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Halloween a Roma, gli eventi di Cinecittà World

Halloween è tornato e una cosa è certa: chi ama trascorrere in grande una notte spaventosamente divertente a Roma, il posto dove andare è Cinecittà World. Il parco a tema del Cinema e della Televisione non delude le aspettative di chi desidera celebrare la festa più spaventosa dell’anno in modo unico e indimenticabile, proponendo eventi adatti alle famiglie e non solo. Per tutto il mese di ottobre fino al 2 novembre, il parco ospita concerti, cene a tema, feste in maschera e, ovviamente, tantissime giostre paurose che metteranno alla prova il vostro coraggio.

Se non sapete dove andare ad Halloween in Italia, scoprite il programma completo che Cinecittà ha preparato per grandi e bambini.

Le attrazioni a tema Halloween di Cinecittà World

“Lasciate ogni speranza, o voi che entrate”. Se siete a Roma per Halloween, non rinunciate al divertimento pauroso garantito da Cinecittà World. Le attrazioni a tema sono davvero tantissime, a partire dalla Horror House: una casa dell’orrore che vi porterà nei sotterranei del parco ad affrontare le vostre paure più profonde tra i set che hanno fatto la storia del genere horror come The Ring, Nightmare o Venerdì 13. Per l’occasione sono state aggiunte nuove stanze e personaggi da brivido interpretati da attori reali.

I più coraggiosi, invece, possono sfidare l’oscurità e fare un giro su Inferno, la montagna russa al chiuso più alta d’Italia che conduce nel temuto girone dantesco tra discese al buio velocissime e suggestive proiezioni. Tra le novità per questo 2024 citiamo U571 Escape, la prima escape room realizzata in un vero sommergibile della Seconda Guerra Mondiale.

Infine, non poteva certo mancare uno degli scenari più amati dai film horror: Il Manikomio, un angusto percorso sotterraneo al buio che metterà alla prova gli spiriti più impavidi. E se il giorno non vi è bastato, la notte potrete dormire nell’Ostello Maledetto…se riuscirete a tenere gli occhi aperti!

Halloween Cinecittà World

Fonte: Ufficio Stampa

Halloween a Cinecittà World

Gli eventi di Halloween per bambini

Anche i bambini troveranno tante attività pensate appositamente per loro. Potranno partecipare, per esempio, a Dolcetto-Giretto: dovranno cercare il simbolo della caramella sulle attrazioni del parco, fare un giro e, a ogni “Dolcetto o giretto” che diranno agli operatori, riceveranno in regalo una dolcissima caramella. Non mancheranno anche gli stand dedicati ai Truccabimbi Mostruoso, dove potranno assumere le sembianze del loro mostro preferito, e spettacoli unici come il suggestivo spettacolo di magia Piccoli Brividi.

A divertirli ci saranno anche tanti spettacoli per le strade del parco come l’Halloween Show, la Zombie Walk e la spettacolare Parata di Halloween, organizzata a fine giornata.

Eventi, cene a tema e concerti

Tra gli eventi più attesi di questo Halloween firmato Cinecittà World ci sono sicuramente le tre giornate dedicate alla serie tv più amata degli ultimi anni: Stranger Things. Venerdì 25, sabato 26 e domenica 27 ottobre, i fan dello show Netflix potranno vivere gli scenari del Sottosopra insieme ai loro personaggi preferiti, interpretati da bravissimi impersonator, oppure vestirsi loro stessi partecipando al concorso per il miglior cosplay. Il migliore potrà vincere fantastici premi!

Il parco ha organizzato anche diverse serate: dal Dinner Show Horror con il Circo Nero e casinò party, tra i tavoli roulette e black jack, al Symphony of Caos, il primo show che unisce l’armonia della musica classica e l’energia di un festival dance. Durante l’evento potrete assistere all’esibizione di un’orchestra sinfonica dal vivo, con relativo coro, insieme a DJ, vocalist ed effetti speciali stupefacenti.

Non solo spettacoli a tema horror, alcune serate in programma prevedono anche il Party Señorita, pensato per gli amanti della musica Reggaeton, Hip-hop, R’n’b, Latin-house e la serata anni ’90 dove ballare e cantare i grandi successi di quegli anni.

Eventi halloween Cinecittà World

Fonte: Ufficio Stampa

Spettacolo di Halloween a Cinecittà World

Novità del 2024: Funeral Party

C’è chi in occasione di Halloween non vede l’ora di organizzare un itinerario alla ricerca dei luoghi più spaventosi d’Italia (e sono davvero tanti) e chi, invece, organizza il proprio funerale. Si, avete capito bene: l’ultima novità di Cinecittà World è dedicata a tutti coloro che, una o più volte, si sono chiesti come sarebbe partecipare al proprio funerale. Ora è possibile e il parco a tema vi aiuta a farlo in grande stile. L’unica cosa che dovrete fare è selezionare la data che preferite e scegliere il pacchetto più adatto alle vostre esigenze: con corteo funebre, area riservata e buffet incluso.

Per rendere il tutto ancora più cinematografico (d’altronde siamo a Cinecittà, giusto?) e aiutarvi ad essere i registi del vostro funerale, potrete aggiungere anche alcuni extra, come attori che piangono per la vostra finta morte o proiettare la vostra foto o un video celebrativo sul maxischermo della Cinecittà Street.

L’Halloween a Cinecittà World è adatto davvero a tutti, grandi e bambini, persone coraggiose e non, perché l’importante è sempre e sola una cosa: divertirsi il più possibile in compagnia dei propri amici o della propria famiglia.

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Da Roma a New York in 55 minuti, grazie al VDR2

La startup americana Venus Aerospace ha messo a punto VDR2, un motore rivoluzionario a detonazione rotante che sarebbe in grado di toccare Mach 6 e di volare a oltre 30 km d’altezza. Sembra fantascienza, ma è realtà grazie al progresso tecnologico che ha portato alla presentazione ufficiale di questo progetto all’Up Summit di Bentonville, in Arkansas. Con l’applicazione del motore VDR2 si potrebbe percorrere le tratta Roma-New York in soli 55 minuti, o viaggiare da Londra a Pechino in poco più di un’ora a patto che si viaggi a 7.400 km orari.

VDR2 è l’acronimo di Venus Detonation Ramjet 2000 lb Thrust Engine e l’azienda lo ha definito “un notevole passo avanti nel volo ad alta velocità”. Progettato per toccare Mach 6, ovvero circa sei volte la velocità del suono, prevede un sistema propulsivo in grado di generare onde di detonazione che si propagheranno ciclicamente all’interno del circuito, garantendo prestazioni senza precedenti. Risultati da record senza sfruttare la combustione del carburante come è stato fatto fino a oggi. Se questo sogno si trasformasse in realtà il modo di viaggiare potrebbe cambiare per sempre, ma ci sono dei rischi e degli ostacoli da superare.

VDR2 in arrivo: i test dal 2025

Questo motore rende l’economia ipersonica una realtà” ha dichiarato il co-fondatore di Venus Aerospace Andrew Duggleby. Il primo volo di prova di VDR2 verrà effettuato già nel 2025, quindi non si parla di un futuro molto lontano. “Non vediamo l’ora di lavorarci ancora più in profondità, di far volare il primo esemplare e in definitiva di perfezionare un concetto di motore che finora è esistito perlopiù nei libri di testo, ma mai come unità di produzione”, ha dichiarato in vista dell’evento Eric Briggs, Chief operating officer di un’altra società coinvolta nel progetto Velontra. L’innovazione annunciata potrebbe consentire di spostarsi ad altitudini superiori ai 30 km per ammirare la curvatura della Terra, sempre se le nuvole lo permettono.

motore aereo

Fonte: 123RF

Motore di un aereo di linea

Si può realizzare veramente?

Tuttavia è bene sottolineare che prima di mettere in commercio ufficialmente un congegno così sofisticato occorrerà fare delle prove molto difficili e affrontare sfide quasi impossibili per gli esperti che saranno scelti per portare a termine il progetto. La sicurezza, l’efficienza energetica, ma anche l’impatto ambientale e il grado di impegno produttivo, oltre ovviamente i costi per la realizzazione e manutenzione, andranno a influenzare tempi e finanziamenti.

Prima di VDR2 c’era stato il Concorde, un aereo supersonico che raggiungeva Mach 2, ma la Francia e il Regno Unito circa trenta anni fa lo hanno messo in soffitta dopo aver riscontrato dei problemi non da poco. Da quel momento però ci vogliono sette ore per volare da Parigi a New York rispetto alle 3 ore e mezza che impiegava il Concorde che aveva infranto la barriera del suono. Il VDR2 però potrebbe essere destinato a impieghi militari, piuttosto che al trasporto di civili, ma per il momento la strada sembra ancora lunga e non priva di ostacoli di vario genere. Sognare però non ha mai fatto male a nessuno e la scienza insieme alla tecnologia è in continua crescita grazie alle risorse messe a disposizione ogni giorno dai vari Paesi.

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Le più belle spiagge di Budoni: un angolo di paradiso in Sardegna

Budoni è un piccolo gioiello sulla costa nord-orientale della Sardegna, in provincia di Sassari, tra la Gallura e le Baronie, ed è una meta imperdibile per chi ama le spiagge da cartolina. Noto per la sua bellezza naturale e le sue spiagge mozzafiato, circondato da colline verdeggianti e affacciato su un mare cristallino, il suo piccolo centro mantiene un’atmosfera accogliente e intima, nonostante in estate richiami migliaia di turisti e visitatori amanti della vita da spiaggia. Questa località vanta spiagge spettacolari, caratterizzate da sabbia finissima e fondali bassi, ideali per le famiglie e per tutte le età, e la sua posizione strategica permette di esplorare facilmente destinazioni come l’Arcipelago della Maddalena e il Golfo di Orosei, ma anche di vivere esperienze più locali, come escursioni in barca alla scoperta dei delfini o tour enogastronomici per conoscere i sapori autentici della Sardegna. Pronti a sognare? Ecco le spiagge di Bodoni, davvero per tutti i gusti, più intime e tranquille in primavera e autunno; più movimentate e attrezzate in estate.

Spiaggia di Porto Ainu

La Spiaggia di Porto Ainu, tra la Punta del Pedrami e la Punta del Nuraghe, si distingue per il suo arenile di sabbia grigio chiaro, lungo circa 300 metri, bagnato da acque dai riflessi caraibici, che vanno dal turchese alle sfumare in blu scuro nei fondali più profondi. Se a ridosso della spiaggia l’acqua sembra quella di una piscina, man mano che ci si allontana i fondali diventano rocciosi e molto interessanti per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. La spiaggia è incorniciata da una fitta vegetazione boschiva, con un piccolo stagno, quasi sempre secco durante i mesi estivi, che sfocia in mare dividendo in due la spiaggia. La spiaggia è in parte attrezzata con ombrelloni e sdraio e c’è un parcheggio a pagamento per chi arriva in auto (in alternativa ci si arriva con navetta).

Budoni, spiagge Sardegna

Fonte: iStock

Budoni vanta spiagge spettacolari, caratterizzate da sabbia finissima e fondali bassi

Spiaggia di Porto Ottiolu

Porto Ottiolu è una splendida baia situata a metà strada tra Budoni, di cui è frazione, e San Teodoro, al confine tra le regioni di Baronìa e Gallura. Questo litorale offre un arenile di finissima sabbia chiara, lungo circa mezzo chilometro, che si estende tra piccole dune coperte di bassa vegetazione mediterranea. Le sfumature del mare, che spaziano dal blu al verde smeraldo, insieme al fondale basso e sabbioso, rendono la spiaggia perfetta per le famiglie e per la balneazione sicura dei bambini.

Sul lato sinistro si trova un porto turistico, realizzato negli anni Ottanta, che può ospitare oltre 400 imbarcazioni, e rappresenta un punto di riferimento per chi ama la navigazione o per organizzare qualche gita in mare. La spiaggia è ben attrezzata e offre numerosi servizi, tra cui parcheggio, punti di ristoro, negozi, e la possibilità di noleggiare attrezzature per sport acquatici. Immersa in un paesaggio caratterizzato da colline ricoperte di macchia mediterranea, Porto Ottiolu è una meta imperdibile per chi cerca bellezza naturale e comfort.

Cala di Budoni

Cala di Budoni, una delle spiagge più affascinanti della costa nord-orientale, si estende per quasi quattro chilometri tra le punte di Li Cucutti e Porto Ainu. Questo lungo arenile di sabbia chiara e fine è bagnato da un mare cristallino con fondali bassi, ideale per chi viaggia coi bambini o per chi desidera godere e rilassarsi sul bagnasciuga. Durante la sua estensione, Cala di Budoni prende nomi diversi a seconda del tratto, tra cui Sa Capannizza, Li Salineddi, Salamaghe e Lido del Sole, ed è attrezzata con vari servizi, come noleggio di attrezzature balneari, alberghi, campeggi e accessi facilitati per persone con disabilità. Questo angolo di costa è apprezzatissimo dagli appassionati di snorkeling, proprio per le sue acque limpide e i fondali ricchi di vita marina.

Baia di Sant’Anna

La Baia di Sant’Anna, situata nell’omonimo villaggio, è una spiaggia di sabbia dorata circondata da una pineta profumata. Le acque azzurro-turchesi sono perfette per chi ama le immersioni subacquee, anche perché i fondali diventano profondi molto velocemente. Questa spiaggia è particolarmente tranquilla, anche in alta stagione e questo la rende ideale per chi desidera una giornata di mare in totale relax. Davanti alla costa si può ammirare un piccolo isolotto, detto dei Pedrami, colonizzato da diverse specie di uccelli marini; mentre il molo della spiaggia abbandonato è una scenografia perfetta per scattare foto mozzafiato all’alba o al tramonto.

Spiaggia di Matta ‘e Peru

Per chi cerca situazioni più selvagge, rinunciando alle comodità e ai servizi per i turisti, la Spiaggia di Matta ‘e Peru è la scelta giusta. Sabbia chiara e fine, acque trasparenti, una vegetazione verde e la pineta alle spalle sono gli elementi che rendono questo angolo di costa autentico, con giochi di ombre, contrasti e sfumature davvero da sogno. I fondali bassi sono perfetti per il bagno in sicurezza dei bambini che possono giocare in riva. La spiaggia non dispone di alcun servizio e non è consentito l’accesso ai cani.

Spiaggia Sa Marina

Concludiamo il tour delle spiagge di Budoni con la Spiaggia di Sa Marina, situata sul litorale sud della Costa di Budoni. Raggiungibile solo via mare o a piedi, questa spiaggia – poco frequentata proprio per il difficile accesso- è conosciuta anche come “La Spiaggia Rosa“. Questo nome non deve trarre in inganno: qui il colore rosa non è dovuto alle sfumature dei granelli di sabbia, ma ai fiori primaverili che si depositano sulla sabbia bianca, creando un ambiente davvero suggestivo e particolare. In estate non rimane nulla del rosa, ma chi capita qui fuori stagione, durante la primavera, può passeggiare su un tappeto di fiori per un’esperienza unica.

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Irlanda, come sta cambiando il turismo nell’Isola di smeraldo

In occasione di TTG Travel Experience, la fiera del turismo più importante d’Italia che si è svolta Rimini, abbiamo incontrato la direttrice di Turismo Irlandese in Italia Marcella Ercolini, che ci ha raccontato come sta cambiando il turismo in Irlanda e quali sono i turisti più apprezzati sull’Isola di smeraldo.

Quali sono le novità che Turismo Irlandese presenta al TTG quest’anno?

Siamo al TTG con nove partner da tutta l’isola d’Irlanda che tengo a sottolineare è visitabile tutto l’anno per presentare la nostra offerta turistica. Ci sono delle attività come Powerscourt gardens, tra i giardini più belli al mondo, orgoglio nazionale, vistabili in primavera e uno dei tanti nostri festival ovvero Halloween, che tutti dovrebbero sapere non è americano ma ha origine in Irlanda. Nato duemila anni fa, celebrava il raccolto e la fine dell’estate. Vogliamo spingere, quindi, questa festa che si svolge in autunno per dire che l’Irlanda si può visitare anche in questa stagione. Ci sono una serie di festival legati ad Halloween in tutta l’Irlanda, dal Puka Festival nella Contea di Meath, a Derry Londonderry nell’Irlanda del Nord che è la città con la festa di Halloween più grande d’Europa e poi ci sono altri festival a Galway e in altre parti dell’isola. Questo per noi è molto importante perché si trovano nelle tradizioni ancestrali irlandesi ma anche nelle leggende il fascino della storia e della cultura d’Irlanda con musica, balli e cibo.

Newgrange nel Meath

Fonte: iStock/Derick Hudson

Newgrange nella Contea di Meath, dove è nato Halloween

L’altro tema che vogliamo affrontare e che da qualche anno stiamo trattando è il nostro impegno verso un turismo più sostenibile, quindi promuovendo alcuni nostri partner che propongono nuovi modi di vivere l’Irlanda, più lento e più consapevole. Quindi, percorsi ciclabili o da fare a piedi. L’Irlanda sta investendo molto nelle greenways e nelle blueways e quindi in un rapporto più autentico con la natura. Ci sono dei percorsi che sono già attivi e che si possono affrontare in modo individuale o con gruppi organizzati sia in modo amatoriale sia professionale che pensano a organizzare il tour, prenotare alloggi unici, trasportare i bagagli e questo è un bel modo di vedere rotte meno battute e in periodi dell’anno meno affollati. Per un turismo più consapevole è importante rimettere al centro le comunità, i piccoli centri e far rivivere quei posti in maniera più vera.

L’Irlanda è un Paese che piace sempre, avete qualche evidenza?

I numeri degli arrivi finora sono importanti e superiori alle previsioni, ma dagli opertaori abbiamo evidenza che anche l’autunno sta andando molto bene. Settembre è il nuovo agosto e tante persone scelgono di andare in vacanza a settembre. L’Irlanda poi è una destinazione che viene scelta da tante persone che hanno un’età anagrafica più avanzata e professioni che permettono loro di andare in vacanza anche in autunno, che per noi sta diventando una stagione molto importante.

Inoltre, anche il target sta diventando più alto a livello di budget. L’Irlanda per la sua rilevanza culturale e di esperienze viene scelta da una nicchia di persone che a noi interessa, e a noi interessa più la qualità dei turisti che la quantità. Non abbiamo l’ambizione di avere una crescita incontrollata del turismo ma una crescita che sia sostenibile per il territorio. Oltretutto, l’Irlanda sta sviluppando una serie di strutture di alto livello che tengono conto anche dell’impatto di sostenibilità sul territorio quindi abbiamo quel lusso discreto che si offre in maniera più sofisticata, come per esempio i castelli ristrutturati che oggi offrono la possibilità di dormire, circondati da acri di parco dove fare passeggiate a cavallo. Ci sono più di 450 campi da golf in tutta l’isola che permettono di giocare, ma anche di visitare delle attrazioni nelle diverse aree dell’isola ed è un tipo di turismo che presuppone tempo e spazio, insomma.

Castello di Ashford

Fonte: Ph hipokrat – iStock

Il famoso Castello di Ashford in Irlanda, trasformato in un hotel di lusso
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L’Abruzzo è la Regione più apprezzata dagli stranieri

Emozione e grande soddisfazione per l’Abruzzo che ha ottenuto il premio di “Destinazione più apprezzata dagli stranieri”, diventando protagonista al TTG Travel Experience di Rimini, giunto alla 61esima edizione. La Regione italiana ha raccolto molti consensi e applausi in occasione di questa manifestazione di riferimento per il settore del turismo, per le proposte vivaci e le iniziative portate avanti durante l’anno. Data Appeal, l’azienda incaricata di Enit per raccogliere dati e tendenze di mercato per il settore dei viaggi, riconosce ogni anno il premio Italia Destinazione Digitale alle regioni e luoghi che registrano una performance molto buona online.

Quest’anno l’Abruzzo ha fatto la sua bella figura, come un territorio che rappresenta una meta scelta non solo dai visitatori italiani, ma anche dai turisti stranieri che ne apprezzano il valore. “Questo riconoscimento conferma che il lavoro che stiamo portando avanti sul fronte della promozione digitale del brand Abruzzo nella sua completezza sta dando i suoi risultati“, ha dichiarato Daniele D’Amario, sottosegretario regionale con delega al turismo.

Abruzzo meta preferita dagli stranieri

L’Abruzzo si trova tra l’Adriatico e gli Appennini, confina a nord con le Marche, a ovest con il Lazio, a est con il mare Adriatico e a sud con il Molise. Custodisce un patrimonio culturale, artistico e naturale invidiabile. Il territorio costituito da riserve, parchi nazionali e paesini medievali e rinascimentali di indubbio fascino è apprezzato da chi ama la storia, le escursioni e il buon cibo. L’Aquila è il capoluogo, ma Pescara, Chieti, Vasto, Teramo, Sulmona sono alcuni dei centri da visitare assolutamente.

Abruzzo TTG

Fonte: Ufficio stampa

L’Abruzzo premiato

Tra gli sforzi regionali in ambito di promozione turistica figura anche la partecipazione a “Viaggio Italiano”, un’iniziativa di valorizzazione delle peculiarità dei territori italiani promossa dal ministero del Turismo e la Conferenza delle Regioni dove l’Abruzzo ha lasciato il segno come capofila del progetto con il compito di promuovere su scala nazionale il tema “Natura e Parchi”. Un progetto che è quasi giunto al termine, e i cui risultati sono stati appunto presentati nell’Ambito del TTG in un evento dedicato.

Per una Regione che vanta un patrimonio territoriale con tre parchi nazionali, un parco regionale e quarantaquattro aree protette, gran parte delle quali riserve naturali, raccontare quanto sia solido e profondo il legame che in Italia unisce il turismo sostenibile ai Parchi e alla natura è stato come un invito a nozze – ha detto D’Amario, aggiungendo che -. L’esperienza fatta all’interno del progetto Viaggio Italiano da una parte ci ha proiettati su una dimensione nazionale, ribadendo la centralità dell’Abruzzo all’interno delle politiche di promozione turistica del Paese, dall’altra ci ha permesso di dare corpo ad un nostro vecchio pallino: avviare una promozione ad hoc tesa a destagionalizzare i flussi turistici”.

I progetti futuri

Nell’ambito del progetto ministeriale tra i traguardi raggiunti, illustrati proprio in occasione del TTG, spiccano la raccolta e l’organizzazione di contenuti su aree protette, parchi, montagne e comprensori sciistici, in collaborazione con Legambiente, Club Alpino Italiano, Federturismo e Federfuni. Un’azione di ricerca e catalogazione che ha consentito di realizzare una mappatura completa dei punti di interesse, sentieri, rifugi e servizi per il turismo outdoor.

La Regione Abruzzo ha avviato una fase di promozione e diffusione, coordinando la realizzazione di 84 brochure informative, suddivise per tematiche e territori, e la produzione dedicata di scatti d’autore e amatoriali per tutte le Regioni italiane, attraverso l’ingaggio di fotografi professionisti e l’organizzazione di un contest aperto anche a non professionisti – con un concorso ancora attivo con scadenza il 25 ottobre 2024 e premi da 1.500 euro.

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Perché l’autunno è il periodo giusto per una vacanza a Sharm El-Sheikh

Se si sognano temperature miti, mare fantastico e scorci indimenticabili, allora la meta da raggiungere in autunno è Sharm El-Sheikh: infatti qui si può prolungare la sensazione d’estate e vivere una vacanza da sogno, non troppo distante dall’Italia.

Nella località di mare egiziana si trovano tantissimi servizi, per una vacanza piena di comodità grazie ai tanti resort presenti. Ma non solo, perché la natura è magnifica e si tratta anche di una zona ricca di storia, in cui respirare la cultura e il passato: insomma un mix vincente e un luogo in cui colmare lo sguardo di colori e bellezza, in cui assaggiare piatti tipici, ma anche scappare se si cercano temperature calde e se si sogna di fare il bagno anche durante l’autunno. Poi, aspetto non da poco, nonostante l’estate di Sharm sia notoriamente molto calda, è anche possibile che durante i mesi più freddi ci siano meno turusti e questo permette di apprezzare di più di questa bellezza.

Sharm El-Sheikh, il periodo migliore per andarci

C’è chi ama l’autunno, i suoi tanti tesori gustosi o i suoi colori che sono la perfetta paletta di stagione, ma c’è anche chi sogna l’estate se non tutto l’anno, almeno quando vuole programmare una vacanza. Senza dover raggiungere posti lontani, c’è un luogo a circa quattro ore di volo dall’Italia in cui godere di un clima prettamente estivo, anche quando da noi si devono indossare i primi cappotti.

Stiamo parlando di Sharm El-Sheikh in Egitto, la meta da raggiungere in autunno perché qui le temperature oscillano tra una massima di 30 gradi e una minima di 23, quindi sono davvero perfette per godere ancora di un clima caldo e per prendere il sole. Ma anche per fare il bagno, perché l’acqua del Mar Rosso è gradevole e in questi mesi potrebbe essere tra i 27 e i 25 gradi, scendendo intorno ai 24 a dicembre. Temperature che permettono ancora di immergersi senza problemi in quella tavolozza di sfumature di blu.

Sharm el-sheikh destinazione da raggiungere in autunno

Fonte: iStock

Sharm el-sheikh è la destinazione perfetta d’autunno

Un’altra caratterista che riguarda il clima di Sharm El-Sheikh, e ciò che ci si deve aspettare, è il khamsin: si tratta di un vento molto caldo con tanto di tempeste di sabbia che si può intercettare nel periodo primaverile e, in particolare, tra marzo e maggio.

Insomma, il clima è subtropicale desertico, le piogge praticamente assenti e – tra tutti i periodi dell’anno – l’autunno e la primavera sono le stagioni ideali per raggiungere questo luogo che è perfetto per godersi una vacanza estiva anche quando in Italia le temperature sono decisamente più basse. E così Sharm El-Sheikh diventa una di quelle mete da raggiungere se si cerca un mare caldo tutto l’anno (o quasi).

Cosa fare a Sharm El-Sheikh in autunno

Sharm El-Sheikh è una località di mare che si affaccia sul Mar Rosso, nella penisola del Sinai ed è la destinazione di viaggio ideale per tutti coloro che amano praticare immersioni e fare snorkeling. Sotto la superficie dell’acqua, infatti, si cela un tesoro di inestimabile bellezza: qui si trova la barriera corallina, una tra le più vaste e variegate di tutto il mondo. La lunghezza supera i 100 chilometri e ci si può imbattere in una diversità straordinaria, tantissimi animali e colori che levano il fiato: inoltre non si deve essere esperti per poter godere di tanta bellezza con i propri occhi, dal momento che è facilmente visibile.

Sharm el-sheikh quando andare

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Sharm el-sheikh quando andare: i periodi migliori

In questa località egiziana, poi, ci sono moltissime cose da vedere e luoghi da esplorare per riuscirne a catturare le tante anime. Vale la pena visitare la zona più moderna, ovvero Naama Bay, anche per il suo mare favoloso, tanto quanto è straordinaria e vale la pena una visita la spiaggia di Ras Um Sid. Merita una visita anche l’Old Market, dove fare acquisti e respirare un’atmosfera autentica anche grazie alla presenza di una Moschea affascinante.

Un’escursione da fare, invece, è quella per raggiungere il parco nazionale di Ras Mohammed che si estende su circa 480mila chilometri quadrati: si tratta di un ecosistema marino in cui ammirare tantissime specie animali e vegetali. E poi tappa immancabile è il deserto, dove programmare escursioni di diverso tipo.

Le attività che si possono fare a Sharm El-Sheikh in autunno sno tante e varigate, per una vacanza al mare ma anche alla scoperta di una cultura affascinante come quella egiziana.

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Viaggio in Val Senales, un gioiello tra le Alpi

Se amate la natura e siete alla ricerca di un posto lontano dalla frenesia della vita moderna, dove il tempo sembra essersi fermato, dovete impostare il navigatore per la Val Senales. Questa valle ancora molto selvaggia che si trova nelle Alpi Retiche meridionali, in Trentino-Alto Adige, dista 10km da Merano e prende il nome dal comune omonimo e il fiume che scorre a fondovalle. Si estende dai vigneti di Castel Juval fino ai ghiacciai e garantisce ai visitatori un soggiorno tranquillo immersi nella natura. Gli amanti dello sci e snowboard possono trovare sicuramente pane per i loro denti con piste attrezzate a 3200 m di quota aperte fino all’estate ogni anno.

La Val Senales raggiunge i confini con l’Austria e regala paesaggi suggestivi con fitti boschi, meleti, larici e una ricca vegetazione che incanta chiunque passi da quelle parti. Quindi anche chi ama il trekking e le escursioni all’aria aperta può metterla nella lista di posti da vedere. Ma vediamo insieme cosa non dovete perdere se decidete di trascorrere alcuni giorni in questa zona del nord Italia.

Monte Santa Caterina: il paese di Messner

Immerso nel verde, Monte Santa Caterina è un piccolo centro a 1245 metri in Val Senales con una chiesa parrocchiale dedicata a Santa Caterina d’Alessandria e tante fattorie dove vivono e lavorano i locali. Molto tempo fa sulle rocce si ergeva una fortezza, il castello Schnalsburg, che poi è stato abbattuto dall’ordine dei Certosini nel 1350 e oggi ne resta solo una torre trasformata in un campanile. Il paese offre una vista suggestiva sulla Val Senales e la Valle dell’Adige, fino a Castel Juval nei pressi di Castelbello, residenza di Reinhold Messner. Molti escursionisti e appassionati del trekking o di Mountain bike possono trovare tanti percorsi molto belli per esplorare i dintorni e godere del paesaggio alpino evocativo.

Il silenzioso borgo di Certosa

Se hai in programma un viaggio in Val Senales devi assolutamente visitare Certosa, un paese affascinante con le rovine delle antiche mura di cinta ben fortificate che circondano ancora oggi il piccolo paesino. Una volta queste proteggevano il monastero di Monte degli Angeli, che venne abbandonato nel 1782. Oggi è possibile visitare il chiostro, la grotta, la casa del priore, le cucine, il portale e la chiesa di Sant’Anna. Un luogo avvolto nel silenzio che è alla base del progetto Silentium, con cui Certosa attira l’attenzione su di se nel settore turistico.

Nel 1325 fu il conte del Tirolo a voler erigere il monastero in un luogo isolato dove poi i monaci imposero la regola del silenzio che viene rispettata ancora oggi. Per 450 anni è stato operativo e poi l’imperatore Giuseppe II ne ha ordinato la chiusura nel 1782, fino a quando alcune famiglie povere del posto ne acquistarono delle parti poichè nessuno si fece avanti con un’offerta. Un incendio nel 1924 distrusse gran parte di Certosa che poi piano piano fu ricostruita e oggi molti visitatori la scelgono come meta in Val Senales per escursioni, cultura e natura.

chiesa Val Senales

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Piccola chiesa alpina nel paese più antico della Val Senales

Madonna di Senales

Madonna di Senales è il paese più grande della Val Senales e da lontano si vede una piccola chiesa arroccata su una roccia che è il Santuario della Madonna di Senales. In questo borgo, noto luogo di pellegrinaggio da oltre 700 anni, da Aprile a Novembre, si consiglia di visitare l’archeoParc, un museo a cielo aperto sull’affascinante scoperta della mummia Otzi.

Il ritrovamento di una statua della Madonna nel XVI secolo ha reso questo paese meta di pellegrini devoti, mentre le montagne intorno sono state esplorate da Otzi 5000 anni prima e nel 1991 il ghiacciaio ha riportato alla luce la mummia sul Giogo di Tisa. Le escursioni che partono da qui raggiungono Malga Lafetz e Similaun, anche grazie all’uso delle ciaspole.

Il mistero del lago artificiale di Vernago

Il lago di Vernago è un lago artificiale nei pressi dell’omonimo paese in Val Senales con una storia che lo avvolge nel mistero. Creato negli anni ’50 da una diga a gravità in terra terminata nel 1963, ricoprendo otto edifici e una chiesa, questa distesa d’acqua custodisce un vissuto da raccontare. Infatti ancora oggi quando il livello d’acqua è basso, si riesce a vedere il vecchio campanile della chiesa del paese circondato dal verde smeraldo. Molti sentieri di montagna amati dagli escursionisti partono da qui, come quello che porta fino al ghiacciaio di Senales dove è stata rinvenuta la mummia di Otzi.

Maso Corto: il paradiso dello sport

A circa 2000 metri di altezza si trova Maso Corto, il paese più antico della Val Selanes  che da Settembre a Maggio attira molti appassionati di vari sport invernali fin dagli anni ’50 per il suo complesso sciistico Ghiacciaio Val Senales. Circondato da montagne alte 3000 metri, questo paese dalle origini antiche è un buon punto di partenza per alcune escursioni molto apprezzate che possono durare fino a 7 ore per raggiungere Vent.

Per chi vuole camminare con moderazione, tuttavia, da Maso Corto è possibile anche passeggiare fino al Lago di Vernago o rilassarsi nella piscina con sauna, bagno turco e whirlpool. Tra gli edifici storici che si possono visitare ancora oggi a Maso Corto c’è la piccola chieda all’entrata del paese e il maso Kurzhof della famiglia di Leo Gurschler. In primavera e autunno si può assistere anche alla transumanza delle pecore che percorrono lunghe distanza tra i prati.

Iceman Otzi Peak

Per chi ama le altezze una meta obbligata è l’Iceman Otzi Peak, la piattaforma panoramica più alta d’Europa da cui si possono scorgere ben 126 vette sopra i 3000 metri. Non serve un’attrezzatura speciale o professionale per godersi questa esperienza, ma basta non soffrire di vertigini e avere voglia di vivere un’emozione tangibile e indimenticabile. Si può raggiungere l’Iceman Otzi Peak con una scala di acciaio sicura e solida, progettata da tecnici e aziende altoatesini per omaggiare la natura del luogo e Otzi, il famoso “uomo venuto dal ghiaccio”. Una volta saliti in cima la vista si apre proprio sul nevaio del Similaun dove nel 1991 venne trovata la mummia di quest’ultimo.

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Interviste Umbria Viaggi viaggiare

Umbria, tra itinerari accessibili e arte contemporanea

L’Umbria è il cuore verde d’Italia, una regione famosa per i suoi paesaggi sconfinati e incontaminati, ma anche per la sua arte, i suoi Comuni e i borghi medievali. Oggi, però, questa regione vuole cambiare rotta e proporre un turismo nuovo e adatto alle nuove esigenze. Quali? Ce le ha raccontate Antonella Tiranti, Responsabile Servizio Turismo della regione Umbria che abbiamo incontrato in occasione di TTG Travel Experience, la fiera dedicata al turismo più grande d’Italia che si è svolta a Rimini dal 9 all’11 ottobre.

Quali sono le novità che presentate quest’anno al TTG?

Sono parecchie le novità in arrivo, il filo conduttore è la logica del turismo lento che non significa solo camminare o andare in bicicletta, ma scoprire tutta una serie di aspetti con dei tempi che consentono di immergersi e di vivere esperienze nei territori. Abbiamo presentato la nuova edizione di Frantoi Aperti che si svolge nel corso di cinque weekend, dal 19 ottobre al 17 novembre. Questo è turismo lento, godendosi tutto l‘aspetto enogastronomico, con l’olio che la fa da padrone considerando che l’olio e l’ulivo sono i prodotti più identitari dell’Umbria. Il verde che rappresenta l’Umbria è un colore pantone depositato, sono il fronte e il retro della foglia dell’ulivo dei paesaggi umbri. Questo è il prodotto che caratterizza l’autunno in Umbria.

Poi c’è il modo di scoprire l’Umbria attraverso l’arte che è conosciuta come terra del Medioevo e che oggi, invece, vogliamo proporre come terra di arte contemporanea attraverso due iniziative: la prima riguarda Todi che è nella shortlist delle cinque città candidate a Capitale dell’arte contemporanea, e a breve speriamo di avere un risultato positivo, dove mettiamo a confronto il Medioevo con l’arte contemporanea, tanto che nella piazza del Popolo abbiamo sullo sfondo i grandi monumenti ma in mezzo c’è una grande installazione che è un ponte realizzato da Max Di Suvero, uno dei più grandi scultori americani ancora viventi.

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Il borgo di Passignano sul Trasimeno in Umbria

Questo si lega alla seconda iniziativa ovvero alla mostra che partirà a breve nella Galleria Nazionale dell’Umbria dove dialogano l’oro della pittura dell’arte medievale con l’arte contemporanea e questa è una grossa novità per rileggere l’arte dell’Umbria con una nuova logica. Ciò consente di costruire itinerari lungo tutto il territorio regionale.

E poi, tornando tradizionalmente al concetto di cammini e di turismo lento, l’altra novità importante è che i cammini che già conosciamo oggi li stiamo valorizzando nell’ottica di accessibilità e di turismo di inclusione. Tra poco, infatti, presenteremo un vademecum che fa parte di un progetto nazionale e che stiamo elaborando insieme alle associazioni della disabilità per rendere i percorsi, non solo dell’Umbria ma partendo dalla nostra regione, accessibili a tutte le esigenze speciali quindi anche agli anziani e ai bambini. Sul Lago Trasimeno, per esempio, stiamo concludendo un progetto sperimentale insieme a enti pubblici, imprese e associazioni della disabilità per costruire degli itinerari con segnaletica specifica, materiale e formazione per valorizzare questi aspetti.

Chi volesse ripercorrere gli itinerari di arte moderna come fa a conoscerli?

Sono già sul sito di Umbria Tourism. Stiamo anche pensando di aggiornare una guida già esistente con i nuovi itinerari.

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Fonte: @Regione Umbria

Il Lago Trasimeno in Umbria
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Consigli Viaggi viaggiare

Combattere la paura di volare, consigli e soluzioni

Un recente studio del MIT – Massachusetts Institute of Technology, pubblicato sulla rivista Journal of Air Transport Management, ha dimostrato che l’aereo è statisticamente il mezzo di trasporto più sicuro che esista e che la sicurezza nei cieli è andata progressivamente aumentando negli ultimi 50 anni. Viaggiare in aereo oggi, quindi, è circa 39 volte più sicuro rispetto a mezzo secolo fa, tanto che il rischio di decesso legato ai voli commerciali tra il 2018 e il 2022 è stato pari a 1 ogni 13,7 milioni di passeggeri imbarcati. Nonostante questo e le numerose evidenze scientifiche che sono emerse negli anni, in molti hanno paura di volare, così tanto che spesso rinunciano a viaggiare verso i luoghi che hanno sempre sognato. Come si fa a superare tutto ciò?

Aerofobia, ovvero la paura di volare

La paura di volare in ambito medico ha un nome ben preciso: aerofobia. Chiamata anche aviofobia, come dice l’appellativo stesso è una vera e propria fobia, quindi un tipo di disturbo d’ansia che si caratterizza per l’emergere di una paura intensa e irrazionale verso specifici oggetti, esseri viventi o situazioni (come l’aereo o l’idea di salirci a bordo).

Chi ne soffre viene travolto da un’ansia irrazionale, talvolta anche nella fase di organizzazione del viaggio stesso. Stando a quanto riportato da un articolo del Centro Medico Santagostino, le cause della paura di volare sono da ricercare nella profonda necessità di sicurezza, stabilità e controllo che provano queste persone e che, contemporaneamente, viene a mancare quando le ruote dell’aereo si staccano dal terreno (o al solo pensiero che dovrà farlo).

L’idea di salire a bordo di un velivolo, infatti, costringe a trovare un nuovo equilibrio e non tutti riescono a gestire questo cruciale cambiamento. Emerge quindi uno stato d’ansia che può manifestarsi in diversi modi e l’aereo, sospeso a migliaia di metri di altezza, chiuso e assolutamente privo di possibilità di controllo, si rivela un terreno davvero fertile per stati emotivi delicati.

Aerofobia, la paura di volare

Fonte: iStock

Tipico esempio di aerofobia

Tra i sintomi più comuni della paura di volare ci sono:

  • respiro corto e affannoso;
  • aumento del battito cardiaco;
  • formicolio/vampate di calore;
  • tremore da ansia
  • vertigini;
  • confusione e offuscamento;
  • nausea;
  • inquietudine;
  • fantasie di tipo catastrofico;
  • molto altro ancora.

Le strategie per combattere la paura di volare

Per combattere la paura di volare possiamo provare a mettere in atto delle piccole strategie. Per esempio, possiamo iniziare imbarcandoci su voli brevi in modo da abituarci gradualmente a questo tipo di esperienza.

Un’altra interessante strategia è tenere la mente occupata, magari leggendo un libro oppure ascoltando la musica che più ci rilassa. Può rivelarsi efficace anche provare a chiacchierare con il proprio compagno di viaggio (soprattutto se si tratta di una persona di cui ci fidiamo). Contemporaneamente si consiglia di evitare di guardare fuori dal finestrino perché lì la sensazione di perdita del controllo non può che aumentare: molto meglio concentrarsi sulle attività che ci sono da fare a bordo.

Altre strategie efficaci sono la respirazione diaframmatica, la mindfulness e la meditazione. Possono rivelarsi di supporto anche:

  • Informarsi sul volo e arrivare con il giusto anticipo in aeroporto: in questa maniera tutte le operazioni pre-volo possono essere fatte con la giusta calma;
  • Scegliere il proprio posto in aereo: molto spesso questa è un’operazione che va pagata a parte, ma allo stesso tempo ci permette di evitare i posti lato finestrino che potrebbero provocare ulteriore ansia;
  • Eliminare bevande eccitanti: questo consiglio è valido in qualsiasi situazione ci si ritrovi a provare ansia;
  • Vestirsi in maniera comoda: aiuta a farci sentire a proprio agio;
  • Ascoltare le indicazioni di sicurezza e parlare con il personale di bordo: le prime ci fanno avvertire di avere un maggior (seppure inesistente) controllo della situazione, mente hostess e steward sono preparati per varie emergenze, compresi gli eventuali attacchi di panico.
Hostess

Fonte: iStock

Assistente di volo che mostra l’uscita di emergenza in un aereo

Le soluzioni se la paura di volare non passa

Se le strategie che abbiamo suggerito non sono sufficienti a far cessare la paura di volare, è probabile che il problema abbia radici ben più profonde e che quindi occorra intervenire in altre maniera.

La prima cosa da sapere, per esempio, è che diverse compagnie aeree offrono corsi per superare la paura di volare che si svolgono in varie città italiane. Altri vettori, invece, propongono esperienze di simulazione di volo per chi ha paura che si rivelano piuttosto efficaci.

Ci sono anche circostanze in cui è necessario l’intervento di uno psicologo e psicoterapeuta, che aiuterà ad analizzare la paura di volare approfondendone sintomi e possibili cause. Tutto questo porterà a ridurre, attraverso tecniche mirate, l’associazione negativa che scatta tra aereo e ansia.

Come riporta IPSICO – Istituto di Psicologia e Psicoterapia Comportamentale e Cognitiva, un percorso psicologico ideale per combattere la paura dell’aereo è la terapia cognitivo-comportamentale perché ci aiuta ad apprendere tecniche di gestione dell’ansia che vanno a sostituire la risposta di paura con una reazione diversa e più funzionale.

Infine ci sono i farmaci che vanno necessariamente prescritti da un professionista. Tuttavia, è bene sapere che contemporaneamente a questi è sempre fondamentale acquisire insieme a un esperto della salute mentale una serie di strategie utili alla gestione dell’ansia.

Fonti:

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Fan di Dirty Dancing? Puoi prenotare un soggiorno nel resort del film

È una di quelle storie d’amore giovanili travolgenti, intense e indimenticabili, quella che nasce tra Baby e Johnny nell’intramontabile Dirty Dancing. È il film di culto del 1987 in cui Patrick Swayze e Jennifer Gray interpretano i due protagonisti di un viaggio nei sentimenti al ritmo di appassionati passi di danza. Un’opera cinematografica che ha rapito intere generazioni che hanno sognato una storia d’amore estiva così coinvolgente ed emozionante, e che ancora oggi rimane impressa nella storia del cinema internazionale.

Ma non sono soltanto i personaggi a fare di questo film un pilastro della cinematografia, bensì anche l’ambientazione. Tutte le scene del film sono state girate in Virginia, in un resort ispirato a un altro complesso turistico di lusso, che fino agli anni ’70 fu tra i più in voga: qui soggiornarono numerosi personaggi famosi e dell’alta borghesia di New York. Andiamo alla scoperta del villaggio turistico che ha fatto da sfondo alla storia di Dirty Dancing, che ancora oggi conserva quell’atmosfera sospesa nel tempo che riporta agli anni ’60: qui si può soggiornare vivendo esperienze uniche ispirate al celebre film cult, tra weekend tematici, lezioni di ballo e tanto altro.

Dove è stato girato il film Dirty Dancing

Sono pochi coloro che non conoscono la trama di Dirty Dancing in cui si vede una giovane Baby, brava ragazza di città, che si trova in vacanza con la famiglia tra le montagne di Catskill, nello stato di New York. Qui si innamora di Johnny Castle, un bell’istruttore di ballo con cui intreccerà un’avvolgente storia d’amore. Epiche sono la colonna sonora, l’ormai celebre scena del ballo tra Johnny (Patrick Swayze) e Baby (Jennifer Grey), ma anche l’indimenticata frase “Nessuno può mettere Baby all’angolo”, entrata nell’immaginario comune.

Nel film anni ’80 le scene si svolgono nel Kellerman’s Resort, ispirato al Grossinger’s Catskill Resort Hotel della città di Liberty, tra i monti Catskill (oggi non più esistente, ma che per lunghi decenni ha ospitato migliaia di persone ogni anno e numerose personalità di spicco americane e internazionali).

Ma il Kellerman’s Resort è solo un nome di fantasia perché in realtà tutte le ambientazioni appartengono a un’altra struttura ricettiva esistente, però situata a Pembroke, in Virginia: si chiama Mountain Lake Lodge e tutt’oggi conserva la sua facciata in pietra dallo stile rustico e le cabine in legno, perfette per rievocare le atmosfere degli anni ’60 in cui è ambientato il film. Oltre ad essere ancora un’importante struttura ricettiva, questo resort è anche una location splendida e ormai famosa in cui vengono ambientati matrimoni da favola.

È immerso in una meravigliosa riserva naturale, che comprende più di mille ettari, adagiata tra le romantiche Blue Ridge Mountains della Virginia: la produzione scelse questi paesaggi perché molto simili alle montagne Catskill dello stato di New York in cui si trovava il resort a cui è ispirata la pellicola.

Costruito nel 1751, il Mountain Lake Lodge fu per i primi decenni una tappa delle diligenze pubbliche, ma a metà del 1800 divenne una struttura turistica attrattiva, la cui notorietà esplose dopo la realizzazione tra i suoi ambienti di questo film campione di incassi. Il successo di Dirty Dancing, in realtà, era insperato, poiché il budget dedicato alla sua produzione fu di soli 4,5 milioni di dollari. Scelsero così di girare la quasi totalità delle scene tra gli spazi del Mountain Lake Lodge per limitarne i costi. I botteghini, invece, premiarono il film che a tutt’oggi può vantare incassi record, grazie anche al grande affetto dimostrato dai fan, con oltre 288 milioni di dollari raccolti.

Soggiorno al Mountain Lake Lodge del film Dirty Dancing

Vorresti rivivere le coinvolgenti atmosfere di Dirty Dancing, proprio come Baby e Johnny? Oggi è possibile soggiornando proprio nelle cabine e negli spazi del Mountain Lake Lodge (che nel film è chiamato Kellerman’s Resort) per una vacanza o un weekend a tema tra i luoghi che hanno fatto da sfondo alla storia d’amore tra i due indimenticati protagonisti.

Atmosfere cinematografiche che è possibile rivivere grazie ai weekend a tema Dirty Dancing organizzati dalla struttura. Per l’occasione, vengono offerte lezioni di ballo con istruttori professionisti, ma anche feste danzanti e cene a tema in cui si vestono i panni dei personaggi del film. Gli ospiti hanno anche l’occasione di partecipare a diversi giochi tematici e alla visione della celebre pellicola, tutte esperienze esclusive ispirate al grande film classico che ha fatto sognare un’intera generazione.

I weekend a tema Dirty Dancing vengono organizzati ogni anno, una volta al mese, da febbraio a ottobre. Per conoscere le date e prenotare la prossima avventura consigliamo di consultare il sito ufficiale della struttura.

Quanto costa dormire nell’hotel di Dirty Dancing

Quello che si può trascorrere al Mountain Lake Lodge è un soggiorno perfetto per gli appassionati di Dirty Dancing, ma anche per coloro che vogliono vivere un’esperienza divertente e originale in ambientazioni che mantengono ancora oggi tutto il fascino degli anni passati. Se le disponibilità lo permettono, inoltre, è possibile pernottare nel Virginia Cottage, la stessa cabina in cui alloggiava Baby con la sua famiglia, per sentirsi un po’ come i protagonisti di questo film iconico che ha segnato la storia del cinema.

La struttura delle riprese offre anche il pacchetto Kellerman’s Film Package, anch’esso ispirato a Dirty Dancing, che comprende un soggiorno di due notti, un cocktail di benvenuto, alcuni regali esclusivi, la visione del celebre film (oltre ad altre attività a tema), e un credito da 200 dollari per deliziare il palato nel ristorante dell’hotel. Il prezzo del pacchetto parte da circa 375 dollari per due persona in una stanza matrimoniale o doppia.

Le cabine e i cottage del resort sono prenotabili tramite il sito ufficiale della struttura, che offre diverse tipologie di sistemazione: si parte dai 178 ai 750 dollari a coppia per una notte e si spazia da una semplice camera doppia fino a veri e propri cottage con due camere fornite di letti king size, salotto e cucina completa. Una settimana al Mountain Lake Lodge, inseguendo le suggestive location di Dirty Dancing, costa quindi dai 1.068 ai 4.500 dollari circa, che possono variare in base al periodo dell’anno scelto.