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A Disneyland Paris l’attesissimo Festival di Halloween

Disneyland Paris si veste di nuove decorazioni dai colori autunnali: 330 zucche sorridenti ornate da quasi 175 metri di ghirlande luminose, 13.262 fiori e fogliame e oltre 50 lanterne, creano il posto perfetto per festeggiare Halloween.

Da non dimenticare gli adorabili fantasmini che accolgono gli ospiti al loro ingresso nel Parco Disneyland. In questa atmosfera terribilmente esilarante grandi e piccini si troveranno faccia a faccia con la spaventosa banda dei Cattivi Disney: Crudelia De Mon, Maleficent, Jafar, Gaston, Capitan Uncino, la Regina di Cuori e, per la prima volta, Madre Gothel dal film Rapunzel dei Walt Disney Animation Studios. Inoltre, tra le novità, gli ospiti potranno incontrare Miguel dal film Coco dei Pixar Animation Studios a Frontierland e conoscere Stitch nel suo nuovo outfit da vampiro, pronto a esplorare Discoveryland.

Per tutta la durata del Festival di Halloween Disney, la parata della Mickey’s Halloween Celebration presenterà la banda dei Simpatici Malandrini – Pippo, Cip e Ciop e i loro amici – che sfileranno due volte al giorno su diversi carri, accompagnati da 80 artisti a ritmo di una musica entusiasmante. All’appello non mancherà Paperina che darà il via alla stagione del raccolto mentre altri personaggi unici come Clarabella e Orazio appariranno in un mondo pieno di zucche, funghi, fogliame colorato, lanterne e balle di fieno.

Il fulcro della parata sarà il carro di Mickey’s Illusion Manor, che si muove sull’ambiguo confine tra illusione e realtà, con gli improvvisi e magici cambi d’abito di Topolino e la presenza della misteriosa Melanie Ravenswood e del Fantasma di Ravenswood Manor, direttamente dall’attrazione Phantom Manor.

La Disney Electrical Sky Parade con i Cattivi Disney

Prima dello spettacolo Disney Illuminations, i Cattivi Disney e gli Ospiti Misteriosi faranno un incantesimo sulla magnifica parata notturna Disney Electrical Sky Parade – che ha vinto il Parksmania Award per la migliore nuova attrazione europea 2024 ed è stata nominata ai Park World Excellence Awards 2024 nella categoria Best Live Entertainment – con una serie di dispetti. Questa nuova sequenza notturna, sul Castello della Bella Addormentata nel Bosco, mescolerà fontane, luci, proiezioni e coreografie di droni, trasportando tutti in un mondo stregato.

Fiamme infernali, cespugli di rovi, fantasmi e pipistrelli creano uno spettacolare scenario in omaggio ai Cattivi Disney e all’attrazione Phantom Manor. Una straordinaria musica elettronica sarà accompagnata dalle melodie di questa attrazione, che sarà il cuore pulsante di questo magico spettacolo serale.

Attrazioni da brivido per tutti

Per gli ospiti a caccia di forti emozioni, Disneyland Paris è il luogo perfetto con le sue 53 attrazioni per grandi e piccini. I più coraggiosi potranno addentrarsi a Phantom Manor per un’intrigante avventura, racchiusa in un’atmosfera misteriosa.

Fantasmi fosforescenti banchettano e danzano nella grande sala da pranzo, incuranti dei curiosi. I più intrepidi metteranno alla prova il loro coraggio nell’attrazione The Twilight Zone Tower of Terror situata nel Parco Walt Disney Studios, immergendosi in storie tormentate di spiriti e precipitando da un edificio di 13 piani, mentre vengono proiettati nella quarta dimensione.

Irresistibili leccornie e gadget

Lo spirito di Halloween infesterà anche i menu e i negozi di Disneyland Paris. Gli ospiti potranno gustare nuovi piatti deliziosi ispirati ai Simpatici Malandrini, ai Cattivi Disney e agli Ospiti Misteriosi, come per esempio: Shortbread alla zucca con ripieno di lamponi, il Captain’s Burger con pane al nero di seppia e uncino di pasta frolla salata, un entremet alla vaniglia con cuore di pralina, con le sembianze di Jack Skeletron, e un gelato alla vaniglia con coulis di zucca e caramello salato o il Cold Coffee Boo al gusto di zucca speziata.

In aggiunta, M&M’s, partner ufficiale della stagione, accoglierà gli ospiti di Frontierland con un’esperienza paurosamente golosa. E per festeggiare Halloween, gli iconici M&M’s saranno distribuiti agli Ospiti più entusiasti.

Per prolungare il divertimento, ci sarà una speciale collezione di irresistibili souvenir a tema Halloween, perfetti per fare la raccolta di caramelle al meglio. Tra questi, una tazza con l’immagine di Topolino nel suo costume di Halloween, un cerchietto decorato con zucche sorridenti, un secchiello per caramelle di Topolino a forma di zucca e altro ancora.

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Dove andare a novembre al caldo, le migliori destinazioni

Di solito, il mese di novembre porta con sé le prime giornate grigie, quel momento dell’anno in cui le ore di luce si accorciano e il freddo inizia a farsi sentire: e allora, cosa c’è di meglio che partire verso mete calde per assaporare ancora un po’ d’estate, scoprire posti nuovi e immergersi in un clima mite, tra spiagge e panorami incantevoli?

Che siate alla ricerca di un viaggio low-cost, di destinazioni soleggiate in Europa o di mete lontane, vi mostreremo le migliori destinazioni per trascorrere il novembre al caldo.

Mete economiche dove andare a novembre al caldo

Se il vostro desiderio è una vacanza al sole senza svuotare il portafoglio, queste mete economiche offrono temperature ideali, paesaggi mozzafiato e una vasta gamma di attività senza costi eccessivi. Ecco dove trovare sole, relax e avventura a prezzi contenuti.

Tunisia

Con temperature piacevoli comprese tra i 20 e i 25°C, la Tunisia è perfetta per chi vuole scoprire atmosfere esotiche senza spendere troppo.

A Tunisi, capitale vivace e colorata, potete passeggiare tra i souk, i mercati tradizionali ricchi di spezie, artigianato e tessuti colorati, lasciandovi avvolgere dai profumi e dai suoni di una cultura affascinante.

Una visita alle rovine di Cartagine, uno dei più importanti siti archeologici della zona, vi farà sentire parte della storia e percepire l’importanza di una civiltà millenaria.

Per una pausa rilassante, le spiagge di Hammamet vi aspettano con sabbia dorata e un mare limpido, dove potrete rilassarvi al sole e concedervi un po’ di meritato relax in un contesto davvero autentico e suggestivo.

Canarie

Con un clima mite che raggiunge i 24°C a novembre, le Canarie sono la scelta ideale per chi cerca una destinazione europea ma con l’atmosfera tipicamente estiva.

Tenerife, l’isola più grande, offre un’esperienza straordinaria grazie al Teide, il vulcano più alto della Spagna: qui, i paesaggi lunari e i panorami sconfinati vi faranno credere di ritrovarvi in un’altra dimensione. Scoprire i mercati tradizionali, come quello di Nuestra Señora de África, sarà l’occasione per conoscere da vicino la cultura locale ed esplorare quei sapori e quelle tradizioni che rendono le Canarie una meta ricca di sorprese.

L’isola di Fuerteventura, invece, incanta con oltre 150 chilometri di candide spiagge e acque turchesi, perfette per rilassarsi o praticare sport acquatici come il kitesurf, il windsurf, lo snorkeling e il diving, mentre Lanzarote vanta un paesaggio vulcanico unico, nominato Riserva della Biosfera dell’UNESCO.

Marocco

Il Marocco, con temperature che variano tra i 22 e i 28°C, è una destinazione ottimale per vivere avventure a novembre senza soffrire il caldo eccessivo.

A Marrakech, perdersi nei labirinti dei souk è un’esperienza che risveglia i sensi: i profumi di spezie, i colori sgargianti delle stoffe e il fascino dei mercati vi faranno assaporare appieno l’atmosfera autentica della vibrante città, mentre per finire la giornata in bellezza è quasi d’obbligo raggiungere le dune di Merzouga nel Sahara, dove ammirare il tramonto è qualcosa di non semplice da descrivere a parole.

Essaouira, invece, è una tranquilla città costiera dove godere della pace del mare e delle tradizioni locali: una tappa che farà la gioia di chi cerca un ritmo di vita lento e tranquillo, immerso in una cultura accogliente e a dir poco affascinante.

Mete calde a novembre in Europa

Anche in Europa è possibile trovare destinazioni calde e piacevoli durante il mese di novembre, dove il clima mite consente di trascorrere ancora giornate all’aria aperta tra spiagge e cultura. Ecco le migliori mete europee per vivere un novembre indimenticabile.

Madeira

Madeira Funchal

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La splendida isola portoghese di Madeira

L’isola portoghese di Madeira è il top per chi cerca un clima mite anche a novembre, con temperature che oscillano tra i 20 e i 24°C. Conosciuta come l’“Isola dell’eterna primavera”, dona un mix di natura incontaminata e tradizioni che si fondono in armonia.

La capitale, Funchal, è ricca di giardini rigogliosi e mercati locali dove potrete gustare i tipici frutti tropicali e ammirare gli azulejos, le splendide ceramiche portoghesi decorate. Da segnare in lista anche un’escursione al Jardim Botânico, ricco di piante esotiche e viste spettacolari sull’Oceano Atlantico.

Se amate l’avventura, le levadas (antichi canali di irrigazione trasformati in sentieri) propongono percorsi panoramici al cospetto di foreste e paesaggi montani, ideali per trekking immersivi. In più, Madeira vanta anche coste spettacolari come Cabo Girão, una delle scogliere più alte d’Europa, con una passerella panoramica in vetro che regala un brivido incredibile.

Malta

A Malta, le temperature miti tra i 20 e i 23°C disegnano il contesto ottimale per esplorare cotanta perla del Mediterraneo.

La capitale Valletta è un vero e proprio capolavoro barocco, con i palazzi storici e le strade pittoresche che raccontano storie di cavalieri e antiche battaglie. Raggiungendo Comino, invece, potrete fare snorkeling nel Blue Lagoon, dove l’acqua trasparente crea giochi di luce spettacolari così da godere di un paesaggio senza eguali.

Ancora, i templi megalitici di Malta, tra i più antichi al mondo, sono una tappa eccezionale per chi vuole approfittarne per vedere con i propri occhi le radici storiche e spirituali di questa idilliaca terra.

Grecia (Creta)

Con temperature che si aggirano intorno ai 21°C, Creta è irrinunciabile se optate per una vacanza contraddistinta da un clima mite e scenari suggestivi.

Le spiagge di Elafonissi, dalla sabbia rosa accarezzata dal mare turchese, vi faranno vivere un’esperienza quasi surreale, mentre i siti archeologici di Knosso raccontano i miti della civiltà minoica e le sue antiche leggende.

Passeggiando tra i villaggi tradizionali, assaporerete la tranquillità della vita isolana e scoprirete l’ospitalità della cultura cretese, un’isola che racchiude mare, cultura e assoluto fascino, un mix perfetto per un’esperienza completa e indimenticabile.

Paesi caldi dove andare a novembre nel resto del mondo

Se volete spingervi ancora più lontano e vivere l’estate in pieno novembre, non mancano ovviamente destinazioni esotiche caratterizzate da spiagge paradisiache, natura selvaggia e una cultura che vi sorprenderà. Ecco, allora, alcune mete calde fuori dall’Europa dove trovare “l’estate a tutti gli effetti“.

Thailandia

Phuket, Thailandia

Fonte: iStock

Bellissima spiaggia nella provincia di Phuket, Thailandia

Novembre segna l’inizio della stagione secca in Thailandia, con temperature tra i 28 e i 32°C che invitano a esplorare ogni angolo di questo Paese incantevole.

Bangkok è una città che non dorme mai, avvolta nei templi dorati e nei mercati galleggianti che raccontano storie di tradizione e spiritualità. Le spiagge di Phuket e Krabi sono a loro volta un vero paradiso, dove il mare limpido e le palme rigogliose creano un ambiente da sogno, ideale per lasciare andare ogni pensiero e dimenticare il freddo europeo.

Non dimentichiamo, poi, che ogni pasto in Thailandia è una sinfonia di sapori autentici, e assaporare la cucina locale tra le bancarelle di street food e i ristoranti tipici è un viaggio nel viaggio.

Dubai (Emirati Arabi)

Come non citare Dubai, la scelta di chi immagina una vacanza di lusso e sole, con temperature che raggiungono i 30°C e un clima perfetto per godersi il mare e le attrazioni futuristiche della metropoli.

Fare un safari nel deserto è qualcosa che non si dimentica: il silenzio e i caldi colori del deserto dipingono un’atmosfera magica, che regala un senso di pace assoluto.

Dubai offre anche shopping nei souk tradizionali e nei centri commerciali moderni, dove troverete ogni tipo di prodotto, dai profumi esotici agli oggetti di pregio. Salire sul Burj Khalifa, il grattacielo più alto del mondo, vi permetterà di godere di una vista spettacolare sullo skyline, che vi resterà impresso per sempre.

Messico (Riviera Maya)

Con temperature tra i 27 e i 30°C, la Riviera Maya è quel luogo da sogno che sa unire vacanze al caldo con un tuffo nella storia antica.

Tulum, con le rovine Maya affacciate sul mare, vi trasporterà laddove cultura e natura si incontrano in un panorama mozzafiato. Playa del Carmen, invece, è una delle spiagge più belle del Messico, un must per godersi il relax sulla sabbia bianca e un mare limpidissimo.

La barriera corallina della Riviera Maya, la seconda più grande al mondo, è un paradiso per gli amanti dello snorkeling, dove ammirare un mondo sommerso plasmato da colori e vita marina, momenti che renderanno la vostra vacanza davvero indimenticabile.

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Alla scoperta della Val d’Ultimo, tra natura e tradizione

La Val d’Ultimo, in provincia di Bolzano, è una delle perle meno conosciute dell’Alto Adige, dove la natura incontaminata e le antiche tradizioni convivono in perfetta armonia. Questa valle si estende per circa 40 chilometri, dalle sorgenti del torrente Valsura a Fontana Bianca fino al fondovalle a Lana, tra i massicci del Parco Nazionale dello Stelvio, ed è una meta che, lontano dal turismo di massa, si apprezza tutto l’anno, sia in estate che in inverno. I sentieri attraversano prati, boschi e laghi cristallini, fiancheggiati da steccati in legno di larice. Nella valle ci sono tanti piccoli conglomerati e masi. Le località più importanti della vallata sono San Pancrazio (a 10 km da Lana), Santa Valburga (a 18,5 km da Lana), San Nicolò (a 27 km da Lana) e Santa Gertrude (a 31 km da Lana). I paesi prendono il nome dal santo patrono della rispettiva chiesa.

Tra i masi tradizionali e le malghe gestite ancora oggi secondo antiche usanze, la Val d’Ultimo è un’esperienza unica a chi cerca autenticità e contatto con la natura.

I Larici Millenari di Santa Gertrude

Situati nei pressi del paese di Santa Gertrude, i larici millenari sono tra le attrazioni naturali più suggestive della valle. Si trovano a 1.430 metri di quota in un bosco che protegge dalle valanghe, vicino ai masi Außerlahn.

Questi alberi monumentali, con più di 2000 anni di vita, hanno visto passare ai loro piedi venire circa 70 generazioni e appartenere all’Impero romano prima e a quello germanico poi, sono tra i più antichi d’Europa. I tre sopravvissuti maestosi e imponenti, ma evidentemente segnati dal tempo, da tempeste ed intemperie: per esempio la cima del larice più alto, che misura 36,5 m per una circonferenza di 7 m, è disseccata, colpita da un fulmine; e anche l’albero più grosso, di 8,34 m di circonferenza e 34,5 m di altezza, ha perso la cima.

Un sentiero ben segnalato conduce fino ai larici, che sono protetti da uno steccato e ancorati con funi. Invece, a pochi minuti a piedi dai larici millenari, merita una visita la cascata Hartungen, specialmente tra maggio e ottobre, che si trova a S. Nicolò presso il sentiero di maso in maso.

Il Lago di Zoccolo

Il Lago di Zoccolo (Zoggler Stausee) è uno splendido lago artificiale situato a 1.137 metri di altitudine nel cuore della Val d’Ultimo, tra i villaggi di Santa Valburga e Pracupola. Con una superficie di quasi 1,5 chilometri quadrati e una profondità massima di quasi 100 metri, il lago è formato da una diga alta 66 metri, e rappresenta una delle attrazioni naturali più affascinanti della valle. Questo specchio d’acqua non solo offre scorci suggestivi, ma è anche circondato da un ricco contesto naturale che lo rende una meta perfetta per chi ama passeggiate panoramiche in mezzo alla natura incontaminata dell’Alto Adige.

Il modo migliore per esplorare il lago è percorrere il sentiero ad anello Seeweg, un facile itinerario di circa 8 chilometri che circonda le sponde del lago. Questo percorso, caratterizzato da leggeri saliscendi, alterna tratti aperti e zone boscose, offrendo ai visitatori ampie vedute sui Monti delle Maddalene e, nelle giornate più limpide, verso il massiccio dell’Ortles. La passeggiata parte dal parcheggio nei pressi di Santa Valburga e si snoda lungo la sponda destra del lago, con una passerella elicoidale che permette di attraversare agevolmente una parte dell’itinerario. Seguendo il sentiero sterrato, si raggiunge poi la strada asfaltata che conduce fino alla stazione a valle della cabinovia Schwemmalm.

Proseguendo lungo il percorso, si attraversa il torrente Valsura su un ponte che porta alla sponda opposta del lago, dove si segue un comodo sentiero forestale che si inoltra tra le ombreggiate zone boscose. Questo tratto regala piacevoli scorci sul lago, con alcuni punti panoramici perfetti per fare una sosta e ammirare il paesaggio circostante. A mano a mano che si avanza, il percorso si apre nuovamente verso panorami più ampi, e lungo l’ultimo tratto si possono incontrare diverse installazioni artistiche e manufatti che raccontano la storia locale della Val d’Ultimo.

Il percorso si conclude attraversando la diga, offrendo una vista ravvicinata dell’imponente costruzione che ha dato origine al lago. Da qui, in circa 2 ore e mezza, si ritorna al punto di partenza, completando un’escursione immersa nella natura che combina la bellezza del paesaggio con elementi di interesse storico e culturale.

panorama Val d'Ultimo

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Vista sulla Val d’Ultimo, tra le più autentiche vallate dell’Alto Adige

Il Museo della Val d’Ultimo a Santa Gertrude

Il Museo della Val d’Ultimo (Ultner Talmuseum), nel villaggio di San Nicolò, non è solo un luogo di esposizione, ma un vero e proprio viaggio nel tempo che affascina adulti e bambini. Il museo era ospitato inizialmente in un edificio costruito nel 1827 come scuola elementare, che ha cambiato funzione nel 1963, diventando la sede del museo. Nel 1969 però, per volere del fondatore Gottfried Oberthaler, l’edificio fu spostato e ricostruito su un terreno messo a disposizione dalla chiesa locale, e nel 1973 venne ufficialmente riaperta la sede attuale del museo, accogliendo visitatori interessati a scoprire le tradizioni della valle.

Il museo, suddiviso in sette stanze, offre un affascinante viaggio nella cultura contadina e nell’arte popolare della Val d’Ultimo. Uno degli spazi espositivi è dedicato alla ricca biodiversità della valle, mentre negli altri si possono ammirare mobili antichi, statue di santi e oggetti di uso quotidiano che raccontano la vita di un tempo. Tra i pezzi più curiosi della collezione, spicca lo stivale da passeggio dell’imperatrice Sissi, che durante le estati soggiornava spesso a Merano.

Il museo si trova in posizione centrale a San Nicolò, facilmente raggiungibile in auto o con i mezzi pubblici. Con lo stesso biglietto di ingresso, è possibile visitare anche il Centro di Documentazione Culten a Santa Valburga.

Il Centro Visite Lahnersäge

Il Centro Visite Lahnersäge, situato all’ingresso del paese di Santa Gertrude, è uno dei quattro punti informativi del Parco Nazionale dello Stelvio. La sua esposizione permanente è dedicata al bosco, con un focus sulle sue funzioni protettive e produttive. Ospitato in una segheria storica restaurata, il centro offre ai visitatori la possibilità di osservare da vicino il processo tradizionale di lavorazione del legno, dal tronco alle tavole.

architettura tipica Alto Adige

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Le case tipiche della Val d’Ultimo sono in legno e pietra

Escursione al Lago Verde

Per i più allenati, una delle escursioni più belle della Val d’Ultimo è quella che porta al Lago Verde, uno spettacolare specchio d’acqua alpino situato a circa 2.500 metri di altitudine. Il lago prende il nome dal colore delle sue acque, che riflettono le montagne circostanti e i boschi di conifere.

Si parte dal Lago di Fontana Bianca (Weissbrunnsee, 1.885 m s.l.m.), dove si può parcheggiare comodamente. Il sentiero n. 140 inizia sulla destra del ristorante, e sale con un’inclinazione leggera. Dopo circa 20 minuti, si raggiunge un bivio e si segue la segnaletica per il Lago Verde. Il percorso, lasciandosi il bosco alle spalle, diventa più ripido, ma incredibilmente suggestivo. Dopo circa due ore di cammino, si arriva al Lago Verde; mentre il Rifugio Canziani (Höchsterhütte, 2.560 m s.l.m.), è il luogo ideale per una sosta e per mangiare. Dal rifugio la vista è infinita e si possono ammirare le vette principali della zona: Cima Sternai (3.443 m s.l.m.), Cima Sternai Meridionale (3.385 m s.l.m.), Cima Fontana Bianca (3.253 m s.l.m.) e il Gioveretto (3.439 m s.l.m.). Proprio il Rifugio Canziani è anche il punto di partenza per escursioni verso i ghiacciai e altre mete nei dintorni.

Per il rientro, si può seguire lo stesso percorso, oppure proseguire verso il Lago Lungo (Langsee, 2.340 m s.l.m.) o il Passo Rabbi (Rabbi Joch, 2.449 m s.l.m.). L’escursione, di media difficoltà, attraversa malghe e pascoli d’alta quota, con la possibilità di incontrare animali selvatici come stambecchi e marmotte.

Le Malghe della Val d’Ultimo

Le malghe sono un elemento fondamentale della cultura e dell’economia della Val d’Ultimo. Sparse su tutto il territorio, sono luoghi dove i pastori portano gli animali in estate per il pascolo e dove si producono formaggi e altri prodotti caseari artigianali. Alcune malghe sono accessibili ai turisti, che possono partecipare a degustazioni di prodotti locali e osservare da vicino il processo di produzione del formaggio.

C’è un’escursione ad anello che collega due delle malghe più conosciute della Val d’Ultimo, adatta a grandi e piccoli. Il percorso inizia dal parcheggio presso il maso Simeon, sul Monte Larice. Seguendo la segnaletica del sentiero n. 4, si sale attraverso il bosco fino a raggiungere la malga Riemergl in circa un’ora. Chi preferisce un tracciato più semplice può optare per la strada forestale, che offre una salita più dolce. La malga Riemergl è uno dei rifugi più rustici della valle e regala un panorama mozzafiato sulla Val d’Ultimo. Da qui, il sentiero prosegue senza particolari dislivelli attraverso una foresta, conducendo in circa 45 minuti alla malga Kühberg, la seconda tappa dell’escursione. Anche questa malga è caratterizzata da una costruzione rustica e offre una vista suggestiva sulle montagne circostanti. Il ritorno avviene scendendo dalla malga lungo il sentiero che porta alla vecchia segheria del Monte Larice. Da lì, si prosegue su un’ampia strada forestale fino ai masi “Windegg”, per poi risalire brevemente lungo la strada che riconduce al parcheggio.

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Ninfa Dormiente: i luoghi della serie Tv

Dopo il successo di Fiori sopra l’inferno del 2003, la commissaria Teresa Battaglia torna a indagare in un nuovo caso intricato e denso di mistero, nel cuore delle montagne friulane della Val Resia.

La seconda stagione della serie Tv, chiamata Ninfa dormiente – I casi di Teresa Battaglia, in tre puntate, andrà in onda su Rai 1 a partire da lunedì 28 ottobre 2024, con il primo episodio disponibile da sabato 26 ottobre su RaiPlay.

La trama di “Ninfa dormiente – I casi di Teresa Battaglia”

Il corpo della giovane poliziotta Marta Trevisan viene trovato senza vita, e tutto sembra indicare un suicidio: un colpo di pistola al cuore. Ma Teresa Battaglia, intuitiva e tenace, avverte qualcosa di inquietante e si convince che sia un omicidio camuffato.

Marta, poco prima di morire, era in cerca della verità su suo padre, accusato di aver ucciso l’amante Hanna, originaria proprio della Val Resia. Nel corso delle indagini, Teresa scopre che Marta possedeva un dipinto perduto nel tempo, la Ninfa Dormiente. Un ritratto enigmatico e conturbante, dipinto con sangue umano, che ritrae una giovane donna dal volto etereo, il cui nome si è perso nella storia.

Ma qual è il legame tra la morte di Marta e il ritratto di questa donna uccisa nel 1945? Quali oscuri segreti ha portato con sé questo quadro, tanto da trasformare la ricerca di verità di Marta in un labirinto mortale? Teresa, immersa in una trama densa di enigmi e ombre del passato, dovrà sciogliere tutti i nodi per arrivare a una verità sepolta da decenni.

Questo è il filo conduttore di Ninfa Dormiente – I casi di Teresa Battaglia, serie Tv tratta dal romanzo omonimo di Ilaria Tuti, che promette di tenere il pubblico con il fiato sospeso, avvolto nel mistero e nella bellezza crudele della montagna.

Dove è stata girata: le location

Laghi di Fusine

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Il bellissimo panorama del Lago di Fusine Superiore

Le tre nuove puntate dell’avvincente serie Tv sono state girate tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, con le riprese degli interni a Roma, mentre, per quanto riguarda le scene in esterno, a fare da sfondo troviamo affascinanti location del Friuli Venezia Giulia.

Ecco di quali si tratta, a partire da Malborghetto-Valbruna: bellissima località di montagna a poca distanza dagli impianti sciistici di Tarvisio, ai piedi delle Alpi Giulie, è la meta perfetta per partire alla volta di escursioni, ciaspolate e trekking. Da vedere il Museo Etnografico, custode di tradizioni, peculiarità ambientali e storia della zona dell’Unione Territoriale Intercomunale del Canale del Ferro – Valcanale.

Cornice per la “Ninfa Dormiente” è anche Tarvisio, tra i poli sciistici più importanti della regione, nell’abbraccio della millenaria Foresta di Tarvisio (24.000 ettari) e meta di pellegrinaggio grazie alla presenza del Santuario di Monte Lussari. Ma non è tutto: se in estate è l’ideale per trekking, passeggiate a cavallo e percorsi in mountain bike, durante l’inverno diventa il paradiso degli sciatori con piste da fondo avvolte in magici boschi e lunghe discese che lasciano senza fiato.

Ancora, in Val Canale, troviamo Camporosso, da cui parte la telecabina che porta ai 1.789 metri del Monte Lussari, e poi Cave del Predil, lungo la valle del Rio del Lago, le cui origini si legano all’attività mineraria iniziata in epoca Romana: a questo proposito, da non perdere è il Museo della Miniera e il Parco Internazionale Geominerario dove sono accessibili parti di gallerie messe in sicurezza.

Ci spostiamo poi a Fusine in Valromana, la frazione di Tarvisio famosa per i due magnifici Laghi di Fusine, il Lago Superiore e il Lago Inferiore, di origine glaciale, tra i maggiori esempi di lago alpino in Europa, e a Valbruna, frazione di Malborghetto-Valbruna, abbracciata dai monti Lussari, da cui raggiungere la Malga Saisera e svariati rifugi con vista incredibile sulle Alpi Giulie.

Infine, la seconda stagione della serie Rai ha visto come location Chiusaforte, il comune delle sorgenti e delle cascate, tra boschi di faggio, anfiteatri rocciosi e testimonianze storiche quali la Fortezza di Col Badin, i musei della Guerra e la Trincea del Ponte delle Lastre, e Udine, dove sono notevoli i punti di interesse. Qualche esempio? Il salotto cittadino di Piazza Matteotti, l’incantevole Piazza della Libertà, Casa Cavazzini, museo di arte moderna e contemporanea, e i Musei del Castello.

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Zamalek, cosa fare nel quartiere cosmopolita del Cairo

Conosci il quartiere cosmopolita de Il Cairo, Zamalek? La Capitale dell’Egitto è magnifica sotto molti punti di vista: una città caotica, dove passato e presente si incontrano per raccontare la storia, con uno sguardo rivolto al futuro. Qua il Nilo scorre placido, ed è persino possibile fermarsi a osservare l’unica Meraviglia del Mondo Antico in condizioni perfette ovvero la Necropoli di Giza). Tra una visita alle piramidi e un tuffo nella cultura egiziana, non puoi perderti Zamalek, il quartiere cosmopolita: ecco cosa fare.

Zamalek a Il Cairo, le attività da fare

Zamalek è una zona indubbiamente privilegiata de Il Cairo, con numerose attrazioni nei dintorni, ideale per fare una passeggiata, o semplicemente per vedere le aree verdi, prenotare persino dei percorsi benessere. Un susseguirsi di case, di boutique, di parchi, di giardini e anche musei.

Giardino della grotta sommersa

Un parco tranquillo con grotte sotterranee che è stato fondato nel 1867: un punto di ritrovo per le coppie, usato persino come set cinematografico, il cui design è ispirato ai giardini italiani. Questa oasi verde è un punto di ritrovo per allontanarsi dalla città frenetica. Durante il weekend, è piuttosto trafficato.

Cairo Tower

Salire sulla Torre del Cairo è una di quelle esperienze imperdibili che non possiamo non suggerirti di fare. Una icona moderna della Capitale dell’Egitto, che si trova esattamente nel quartiere di Zamalek: è alta 187 metri e per 10 anni è stata la torre più alta in Africa. La piattaforma di osservazione circolare a 360 gradi permette di godere di una vista privilegiata della città.

Teatro dell’Opera del Cairo

Immancabile una visita al Teatro dell’Opera del Cairo, struttura polifunzionale che fa parte del Cairo’s National Cultural Centre. Si trova esattamente nella parte meridionale dell’Isola di Gezira nel fiume Nilo, nel quartiere di Zamalek. La Sala Piccola, in particolar modo, è un’alternativa ai balletti e all’opera: i biglietti non sono molto costosi e l’ambiente è intimo e suggestivo.

Aperitivo con vista panoramica sul Nilo

Chi di noi, leggendo la storia dell’Antico Egitto, non ha mai sognato di visitare questo luogo meraviglioso? Possiamo addirittura sorseggiare un cocktail e ascoltare musica in un punto privilegiato, ovvero con vista sul Nilo.

Palazzo Aisha Fahmy

Il Palazzo Aisha Fahmy de Il Cairo è nel quartiere di Zamalek ed è stato riaperto di recente dopo anni di ristrutturazione (dal 2005 al 2015). Comprende ben 30 stanze, due sale, ed è impossibile non lasciarsi conquistare dalle decorazioni e dagli affreschi, così come dalle iscrizioni giapponesi.

Shopping di antiquariato

Zamalek è un quartiere cosmopolita, vivo, in cui è davvero difficile non soffermarsi nelle boutique e nei negozi di antiquariato. Il consiglio che ti diamo è di perderti tra le vie di Zamalek, di prenderti i tuoi tempi, di fermarti nei vari negozietti di antiquariato, dove puoi persino trovare souvenir da riuscire a mettere in valigia, come vecchie stampe, ninnoli, giornali d’epoca. Tra tutti, da segnare Noubi e Nostalgia Art Gallery. E alla fine, dopo un po’ di shopping… ti suggeriamo di fermarti in uno dei vecchi cafè del luogo, tra divani con cuscini ricamati e specialità egiziane.

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Cosa vedere in Kazakistan, Paese che lascia senza fiato

Incastonato tra Europa e Asia, il Kazakistan è un Paese che sorprende con le sue meraviglie naturali, città avveniristiche e antiche tradizioni. Inserito nella prestigiosa lista delle destinazioni “Best in Travel 2025”, si rivela una terra promessa per i viaggiatori alla ricerca di luoghi incontaminati e scenari unici.

Tra canyon mozzafiato, montagne maestose e città che uniscono antico e moderno, il Kazakistan regala un’esperienza che non si dimentica, un viaggio che parla al cuore e lascia un segno indelebile.

Astana: la capitale del futuro

Astana, la capitale, è una città moderna che sembra provenire direttamente dal futuro: punteggiata da grattacieli scintillanti e audaci architetture, è il volto più contemporaneo del Kazakistan.

Tra i luoghi più iconici spiccano la Torre Bayterek, simbolo di rinascita e speranza, da cui si può godere di una vista panoramica mozzafiato, e il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, avveniristica piramide di vetro e acciaio che rappresenta l’armonia tra le diverse culture e religioni che qui convivono.

Da non perdere anche il Museo Nazionale del Kazakistan, che custodisce preziose testimonianze della storia millenaria del Paese, dai tempi dei nomadi fino all’epoca contemporanea.

Almaty: il cuore culturale del Kazakistan

Almaty è l’anima pulsante del Kazakistan, una città davvero affascinante che unisce cultura, storia e una natura maestosa: alle pendici delle montagne Tien Shan, si fa ammirare nell’abbraccio di paesaggi talmente belli da assomigliare a un dipinto e vanta meraviglie come il Panfilov Park, un parco dove spicca la magnifica Cattedrale di Zenkov, costruita interamente in legno, dai colori vivaci e un’architettura unica nel suo genere, oppure il Medeu Skating Rink and Ski Resort, uno dei più alti stadi di pattinaggio su ghiaccio al mondo, perfetto sia per gli sportivi sia per chi desidera soltanto ammirare le montagne tutt’intorno.

Non mancano caffè, mercati locali e musei, che offrono uno sguardo sulla vita quotidiana kazaka, dove tradizione e modernità si fondono in armonia.

Il Parco Nazionale Altyn-Emel: dove le dune cantano

Parco Nazionale Altyn-Emel, Kazakistan

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Splendida Vista panoramica dei monti Aktau, Altyn Emel

Il Parco Nazionale Altyn-Emel è una delle tappe più magiche e spettacolari del Kazakistan. Nella vastità della steppa, svetta la famosa Duna Cantante, un tesoro naturalistico che emette suoni simili a un ruggito o a un canto quando il vento soffia tra i granelli di sabbia: assistere a questo fenomeno che trasforma il silenzio del deserto in una melodia è un’esperienza che non si può descrivere a parole.

Oltre alla Duna Cantante, il parco ospita spettacolari formazioni rocciose e paesaggi lunari, come le montagne Aktau, note per i colori che spaziano dal bianco al rosso e all’azzurro. Qui vivono anche specie rare di fauna selvatica, tra cui l’ibex e il cavallo selvatico di Przewalski.

Si tratta, insomma, di un luogo dove il tempo sembra non scorrere mai e la bellezza della natura incontaminata si rivela in tutta la sua potenza.

Canyon Charyn: il Grand Canyon dell’Asia Centrale

A est di Almaty, il Canyon Charyn è spesso paragonato al Grand Canyon americano, ma con un fascino tutto suo: le imponenti rocce, modellate dal vento e dall’acqua nel corso di milioni di anni, creano uno spettacolo che lascia senza fiato. La zona più celebre è la Valle dei Castelli, chiamata così per via delle rocce che assomigliano a torri e fortezze scolpite nella pietra rossa.

Trovarsi al suo cospetto equivale a compiere un viaggio in un mondo primordiale: i sentieri conducono tra gole profonde e paesaggi desertici, e donano scorci che appartengono a un’altra epoca.

Per chi cerca avventura e meraviglia, il Canyon Charyn è una tappa obbligata in Kazakistan: al tramonto, le pareti si tingono di colori caldi e intensi, trasformando ogni angolo in una fotografia perfetta.

Lago Kaindy: la foresta sommersa che sfida ogni immaginazione

Lago Kaindy

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Il meraviglioso Lago Kaindy

Nel cuore delle montagne Tien Shan, a circa due ore da Almaty, incanta il Lago Kaindy, una delle tappe più surreali del Kazakistan. Infatti, è famoso per la foresta sommersa, un bosco di pini le cui cime emergono come spettatori silenziosi dalla superficie azzurra. È un paesaggio quasi mistico, in cui gli alberi appaiono sospesi, testimoni di una natura che sfida ogni immaginazione.

Il lago si è formato dopo un terremoto nel 1911, quando una frana bloccò il corso del fiume, dando vita a questa straordinaria oasi. Le acque cristalline, di un verde intenso, consentono di scorgere i tronchi sommersi per un’esperienza che ammalia e regala un senso di pace e meraviglia.

Il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi: un tesoro Patrimonio UNESCO

Avvolto in un’atmosfera di spiritualità e grandezza, il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi si erge come simbolo del patrimonio culturale del Kazakistan, un autentico gioiello dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Costruito nel XV secolo, non è soltanto il luogo di riposo del grande mistico e poeta, ma anche una testimonianza dell’architettura persiana e della tradizione nomade della steppa.

I suoi affreschi intricati e i mosaici luminosi raccontano storie di fede e perseveranza, mentre la maestosità delle cupole blu invita a riflettere su un passato ricco di saggezza e conoscenza. Camminando lungo i corridoi, si può quasi percepire l’eco delle preghiere che si sono elevate nel corso dei secoli, un invito a scoprire un’epoca in cui la spiritualità e l’arte si fondono in un abbraccio senza tempo.

Visitare il Mausoleo è un viaggio nel cuore pulsante della cultura kazaka: ogni angolo è pervaso da una sensazione di sacralità e le sue mura custodiscono segreti millenari.

Il Lago Balkhash, intriso di leggenda

Infine, una tappa imperdibile in Kazakistan è senza dubbio il Lago Balkhash, un gioiello della Natura che cattura l’immaginazione di chiunque vi si avvicini.

Tra i più grandi dell’Asia centrale, si estende per oltre 600 chilometri, plasmando un paesaggio da cartolina che spazia tra acque dolci e salate, un fenomeno senza pari che racconta la storia geologica di questa terra straordinaria.

Le acque turchesi, che si fondono con il cielo, disegnano un’atmosfera da sogno, dove il blu intenso si riflette sulle rive dorate e dà vita a un piacevole contrasto straordinario. Passeggiando lungo le sue sponde, ci si sente avvolti da una piacevole calma, interrotta solo dal lieve mormorio delle onde e dal canto degli uccelli migratori che si fermano in cotanto paradiso prima di riprendere il volo.

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Ponte dell’Immacolata con bambini: dove andare in Italia ed Europa

Il Ponte dell’Immacolata è uno dei periodi più attesi dell’anno per chi desidera concedersi una pausa insieme ai propri cari prima delle festività natalizie: è il momento ideale per creare nuovi ricordi e vivere esperienze uniche con i bambini, lasciandosi avvolgere dalla magia dell’inverno tra paesaggi innevati, mercatini di Natale e attrazioni dedicate ai più piccoli.

Tuttavia, trovare la meta perfetta per questa mini-vacanza non è sempre facile, soprattutto quando si cerca una destinazione che sappia unire divertimento, cultura e attività family-friendly.

Ecco perché abbiamo selezionato alcune delle migliori località in Italia e in Europa, pensate per offrire un mix di relax, avventura e meraviglia per tutta la famiglia, da venerdì 6 a domenica 8 dicembre 2024.

Ponte dell’Immacolata con bambini in Italia

L’Italia, grazie all’atmosfera incantata delle montagne dove il periodo natalizio si respira come non mai e alle splendide città d’arte che offrono bellezze a non finire, è senza dubbio una delle scelte irrinunciabili per godersi il primo weekend di dicembre in famiglia.

Dolomiti: atmosfera fiabesca e avventure sulla neve

Non possiamo non iniziare dalle Dolomiti, irrinunciabili per il Ponte dell’Immacolata, soprattutto per le famiglie che desiderano immergersi in un paesaggio invernale da favola. Incorniciate da vette innevate e boschi silenziosi, offrono innumerevoli possibilità di svago per bambini di tutte le età che potranno cimentarsi in emozionanti discese con lo slittino oppure approfittare delle scuole di sci che propongono corsi introduttivi dedicati ai principianti, con istruttori specializzati che assicurano sicurezza e divertimento.

Tra i borghi più incantevoli del territorio, San Candido e Dobbiaco organizzano eventi unici che rendono la permanenza ancora più magica: i mercatini di Natale saranno arricchiti da stand dedicati ai bambini, che potranno partecipare a laboratori di artigianato e creare piccoli addobbi natalizi. Non mancano spettacoli di marionette e fiabe animate nelle piazze né accoglienti chalet dove degustare una cioccolata calda o un tè speziato.

Per un’esperienza ancora più immersiva, le famiglie possono optare per escursioni guidate nei boschi, magari al calare del sole, così da godere di una vista unica sulla valle. Alcuni rifugi organizzano ciaspolate serali, un’avventura emozionante che permette di camminare sulla neve fresca alla luce delle torce. Dopo una giornata di giochi e scoperte, si può chiudere in bellezza pernottando in una baita di montagna, per riscoprire il fascino semplice della vita a contatto con la natura.

Roma: cultura e divertimento

Una meta dal fascino eterno? Roma dove, tra le mete preferite dai bambini, spicca Explora – Il Museo dei Bambini di Roma, che nel 2024 propone laboratori speciali a tema natalizio: dai lavoretti con materiali riciclati agli esperimenti scientifici, sono moltissimi i percorsi interattivi per stimolare la curiosità e la creatività dei più piccoli.

Oltre ai musei, una passeggiata nel centro storico è un’esperienza senza eguali, resa ancora più suggestiva dalle decorazioni natalizie. In Piazza Navona, ad esempio, viene allestito un mercatino di Natale con stand di giocattoli artigianali, dolciumi e una giostra antica che cattura l’immaginazione così come gli spettacoli di artisti di strada e giocolieri che regalano sorrisi e momenti di meraviglia a tutta la famiglia.

Un’opzione entusiasmante è altresì il Bioparco che, durante il periodo natalizio, ospiterà sezioni tematiche dedicate alla biodiversità invernale, con percorsi educativi pensati appositamente per i bambini.

Firenze: tra musei e calde luci di Natale

Natale a Firenze

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Piazza della Repubblica nel periodo natalizio a Firenze

Firenze, dalla straordinaria bellezza artistica, affascina ancora di più con le installazioni luminose che decorano palazzi, chiese e strade, e la trasformano in un luogo fiabesco da esplorare e conoscere sotto una nuova luce.

Uno dei luoghi da non perdere per chi viaggia con i bambini è il Museo dei Ragazzi a Palazzo Vecchio, che ogni anno organizza attività ad hoc: saranno, infatti, disponibili laboratori creativi che permettono di scoprire la storia e l’arte della città attraverso giochi e attività manuali. I piccoli potranno così creare le proprie opere d’arte ispirandosi ai grandi maestri rinascimentali, imparando al contempo nozioni storiche in modo coinvolgente e pratico.

Oltre ai musei, il Giardino di Boboli è un’altra tappa da mette in lista: passeggiare tra i viali del giardino dona una pausa rilassante e rigenerante per tutta la famiglia.

Genova: l’Acquario e i magici mercatini

Genova è la destinazione perfetta per le famiglie che cercano attività emozionanti e diverse dal solito. Il celebre Acquario è il luogo top per i bambini curiosi di scoprire il mondo marino: tra delfini, squali e coloratissimi pesci tropicali, rimarranno sen’altro affascinati da questa esperienza unica.

Ma il capoluogo ligure vanta anche un’atmosfera natalizia davvero speciale, soprattutto al Porto Antico, dove viene allestito un mercatino di Natale ricco di prodotti artigianali e gastronomici tipici con bancarelle che propongono giocattoli fatti a mano, decorazioni natalizie e dolci tradizionali, nonché spettacoli di artisti di strada.

Per completare la giornata, una tappa obbligata è la pista di pattinaggio sul ghiaccio, proprio accanto al mercatino.

Napoli: culla dei presepi

Via San Gregorio Armeno Napoli

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La pittoresca via dei presepi a Napoli

Volete immergervi in un Natale autentico e suggestivo? La città partenopea è famosa in tutto il mondo per Via San Gregorio Armeno, un intero quartiere dedicato all’arte del presepe. Passeggiando per questa storica strada, i bambini rimarranno affascinati dalle botteghe artigiane, dove abili maestri creano statuine di ogni tipo, dai personaggi tradizionali ai protagonisti della cultura pop.

Durante il Ponte dell’Immacolata, Napoli si anima con eventi e mercatini natalizi. Uno dei punti centrali è Piazza del Plebiscito, dove vengono allestiti stand con prodotti tipici, giochi per bambini e spettacoli di strada. Il 2024 sarà ricco di sorprese per le famiglie: in varie piazze della città saranno allestiti spettacoli di burattini e laboratori creativi dove i bambini potranno cimentarsi nella realizzazione di piccoli presepi o decorazioni natalizie.

E poi, Napoli offre anche esperienze culinarie irresistibili: assaggiare una pizza margherita, una sfogliatella o il tipico struffolo napoletano renderà il viaggio memorabile anche dal punto di vista gastronomico.

Ponte dell’Immacolata con bambini in Europa

Il Ponte dell’Immacolata 2024 può anche essere un’ottima occasione per partire con tutta la famiglia alla volta dell’Europa, per unire la magia dell’inizio delle Festività con la scoperta di città e mete interessanti, all’insegna del divertimento e delle tradizioni.

Disneyland Paris: la magia del Natale nel regno delle fiabe

Disneyland Paris è una delle mete europee più amate dai bambini e, nel periodo delle Feste, diventa un vero e proprio regno magico con luci scintillanti, alberi di Natale e decorazioni. I bambini avranno l’opportunità di incontrare i loro personaggi Disney preferiti vestiti con costumi natalizi, partecipare a spettacoli esclusivi e ammirare parate che celebrano l’arrivo del Natale in un’atmosfera da sogno.

Tra le attrazioni più emozionanti durante questo periodo vi sono gli spettacoli di luci e fuochi d’artificio che illuminano il Castello della Bella Addormentata. Ogni sera, il cielo sopra il parco si accende con effetti speciali e musica, tanto che si ha la sensazione di essere i protagonisti di una fiaba.

Inoltre, Disneyland offre anche alloggi a tema, come l’Hotel New York – The Art of Marvel, che combina la magia Disney con l’arte dei supereroi Marvel: insomma, una mini-vacanza indimenticabile.

Bruxelles: luci e mercatini nel cuore d’Europa

Natale a Bruxelles

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La Piazza Grand-Place con albero di Natale a Bruxelles

Bruxelles durante il Ponte dell’Immacolata si trasforma in un villaggio natalizio illuminato da migliaia di luci. Il mercatino di Natale di Bruxelles, noto come “Plaisirs d’Hiver” (Piaceri d’Inverno), si estende dalla Grand Place fino al quartiere di Sainte-Catherine, con stand ricchi di prodotti tipici, artigianato locale e decorazioni natalizie. Qui i bambini possono gustare cioccolata calda artigianale e dolci belgi, come i celebri waffle, in un contesto a dir poco idilliaco.

Un’altra attrazione scintillante è la grande pista di pattinaggio allestita in pieno centro, dove divertirsi tra giochi di luci e musica. La Grand Place ospita un spettacolo di luci e suoni che illumina gli storici edifici con immagini natalizie e motivi musicali, e lascia senza parole tutta la famiglia.

Oltre al mercatino e alle luci, la capitale belga è famosa per i musei interattivi adatti ai più piccoli, come il Museo della Scienza e del Naturale, che propone esposizioni a misura di bambino e percorsi educativi coinvolgenti. I piccoli esploratori potranno scoprire la storia dei dinosauri o imparare curiosità sul mondo degli insetti. Concludere la visita con un tour tra le storiche cioccolaterie di Bruxelles è un dolce modo per rendere indelebile vacanza: molte botteghe artigianali organizzano degustazioni e dimostrazioni di lavorazione del cioccolato.

Berlino: atmosfera festiva e musei interattivi

Berlino è sempre una città vibrante e ricca di attrazioni ma nel periodo natalizio dà il suo meglio e si anima con mercatini, decorazioni e attività per i bambini. Uno dei mercatini più famosi è il Gendarmenmarkt, con stand di artigianato, spettacoli di artisti di strada e laboratori dove i più piccoli possono imparare a fare biscotti natalizi e creare piccoli regali da portare a casa.

Per le famiglie appassionate di storia e scienza, da non perdere è il Museo della Scienza Spectrum, che propone esperimenti e attività pratiche che stimolano la curiosità: quest’anno, ospita una mostra dedicata alle invenzioni storiche e alla tecnologia, pensata per rendere l’apprendimento divertente e accessibile a tutte le età.

Infine, Berlino è nota per i magnifici giardini d’inverno, come quello del Parco Tiergarten, dove passeggiare tra decorazioni luminose e assistere a spettacoli di marionette.

Praga: una vera e propria fiaba invernale

Praga a Natale

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Fiabesco Mercatino di Natale a Praga

Diamo poi uno sguardo a Praga che, con il suo fascino gotico e le atmosfere da favola, è una delle città più suggestive per trascorrere il Ponte dell’Immacolata con i bambini. Ogni anno, si veste a festa per il Natale, e la piazza della Città Vecchia ospita uno dei mercatini più affascinanti d’Europa dove assaggiare i tipici dolci di Natale cechi, come i “trdelník“, e ascoltare canti tradizionali intonati da cori locali.

Non mancano anche spettacoli per bambini ispirati alle fiabe ceche, come quello nel Teatro Nazionale, che mettono in scena storie classiche accompagnate da musica dal vivo ed effetti scenografici spettacolari: si tratta di un’opportunità perfetta per avvicinare i bambini alla cultura ceca in modo divertente e accessibile.

Per completare la giornata, una tappa eccezionale è il Castello di Praga, dove spesso vengono organizzati tour a tema natalizio. La vista della città dall’alto, con le luci che si riflettono sul fiume Moldava, è uno spettacolo che rimane impresso negli occhi e nel cuore.

Copenaghen: il Natale nordico tra luci e tradizioni

Infine, non si può non citare Copenaghen, incantevole capitale della Danimarca: infatti, nel periodo delle Feste il suo fascino aumenta grazie alle tradizioni nordiche che rendono ogni angolo davvero speciale. Il Tivoli Gardens, parco di divertimenti tra i più antichi al mondo, si trasforma in un magico villaggio natalizio, con migliaia di luci, alberi decorati e bancarelle colme di dolci e regali. I bambini si divertono sulle giostre, mentre gli adulti possono passeggiare e ammirare le splendide illuminazioni.

I Giardini di Tivoli sorprendono anche con spettacoli di musica dal vivo e una parata natalizia in cui folletti e personaggi delle fiabe danesi sfilano per le vie del parco. Tra i fiori all’occhiello, c’è la pista di pattinaggio all’aperto, che regala la possibilità di pattinare in un’atmosfera da mille e una notte. La magia del Natale qui è un’esperienza che resta nel cuore, grazie alla cura per ogni dettaglio.

Per chi desidera, invece, un’esperienza più tranquilla, Copenaghen offre anche il Museo Nazionale, che organizza attività interattive per i bambini, come la creazione di decorazioni natalizie tradizionali danesi. Passeggiare lungo il porto di Nyhavn, con le casette colorate e le luci natalizie riflesse sull’acqua, è la conclusione perfetta di una giornata in famiglia, in una città autentica e calorosa.

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Viaggio alla scoperta dei 7 condomini più iconici ed originali del mondo

Il design architettonico non è solo una questione di estetica, ma rappresenta anche un elemento essenziale nella definizione dell’identità stessa delle città. Alcuni edifici residenziali, grazie a elementi unici e distintivi, sono infatti diventati simboli riconoscibili a livello globale e delle vere e proprie “icone” dei paesi in cui sorgono, capaci di trasformarsi in tappe turistiche grazie al loro stile innovativo.

Laserwall – la prima azienda di bacheche digitali per i condomini – ha selezionato 7 dei condomini più particolari in Italia e in giro per il mondo da aggiungere ai propri itinerari di viaggio, per riflettere sul concetto stesso di “abitare” e sull’importanza crescente delle innovazioni architettoniche in termini di sostenibilità e digitalizzazione.

Turning Torso, Malmö, Svezia

Progettato dall’architetto Santiago Calatrava, è un grattacielo residenziale in Svezia che rappresenta una delle più audaci espressioni dell’architettura neo-futurista.

Inaugurato nel 2005, questo edificio è ispirato alla scultura “Twisting Torso” dello stesso Calatrava e deve il suo nome alla rotazione di 90 gradi dei piani, dalla base fino alla sommità, la quale crea un effetto visivo insolito che richiama il movimento dinamico del corpo umano che si contorce. Con i suoi 190,4 metri di altezza e 54 piani, è attualmente il grattacielo più alto della Scandinavia e ospita circa 150 famiglie, che possono usufruire anche di una sauna al 43° piano e di un centro fitness.

La caratteristica più sorprendente del progetto è l’attenzione alla sostenibilità: la struttura, infatti, è alimentata interamente da fonti rinnovabili in modo da ridurre al minimo il suo impatto sull’ambiente, elemento cruciale per la green city di Malmö. Inoltre, per ogni unità abitativa, è stato previsto un sistema di smaltimento dei rifiuti organici, contribuendo alla promozione di pratiche sostenibili quotidiane.

Cube houses, Rotterdam, Olanda

Situate nel cuore della città di Rotterdam, queste abitazioni futuristiche, opera dell’architetto visionario Piet Blom, ricreano un vero e proprio “villaggio urbano”: ogni casa cubica esagonale simboleggia infatti un albero e, nell’insieme, sono organizzate nello spazio per richiamare una foresta stilizzata, il cosiddetto “Blaakse Bos” (Bosco di Blaak).

Si tratta di 39 unità abitative, ciascuna caratterizzata da pareti inclinate di 54,7 gradi e da una superficie di circa 100 metri quadrati. Questa particolare configurazione ha portato alla creazione di spazi abitativi insoliti e alla necessità di creare un arredamento su misura.

Il complesso non solo rappresenta una sfida ingegneristica, essendo costruito sopra una delle arterie stradali più trafficate della città, ma funge anche da ponte pedonale che collega il centro di Rotterdam al vecchio porto.

I più curiosi possono anche visitare il museo Kijk-Kubus, che permette di vedere dall’interno una di queste particolari abitazioni e di scoprire di più su questo condominio originale ammirando i modelli, le fotografie e le presentazioni multimediali per approfondire i passaggi che hanno portato alla creazione del complesso, dal progetto al risultato finale.

Bosco verticale, Milano

Dietro la costruzione delle due torri che compongono il complesso, alte rispettivamente 80 e 112 metri, vi è la volontà di riscoprire la relazione tra essere umani e natura. Esse sono infatti la dimora non solo di residenti dalla provenienza internazionale, ma anche di 800 alberi e di circa 20.000 tra piante perenni e arbusti. Questo ambiente rigoglioso è diventato inoltre un rifugio per molte specie di animali, con un conseguente ripopolamento faunistico nella città.

La cura delle piante è sicuramente una parte essenziale di questo progetto di “riforestazione urbana” ed è affidata ai “Flying Gardeners”, un team di arboricoltori-scalatori professionisti che si occupa della potatura e della verifica dello stato delle chiome degli alberi e degli arbusti.

Oltre a essere un modello di sostenibilità e biodiversità, questo “condominio verde” si distingue anche per l’adozione di tecnologie innovative che migliorano la qualità della vita dei residenti. Tra queste, spicca la presenza della bacheca digitale di Laserwall che contribuisce a rendere il palazzo sicuro e interconnesso grazie alle funzionalità offerte con cui è possibile convogliare tutte le informazioni che facilitano la vita del condominio mettendole al servizio degli inquilini.

Hundertwasserhaus, Vienna, Austria

Hundertwasserhaus, Vienna

Fonte: Ph Ufficio Stampa Business Press srl

Il grattacielo Hundertwasserhaus, a Vienna

Hundertwasserhaus” è un complesso abitativo di 50 alloggi popolari realizzato negli anni ’80 e situato nella periferia di Vienna, opera dell’estro dell’architetto austriaco Friedensreich Hundertwasser – da cui eredita il nome. Gli appartamenti colpiscono subito i passanti per via della vegetazione rigogliosa che cresce lungo le pareti, i colori vivaci, le fantasie variopinte e le linee irregolari, offrendo così un forte contrasto con il grigiore tipico delle aree periferiche delle città europee.

I nuclei familiari che abitano questo insolito edificio possono inoltre contribuire al decoro della facciata con dei disegni personali, trasformando così la struttura in una vera e propria opera d’arte collettiva.

“Hundertwasserhaus” non solo ha il merito di superare gli stereotipi architettonici delle periferie, ma anche di aver ridefinito l’identità visiva stessa del quartiere Landstraße che lo ospita, diventando una vera e propria tappa turistica imperdibile.

Wave, Vejle, Danimarca

L’originale complesso condominiale firmato dallo studio di design “Henning Larsen Architects” sorge lungo le sponde del fiordo di Vejle, nella penisola danese dello Jutland, e si compone di cinque torri a forma di onda, ciascuna di nove piani con appartamenti privati: la struttura architettonica sinuosa è progettata per rendere omaggio al paesaggio circostante, rievocando infatti la forma sia delle creste delle onde del mare di Danimarca sia del profilo delle colline intorno al fiordo.

L’edificio ospita un centinaio di eleganti appartamenti, caratterizzati da una predominanza di colore bianco e dalla presenza di balconi di vetro che contribuiscono a rendere gli ambienti interni particolarmente luminosi. Le grosse vetrate hanno anche il pregio di illuminare la notte delle sponde del fiordo con le luci delle abitazioni che si riflettono sullo specchio d’acqua circostante, contribuendo così ad arricchire l’immagine complessiva dell’area per i passanti e i turisti.

Muralla Roja, Alicante, Spagna

Progettata negli anni ‘60 dall’architetto catalano Ricardo Bofill i Levi, la “Muralla Roja” (“Mura Rossa”) deve il suo nome alla predominanza del colore rosso che caratterizza questa sorprendente struttura e che contribuisce a creare un’atmosfera onirica. È situata sulla costa, non lontano da Alicante, e per realizzarla Bofill ha preso spunto sia dall’estetica costruttivista sia dall’architettura mediterranea e in particolare dalle Kasbah, le cittadelle fortificate arabe.

Il risultato visivo finale sfida la relazione tra spazio e forma con un insieme di edifici interconnessi tramite scalinate esterne, corridoi labirintici e terrazze panoramiche, che ospitano 50 appartamenti privati di varia metratura (monolocali, bilocali e trilocali).

Il complesso non è solo rosso, ma include anche tonalità di rosa, viola e azzurro, aggiunte per creare un effetto ottico di fusione con cielo e mare, generando così un’illusione di spazio maggiore. Una struttura dal fascino surrealista che si pensa abbia ispirato persino la location in cui è ambientata la serie sudcoreana “Squid Game”.

Habitat 67, Montreal, Canada

Il complesso edilizio progettato dall’architetto israeliano-canadese Moshe Safdie che sorge lungo il fiume Saint Laurent a Montréal, in Québec, fu realizzato in occasione dell’Expo Mondiale del 1967 e divenne presto un vero e proprio “manifesto” dell’architettura del Novecento.

La struttura brutalista, composta da 354 blocchi di cemento armato (“béton brut” in francese, il termine che dà il nome alla corrente) distribuiti su 12 piani, è stata realizzata come risposta alla crescente densità della popolazione nei centri urbani.

Tramite l’impiego di moduli prefabbricati, l’architetto Safdie ha creato una nuova tipologia di edificio residenziale, in cui nonostante i volumi delle “scatole-appartamento” rimangano gli stessi, nessuna abitazione risulta davvero uguale all’altra. Ognuno dei 158 condomini attuali differisce infatti per panorama, punti di accesso e orientamento, offrendo un’esperienza abitativa unica.

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Un segreto amalfitano: il borgo costiero di Atrani

A una manciata di curve e una galleria nella roccia da Amalfi la piccola Atrani sbuca all’improvviso. Sotto, da un lato, l’affaccio dalla strada sopraelevata ad archi che la percorre come un balcone è sulla spiaggia, dall’altro è sulle case che si stagliano col loro bianco abbagliante sulla montagna di rocce, terrazzini verdi e frutteti.

Il cuore di questo borgo marinaro è la piazzetta Umberto I: dove un tempo si tiravano le barche per proteggerle dalle mareggiate, oggi c’è un salottino accogliente e raccolto. Passeggiando nell’intrico dei vicoli (che ispirarono a Escher l’opera “Vicoli coperti“) e delle scalinatelle che si dipana da via dei Dogi, il corso principale, si possono scoprire scorci splendidi. Se il tramonto regala dei bellissimi colori, facendo risaltare i balconi in ferro battuto e le persiane verdi, i cestini di vimini per issare la spesa e i pomodori appesi (con la forma “a pinneolo”), bisogna aspettare di vederla la sera: quando le finestre si illuminano sembra di essere in un presepe.

Cosa vedere ad Atrani, un tuffo nella storia

Pur essendo molto piccola le cose da vedere non mancano: al tempo delle repubbliche marinare, infatti, qui vivevano le famiglie più nobili di Amalfi e qui si incoronavano e venivano seppelliti i dogi. Il punto di partenza non può quindi che essere la chiesa di S. Salvatore di Birecto, dove birecto non è null’altro che il berretto che veniva posto sul capo del doge. Pesantemente rimaneggiata fu fondata però nel 940: ha un piccolo campanile a vela e una porta in bronzo, con formelle intarsiate con argento, rame e smalto, arrivata nel 1087 dalle botteghe di Costantinopoli, come dono di Pantaleone Viaretta, un ricco mercante che vent’anni prima aveva procurato ad Amalfi l’analoga porta del Duomo.

Da visitare anche la chiesa di Santa Maria Maddalena e la sua Collegiata: la facciata barocca non deve trarre in inganno perché fu costruita nel 1274 dai cittadini come ringraziamento per la fine delle incursioni saracene e momento di rinascita della cittadina. La sua cupola di maiolica lucida e la torre campanaria a pianta quadrata sono un po’ il simbolo di Atrani. La grotta di Masaniello si trova proprio accanto: si dice che fu qui, a pochi metri dalla casa dei nonni materni, che venne a nascondersi prima di essere tradito e ucciso.

Collegiata di Santa Maria Maddalena Atrani

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La Collegiata di Santa Maria Maddalena ad Atrani

Poco sopra l’antica via che collegava Atrani con Amalfi c’è invece la grotta dei Santi, molto probabilmente un tempo parte dell’antico monastero benedettino dei SS. Quirico e Giulietta. L’entrata è su un terrazzamento a limoni, la pianta irregolare, le pareti decorate da affreschi del XII sec. in stile bizantino con gli evangelisti disposti intorno a un santo guerriero, certamente San Giorgio, con il braccio levato mentre regge un’asta.

Oltre a queste Atrani ospita un’incredibile quantità di chiesette: quella del monastero francescano di Santa Rosalia, la chiesa di S. Maria del Bando (XII sec.) dove venivano proclamati le sentenze e i bandi nel periodo della Repubblica Amalfitana, quella di S. Maria Immacolata, di S. Gerturde, la chiesa del Carmine nonché quella di S. Michele fuori le mura (XII sec.), famosa per aver accolto, si dice, i cadaveri della peste del 1656 di cui un muro conserverebbe ancora le tracce.

I sapori di una gastronomia sopraffina

Se si vuole gustare la vera essenza di Atrani però bisogna sedersi a tavola. Al pesce azzurro – re incontrastato, pescato con le lampare che la sera prendono il largo e illuminano il mare come stelle – è dedicata una sagra alla fine di agosto (il 22 e il 23). È nata quasi per caso, per godere subito di quello che portavano i pescatori con le cianciole e le paranze. Di anno in anno ci si è organizzati sempre meglio e ora, in un trionfo di alici fritte, tonno e pesce bandiera, si appendono le reti, si accendono luci colorate, torce e fiaccole e a mezzanotte si guardano i fuochi d’artificio.

Da assaggiare gli scialatielli (un tipo di pasta fresca fatta a mano) ai frutti di mare, la pasta e fagioli con il pesce azzurro, il sarchiapone – una grossa zucca, svuotata e riempita di zucca tagliata a pezzi, carne e mozzarella e infine cotta al forno (ed è la versione più semplice!) – le cassatine di pan di spagna farcite con una crema di tradizionale sfusato amalfitano, i bocconotti (con la crema e le amarene), e i passolini, chicchi di uva fatta appassire al sole e conservata in un cartoccio di foglie di limone, legate con un giunco.

Se ti è piaciuto il nostro racconto ascolta il podcast: Virgilio e Italia ti guideranno alla scoperta di questo borgo e degli altri 100 borghi del cuore scelti da SiViaggia.

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Feste e ponti 2025, dove organizzare un viaggio

Il 2025 si prospetta come un anno ideale per i viaggiatori, grazie a numerosi ponti e festività che permettono di sfruttare periodi di pausa prolungati senza dover richiedere molte giornate di ferie. Rispetto al 2024, il 2025 offre una disposizione più favorevole di giorni festivi e ponti, creando diverse opportunità per lunghi weekend e pause strategiche.

Vista l’abbondanza di ponti e festività, il 2025 è l’anno perfetto dunque per pianificare le ferie in anticipo. Prenotare con largo anticipo può rivelarsi vantaggioso per assicurarsi le migliori tariffe di viaggio e per garantirsi l’accesso alle mete più richieste.

Approfittare dei ponti e delle festività per staccare la spina durante l’anno contribuisce non solo al benessere personale, ma permette di vivere esperienze uniche in ogni stagione. Ecco il calendario completo con tutti i ponti e le festività dell’anno 2025.

Ponti scolastici 2025

Per chi viaggia in famiglia, i ponti scolastici del 2025 sono di grande interesse e si rivelano perfetti per organizzare brevi vacanze con i figli senza compromettere l’anno scolastico. I ponti includono le festività natalizie, la pausa pasquale e le vacanze estive, oltre a periodi più brevi come l’Immacolata e il Ferragosto.

Grazie alla pausa di Pasqua, ad esempio, le famiglie possono godere di una settimana abbondante per organizzare una fuga primaverile in una meta che possa accontentare grandi e piccoli. Per chi desidera una vacanza di breve durata, il ponte dell’Immacolata o quello dell’Epifania, che cade di lunedì, offre una pausa perfetta dopo le festività natalizie.

Ponte di Pasqua 2025 

Nel 2025, Pasqua cadrà nella penultima settimana di aprile (20 aprile), offrendo un’opportunità particolarmente interessante per un lungo periodo di ferie. Grazie alla vicinanza con il 25 aprile, che è un giovedì, è possibile sfruttare fino a 15 giorni di vacanza con soli 7 giorni di ferie tra il 19 aprile e il 4 maggio.

Un momento perfetto, quindi, per concedersi una vera e propria vacanza prima dell’estate. Per scegliere dove andare, visto che ci troviamo già nel pieno della primavera, c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Viaggi, dove andare, 2025

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Due ragazzi stanno per partire con l’aereo in vacanza

Calendario ponti 2025

Ecco una panoramica sui principali ponti e festività del 2025, con alcuni suggerimenti per ottimizzare le giornate di ferie:

Ponte dell’Epifania – Lunedì 6 gennaio 2025

Iniziamo l’anno con la pausa dell’Epifania, che quest’anno cade di lunedì. È un’ottima occasione per chi desidera prolungare le festività natalizie o riposarsi prima di iniziare l’attività lavorativa con slancio.

Ponte del 1° Maggio – Giovedì 1 maggio 2025

Il Primo Maggio del 2025 cade di giovedì, permettendo di creare un ponte lungo o una mini-vacanza con un solo giorno di ferie.

Ponte del 2 Giugno – Lunedì 2 giugno 2025

La Festa della Repubblica italiana cadrà di lunedì, offrendo un lungo weekend perfetto per chi desidera anticipare le ferie estive con una pausa a giugno.

Estate 2025: week-end lunghi senza ponti

Anche se durante l’estate non ci saranno ponti veri e propri, sia Ferragosto (venerdì 15 agosto) che il 2 giugno offriranno weekend lunghi. Quest’anno potrebbe essere interessante estendere le vacanze estive proprio partendo da uno di questi weekend lunghi, ideale per chi desidera fare una breve fuga.

Autunno 2025: Ponte dell’Immacolata 8 dicembre, lunedì

L’Immacolata Concezione, che nel 2025 cade di lunedì, sarà una grande occasione per un lungo weekend prima del periodo natalizio. Questo ponte offre una breve ma ottima occasione per immergersi nell’atmosfera natalizia.

Natale e Santo Stefano – Giovedì 25 e Venerdì 26 Dicembre 2025

Nel 2025, Natale e Santo Stefano si susseguono tra giovedì e venerdì, offrendo così un weekend lungo senza dover utilizzare ferie. Un’occasione perfetta per trascorrere le festività natalizie in una meta internazionale o per visitare una città italiana, godendo dell’atmosfera natalizia e delle tradizioni locali.

La tabella del calendario ponti 2025

Data Giorno Festività
1 gennaio 2025 Mercoledì Capodanno
6 gennaio 2025 Lunedì Epifania
16 febbraio 2025 Domenica Carnevale
20 aprile 2025 Domenica Pasqua
21 aprile 2025 Lunedì Pasquetta
25 aprile 2025 Venerdì Festa della Liberazione
1 maggio 2025 Giovedì Festa del Lavoro
2 giugno 2025 Lunedì Festa della Repubblica
15 agosto 2025 Venerdì Ferragosto
1 novembre 2025 Sabato Ognissanti
8 dicembre 2025 Lunedì Immacolata
25 dicembre 2025 Giovedì Natale
26 dicembre 2025 Venerdì Santo Stefano
31 dicembre 2025 Mercoledì San Silvestro

Dove andare in vacanza

Per chi è alla ricerca di esperienze da vivere durante i ponti del 2025 e vuole avere un consiglio su dove andare, la prima cosa che ci sentiamo di suggerire per le famiglie è optare per un volo alla volta di Disneyland Paris, in Francia.

Anche Port Aventura, in Spagna, rappresenta una meta ideale per il divertimento dei bambini, mentre chi preferisce l’arte e la storia può scegliere una gita primaverile a Roma o Firenze, approfittando della stagione per ammirare monumenti e musei.

Londra è splendida a dicembre con le sue luminarie, piste di pattinaggio e l’imperdibile Winter Wonderland, mentre Praga cattura chi ama il Natale con la sua atmosfera ricca di tradizioni, storia e cultura. Colonia e Norimberga sono celebri per i mercatini di Natale e i villaggi a tema illuminati, invece Parigi offre l’incanto degli Champs-Élysées illuminati e lo shopping natalizio.

Chi cerca un clima mite anche nei mesi più freddi può optare per Barcellona, che alterna relax e cultura, o per Amsterdam, perfetta a primavera per la fioritura dei tulipani e i suoi suggestivi canali. Tra le destinazioni estive, la Corsica incanta con paesaggi naturali e spiagge, mentre Malta soddisfa chi cerca un mix tra cultura e mare senza eccedere nei costi.

Anche la Sardegna e la Puglia sono perfette per un assaggio di mare nelle prime giornate calde, offrendo spiagge poco affollate, mentre in Provenza è possibile immergersi nei colori della lavanda, visitando antichi borghi medievali. In Italia, la primavera sulla Costiera Amalfitana e in Sicilia regala un clima ideale e l’occasione di visitare mete iconiche prima del caldo estivo; chi preferisce spingersi oltre, invece, troverà il clima mite di Atene e delle Isole Greche un’opzione perfetta per un viaggio lontano dalla folla.

Per un’ultima immersione natalizia, Vienna e Bruxelles mantengono viva l’atmosfera invernale, con mercatini di Natale aperti fino a gennaio e specialità artigianali e dolci locali da gustare.