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Tour di Roma con l’AI: il nuovo progetto di Microsoft e Roma Capitale per il Giubileo

Quanto tempo impiegate per pianificare la visita a una città? I dettagli da tenere in considerazione sono davvero tanti, dal budget all’hotel, fino alle cose da fare e da vedere e, per molti, anche le location più belle da fotografare e pubblicare sui social. E se il tempo che vi servisse per creare l’itinerario perfetto diminuisse a pochi minuti? A rispondere a questa domanda ci hanno pensato in molti, creando strumenti specifici con l’intelligenza artificiale.

L’ultima novità arriva da casa Microsoft che, in collaborazione con Roma Capitale e in occasione del Giubileo 2025, ha creato Julia. Si tratta di un’assistente virtuale, presentata in anteprima al Microsoft AI Tour dal CEO della multinazionale informatica, Satya Adonella, e dal sindaco Roberto Gualtieri, durante la tappa romana. Julia sarà inaugurata in concomitanza con l’inizio dell’Anno Santo e avrà il compito di guidare i turisti alla scoperta della città.

Julia, la guida virtuale creata con l’AI

L’inizio del Giubileo si sta piano piano avvicinando e le novità continuano ad arrivare. Una di queste è Julia, la guida virtuale creata con l’AI da Microsoft e OpenAI promossa positivamente dal sindaco di Roma come uno strumento innovativo che permetterà ai milioni di turisti (si stima un numero pari a 35 milioni) in arrivo nella Capitale di scoprirne il patrimonio in modo semplice e intuitivo. Il sindaco ha sottolineato l’importanza di investire in queste tecnologie per portare la città a un livello più alto, descrivendola come “una grande capitale europea moderna e affamata di innovazione“.

La nascita di uno strumento come Julia non è casuale, ma risponde ai metodi di comportamento sempre più diffusi tra i turisti che, per cercare informazioni sulla destinazione che desiderano visitare, si affidano a fonti informatiche, tra le quali l’intelligenza artificiale. Ma come funziona nel dettaglio Julia e quando sarà possibile usufruirne?

Come funziona Julia

La guida virtuale Julia è stata pensata per poter essere utilizzata in modo facile e intuitivo. Disponibile in oltre 60 lingue, sia in forma scritta che parlata, funziona semplicemente tramite WhatsApp. Per chiedere informazioni, da “cosa fare la sera a Roma” a “cosa vedere vicino alla Basilica di San Pietro” vi basterà scrivere nella chat apposita e, in pochi secondi, riceverete le informazioni di cui avete bisogno. Ma da dove provengono queste informazioni?

Quando un utente invia una richiesta, questa viene inoltrata a un livello di ragionamento che usa GPT-40 per gestire l’interazione. Alcune informazioni provengono da Roma Capitale e dai maggiori stakeholder della città, oltre che dagli stessi operatori locali, che si tratti di ristoranti o alberghi, i quali possono modificare i dati in tempo reale per garantire sempre il massimo dell’accuratezza.

Julia è stata pensata sia per fornire informazioni immediate ai turisti che per provare a gestire il problema dell’overtourism valorizzando anche attrazioni meno conosciute, come uno dei quadri di Caravaggio a Sant’Agostino, dove spesso la chiesa è vuota. Quando sarà possibile utilizzare questa nuova guida virtuale? La data ufficiale non è stata ancora annunciata, ma il sindaco e il suo team dichiarano che sarà tutto pronto prima dell’inizio del Giubileo 2025.

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Ponte dell’Immacolata, idee di viaggio e dove andare in Europa

Con l’avvicinarsi del Ponte dell’Immacolata, molti viaggiatori iniziano a pianificare una breve fuga invernale per staccare dalla routine e immergersi nell’atmosfera natalizia che si respira già in molte città europee, anche solo per un weekend.

Questo periodo rappresenta una scelta ideale per chi ama esplorare mete cariche di storia e cultura, incantevoli mercatini di Natale e, in alcuni casi, per chi vuole avventurarsi sulla neve delle prime settimane invernali.

Ecco allora una guida ad alcune delle destinazioni europee più suggestive dove trascorrere il Ponte dell’Immacolata, ognuna motivata da un particolare che la rende imperdibile in questa stagione.

Vienna, tra musica e mercatini natalizi

Vienna è da sempre una meta molto ambita in occasione del Ponte dell’Immacolata e non è difficile capirne il motivo. La capitale austriaca si trasforma durante l’Avvento in un luogo fiabesco, con mercatini di Natale tra i più famosi d’Europa e la città interamente decorata da luci scintillanti.

L’Immacolata rappresenta il periodo ideale per visitare Vienna, con i suoi mercatini al Rathausplatz e al Castello di Schönbrunn, dove è possibile acquistare artigianato locale e assaporare dolci tradizionali come lo strudel e i biscotti speziati, buoni da leccarsi i baffi, per grandi e piccini.

Vienna è nota anche per la sua lunga tradizione musicale e durante l’Avvento ospita concerti di musica classica nelle più celebri sale della città, come il Musikverein e il Konzerthaus. Le sinfonie di Mozart e le melodie di Strauss (di cui l’anno prossimo verrà celebrato il bicentenario dalla nascita) accompagnano i visitatori nelle sere di dicembre, rendendo l’esperienza viennese unica e memorabile.

Colmar, incanto d’Alsazia

Per chi cerca un’atmosfera intima e quasi magica, Colmar è una scelta perfetta per il Ponte dell’Immacolata. Situata nel cuore dell’Alsazia, questa cittadina francese si caratterizza per le sue case a graticcio, i canali e le stradine acciottolateche evocano scenari di altri tempi.

Durante l’Immacolata, i mercatini di Natale di questa cittadina della Francia si animano il centro storico, tra casette di legno, addobbi luminosi e profumo di vin brulé.

La particolarità di Colmar sta anche nella divisione tematica dei suoi mercatini: ogni quartiere ospita stand dedicati a specifiche categorie di prodotti, dalla gastronomia all’artigianato artistico, proponendo ai visitatori un’esperienza ricca e variegata. Il tutto è reso ancora più suggestivo dalle illuminazioni artistiche che valorizzano il centro medievale e creano un’atmosfera davvero unica e sorprendente.

Praga, il cuore gotico dell’Europa

Praga è una delle mete più affascinanti per chi desidera vivere appieno l’atmosfera natalizia e medievale, anche se resta una città dal fascino misterioso. Il ponte dell’Immacolata è un’occasione perfetta per visitare Piazza della Città Vecchia, dove svetta un enorme albero di Natale circondato da mercatini in cui è possibile gustare dolci tipici come il trdelník, una pasta dolce avvolta su uno spiedo e cotta alla brace.

Praga è famosa per la sua architettura gotica e i suoi edifici antichi, come il Castello e la Cattedrale di San Vito, assumono un fascino misterioso e incantevole durante il periodo natalizio.

Praga, Natale

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Sguardo dall’alto su una Praga natalizia

A dicembre, la città ospita numerosi eventi musicali, tra cui concerti di musica classica e cori natalizi. Gli appassionati di storia e architettura possono anche visitare i tanti musei della città, che spesso propongono esposizioni tematiche dedicate al Natale e alle tradizioni ceche.

Bruges, tra atmosfere fiamminghe

Chi sogna una città dall’atmosfera nordica, Bruges è la destinazione ideale. La “Venezia del Nord” è perfetta per il Ponte dell’Immacolata, quando i suoi canali possono iniziare a ghiacciare, creando un paesaggio romantico e incantato. La Piazza del Mercato si trasforma in un villaggio natalizio con bancarelle, addobbi e una pista di pattinaggio su ghiaccio che regala momenti indimenticabili per grandi e piccoli.

Bruges è anche famosa per il cioccolato e una visita durante il periodo natalizio permette di assaggiare alcuni dei migliori cioccolatini del Belgio, spesso venduti in confezioni a tema natalizio. Le luci soffuse e le decorazioni delle vie principali rendono una passeggiata nel centro storico un’esperienza unica, la cornice perfetta per chi desidera un breve viaggio romantico e suggestivo.

Rovaniemi, a casa di Babbo Natale nel Circolo Polare Artico

Per chi cerca un’esperienza insolita e straordinaria, Rovaniemi in Finlandia è la destinazione prescelta. Situata nel Circolo Polare Artico, questa città è conosciuta come la residenza ufficiale di Babbo Natale, dove i visitatori possono incontrare il celebre personaggio, visitare il suo ufficio e scoprire la vera atmosfera natalizia finlandese.

Dicembre è dunque il periodo ideale per vivere la magia dell’inverno artico, con la possibilità di partecipare a escursioni in slitte trainate da renne e husky o osservare l’aurora boreale.

Rovaniemi, Casa Babbo Natale

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Il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi

Rovaniemi offre anche molte attività per famiglie, come laboratori di artigianato, spettacoli e cene tradizionali a base di pietanze lapponi. È una meta perfetta per chi vuole vivere un Natale autentico e suggestivo, lontano dal solito turismo urbano, soprattutto la destinazione adatta a chi viaggia con i bambini.

Tallinn, il fascino medievale dell’Estonia

Una delle città meno note ma ricca di fascino, Tallinn offre una straordinaria esperienza natalizia che sorprende i visitatori per il suo centro storico medievale perfettamente conservato. Il mercatino di Natale di Tallinn, che si tiene in Piazza del Municipio, è considerato uno dei più belli del Nord Europa, con artigianato locale, dolci speziati e decorazioni artigianali.

La città dell’Estonia si distingue per la sua atmosfera fuori dal tempo, con le torri medievali, le antiche mura cittadine e la chiesa di San Nicola che creano uno sfondo quasi da favola. Durante il Ponte dell’Immacolata, Tallinn diventa ancora più spettacolare grazie alle nevicate che spesso imbiancano il centro, rendendo la visita un vero e proprio viaggio nel passato.

Salisburgo, la città di Mozart

Salisburgo è la città che ha dato i natali a Wolfgang Amadeus Mozart e, durante l’Avvento, si anima con i mercatini natalizi e i concerti di musica classica. Il Ponte dell’Immacolata è un ottimo periodo per visitare il mercatino di Natale in Piazza della Cattedrale, uno dei più antichi e tradizionali del paese. Qui è possibile trovare decorazioni artigianali, presepi scolpiti a mano e specialità culinarie come il punch caldo e i famosi biscotti austriaci.

Salisburgo è anche famosa per il suo spettacolo di Krampuslauf, una sfilata in cui i Krampus, figure demoniache della tradizione alpina, accompagnano San Nicola per le strade della città. Questo evento, che quest’anno si svolgerà nel centro della città il 5 dicembre, rappresenta una tradizione unica, che rende la visita a Salisburgo ancora più significativa durante il Ponte dell’Immacolata, per un’esperienza memorabile e autentica.

Copenaghen, luci scintillanti nei Giardini di Tivoli

Copenaghen è una destinazione ideale per chi desidera immergersi nelle tradizioni nordiche natalizie. I Giardini di Tivoli, uno dei parchi di divertimento più antichi del mondo, si trasformano in un paese delle meraviglie invernale durante l’Avvento, con giostre, bancarelle natalizie e migliaia di luci che illuminano l’intero parco. Durante il Ponte dell’Immacolata, i Giardini di Tivoli offrono spettacoli e concerti a tema natalizio, creando un’atmosfera magica perfetta per adulti e bambini.

Copenaghen è anche famosa per il concetto di hygge, quella sensazione di calore e comfort che si vive durante l’inverno danese. Nei caffè della città è possibile assaporare dolci tipici e bevande calde mentre si ammirano le decorazioni luminose, creando un’esperienza accogliente e indimenticabile.

Strasburgo, i mercatini di lunga tradizione

Strasburgo è nota come la “capitale del Natale” e, ogni anno, attira migliaia di visitatori per il suo mercatino storico, che risale addirittura al XVI secolo. Durante il Ponte dell’Immacolata, questa deliziosa città della Francia si riempie di luminarie, cori natalizi e bancarelle che vendono prodotti artigianali e gastronomici tipici della regione alsaziana.

Il mercatino principale si trova nella piazza della Cattedrale, ma tutta la città è decorata a tema, con addobbi e luci che creano un’atmosfera fiabesca. Strasburgo è una meta perfetta per chi cerca una destinazione natalizia che unisca tradizione, cultura e accoglienza francese.

Londra, la metropoli britannica tra luminarie ed eventi natalizi

Londra è una destinazione iconica e perfetta per il Ponte dell’Immacolata, in grado di offrire un’atmosfera natalizia unica nel suo genere. A dicembre, la capitale britannica si veste di luci e decorazioni, dalle famose luminarie di Oxford Street e Regent Street fino alla maestosa pista di pattinaggio su ghiaccio allestita di fronte alla Torre di Londra. La città è famosa per le sue installazioni natalizie e i festeggiamenti che prendono vita in ogni angolo: Winter Wonderland, ad Hyde Park, è uno degli eventi più attesi, con giostre, spettacoli, un mercatino e una delle piste di pattinaggio all’aperto più grandi della città.

Albero di Natale, Londra

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Un albero di Natale nel centro di Londra

Durante l’Immacolata, teatri, musei e concert hall organizzano concerti e spettacoli a tema natalizio, tra cui l’immancabile “Lo Schiaccianoci” al Royal Opera House e al London Coliseum. Chi cerca un’esperienza tradizionale può visitare i mercatini di Southbank e Leicester Square, dove è possibile trovare artigianato e gustare pietanze tipiche del periodo natalizio.

Berlino, modernità e tradizione

Berlino rappresenta una delle mete più amate per il periodo natalizio, con i suoi oltre sessanta mercatini di Natale che si estendono in tutta la città, rendendola un paradiso per gli amanti delle feste. Il ponte dell’Immacolata è l’occasione perfetta per esplorare mercatini come quello di Gendarmenmarkt, famoso per le sue eleganti casette di legno, le esibizioni di artisti di strada e l’artigianato di alta qualità. Alexanderplatz e Charlottenburg offrono altre esperienze altrettanto suggestive, con giostre, concerti dal vivo e una vasta gamma di prodotti tipici della cucina tedesca, come bratwurst, dolci di marzapane e glühwein.

Berlino è anche nota per la sua grande varietà culturale: nel mese di dicembre i musei e le gallerie d’arte ospitano mostre e rassegne legate alle festività, mentre le chiese e le cattedrali organizzano concerti di musica sacra e corale. La città, con il suo mix di tradizione e modernità, regala un’atmosfera natalizia ricca di contrasti, ideale per chi desidera trascorrere un ponte dell’Immacolata immerso nel fascino di una capitale storica e innovativa.

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Scoprire Ashgabat, la bianca capitale del Turkmenistan

Sono tanti i Paesi al mondo tutti da scoprire, che nascondono paesaggi meravigliosi, natura rigogliosa e, soprattutto con un’importante storia e cultura alle spalle. Fra questi si possono nominare diversi Paesi che fanno parte dell’Asia Centrale. Parliamo ora del Turkmenistan e della sua spettacolare capitale Ashgabat. È una città che sorprende ed affascina per la sua architettura stravagante, per gli edifici in marmo bianco, che formano il suo bellissimo skyline, e per i suoi monumenti iconici. Un viaggio da non perdere nel cuore di questo paese, ancora lontano dalle rotte di turismo più frequentate.

Dalle radici antiche alla città moderna

Ashgabat è una città relativamente moderna. Venne fondata, infatti, nel 1881 dai russi come insediamento militare e negli anni ha subito periodi di grande cambiamento. Un evento più di tutto portò a questi cambiamenti: il devastante terremoto che ha colpito la città nel 1948 e che ne distrusse gran parte. Dopo questo tragico sisma la città venne ricostruita con un design moderno ed ambizioso, che subì un ulteriore processo di trasformazione dopo l’indipendenza dal blocco sovietico del 1991.

Grazie a queste manovre di rifacimento della città, lanciate dalla manovra voluta dal presidente Niyazov, la capitale è diventata un simbolo importante della potenza e della cultura turkmena. Una metropoli unica nel suo genere, grazie ai grattacieli in marmo bianco, ma anche viali immensi e spazi urbani incredibilmente ordinati e curati. Nel 2013 Ashgabat venne anche riconosciuta come la città con la più alta di edifici in marmo bianco al mondo, entrando di diritto nel Guinness World Record. Ecco una serie di attrazioni e monumenti principali che meritano di essere scoperti e cosa non perdere.

Attrazioni principali: monumenti e architettura turkmena

Il monumento alla neutralità ed il Palazzo Oguzkhan

Il monumento alla neutralità è uno dei simboli della capitale e dell’intero Turkmenistan. È stato costruito con lo scopo di commemorare la politica di neutralità del Paese. Qui è possibile anche osservare la statua dorata in onore del presidente Niyazov, che un tempo venne installata con un meccanismo che ruotava in base alla posizione del sole. Il monumento è alto 95 metri e vuole esprimere un sentimento di grandezza, celebrando la storia del Paese e la sua autonomia.

La residenza presidenziale, conosciuta anche con il nome di Palazzo Oguzkhan, è una struttura maestosa e con una cupola dorata che rappresenta lo stile architettonico dell’era Niyazov.

Parco dell'Indipendenza Ashgabat e della statua raffigurante il presidente Niyazov

Fonte: iStock

Parco dell’Indipendenza Ashgabat e statua raffigurante il presidente Niyazov

Il museo nazionale di Ashgabat

Per gli appassionati di storia e cultura, che vogliono conoscere le origini di questo Paese ancora troppo sconosciuto ai più, si consiglia di visitare il museo nazionale della capitale turkmena. Al suo interno è possibile scoprire diversi reperti storici, che narrano la storia millenaria del Turkmenistan, tra artefatti archeologici, opere d’arte e testimonianze provenienti dalle antiche e famose città che si trovavano sull’antica Via della Seta, come l’antica Bukhara, in Uzbekistan.

Esplorare i bazar cittadini, tra spezie, tappeti ed artigianato

La città di Ashgabat è conosciuta anche per i suoi mercati tradizionali, che incarnano l’anima vivace ed autentica di questo Paese dell’Asia Centrale. Visitare i bazar di queste città permette di immergersi a pieno nella quotidianità locale. Passeggiare all’interno di questi mercati e tra le bancarelle consente di scoprire oggetti della tradizione locale, come tappeti turkmeni e prodotti di artigianato locale, come gioielli e stoffe ricamate, ma anche sapori ed odori, come spezie profumate e frutta secca. Il più famoso fra i bazar cittadini è il Tolkuchka Bazar.

Parchi e relax in città

Ad Ashgabat ci sono diverse opzioni per chi è alla ricerca di un po’ di calma e riposo dopo aver visitato le vie cittadine. Fra questi il Parco dell’Indipendenza, una delle aree pubbliche più affascinanti della capitale, dove si ergono diverse sculture e documenti dallo stampo patriottico. Passeggiare in questi spazi verdi consente di ammirare il fantastico equilibrio che esiste tra natura ed architettura della moderna capitale turkmena. Oltre al Parco dell’Indipendenza è possibile passeggiare anche all’interno del più antico parco cittadino: il Parco della Cultura e della Ricreazione “Ashgabat”, creato nel lontano 1890, pochi anni dopo la fondazione della capitale, dove è molto facile trovare cittadini locali rilassarsi.

Anche il Giardino Botanico può essere considerato un’ottima occasione per staccare letteralmente la spina dal frastuono cittadino e circondarsi di verdi piante proveniente da diversi Paesi del mondo.

Per chi, invece, è appassionato di escursioni a contatto con la natura, da non perdere a Ashgabat è il sentiero della salute, che permette ai camminatori di godersi la natura e l’aria fresca. Un percorso che conta circa 36 chilometri di lunghezza e che si snoda lungo le pendici della catena montuosa del Kopetdag. È un sentiero che potrebbe mettere alla prova la propria resistenza, ma nonostante questo il suo punto più alto, a 1000 metri sopra il livello del mare, consente di godere di un panorama unico.

La Moschea Turkmenbashi Ruhy 

Si trova a circa 15 chilometri dal centro cittadino uno dei luoghi religiosi più famosi del Turkmenistan. Si tratta della Moschea Turkmenbashi Ruhy, un’altra opera simbolica costruita durante il governo del presidente Niyazov, che dedicò la struttura proprio a sé stesso e alla memoria della sua famiglia. È la moschea più grande dell’intera Asia Centrale, in grado di ospitare al suo interno fino a 10.000 persone. Anche questa maestosa costruzione è in marmo bianco ed è adornata al suo interno da passaggi religiosi del Corano e dal Ruhnama, un libro filosofico scritto dallo stesso presidente. Insomma: un chiaro esempio di unione tra aspetti religiosi e di propaganda.

Vista della maestosa Moschea Turkmenbashi Ruhy di Ashgabat

Fonte: iStock

La Moschea Turkmenbashi Ruhy di Ashgabat

Cosa fare nei dintorni? La Porta dell’Inferno e le antiche rovine

Oltre la capitale, una volta giunti in Turkmenistan è possibile esplorare diverse bellezze naturali. Fra tutte il deserto di Karakum, che circonda la città e copre, soprattutto, gran parte del territorio nazionale. Tra le attrazioni principali da visitare in questo luogo c’è il cratere di Darvaza, che viene conosciuto anche come la “Porta dell’Inferno“: una fiammeggiante voragine che sprigiona gas naturale, a circa 260 chilometri da Ashgabat. Questo cratere si è formato accidentalmente negli anni Settanta, a causa del crollo di una trivella in una caverna di gas, incendiandosi. Da allora la Porta dell’Inferno brucia incessantemente.

Proprio per questa sua particolare caratteristica, si consiglia di visitare questo luogo soprattutto di notte, quando si crea un contrasto unico fra il cielo stellato e le fiamme che fuoriescono dal cratere, vivendo un’atmosfera unica.

Un’altra meta da considerare in un itinerario alla scoperta del bellissimo e sempre più famoso Turkmenistan è l’antica città di Merv, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. È considerata una delle città più antiche lungo la Via della Seta ed è la meta ideale per tutti coloro che sono amanti di storia ed archeologia, con rovine che risalgono al periodo ellenistico, seleucide e islamico. Passeggiare tra i monumenti di questa città consente di fare un vero e proprio viaggio nel passato.

Cratere di gas di Dervaza, nei pressi di Ashgabat, considerata la porta dell'inferno

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Cratere di Dervaza: la Porta dell’Inferno

Consigli per la visita di Ashgabat

Vita notturna e gastronomia

Pur essendo un Paese ed una città con tradizioni prevalentemente legate alla cultura dell’Islam, visitando la città è possibile passare piacevoli serate fra vivaci locali. La vita notturna non è sicuramente paragonabile alle altre capitali europee, ad esempio, ma qui sarà possibile passare serate tradizionali. Come? Scegliendo di farsi avvolgere dai sapori della cucina turkmena. Si consiglia, ad esempio, di provare piatti tipici come il plov, un risco condito con carne, carote e spezie, ma anche lo shashilk, che non sono altro che spiedini di carne che ricordano per certi versi il più famoso kebab.

Una delle esperienze enogastronomiche da non perdere è sicuramente l’assaggio del melone turkmeno, una varietà locale nota per il suo gusto dolce ed aromatico, decisamente apprezzato dalla popolazione locale. Si tratta, infatti, del frutto nazionale, considerato come simbolo di abbondanza.

Veduta dall'alto della città di Ashgabat e delle sue cupole d'oro ed edifici in marmo bianco

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Vista dall’alto della città di Ashgabat

Quando andare e come muoversi in città

Per visitare la capitale turkmena è importante considerare diversi fattori. Fra tutti il periodo durante il quale si decide di visitare il Paese. Qui, infatti, è presente un clima desertico, che vuol dire estati calde e secche, ma anche inverni freddi. Il periodo migliore per visitare la città è probabilmente la primavera o l’autunno, quando si può visitare ed esplorare con piacere questa fantastica città.

Inoltre, per visitare Ashgabat è importante considerarne il suo aspetto religioso e culturale. Importante, infatti, è il modo in cui si decide di vestirsi: soprattutto durante la visita dei luoghi di culto, è importante mantenere un certo decoro dal punto di vista dell’abbigliamento.

A questo si aggiunge anche una considerazione importante. Per entrare in Turkmenistan è necessario avere un visto che può essere rilasciato solo presentando una lettera di invito da parte di una agenzia turistica turkmena. Se accettato, allora al momento dell’ingresso nel Paese si dovrà pagare anche un’ulteriore tariffa di 15 dollari americani, circa 14 euro. A questo si aggiunge anche il fatto che, secondo le indicazioni della Farnesina, una volta atterrati in Turkmenistan è necessario sottoporsi ad un test covid al costo di circa 40 euro.

 

Visitare la capitale del Turkmenistan, Ashgabat, significa esplorare un volto decisamente inedito dell’Asia Centrale, dove ogni angolo della città ha qualcosa da raccontare, come anche il deserto ed il territorio circostante. Incontrare e camminare fra la gente del posto, fra i suoi bazar, parchi e monumenti, consentirà sicuramente di vivere esperienze autentiche ed inaspettate. Ashgabat è una destinazione capace di stupire, ma anche coinvolgere, lasciando un ricordo indelebile nella mente dei suoi visitatori.

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Il 2025 è l’anno di Strauss: il programma e le iniziative da non perdere a Vienna

Il 2025 segna un importante anniversario: Vienna si prepara a celebrare il bicentenario dalla nascita di Johann Strauss II, il leggendario “Re del Valzer”. Nato il 25 ottobre 1825, il compositore austriaco ha lasciato un’impronta indelebile nella storia della musica e la capitale austriaca si accinge a rendergli omaggio con un fitto programma di eventi, spettacoli e mostre che attraverseranno la città e il tempo.

Dal concerto al teatro, dalle esperienze immersive a giornate tematiche, Vienna vivrà un intero anno dedicato al maestro viennese, seguendo il motto “King of Waltz. Queen of Music”.

Ecco quali sono i principali eventi legati alla celebrazione del bicentenario dalla nascita di Strauss a Vienna da non perdere l’anno prossimo se viaggia nella capitale austriaca.

Tutti gli eventi e gli spettacoli della Vienna di Strauss

Nel 2025, Vienna diventerà un palcoscenico a cielo aperto per celebrare il compositore Johann Strauss II con un programma ricco e variegato, che combinerà tradizione e innovazione.

Le celebrazioni qui nel cuore dell’Austria toccheranno vari generi: concerti, teatro, performance, arte digitale e sperimentazioni immersive, con prime e debutti ogni settimana. Le istituzioni musicali di Vienna – Musikverein, Wiener Konzerthaus, MusikTheater an der Wien, Volksoper e Opera di Stato di Vienna – si uniranno nell’omaggio a Strauss, ospitando spettacoli speciali e appuntamenti culturali che inviteranno il pubblico a esplorare l’arte di Strauss da nuove prospettive.

La musica di Strauss e soprattutto il suo celebre valzer “Sul bel Danubio blu” non risuonerà soltanto nei tradizionali teatri, ma anche in luoghi insoliti, che copriranno tutta la città, dai 23 distretti di Vienna fino al Cimitero Centrale. Spazi storici e location suggestive ospiteranno eventi, concerti e serate tematiche dedicate al compositore. Uno degli appuntamenti più attesi è la Giornata del Pipistrello (prevista per il 5 aprile), che vedrà in scena la celebre e omonima operetta Il Pipistrello.

Mostre ed esperienze immersive: Strauss in nuove dimensioni

Oltre alla musica, l’anno prossimo Vienna offrirà una serie di mostre per approfondire la vita e il talento di Johann Strauss II. Dal 4 dicembre 2024 al 23 giugno 2025, il Museo del Teatro presenterà la mostra “Johann Strauss – The Exhibition”, un’esposizione che esplorerà la carriera, l’eredità musicale e la vita personale del compositore, analizzandone l’impatto sulla cultura viennese e internazionale. L’esposizione permetterà di ammirare documenti, spartiti originali, abiti e oggetti appartenuti a Strauss, offrendo al pubblico un viaggio approfondito nella vita del maestro del valzer.

Per gli appassionati e i curiosi, Vienna propone esperienze immersive come la “Johann Strauss. New Dimensions”, che, attraverso la realtà aumentata, consentirà di entrare in contatto con l’universo musicale di Strauss in un modo unico. Tra le tappe principali del percorso austriaco nella storia del valzer vi sono la House of Strauss presso il Casinò Zögernitz, uno storico edificio che ospita l’Istituto di Vienna per la ricerca su Strauss, e l’appartamento Johann Strauss Wohnung in Praterstrasse, dove Strauss visse e compose la sua opera più famosa.

Passeggiando nella Vienna di Strauss

Vienna è una città che invita a scoprire la sua storia musicale passeggiando per le sue strade e il 2025 sarà un anno speciale per vivere appieno questa esperienza. Tra i monumenti più iconici della città si trova il Giovannino dorato al Stadtpark, una statua dorata di Strauss che, per anni, è stata il monumento più fotografato della città. Le celebrazioni del bicentenario offriranno nuove opportunità per scoprire i luoghi chiave di Strauss a Vienna, esplorando le vie della città in una sorta di itinerario musicale che tocca i quartieri più affascinanti della capitale.

Stadtpark, Vienna

Fonte: WienTourismus @Julius Hirtzberger

L’iconica statua dorata nel cuore di Stadtpark a Vienna

Anche l’isola del Danubio sarà parte integrante dei festeggiamenti, ospitando eventi speciali durante la Festa dell’Isolanel mese di giugno. Passeggiando lungo il Danubio, si può cogliere appieno l’influenza di Strauss sulla cultura viennese e sulla tradizione del valzer, un genere musicale che rappresenta un elemento distintivo dell’identità culturale austriaca.

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Tutta la magia del Natale a Londra

Nel periodo natalizio Londra si trasforma in un’autentica fiaba invernale. Le strade dello shopping, vestite a festa con luci scintillanti e decorazioni festose, risplendono di colori e allegria, mentre l’aria frizzante di dicembre avvolge i mercatini di Natale, i grandi parchi e le vetrine dei grandi magazzini come Harrods e Selfridges, dove si trovano idee regalo lussuose e decorazioni esclusive.

Una visita durante le festività è l’occasione per immergersi in un’atmosfera incantata, con mille attività da fare per grandi e piccini. Dai mercatini ai concerti natalizi, dal pattinaggio sul ghiaccio allo shopping esclusivo, Londra si anima con eventi che catturano lo spirito del Natale. Scopriamo cosa vedere e fare nella capitale britannica in questo Natale 2024 e lasciamoci trasportare dalla magia natalizia che solo Londra può offrire.

Natale a Londra, i luoghi più simbolici

L’albero di Natale di Trafalgar Square

L’imponente albero di Natale di Trafalgar Square è uno dei simboli più amati del periodo festivo a Londra. Dal 1947, viene donato puntualmente dalla città di Oslo come gesto di gratitudine per il supporto britannico durante la Seconda Guerra Mondiale. La tradizionale cerimonia di accensione delle luci si tiene il primo giovedì di dicembre, con accompagnamento di canti natalizi, che poi proseguono per tutto il mese con l’alternarsi di diversi cori.

L’evento è gratuito e aperto a tutti, e attira ogni anno una grande folla. Dal 10 novembre, sulla North Terrace di Trafalgar Square si svolge anche un Mercatino di Natale con una trentina di chalet in legno decorati con luci scintillanti e ornamenti, che offrono cibo, vin brulé, sidro caldo, e tantissime idee regalo di qualità.

Covent Garden, cuore delle festività londinesi

Covent Garden è considerato il vero epicentro del Natale a Londra, un luogo dove l’atmosfera festiva prende vita con eventi unici e suggestivi. Originariamente dedicato alla vendita di frutta e verdura, durante il periodo natalizio è uno dei luoghi più incantevoli da visitare, perfetto per concludere un itinerario tra le luci natalizie della città.

Al centro della scena si trova un imponente albero di Natale di 18 metri, decorato con oltre 30.000 luci, perfetto per un selfie natalizio, mentre l’iconico edificio del mercato è adornato con 40 gigantesche campane e boules, che creano un’atmosfera magica. Accanto all’albero, nel cuore della piazza storica, viene allestito il mercatino di Natale di Covent Garden, rinomato per artigianato di alta qualità, gioielli e oggetti da collezione, oltre a souvenir ispirati a Londra, perfetti come idee regalo.

Winter Wonderland a Hyde Park

Ogni anno, con l’arrivo delle festività, Hyde Park si trasforma in un vero e proprio “Winter Wonderland”, uno degli eventi natalizi più attesi, con divertimenti per tutta la famiglia. Tra le attrazioni principali ci sono le giostre del luna park, il Santa Land per i più piccoli, la Grotta di Babbo Natale e il mercatino tradizionale dove acquistare regali.

Immancabile è la pista di pattinaggio all’aperto più grande del Regno Unito, illuminata da oltre 100.000 luci, e poi lo scivolo di ghiaccio, i laboratori di scultura su ghiaccio, il villaggio bavarese dove la birra scorre a fiumi, l’iconico Ice Bar, ma anche locali dalla calda atmosfera con camini accesi.

  • Date: 21 novembre – 5 gennaio;
  • Ingressi: £5 in orario standard, £7,50 nei giorni festivi e negli orari di maggiore affluenza.
Hyde Park winter WonderLand

Fonte: iStock

Mercatino di Natale a Hyde Park winter WonderLand, Londra

Christmas at Kew

Christmas at Kew è ormai un appuntamento imperdibile nel calendario natalizio di Londra, con un suggestivo percorso di luci che illumina i 120 ettari dei celebri giardini botanici. Imponenti installazioni luminose avvolgono le serre e gli alberi in un tripudio di luci e colori, creando un’atmosfera magica e fiabesca.

Per riscaldarsi durante la visita, sono disponibili snack e bevande invernali, mentre i più piccoli non possono perdere l’opportunità di incontrare Babbo Natale nella sua grotta.

  • Orari: 16-22, ultimo accesso alle 20;
  • Ingressi: £25,50

Hogwarts in the Snow agli Harry Potter Studios

Per tutti i fan di Harry Potter, visitare Hogwarts in the Snow al Warner Bros. Studio Tour London – The Making of Harry Potter quando il mondo magico si veste d’inverno, regalando un’atmosfera straordinaria, è un’esperienza imperdibile.

Oltre a esplorare la casa dei Dursley su Privet Drive e la Foresta Proibita, i visitatori potranno ammirare un maestoso modello del castello di Hogwarts ricoperto di neve, uno spettacolo mozzafiato. Il clou del tour è la Sala Grande, decorata con alberi di Natale e decorazioni natalizie, mentre la Sala Comune di Grifondoro e il Dormitorio Maschile sono immersi in un’atmosfera festiva.

  • Date: 16 novembre – 19 gennaio

Cosa fare a Londra a Natale

I migliori mercatini di Natale di Londra

Disseminati nei vari quartieri, Londra ospita una serie di mercatini di Natale imperdibili, ognuno con la propria atmosfera caratteristica. Dalla vivace atmosfera di Winter Wonderland a Hyde Park, che combina giostre, spettacoli all’aperto e bancarelle traboccanti di prelibatezze, alle pittoresche casette in legno di Southbank Centre Christmas Market, dove si possono trovare regali artigianali e dolciumi tipici.

Ogni mercatino offre un’occasione speciale per acquistare doni originali e assaporare le specialità tradizionali, dal vin brulé ai dolci di Natale.

Mercatino di Natale a Leadenhall Market
Il fascino senza tempo del Leadenhall Market, con la sua architettura vittoriana, le luci scintillanti e gli eleganti alberi di Natale è la meta perfetta per lo shopping di regali originali. A partire dal 14 novembre, le bancarelle offrono mobili vintage, artigianato e molto altro, rendendo questo luogo imperdibile per chi cerca un’esperienza di shopping unica.

  • Date: 14, 16, 24 novembre e 7 dicembre.

Southbank Centre Winter Market
Ogni inverno, il Southbank Centre trasforma le rive del Tamigi in un paese delle meraviglie, con chalet in legno in stile alpino che vendono regali e decorazioni realizzati da artigianali indipendenti, bigiotterie e decorazioni natalizie, mentre l’aria si riempie del profumo di vin brulé e dei dolciumi. Quest’anno, sarà anche possibile accoccolarsi nei suggestivi igloo riscaldati del Fire And Fromage e gustare una fonduta di formaggio ammirando il panorama del fiume.

  • Date: 1 novembre – 26 dicembre.

Mercatino di Winter Wonderland
Sebbene giostre e spettacoli siano al centro dell’attrazione di Winter Wonderland, il mercatino scandinavo di Hyde Park offre un rifugio più tranquillo. Le bancarelle in stile nordico propongono regali e ornamenti da donare ai propri cari, mentre la musica dal vivo crea la colonna sonora perfetta per lo shopping. Dopo aver esplorato le bancarelle, ci si può rilassare attorno al fuoco e gustare polpette e waffle, tra le altre prelibatezze tipiche del mercato.

  • Date: 21 novembre – 5 gennaio.

King’s Cross a Natale
L’area di King’s Cross, recentemente rinnovata, diventa un vero paradiso natalizio, con otto mercatini che si alterneranno per cinque settimane. Tra questi, il Lower Stable Street Market offre una vasta gamma di prodotti, dall’arte ai libri, dall’abbigliamento agli oggetti per la casa.

Christmas under the Canopy ospita artigiani locali e stand gastronomici, inclusi eventi speciali come un mercato vegano. Tra le curiosità, il Mercato di Natale Messicano, con piñata e musica dal vivo, e il mercatino giapponese Shōtengai che porta un tocco esotico al Natale londinese, con articoli d’artigianato e cibo tipico.

  • Date: 21 novembre – 22 dicembre.

Mercatino di Natale di Kingston
Il Mercatino di Kingston si distingue per la sua atmosfera bavarese, con tanto di stand che servono bratwurst e vin brulé e pista di curling. Il tutto accompagnato da musica dal vivo e cori natalizi che creano l’atmosfera perfetta per immergersi completamente nello spirito delle feste.

  • Date: 7 dicembre – 5 gennaio.

Le migliori piste di pattinaggio su ghiaccio a Londra

Non c’è Natale a Londra senza una pattinata su una delle magiche piste di ghiaccio cittadine. Dalla Somerset House, famosa per la sua eleganza architettonica che fa da sfondo perfetto a una giornata romantica sul ghiaccio, alla pista di pattinaggio del Hampton Court Palace, circondata da un’atmosfera incantata tra luci e alberi illuminati, ecco le migliori piste per divertirsi in famiglia o con gli amici, immersi nello spirito natalizio.

Skate a Somerset House
La pista di pattinaggio presso Somerset House è una vera istituzione natalizia per londinesi e visitatori. Volteggiare con lo sfondo dell’architettura georgiana e un albero di Natale alto 12 metri, fa l’effetto di essere su un set cinematografico.
Le “Skate Lates” offrono DJ set ed esibizioni di artisti che rendono l’atmosfera ancora più vivace. Non mancano momenti più tranquilli per chi preferisce pattinare in un ambiente più rilassato e corsi di pattinaggio per tutte le età.

  • Date: 13 novembre – 12 gennaio;
  • Orari: 9 – 22,45;
  • Prezzo: £15-£26,50; bambini £10-£15.
Skate a Somerset House

Fonte: iStock

La pista di pattinaggio sul ghiaccio a Somerset House, Londra

Hampton Court Palace Ice Rink
Per chi cerca una pista con un’atmosfera storica, Hampton Court Palace è la scelta perfetta. Qui si può pattinare sotto lo sguardo imponente del palazzo di Enrico VIII e, con un po’ di fantasia, immaginare di scivolare sul Tamigi. La pista è anche adatta alle famiglie, e per scaldarsi non mancano caffè e cioccolata calda.

  • Date: 22 novembre – 5 gennaio;
  • Orari: 9,30 – 21;
  • Prezzo: £18-£21; bambini £13-£15,50.

Canary Wharf Ice Rink
Situata nel cuore del distretto finanziario di Canary Wharf, questa enorme pista di 1.200 metri quadrati è coperta da una tettoia che consente di pattinare anche in caso di maltempo. Per i più festaioli, non mancano serate a tema con DJ e un bar a bordo pista.

  • Date: 26 ottobre – 23 febbraio;
  • Orari: 9 – 21,45;
  • Prezzo: £13,95.

Winter Wonderland a Hyde Park
La pista di pattinaggio di Winter Wonderland è la più grande all’aperto del Regno Unito. Avvolta da 100.000 luci e situata attorno a un palco della musica vittoriano, offre un’atmosfera magica, resa ancora più speciale dalla musica natalizia in sottofondo.

  • Date: 21 novembre – 5 gennaio;
  • Orari: 10 – 22;
  • Prezzo: £11,50; bambini £8,50 (escluso l’ingresso a Winter Wonderland).

Glide at Battersea Power Station
Glide ritorna anche quest’anno alla Battersea Power Station, offrendo una delle esperienze di pattinaggio più scenografiche di Londra. Con un albero di Natale alto 9 metri al centro della pista e un luna park a due passi, è la location perfetta per una serata romantica o una festa natalizia tra amici.

  • Date: dall’8 novembre;
  • Orari: Lun-Ven 11 – 21; Dom 10 – 22;
  • Prezzo: da £16; bambini da £10,50.

Il clima di Londra a Natale

Durante il periodo natalizio il clima a Londra può essere piuttosto rigido, con temperature diurne che si aggirano intorno ai 10°C, ma possono scendere fino a 0°C di notte, e c’è sempre la possibilità di una nevicata.

È quindi indispensabile vestirsi adeguatamente, con abiti caldi, un giaccone o un cappotto, meglio se imperbeabile, e non dimenticare guanti, cappello e un paio di scarpe o stivali comodi e caldi. Nei mesi invernali di dicembre e gennaio, a Londra fa buio presto, intorno alle 16, ma è proprio allora che la città si accende delle luci e dell’atmosfera delle feste.

Come muoversi a Londra a Natale

Il giorno di Natale Londra si ferma (quasi) completamente, e tutti i trasporti pubblici sono sospesi. Il 25 dicembre le stazioni della metropolitana chiuse, non ci sono metro, autobus, treni o tram in funzione, e ci si può spostare solo a piedi, in bici (anche a noleggio), mezzi propri, taxi o Uber, tenendo presente che le tariffe saranno più alte del normale.

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Ora solare: quando e come cambia in Italia e nel mondo

Il ritorno dell’ora solare, consueto appuntamento d’autunno, è ormai alle porte, anzi, vicinissimo. Quest’anno, in Italia, l’orologio tornerà indietro di un’ora nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024.

Alle 3 del mattino, infatti, le lancette dovranno essere posizionate alle 2, permettendo a tutti di godere di un’ora di sonno in più. Questo cambio di orario segna la fine dell’ora legale, che sarà nuovamente attivata nel marzo 2025.

Il cambio d’orario non avrà effetti solo sulle abitudini del sonno ma inciderà anche sulla distribuzione della luce naturale durante la giornata, anticipando l’alba e il tramonto.

Analizziamo meglio il funzionamento, gli effetti e la discussione intorno al sistema di alternanza tra ora solare e ora legale per capire come funziona in Italia e nel resto del mondo.

Cos’è l’ora solare e come funziona

Con il termine ora solare si indica l’orario che segue il naturale movimento del Sole. In questo sistema, il mezzogiorno si colloca quando il Sole raggiunge il punto più alto nel cielo, fornendo un’indicazione che è di consuetudine considerata più vicina al ciclo naturale del giorno e della notte.

Al contrario, l’ora legale è un’impostazione che sposta avanti di un’ora l’orario standard per sfruttare maggiormente la luce del giorno nei mesi estivi, consentendo una riduzione del ricorso all’illuminazione artificiale.

Quando è in vigore l’ora legale, infatti, il mezzogiorno “solare” è posticipato, così come le ore pomeridiane e serali. Questo sistema consente di godere di un’ora in più di luce durante le attività pomeridiane e serali, mentre l’ora solare, che è il sistema di riferimento naturale, aiuta a ottimizzare la luce nelle ore mattutine nei mesi autunnali e invernali.

Nel nostro Paese, l’alternanza tra ora solare e ora legale è una tradizione consolidata, ma non è stata sempre così. Introdotta per la prima volta nel 1916 e adottata stabilmente solo dal 1966, questa pratica è diffusa in circa il 40% delle nazioni a livello globale e, storicamente, è stata adottata almeno una volta in circa 140 Paesi.

Oggi, sono 71 gli Stati in cui parte della popolazione sposta gli orologi di un’ora avanti o indietro in periodi specifici dell’anno. D’altronde, i dispositivi tecnologici più comuni, come smartphone, tablet e computer, sono ormai programmati per cambiare automaticamente l’orario seguendo il calendario europeo, senza bisogno di regolazioni manuali.

Cambio dell’ora in Italia: quando e come avviene

Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre 2024, alle 3 del mattino, tutti gli orologi in Italia e nell’Unione Europea torneranno indietro di un’ora. Questo significa che le lancette andranno posizionate sulle 2, permettendo così di dormire un’ora in più. Questa pratica risale a decenni fa ed è consolidata a livello europeo, dove si è scelto di fissare l’ultima domenica di ottobre come data per il passaggio dall’ora legale all’ora solare.

In Italia, come nel resto d’Europa, il passaggio dall’ora legale all’ora solare e viceversa è sincronizzato: l’ora legale inizierà nuovamente a marzo 2025, precisamente nell’ultima domenica di quel mese, alle ore 2:00. Gli orologi si sposteranno avanti di un’ora, segnando l’inizio della primavera anche nel ciclo giornaliero di luce.

Da alcuni anni, la Comunità Europea discute l’opportunità di abolire il cambio tra ora solare e ora legale. Nel 2018 il Parlamento Europeo ha chiesto alla Commissione Europea di valutare la possibilità di rendere permanente uno dei due orari, eliminando l’alternanza. Nel 2019 la Commissione ha espresso un parere favorevole alla sospensione del cambio d’orario, lasciando ai singoli Stati la scelta tra l’adozione permanente dell’ora solare o legale.

In Italia, ad oggi, non è stato raggiunto un consenso su quale orario mantenere, anche a causa delle diverse implicazioni economiche, sociali e sanitarie associate ad ogni opzione.

Cambio d’orario nel mondo: come funziona?

Il sistema di alternanza tra ora solare e ora legale non è adottato uniformemente in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, il cambio tra ora legale e ora solare avviene, come in Europa, due volte l’anno, ma in date diverse. Negli USA l’ora legale inizia la seconda domenica di marzo e termina la prima domenica di novembre. Alcuni Stati, come l’Arizona e le Hawaii, hanno scelto di non aderire all’ora legale, mantenendo l’ora solare tutto l’anno.

In Asia l’ora legale è meno comune e viene adottata solo da pochi Paesi, mentre altre nazioni, come il Giappone, mantengono lo stesso orario tutto l’anno. Anche in Sud America e in Africa l’adozione dell’ora legale varia molto. Ad esempio, il Brasile ha rinunciato all’ora legale nel 2019, mentre il Sudafrica, che si trova vicino all’equatore, non la utilizza mai poiché l’escursione tra le ore di luce estiva e invernale è minima.

Ora solare, sveglia

Fonte: iStock

Un uomo sposta le lancette della sveglia per il ritorno dell’ora solare

Negli ultimi anni, il numero di Paesi che adottano l’ora legale è andato diminuendo: se nel 2015 erano 79 le nazioni coinvolte, il numero è sceso progressivamente a 77 nel 2016, 75 nel 2018, 73 nel 2021, fino ad arrivare ai 71 attuali. Questo declino è in parte legato al dibattito sui potenziali impatti sulla salute, in particolare sulle abitudini del sonno e sui ritmi circadiani.

Nel complesso, oltre 140 Paesi hanno adottato in passato l’ora legale o ne mantengono l’utilizzo in parte dell’anno. Molte nazioni, tuttavia, hanno scelto di eliminare questa pratica, tra cui quasi tutti i Paesi asiatici, gran parte di Sudamerica e Centroamerica, i Paesi africani dell’area mediterranea e meridionale, e alcune aree dell’Australia.

L’Egitto è l’ultimo Paese ad aver reintrodotto l’ora legale, precisamente nel 2023, mentre il precedente era stato il Territorio dell’Isola Norfolk nel 2019. Altri Stati del mondo come Iran, Siria e Giordania hanno invece eliminato l’ora legale nel corso dello stesso anno.

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Rabaul in Papua Nuova Guinea, cosa vedere: un tuffo nella storia e nella natura

Partiamo alla scoperta di Rabaul, che si trova in Papua Nuova Guinea: trascorrere qualche giorno in questo magico luogo è un consiglio che ci sentiamo caldamente di dare. Siamo nella Nuova Britannia, nella Baia di Rabaul: parte della caldera del mega vulcano è sprofondata in mare. Le cose da vedere a Rabaul ti permettono di fare un tuffo indietro nel tempo e di vivere la storia: non a caso, nel bar dell’albergo, sono conservati cimeli bellici, e la storia viene raccontata con le immagini ferme nel tempo sulla parete. Non solo la guerra, ma anche la distruzione a seguito del vulcano: ti raccontiamo il porto di Rabaul.

Cosa vedere a Rabaul in giornata

Distrutta nel settembre del 1994 dall’eruzione del Tavurvur, Rabaul è stata a lungo una delle città più spettacolari della Papua Nuova Guinea. In parte, la zona vecchia sembra quasi un set cinematografico: la distesa di cenere lavica nera ci fa comprendere il passato, il presente e il futuro di questo luogo, che si trova sulla punta nord-orientale dell’isola della Nuova Britannia, proprio ai margini di Simpson Harbour.

Il porto di Rabaul ha accolto numerose navi da crociera e yacht, in particolare durante i tempi d’oro: numerosi i turisti che si sono recati in questo posto per ammirare i vulcani, la foresta pluviale e le spiagge. Oltre, naturalmente, ai cimeli della Seconda Guerra Mondiale, tra cui un aereo di caccia giapponese. Un tempo, questa città era rigogliosa, splendente, accogliente: i viaggiatori si fermavano spesso allo yacht club o nel campo da golf, ammirando la natura maestosa.

Attività da fare a Rabaul in Papua Nuova Guinea

Un tempo è stata la Capitale del territorio australiano della Papua Nuova Guinea: la Perla del Pacifico, così era chiamata, è sopravvissuta alle invasioni, ai bombardamenti, alle eruzioni vulcaniche. La popolazione è fortemente legata al territorio e ai suoi valori, quindi hai l’opportunità di immergerti nella cultura del posto, andando alla scoperta dei simboli tradizionali, come i Duk-Duk e Tumbuan del popolo Tolai, o la danza del fuoco di Baining.

Tra le attività da fare, una sosta al mercato locale per mangiare l’Aigir, il piatto simbolo del posto, ovvero carne o pollo cucinati usando pietre roventi, con verdure, spezie e crema di cocco: il tutto viene poi servito nelle foglie di banano. Il mercato è anche il punto di riferimento per scoprire i cestini intrecciati e le “belim”, delle borse della spesa super colorate che i turisti amano molto.

Per chi apprezza in particolar modo l’avventura e il contatto con la natura, Rabaul non disattende le aspettative: qui è possibile fare escursioni al cratere (consigliamo di farlo in totale sicurezza con le guide del posto), trekking nella foresta e nuotare con i delfini. Lo snorkeling è indubbiamente una delle attività predilette dai turisti in questo luogo magico, e non è difficile capire il motivo: immergersi significa scoprire la vita marina e scivolare tra i relitti di guerra, in uno scenario naturalistico surreale, anche per il dislivello importante. Gli appassionati di pesca sportiva non rimarranno altrettanto delusi.

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I Borghi più belli d’Italia da raggiungere a bordo di un treno regionale

In Italia, alcuni dei borghi più incantevoli e meno conosciuti possono essere scoperti attraverso un’esperienza di viaggio sostenibile e immersiva: il treno regionale.

Grazie ai treni regionali di Trenitalia e alla partnership con l’associazione I Borghi più belli d’Italia, esplorare questi piccoli gioielli è ancora più semplice, conveniente e accessibile. Con un biglietto unico di 35 euro per viaggiare tre giorni consecutivi, è possibile attraversare la penisola fermandosi nei centri storici e nelle attrazioni culturali più belle che questi borghi hanno da offrire.

Che si tratti di una breve passeggiata per immergersi nelle atmosfere medievali o di una visita più approfondita, ogni borgo ha qualcosa di speciale da raccontare. Ecco alcuni dei borghi più belli da visitare in treno già a partire da questo autunno.

Valle D’Aosta: Bard

Bard è un borgo medievale noto per il Forte di Bard, una maestosa fortezza che si erge sopra il paese, un tempo fondamentale avamposto militare. Oggi è una rinomata sede culturale che ospita mostre temporanee e musei, come il Museo delle Alpi. Dal centro storico, che si snoda tra viuzze acciottolate e case in pietra, è possibile godere di una vista mozzafiato sulla valle circostante. Il borgo si raggiunge facilmente in treno e offre un assaggio autentico della storia valdostana.

Forte di Bard, Valle d'Aosta

Fonte: iStock

Vista sull’imponente Forte di Bard

Piemonte: Mombaldone, Orta San Giulio e Vogogna

In Piemonte, i borghi di Mombaldone, Orta San Giulio e Vogogna rappresentano alcune delle destinazioni più affascinanti per gli amanti del patrimonio artistico e naturale.

  • Mombaldone: un borgo dalle origini medievali, circondato da mura antiche e caratterizzato da strade strette e ciottolate, dove il tempo sembra essersi fermato. La chiesa parrocchiale e le case in pietra testimoniano il fascino senza tempo di questo piccolo centro.
  • Orta San Giulio: situato sulle rive del Lago d’Orta, è celebre per l’atmosfera romantica e i panorami mozzafiato sull’isola di San Giulio. Passeggiando lungo le viuzze del centro storico, è possibile ammirare edifici rinascimentali e giardini fioriti.
  • Vogogna: considerato uno dei borghi più belli del Piemonte, Vogogna si distingue per il suo Castello Visconteo e per la Torre del Pretorio. Un viaggio a Vogogna è un’immersione nella storia medievale, circondata dalle Alpi piemontesi.

I borghi imperdibili della Liguria

La Liguria è ricca di borghi pittoreschi e affascinanti, che si susseguono lungo la costa e l’entroterra. Ecco quali sono i più bei borghi da vedere e raggiungere in treno.

  • Moneglia: questo borgo marinaro offre spiagge sabbiose e acque cristalline, perfette per un soggiorno estivo. Il centro storico è caratterizzato da case colorate e strade tranquille.
  • Finalborgo: un gioiello medievale vicino al mare, dove le mura antiche, i palazzi signorili e il Complesso di Santa Caterina raccontano storie di epoche passate.
  • Laigueglia: con i suoi scorci romantici sul mare e le tradizionali case color pastello, Laigueglia è una destinazione ideale per una passeggiata rilassante tra i vicoli e le spiagge.
  • Borgio Verezzi: borgo dalle origini medievali con una vista mozzafiato sul mare, famoso per le sue Grotte di Borgio Verezzi e per il Festival teatrale estivo.
  • Campo Ligure: famoso per l’arte della filigrana d’argento, Campo Ligure offre un centro storico pittoresco con il suo caratteristico castello e l’atmosfera autentica dell’entroterra ligure.
  • Vernazza: uno dei borghi più iconici delle Cinque Terre, Vernazza è un borgo marinaro con una baia naturale, case colorate e una chiesa affacciata sul mare, che offre viste spettacolari.
  • Deiva Marina: un piccolo centro ideale per chi cerca tranquillità e bellezza naturale, con spiagge pulite e sentieri che si snodano verso le colline.
  • Diano Castello: questo borgo medievale, che domina dall’alto il Golfo Dianese, è un piccolo gioiello con chiese affrescate e stradine acciottolate.
Vernazza, Liguria

Fonte: iStock

Vista sul borgo di Vernazza, a picco sul mare

Trentino-Alto Adige: Chiusa, Egna, Vipiteno, Borgo Valsugana

Questi borghi del Trentino-Alto Adige sono circondati da montagne, boschi e vigneti, regalando atmosfere uniche nel cuore del nord Italia.

  • Chiusa: borgo amato dagli artisti e dagli scrittori, Chiusa è noto per la sua Abbazia di Sabiona e per le vedute pittoresche lungo il fiume Isarco.
  • Egna: con i suoi portici medievali e l’architettura tradizionale, Egna è un esempio di borgo tirolese che mantiene il suo fascino antico.
  • Vipiteno: una delle città più settentrionali d’Italia, Vipiteno è famosa per le sue casette colorate e per la Torre delle Dodici. D’inverno, il borgo si trasforma in un luogo incantato grazie ai mercatini di Natale.
  • Borgo Valsugana: caratterizzato dai canali che attraversano il centro storico, Borgo Valsugana è un luogo dall’atmosfera suggestiva, con edifici storici e ponti antichi.

Veneto: Montagnana

Montagnana, in Veneto, è un borgo circondato da mura medievali perfettamente conservate e che custodisce anche il bellissimo Castello di San Zeno,  oltre a racchiudere un centro storico con la Cattedrale di Santa Maria Assunta e una serie di palazzi rinascimentali. Montagnana è anche famosa per il suo prosciutto crudo DOP, una prelibatezza da non perdere.

Castello di San Zeno, Montagnana

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Il Castello di San Zeno a Montagnana

Friuli Venezia Giulia: Venzone e Palmanova

In Friuli Venezia Giulia, Venzone e Palmanova sono due borghi di rara bellezza.

  • Venzone: nella provincia di Udine, questo borgo conserva ancora oggi le mura medievali originarie, circondate da bastioni e torri che raccontano la sua antica funzione difensiva. All’interno, il cuore del paese è attraversato da stradine acciottolate e palazzi in pietra che conferiscono a Venzone un’atmosfera incantata.
  • Palmanova: conosciuta anche come la “città fortezza”, è un esempio unico di pianificazione militare e urbanistica rinascimentale. Fondata nel 1593 dalla Repubblica di Venezia per difendere il territorio dalle incursioni nemiche, Palmanova ha la particolarità di avere una pianta perfettamente a forma di stella con nove punte. Questa conformazione geometrica era parte di una strategia difensiva avanzata, dove ogni elemento della città era studiato per massimizzare la protezione e facilitare la sorveglianza.
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Cosa vedere in Camerun, fuori dal turismo di massa ma eccezionale

Negli ultimi anni il Camerun ha iniziato a guadagnare l’attenzione che merita tra le mete africane meno esplorate, tanto da essere stato inserito di recente nell’ultima pubblicazione di Lonely Planet, la prestigiosa guida Best in Travel 2025.

Questa terra, spesso definita come “Africa in miniatura”, racchiude un’incredibile varietà di paesaggi, culture e attrazioni naturali, che regalano ai visitatori un viaggio fuori dai circuiti di massa, adatto a chi cerca autenticità e scoperta all’insegna di avventura e adrenalina allo stato puro.

Con i suoi parchi naturali straordinari, le foreste lussureggianti e i villaggi, ancora legati alle tradizioni ancestrali, il Camerun offre esperienze che vanno oltre i classici percorsi turistici e invitano a un’immersione profonda nell’anima dell’Africa.

Ecco alcuni consigli su come organizzare un viaggio in Camerun e su cosa vedere nel Paese africano.

Cosa vedere in Camerun

Dalle imponenti montagne vulcaniche alle foreste pluviali antiche, dalle città ricche di storia e tradizione ai villaggi ancestrali, il Camerun è una destinazione che racchiude la vera essenza dell’Africa. Scoprire cosa vedere in Camerun significa avventurarsi tra parchi naturali ancora incontaminati, siti culturali straordinari e scenari naturali che non lasciano indifferenti, non a caso Best in Travel 2025 lo cita tra le 30 top destinazioni per l’anno prossimo.

Scopriamo insieme quali sono le tappe imperdibili durante un viaggio attraverso questa meravigliosa terra carica di vibrazioni intense e autentiche.

Il Parco Nazionale di Waza: un angolo selvaggio da scoprire

Situato nel nord del Paese, il Parco Nazionale di Waza è uno dei luoghi più iconici per gli amanti della natura e della fauna africana. Fondato nel 1934, è una delle riserve naturali più antiche del Camerun, coprendo un’area di oltre 1.700 km². Qui è possibile avvistare leoni, elefanti, giraffe e ippopotami, oltre a numerose specie di uccelli e rettili. Gli appassionati di birdwatching apprezzeranno particolarmente la varietà di specie aviarie che popolano la zona, tra cui aquile, avvoltoi e martin pescatori. Il Parco di Waza rappresenta un’opportunità per vivere un safari autentico, lontano dalla folla e dai ritmi turistici tipici dei parchi africani più conosciuti. Inoltre, le guide locali offrono interessanti tour a piedi e in jeep, consentendo di avvicinarsi alla fauna selvatica in sicurezza e di esplorare un habitat naturale intatto e protetto.

I Monti Mandara: natura e culture ancestrali

I Monti Mandara, al confine tra Camerun e Nigeria, sono una delle destinazioni più affascinanti del Paese, non solo per i paesaggi montani ma anche per la possibilità di entrare in contatto con la cultura locale. In questa regione si trovano antichi villaggi del popolo Koma, una delle etnie più antiche del Camerun che ancora vive in armonia con la natura, lontana dalle influenze del mondo moderno. Qui è possibile scoprire un modo di vivere arcaico e semplice, basato su usanze che si tramandano di generazione in generazione. L’area è ideale per il trekking e le escursioni, con percorsi che offrono una vista spettacolare sulle colline circostanti e sulla savana africana. Le formazioni rocciose e i villaggi costruiti su terrazzamenti di pietra rappresentano un’opportunità di scattare fotografie uniche e di vivere un’esperienza culturale autentica. Alcune delle montagne più alte della regione superano i 1.400 metri e ciò rende i Monti Mandara un punto panoramico ideale per ammirare il tramonto africano.

Dschang: atmosfera coloniale tra monti e clima mite

Nella regione occidentale si trova Dschang, una cittadina che vanta un clima mite e rilassato, ideale per chi cerca una pausa dalle temperature più calde del Camerun. Durante il periodo coloniale, Dschang fu un importante centro amministrativo della Germania, e ancora oggi conserva tracce del suo passato, con edifici in stile coloniale e una piazza centrale che evoca atmosfere del passato. Tra le attrazioni principali di Dschang, il Museo della Civiltà Cameruneseoffre un viaggio nella storia e nella cultura locale, con esposizioni di oggetti e strumenti tradizionali utilizzati dalle varie etnie del Camerun. Oltre al museo, la città ospita una fiera settimanale dove si possono acquistare prodotti locali, artigianato e tessuti tipici della regione. Dschang è circondata da paesaggi collinari e piantagioni di tè e caffè, che aggiungono un ulteriore fascino all’esperienza.

Le cascate di Ekom Nkam: uno spettacolo naturale mozzafiato

Le cascate di Ekom Nkam, situate nel sud-ovest del Camerun, sono tra le più spettacolari del Paese, con un salto di oltre 80 metri di altezza. Per chi cerca una fuga nella natura più pura, queste cascate rappresentano una tappa obbligata. Circondate dalla rigogliosa foresta pluviale, le cascate sono un luogo perfetto per gli appassionati di fotografia e per coloro che desiderano immergersi in un’atmosfera selvaggia e incontaminata. Il sito è famoso anche per essere stato il set di alcune scene del film Tarzan, motivo per cui il paesaggio qui intorno appare ancor più iconico. La visita a queste cascate permette di esplorare i sentieri circostanti, dove è possibile scoprire una varietà di flora tropicale e incontrare occasionalmente qualche animale della foresta.

Ekom Nkam, Camerun

Fonte: iStock

Le spettacolari cascate di Ekom Nkam

Il Lago Nyos: tra fascino e mistero geologico

Il Lago Nyos, situato nella regione nord-occidentale del Camerun, è uno dei laghi vulcanici più enigmatici al mondo. È famoso soprattutto per il disastro naturale del 1986, quando un’esplosione sotterranea causò una fuoriuscita improvvisa di gas tossici che provocò la morte di migliaia di persone e animali nelle vicinanze. Oggi il sito è sicuro e visitabile e continua ad attrarre geologi, vulcanologi e appassionati di scienze naturali da tutto il mondo, che rimangono affascinati dalla singolare composizione del lago e dalle formazioni rocciose circostanti. L’area offre anche scenari naturali di rara bellezza, con acque di colore blu intenso circondate da colline verdi, che ne fanno una tappa suggestiva per i viaggiatori curiosi e interessati ai fenomeni naturali.

Le foreste tropicali del Dja: un patrimonio Unesco

La Riserva della Fauna del Dja, situata nel sud del Camerun, è una delle foreste tropicali più antiche e meglio conservate dell’Africa, riconosciuta come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Questo sito, che si estende per oltre 5.000 km², ospita una biodiversità straordinaria e rappresenta uno degli ultimi angoli di foresta primaria del continente africano. All’interno della riserva vivono numerose specie rare e in via di estinzione, tra cui gorilla, scimpanzé e pangolini, oltre a una varietà di piante e alberi secolari. I visitatori possono partecipare a tour guidati con ranger esperti, che conoscono il territorio e possono illustrare le caratteristiche uniche di quest’area. Per chi è alla ricerca di un contatto autentico con la natura e di una prospettiva sui problemi della conservazione ambientale, il Dja promette un’esperienza memorabile e formativa.

Foumban: capitale della cultura e dell’artigianato bamoun

Foumban, nella regione del Grassland, è considerata la capitale culturale del Camerun, e rappresenta una tappa obbligata per chi vuole immergersi nella storia e nelle tradizioni del popolo Bamoun. La città è famosa per ospitare il Palazzo Reale, una delle costruzioni storiche più importanti del Paese e simbolo del sultanato Bamoun, che risale a oltre cinque secoli fa. Il palazzo ospita il Museo del Sultanato Bamoun, dove sono esposti oggetti e opere d’arte che raccontano la storia e la cultura di questo popolo. Qui, i visitatori possono ammirare l’artigianato locale, che comprende sculture in legno, tessuti, gioielli e maschere cerimoniali. Ogni anno si tiene inoltre un festival culturale che attira artisti e visitatori da tutto il Paese, rendendo Foumban un centro di grande fermento culturale e artistico.

Campo Ma’an: paradiso naturale tra mare e foresta

Situato nel sud del Camerun, il Parco Nazionale di Campo Ma’an è una delle destinazioni più varie e sorprendenti del Paese. Questo parco offre una combinazione unica di habitat naturali, che vanno dalle foreste tropicali alle savane, fino alle spiagge sabbiose che si affacciano sull’Oceano Atlantico. La biodiversità qui è ricchissima: tra gli animali presenti ci sono gorilla, elefanti, ippopotami, e tartarughe marine che vengono a deporre le uova sulle spiagge. Il parco è anche un’importante area di ricerca e conservazione per le specie in pericolo e offre un’opportunità per i visitatori di osservare la fauna in un ambiente naturale protetto. Le escursioni possono variare da semplici passeggiate lungo i sentieri, fino a tour più avventurosi nella foresta e lungo il fiume Ntem, che scorre attraverso il parco e sfocia nell’oceano.

Il Monte Camerun: il gigante dell’Africa Occidentale

Conosciuto anche come “Fako”, il Monte Camerun è il vulcano più alto dell’Africa occidentale e una delle attrazioni naturalistiche principali del Paese. Con i suoi 4.095 metri di altezza, rappresenta una sfida per gli amanti del trekking e dell’alpinismo. L’ascesa alla vetta permette di attraversare diversi ecosistemi, dai boschi tropicali alla vegetazione di montagna e infine ai paesaggi vulcanici della sommità. La salita richiede un buon livello di preparazione fisica, ma offre scenari mozzafiato e un’esperienza unica di esplorazione. Ogni anno, viene organizzata la Mount Cameroon Race of Hope, una corsa che vede partecipanti da tutto il mondo sfidare le ripide pendici del vulcano.

Yaoundé e Douala: un tocco di modernità africana

Infine, le due principali città del Camerun, Yaoundé e Douala, offrono un assaggio della vita urbana del Paese, con mercati affollati, ristoranti tipici e musei che illustrano la storia e la cultura del Camerun. Yaoundé, la capitale politica, è conosciuta per i suoi panorami collinari, che offrono punti di osservazione sulla città e per il Museo Nazionale del Camerun, che custodisce reperti antichi e opere d’arte. Douala, invece, è il cuore economico del Paese e ospita il porto principale, oltre a numerosi mercati vivaci e quartieri animati. Queste due città sono il punto di partenza ideale per esplorare il Paese e offrono un assaggio della modernità africana, pur conservando forti radici tradizionali.

Quando andare in viaggio in Camerun

Dopo aver avuto un assaggio di tutte le meraviglie che vanno scoperte in Camerun, ecco un consiglio su quale sia il periodo migliore per partire alla volta di questo Paese del continente africano. Trovandosi in Africa centrale, il clima in Camerun varia notevolmente da regione a regione: dal clima tropicale umido del sud e della costa, al clima più secco del nord e delle regioni montane.

Villaggio, Camerun

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Un villaggio tradizionale nel nord del Camerun

Stagioni e clima in Camerun

Il Camerun ha principalmente due stagioni, la stagione secca e la stagione delle piogge, che influenzano notevolmente l’esperienza di viaggio.

  • Stagione secca (da novembre a febbraio): è il periodo migliore per visitare la maggior parte del Paese. Le temperature sono più miti, soprattutto al nord, e le precipitazioni sono minime, il che rende più agevole spostarsi e visitare i parchi naturali. Dicembre e gennaio sono i mesi migliori per i safari nel nord, quando gli animali si concentrano intorno alle fonti d’acqua e la visibilità è ottima.
  • Stagione delle piogge (da marzo a ottobre): inizia a marzo nel sud del Camerun e si estende gradualmente verso nord. Durante questa stagione, le piogge sono abbondanti nelle aree meridionali e costiere, e molte strade diventano difficili da percorrere. Tuttavia, la stagione delle piogge porta anche un’esplosione di verde lussureggiante, che rende le foreste pluviali particolarmente suggestive. Le regioni centrali e meridionali, tra cui le foreste del Dja e il Monte Camerun, offrono un fascino unico in questo periodo.

Il momento migliore per le diverse regioni

  • Nord del Camerun (Parco Nazionale di Waza, Monti Mandara): Da novembre a marzo, durante la stagione secca, è il periodo ideale per esplorare le aree naturali del nord, fare safari e visitare i villaggi tradizionali. Le temperature sono calde durante il giorno ma più fresche di notte, soprattutto a gennaio e febbraio.
  • Costa e sud (Douala, Parco di Campo Ma’an): Se si desidera visitare le spiagge e le riserve costiere, il periodo migliore è tra novembre e febbraio, quando le piogge sono meno frequenti e il clima è più asciutto e soleggiato.
  • Regioni montuose (Monte Camerun, Dschang): Le aree montuose sono ideali da visitare durante la stagione secca, da dicembre a febbraio. Tuttavia, i mesi di marzo e aprile, subito prima della stagione delle piogge, offrono un clima mite e panorami particolarmente verdi e rigogliosi.

In sintesi, possiamo affermare che il periodo migliore per un viaggio a 360° in Camerun va da novembre a febbraio. Durante questi mesi, infatti, le condizioni meteorologiche favoriscono sia i safari nel nord che le escursioni nelle foreste del sud, permettendo di esplorare il Paese in tutto il suo splendore.

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Clima e temperatura di Port Moresby: quando organizzare un viaggio in Papua Nuova Guinea

Quando si parli di certe destinazioni, sembra che il mondo si divida in due squadre: chi le conosce e vuole visitarle e chi, invece no. Succede spesso quando si menziona, anche durante una serata tra amici, la Papua Nuova Guinea, nazione che si colloca tra Asia e Oceania, vicino all’Equatore.

Conoscere il clima e la temperatura di Port Moresby, la capitale della Papua Nuova Guinea, è il primo passo utile per iniziare a programmare un viaggio da quelle parti. Data la posizione geografica dell’isola, ci sono alcuni elementi di cui tenere decisamente conto.

Port Moresby: pozione e caratteristiche generali del clima

Port Moresby, città che possiamo localizzare sulla costa meridionale dell’isola, di affaccia a un grande golfo che prende il nome dall’isola stessa. .La Papua Nuova Guinea, a sua volta, si trova nell’Oceania, precisamente nella parte occidentale dell’Oceano Pacifico. È situata a nord dell’Australia e occupa la metà orientale dell’isola della Nuova Guinea, condividendo un confine terrestre con l’Indonesia, che occupa la restante parte di territorio.

La Papua Nuova Guinea si trova a cavallo tra l’emisfero australe e quello settentrionale, vicino all’Equatore, con una latitudine che varia tra circa 2°S e 12°S e una longitudine compresa tra 141°E e 160°E. Questa posizione la pone in una zona tropicale, dove si possono definire solo due diverse stagioni: quella secca e quella umida. Per un luogo come la Papua Nuova Guinea, non ha senso parlare di inverno, primavera, estate e autunno.

Il clima e la temperatura di Port Moresby subiscono poche variazioni. In apparenza e sulla carta potrebbero sembrare insignificanti ma sono molto impattanti per chi non è abituato a quelle condizioni climatiche.

La stagione secca a Port Moresby

Se il tuo viaggio in Papua Nuova Guinea si svolge in un periodo compreso tra maggio e ottobre, sappi che verrai accolto dalla stagione secca.

Questo è il periodo più favorevole per visitare Port Moresby e per muoversi, poi, vero la natura selvaggia dell’isola di Papua. Durante questi mesi, le temperature variano tra i 23°C e i 30°C, con una minore incidenza di piogge e, di conseguenza, un’umidità è relativamente più bassa rispetto ai mesi della stagione delle piogge.

Questo aiuta sia clima che temperatura a essere più sopportabili durante tutto l’arco della giornata e a favorire, quindi, qualsiasi tipo di attività si possa compiere in viaggio, dall’esplorazione di un luogo incontaminato fino a una passeggiata tra le vie di Port Moresby stessa.

Vista di Port Moresby, Papua Nuova Guinea

Fonte: iStock

Port Moresby, in una splendida giornata di sole

La stagione umida a Port Moresby

Un viaggio in Papua Nuova Guinea tra novembre e aprile ti darà l’occasione di conoscere la stagione delle piogge. Ovviamente, dato anche il cambiamento climatico sempre più evidente, occorre sempre verificare le condizioni più specifiche, legate al periodo del tuo viaggio.

In ogni caso, in quel periodo, Port Moresby sperimenta la stagione umida con piogge forti e frequenti temporali, anche intensi. La temperatura salgono un po’, oscillando tra i 25°C e i 32°C. In apparenza, potrebbe sembrare poca cosa, rispetto alla stagione secca, ma non è così. La grande presenza di pioggia fa sì che l’umidità salga di molto, rendendo la temperatura percepita molto più alta di quello che viene rilevato dalla colonnina di mercurio.

Le precipitazioni sono, di norma, più concentrate tra dicembre e marzo, periodo in cui i rovesci possono essere veramente intensi. In questo periodo, la bellezza della Papua Nuova Guinea non subisce nessun calo, anzi. Un’alta umidità, spesso, è portatrice di un rinnovamento nella natura.

Se viaggerai in questo periodo, arriva in Oceania preparato e pronto a ogni condizione meteo. La buona notizia è che Port Moresby, così come tutta la costa meridionale della Papua Nuova Guinea, sono un po’ meno soggette a piogge rispetto alla costa nord dell’isola.