrara è sinonimo di marmo e di arte. Le sue cave hanno fornito il prezioso materiale per la costruzione di monumenti iconici come il Colosseo e la Colonna Traiana nell’antica Roma, e per i capolavori del Rinascimento, quando Michelangelo vi estraeva il marmo per le sue sculture immortali. Oggi, la città si proietta nel futuro come centro creativo, capace di attrarre artisti da tutto il mondo grazie alle sue maestranze e al marmo bianco statuario, uno dei più pregiati al mondo.

La candidatura a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026 punta quindi a consolidare questo ruolo di Carrara come polo d’innovazione culturale, dove la sperimentazione e la collaborazione tra artisti e artigiani si fondono in un percorso di crescita continua. Senza dimenticare che è già stata riconosciuta dall’UNESCO come Città Creativa per l’arte e l’artigianato, e questa proposta rappresenta un ulteriore passo verso il riconoscimento internazionale del suo potenziale creativo.

Il mudaC, museo delle arti Carrara

Tra le istituzioni che meglio rappresentano il legame di Carrara con l’arte contemporanea c’è il mudaC, Museo delle Arti Carrara. Inaugurato nel 2012, si trova nel suggestivo ex convento di San Francesco e ospita una collezione permanente di opere provenienti dalle Biennali Internazionali di Scultura, oltre a nuove acquisizioni di artisti contemporanei. Qui, artisti di fama mondiale come Maurizio Cattelan, Jeff Koons e Damien Hirst hanno esposto le loro opere, dimostrando come la città della Toscana sia un centro vitale per l’arte contemporanea.

Il museo non solo celebra la scultura, ma anche altre forme artistiche, come il disegno, l’installazione, il video e la fotografia, documentando l’evoluzione dei linguaggi artistici dalla seconda metà del Novecento fino ai giorni nostri.

Il CARMI e il Parco della Padula

Un altro punto di riferimento per l’arte a Carrara è il CARMI, Museo Carrara e Michelangelo, situato nella storica Villa Fabbricotti, dedicato al grande scultore rinascimentale e al suo profondo legame con il marmo di Carrara. Attraverso mostre e installazioni, il CARMI illustra l’impatto di Michelangelo sulla città e celebra la continua vitalità del marmo come materiale artistico.

Il complesso è circondato dal Parco della Padula, uno spazio verde che è stato trasformato in un parco di scultura ambientale, dove installazioni di grandi artisti come Sol Lewitt, Robert Morris e Mario Merz si integrano perfettamente nella natura, creando un’esperienza unica di fruizione dell’arte contemporanea.

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Ponte del 1° novembre, sagre ed eventi in Italia

Con l’arrivo di novembre, l’Italia si accende di profumi e sapori autunnali, grazie alle numerose sagre e manifestazioni che celebrano le eccellenze gastronomiche del territorio. Dal nord al sud, per il ponte di Ognissanti borghi e città si preparano ad accogliere turisti e appassionati con eventi che fondono tradizione, arte e buon cibo in un’atmosfera unica. Dal tartufo bianco di Alba allo zafferano di Cascia, dalle castagne di Vallerano alla strazzata lucana, ogni angolo del Paese offre occasioni per gite fuori porta alla scoperta dei sapori tipici e della cultura locale. Ecco una selezione delle sagre e degli eventi più attesi del weekend dal 1 al 3 novembre.

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, San Lorenzo Dorsino (TN) ospita la Sagra della Ciuìga, una celebrazione del salame tipico trentino a base di carne suina e rape, oggi presidio Slow Food. Il borgo si anima con stand gastronomici, artigianato locale, degustazioni e passeggiate culturali. Venerdì 1 novembre, la cantina Rotari Mezzacorona aprirà il percorso enologico “Dolomiti Wine Experience”, che accompagnerà i visitatori alla scoperta dei migliori vini della Piana Rotaliana Königsberg. Domenica 3 novembre le degustazioni di Cantina De Vigili chiudono quattro giorni all’insegna dei sapori autentici trentini e dell’eccellenza vinicola.

Sagra della Ciuìga

Fonte: Ufficio Stampa

Sagra della Ciuìga a San Lorenzo Dorsino (TN)

Sagra MeleMiele a Baceno (VB)

Nel pittoresco borgo di Baceno (VB), immerso nei colori autunnali del Verbano Cusio Ossola, si tiene la 32ª edizione della Sagra MeleMiele dall’1 al 3 novembre. L’evento celebra le eccellenze del territorio dell’Alto Piemonte, in particolare mele e miele, prodotti secondo metodi tradizionali e rispettosi dell’ambiente. Centro della manifestazione è un’ampia mostra-mercato all’aperto, dove si potranno degustare non solo frutti e miele, ma anche altri prodotti tipici montani. Un’occasione da non perdere per scoprire la cucina genuina di queste terre, immersi in un contesto naturale di rara bellezza.

RossoBarbera a Costigliole d’Asti (AT)

Dal 1 al 4 novembre, con RossoBarbera il Castello di Costigliole d’Asti si trasforma nel più grande banco d’assaggio dedicato alla Barbera. Con oltre 200 cantine e 400 etichette da scoprire, la manifestazione offre un’esperienza immersiva tra le Langhe, il Roero e il Monferrato, durante la quale gli appassionati potranno partecipare a degustazioni guidate da sommelier di AIS Piemonte e workshop dedicati al vino. Da non perdere il Mercatino della Rocca, la Barbera Academy e la mostra Barbera Forever, che racconta la storia del vitigno attraverso le sue annate più iconiche. Anche la gastronomia sarà protagonista, con abbinamenti gourmet di prodotti locali di alta qualità. Per facilitare l’accesso all’evento RossoBarbera, saranno disponibili pullman con partenze da Torino, Milano e Genova.

“È Autunno, è Taragna!” a Spirano (BG)

Anche nel weekend di Ognissanti, Spirano (BG) festeggia l’autunno con la polenta Taragna, protagonista assoluta al Palaspirà. La gustosa pietanza, a base di farina di mais e grano saraceno, viene preparata con maestria e servita con spezzatini e brasati. L’evento prevede inoltre serate musicali, mercatini di prodotti locali e tante attività per i più piccoli. Special guest di questa 10ª edizione sarà “Il Tagliere delle Orobie”, una selezione di formaggi delle valli bergamasche. L’edizione 2024 avrà anche uno scopo solidale con il sostegno alla Cooperativa Agreo, che promuove l’inserimento lavorativo di persone in situazioni di fragilità.

Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (CN)

Com’è tradizione da decenni, da ottobre a dicembre Alba (CN) uno degli eventi gastronomici più prestigiosi d’Italia: la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco. E anche il weekend del 1-3 novembre sarà dedicato alla celebrazione del prezioso Tuber magnatum Pico, con il Mercato Mondiale del Tartufo, dove si potranno acquistare esemplari di alta qualità. La manifestazione prevede inoltre cooking show con chef di fama internazionale, seminari e degustazioni di vini pregiati. Un’esperienza imperdibile per gli amanti del tartufo e della cucina d’eccellenza, immersi nel suggestivo paesaggio delle Langhe.

Volterragusto a Volterra (PI)

A Volterra (PI), uno dei gioielli della Toscana, dall’1 al 3 novembre va in scena Volterragusto, che unisce cultura, storia e gastronomia. In concomitanza con la Mostra Mercato del Tartufo Bianco e dei prodotti tipici dell’Alta Val di Cecina, il borgo toscano diventa la meta ideale per gli amanti del buon cibo. Oltre alla possibilità di assaggiare eccellenze locali come formaggi, salumi e vini, i visitatori potranno assistere al tradizionale Palio dei Caci, una competizione che mescola tradizione e divertimento. Tra cortili storici e piazze medievali, Volterragusto offre un’esperienza unica, tra sapori autentici e spettacoli folkloristici.

XXII Festa della Castagna a Vallerano (VT)

Il suggestivo borgo di Vallerano (VT), nel cuore della Tuscia viterbese, si vivacizza il 2 e 3 novembre per la XXII Festa della Castagna, che celebra la regina dell’autunno con un programma ricco di eventi per grandi e piccini. Visite guidate nei boschi e al borgo, giochi popolari, colazioni contadine e pigiature dell’uva sono solo alcune delle attività che renderanno speciale questa edizione. Immancabili caldarroste e un bicchiere di vino caldo per riscaldare l’atmosfera tra le antiche vie del paese. La festa è un omaggio alla tradizione agricola locale, con degustazioni nelle cantine aperte e piatti pensati appositamente per esaltare la castagna di Vallerano.

castagne arrosto

Fonte: iStock

Castagne arrosto sul fuoco

Sibillini in Rosa a Montedinove (AP)

Il 2 e 3 novembre, Montedinove (AP), nel cuore dell’entroterra ascolano, celebra la 14ª edizione di “Sibillini in Rosa”, un evento imperdibile per gli amanti dei prodotti tipici e della gastronomia locale. Protagonista assoluta è la mela rosa, presidio Slow Food, con le sue proprietà nutrizionali e una grande versatilità in cucina. Sabato 2 novembre, un incontro al mattino presso il Museo della Mela Rosa approfondirà le qualità uniche di questo frutto antico. La festa culminerà domenica pomeriggio con l’esibizione degli sbandieratori della Quintana di Ascoli Piceno e uno show cooking dei fratelli Orso. Stand gastronomici e spettacoli di artisti di strada animeranno il centro storico, offrendo ai visitatori la possibilità di gustare piatti tipici stagionali.

XXIII Mostra Mercato dello Zafferano di Cascia (PG)

Dal 31 ottobre al 3 novembre, il borgo umbro di Cascia (PG) ospita la XXIII Mostra Mercato dello Zafferano, dedicata all’”oro rosso”, che vede il centro storico trasformarsi in un palcoscenico di sapori e profumi. I numerosi stand propongono in vendita lo zafferano locale, coltivato con cura e passione. Mentre tra degustazioni, showcooking e laboratori, i visitatori potranno scoprire le numerose applicazioni culinarie di questa preziosa spezia. Non mancheranno momenti di intrattenimento con musica e spettacoli.

Sagra della Castagna a Sante Marie (AQ)

Dal 1 al 3 novembre, l’antico borgo abruzzese di Sante Marie (AQ) accoglie la 51ª edizione della Sagra della Castagna, evento tra i più longevi d’Abruzzo con un ricco programma di degustazioni, spettacoli e passeggiate. Le antiche cantine del paese si trasformeranno in osterie dove sarà possibile assaporare piatti tipici come arrosticini e polenta, accompagnati da vin brulé e dolci tradizionali a base di castagne, per un viaggio tra i sapori locali, con momenti di intrattenimento pensati per tutta la famiglia.

Sagra della Strazzata a Castel Lagopesole di Avigliano (PZ)

Dal 1 al 3 novembre, Castel Lagopesole (PZ) ospita la rinomata Sagra della Strazzata, dedicata alla focaccia lucana con il pepe nell’impasto, farcita con salumi, formaggi e altre prelibatezze. Tra spettacoli di falconeria, mercatini artigianali e musica dal vivo, il borgo si riempie di vita. Gli stand gastronomici proporranno piatti tipici come il provolone impiccato e il baccalà con peperoni cruschi, ma la vera protagonista sarà comunque la Strazzata. Ogni giornata sarà arricchita da passeggiate nei boschi di Federico II, concerti ed esibizioni di artisti di strada, per un weekend all’insegna del gusto e del divertimento.

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Sogni un viaggio in Groenlandia? Stanno per aprire 3 aeroporti

Sarà presto molto più facile raggiungere la Groenlandia. A fine novembre verrà infatti inaugurato un nuovo aeroporto internazionale nella capitale, Nuuk, che sarà quindi collegata direttamente a Copenaghen, in Danimarca, Paese al quale l’isola più grande del mondo appartiene amministrativamente. L’apertura del nuovo scalo rappresenta un passo fondamentale per rendere il Paese più accessibile ai turisti, in particolare gli appassionati di viaggi d’avventura e di esplorazione, desiderosi di scoprire i suoi paesaggi spettacolari.

Secondo quanto riporta The Independent, l’aeroporto di Nuuk è solo il primo di una serie di nuovi scali internazionali che verranno aperti nei prossimi anni. Entro il 2026 si prevede l’inaugurazione di altri due aeroporti a Ilulissat e Qaqortoq, nel sud della Groenlandia, che permetteranno di attraversare l’isola in meno di un’ora e mezza.

Nuove rotte aeree dall’Europa e dagli Stati Uniti

Le rotte da Nuuk a Copenhagen sono già state pianificate per l’inverno, con cinque voli settimanali che diventeranno sei durante le festività e otto in estate. La prossima stagione estiva anche SAS opererà voli diretti da Copenaghen per la capitale groenlandese a partire dal 27 giugno, rafforzando quindi la posizione dello scalo danese come principale hub europeo per le connessioni con la Groenlandia. Anche la compagnia aerea statunitense United Airlines ha annunciato che offrirà voli diretti per Nuuk da New York durante i mesi estivi, diventando così il primo vettore a volare dal Nord America.

Secondo Visit Greenland, l’ente turistico del territorio, queste nuove infrastrutture permetteranno voli più frequenti e a prezzi competitivi rispetto ai collegamenti attuali, rendendo la Groenlandia una destinazione più attraente per i visitatori. Territorio autonomo del Regno di Danimarca situato tra l’Oceano Artico e l’Atlantico, nel 2019 il Paese ha registrato circa 100.000 visitatori, di cui 46.000 passeggeri di navi da crociera.

Numeri esigui rispetto al potenziale del Paese, dovuti in gran parte alla difficoltà dei collegamenti. Attualmente, i turisti europei che desiderano visitare Nuuk devono fare scalo all’ex aeroporto militare di Kangerlussuaq per poi prendere un volo domestico fino alla meta finale, un tragitto decisamente poco pratico, oltre che costoso. Mentre per i viaggiatori provenienti dal Nord America o dal Regno Unito il percorso consigliato finora è via Islanda, con un ulteriore cambio di volo.

Stando a The Independent, la costruzione della nuova pista di Nuuk, lunga 2.200 metri, è iniziata nel 2020 e il completamento del progetto era inizialmente previsto per il 2023, ma è stato ritardato a causa della pandemia di Covid-19. L’aeroporto è dotato di due raccordi, una torre di controllo, un terminal passeggeri e Greenland Airports ha anche stretto una collaborazione con l’azienda spagnola Comsa per la fornitura di attrezzature tecniche, che miglioreranno la sicurezza degli atterraggi in condizioni meteorologiche avverse, riducendo il rischio di cancellazioni.

Nuove prospettive per il turismo internazionale

Visit Greenland e Greenland Airports sperano che questi sviluppi infrastrutturali, insieme a una maggiore promozione delle attrattive naturali della Groenlandia, che annovera paesaggi vulcanici, fiordi, vallate e montagne di basalto, possano aprire le porte al turismo internazionale. Tuttavia, le autorità locali sono al tempo stesso consapevoli della necessità di trovare un equilibrio tra la crescita del turismo e il benessere delle comunità locali.

Hjörtur Smárason, direttore di Visit Greenland, ha sottolineato che “la Groenlandia ha molto da offrire ai turisti, e se vogliamo attrarne di più, è necessario diffondere il nostro messaggio e far conoscere il territorio a un pubblico più ampio. Allo stesso tempo, vogliamo crescere in modo responsabile, attirando i turisti giusti e lavorando con partner che possano aiutarci a raggiungere questo obiettivo”.

Secondo Jens Laurisden, amministratore delegato di Greenland Airports, il nuovo aeroporto non solo migliorerà il collegamento per i turisti, ma rappresenta anche un’opportunità di connessione con il resto del mondo per i residenti, favorendo anche nuove opportunità di business. “Questo progetto trasformerà la Groenlandia, posizionandola come una meta turistica autonoma. Non stiamo solo aprendo un nuovo aeroporto, stiamo aprendo la Groenlandia al mondo, creando opportunità di crescita in ogni settore”, ha detto.

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Inverno al sole del Mediterraneo, la crociera novità di MSC Sinfonia

Con una serie di crociere nel Mediterraneo che beneficiano di un clima mite e soleggiato anche in autunno inoltrato, MSC Crociere propone di prolungare la stagione delle vacanze fino in prossimità delle festività natalizie e oltre. Grande novità per quest’inverno è il nuovo itinerario di MSC Sinfonia, che per la prima volta navigherà per tutta la stagione invernale verso il Mediterraneo Orientale, toccando Grecia e Turchia, con partenza da Bari.

L’itinerario di 7 notti si preannuncia decisamente affascinante, con tappe al Pireo (Atene), nelle isole greche di Corfù e Mykonos, oltre a Izmir e Istanbul, in Turchia. L’ideale per chi desidera unire relax e scoperta culturale, approfittando di temperature gradevoli, perfette per esplorare le ricchezze storiche, artistiche e gastronomiche di ogni destinazione, ma senza il caldo opprimente e le folle di turisti dei mesi estivi. Le mete del viaggio, infatti, offrono non solo magnifici paesaggi, ma anche un patrimonio culturale millenario da scoprire con calma e tradizioni enogastronomiche di altissima qualità tutte da gustare.

Alla scoperta dei tesori della Turchia

Fra i vari scali in programma, Izmir, affacciata sulla costa della Turchia, spicca con una media di 295 ore di sole a ottobre e temperature che raggiungono i 25 gradi. Immersa tra colline verdeggianti con una splendida vista sul mare Egeo, è un mix perfetto di natura e cultura. È infatti famosa per il suo legame con l’antica Efeso, una delle sette meraviglie del mondo antico, e offre un tuffo nella storia con straordinari monumenti come il Teatro e la Biblioteca di Celso. Izmir è anche celebre per la sua cucina locale a base di pesce fresco, con specialità tipiche come il balık ekmek, un gustoso panino con pesce fritto, e il kumpir, una patata cotta al forno farcita con ingredienti vari.

Crocevia tra Oriente e Occidente, Istanbul è una delle tappe di punta della crociera con le sue meraviglie architettoniche, tra cui la maestosa Hagia Sophia e la stupenda Moschea Blu. Durante lo scalo ci si può immergere nel caleidoscopico Gran Bazar, uno dei mercati coperti più grandi del mondo, dove acquistare spezie, artigianato locale, e lasciarsi tentare dalla stuzzicante gastronomia locale, che spazia dai piatti più semplici, come i meze e il kebab, ai dolci più elaborati, come il baklava.

Il fascino intramontabile dell’antica Grecia

Con giornate autunnali piacevolmente soleggiate, Atene offre ai viaggiatori l’opportunità di visitare i suoi celebri siti storici, come l’Acropoli, il Tempio di Zeus e l’Agorà, con il clima ideale per apprezzare a fondo questi monumenti che raccontano storie della grandiosa civiltà che ha influenzato profondamente il pensiero e l’arte occidentale. Da non perdere una passeggiata tra i quartieri di Plaka e Monastiraki dove immergersi nell’atmosfera vibrante della città moderna, tra mercati, boutique e ristoranti che servono piatti tipici come la moussaka e il souvlaki.

Le isole greche di Corfù e Mykonos, con il loro fascino naturale, sono il perfetto coronamento dell’itinerario. Corfù conquista i visitatori con colline verdeggianti, spiagge dalle acque cristalline e l’architettura in stile veneziano che riflette il suo passato sotto il dominio della Serenissima. Mentre Mykonos, la più vivace delle Isole Cicladi, fuori stagione appare in tutta la sua abbagliante bellezza, ulteriore conferma che questa crociera invernale a bordo di MSC Sinfonia è un’occasione unica per esplorare il Mediterraneo in un periodo dell’anno più tranquillo, godendo di ogni destinazione a un ritmo rilassato e autentico.

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C’è anche una città italiana nella Best in Travel 2025 di Lonely Planet

Come ogni anno, la celebre casa editrice Lonely Planet, nota in tutto il mondo per le sue guide turistiche, ha pubblicato la guida Best in Travel 2025 in cui vengono elencate ai viaggiatori le 10 migliori destinazioni di viaggio in categoria regioni, città e Paesi e anche le 10 tendenze del prossimo anno nel mondo travel.

Tra le destinazioni top del 2025 nella categoria città è stata inserita la nostra Genova, l’unica città italiana a comparire nell’edizione di quest’anno. Scopriamo insieme i motivi che hanno spinto Lonely Planet a omaggiare la nostra terra con questo riconoscimento.

Un plauso per Genova, tra le mete di Best Travel 2025

Best in Travel 2025 è una delle più attese pubblicazioni annuali nel settore del turismo e per tutti gli appassionati girovaghi del mondo. Lonely Planet è una casa editrice australiana, fondata da Tony e Maureen Wheeler, che da decenni guida i viaggiatori alla scoperta delle mete più affascinanti del pianeta.

Tra le 10 città imperdibili segnalate ai viaggiatori per l’anno che verrà spicca il capoluogo ligure in Italia: Genova si distingue in un elenco di città provenienti da tutto il mondo, tra cui Tolosa (Francia), Puducherry (India), Bansko (Bulgaria), Chiang Mai (Thailandia), Pittsburgh (Stati Uniti), Osaka (Giappone), Curitiba (Brasile), Palma (Spagna) ed Edmonton (Canada).

La selezione di Lonely Planet si concentra ogni anno su destinazioni emergenti o meno conosciute rispetto alle grandi capitali del turismo, come Roma, Parigi o Venezia, con l’obiettivo di far scoprire agli esploratori luoghi più autentici e ricchi di fascino. La guida Best in Travel 2025 sarà disponibile in libreria dal 25 ottobre, ma un’anteprima è già accessibile online.

Genova: città unica e piena di vita

Nelle motivazioni della scelta che hanno premiato la città di Genova, Lonely Planet elogia la città ligure definendola una città portuale “a sé stante”, caratterizzata da una “vitalità potente” che si riflette nella sua costa selvaggia e nelle sue tradizioni.

La guida sottolinea, inoltre, come i genovesi tendano a proteggere gelosamente la loro città, temendo che la popolarità possa offuscarne parte del fascino autentico. Genova, però, merita tutta l’attenzione per la sua storia straordinaria: una città capace di mettere in piedi una flotta poderosa, accumulare immense ricchezze e creare il celebre pesto al basilico, un’eccellenza gastronomica ammirata in tutto il mondo.

Esperienze imperdibili per chi visita Genova

Secondo la guida, Genova offre una serie di esperienze che non possono mancare in un itinerario a spasso nella città. Tra le più consigliate, vi è una passeggiata attraverso i famosi caruggi, i vicoli stretti del centro storico, per ammirare la bellezza dei Palazzi dei Rolli, edifici storici dichiarati Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Gli amanti della cucina non possono perdere le infinite varianti del pesto, disponibili in luoghi come il Mercato Orientale o nei tanti ristoranti della città.

Un altro punto d’interesse indicato da Lonely Planet è il Porto Antico, dove l’Acquario di Genova e la Biosfera sono definiti “straordinari” e offrono un’esperienza unica per famiglie e appassionati di natura. Per una pausa dolce, la Pasticceria Marescotti di Cavo, situata in Via di Fossatello, rappresenta un indirizzo storico dove assaporare prelibatezze tipiche. Infine, una passeggiata lungo la costa fino a Boccadasse, un borgo marinaro incantevole, offre ai visitatori l’opportunità di vivere l’atmosfera delle Cinque Terre senza allontanarsi troppo dalla città.

Genova ha quindi conquistato il suo posto nella nuova edizione Best Travel 2025 di Lonely Planet grazie alla sua autenticità, alla ricchezza del suo patrimonio storico e alla sua identità unica, tutti ingredienti di un mix che la rendono una meta imperdibile per il prossimo anno.

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Dove andare in vacanza per il Ponte dell’Immacolata del 2024

Il Ponte dell’Immacolata 2024 quest’anno abbraccia il weekend che va dal venerdì 6 alla domenica 8 dicembre ed è l’occasione perfetta per staccare dalla routine e godersi una breve vacanza, sia in Italia che in Europa.

Con le festività del Natale che si avvicinano, molte destinazioni si vestono a festa, offrendo ai viaggiatori eventi, mercatini di Natale e atmosfere magiche che rendono questo periodo dell’anno ancora più speciale. Se siete alla ricerca di idee su dove andare per il Ponte dell’Immacolata, questo articolo vi propone una guida completa per scegliere la vostra meta ideale, dalle città d’arte ai borghi medievali, dalle terme alle destinazioni last minute, senza dimenticare le numerose idee di viaggio con bambini.

Dove andare per il Ponte dell’Immacolata in Italia

L’Italia, con la sua varietà di paesaggi e ricchezze culturali, è una delle mete migliori per un weekend prolungato come quello del Ponte dell’Immacolata. Dai borghi caratteristici alle grandi città d’arte, le possibilità di scelta sono praticamente infinite.

Città d’arte in Italia 

Firenze

Una delle destinazioni più affascinanti per il Ponte dell’Immacolata è Firenze. La città toscana offre numerosi eventi legati alle festività natalizie, come il tradizionale accendersi dell’albero di Natale in Piazza del Duomo. I mercatini di Natale, che animano la città con le loro bancarelle ricche di prodotti artigianali e prelibatezze culinarie, sono un appuntamento imperdibile. Inoltre, visitare Firenze a dicembre significa scoprire i suoi musei e monumenti con un’atmosfera diversa, meno affollata, ma pur sempre incantevole.

Roma

La Città Eterna è sempre una scelta ideale per una breve fuga. Durante il Ponte dell’Immacolata, Roma si trasforma in un magico scenario natalizio. Gli eventi più attesi includono l’accensione dell’albero di Natale in Piazza San Pietro e il presepe che ogni anno attira migliaia di visitatori. Passeggiando per Via Condotti o Piazza Navona, potrete godervi le luci natalizie e i mercatini. Non mancano poi le tradizionali celebrazioni religiose, come la benedizione del Papa l’8 dicembre.

Venezia

Se desiderate un’esperienza più tranquilla ma altrettanto suggestiva, Venezia durante il Ponte dell’Immacolata è un gioiello da scoprire. Lontana dal caos estivo, la città lagunare offre uno scenario unico con i suoi canali e ponti avvolti dalla nebbia, creando un’atmosfera misteriosa e romantica. Piazza San Marco illuminata e i mercatini di Natale sparsi per la città sono la cornice perfetta per una vacanza invernale anche nel weekend.

Borghi pittoreschi in Italia

San Gimignano

Immerso nella campagna toscana, San Gimignano è il borgo perfetto per chi cerca un’atmosfera medievale e suggestiva. Durante il Ponte dell’Immacolata, il borgo si anima con eventi culturali e mercatini che celebrano le tradizioni toscane. Le sue torri storiche e le piazze illuminate regalano uno scenario da fiaba, ideale per una passeggiata romantica o un soggiorno tranquillo lontano dal caos cittadino.

Matera

La città dei Sassi è un’altra meta imperdibile per chi desidera vivere un Ponte dell’Immacolata in un borgo unico al mondo. I vicoli scavati nella roccia, le case-grotta e le chiese rupestri di Matera offrono uno spettacolo suggestivo. A dicembre, la città si prepara a festeggiare il Natale con luci e decorazioni che aggiungono fascino a un luogo già di per sé straordinario.

Alberobello

Se ami le atmosfere particolari, Alberobello in Puglia è una meta da non perdere. I suoi trulli, le caratteristiche costruzioni coniche, diventano ancora più affascinanti durante il periodo natalizio. Il borgo offre anche numerosi eventi tradizionali, mercatini e, spesso, anche spettacoli di luci che rendono l’esperienza ancora più magica.

Alberobello, Natale

Fonte: iStock

I trulli di Alberobello illuminati

Dove andare per il Ponte dell’Immacolata in Europa

Se state pensando di sfruttare il Ponte dell’Immacolata per fare un viaggio in Europa, le opzioni sono altrettanto interessanti. Molte città europee si illuminano con spettacolari mercatini di Natale e offrono numerose attività per grandi e piccini.

La Ville Lumière, Parigi

Parigi è sempre una buona idea, ma durante il periodo natalizio la città si trasforma in un vero e proprio paese delle meraviglie. Gli Champs-Élysées si illuminano con migliaia di luci, le vetrine dei grandi magazzini sono decorate a festa e i mercatini di Natale offrono delizie culinarie, come i tradizionali macarons, e prodotti artigianali perfetti per i vostri regali. Una passeggiata sotto la Tour Eiffel illuminata, seguita da una crociera sulla Senna, è un’esperienza indimenticabile da vivere per il Ponte dell’Immacolata.

La regale Vienna

La capitale austriaca è la regina dei mercatini di Natale e offre un’atmosfera fiabesca durante il mese di dicembre. Il Wiener Christkindlmarkt, davanti al Municipio, è uno dei mercatini più famosi al mondo e a dicembre tutta la città si riempie di bancarelle che vendono artigianato locale e dolci tipici come il Lebkuchen. Non mancano spettacoli di musica classica e concerti che rendono il soggiorno a Vienna ancora più speciale.

La romantica Praga

Praga è un’altra meta europea ideale per la vacanza del Ponte dell’Immacolata. La città ceca, con i suoi tetti innevati e i suoi mercatini natalizi, sembra uscita da un libro di fiabe. Piazza della Città Vecchia e Piazza San Venceslao sono i luoghi centrali dove si svolgono i mercatini e offrono una vasta gamma di prodotti artigianali, decorazioni natalizie e specialità gastronomiche locali. Una passeggiata lungo il Ponte Carlo, con vista sul Castello di Praga, è un’esperienza magica, soprattutto al calar del sole.

Colmar, nella fiabesca Alsazia

Colmar, incantevole cittadina nel cuore dell’Alsazia, è una meta perfetta per il ponte dell’Immacolata. Durante questo periodo, il centro storico si trasforma in un villaggio fiabesco grazie ai celebri mercatini di Natale, con le sue case a graticcio illuminate e le stradine acciottolate decorate a festa. Da non perdere la “Petite Venise”, pittoresco quartiere attraversato da canali e il Museo Unterlinden, che ospita capolavori come il Retablo di Issenheim.

Colmar, Natale

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La magia di Colmar a Natale

Ponte dell’Immacolata, idee di viaggio last minute

Se non avete ancora deciso dove andare per il Ponte dell’Immacolata 2024, ci sono numerose opzioni last minute che potrebbero fare al caso vostro. Grazie alle tantissime offerte di voli low cost e pacchetti viaggio, organizzare una fuga all’ultimo minuto non è poi così difficile come si possa credere.

Copenaghen, la capitale danese

Copenaghen è perfetta per un viaggio last minute durante il Ponte dell’Immacolata. La capitale danese si riempie di luci natalizie e il famoso parco di divertimenti Tivoli si trasforma in un villaggio di Natale. I suoi mercatini, i locali accoglienti e l’atmosfera hygge rendono Copenaghen una delle mete più piacevoli da visitare a dicembre.

Bruges, architettura medievale in Belgio

Se siete alla ricerca di una destinazione meno affollata ma altrettanto affascinante, Bruges, nel cuore del Belgio, è la scelta giusta. Questo gioiello medievale, con i suoi canali e le stradine acciottolate, diventa ancora più pittoresco durante il periodo natalizio. I mercatini di Natale e la pista di pattinaggio sul ghiaccio in Piazza del Mercato creano un’atmosfera da sogno, perfetta per una breve fuga invernale.

Ponte dell’Immacolata alle terme

Un’altra opzione rilassante per il Ponte dell’Immacolata è quella di trascorrere qualche giorno alle terme. In Italia ci sono numerosi centri termali che offrono trattamenti benessere, piscine riscaldate e paesaggi incantevoli, perfetti per rigenerarsi, ma anche fuori dal nostro Paese non mancano le opzioni.

Le Terme di Saturnia in Toscana

Le Terme di Saturnia, con le loro acque solfuree naturali che sgorgano a una temperatura costante di 37°C, sono una delle mete termali più famose d’Italia. Situate nella Maremma toscana, sono una location suggestiva per chi cerca relax e tranquillità durante il Ponte dell’Immacolata.

Abano Terme, Veneto

Abano Terme è una delle località termali più antiche e rinomate d’Europa. Con le sue acque curative e un’offerta di spa e trattamenti benessere di alta qualità, è la destinazione perfetta per chi vuole prendersi una pausa rigenerante durante il weekend dell’Immacolata.

Bucarest, Romania

Le terme di Bucarest, note come Therme București, rappresentano una delle più grandi e moderne oasi di benessere d’Europa. Situate a pochi chilometri dal centro della città, queste terme propongono un’esperienza unica di relax e rigenerazione. Con acque termali provenienti da una falda profonda 3.100 metri, il complesso include piscine riscaldate, saune a tema, aree di relax e numerosi trattamenti spa.

Ponte dell’Immacolata con bambini

Viaggiare con bambini può essere un’esperienza indimenticabile, soprattutto durante il periodo natalizio, quando le città si illuminano di luci e i più piccoli della famiglia vivono grandi emozioni. Molte destinazioni offrono attività e attrazioni pensate appositamente per i più piccoli, rendendo il viaggio piacevole per tutta la famiglia.

Gardaland Magic Winter, Veneto

Per un’esperienza a tema natalizio che farà impazzire i bambini, Gardaland Magic Winter è una scelta perfetta. Durante il Ponte dell’Immacolata, il famoso parco divertimenti si trasforma in un villaggio natalizio con spettacoli, attrazioni a tema e l’incontro con Babbo Natale.

Bolzano, Alto Adige

Bolzano è una delle destinazioni più adatte per una vacanza con i bambini. I mercatini di Natale sono ricchi di bancarelle con dolci e giocattoli, e il Villaggio di Babbo Natale nel centro della città è un’attrazione imperdibile per i più piccoli.

Disneyland Paris, Francia

Per un’esperienza magica in famiglia durante il Ponte dell’Immacolata, Disneyland Paris è la meta ideale. Il parco si trasforma in un regno incantato durante le festività natalizie, con spettacoli, parate e decorazioni che lasciano senza fiato. I bambini potranno incontrare i loro personaggi preferiti in un’atmosfera a dir poco da sogno.

Mercatini di Natale per il Ponte dell’Immacolata

Bolzano

Il Mercatino di Natale di Bolzano è uno dei più famosi d’Italia. Situato in Piazza Walther, propone ai visitatori una vasta gamma di prodotti artigianali e gastronomici tipici dell’Alto Adige, come il vin brulé e gli Strudel. Bolzano è una meta perfetta per vivere l’atmosfera natalizia in un contesto alpino, con eventi e concerti che accompagnano le festività.

Merano

A pochi chilometri da Bolzano, il Mercatino di Merano è altrettanto suggestivo. Le bancarelle lungo il fiume Passirio offrono prodotti artigianali, dolci tipici e prelibatezze locali. Le famiglie potranno divertirsi nella pista di pattinaggio sul ghiaccio o fare un giro sulla giostra tradizionale.

Napoli

Napoli è famosa per la tradizione del presepe e una passeggiata lungo la via San Gregorio Armeno durante il Ponte dell’Immacolata è un’esperienza imperdibile. Oltre alle botteghe che vendono statuette del presepe artigianali, la città ospita anche mercatini di Natale con prodotti tipici e decorazioni.

Bressanone e Vipiteno

Bressanone e Vipiteno, due gioielli dell’Alto Adige, offrono un’esperienza natalizia indimenticabile durante il periodo dei mercatini di Natale. A Bressanone, il Duomo illuminato e la storica Piazza del Duomo fanno da cornice a bancarelle ricche di artigianato locale, dolci tipici e decorazioni natalizie. Non mancano le attrazioni culturali, come il famoso Light Musical Show nel Palazzo Vescovile. Vipiteno, con la sua Torre delle Dodici che domina la piazza, offre un’atmosfera altrettanto suggestiva, con stand che espongono prodotti artigianali e gastronomici della tradizione sudtirolese. Entrambe le città sono perfette per immergersi nella magia del Natale tra luci, sapori e antiche tradizioni alpine.

Vipiteno, Natale

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I mercatini di Natale a Vipiteno

Mercatini di Natale in Europa

Norimberga, Germania

Il Christkindlesmarkt di Norimberga è uno dei mercatini di Natale più antichi e iconici d’Europa. Le bancarelle di legno decorate a festa riempiono la piazza centrale della città, offrendo prodotti artigianali, decorazioni natalizie e il famoso Lebkuchen (pan di zenzero). L’atmosfera è resa ancora più speciale dagli spettacoli e dalle tradizioni locali.

Strasburgo, Francia

Strasburgo si autoproclama la “Capitale del Natale”, e il suo mercatino è uno dei più famosi in Europa. La città si veste a festa, con luci natalizie che decorano ogni angolo e una grande varietà di prodotti in vendita. L’albero di Natale in Place Kléber è uno degli elementi più fotografati del mercatino.

Budapest, Ungheria

Il mercatino di Natale di Budapest, che si svolge in Piazza Vörösmarty, è uno dei più suggestivi dell’Europa dell’Est. Le bancarelle offrono prodotti artigianali locali e cibi tipici come il kürtőskalács (dolce a spirale) e il vin brulé speziato. Anche la pista di pattinaggio allestita nel Parco Városliget è una delle principali attrazioni invernali della città.

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Dark tourism: che cosa è e dove farlo

Città fantasma, scenari di sanguinolente battaglie e luoghi in cui sono avvenuti anche i più recenti disastri. Il dark tourism, chiamato anche turismo nero, vive di luoghi al limite associati a morte e sofferenza, ma che sempre più spesso attirano la curiosità dei viaggiatori. Un genere di turismo, quello dark, che in realtà esiste fin dall’antichità, ma che negli ultimi decenni è esploso, complici anche le recenti serie tv come “Chernobyl”, che ripercorre il disastro nucleare della città ucraina, e “The Dark Tourist”, nel quale un giornalista raggiunge insolite e macabri mete turistiche in giro per il mondo.

Andiamo alla scoperta delle mete taboo del turismo nero, dai luoghi in cui sono avvenute guerre e genocidi, a quelli di prigionia e in cui sono accaduti disastri antichi e moderni. Per tutti quei viaggiatori a caccia di emozioni forti, esperienze toccanti e storie incredibili da raccontare.

Cos’è il dark tourism e perché piace

Se visitare le grandi capitali e le isole più in voga rappresenta un obbligo per ogni viaggiatore, cresce la tendenza a voler andare oltre le classiche proposte in vetrina. Al turismo convenzionale va affiancandosi ormai da anni una tipologia di viaggi più “atipica”: il dark tourism, chiamato anche turismo nero, turismo dell’orrore o tanaturismo. Le destinazioni di viaggio, in questo caso, sono rappresentate da luoghi di morte e distruzione, e in cui sono avvenute tragedie che hanno segnato la storia di un Paese e del mondo intero. Ne sono un esempio il già citato disastro di Chernobyl, i luoghi dell’Olocausto come Aushwitz-Birkenau o di prigionia come Alcatraz, oppure dove avvennero storiche battaglie come quella di Waterloo.

Visitando luoghi del genere, ci si ritrova in ambienti ricchi di storia, alcuni dei quali potrebbero essere stati al centro di eventi drammatici, che ancora oggi hanno un certo impatto sulla comunità circostante. In queste mete il viaggiatore può vivere esperienze adrenaliniche e da brivido, ma anche riflettere sul passato e sulle tragedie avvenute per mano dell’uomo, per non dimenticare e cercare di non ripetere gli stessi errori. Per essere un “turista oscuro” è quindi importante approcciarsi a tali luoghi con il massimo rispetto.

Le categorie del turismo nero

In realtà, il dark tourism ha radici ben lontane, poiché la visita a luoghi di morte e sofferenza, come il Colosseo romano in cui combattevano i gladiatori e in cui decapitavano le persone, ha una tradizione secolare. È però a partire dal Novecento che questo fenomeno è stato studiato più approfonditamente, individuando anche alcune categorie nelle quali può essere suddiviso, come ha fatto Philip Stone, direttore dell’Institute for Dark Tourism Research dell’Università di Lancashire. Le categorie del turismo nero sono:

  • Luoghi di prigionia
  • Cimiteri
  • Santuari oscuri
  • Siti storici di guerra
  • Siti oscuri di genocidio
  • Mostre su tragedie
  • Attrazioni macabre e oscure legate al divertimento

A questi 7, possono essere accostati anche tutti quei luoghi in cui sono avvenuti disastri antichi e moderni. Vediamo alcuni dei più significativi esempi di mete dark appartenenti a diverse categorie di turismo nero, partendo dai luoghi legati ai più recenti disastri moderni.

Luoghi dei disastri moderni

Se nella storia antica uno dei luoghi simbolo di quei disastri che hanno portato morte e distruzione, visitato da milioni di persone, è Pompei, esistono molti altri posti nel mondo legati a drammi più moderni che si sono trasformati in mete del turismo dark.

La più celebre è Pripyat, che nel 1986 venne travolta dal disastro di Chernobyl. L’Ucraina non si è mai ripresa da quella tragedia, che ha trascinato i suoi effetti per anni. Qui il turismo dark è esploso soprattutto dopo l’uscita della toccante serie tv “Chernobyl”. Oggi è una città fantasma dall’atmosfera spettrale ed è possibile mettervi piede per un breve lasso di tempo nell’area del reattore esploso, ma esclusivamente accompagnati da una guida. Non si deve toccare per nessun motivo il terreno, sotto al quale è ancora depositato molto materiale radioattivo, ed è importante vestirsi con indumenti a maniche lunghe e con gambe coperte. A disposizione dei turisti c’è anche un dosimetro, che suona nel caso in cui il livello di radioattività superi la soglia di rischio.

Chernobyl, meta del dark tourism

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Resti di una scuola a Chernobyl

Un altro esempio ancor più recente di “turismo del disastro” è quello che ha visto come protagonista l’isola del Giglio, nel quale è avvenuto il disastro della Costa Concordia, parzialmente affondata a poca distanza dalla costa nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. L’isola dell’arcipelago toscano è stata fin da subito invasa da curiosi e turisti dark, che hanno immortalato il relitto della nave per i due anni seguenti, fino a quando è stata rimossa.

Anche la diga del Vajont, a Erto e Casso in provincia di Pordenone, è una di quelle mete legate ai disastri moderni. L’allora neo-bacino idroelettrico artificiale del torrente Vajont fu scena di morte e distruzione: una frana fece tracimare l’acqua, che con una potenza inaudita inondò diversi abitati del fondovalle veneto, tra cui Longarone, e causò la morte di 1918 persone, tra cui moltissimi bambini. Oggi è un luogo della memoria scelto dal turismo dark e non solo.

Diga Vajont: il sito commemorativo

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Sito commemorativo alla Diga del Vajont

Luoghi di prigionia e morte

Molti dei luoghi di prigionia più paurosi sono stati convertiti in musei storici che attraggono moltissime persone. In questa categoria di turismo dark si trova sicuramente il celebre Castello d’If, la temibile fortezza in stile Alcatraz in cui venne imprigionato Edmond Dantès, il protagonista de “Il Conte di Montecristo” dello scrittore francese Alexandre Dumas. Lo Château d’If, risalente al 1500, è visitabile tutto l’anno e raggiungibile con il battello che parte dal porto di Marsiglia. Un luogo spaventoso reso ancor più suggestivo dai numerosi graffiti realizzati dai prigionieri e dai soldati che vissero per anni confinati in questa prigione costruita su un alto scoglio.

Castello d'If, luogo del turismo dark

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Castello d’If, Francia

Anche Robben Island, isola del Sudafrica a poca distanza da Città del Capo, è una meta dark legata alla prigionia del premio Nobel Nelson Mandela. È nel suo carcere, oggi museo diventato patrimonio UNESCO, e lungo gli altri luoghi dell’isola, che è possibile effettuare visite guidate direttamente con gli ex carcerati, alcuni dei quali furono compagni di Mandela.

Un altro castello antico che ha una storia macabra da raccontare è il Leap Castle, nella zona di County Offaly dell’Irlanda, da sempre considerata terra ricca di storie fantastiche, di creature fiabesche e leggendarie, così come di agghiaccianti fatti storici e luoghi maledetti. La sua cappella fece da sfondo a un sanguinolento e macabro omicidio, che da allora le diede il nome di Bloody chapel. Mentre la cappella era piena di gente e il prete era intento a dire messa, un uomo armato fece irruzione, dirigendosi proprio verso il prelato. Con feroce rabbia lo attaccò e lo trafisse con la sua spada, trucidandolo in pochi secondi. La gente scappò terrorizzata, raccontando a tutti di come il prete fosse stato ucciso da suo fratello. Il castello è ricco di storie dell’orrore e ancora oggi si racconta di spiriti che ne infestano le stanze. Tra le sue mura è possibile partecipare a un tour suggestivo che permette di esplorarne i sotterranei, parte dei quali scoperta soltanto dopo la ristrutturazione, che riportò alla luce resti umani e picche insanguinate.

Leap Castle: il dark tourism in Irlanda

Fonte: 123RF

Leap Castle, Irlanda

Santuari oscuri

Tra i santuari oscuri rientrano tutti quei luoghi commemorativi sia antichi che moderni. Uno dei più inquietanti è l’Ossario di Sedlec, nella Repubblica Ceca. Mettervi piede richiede grande rispetto e una buona dose di coraggio. Al suo interno sono custoditi da 40mila a 70mila scheletri, molti dei quali assemblati in pose artistiche, quasi a voler esorcizzare la morte.

In Italia, e più precisamente a Palermo, si trova la Catacombe dei Cappuccini: un altro santuario antico che conserva dal 1599 oltre 8mila scheletri appartenenti a militari, religiosi, studiosi, donne nubili e bambini.

Tra i santuari moderni rientrano invece quei luoghi trasformati in siti commemorativi in seguito a fatti drammatici. Ne è l’esempio più emblematico Ground Zero di New York: qui, nel punto in cui sorgevano le Torri Gemelle del World Trade Center prima dell’attacco terroristico dell’11 settembre 2001 che ha cambiato il corso della storia, sono esposti i nomi delle quasi 3mila vittime della strage. È una tappa obbligata in un viaggio a Manhattan, un luogo dall’atmosfera suggestiva e toccante.

Anche a Hiroshima, in Giappone, il Memoriale della Pace commemora le vittime del disastro atomico del 1945. Si tratta di un’altra meta del dark tourism legato ai santuari oscuri, nei quali ricordare tutte quelle vittime innocenti di eventi drammatici causati dagli esseri umani contro gli stessi uomini.

Dark tourism all'Ossario di Sedlec

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Ossario di Sedlec

Cimiteri

Decisamente diffuso da molti anni è il turismo nero legato ai cimiteri. Tra i più celebri troviamo il cimitero acattolico di Roma, nel rione Testaccio a due passi da Porta San Paolo, che ospita le lapidi di personaggi celebri come John Keats, Antonio Gramsci e Andrea Camilleri. A Parigi, invece, una tappa obbligata è il cimitero Père-Lachaise, nel quale poter partecipare a visite guidate tra le tombe di artisti indimenticati come Jim Morrison, Édith Piaf, Chopin, Modigliani, Honoré de Balzac e Oscar Wilde, per citarne solo alcuni.

Cimitero di Père-Lachaise, nel cuore di Parigi

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Cimitero di Père-Lachaise, Parigi

Siti storici di guerra

Molto spesso il dark tourism si intreccia a luoghi di grande rilevanza storica. Un chiaro esempio è dato dagli scenari che hanno fatto da sfondo a celebri battaglie. Tenere viva la fiamma della storia, facendo in modo che le nuove generazioni apprendano dagli eventi passati, può evitare che certe immani tragedie tornino a ripetersi. Nessuno vorrebbe rivivere l’incubo della battaglia di Somme (Francia), una delle più cruente della Prima Guerra Mondiale. Essa vide schierarsi gli uni contro gli altri soldati dell’Alleanza e dell’esercito tedesco, per un totale di più di un milione di uomini feriti o rimasti privi di vita su quel terreno.

Altri siti storici di guerra gettonati sono i campi di Waterloo, la cui visita aiuta a rivivere l’ultimo combattimento di Napoleone, ma anche le spiagge del D-Day in Francia, oppure i tunnel di Cu Chi usati dai Vietcong, in Vietnam.

Cimitero della Battaglia di Somme, in Francia

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Cimitero della Battaglia di Somme, Francia

Siti oscuri di genocidio

Un ramo del dark tourism è dedicato a quei luoghi che furono tristi palcoscenici di orrori e genocidi, di sofferenza e di atrocità compiute dall’uomo. È possibile visitare i più famosi campi di sterminio di Auschwitz e Dachau, in Germania, oppure i killing fields in Cambogia, 300 siti nei quali è stato ucciso più di un milione di persone. Anche in Rwanda il turismo oscuro accompagna nei luoghi del terribile genocidio avvenuto nel 1994, in particolare nel Kigali Genocide Memorial.

Campo di concentramento di Dachau

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Dachau, Germania

Mostre su tragedie

Un modo rispettoso di visitare e conoscere i luoghi del dark tourism sono le numerose mostre che raccontano fenomeni ed eventi tragici nel mondo. Ne sono un esempio quelle che trattano l’Olocausto o la guerra in Vietnam, oppure il Museo della Mafia a Las Vegas. Un modo, quest’ultimo, per esplorare il lato oscuro della città del divertimento americana, ovvero quello della criminalità organizzata. Vengono mostrati i massacri compiuti dai membri della Mafia, le armi utilizzate e le intercettazioni telefoniche dell’epoca.

Sito museale del tunnel di Cu Chi in Vietnam

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Resti di un elicottero nel sito del tunnel di Cu Chi, Vietnam

Attrazioni macabre legate al divertimento

Una categoria che si discosta dalla precedente per la componente del divertimento è quella di mostre e attrazioni paurose, proprio come il London Dungeon, museo della parte più macabra della storia inglese. Qui si partecipa a percorsi interattivi con attori, scenografie ed effetti speciali. Sempre nella capitale dell’Inghilterra, si può partecipare anche al suggestivo tour di Jack lo Squartatore. Si tratta di educare attraverso il divertimento, una modalità che piace molto, soprattutto alle famiglie con bambini.

The London Dungeon, mostra del terrore a Londra

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The London Dungeon, Londra
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Ryanair, promo Flash: voli per l’Europa scontati in autunno

Ultima chiamata per l’offerta Ryanair che terminerà entro oggi: l’imperdibile promo Flash della compagnia aerea low cost vi permetterà di volare in alcune delle più affascinanti destinazioni europee a prezzi scontatissimi.

Prenotando entro le 23:59 del 23 ottobre 2024, sarà possibile viaggiare tra l’1 novembre e il 18 dicembre 2024 verso mete come Poznań, Bucarest e Palermo, oltre a moltissime altre città europee (sono davvero tante e variano in base all’aeroporto di partenza, naturalmente).

Con l’autunno alle porte, questa è l’occasione perfetta per scoprire nuovi angoli d’Europa con voli a prezzi convenienti. Ecco una panoramica su tre destinazioni straordinarie incluse nell’offerta.

Poznań: perla storica della Polonia occidentale

Poznań, una delle città più antiche della Polonia, è una destinazione poco nota rispetto alla capitale, ma che incanta il viaggiatore che vi si avventura con il suo mix di storia, cultura e modernità. Situata nella Polonia occidentale, questa città è famosa per essere il luogo di nascita dello Stato polacco e offre un viaggio indietro nel tempo attraverso le sue architetture medievali e i suoi affascinanti monumenti.

Cosa vedere a Poznań

Il cuore pulsante della città è la sua splendida Piazza del Mercato Vecchio (Stary Rynek), una delle più grandi e colorate d’Europa. Qui si può ammirare il Municipio rinascimentale, famoso per l’orologio con i capretti meccanici che si scontrano ogni giorno a mezzogiorno, in uno spettacolo davvero unico. Da non perdere anche la Cattedrale di San Pietro e Paolo, posta sull’isola di Ostrów Tumski, che è la più antica cattedrale dell’intera Polonia.

Poznań è anche una città dinamica, costellata da numerosi musei, ristoranti di alta qualità e una vivace scena culturale. I viaggiatori autunnali potranno godere di festival locali e gustare piatti tipici come i pierogi o lo St.Martin’s Croissant, un dolce tipico di San Martino, patrono della città.

Il volo è in partenza dall’aeroporto di Milano Bergamo a partire da un costo di 16,99 euro.

Bucarest: nel cuore della Romania

Conosciuta come la “Piccola Parigi dell’Est”, Bucarest è una città che sorprende per il suo eclettismo architettonico e la sua vivace vita notturna. Capitale della Romania, offre un ricco patrimonio culturale, con influenze francesi, ottomane e comuniste che convivono in armonia.

Cosa vedere a Bucarest

Il principale punto d’interesse di Bucarest è il Palazzo del Parlamento, il secondo edificio amministrativo più grande del mondo, che offre visite guidate affascinanti. Un’altra tappa obbligata è il Museo del Villaggio, un museo all’aperto che permette di esplorare l’architettura tradizionale romena, dalle case in legno alle chiese storiche.

Arco trionfale, Bucarest

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L’Arco trionfale a Bucarest

Per chi cerca un po’ di relax, il Parco Herăstrău è una splendida oasi di verde, perfetta per una passeggiata tra i colori dell’autunno, immersi nel foliage. Bucarest è anche rinomata per la sua scena gastronomica, dove è possibile assaporare piatti come il mici (salsicce speziate) e la ciorbă (zuppa acida tradizionale).

Il volo è in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa a partire da un costo di 16,99 euro.

Palermo: cultura e bellezza mediterranea

Con un clima mite anche in autunno, Palermo è la destinazione perfetta per chi desidera scoprire la ricca storia e cultura siciliana. La città principale della Sicilia vanta un’incredibile miscela di influenze arabe, normanne, barocche e rinascimentali, riflessa nei suoi monumenti e nelle sue tradizioni culinarie e culturali.

Cosa vedere a Palermo

Uno dei gioielli di Palermo è senza dubbio la Cattedrale, un capolavoro architettonico che unisce stili diversi, dal normanno al barocco e incanta chi vi si trova davanti, dopo una passeggiata attraverso i Quattro Canti della lunga via Maqueda e di Corso Vittorio Emanuele. Altro simbolo della città è il Palazzo dei Normanni, antica residenza reale e oggi sede del Parlamento siciliano, dove si può ammirare la straordinaria Cappella Palatina, che sorprende grazie ai suoi mosaici dorati.

Palermo, Sicilia

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Sguardo sulla città di Palermo

Passeggiare per i mercati storici come il Mercato di Ballarò o Vucciria è un’esperienza da non perdere, immersi tra i profumi mediterranei e le voci dei venditori ambulanti, in un turbinio di colori, odori e sapori. Qui si possono assaporare i migliori piatti della cucina di strada palermitana, come il pane con la milza, le panelle e i cannoli siciliani.

Palermo offre anche meravigliose spiagge vicine al centro città, come Mondello, perfette per chi desidera un ultimo bagno di sole autunnale.

Il volo è in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa a partire da un costo di 17,00 euro.

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La porta del paradiso si trova in Cina: ecco come arrivarci

E se vi dicessimo che la porta del paradiso esiste ed è in un luogo di grande fascino? Per poterla ammirare si deve volare fino in Cina e, più precisamente, si deve raggiungere la città di Zhangjiajie che si trova nella zona nordoccidentale della provincia dello Hunan.

E qui, sulla cima di una montagna, che sorge questa sorta di portale che sembra proprio voler congiungere la terra con il cielo, non stupisce che la traduzione di Tiānmén Shān (montagna Tianmen) sia monte della porta celeste, perché è lì che si trova questa cavità naturale.

Raggiungerla, però, non è così semplice: si deve fare un po’ di fatica, ma si è ripagati da panorami incredibili e da tante altre attrazioni che si possono trovare nei pressi della medesima location.

Porta del paradiso, come arrivare al luogo da sogno in Cina

Ci sono posti che sembrano usciti dalla nostra immaginazione, da una storia, da un sogno. Uno di questi posti è la porta del paradiso che si trova in Cina e che vale la pena raggiungere se si desidera vivere un’esperienza indimenticabile.

Lo scenario è favoloso, basti sapere che poco lontano da qui si trovano anche le montagne che hanno ispirato Avatar, per questo non è difficile capire la portata della bellezza di questo posto.

La porta del paradiso non si trova in basso, ma per ammirarla dal vivo si deve salire verso il cielo e, nello specifico, a 1519 metri di altitudine. A guardarla si tratta di un grande buco nella montagna, un arco scolpito dalla natura di una grandezza abbastanza impressionate: 30 metri.

La strada per raggiungere la porta del paradiso

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Cina, la strada per raggiungere la porta del paradiso

Ma prima di arrivarci si deve faticare: si può percorrere una strada che si snoda per ben 99 tornanti, oppure scegliere di salire con una funivia realizzata in anni recenti che parte dalla stazione ferroviaria di Zhangjiajie: viene considerata tra le più lunghe al mondo e si allunga per 7455 metri. Poi vi sono anche 999 scalini, da percorrere per raggiungere la cavità: regalano un panorama straordinario, anche se la fatica di percorrerli tutti va messa in conto.

In cima vi è la porta del paradiso, che pare sia “nata” nel 263 con il crollo del dorso di una grotta: il tempo e gli agenti atmosferici hanno fatto il resto.

Non solo porta del paradiso: le altre tappe

Senza dubbio la porta del paradiso è uno di quei luoghi in Asia in cui la natura regala scorci indimenticabili, tra i picchi delle montagne e le foreste, ammirando il paesaggio circostante. Ma non è l’unico posto meraviglioso e mozzafiato che vale la pena vedere quando si è lì.

Vi sono alcuni percorsi da provare come Il cammino della fede – in inglese Walk of Faith -, si tratta di una passerella in vetro, a strapiombo sul vuoto, che si snoda per 60 metri: decisamente da brividi, ma perfetta per chi non soffre di vertigini e ama l’adrenalina. Si può anche percorrere un ponte sospeso, ugualmente adatto a chi non ha paura delle altezze. E poi visitare un tempio, molto suggestivo e che permette di cogliere l’anima spirituale di questi luoghi.

Un viaggio nel cuore della natura, dove la mano dell’uomo ha saputo realizzare strutture capaci di rendere il viaggio ancora più memorabile.

La lunga scala per la porta del paradiso

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La lunga scala di 999 gradini per la porta del paradiso in Cina
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Le location della serie tv Territory, la Yellowstone ambientata in Australia

Il Top End, una delle aree più iconiche del Northern Territory australiano, sarà il vero protagonista della nuova serie Netflix “Territory”, in arrivo il 24 ottobre sulla piattaforma in streaming. Questo avvincente neo-western composto da sei episodi segue un dramma familiare ambientato nel cuore dell’outback australiano, precisamente nella Marianne Station, un grande ranch per l’allevamento di bestiame.

La serie narra le complesse dinamiche della famiglia Lawson, una ricca famiglia di allevatori che, dopo la morte del patriarca, si trova a fronteggiare lotte interne per la successione. Le sfide non si limitano a problemi familiari, poiché i Lawson devono anche affrontare rivali allevatori, gangster del deserto e miliardari del settore minerario tutti alle prese con un’aspra battaglia per il controllo del più grande allevamento del mondo.

Ecco quali sono le location protagoniste della serie tv Territory, nella spettacolare e selvaggia Australia.

L’omaggio ai paesaggi del Northern Territory

Oltre alla trama intrigante, “Territory” offre allo spettatore la possibilità di scoprire gli spettacolari panorami del Northern Territory, in Australia. Attraverso la visione di questa serie, infatti, gli spettatori avranno modo di ammirare il Top End, con le sue meraviglie naturali come i parchi nazionali di Kakadu e Litchfield, nonché la vibrante capitale Darwin. La serie include anche riprese nelle Adelaide Hills e nella città di Adelaide, situate nel South Australia.

Grazie alla rappresentazione unica del paesaggio australiano, la serie tv potrebbe ispirare molti spettatori a visitare l’outback australiano, oggi una regione meno gettonata rispetto ad altre località del Paese. Il fenomeno del “set jetting”, ovvero del viaggiare verso luoghi visti in film o serie tv, è infatti in costante crescita. Uno studio condotto da Expedia ha rivelato che quasi il 30% dei viaggiatori è influenzato dalle produzioni cinematografiche nelle loro scelte di viaggio.

Viaggiatori italiani alla scoperta del Top End

“Territory” potrebbe stimolare anche i viaggiatori italiani a pianificare una visita nel Northern Territory. Questa regione offre una straordinaria varietà di esperienze, tra cui escursioni emozionanti attraverso valli e paesaggi desertici, spiagge sabbiose e città vibranti e ricche di arte e cultura. Non solo natura, ma anche un’immersione nella cultura aborigena, considerata la più antica al mondo.

Ecco alcune delle principali attrazioni che il Northern Territory ha da offrire:

Kakadu National Park

Uno dei parchi più famosi e grandi d’Australia, il Kakadu National Park è riconosciuto dall’Unesco sia per i suoi valori culturali che naturali. Questo parco vanta scogliere di arenaria, foreste monsoniche, cascate spettacolari e antiche incisioni rupestri. Ospita inoltre una straordinaria varietà di fauna, tra cui 280 specie di uccelli (un terzo di tutte le specie in Australia) e la più grande popolazione di coccodrilli marini al mondo.

Un’escursione on the road attraverso il Top End permette di scoprire piscine naturali, gole e paludi ricche di biodiversità. È l’ideale per chi vuole vivere un’avventura immersa nella natura più selvaggia.

Litchfield National Park

Situato a solo un’ora di auto dalla capitale, il Litchfield National Park è una delle mete preferite per una giornata di escursioni. Qui i visitatori possono nuotare sotto cascate spettacolari, esplorare insoliti termitai giganti e fare trekking lungo il famoso sentiero Nature’s Way.

Florence Falls, Australia

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Vista dall’alto sulle Florence Falls

Le cascate come quelle di Florence Falls e Wangi Falls rivelano ai turisti scenari incantevoli per nuotare o rilassarsi, mentre gli imponenti termitai magnetici rappresentano una delle meraviglie naturali più strane e affascinanti del parco.

Darwin

Darwin, capitale del Northern Territory, è famosa per il suo mix di cultura aborigena, influenze asiatiche e un’atmosfera moderna e rilassata. È una città giovane e dinamica, con mercati colorati come il Mindil Beach Market, crociere al tramonto e incontri ravvicinati con i coccodrilli. Nonostante il suo profilo urbano moderno, Darwin sorge sulla terra del popolo Larrakia, che ha abitato la regione per decine di migliaia di anni.

Darwin rappresenta una fusione unica di tradizione e modernità. Le influenze asiatiche, date la sua vicinanza geografica, sono evidenti soprattutto nelle esperienze culinarie e nei mercati locali. La città offre anche una vasta gamma di arte aborigena, visibile nelle gallerie e nei musei locali, nonché nella vivace street art.

Darwin, Australia

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Skyline e sguardo sulla città di Darwin

Il dietro le quinte di “Territory”: un progetto ambizioso

La produzione della serie tv Netflix “Territory” ha coinvolto anche un grande team e ha richiesto una profonda conoscenza dell’outback australiano. Il regista Greg McLean, noto per la sua esperienza nel girare in luoghi remoti, ha già lavorato nel Top End con il celebre lavoro passato Wolf Creek e la sua esperienza è stata fondamentale per catturare l’essenza selvaggia e maestosa di questa regione australiana.

Anche se la Marianne Station è un nome di pura invenzione per il plot della serie tv, le riprese sono state effettuate presso la Tipperary Station, una vera e propria stazione di allevamento di bestiame situata a circa 194 km da Darwin. Qui, oltre 200 membri del cast e della troupe hanno vissuto per quattro settimane, utilizzando le strutture esistenti per girare diverse scene chiave della serie.

Particolare attenzione è stata data anche alla rappresentazione delle terre aborigene. Le riprese in queste zone sono state realizzate in stretta collaborazione con i Traditional Owners, i custodi tradizionali delle terre, che hanno fornito il loro supporto e la loro approvazione.

La drammatica lotta di potere della serie tv vede tra i protagonisti Anna Torv (Fringe), Michael Dorman (Joe Pickett), Robert Taylor (Longmire) e Sam Corlett (Vikings: Valhalla), che interpretano i membri della famiglia Lawson, il potente clan di allevatori. Il cast include anche attori di rilievo come Jay Ryan, Sara Wiseman, Dan Wyllie, Clarence Ryan, Philippa Northeast e Jake Ryan.