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Giubileo 2025 a Roma: aumento dei prezzi per pellegrini e turisti

Dal momento in cui il Papa aprirà la Porta Santa di San Pietro il 24 dicembre inizierà ufficialmente l’Anno Santo del Giubileo 2025. Si tratta di un evento importante a livello internazionale che, insieme alle indulgenze, porterà anche un aumento dei costi per chi prevede di visitare Roma anche solamente a scopi turistici. A prescindere dal vostro viaggio nella Capitale, che sia per scopi religiosi o di piacere, dovrete considerare nel budget quotidiano l’aumento dei prezzi in diversi settori, da quelli culturali ai trasporti.

I rincari entreranno in vigore il 24 dicembre 2024 e dureranno per tutto l’Anno Santo fino al termine ufficiale del 26 gennaio. Non mancano le proteste contro questo provvedimento, soprattutto in riferimento agli aumenti sui biglietti del bus, descritte dall’Anav (Associazione nazionale autotrasporto viaggiatori) come “di tipo punitivo, un aumento ingiusto e apparentemente vessatorio, che penalizza immotivatamente un’intera filiera industriale e una specifica categoria di clienti, spesso fragili”.

Aumenti sui prezzi di musei e siti archeologici

Per il Giubileo 2025 sono previsti oltre 35 milioni di pellegrini e, insieme a loro, un aumento dei costi per diversi musei e siti archeologici di Roma. La Giunta della Capitale ha infatti approvato un rincaro sugli abbonamenti, in particolare delle card Roma Pass 72h e 48h che, oltre a permettere l’accesso alle diverse attrazioni culturali, consentono anche di viaggiare gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblici.

Roma Pass 72 dura tre giorni e permette di visitare gratuitamente i primi due musei o siti archeologici, mentre per i successivi viene offerto uno sconto; stessa modalità per il Roma Pass 48 che, per due giorni, consente di avere solo la prima visita gratuita. La card da 72h passerà dagli attuali 52 euro a 58,50 euro, mentre quella da 48h passerà da 32 euro a 36,50 euro.

Ticket per la Fontana di Trevi

Non proprio una decisione legata al Giubileo, ma si è parlato anche di un possibile ticket per l’iconica Fontana di Trevi, una delle attrazioni più visitate di Roma. L’assessore al turismo ha proposto di limitare l’accesso introducendo il numero chiuso e un biglietto, gratuito per i residenti e a pagamento per i turisti, con l’obiettivo di rendere la visita più piacevole e tranquilla rispetto al caos attuale.

Se la proposta verrà accolta, per arrivare al gradinato sarà necessaria una prenotazione nominale e l’acquisto di un biglietto di 2 euro per trenta minuti di visita. Questa normativa riguarderà solo i turisti, mentre per i residenti continueranno a non esserci restrizioni.

Rincari sui bus turistici, trasporti pubblici e taxi

Gli aumenti che stanno destando più critiche sono quelli relativi ai trasporti. Per quanto riguarda i bus turistici, è stata firmata un’ordinanza che prevede un aumento triplicato delle tariffe per far accedere i bus nella Ztl B, ovvero quella del centro storico. Il sindaco di Roma ha giustificato questa decisione affermando la necessità di adottare iniziative per mitigare l’impatto dei bus turistici sul traffico della città e rendere più sostenibili gli spostamenti di pellegrini, turisti e cittadini romani.

Anche le tariffe dei taxi hanno subito una revisione: le corse dalle mura aureliane a Fiumicino e Ciampino sono passate da 50 euro a 55 euro le prime, da 31 euro a 40 euro le seconde. Sono previsti rincari anche per le corse dal centro di Roma al porto di Civitavecchia, da 120 euro a 130 euro, mentre le quote fisse per le corse nei giorni feriali dalle 6 alle 22 passeranno da 3 euro a 3,5 euro per le diurne e da 7 euro a 7,5 euro per le notturne. Infine, la tariffa per corsa minima salirà a 9 euro sostituendo quella classica da 3 euro.

Infine, arriviamo agli aumenti legati ai trasporti pubblici, dove il biglietto per la corsa singola passerà da 1,50 euro a 2 o 2,50 euro.

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Vacanze low cost? Quali sono le mete dove partire ora

Scegliere una destinazione nota per la sua convenienza può alleviare molto lo stress da viaggio: cosa c’è di meglio che godersi la propria fuga senza preoccuparsi di quanto si spende? Molti viaggiatori appassionati infatti, non possono contare sempre su un budget molto elevato per partire e vivere la propria avventura intorno al mondo. Ma il web viene in soccorso con alcune idee per viaggiare in modo economico e responsabile.

HelloSafe ha condotto uno studio per determinare dove si spende meno per una persona in una giornata, e le destinazioni che sono venute fuori sono incredibilmente convenienti. Si parla di posti molto belli, ma alcuni anche molto lontani dall’Italia, pertanto bisogna tener conto del prezzo dei voli andata e ritorno che contribuiscono alle spese di viaggio totali da tenere in considerazione. Tuttavia se si limita a valutare il budget necessario sul posto per il soggiorno e la vita quotidiana questa è la lista che è stata pubblicata di recente.

I paesi più economici da visitare nel 2025

In cima alla lista c’è il Laos, un bellissimo paese sulla rotta degli esploratori nel sud-est asiatico, stretto tra Thailandia e Vietnam. La spesa giornaliera media per un viaggiatore al giorno è di sole £ 10, ovvero circa 12 euro. Al secondo posto c’è il Kazakistan, dove la spesa media al giorno è di £ 14 che corrispondono a 16,82 euro, e al terzo posto c’è il Ruanda, dove la spesa media è di £ 16, ovvero 19,22 euro. Da nessuna parte nell’elenco si spende in media più di 30 sterline al giorno (circa 35 euro), e sono prevalentemente distribuiti tra Africa e Asia. Di seguito la lista completa.

  1. Laos
  2. Kazakistan
  3. Ruanda
  4. Ghana
  5. Mongolia
  6. Armenia
  7. Burkina Faso
  8. Georgia
  9. Mali
  10. Birmania
  11. Haiti
  12. Malawi
  13. India
  14. Nepal
  15. Serbia
Kazakistan

Fonte: 123RF

Lago di montagna Issyk nella regione di Almaty, in Kazakistan

La meraviglia del Laos al primo posto

Il Laos è un paese del Sudest asiatico la cui capitale Vientiane ospita una delle meraviglie storiche e culturali del paese, il Pha That Luang, ovvero una struttura religiosa buddhista alta quasi 50 metri e ricoperta d’oro che richiama molti turisti. Tuttavia se si progetta un viaggio da quelle parti è d’obbligo visitare anche altri bellissimi templi della zona come il Wat That Luang Neua con una scalinata suggestiva che conduce all’interno colorato e prestigioso, e il Wat That Luang Thai, più piccolo ma di un colore bianco-oro che ipnotizza.

La statua del Buddha Dormiente di proporzioni gigantesche si trova accanto al Pha That Luang, mentre l’antico tempio Hawk Phra Kaew è circondato da giardini variopinti che regalano un panorama unico. Chi vuole assaporare le tradizioni della cultura locale ci sono anche molti mercati con prodotti artigianali. La città più frequentata è Luang Prabang, poi c’è anche Pakse o Champsasak, ricordando che anche il Sud del Laos vale la pena di essere visitato. Bellezze naturali, architettoniche e antichi rituali rendono questa una meta affascinante e da scoprire. Si consiglia di viaggiare qui da Novembre a Febbraio con la stagione secca e un caldo moderato.

Il Kazakistan

La città più grande del Kazakistan che si può visitare è Almaty dove si trova il Museo Commemorativo ALZhiR, diversi centri commerciali e una fervida vita notturna. Tra le steppe del Nord, questo paese offre ai viaggiatori avventure uniche come escursioni su sentieri di montagna o passeggiate lungo le valli del Tian Shan per incontrare la fauna selvatica intorno ai laghi. Da non perdere in particolare i laghi di Kolsai di un colore blu intenso, di origine glaciale che si trovano a 110 km a sud-est di Almaty.

Poi a Turkestan si può ammirare un complesso architettonico molto famoso con il mausoleo di Kozha Akhmed Yasaui, costruito alla fine del XVI secolo da Tamerlano. Per gli amanti della natura tappa doverosa è la riserva naturale di Aksu-Zhabagly che si estende per 1319 km quadrati, entrando dal villaggio di Zhagably, insieme al Lago D’Aral e i deserti pietrosi della regione del Mangistau. Gli esperti consigliano di andare in Kazakistan un po’ tutto l’anno anche se le temperature cambiano e quindi meglio controllare il mese migliore a seconda del tipo di vacanza che si vuole fare.

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Giro del mondo: quanto costa e come pianificarlo

Il giro del mondo è senza dubbio uno dei vantaggi più affascinanti che ogni viaggiatore possa immaginare. Spesso si pensa che questa sia un’idea impossibile, un’impresa quasi irraggiungibile. Uno dei motivi principali che porta a questo pensiero comunque è sicuramente il costo che potrebbe comportare un viaggio del genere.

Tuttavia, con una pianificazione attenta e molto strategica, il giro del mondo è un sogno che può diventare realtà, accessibile a molti più viaggiatori di quanto si pensi. Allora, come pianificare un giro del mondo, quanto può costare e quali strategie adottare per risparmiare, mantenendo comunque un’esperienza ricca ed appagante?

Definire il budget: quanto costa un giro del mondo?

La questione del budget è sicuramente il primo ostacolo. I costi di un giro del mondo possono variare significativamente in base a differenti e vari fattori, come la durata del viaggio, le destinazioni scelte, le modalità di trasporto scelte e lo stile di vita che si sceglie di adottare durante tutta l’esperienza.

Indicativamente, un viaggio intorno al mondo per tre mesi ha un costo che può variare tra i 5.000 euro ed i 10.000. Un costo che include voli, alloggi e spese quotidiane. Allo stesso tempo, un anno intero può portare ad una spesa totale che varia tra i 15.000 ed i 30.000 euro, a seconda delle scelte fatte riguardo i fattori che sono stati citati in precedenza.

Per definire il budget per un giro del mondo, oltre alla differenza tra i Paesi che si decide visitare, è fondamentale tenere in considerazione anche l’inflazione dei prezzi turistici, che soprattutto negli ultimi anni ha trasformato alcuni luoghi, che in passato erano considerati accessibili e low cost, in destinazioni più care. Ad esempio, il Sud Est Asiatico rimane una delle zone più abbordabili del mondo, anche se il turismo di massa ha fatto crescere i prezzi in zone come Vietnam e Thailandia, nonostante i costi siano sempre più bassi rispetto la zona Europa.

Allo stesso modo, anche Paesi europei, per lo stesso motivo, che una volta venivano considerati economici come il Portogallo e l’Ungheria, stanno pian piano diventando meno accessibili rispetto a qualche anno fa.

Pianificazione dei trasporti in viaggio

Pianificando il giro del mondo, uno degli elementi sicuramente più rilevanti da tenere in considerazione è la scelta dei trasporti. I viaggiatori più esperti, spesso, suggeriscono di optare per un biglietto “Round the World”, conosciuto anche con la sigla RTW, che consente di prenotare diversi voli in un unico pacchetto, coprendo tutte le tappe principali del proprio itinerario di viaggio. È un titolo di viaggio acquistabile solo da diverse alleanze di compagnie aeree come OneWorld, SkyTeam e Star Alliance e può rappresentare una scelta conveniente se si decide di attraversare più continenti.

Tuttavia, l’offerta dei voli low cost negli ultimi anni si è decisamente ampliata e potrebbe essere altrettanto conveniente poter prenotare sfruttando le offerte di queste compagnie, pianificando ogni spostamento individualmente. Per esempio, le compagnie come Ryanair, EasyJet e Jetstar offrono tariffe molto vantaggiose per i collegamenti europei, ma anche tra destinazioni asiatiche ed australiane. Inoltre, grazie anche al diffondersi di piattaforme online che aggregano le diverse offerte di voli, c’è la possibilità di monitorare le fluttuazioni dei prezzi ed è possibile trovare biglietti scontati. Inoltre, seguendo alcune “regole” condivise dalla maggior parte dei viaggiatori, sarà possibile risparmiare ulteriormente e volare con prezzi più bassi.

Un ulteriore trucco per risparmiare sui trasporti è anche quello di evitare voli interni, quando possibile, e preferire mezzi di trasporti alternativi, come gli autobus notturni, famosi in tutto il Vietnam, o i treni, particolarmente affidabili ed economici in Paesi come l’India o la Cina, ma anche in Europa Orientale.

Bus durante uno spostamento in Asia: opportunità di risparmio durante il giro del mondo

Fonte: iStock

Bus notturni, famosi per gli spostamenti in Asia

Quali destinazioni scegliere per il giro del mondo?

Il costo complessivo del giro del mondo dipende molto dalle destinazioni scelte. Poter alternare Paesi più costosi a Paesi considerati più economici può aiutare i viaggiatori a mantenere il budget sotto controllo, senza rinunciare, contemporaneamente, alla varietà e alla qualità del viaggio. Generalmente, le destinazioni come Stati Uniti, Svizzera, Australia e Scandinavia sono considerate fra le più costose, mentre Paesi del Sud Est Asiatico e del Sud America riescono ad offrire un’esperienza straordinaria, ma a prezzi molto più bassi.

Negli ultimi anni, poi, stanno emergendo Paesi Balcanici fra le mete più ricercate, come l’Albania e la bellissima Macedonia del Nord, oppure nazioni che fanno parte del Centro America, come il Nicaragua o il Guatemala, per esperienze uniche ed autentiche a prezzi inferiori rispetto le mete turistiche più conosciute e frequentate.

La scelta dell’alloggio: dalle soluzioni economiche alle opzioni più comode

Un ulteriore aspetto che incide sulla spesa totale di un viaggio alla scoperta del mondo è la scelta dell’alloggio. Oggi esistono diverse opzioni che possono essere sfruttate per risparmiare senza rinunciare a diversi servizi e comodità. Sono cresciute le offerte di alloggi peer-to-peer, grazie alla piattaforma AirBnb, ad esempio, e agli ostelli che ormai offrono tutti i comfort possibili e non sono più limitati soltanto ai giovani viaggiatori.

Per chi, invece, cerca un’esperienza ancora più economica, ed in certi sensi più autentica, il couchsurfing rimane una delle migliori soluzioni per poter viaggiare a basso costo e conoscere persone e tradizioni locali. Anche lo scambio di casa viene facilitato da piattaforme come HomeExchange e rappresenta una soluzione vantaggiosa per famiglie e viaggiatori, permettendo di risparmiare sull’alloggio.

Infine, per chi ama la natura e vuole vivere esperienze a contatto con essa e a basso costo, il campeggio rimane un’opzione sempre valida. Infatti, soprattutto in molti Paesi dell’Europa, il campeggio libero è legale e ben regolamentato: con un buon equipaggiamento ed un po’ di spirito di adattamento, questa opzione può trasformarsi in un’esperienza unica, senza spendere nulla per dormire.

Ragazzi che chiacchierano in una stanza d'ostello durante il giro del mondo, risparmiando sugli alloggi

Fonte: iStock

Ostello, la soluzione ideale per risparmiare sugli alloggi

Flessibilità e tempistiche

Un altro consiglio utile per risparmiare durante il giro del mondo è mantenere un itinerario flessibile. Questo significa non essere troppo rigidi sulle date, sia di partenza, che di arrivo a destinazione. È vero, prenotare con partenza può far risparmiare, ma è anche importante adattarsi ed essere pronti a cambiamenti di rotta se questo può portare ad un risparmio economico. Ad esempio, viaggiare durante i periodi di festività ed alta stagione può incidere notevolmente sui costi da affrontare.

Un altro fattore è la durata del soggiorno per ogni Paese che si decide di visitare. Trascorrere più tempo in una singola località, infatti, permette di ammortizzare sulle spese di trasporto e contemporaneamente familiarizzare con il costo della vita locale, riducendo anche spese impreviste che possono scaturirsi da spostamenti rapidi durante il viaggio. Così facendo, durante il soggiorno è possibile approfittare di affitti a lungo termine, che costano meno rispetto ad hotel ed ostelli per soggiorni brevi.

Lavorare durante il viaggio: nomadismo Digitale e workaway

Per chi ha intenzione di viaggiare per lunghi periodi, ma non ha risparmi a sufficienza per far fronte alle spese necessarie a completare l’itinerario di viaggio attorno al mondo, ci sono diverse opzioni. Prima fra tutte il nomadismo digitale. Questo fenomeno, con i suoi pro ed i suoi contro, è diventato molto popolare negli ultimi anni grazie alla notevole diffusione del lavoro da remoto. Si tratta di professionisti di ogni settore: insegnanti di lingue, freelance, sviluppatori web e professionisti del marketing, che possono portare avanti la propria attività viaggiando, riducendo così l’impatto che potrebbe avere il viaggio sulle proprie finanze

Un’altra possibilità, invece, che permetterebbe ai viaggiatori di risparmiare durante un viaggio così importante come il giro del mondo, ma anche itinerari più brevi, è partecipare a programmi come Workaway Wwoofing, ovvero programmi che offrono vitto e alloggio in cambio di alcune ore di lavoro al giorno. Si tratta di un’esperienza sicuramente unica, che permette ai viaggiatori di immergersi nella cultura locale abitando con persone locali e partecipando alle loro attività quotidiane, il tutto riuscendo a contenere notevolmente le spese di vitto e alloggio.

Nomade digitale al lavoro in un bar durante il giro del mondo

Fonte: iStock

Nomade digitale al lavoro: nuova possibilità di vivere viaggiando

Assicurazione di viaggio

L’assicurazione di viaggio può considerarsi un vero e proprio piccolo investimento sul proprio viaggio, soprattutto se si vuole vivere il giro del mondo. Questo tipo di viaggio, infatti, espone i viaggiatori a rischi di vario genere, sia legati alla salute sia ad eventuali problemi legati ai trasporti o ai possibili furti di bagagli. Sebbene l’assicurazione rappresenti un esborso in più, è fondamentale non sottovalutare questo aspetto, in quanto eventuali incidenti possono andare ad aumentare notevolmente il costo di un giro del mondo o di qualsiasi altro viaggio.

Oggi esistono polizze specifiche per i viaggiatori a lungo termine, che coprono una vasta gamma di situazioni particolari, dai problemi di salute alla cancellazione del volo, dalla rottura dei propri accessori tecnologici, come computer o smartphone, allo smarrimento di un documento. Con un po’ di ricerca in rete, sarà possibile trovare l’opzione giusta, adatta al proprio budget.

Pianificare un giro del mondo richiede un’attenzione particolare legata ai fattori che sono stati elencati in questo articolo, ma rimane comunque un sogno realizzabile da chiunque e non necessita assolutamente di risorse illimitate. La chiave giusta sta nel trovare il corretto equilibrio tra destinazioni economiche e costose, ma anche un buon senso di adattamento, che aiuterà sicuramente a contenere il budget per un giro del mondo unico ed un’esperienza indimenticabile.

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TTG 2024. le novità delle regioni italiane alla fiera di Rimini

All’edizione 2024 del TTG di Rimini saranno presenti gli stand di tutte le regioni italiane, pronte a presentare ciascuna almeno una novità. La fiera più importante del turismo in Italia è, infatti, l’occasione perfetta per fare annunci, per festeggiare anniversari e ricorrenze, per fare il punto sulla situazione turistica e anticipare cosa ci aspetterà nei mesi (o anni) a venire.

La Valle d’Aosta al TTG di Rimini

Il comparto turistico valdostano approda a Rimini in occasione di TTG Travel Experience con uno stand rinnovato nel quale saranno presenti, oltre ai rappresentanti dell’Assessorato Turismo, Sport e Commercio, 13 co-espositori provenienti dal territorio regionale. In occasione della fiera saranno anche illustrate le date di apertura di tutti i comprensori sciistici della regione.

Il Piemonte al TTG di Rimini

L’annuncio più importante che sarà dato durante la manifestazione romagnola riguarderà gli eventi per il bicentenario del Museo Egizio di Torino. L’evento segna l’inizio di una nuova era per quello che è stato il primo mjseo al mondo – anche prima di quello del Cairo – dedicato all’antico Egitto, che ospita 12mila reperti raccolti finora. Il museo è in fase di riorganizzazione ed entro la fine di ottobre proporrà agli ospiti nuove sale, nuovi allestimenti, nuovi spazi e tanti eventi che si protraranno fino al 2025. Ma il Piemonte celebra anche i dieci anni di iscrizione di Langhe, Roero e Monferrato nella lista dei patrimoni Unesco e farà un’analisi dell’impatto finora.

L’Umbria al TTG di Rimini

Tantissimi i temi trattati allo stand della regione Umbria quest’anno. Dal turismo rurale all’artigianato, dagli itinerari gastronomici alla scoperta delle città meno battute dal turismo di massa come Foligno e Todi.

La Toscana al TTG di Rimini

Anche quest’anno la regione Toscana sarà al TTG di Rimini e numerosi sono gli appuntamenti che mettono in luce l’innovazione e la tradizione del suo comparto turistico nelle tre giornate di fiera. Innanzitutto, si punta sulle vacanze in famiglia e saranno presentati i sette valori fondamentali che orientano l’offerta turistica toscana per le famiglie, al fine di garantire un turismo sicuro, inclusivo e radicato nel territorio, con impegni concreti per migliorare l’accessibilità, valorizzare le esperienze locali e promuovere la sostenibilità ambientale.  Si andrà anche alla scoperta delle storiche botteghe, dei nuovi distretti creativi, dove l’artigianato artistico diventa il fulcro di un turismo esperienziale che connette i visitatori alla tradizione e all’innovazione locali. Saranno presentati nuovi itinerari tematici che consentiranno di scoprire territori meno conosciuti, promuovendo un turismo diffuso e sostenibile in tutta la regione.

La Sardegna al TTG di Rimini

La Sardegna porterà fisicamente nel proprio stand in fiera i suoi tesori, dalle eccellenze dell’artigianato ai prodotti enogastronomici fino alle tradizioni culturali e archeologiche, sarà insomma un vero e proprio viaggio esperienziale alla scoperta dell’isola. La grande novità sarà la possibilità per i visitatori di vivere un’esperienza immersiva, grazie alla presenza diretta di tutti gli elementi rappresentati, che offriranno un assaggio autentico dell’isola. La Sardegna presenterà una strategia turistica focalizzata sulla qualità, sostenibilità e destagionalizzazione, con l’obiettivo di valorizzare le eccellenze del territorio attraverso una promozione mirata a mercati internazionali e nazionali di fascia alta. Lo stand ospiterà la presentazione dell’Isola di Sant’Antioco, con i suoi prodotti tipici, e due imperdibili degustazioni, una dedicata ai formaggi e l’altra ai vini tipici della Sardegna. Un’ulteriore iniziativa sarà la promozione della manifestazione Saboris Antigus, dedicata alla valorizzazione delle eccellenze enogastronomiche e artigianali di due storiche regioni della Sardegna centro-meridionale: la Trexenta e il Sarcidano.

La Sicilia al TTG di Rimini

Uno stand futuristico, una galleria del tempo, un luogo innovativo dentro cui ritrovare e rivivere le memorie di un passato glorioso, ascoltare i suoni di una terra cantata e amata da poeti e musicisti, gustare i sapori del mare e della campagna, di una cucina popolare e barocca, essenziale e ricercata.
Immergersi nelle sue acque, risalire i suoi pendi, volare nel suo cielo.

La Basilicata al TTG di Rimini

Sono due i temi al centro dei piani turistici della regione Basilicata al TTG di Rimini quest’anno: il turismo delle passioni e Route Basilicata. Nel corso del TTG sarà presentata la nuova piattaforma online dove sono censite, per il momento, 16 passioni. Se la vostra passione è l’astronomia, sul sito è indicato dove andare e con chi condividere la passione. E per chi è in cerca di idee, viene in aiuto l’intelligenza artificiale. La Route Basilicata è, invece, un viaggio tra alcuni dei Borghi più belli d’Italia e in ben cinque Parchi Naturali, su vette frastagliate e valli incantevoli, attraverso campi colorati e calanchi aridi, tra luoghi di culto e panorami mozzafiato, in un dialogo costante con la storia e le tradizioni. Un’esplorazione pensata per avvicinare il viaggiatore all’essenza più profonda di questa terra, per lasciarsi avvolgere dall’anima e dall’ospitalità di una regione che ha tanto da offrire.

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Viaggi in treno, questi sono i più belli da fare quest’anno

Anche oggi che siamo sempre tutti di corsa e la tecnologia offre l’opportunità di muoversi più veloce in tutto il mondo, i viaggi in treno mantengono il loro fascino. Attraversare un paese guardando fuori dal finestrino, senza avere la responsabilità e lo stress di guidare, è ancora preferito da molte persone che vogliono scoprire un angolo di mondo. Se poi si parla di treni di lusso, preparatevi a sentirvi protagonisti di un film di Poirot o di Indiana Jones con meno pericoli e qualche coccola in più.

In occasione dei Condé Nast Traveller Readers’ Choice Awards ai lettori è stato chiesto di votare per alcune categorie di viaggio, tra cui i migliori viaggi in treno al mondo. Il primo posto è ​​andato al British Pullman, un treno targato Belmond che parte da London Victoria e viaggia verso destinazioni storiche come il castello di Sissinghurst, Bath e i Cotswolds.

Il British Pullman

Il British Pullman offre l’opportunità di fare un viaggio senza tempo attraverso la Gran Bretagna in un ambiente elegante e confortevole con carrozze restaurate dove gustare tè o champagne e sentirsi immersi in un’epoca passata. Mezzo di trasporto della famiglia reale, questo mezzo di trasporto esclusivo ha un’anima anni ’20 che non lascia indifferenti e le carrozze hanno nomi curiosi come Vera, Minerva, Audrey che custodiscono storie uniche. Intagli, luci e rivestimenti riportano senza dubbio a quel periodo storico, insieme al buon cibo, al vino e agli eventi in programma per intrattenere gli ospiti.

I treni Belmond promettono un’esperienza unica

In realtà ben tre treni Belmond sono apparsi nella lista, con l’Eastern and Oriental Express nel sud-est asiatico, l’Andean Explorer in Perù, l’Hiram Bingham a Machu Picchu e il Royal Scotsman.

Treno Perù

Fonte: Getty Images

Treno in Perù in viaggio tra Cuzco e Machu Picchu

L’Hiram Bingham, dedicato all’esploratore che ha scoperto la cittadella Inca, accompagna in un viaggio nel cuore dell’impero Inca da Cuzco a Machu Picchu con carrozze in stile anni ’20 impreziosite da pannelli in legno lucido e dettagli in ottone. Se avete un animo romantico la carrozza panoramica permette di godere del tramonto o di un cielo notturno pieno di stelle, mentre a bordo si può assaggiare la cucina tradizionale sudamericana tra canti e balli caratteristici.

Il Royal Scotman invece assicura un’avventura emozionante attraverso le highlands a bordo di un treno raffinato ed elegante con rivestimenti in mogano e un mix di arredi in tweed e lana che richiamano l’irresistibile stile scozzese. Dai giardini ai castelli, fino alle isole e alcuni grand tour della Bretagna, questo viaggio promette uno spettacolo per gli occhi e la mente tra Inghilterra, Galles e Scozia.

L’Andean Explorer è il primo treno di lusso del Sud America con cabine private per i viaggiatori. Si parte da Cuzco per raggiungere la città bianca di Arequita esplorando le magiche ed evocative pianure andine. Viaggiando si possono ammirare le bellezze naturali della regione come il Canyon del Colca e il lago Titicaca a bordo di carrozze ricche di dettagli artigianali.

Se L’Oriente è la vostra meta preferite potete provare l’Eastern and Oriental Express, un treno con carrozze verdi e oro impreziosite da pannellature in ciliegio, sete e ricami malesi. L’atmosfera raffinata e rilassante accoglie gli ospiti che lungo il tragitto possono esplorare giungle, templi antichi e villaggi caratteristici per un tour avventuroso e ricco di sorprese.

Il treno di lusso oltreoceano

Al secondo posto c’è il Rocky Mountaineer, che ha quattro tratte ferroviarie attraverso la British Columbia, l’Alberta, il Colorado e lo Utah ed è stato recentemente nominato il migliore in assoluto da un altro studio. La sua fama è pari all’Orient Express o al treno per Darjeling, ma questo mezzo regala tour di una durata minima di 2 giorni fino a un massimo di due settimane alla scoperta del Canada e le Montagne Rocciose.

Le carrozze hanno tutti i comfort con un soffitto panoramico in vetro e le tratte da scegliere sono 4, costruite oltre 100 anni fa. Vancouver, Jasper, Banff, Whistler e il nord della British Columbia regalano vallate incantante, ponti sospesi, foreste fitte, laghi, canyon e cime innevate per tutti i gusti. Alcuni scenari mozzafiato e siti archeologici da non perdere si possono esplorare nelle varie fermate, per poi tornare a bordo e rilassarsi con stile.

Colorado

Fonte: 123RF

Un treno in Colorado

I migliori viaggi in treno al mondo

Di seguito potete consultare la lista con i 15 migliori viaggi in treno che si possono fare in tutto il mondo. In Europa, negli Stati Uniti, ma anche in Asia e in Africa ci sono molti posti da vivere e catturare con foto e video da custodire poi per sempre una volta tornati a casa.

  • British Pullman, un treno Belmond, Inghilterra
  • Rocky Mountaineer, Nord America
  • Eastern & Oriental Express, un treno Belmond, Sud-est asiatico
  • Andean Explorer, un treno Belmond, Perù
  • Glacier Express, Svizzera
  • Hiram Bingham, un treno Belmond, Machu Picchu
  • Golden Eagle Danube Express, Europa
  • Venice Simplon-Orient-Express, un treno Belmond
  • Northern Belle, Europa
  • Royal Scotsman, un treno Belmond, Scozia
  • Golden Eagle, Asia centrale
  • Rovos Rail, Africa
  • The Canadian, Canada
  • Bernina Express, Alpi europee
  • Maharajas Express, India

Il Maharajas Express è un modo unico per esplorare l’India in tutto il suo splendore. New Delhi, Jaipur, Agra e alcuni dei posti più belli di questo mondo incantevole sono toccati dall’itinerario previsto di questo treno inaugurato nel 2010. Oltre a visite doverose come il celebre Taj Mahal, le tigri del parco Ranthambore e il Rajasthan, si possono vivere attività come giocare a polo con gli elefanti, assistere a balli tipici e assaggiare specialità culinarie del posto nel deserto o nelle fortezze.

Il Glacier Express offre un viaggio di otto ore tra le località montane di Zermatt e St. Moritz in Svizzera. Ponti, gallerie e paesaggi spettacolari accompagnano i viaggiatori a bordo di carrozze panoramiche. Alla scoperta delle Alpi, questo treno porta alla Gola del Reno, al distretto di Goms fino a raggiungere come punto più alto il Passo dell’Oberalp che si trova a 2033 metri.

Ognuno di questi itinerari porta a scoprire un posto affascinante, ricco di natura e storia. I treni menzionati offrono un’esperienza completa di comfort a bordo, assicurando la serietà e competenza del personale che assiste il viaggiatore in ogni momento. Scegliere un viaggio in treno tra questi può essere un modo diverso e bellissimo di visitare un paese vicino o lontano nel corso di quest’anno, da soli, in famiglia o in coppia.

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Il Giappone ha spiagge bellissime, ma bisogna rispettare alcune regole

Quando parliamo del Giappone, le spiagge non sono proprio la prima cosa che ci viene in mente. Eppure, con le sue 6852 isole e 29.750 chilometri di costa, di bellezze sabbiose o a ciottoli dove rilassarsi e prendere il sole ne ha davvero tantissime. In particolare, una delle mete che sta destando sempre più interesse come destinazione da spiaggia è l’isola di Okinawa che, oltre a offrire scenari perfetti per il relax, vanta anche un ricco patrimonio culturale, storico e naturale.

Se volete scoprire il Giappone anche attraverso le sue spiagge, però, ci sono alcune regole da tenere a mente. Un po’ tutti sappiamo che questo Paese ha idee e leggi ben precise quando si tratta dei comportamenti da avere nei luoghi pubblici e nuotare e andare in spiaggia non fanno eccezione. In più, sapevate che il nuoto è considerato una tra le 18 arti marziali? Esiste persino una federazione (la Japanese Swimming Federation) che lavora per preservare l’arte del “nuoto da combattimento” e che organizza competizioni per gli appassionati di ogni età. Come parte di questa tradizione, famosi artisti marziali sono stati addestrati durante le alluvioni per aumentare la loro capacità di nuoto.

Scopriamo insieme quali sono le regole da rispettare per comportarci da buoni turisti.

No alcool, no musica, niente tatuaggi

Le regole più ferree da rispettare quando si va in spiaggia in Giappone sono quelle riguardanti gli alcolici, la musica e i tatuaggi. Le spiagge della prefettura di Kanagawa a sud di Tokyo, come Enoshima e Zushi, sono popolari mete turistiche e, con l’aumento degli incidenti e dei problemi, al momento della riapertura delle spiagge dopo la pandemia è stato vietato bere, ascoltare musica ad alto volume e mostrare i tatuaggi.

La città di Zushi, in particolare, è considerata la più severa nei confronti di chi mostra tatuaggi anche se non hanno niente a che vedere con la yakuza, la mafia giapponese. Se la polizia nota che avete un tatuaggio in evidenza, raccoglierà i vostri dati personali e, in caso di lamentele, vi scatterà anche una foto. Per verificare se la spiaggia in cui volete andare ammette o no i tatuaggi, potete consultare il sito Tattoo Friendly Japan.

Nella zona di Kanagawa, comprese Kamakura ed Enoshima, è vietato sparare fuochi d’artificio sulle spiagge pubbliche di notte (dalle 22:00 alle 6:00). Sebbene i petardi siano accettabili – purché si pulisca dopo – i fuochi d’artificio sono proibiti. Per quanto riguarda i rifiuti, invece, salve rare eccezioni, non troverete contenitori per la spazzatura: dovrete quindi imballare per bene i vostri rifiuti e gettarli una volta tornati a casa o in hotel.

Spiaggia Okinawa

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Spiaggia di Aharen nell’isola di Tokashiki a Okinawa

Fare attenzione alle allerte meteorologiche

Tutti sanno che il Giappone è un paese soggetto a terremoti, mentre molti dimenticano il rischio di tsunami. Se siete in spiaggia e sentite una scossa molto forte, è necessario raggiungere il più in fretta possibile un luogo situato in una posizione più in alto. In questi casi potreste sentire anche un allarme e un annuncio (in giapponese), oltre che notare le bandiere di avvertimento rosse e bianche dell’Agenzia Meteorologica Giapponese.

Rispettare la stagione di apertura delle spiagge

La parola giapponese per l’apertura di una spiaggia è umi-biraki, che significa ‘inizio ufficiale della stagione balneare’. Questo viene celebrato con una cerimonia durante la quale gli organizzatori della spiaggia puliscono, riforniscono e organizzano le casette, installano reti per tenere fuori squali e meduse dalle aree di nuoto e testano anche l’acqua per assicurarsi che sia sicura per i bagnanti. In alcune spiagge sono gli stessi sacerdoti shintoisti a condurre la cerimonia.

La data esatta dell’umi-biraki dipende da dove si trova una spiaggia in Giappone: si comincia dalle aree meridionali per poi spostarsi verso il nord. A Okinawa, per esempio, le spiagge sono aperte già ad aprile. Prima dell’apertura ufficiale, in alcune spiagge è vietato nuotare, quindi consigliamo di visitare un ufficio del turismo locale o un centro visitatori per chiedere informazioni.

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Giornata mondiale dell’Habitat, la classifica delle città italiane più naturali

Il primo lunedì di ottobre di ogni anno (quindi per questo 2024 il giorno 7) ricorre la Giornata mondiale dell’Habitat, iniziativa che ha l’obiettivo di promuovere il concetto di Nature Positive per generare un effetto positivo attivo sugli ecosistemi. Partendo da questo presupposto 3Bee, selezionata per presentare la prima piattaforma di monitoraggio della biodiversità a livello mondiale, ha stilato la classifica delle città italiane più naturali, ovvero i capoluoghi del nostro Paese che si distinguono per la loro capacità di mantenere un ambiente ricco di biodiversità.

Come è stato effettuato lo studio

La classifica delle città più naturali d’Italia, stilata dalla nature-tech company leader nella tutela della biodiversità, ci offre una fotografia dettagliata dello stato della biodiversità urbana nel nostro Paese, evidenziando l’importanza di strategie climatiche basate su dati scientifici per preservare la biodiversità.

L’analisi ha preso in considerazione tutti i 112 capoluoghi italiani e si è basata sul parametro di Abbondanza Media di Specie per uso del suolo indiretta (MSA Land Use), un indicatore dell’integrità della biodiversità locale che ha lo scopo di valutare l’impatto delle attività umane sull’ambiente naturale.

Tale parametro è stato calcolato confrontando l’abbondanza delle specie in una zona con la loro abbondanza in un ambiente totalmente naturale (non coinvolto da attività umane). Ma non è tutto, perché è stato valutato anche un sotto parametro dell’MSA, il Land Use (MSA_LU), che tiene in considerazione principalmente l’uso del suolo: il calcolo di quest’ultimo è stato effettuato tramite l’integrazione con i dati satellitari e l’esperienza di 3Bee nel definire le categorie di uso del suolo.

Da tutto ciò è emersa una classifica che mette in luce le città che si distinguono per la loro capacità di mantenere un ambiente ricco di biodiversità.

La top Ten delle città capoluogo di provincia più naturali d’Italia

Al decimo posto della classifica stilata da 3Bee troviamo Messina, seguita (in ordine) da Lucca, Reggio Calabria e Pistoia, tutte città che si distinguono per un MSA_LU compreso tra 0.85 e 0.87 (il parametro va da 0 a 1: 1 indica che la distribuzione delle specie nella zona in analisi è completamente intatta, mentre o indica una regione o area totalmente antropizzata e artificiale).

Secondo coloro che hanno condotto l’analisi, ciò è dovuto a una combinazione di copertura vegetale significativa e varietà di habitat, che includono aree costiere e montane, permettendo a queste città di mantenere un’elevata biodiversità. Al quarto e al quinto posto, con valori di MSA_LU intorno allo 0.89, ci sono L’Aquila e Ascoli Piceno.

Entrambe le città, una in Abruzzo e l’altra nelle Marche, beneficiano della vicinanza a vasti parchi naturali con una complessità morfologica caratterizzata da montagne, ricca vegetazione e fiumi, tutte condizioni che contribuiscono a preservare una diversità significativa di specie, mitigando le pressioni derivanti dall’urbanizzazione.

Terzo posto per Savona, mentre il secondo gradino del podio è di Belluno: entrambe le città hanno ottenuto un MSA_LU superiore a 0.9. Il merito è del fatto che si trovano in regioni che beneficiano di un’ampia copertura vegetale e di un basso livello di antropizzazione.

Infine la città più naturale d’Italia, ovvero la bellissima Isernia che è da sempre una meta imperdibile per gli amanti della montagna, degli animali e dell’ambiente, una provincia che si distingue per la protezione, il rispetto e la cura delle magnifiche aree naturali della sua zona.

Le grandi città italiane

Purtroppo la situazione per le grandi città italiane è ben diversa rispetto a quelle sopra menzionate in quanto mostrano significative criticità in termini di biodiversità: Milano, con un MSA_LU di 0.43 e posizionata al 98° posto, soffre particolarmente a causa della grande cementificazione e della scarsa copertura vegetale; Roma, al 66° posto con un MSA_LU di 0.57, pur vantando numerosi parchi storici è penalizzata dall’espansione urbana incontrollata e dalla frammentazione degli habitat; Torino (91° posto), Napoli (92° posto) e Catania (93° posto), con un MSA_LU che si aggira intorno allo 0.47 affrontano problemi simili.

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Cosa vedere a Foligno, una delle città più importanti dell’Umbria

Seppur meno gettonata rispetto ad altre località umbre, Foligno è una città dal carattere forte e dalle mille sfaccettature che merita una visita per la sua autenticità, la storia millenaria e la bellezza artistica e architettonica che, una volta scoperta, lascia un ricordo indelebile.

Sorge in una zona pianeggiante, a differenza dei più conosciuti borghi umbri, e dona un’atmosfera tranquilla che rende la sosta ancora più piacevole e permette di esplorare il suo grandioso patrimonio senza fretta, assaporando con piacere ogni scorcio e monumento.

Cosa vedere a Foligno

Il tour della cittadina considerata il “centru de lu munnu” (il “centro del mondo” poiché in una regione centrale d’Italia, del Mediterraneo e d’Europa) può iniziare dalla centralissima Piazza della Repubblica, cuore pulsante su cui svettano gli edifici più importanti e un piccolo monumento commemora il luogo in cui San Francesco abbandonò i propri averi.

Lo sguardo si posa, all’istante, sul Duomo intitolato a San Feliciano, uno degli esempi più significativi di romanico umbro dalla doppia facciata, e poi si sposta su Palazzo Trinci, dimora dell’omonima famiglia nobiliare tra il Trecento e il Quattrocento, dall’esterno neoclassico e dagli interni impreziositi da elementi tardo gotici: oggi, inoltre, ospita musei di sicuro interesse, ovvero il Museo Archeologico, la Pinacoteca Civica, e il Museo multimediale dei tornei, delle giostre e dei giochi. Infine, ecco Palazzo Orfini, sede del Museo della Stampa a ricordo di quando, nel 1472, l’allievo di Gutemberg Johannes Numeister stampò la prima edizione della Divina Commedia.

Ma siamo appena all’inizio. A pochi passi dal Duomo, fa bella mostra di sé l’Oratorio della Nunziatella, custode di un’immagine dell’Annunciazione miracolosa tuttora visibile sull’altare in un’edicola lignea finemente intagliata, mentre in Piazza San Domenico svetta una delle chiese più antiche di Foligno, nonché una delle più rilevanti in stile romanico del territorio: si tratta della Chiesa di Santa Maria Infraportas, dalle suggestive decorazioni votive.

E poi, una chicca sorprendente: l’ex Chiesa della Santissima Trinità accoglie la “Calamita Cosmica“, un’opera tra le più discusse degli ultimi anni, realizzata dall’artista Gino De Dominicis nel 1988. È un enorme scheletro che, con 50 pezzi, una larghezza di 4 metri e una lunghezza di 24, riproduce alla perfezione il corpo umano, a parte la presenza di un becco d’uccello al posto del naso.

Infine, per una rigenerante pausa nel verde, non può mancare il Parco dei Canapè, il cui nome deriva dalle sedute, canapè appunto, che ne delimitano il perimetro: sono in totale 80, ognuna numerata.

Tutto il fascino dei dintorni

Rasiglia, Umbria

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Rasiglia, la Piccola Venezia umbra

Se il centro storico di Foligno conquista a dispetto della sua “poca fama”, i dintorni non sono certo da meno a partire dall’Abbazia di Sassovivo, risalente all’Anno Mille, arroccata su uno sperone roccioso nell’abbraccio di sette ettari di bosco di lecci secolari: da qui la vista sulla città e sulla Valle Umbra è qualcosa d’incredibile.

Gli appassionati di trekking ed escursioni non si faranno sfuggire la possibilità di raggiungere l’Eremo di Santa Maria Giacobbe, scavato nella roccia a 525 metri d’altitudine nel Sasso di Pale. Costruito nel Duecento, custodisce pregevoli affreschi e regala un panorama difficile da descrivere a parole.

Non si può, poi, non citare il Parco di Colfiorito, 338 ettari di natura tra palude, i resti dell’antica città di Plestia e il Monte Orve, noto per la coltivazione delle lenticchie e delle patate rosse, e scrigno di biodiversità. Non manca il Mac, Museo Archeologico, tra i più importanti a livello nazionale.

Per concludere al meglio una gita a Foligno e dintorni, vi consiglio di fare tappa alle Cascate del Menotre, il fiume che, tra Pale e Belfiore, dà vita a due fragorosi salti d’acqua nel folto della vegetazione, e al borgo gioiello di Rasiglia, inserito a pieno titolo nel circuito dei Borghi Più Belli d’Italia e soprannominato “piccola Venezia umbra”: a voi il gusto di scoprire perché.

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Cosa vedere in Irlanda, la top 15 dei luoghi da visitare

Chiunque visiti l’Irlanda, e non teme qualche giornata di nuvole e pioggia, se ne innamora. D’altronde è facile capire il perché: dall’accoglienza dei suoi abitanti ai siti storici, dal panorama musicale della capitale alle sue bellezze naturali, l’Isola di Smeraldo ha davvero tanto da offrire. Il nostro consiglio è di scoprirla alla guida di un’auto, il mezzo ideale che vi permetterà di spostarvi in autonomia e raggiungere facilmente anche le mete più remote e nascoste.

In questo articolo vi suggeriamo cosa vedere in Irlanda raccontandovi la top 15 dei luoghi da visitare durante il vostro viaggio on the road e non solo. Da quelli più famosi, come le iconiche Cliffs of Moher, alle location meno gettonate e ai villaggi più autentici, come Dingle, situato nella contea di Kerry. Che si tratti di una o due settimane, non dimenticate di aggiungere al vostro itinerario alcune di queste mete imperdibili.

Dublino, la capitale da visitare a suon di musica

Dublino, capitale d’Irlanda e città UNESCO per la letteratura è uno dei luoghi che non può assolutamente mancare durante il vostro viaggio. Qui sono nati o hanno lavorato alcuni degli scrittori più famosi al mondo come James Joyce, Oscar Wilde e William Butler Yeats, ma non solo. Dublino, insieme alle tante cose da vedere come il Trinity College, il Dublin Castle, la St. Patrick Cathedral, il National Museum of Ireland e, ovviamente, il museo-fabbrica della Guinness, è anche la città dov’è la musica a farla da padrona.

Sono molti i luoghi legati al panorama musicale irlandese, dal murales dedicato a Sinead O’Connor allo storico teatro Olympia, dove si sono esibiti e continuano a farlo grandi nomi della musica rock, per non parlare dei numerosi riferimenti agli U2 come il negozio Bonavox che, si dice, abbia ispirato il nome del cantante Bono Vox. L’offerta musicale a Dublino è davvero ricca e il luogo ideale per scoprirla sono i pub.

Temple bar Dublino

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Il famoso Temple Bar a Dublino dove ascoltare musica

Galway, la città giovane e vivace

Galway, la città più giovane e vivace d’Irlanda, dove tra pub, locali e festival di musica tradizionale si può trovare l’atmosfera più divertente di tutta l’isola. Se il divertimento in città non è sufficiente, allora l’omonima contea che la circonda offre la possibilità di avventure indimenticabili nella spettacolare area naturalistica del Connemara. Galway, infatti, si trova in una posizione privilegiata sulla costa occidentale dell’Irlanda, vicino alle Isole Aran, punto di partenza ideale per visitare la regione.

La città stessa è molto affascinante: passeggiate lungo le sue strade acciottolate, ammirate le sue architetture e fate tappa al Spanish Arch e al Claddagh, una zona di Galway Bay dove troverete file di edifici colorati e cigni.

Causeway Coast Route, da scoprire un passo alla volta

Se nel vostro itinerario volete inserire qualche attività fisica, non perdetevi gli scenari naturali offerti dalla Causeway Coast Route, considerata una delle strade panoramiche più belle d’Irlanda. Il percorso, che collega Belfast a Derry/Londonderry, attraversa luoghi fantastici come la spettacolare Giant Causeway, il Selciato del Gigante, una formazione rocciosa di basalto formata da oltre 40.000 colonne esagonali.

Questa incredibile struttura ha generato nei secoli leggende e storie fantastiche sulla sua origine, chiamando in causa giganti e creature mitologiche e, sebbene sia il frutto di una naturalissima eruzione vulcanica, la bellezza e la magia che questo luogo evoca sono indescrivibili a parole. Nei dintorni troverete anche una delle location utilizzate dalla serie tv Il Trono di Spade, ossia The Dark Hedges, comparsa come La Strada del Re.

Giant Causeway Irlanda

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La formazione rocciosa Giant Causeway

Dingle, piccolo villaggio di pescatori

Dingle è un piccolo villaggio di pescatori situato nella contea di Kerry, dove potrete respirare le atmosfere dell’Irlanda più autentica fatta di pub fumosi e racconti di marinai appena sbarcati sulla terraferma. Vale la pena esplorare sia la cittadina che la meravigliosa penisola circostante, dove tra dolci colline coperte di verde – in Irlanda si contano 40 sfumature di questo colore – e rovine di antichi castelli non si può che restare incantati dalla magia di questa terra.

La penisola di Dingle offre scogliere, campi cosparsi di pecore e, a breve distanza in traghetto, le Isole Blasket, che un tempo ospitavano una fiorente comunità di scrittori irlandesi, abbandonate negli anni ’50 dopo che i giovani residenti emigrarono verso altre mete. Oggi, grazie al museo del patrimonio presente in loco, potrete tornare indietro nel tempo immergendovi tra i ricordi di questa comunità perduta.

Cork, per un viaggio culinario

Quando viaggiate amate arricchire la vostra esperienza assaporando i veri piatti tipici della zona? Allora tra i luoghi da visitare in Irlanda dovete assolutamente inserire Cork, considerata la capitale gastronomica dell’Irlanda. Oltre alle gallerie d’arte e ai musei, infatti, merita una visita l’English Market, che ogni giorno porta sui banchi della città il meglio dei prodotti tipici della campagna irlandese.

La città è ricca di straordinari ristoranti e pub con birre artigianali dove provare il classico chowder di pesce, il manzo sotto sale o lo stufato di agnello. Essendo Cork una città in continuo rinnovamento, non mancano anche tanti ristoranti vegetariani che uniscono il meglio della tradizione con prodotti sani, genuini e locali.

Skellig Islands, due isole da film

Nel bel mezzo dell’Atlantico sorge uno dei luoghi più famosi dell’Atlantic Way: stiamo parlando delle Skellig Islands, Patrimonio UNESCO che il drammaturgo George Bernard Shaw descrisse come “parte del nostro mondo dei sogni”. In passato, nel VI secolo, alcuni monaci la scelsero come insediamento lasciandoci un complesso monastico che può essere visitato salendo 600 scalini.

Queste due incredibili isole al largo della costa Sud, una (Little Skellig) un vero santuario naturalistico e l’altra (Skellig Michael) il luogo magico dove sulla cima di una montagna coperta di verde si trovano i resti incantati del monastero che vi abbiamo appena descritto, sono un luogo talmente affascinante da essere stato utilizzato come scenario per le riprese dei nuovi film di Star Wars.

Skellig Islands Irlanda

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Skellig Michael e i resti del monastero

Rock of Cashel, le rovine di una possente fortezza

La storia d’Irlanda è fatta anche di antichi re e di fortezze che dominano il paesaggio con la loro struggente bellezza. Una di queste è sicuramente Rock of Cashel che, per oltre mille anni, ha rappresentato il principale centro di potere di re, principi e vescovi. Oggi conquista i visitatori con il suo aspetto incredibile e le strutture con i tetti crollati che permettono di ammirare il cielo al centro dei saloni. All’interno del complesso si trova anche una splendida cattedrale gotica e la chiesa romanica più antica d’Irlanda, ornata da splendidi affreschi.

Esiste anche una leggenda collegata a questo posto: si narra, infatti, che il diavolo dette un morso alla montagna per poi risputarla. Il pezzo di montagna cadde al centro della campagna di Tipperary e divenne la Rock of Cashel.

Brù na Boinne, la necropoli preistorica

Cacciatori di Patrimoni UNESCO e non, questo luogo vi stupirà con la sua bellezza, soprattutto al sorgere delle prime luci del sole. Questa struttura megalitica di epoca neolitica situata nella contea di Meath ospita la più grande e meglio conservata necropoli preistorica di tutta l’Irlanda. Sulla sommità della collina di Brù na Boinne, inoltre, si trova la misteriosa struttura di Newgrange, perfettamente allineata con il sole che sorge nel solstizio d’inverno.

Il sito attualmente ospita un centro didattico all’avanguardia che permette ai visitatori di scoprire i segreti di questo luogo affascinante e magico. La particolarità di questi spazi è che non erano riservati solo ai morti, ma rappresentavano luoghi destinati anche ai vivi, dove le comunità potevano riunirsi, osservare il sole, la luna e le stelle, entrare in contatto con gli antenati e celebrare il mistero della vita stessa.

Ring of Kerry, tra paesaggi selvaggi e villaggi affascinanti

Considerato il percorso paesaggistico più famoso d’Irlanda, il Ring of Kerry è situato nella regione meridionale della contea omonima, dove tra prati verde smeraldo, dolci colline, muri a secco e piccoli boschi di querce c’è più di un viaggiatore che giurerebbe di aver visto un lepricano (gnomo tipico del folclore e della mitologia irlandesi) allontanarsi ridendo.

Il Ring of Kerry può essere percorso in auto, in bici, in autobus o a piedi, durante il quale attraverserete paesaggi sempre diversi, dai passi montani alle spiagge bianche, da villaggi affascinanti alle isole rocciose.

Villaggio Ring of Kerry

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Il villaggio di Portmagee situato sul Ring of Kerry

Carrowmore, il sito megalitico

Questo sito detiene il primato per essere la struttura umana più antica d’Irlanda: ha quasi 6000 anni! Visitandolo potrete immergervi in un’atmosfera ricca di suggestione mistica. I suoi dolmen e le pietre innalzate nel terreno in posizione verticale offrono la possibilità di passeggiare letteralmente nella storia più profonda dell’isola.

Cliffs of Moher, le scogliere più famose d’Irlanda

L’altezza vertiginosa delle pareti rocciose e i paesaggi mozzafiato che le circondano rendono le Cliffs of Moher uno dei luoghi più visitati d’Irlanda. La roccia è alta ben 214 metri e per godere appieno dei suoi scenari vi consigliamo di percorrere il Doolin Cliff Walk. Gli amanti del birdwatching, invece, troveranno una quantità infinita di pulcinelle di mare e altri uccelli come le gazze marine e i gabbiani tridattili.

Curiosità: sapevate che le Cliffs of Moher sono state usate come location per uno dei film di Harry Potter? In Harry Potter e il Principe Mezzosangue, le scogliere fanno da sfondo alla scena in cui Harry e Silente sono alla ricerca degli Horcrux e le Cliffs of Moher appaiono minacciose nella nebbia.

Contea di Donegal, viaggio ai confini del mondo

Quando arriverete alla punta più settentrionale dell’Irlanda vi sembrerà di fare un viaggio ai confini del mondo. Questa è la regione dove le frastagliate scogliere si gettano a strapiombo nelle acque dell’oceano in un vero e proprio labirinto di insenature e anfratti. Una delle viste più belle in assoluto è rappresentata dai promontori che si affacciano sull’oceano come piattaforme di smeraldo costellate di bianche pecore al pascolo.

La Contea di Donegal, che proprio negli ultimi anni ha cominciato a destare sempre più interesse tra i viaggiatori, mescola i paesaggi epici dei suoi panorami naturali con l’atmosfera accogliente e vicina dei suoi villaggi. Una tappa imperdibile per chi è alla ricerca di zone ancora poco turistiche.

Kilkenny, bellezze medievali e ottima birra

La città capoluogo dell’omonima contea è un gioiello medievale ricco di siti storici interessanti, a partire dal suo castello: situato proprio al centro della cittadina, il castello normanno vanta una storia di oltre 800 anni e propone un delizioso labirinto di vicoli e stradine. Oltre alle attrazioni turistiche, Kilkenny è famosa anche per la sua birra, considerata tra le più famose d’Irlanda.

Killarney National Park, il parco nazionale più antico

Fondato nel 1932, questo parco nazionale ospita uno degli habitat più importanti d’Irlanda. I suoi 26.000 acri comprendono la catena montuosa McGillycuddy Reeks, cascate, passeggiate ad anello e i tre famosi laghi di Killarney. Il parco può essere visitato sia a piedi che in bicicletta: è presente una rete di piste ciclabili e per i pedoni, oltre che attività specializzate proprio nel noleggio di biciclette, così da permettere ai visitatori di scoprire questa bellezza naturale in modo sostenibile.

L’area naturalistica più famosa d’Irlanda è il luogo migliore per conoscere e osservare da vicino il magnifico ambiente naturale dell’isola con le sue piante e animali tipici, oltre che antiche residenze vittoriane, come la Muckross House, e città come Killarney.

I luoghi de Il Trono di Spade

C’è chi visita l’Irlanda con un obiettivo ben preciso: vedere dal vivo le location che hanno fatto da scenario alla serie tv Il Trono di Spade. Tra le più famose ci sono Grande Inverno, casa degli Stark, creato dentro Castle Ward, situato nella contea di Down, precisamente a Strangford, vicino a Downpatrick. Come abbiamo anticipato in un paragrafo precedente, un’altra location è The Dark Hedges, utilizzata per la Strada del Re, situato nella contea di Antrim.

Anche le praterie dei Dothraki si trovano in Irlanda, precisamente nella Shillanavogy Valley, anche questa situata nella contea di Antrim. Le Isole di Ferro invece, regno dei Greyjoy, si trovano a Ballintoy Harbour, a due passi dalle Giant’s Causeway.

The Dark Hedges

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The Dark Hedges, usata come location per la Strada del Re
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Cos’è il gemellaggio tra le città e perché avviene

Molte volte, entrando in una città, capita di leggere su un cartello stradale l’indicazione “Città gemellata con…“. Il gemellaggio tra comuni è ormai una pratica largamente diffusa, anche se spesso viene percepita come puramente simbolica. In realtà, si tratta di legami che possono avere significative implicazioni politiche, culturali ed economiche. Ma come nascono e perché vengono stipulati?

I gemellaggi sono accordi formali tra due comunità, solitamente di diversi Paesi, che mirano a promuovere scambi e collaborazioni in vari settori. Nati come iniziative per favorire la pace e la cooperazione dopo la Seconda Guerra Mondiale, oggi vengono utilizzati per rafforzare i rapporti culturali, condividere buone pratiche amministrative e creare opportunità di sviluppo economico. Il gemellaggio può così dare vita a progetti concreti quali scambi scolastici, collaborazioni tra imprese locali e promozioni turistiche congiunte, rendendosi utile per costruire ponti tra realtà lontane.

Gemellaggi: le origini

La pratica di stipulare alleanze e patti tra città ha origini antiche. In passato, molte città non erano semplici centri abitati, ma veri e propri Stati con autonomia politica, come nella Grecia antica o nei comuni medievali italiani. In quei contesti, i “gemellaggi” assumevano spesso la forma di alleanze diplomatico-militari. Tuttavia, anche in epoche remote, si trovano tracce di accordi di amicizia tra comunità non statali. Un esempio significativo risale all’anno 836, quando Le Mans, in Francia, e Paderborn, in Germania, stabilirono un patto di cooperazione.

Durante la prima metà del Novecento, furono siglati alcuni accordi che, pur non implicando una vera relazione bilaterale, anticipavano l’idea attuale. Nel 1931, infatti, Toledo, negli Stati Uniti, si gemellò simbolicamente con la Toledo spagnola, più conosciuta e storicamente rilevante.

Il gemellaggio, come lo conosciamo oggi, nacque durante la Seconda Guerra Mondiale, con lo scopo di creare legami di solidarietà tra le “città martiri”, quelle che avevano subito le maggiori devastazioni. Uno degli esempi più emblematici fu il caso di Coventry, in Inghilterra, e Stalingrado, nell’allora Unione Sovietica. Coventry fu distrutta da un bombardamento aereo tedesco nel novembre 1940, mentre Stalingrado subì un pesante assedio nel 1942 da parte dell’esercito nazista.

In un gesto di solidarietà, i cittadini di Coventry inviarono un dono ai russi mentre l’assedio era ancora in corso. Tale atto di vicinanza segnò l’inizio di una formale alleanza, sancita nel 1944 dopo la liberazione di Stalingrado, e venne riconosciuto come il primo gemellaggio ufficiale dell’era moderna.

Perché avvengono?

L’idea di gemellare due città, spesso, nasce dalla condivisione di caratteristiche o esperienze comuni che possono riguardare l’origine del nome, eventi storici analoghi, la devozione verso lo stesso santo patrono, o anche disastri naturali simili. Altre volte, si tratta di flussi migratori, di etnie o della presenza di tradizioni culturali condivise.

Ancora, i gemellaggi assumono una valenza politica, in particolare quando coinvolgono città di Stati non riconosciuti a livello internazionale. Di recente, questa pratica si è evoluta anche in una direzione più economica, con l’obiettivo di rafforzare legami commerciali tra le località coinvolte.

I gemellaggi spesso implicano lo sviluppo di relazioni di collaborazione in vari ambiti, tra cui cultura, economia, politica e sport. Ne derivano scambi di visite ufficiali tra cittadini e rappresentanti delle istituzioni, oltre a iniziative congiunte che possono includere eventi e celebrazioni. In alcuni casi, i comuni dedicano strade o piazze alla città gemellata o erigono monumenti per commemorare il legame. Tuttavia, esistono anche situazioni in cui i gemellaggi rimangono puramente simbolici, senza generare un reale scambio di relazioni o attività congiunte.