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Il bagaglio a mano con Ryanair

Ryanair è la compagnia aerea low-cost più famosa del continente europeo, fra le più utilizzate da viaggiatori privati per gli spostamenti nazionali ed internazionali. Ciò che ha reso così famoso questo vettore è la possibilità di prenotare biglietti a tariffe più vantaggiose rispetto le altre compagnie.

Il bagaglio a mano con Ryanair

Soprattutto per brevi spostamenti e weekend in Europa, questa compagnia aerea low cost è probabilmente la più utilizzata dai viaggiatori. Un fattore importante, vista la frequente breve durata di questi viaggi, è il bagaglio a mano, per il cui regolamento sono sempre state introdotte regole piuttosto rigide, che riguarda, soprattutto, dimensioni e peso della valigia. Queste regole, come già espresso in precedenza, devono essere conosciute per evitare spiacevoli sorprese una volta arrivati in aeroporto e non incorrere, quindi, in eventuali costi aggiuntivi. Ecco quali sono le regole principali riguardo il bagaglio gratuito, il bagaglio aggiuntivo e l’imbarco prioritario ed i bagagli in stiva o extra.

Il bagaglio gratuito

Ogni passeggero che decide di viaggiare con Ryanair può portare con sé un piccolo bagaglio a mano gratuitamente, a patto che questo rispetti le dimensioni massime consentite dal vettore: 40x20x25 centimetri. Si tratta di un bagaglio dalle dimensioni relativamente ridotte, tanto piccolo da poter essere riposto sotto il sedile di fronte al viaggiatore. È una regola pensata per consentire ai passeggeri di portare con sé oggetti personali essenziali, come dispositivi elettronici quali tablet o computer portatili, ma anche documenti, portafogli ed altri oggetti di piccole dimensioni.

Chi viaggia solo con questo piccolo bagaglio può evitare costi aggiuntivi, ma dovrà gestire attentamente lo spazio a disposizione, soprattutto se il viaggio ha una durata di pochi giorni.

Bagaglio aggiuntivo ed imbarco prioritario

Chi, invece, desidera portare con sé un secondo bagaglio a mano, come un trolley da cabina o un ulteriore zaino, che deve avere una dimensione massimo di 55x40x20 centimetri e dal peso non superiore ai 10kg, deve acquistare il servizio imbarco prioritario. Si tratta di un’opzione che consente di portare sia il bagaglio piccolo gratuito, che il secondo bagaglio più grande, un’operazione che può essere effettuata durante la prenotazione del volo o successivamente, a seconda delle esigenze del viaggiatore, con un costo che può variare a seconda del volo e del periodo del viaggio.

Per quanto riguarda l’imbarco prioritario, questa opzione offre anche il vantaggio ai passeggeri di salire a bordo tra i primi, assicurandosi così uno spazio sufficiente nella cappelliera per il proprio bagaglio. Infatti, in caso di voli particolarmente affollati, i passeggeri che non posseggono l’imbarco prioritario, saranno costretti a lasciare il trolley in stiva, con un’ulteriore perdita di tempo al momento dello sbarco.

I bagagli in stiva e bagagli extra

Invece, per i viaggiatori che hanno bisogno di portare sé più bagagli oppure oggetti più grandi, Ryanair offre diverse opzioni per il bagaglio in stiva. Infatti, è possibile imbarcare le valigie con un peso massimo di 10 kg o di 20 kg, a seconda della tariffa e della necessità del viaggiatore. Il costo per il bagaglio in stiva, inoltre, viaggia a seconda della rotta e della modalità di acquisto (al momento della prenotazione del volo o in un secondo momento).

Come regola generale, Ryanair applica tariffe decisamente elevate per chi decide di aggiungere bagagli all’ultimo minuto oppure in aeroporto. Ecco perché è fondamentale pianificare con attenzione tutto, e con largo anticipo, per evitare sovrapprezzi significativi. Aumenti che potrebbero verificarsi anche per i bagagli sovrappeso, il cui prezzo può arrivare a 10/12 euro per ogni chilo in più rispetto ai massimi previsti nel regolamento. Quindi, chi viaggia con Ryanair, dovrà pesare attentamente il proprio bagaglio prima di partire, evitando sorprese spiacevoli al momento del check-in.

Ma adesso c’è la domanda più importante: quanto costa portare con sé i bagagli con Ryanair?

Persone in coda con il proprio bagaglio a mano mentre si imbarcano su un aereo della compagnia Ryanair

Fonte: iStock

Imbarco dei passeggeri con bagaglio a mano su volo Ryanair

Ma quanto costa? Nuove tariffe per i bagagli a mano

In questi ultimi anni, Ryanair è stata spesso al centro dell’attenzione per le sue norme in continuo mutamento, soprattutto per quel che riguarda i bagagli a mano e la loro regolamentazione. Questi cambiamenti rendono indispensabile un continuo aggiornamento da parte dei viaggiatori, per evitare spiacevoli e costose sorprese. Si fa riferimento soprattutto alle nuove tariffe di inizio Ottobre 2024, che hanno suscitato non pochi dibattiti e preoccupazioni tra i viaggiatori abituali della compagnia.

Ryanair, infatti, ha aumentato i costi relativamente al bagaglio a mano ed il servizio di imbarco prioritario. Queste modifiche hanno avuto, ed avranno, un impatto importante sul modo in cui i passeggeri organizzano i loro viaggi, in special modo per chi viaggia spesso e si affida frequentemente a questa compagnia low cost, soprattutto per i voli a breve distanza.

Il cambiamento principale, che ha creato molto malumore, riguarda in special modo la nuova politica sui bagagli a mano e sull’aumento del prezzo di acquisto del secondo bagaglio a mano, il cui prezzo varia tra i 20 ed i 60 euro, a seconda della rotta e del periodo nel quale si sceglie di viaggiare. Durante l’alta stagione, ad esempio, oppure in periodi di festività varie, i costi possono raggiungere picchi abbastanza elevati e lontani dagli standard della compagnia.

Nello specifico, chi vorrà aggiungere un bagaglio extra dopo la prenotazione dovrà pagare una somma che varia da 24 a 40 euro, per un bagaglio di 10 kg, e tra 20 e 60 euro per un bagaglio fino a 20 kg. Chi, invece, vuole aggiungere un bagaglio a mano extra dovrà prepararsi a pagare una cifra che va da 6 a 36 euro, a seconda della tratta.

Inoltre, per chi non effettua il check-in online, Ryanair prevede un costo aggiuntivo di 55 euro per chi decide di effettuarlo in aeroporto e per i più sfortunati che perdono il biglietto aereo, la ristampa costerà 20 euro. Quindi, attenzione viaggiatori!

Sportelli dedicati al check-in della compagnia Ryanair, dove i passeggeri imbarcano i propri bagagli da stiva

Fonte: iStock

Sportelli per il Check-in di Ryanair

Trucchi e consigli per gestire il bagaglio a mano con Ryanair

Viaggiare con una compagnia aerea low cost come Ryanair richiede, dunque, un’attenta pianificazione ai minimi dettagli, per non spendere troppo e viaggiare senza stress. Ecco alcuni consigli per non incorrere in questi problemi:

  • Prenotare tutti i servizi in anticipo: se si ha bisogno di portare con sé un secondo bagaglio, oppure si ha la necessità di imbarcare una valigia in stiva, è sempre meglio aggiungere questi servizi al momento della prenotazione del volo. I prezzi saranno significativamente più bassi;
  • Sfruttare lo spazio del bagaglio gratuito: anche se le dimensioni sono limitate, è possibile ottimizzare lo spazio disponibile di borse morbide e flessibili, che possono essere riempite al massimo senza superare i limiti consentiti. In questo modo, evitando oggetti pesanti ed ingombranti, si potrà risparmiare maggiormente sul prezzo del volo;
  • Considerare l’imbarco prioritario nei periodi di punta: se si viaggia in alta stagione, l’acquisto dell’imbarco prioritario può essere quasi un investimento. Permetterà di evitare lunghe code e, soprattutto, garantire che il bagaglio a meni resti con sé in cabina;
  • Verifica dei limiti di peso: prima di partire, per evitare spiacevoli sorprese, è sempre meglio pesare il proprio bagaglio a mano o da stiva, così da non incappare in spiacevoli costi aggiuntivi;
  • Portare l’indispensabile: quando si viaggia con Ryanair si hanno queste limitazioni di bagaglio e proprio per questo si consiglia di portare con sé lo stretto indispensabile. Un trucco utile è quello di utilizzare indumenti in materiali tecnici, che occupano poco spazio nel bagaglio, sono leggeri e si asciugano rapidamente. Ciò consente di non sovraccaricare il bagaglio. Come del resto anche indossare durante il volo gli indumenti più ingombranti e pesanti, come giacche o scarpe più pesanti, per ridurre il peso della valigia. Chiaramente, non bisogna portare con sé nel bagaglio a mano liquidi superiori a 100ml, prodotti infiammabili o atti ad offendere, come taglierine o coltelli, ma anche gas e spray e, ovviamente, armi di qualsiasi tipo;
  • Approfittare della borsa duty-free: molti viaggiatori non sanno che, dopo aver passato i controlli, è possibile portare a bordo una borsa aggiuntiva, ovvero quella del duty-free, contenente gli acquisti fatti all’interno dell’aeroporto: un’ottima strategia per trasportare qualche oggetto in più, come liquidi o snack, senza pagare un bagaglio aggiuntivo. Soluzione perfetta per risparmiare!
Passeggero tenta di prendere un bagaglio a mano dalla cappelliera in aereo

Fonte: iStock

Bagaglio a mano nella cappelliera

Quando conviene viaggiare con Ryanair?

Nonostante ci siano questi aumenti con Ryanair, questa compagnia aerea low cost resta la soluzione più competitiva per chi viaggia leggero e pianifica con attenzione le proprie vacanze ed i propri spostamenti. Le rotte brevi e senza scalo, soprattutto in Europa, sono estremamente economici se ci si limita alla scelta di un bagaglio a mano piccolo, magari gratuito, e si evitano servizi extra come la scelta del posto e/o l’imbarco prioritario, che portano il prezzo a lievitare. Allo stesso tempo, per chi ha bisogno di più comfort e deve trasportare bagagli aggiuntivi, è consigliabile valutare tutti i costi che il viaggio Con Ryanair potrebbe comportare.

Le politiche sui bagagli a mano di Ryanair sono in continua evoluzione e non è improbabile che la compagnia continui a modificare queste tariffe anche in futuro. Questi aumenti sono spesso una risposta alla crescente domanda di viaggi low cost e alla necessità continua di generare profitti in questo mercato così competitivo. Per questo motivo, non si sa se verranno applicate ulteriori restrizioni, che potranno compromettere, o meno, la convenienza di viaggiare con Ryanair.

Ecco dunque che viaggiare con Ryanair ha subito delle modifiche, ma la possibilità di viaggiare in tutta Europa a prezzi ancora così competitivi, nonostante le restrizioni sui bagagli a mano e sulla possibilità di modificare la propria prenotazione.

Viaggiatori, non resta che scegliere la prossima destinazione e preparare il bagaglio a mano perfetto per Ryanair seguendo i nostri consigli e godere di un fantastico nuovo viaggio!

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Notizie Viaggi viaggiare Vienna

L’autunno di quest’anno a Vienna è più bello che mai: le iniziative

La capitale austriaca richiama turisti tutto l’anno. Il fascino di Vienna vale tutto l’anno, non solo per gli appassionati della Principessa Sissi, anche se l’inverno è caratterizzato da temperature molto rigide e il cielo è spesso nuvoloso. In autunno, da fine settembre a fine novembre, la città è ricca di iniziative culturali, eventi e attività artistiche che vogliono coinvolgere la comunità locale e i visitatori da ogni parte del mondo.

Il calendario è fitto non solo al centro della città, ma anche nei Gratzel, ovvero i quartieri più fuori che si trasformano in luoghi di incontro multiculturale e creatività. Lasciando da parte gli appuntamenti di settembre che ormai si sono conclusi, vi segnaliamo le date utili per Ottobre e Novembre di cui prendere nota se avete in programma un viaggio da quelle parti.

Da Roma a Vienna in una notte

Dall’Italia si può raggiungere Vienna in macchina, in aereo o in treno grazie ai Nightjet, mezzi notturni di ultima generazione che collegano la città austriaca con Venezia, Milano, la Liguria e Roma. Per esempio partendo da Tiburtina alle 17.25, dopo alcune fermate, si arriva la mattina dopo alle 9:04 per godersi un soggiorno in questo magico angolo dell’Europa del Nord.

A bordo è possibile usufruire del wi-fi gratuito, il mini-bar e le carrozze hanno dei display con varie funzioni come il controllo luci o la chiamata del personale. Un’esperienza originale da provare, inaugurata lo scorso 10 settembre e disponibile per approfittarne ora in autunno e visitare Vienna partecipando ai tanti appuntamenti in programma.

Parco Belvedere Vienna

Fonte: 123RF

Parco Belvedere a Vienna

Vienna in autunno: gli appuntamenti da non perdere

Durante la stagione autunnale gli appassionati di vino non possono perdere le visite ai vigneti viennesi che si estendono per oltre 600 ettari all’interno dei confini cittadini. Grazie al microclima mite si coltiva da secoli un vino di qualità che si può degustare nei caratteristici Heurigen, una specie di taverne rustiche e accoglienti, insieme a specialità della traduzione culinaria come affettati, sottaceti e formaggi. Questa zona dei vigneti dalla città si può raggiungere con il tram D poichè in generale per muoversi a Vienna i mezzi pubblici sono comodi e semplici da usare.

Dal 5 al 13 Ottobre poi c’è la fiera d’arte contemporanea Fair For Art Vienna e dal 7 all’11 Novembre l’evento Art&Antique presso la Hofburg con 40 gallerie di opere di antiquariato e design esposte al pubblico. Dall’8 al 10 Novembre sarà possibile visitare il Blickfang Wien all’interno del Mak – Museum of Applied Arts, ovvero una fiera sull’interior design, la moda e la gioielleria.

La città austriaca è sempre molto attenta alla sua comunità, offrendo iniziative mirate a grandi e piccoli. Infatti, oltre alla Lunga notte dei Musei che ha avuto luogo lo scorso 5 Ottobre, dal 14 al 24 Novembre ci sarà il Rotlicht Festival for Analog Photography per tutti gli appassionati di fotografia e la 16° edizione di Curated by, una rassegna di 24 gallerie emergenti e affermate seguita dalla Vienna Art Week dall’8 al 15 Novembre.

Vienna città

Fonte: 123RF

Le vie del centro di Vienna

Mostre da vedere a Vienna

Fino al 9 febbraio è aperta al pubblico la favolosa mostra su Chagall all’Albertina Museum con circa 90 opere esposte per apprezzare lo stile unico del pittore visionario del ‘900. La mostra si concentra sugli ultimi tre anni dell’artista. Al Kunstforum Wien, invece, si può ammirare l’opera di Gauguin con 80 opere che celebrano la sua ricerca pionieristica nell’arte tra ‘800 e ‘900.

L’8 ottobre inizia la mostra su Rembrandt al Kunsthistorisches Museum che sarà visitabile fino al 12 gennaio 2025 con 60 dipinti e disegni selezionati accuratamente. Fino al 13 Ottobre infine è aperta la mostra sui movimenti della Secessione a Vienna, Monaco e Berlino. Se siete appassionati di arte potete visitare i celebri musei Belvedere e il Museo dell’Albertina con tantissime opere di artisti classici, da Picasso a Goya, da Klimt a Michelangelo e Raffaello, per citarne alcuni.

Visitare Vienna tutto l’anno

L’Austria è sempre stata riconosciuta come uno scrigno culturale e artistico che custodisce un patrimonio unico. A parte l’assaggio obbligato della celebre torta Sacher e della golosa Wiener Schnitzel per chi preferisce il cibo salato, Vienna è ricca di cose da vedere tutto l’anno. Basti pensare al castello del Belvedere e relativo museo, a Hofburg, dimora della famiglia degli Asburgo, il Duomo, la casa di Mozart, il teatro dell’opera. Tappa obbligata la celebre opera Il Bacio di Klimt che lascia senza parole grazie all’allestimento della sala con il colore oro che emerge da una raffinata oscurità.

E per chi ama gli spazi aperti una visita allo zoo, un giro sulla ruota panoramica più grande del mondo o una passeggiata al Prater, un parco con oltre 250 attrazioni, è l’ideale. Mentre gli appassionati della Principessa Sissi non potranno rinunciare al Museo dedicato alla sovrana con tanti oggetti personali, ritratti e abiti. Tuttavia, se si va a Vienna in autunno, insieme alla visita canonica della città si può godere anche di qualche iniziativa temporanea degna di attenzione come quelle menzionate precedentemente. Non ci resta che augurarvi buon viaggio.

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Luoghi vietati e off limits: ecco i posti che non si possono visitare

I viaggiatori conoscono i posti più belli che meritano di essere visitati almeno una volta nella vita, dalle grandi metropoli alle attrazioni naturalistiche più incredibili del nostro pianeta. Eppure, esistono luoghi altrettanto famosi che non possono essere visitati, ma che proprio per questo sono punti di interesse per via della loro inaccessibilità.

Oggi vi parliamo proprio di alcuni dei luoghi off limits più famosi al mondo: infatti, il fascino dei luoghi proibiti è una costante che attraversa la storia dell’umanità. Più un luogo è inaccessibile, più suscita curiosità e desiderio di scoperta. Tuttavia, ci sono posti che, per motivi di sicurezza, segretezza o protezione della natura e del patrimonio culturale, rimangono fuori dalla portata della maggior parte dei viaggiatori. Anche se la tentazione di visitarli è forte, è meglio evitare alcuni di questi luoghi proibiti per ragioni molto valide: ecco i 10 luoghi proibiti più famosi.

L’isola di North Sentinel

Uno dei luoghi più famigerati è l’Isola di North Sentinel, parte delle Isole Andamane. Quest’isola è abitata da una tribù indigena, i Sentinelesi, noti per la loro ostilità verso i visitatori e chiunque sia estraneo alla tribù. La loro cultura è rimasta intatta per migliaia di anni, e ogni tentativo di avvicinamento da parte di estranei è stato respinto con violenza. Il governo indiano ha vietato rigorosamente l’accesso per proteggere sia i Sentinelesi che i visitatori, data la loro vulnerabilità alle malattie esterne e la natura pericolosa dei contatti da parte dei locali.

La Fossa delle Marianne

Un altro luogo tanto affascinante quanto inaccessibile è la Fossa delle Marianne, nell’Oceano Pacifico, il punto più profondo della Terra. Nonostante non esista un vero divieto, la profondità della fossa e le condizioni estreme rendono quasi impossibile per la maggior parte delle persone raggiungerlo. Solo tre persone sono riuscite a esplorare questa zona, ma le difficoltà logistiche e tecnologiche fanno sì che per molti rimanga un sogno irraggiungibile.

Gli Archivi Segreti del Vaticano

Questo è un altro esempio di luogo vietato che è però in grado di stimolare l’immaginazione. Sebbene sia possibile consultare documenti più vecchi di 75 anni con permessi speciali, l’accesso alla parte più riservata degli archivi è precluso ai non addetti ai lavori. La vastità e l’importanza storica di questi documenti, che comprendono manoscritti antichissimi e testi rarissimi, contribuiscono al fascino misterioso di questo luogo.

La RAF Menwith Hill

In Gran Bretagna, una delle strutture più protette è la RAF Menwith Hill, un’enorme stazione di intercettazione gestita dalla Royal Air Force in collaborazione con la National Security Agency (NSA) degli Stati Uniti. Le sue gigantesche cupole bianche custodiscono al loro interno sistemi di sorveglianza avanzati, così che la natura top secret delle sue operazioni ha alimentato numerose teorie del complotto.

L’Area 51

Non si può parlare di luoghi proibiti senza menzionare la famigerata Area 51, nel deserto del Nevada. Circondata da un alone di segretezza e mistero, questa base militare è associata a numerose teorie sugli UFO e a operazioni segrete del governo degli Stati Uniti.

Snake Island

Un luogo di tutt’altro genere ma altrettanto inaccessibile è Snake Island, in Brasile. L’isola, ufficialmente chiamata Ilha da Queimada Grande, è infestata da un’enorme popolazione di serpenti velenosissimi, tra cui il temibile ferro di lancia dorato. Per proteggere sia gli umani che l’ecosistema dell’isola, il governo brasiliano ha vietato l’accesso al pubblico.

La città ucraina di Pripyat

La città di Pripyat, in Ucraina, teatro del disastro nucleare di Chernobyl, è un altro luogo proibito che suscita un interesse macabro. Sebbene oggi sia possibile visitare alcune aree con tour guidati e sotto stretta sorveglianza, Pripyat rimane uno dei luoghi più radioattivi della Terra.

La Tomba di Qin Shi Huang in Cina

In Cina, la Tomba di Qin Shi Huang, primo imperatore della Cina, è famosa per l’Esercito di terracotta, una delle scoperte archeologiche più straordinarie al mondo. Tuttavia, la tomba stessa rimane sigillata, e il governo cinese ha vietato qualsiasi tentativo di scavo per preservarne l’integrità.

Esercito di terracotta, Tomba di Qin Shi Huang

Fonte: iStock

L’Esercito di terracotta, dove c’è anche la Tomba di Qin Shi Huang

Il Caveau della Banca d’Inghilterra

Anche le banche possono nascondere segreti inaccessibili. Il Caveau della Banca d’Inghilterra è uno dei luoghi più sicuri e protetti al mondo. Con una chiave di quasi un metro di lunghezza necessaria per accedere, l’entrata è riservata a pochi eletti.

Pine Gap in Australia

Infine, Pine Gap è un centro di sorveglianza satellitare gestito congiuntamente dai governi di Australia e Stati Uniti. Situato in una zona remota dell’entroterra australiano, Pine Gap è al centro di operazioni di spionaggio e monitoraggio globale.

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Escursione sul Rucu Pichincha a Quito: cose da sapere

A nord di Quito, il vulcano Pichincha domina la capitale dell’Ecuador e ha dato il nome alla provincia di cui la città fa parte. Il vulcano è in realtà composto da due cime distinte, il Rucu Pichincha (noto come “Vecchio Pichincha” in quechua), a 4.698 m, e il Guagua Pichincha (noto come “Bambino Pichincha”), a 4.784 m. È quindi il più basso e antico dei due quello direttamente accessibile dalla funivia di Quito.

L’escursione sul Rucu Pichincha

I Pichincha sono vulcani gemelli, si trovano a pochi chilometri a ovest di Quito e sono molto visibili dalla capitale dell’Ecuador. I due vulcani sono ben distinti: il Gagua Pichincha, che significa BABY Pichincha, è il più alto e ancora attivo, mentre il Rucu Pichincha è più basso e più vicino a Quito, ma inattivo. L’ultima eruzione del Gagua è avvenuta nell’ottobre 1999 e ora si può notare la nuova cupola formatasi sul fondo del cratere. Possono essere scalati in maniera indipendente in due diverse escursioni, da affrontare con le dovute accortezze. Sono diventati un importante simbolo storico e turistico di Quito e dell’Ecuador. Entrambi, il Guagua e il Rucu Pichincha, offrono condizioni eccellenti per un acclimatamento morbido, magari in vista di altre escursioni sulle vette del continente, e viste mozzafiato su Quito e sull’Avenida dei Vulcani. Molte piante, colture endemiche colorate e diversi uccelli andini decorano il paesaggio sempreverde del Páramo.

sentiero rucu pichincha

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In cammino verso la cima del Rucu Pichincha

In passato, il sentiero per il Rucu era considerato piuttosto pericoloso, con bande che si aggiravano intorno alla montagna e aggredivano i viaggiatori. Visto che la scalata di questo vulcano stava diventando sempre più popolare tra i turisti, il governo ecuadoriano ha fatto un ottimo lavoro per rendere la zona più sicura: ora è possibile percorrerla a piedi senza temere aggressioni. Per iniziare la salita, dovrai arrivare fino alla stazione della funivia di Quito, con cui salirai fino ai 4000 metri di Cruz Loma. Una volta lì, dovrai prendere il sentiero lungo il fianco orientale della montagna che ti condurrò a una zona di ghiaia ripida prima di raggiungere la cima del Rucu Pichincha a 4627 metri. Qui potrai fare una pausa prima di tornare indietro verso la funivia e fare rientro in città.

Il sentiero per il Rucu Pichincha

Il sentiero che porta al vulcano è abbastanza facile da trovare. Basta seguire il tracciato mantenendo la splendida vista di Quito sulla destra e presto si vedrà l’indicazione per il vulcano Pichincha. Il percorso da seguire è ben visibile, a causa della vegetazione scomparsa per via del calpestio (ma a volte diventa meno chiaro man mano che ci si avvicina alla cima). All’inizio il sentiero sale e poi scende, superando alcune colline erbose da cui si gode una vista mozzafiato su Quito, che occupa tutta la valle. A questo punto ci si rende conto che l’escursione non sarà una semplice passeggiata! L’altitudine è già superiore a 4100 mt. e la respirazione è difficile. A poco a poco, il paesaggio diventa più roccioso, selvaggio e austero. Man mano che si sale di quota, le condizioni meteorologiche possono peggiorare, il vento si fa più forte, le nuvole colpiscono il viso e l’ossigeno viene a mancare.

Dopo un po’, il sentiero escursionistico si trasforma in un percorso di arrampicata. È un po’ sorprendente quando, dopo aver seguito un sentiero ben battuto fino a quel momento, ci si trova improvvisamente di fronte a rocce che bloccano il cammino. Ci si chiede se si debba aggirarle, scalarle? La risposta è sì, bisogna scalarle. Quando si inizia a scalare le parti rocciose, la vetta non è lontana. E il pendio diventa davvero ripido. Iniziano le difficoltà respiratorie. Ora siamo a 4500 metri, il solo camminare diventa molto difficile. La soluzione è quella di fare tante brevi pause per riprendere fiato.

teleferica rucu pichincha

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Sali sul vulcano Pichincha con la comoda teleferica

Dove si trova?

Il Rucu Pichincha si trova a cinque miglia a ovest di Quito ed è facilmente raggiungibile con un’escursione giornaliera. Il modo migliore e più veloce per arrivare è noleggiare un’auto o prendere un taxi fino alla funivia. Da lì, potrai decidere se salire con la teleferica (il viaggio costa circa 10 euro) o a piedi. In questo caso, il primo tratto dell’escursione è di circa 5 km fino al punto di arrivo della funivia. Anche se seguire il sentiero è abbastanza semplice, questa parte dell’escursione non è uno scherzo, perché in alcuni tratti è molto ripida e con la necessità di superare dei punti particolarmente rocciosi. Fai attenzione al meteo ovviamente perché se le nuvole iniziano a scendere potresti non riuscire più a vedere molto e a non seguire correttamente il percorso, che nel tratto finale diventa più arduo e necessita di una buona visibilità per essere affrontato in sicurezza. Quando si arriva in cima ci si può riposare all’interno della caffetteria e sedersi a godere del panorama (e dell’impresa appena compiuta).  Inoltre, si possono fare alcune attività come altalene panoramiche e noleggiare biciclette. Sicuramente, la vista panoramica è il motivo principale per cui si affronta la salita alla vetta del Rucu Pichincha. Per arrivare sulla vetta del vulcano gemello, il Guagua, ti servirà un veicolo 4×4 con il quale arrivare fino a una zona pianeggiante dove iniziare a camminare fino alla cima. Prima di raggiungere il bordo del cratere e la vetta, osserverai gli effetti dell’ultima eruzione, come la nuova cupola formatasi nel 1999.

quito panorama

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Vista dall’alto sulla bellezza di Quito

Come prepararsi all’alta quota?

Il nostro consiglio è quello di stare a Quito per almeno 2 o 3 giorni prima di tentare la scalata, per permettere al tuo corpo di produrre abbastanza globuli rossi. Sarebbe ancora meglio visitare alcuni luoghi nei dintorni di Quito a un’altitudine maggiore, per stimolare ancora meglio il processo di acclimatamento. Questa escursione dovrebbe essere fatta al mattino, perché spesso il tempo si guasta nel pomeriggio. Consigliamo vivamente di essere pronti a salire non appena la funivia apre, per avere le migliori possibilità di avere bel tempo e una splendida vista dalla cima. Questa escursione può risultare estremamente lunga, soprattutto se si sceglie di non usare la funivia e nel tuo equipaggiamento non potranno mancare stivaletti da trekking, giacca da pioggia, filtro per l’acqua, repellente per insetti, cappello, occhiali da sole e crema protettiva. Il bello di questa escursione è che potrai percorrere la strada più o meno lunga, e sarà comunque estremamente gratificante. Si rimane sbalorditi dalla vista non solo su Quito, ma anche dei vulcani. Può sicuramente essere considerato un percorso di media-alta difficoltà, per il quale è necessario essere ben preparati, ma ne vale indubbiamente la pena. Arrivare in cima è una sensazione fantastica. La mancanza di ossigeno svanisce e viene sostituita dalla gioia. Ci si sente davvero orgogliosi di non aver mollato. E in cima, è bello poter camminare di nuovo su un terreno pianeggiante!

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Cosa conviene comprare a Doha

È una delle città più grandi di tutto il Medio Oriente ed è un mix bilanciato tra due personalità opposte: a Doha da un lato c’è la modernità e il lusso sfrenato, dall’altro il volto più autentico e tradizionale, l’anima di una popolazione che vive di artigianato e di lavori manuali.

Un viaggio in questa città, la capitale del Qatar che sta velocemente e continuamente cambiando, è un’esperienza imperdibile che permette di passeggiare tra alti grattacieli moderni per poi addentrarsi nei souq, i mercati tradizionali in cui si respira ancora l’aria di una vita semplice. Proprio qui, tra botteghe artigiane e grandi centri commerciali, si possono scovare i souvenir perfetti per portare a casa con voi ricordi indimenticabili di questa terra unica affacciata al Golfo Persico.

Cosa acquistare a Doha: i souvenir da non perdere

Anche per quanto riguarda gli acquisti, Doha è una città di contrasti: da un lato ospita diversi shopping center e vie ricche di boutique e negozi di ogni genere, dall’altro mantiene la tradizione dei classici souq arabi e delle botteghe artigiane in cui scovare pezzi unici di rara bellezza. La storia di Doha è infatti strettamente legata all’arte e all’artigianato, tramandati di generazione in generazione e che ancora oggi non smettono di affascinare.

Andiamo alla scoperta dei migliori souvenir di artigianato locale da portare con voi a casa. Non dimenticate, però, una regola fondamentale nei mercati arabi, ovvero cimentarsi nell’arte della contrattazione, tanto cara ai qatarioti e non solo.

Le stoffe lavorate con il metodo “Al-Sadu”

In ogni souq o bancarella che si incontra passeggiando per le vie di Doha, non mancano i pregiati tessuti lavorati con la tecnica chiamata “Al-Sadu“. Sono le antiche tribù di beduini che hanno tramandato questo metodo manuale di tessitura che utilizza la lana delle capre e dei cammelli e che tutt’oggi viene impiegato per creare meravigliosi cuscini, tappeti, coperte e tende. Elementi d’arredo finemente decorati, questi, che donano un tocco arabeggiante alla vostra casa, se decidete di acquistarli come souvenir. Il souq Waqif, nel centro cittadino, ne è ricco e si può assistere dal vivo alla tessitura fatta a mano da alcune donne del luogo.

I tessuti lavorati a mano del Souq Waqif di Doha

Fonte: iStock

Souq Waqif, Doha

La caffettiera tipica araba, il Dallah

Simbolo di ospitalità del popolo arabo, il Dallah si può rivelare il souvenir perfetto da acquistare a Doha. Si tratta di una tipica caffettiera d’argento o in ottone, finemente decorata e spesso arricchita da pietre preziose, utilizzata per la preparazione del qahwa, il tradizionale caffè arabo speziato con cardamomo. Quello del caffè servito con questa speciale caffettiera è un vero e proprio rito per accogliere amici, parenti e visitatori in casa.

Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha, Qatar

Fonte: iStock

Caffettiere Dallah e contenitori tipici di Doha

Le coloratissime Pashmine di cashmere

Un oggetto utile per sé o da regalare al rientro dal viaggio in Qatar sono le tipiche Pashmine, le stole di cashmere dai toni vivaci che colorano moltissimi bazar e negozietti di Doha. I prezzi qui sono molto più competitivi rispetto a quelli italiani e si può scegliere tra una grandissima varietà di Pashmine: un souvenir utile e che può essere trasportato comodamente in valigia occupando poco spazio.

I gioielli personalizzati con metalli pregiati

A Doha il lusso è di casa, con numerose gioiellerie e negozi che vendono gioielli realizzati con metalli preziosi a prezzi più convenienti rispetto a quelli europei: bracciali, collane, anelli e ciondoli in oro, argento, platino ed ambra, spesso arricchiti da splendide perle (il Qatar è una potenza mondiale nel commercio di questi piccoli tesori che vengono dal mare). Non mancano i punti vendita in città e nei souq in cui poter personalizzare questi gioielli con incisioni che promettono di rendere unici questi souvenir preziosi. Uno dei luoghi rinomati per la vendita di gioielli e preziosi è il Gold Souq.

Gioielli del Golden Market di Doha

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Gioielli preziosi venduti nelle gioiellerie e nei souq di Doha

I tipici narghilè

Arricchiti da eleganti decorazioni, i narghilè sono l’oggetto d’arredo ideale per un souvenir dallo stile arabeggiante. Un elemento che è simbolo di convivialità nel mondo arabo e che non può mancare nei locali, nei ristoranti e nelle case. A Doha si possono acquistare diverse misure di narghilè (chiamato anche shisha) in molti souq e nei centri commerciali: si passa dai modelli in miniatura a quelli di grandi dimensioni da condividere con più persone.

I profumi e l’incenso

Passando ai souvenir che permettono di portare con sé le fragranze tipiche delle terre qatariote, non possono mancare i profumi e l’incenso. Per le strade, nei negozi, tra le case e gli hotel è immancabile una fragranza particolare proveniente da una resina estratta dalla corteccia dell’aquilaria (chiamata “legno degli dei”). Si tratta dell’oud, un profumo che sprigiona note esotiche e suggestive molto intense e dal sentore legnoso. Si può acquistare l’oud nei vari mercati, come il Souq Waqif, ma anche in tutti i centri commerciali, sia sottoforma di profumo, sia di oli e pezzetti di legno aromatici.

Anche l’incenso è un elemento che fa parte della cultura e delle tradizioni del Qatar, presente in moltissimi luoghi e contenuto in incensiere finemente decorate. Aromi intensi e suadenti che si trasformano nel souvenir perfetto da acquistare a Doha, in abbinamento alle bellissime incensiere finemente decorate che fungono da elegante complemento d’arredo. Oltre all’incenso, è consigliato anche il tipico bakhoor: una pallina aromatica con muschio bianco, ambra grigia, oli essenziali e intrisa di oud, utile per profumare ambienti e armadi.

I dolcetti tipici per un regalo sfizioso

Per un regalo gustoso e originale proveniente dalle terre qatariote, perché non comprare i tradizionali dolci? Dal miele ai baklava, fagottini a base di sesamo o ripieni di melassa o pistacchi, dalla frutta secca ai datteri più grandi e dolci che abbiate mai assaggiato. Da non perdere anche la versione dei datteri ricoperti di cioccolato oppure ripieni di cocco e noci.

Le eleganti lampade arabe

Lo stile elegante dalle note arabeggianti si ritrova anche nelle tradizionali lampade riccamente decorate. Oggetti d’arredo che contribuiscono a creare atmosfere accoglienti, sono anche un souvenir meno scontato e di sicuro impatto da portare con sé in Italia (facendo molta attenzione ad imballarle perfettamente poiché molto delicate).

Lampade dallo stile arabo tipiche di Doha, in Qatar

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Le tipiche lampade arabe
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Ryanair aumenta i costi del bagaglio a mano: è caos

Secondo le ultime notizie Ryanair ha deciso di rivedere le tariffe del bagaglio a mano, in seguito a una modifica del regolamento introdotta di recente. La compagnia aerea numero 1 in Europa ha ottenuto il disappunto di molti viaggiatori abituali che per i prossimi voli dovranno calcolare un costo maggiore per l’imbarco prioritario dopo la prenotazione. La motivazione principale sarebbe il bisogno di adeguare la tariffa ai costi addebitati di solito al momento dell’imbarco dei bagagli al gate, ma non basta per giustificare ai passeggeri l’amara novità.

Dopo le vacanze estive si comincia a fare strada l’idea di partire e prenotare viaggi per l’inverno e le feste di Natale, ma il budget non è sempre elevato. La speranza di trovare prezzi economici rivolgendosi alle compagnie di volo low cost è spesso un incentivo per le famiglie italiane che non vogliono rinunciare ad alcuni giorni di relax e divertimento. Questa novità Ryanair arriva come un fulmine a ciel sereno, creando dubbi e rancori tra i clienti più fedeli.

Ryanair aumenta i prezzi: scoppia la polemica

Nota come compagnia low cost, Ryanair a volte causa malcontento per alcune decisioni che portano all’aumento di prezzi per viaggiare. Tale scelta fa parte di iniziative che aumentano il prezzo finale del biglietto a meno che il viaggiatore non si organizzi per muoversi con bagagli più ridotti. Sarà difficile non alimentare polemiche per la compagnia irlandese dopo queste decisioni che mirano a spingere i clienti a concludere le varie operazioni con il check-in online e velocizzare così le pratiche pre partenza in aeroporto. Questo vuol dire anche ridurre il personale di terra per la compagnia e quindi risparmiare internamente.

Bagagli volo

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Bagaglio su volo Ryanair

Per il bagaglio aggiuntivo da caricare in stiva il prezzo sarà lo stesso se inserito al momento della prenotazione del volo, ma il costo del bagaglio a mano subirà delle variazioni. Fino a oggi era possibile portare un bagaglio a mano di 40x20x25 cm come dimensioni, mentre il bagaglio extra è di 55x40x20 cm e può pesare 10 kg. Portare un secondo bagaglio a mano comporta il pagamento di un supplemento tra i 6 e i 36 euro che dipende dalla tratta scelta e dal giorno in cui si vola. In tutti i casi meglio scegliere prima con quali bagagli viaggiare, perché aggiungerli in un secondo momento rispetto alla prenotazione ha un costo ancora maggiore, dai 20 ai 60 euro.

Il costo maggiore del bagaglio aggiuntivo

Il motivo ufficiale per cui Ryanair ha lanciato questa novità è un bisogno di adeguarsi al costo della modifica post-prenotazione online alle tariffe applicate in aeroporto. Infatti un bagaglio di 10kg aggiunto dopo può costare tra i 24 e i 40 euro, mentre un bagaglio che supera i 20 kg può costare tra i 20 e i 60 euro. Questo tipo di politica non sorprende più di tanto perché fa parte di molte compagnie low cost che propongono un prezzo del biglietto del volo ridotto, ma procedendo con la prenotazione prevedono di aggiungere vari servizi e opzioni che alla fine giungono a una tariffa completa più elevata.

Ulteriori costi extra

Tuttavia i rincari non sembrano limitarsi alle tariffe dei bagagli per Ryanair. Infatti ci sarebbero degli aumenti previsti anche su alcuni servizi base del viaggiatore come la stampa della carta d’imbarco o il check-in in aeroporto. Nello specifico chi non fa il check-in online e preferisce pensarci in aeroporto dovrà pagare 55 euro, mentre stampare il biglietto qualora si fosse perso o dimenticato, costerà 20 euro. Infine chi deve viaggiare portando con sé uno strumento musicale o un’attrezzatura sportiva particolarmente ingombrante dovrà pagare una cifra considerevole se non comunicherà il trasporto in fase di prenotazione. Una bicicletta per esempio potrebbe costare 75 euro invece dei 60 previsti in anticipo.

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Cosa fare in autunno a Roma, la Città Eterna

Provate a chiedere a un residente qual è il periodo migliore per visitare la città eterna, vi risponderà senza dubbio che Roma a ottobre è una poesia visiva che incanta gli occhi e scalda il cuore. E come dargli torto? Le foglie che cadono invadono le strade e gli alberi, che si tingono dei colori dell’autunno, incorniciano quelli che sono gli scorci più belli e suggestivi del mondo.

Ma non è tutto perché anche il clima, così mite e piacevole, contribuisce a creare atmosfere magiche riconosciute in tutto il mondo con la caratteristica e popolare espressione ottobrata romana. La capitale, infatti, in questo periodo dell’anno è unica e bellissima.

Inoltre, a seconda del posto dal quale partite verso la capitale, considerate che nei mesi autunnali di ottobre e novembre, le principali compagnie aeree low cost operative sul territorio nazionale offrono diversi sconti e vantaggi per volare in Italia durante i fine settimana.

L’autunno nella capitale italiana

Quello che succede a Roma in autunno è una sorta di stregoneria: la città si prepara a vivere una seconda estate, meno afosa e calda della prima, ma altrettanto emozionante, perché ha dalla sua parte i colori e i profumi dell’autunno.

Così dall’antichità, si perpetua quella che era una tradizione amatissima dai romani che, per festeggiare la fine della vendemmia, erano soliti organizzare gite ed escursioni fuori dai rioni la domenica o il giovedì mattina per godere del clima mite e della magica atmosfera che si respira in città. Così oggi possiamo fare noi.

Foro Romano, autunno

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Sguardo sul Foro Romano in autunno

Roma in autunno offre una serie di attività davvero imperdibili. Anche una semplice passeggiata, in una delle straordinarie ville romane, può trasformarsi in un’esperienza incredibile, complici i belvedere della capitale. A bordo di un hop-on hop-off, il bus panoramico rosso, sarà inoltre possibile visitare le maggiori attrazioni della città in maniera rapida e originale.

L’autunno a Roma, poi, è pieno di eventi di ogni tipo: mostre permanenti, esposizioni temporanee, concerti e fiere, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Per chi invece non disdegna un po’ di fresco, in contrapposizione alle giornate miti, un’ottima idea è quella di visitare le suggestive e affascinanti catacombe romane.

Imperdibile è, ovviamente, una tappa nel quartiere di Trastevere, uno dei più caratteristici e affascinanti di Roma. E se siete amanti dei mercati, non dimenticate di inserire nel vostro itinerario di viaggio anche quello di Campo de’ Fiori, il più antico e affascinante mercato della capitale.

Visitare Roma in autunno si trasforma anche in un’occasione perfetta per godere della deliziosa tradizione gastronomica locale. E, in questo senso, non avete che l’imbarazzo della scelta. Carbonara, gricia, coda alla vaccinara e trippa, e poi ancora street food per un’esperienza culinaria senza eguali. Pronti a partire?

Cosa vedere a Roma in un weekend d’autunno

I mesi di ottobre e novembre sono perfetti per un tour nella capitale italiana anche di soli 2 o 3 giorni. Se quindi avete deciso di visitare Roma per un weekend in autunno, ecco una serie di tappe imperdibili per vivere appieno l’esperienza.

Il Colosseo e il Foro Romano

La vostra visita del fine settimana non può iniziare senza fare un salto al monumento più iconico della città: il Colosseo. Dopo essere stati catapultati indietro nel tempo fino all’epoca degli scontri dei gladiatori, proseguite il vostro tour con una passeggiata tra le rovine del Foro Romano, respirando l’atmosfera della Roma antica a pieni polmoni.

Piazza di Spagna e Trinità dei Monti

Con l’autunno, la scalinata di Trinità dei Monti, con Piazza di Spagna ai suoi piedi, diventa ancora più suggestiva e magica – e inoltre vi permette di godere della sua vista senza il caldo afoso della piena estate. Sedetevi per un attimo e godetevi il panorama mentre le foglie dorate cadono tutt’intorno. Magico, non trovate?

Villa Borghese e Galleria Borghese

Approfittate della stagione mite ma fresca per una passeggiata a Villa Borghese, il grande polmone verde della città. Potete anche visitare la Galleria Borghese, che ospita capolavori di artisti celebri, del calibro di Bernini, Caravaggio e Canova.

Piazza Navona e il Pantheon

Piazza Navona, con le sue fontane barocche, è perfetta per una pausa all’aperto in uno dei suoi caffè storici durante un weekend di autunno a Roma. Poco distante, il Pantheon vi sorprenderà con la sua maestosa cupola e la sua storia.

Tevere, Roma, autunno

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Il ponte sul Tevere in autunno

Un giro a Trastevere

Come già accennato, non potete passare da Roma senza fare una sosta nel pittoresco quartiere di Trastevere, tappa d’obbligo. Le sue strade acciottolate e le trattorie tipiche, dove gustare e assaporare la cucina romana più autentica e genuina, vi accoglieranno per una cena a base di alcuni dei piatti più iconici e famosi al mondo per la nazione italiana.

San Pietro e Castel Sant’Angelo

Non potete lasciare Roma senza fare una passeggiata sul Ponte Sant’Angelo, con il maestoso castello a guardia del Tevere e senza visitare la Basilica di San Pietro: l’architettura imponente, con la sua struttura che abbraccia il visitatore e i fedeli che vi si trovano davanti, fa di San Pietro uno dei monumenti più belli di tutta la capitale.

Tour dei mercati e degustazioni

Per concludere in bellezza, concedetevi una visita ai mercati locali come quello di Campo de’ Fiori o di Testaccio. Qui potrete gustare prodotti tipici, come la pizza bianca, farcita a piacere con mortadella o altri salumi, i deliziosi supplì, croccanti fuori e filanti dentro, e la saporita porchetta, un trionfo di sapori tipicamente laziali.

Ma non finisce qui: questi mercati offrono anche la possibilità di immergersi in un’atmosfera vivace e colorata, dove gli abitanti del quartiere fanno la spesa e i turisti curiosano tra le bancarelle. Potrete trovare una vasta gamma di prodotti locali, dalle spezie ai formaggi, dall’olio d’oliva ai salumi, perfetti per portare a casa un pezzo di Roma.

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Chemnitz sarà Capitale Europea della Cultura nel 2025: come scoprirla

Chemnitz è uno dei centri più importanti della cultura industriale tedesca e la terza città più grande della Sassonia dopo Dresda e Lipsia. Conosciuta anche come Karl-Marx-Stadt, conta circa 248mila abitanti e qui furono costruite le prime fabbriche della Germania. A testimoniare il legame forte con il lavoro e l’ideale comunista è una statua di Karl Marx alta 13 metri che attira visitatori da tutto il mondo ed è stata il simbolo della vicinanza fra a Repubblica Democratica Tedesca e l’allora Unione Sovietica. Sul muro dietro il monumento si legge “Proletari di tutto il mondo, unitevi” in quattro lingue diverse.

Nel corso degli anni la grigia città industriale ha cercato di lasciarsi il passato alle spalle e oggi si prepara a diventare la Capitale Europea della Cultura 2025 con lo slogan “C the Unseen“. La cerimonia ufficiale avrà luogo il prossimo 18 gennaio 2025, ma intanto scopriamo cosa vedere in questo angolo della Germania Est con una storia da raccontare.

Cosa vedere a Chemnitz

Oltre alla celebre statua di Marx a Chemnitz sono tante le cose da vedere, come la torre rossa o Roter Turm del XII secolo che si trova al centro della città ed è un punto di riferimento da sempre. Nel ‘500 era usata come prigione, ma in seguito divenne residenza del magistrato cittadino e oggi è considerata una delle strutture più vecchie dell’antica Chemnitz. Nei dintorni della torre si consiglia un salto al Cafè Roter Turm che dal 1959 è un punto di incontro storico. L’associazione culturale Theater Chemnitz si impegna a organizzare molti spettacoli ed eventi con un ricco programma di balletti, opere e concerti in tre location della città: lo Stadthalle, la Schauspielhaus e l’Opernhaus.

Chemnitz centro

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Il centro di Chemnitz

Nel cuore di Chemnitz c’è poi il centro culturale Tietz costruito nel 1913 che dalla guerra agli anni 2000 è stato un negozio, ma oggi è una sorta di polo polifunzionale con musei, biblioteca, negozi e la Nuova Galleria Sassone. Per chi ama la natura da non perdere la Foresta pietrificata, formatasi a causa dell’eruzione di un vulcano 300 milioni di anni fa e oggi un sito di grande valore archeologico e geologico. All’interno dei tronchi che popolano questa foresta si possono trovare resti di rettili e insetti estinti, ma anche gasteropodi, anfibi e artropodi. E il giardino botanico di 12 ettari che si trova in Lepiziger Strasse fin dal 1898. Diverse aree esterne che ricreano habitat dell’Europa centrale con dune, stagni lande e brughiere, incantano al passaggio.

Il castello Rabenstein inoltre merita una visita, in un distretto di Chemnitz in cima a una collina. Si tratta del castello più piccolo della Sassonia con una cinta muraria di 180 metri dalle origini incerte. Nel 1336 però fu menzionato in un documento di Ludovico il Bavaro, duca di Baviera e imperatore del Sacro Romano Impero. Per gli amanti dei musei a Chemnitz si possono votare il Museo delle ferrovie sassoni che si trova in un ex deposito di locomotive per treni merci a Hilbersdorf e il Museo Gunzenhauser che è una galleria d’arte con circa 2500 opere di 270 artisti del XX secolo, parte della collezione di Alfred Gunzenhauser.

Veduta Chemnitz

Fonte: 123RF

Chemnitz vista dall’alto

Il programma per l’evento

In programma tanti eventi culturali per la cerimonia della Capitale della Cultura 2025 di Chemnitz come la mostra dedicata ad Edvard Munch alla Kunstsammlungen o l’esposizione dedicata al Movimento realista in Europa dal 1920 al 1930 al Museo Gunzenhauser che possiede una straordinaria collezione di opere di Otto Dix e in generale legate al movimento Espressionista. Gli eventi coinvolgeranno anche la vicina città di Zwickau, cuore dell’industria automobilistica tedesca (il marchio Audi è nato qui) e la regione dei Monti Metalliferi con le sue storiche miniere.

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Nuovi voli Ryanair per la Lapponia e il Paese di Babbo Natale

Natale si avvicina e molti già stanno programmando le vacanze. Anche Ryanair a quanto pare, poiché ha annunciato da poche ore nuove tratte per la Lapponia con partenza da Milano Bergamo nel corso della stagione invernale 2024. In particolare si potrà viaggiare su tre voli a settimana a partire dal 27 Ottobre per raggiungere il paese di Babbo Natale con i suoi paesaggi suggestivi ricoperti di neve, renne e magici hotel di ghiaccio. Oltre ovviamente alla casa di Babbo Natale per un’esperienza immersiva all’insegna del puro spirito natalizio.

Le feste natalizie sono una buona occasione per staccare qualche giorno dalla quotidianità e partire per esplorare un posto nuovo. Questo particolare periodo dell’anno fa venire voglia solitamente di posti al Nord che potrebbero regalare la giusta atmosfera natalizia con la neve, le luci, buon cibo e tradizioni che avvolgono grandi e piccoli in un abbraccio di malinconia e serenità. E la Lapponia non è un posto qualunque, visto il suo legame speciale con la star della ricorrenza, ovvero Babbo Natale. Ryanair ha pensato bene di invitare i suoi clienti a fare un salto proprio nel cuore del Natale nel periodo giusto.

A casa di Babbo Natale con Ryanair

I voli invernali Ryanair da e per Lapponia-Rovaniemi sono disponibili sul sito della compagnia numero 1 in Europa e l’Head of Communications Italy Fabrizio Francioni ha dichiarato: “Non è mai troppo presto per iniziare a pianificare il Natale, soprattutto quando significa portarsi avanti per assicurarsi le migliori tariffe disponibili: visita Ryanair.com oggi e prenota il tuo viaggio unico nella vita in Lapponia questo inverno“.

La Lapponia è il sogno di ogni bambino (grande e piccolo) con esperienze magiche che ricorderai per sempre con la tua famiglia, tra cui chilometri di neve scintillante, escursioni con renne e husky, battaglie di palle di neve, l’aurora boreale, avventure nei parchi a tema natalizio e, naturalmente, una visita speciale a Babbo Natale in persona e al suo allegro team di elfi.

Aurora boreale Lapponia

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Aurora boreale in Lapponia

Cosa fare in Lapponia

Rovaniemi è la capitale della Lapponia che si trova nel Nord della Finlandia. Oggi è una città moderna nota per essere la città di Babbo Natale, ma durante la Seconda guerra mondiale fu distrutta quasi completamente. Il Santa Park è un parco di divertimenti che propone un’avventura nel mondo degli elfi, sculture di ghiaccio e varie attrazioni legate alle feste. Ma gli amanti della natura possono lasciarsi incantare anche dal fenomeno dell’aurora boreale con le luci del nord che creano un’atmosfera magica e romantica da non perdere.

Rovaniemi brulica di vita e cultura e sono tante le attività disponibili, durante il giorno e di notte. Anche la cucina tradizionale regala prelibatezze come la renna condita con erbe selvatiche, funghi e bacche dolci maturate sotto il sole di mezzanotte, oltre al coregono grigliato e altri sapori originali. Per le famiglie ci sono anche piste da sci e snowboard per divertirsi insieme all’insegna dello sport. Per spostarsi si può girare comodamente a piedi, ma per raggiungere alcune destinazioni fuori città c’è l’autobus locale molto comodo di cui si possono consultare giorni, orari e percorsi online.

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Tutte le zone d’Italia dove andare a funghi

Quando arriva la stagione autunnale gli amanti dei funghi sono pronti a partire a caccia nelle varie zone consigliate per la raccolta. In Italia ci sono vari posti in ogni regione dove poter mettersi sulle tracce di questi frutti dei boschi per poi gustarli in vari modi. I funghi sono un ottimo condimento per un primo piatto, ma anche per un secondo di carne e come contorno in solitaria. Chi ama il trekking e le passeggiate immerso nella natura, potrebbe unire le due attività e tornare a casa con un prezioso bottino gastronomico. Ma dove andare per raccogliere funghi lungo lo stivale? Ecco alcuni posti che i ricercatori di funghi conoscono bene e dove vale la pena fare un salto.

Lazio

Le zone del Terminillo, Filettino, Parco dei Monti Simbruini e la Valgranara sono i luoghi della regione Lazio dove è possibile raccogliere funghi. Ma anche l’Alta Valle del Velino, in provincia di Rieti, merita una menzione speciale.

Campania

I boschi campani custodiscono anche funghi, oltre ai tartufi di Laceno in Irpinia. Non è possibile raccoglierne più di 3kg a persona ogni giorno e si deve pulire il fungo sul posto prima di portare via il bottino.

Basilicata

I sentieri intorno a Potenza e Aliano offrono boschi ideali per andare per funghi.

Funghi

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Funghi in Italia

Molise

Per raccogliere i funghi in Molise basta andare sui Monti della Meta, al Parco del Matese o a Sannio.

Piemonte

In Piemonte se volete raccogliere funghi potete dirigervi al Castello di Masino, un bene del Fai dove si trovano tantissimi porcini. Con l’occasione di fare una bella passeggiata nella natura e godersi paesaggi suggestivi, si possono portare a casa alcuni funghi di qualità. In particolare le zone migliori sono il Canavese e il cuneese con Val Casotto.

Valle d’Aosta

La Valle D’Aosta è un paradiso per i fungaioli, soprattutto grazie ai boschi di La Thuile che sono ricchi di funghi porcini e finferli. Nei dintorni delle cascate del Lutor è possibile imbattersi in qualcosa di interessante, oltre a godersi il paesaggio suggestivo mano a mano che ci si addentra tra le conifere. In questa regione si può raccogliere anche al Parco Nazionale del Gran Paradiso, anche se è meglio controllare le regole che prevedono una quantità giornaliera non superiore a 1kg a persona per la raccolta di funghi.

Trentino Alto Adige

All’interno del Parco Naturale dell’Adamello si possono esplorare l’Altopiano della Paganella e il Lago di Molveno se si è alla ricerca di funghi in Trentino. In questa regione le varietà che si trovano solitamente sono gallinacci, prataioli e porcini, numerosi anche nella Val di Sole, Val Rendena, Val di Fiamme e Val di Non. Inoltre nella provincia di Trento è possibile raccogliere ben 2 kg di funghi al giorno, ma non dalle 19 alle 7 del giorno dopo.

Veneto

Le montagne venete sono ricche di funghi, basta organizzare una passeggiata nei boschi del Cadore, nella Val fiorentina del Cansiglio o sull’Altopiano di Asiago e, oltre a godere di panorami mozzafiato, potrete raccogliere tante specie diverse.

Friuli Venezia Giulia

Tarvisiano e le valli di Tolmezzo sono i posti più famosi per raccogliere funghi in Friuli Venezia Giulia, però serve un’autorizzazione precisa per poterlo fare. Infatti è richiesta una quota a seconda della zona di raccolta per poter prendere i funghi e portarli via con se.

Lombardia

Non molto distante da Milano ci sono diversi posti per raccogliere funghi in Lombardia, come il Parco delle Groane, la Val Brembana, l’Alta Brianza, l’area tra Milano e Pavia e la Bassa Valtellina. Qui il tetto massimo al giorno a persona è di 3kg, ma in diverse zone serve l’autorizzazione rilasciata dai comuni locali.

Liguria

Non distante da Genova, a Bargagli, basta andare a pochi km dal centro per andare a caccia di funghi. In provincia di Savona, anche Sassello è una meta conosciuta dai fungaioli, a testimonianza che anche una regione vicina al mare ha tanto da offrire per i prodotti della terra.

Emilia Romagna

Nelle valli parmensi, la Val Baganza, la Val Trebbia, la Val Nure e la Val Ceno c’è persino una Strada del Fungo Porcino e la Val di Taro offre l’opportunità di trovare un fungo IGP, ovvero il fungo di Borgotaro. Le valli appenniniche dell’Emilia Romagna sono una fonte ricca di funghi e non si può raccogliere più di 3kg di prodotto. Tra le specie della zona sono il Calocybe gambosa, il Prugnolo e l’Amanita caesarea.

Toscana

La Maremma toscana è uno dei posti più ricchi di funghi nei boschi di querce lungo la strada che collega Civitella Marittima con Roccastrada, soprattutto per la varietà dei porcini. Ma anche la strada da Castel del Piano fino al Monte Amiata regala soddisfazione ai fungaioli con boschi di castagno che offrono funghi B. reticolatus, B. aereus e C. Cibarius.

Funghi autunno

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Raccogliere funghi in autunno

Marche

Il Monte Catria, in provincia di Pesaro, è una zona famosa per i funghi, insieme al Monte Nerone e il Parco della Gola della Rossa con i pinaroli. Pensate che una volta è stato raccolto un porcino di circa 1,5 kg. Tuttavia la raccolta dei funghi in questa regione è consentita solo agli over 14 e un massimo di 3kg al giorno.

Abruzzo

In Abruzzo si possono cercare i funghi sui Monti della Laga e la Marsica per una quantità massima giornaliera di 3kg per contrastare la raccolta di funghi immaturi.

Umbria

Nelle zone montuose e collinari di Spoleto, Serano, Subasio e sui Monti Martani si possono raccogliere funghi in Umbria. Ma nei boschi di Montebibico, nella zona della Vallocchia e di Pompagnano anche ci possono essere belle sorprese, come i dintorni di Umbertide, Orvieto, Terni e Perugia. Al confine con la Toscana, nell’area di Preggio e Lisciano Niccone, come a Foligno e Sellano, la raccolta dei funghi viene fatta da diversi appassionati, dall’alba al tramonto per un massimo di 4kg di merce al giorno.

Puglia

Se pure non si tratta di una Regione nota per i funghi, la Murgia e il Salento offrono qualche bella sorpresa. Basti pensare al Cardoncello della Murgia e dei Marieddhri salentini.

Calabria

In Calabria il Parco della Sila è uno tra i più ricchi sia come quantità che come diversità di funghi, a partire dal porcino. Ma anche l’Aspromonte è un vero scrigno di prelibatezze d’autunno, tanto che un gruppo di fungaioli ha dedicato un sito intero ai suoi funghi. La raccolta è consentita entro il limite massimo giornaliero di 3 Kg ed è vietata la raccolta all’interno delle riserve naturali.

Sardegna

In Sardegna la zona target per i fungaioli è la Gallura dove si trovano molti prataioli, ovuli, porcini, gallinacci, finferli e mazze di tamburo. La raccolta consentita è di quantità giornaliera non superiore a 4 kg per i funghi epigei e non superiore a un chilogrammo per i funghi ipogei.

Sicilia

Non viene mai in mente la Sicilia se si parla di raccolta di funghi, ma il Parco dei Nebrodi e il Parco dell’Etna sono Zoe da setacciare per ricredersi. La raccolta massima consentita è di 4kg a persona per ogni giorno, quindi leggermente maggiore alle altre regioni.