Categorie
Consigli linee aeree vacanze benessere Viaggi viaggiare

Imbarco prioritario per il prossimo volo? Come funziona e quanto costa

Un viaggio in aereo può trasformarsi in un’esperienza stressante se si devono affrontare lunghe code all’imbarco, se si è in ritardo oppure si ha il bisogno di trasportare più bagagli a mano. La quasi totalità delle compagnie aeree, sia di linea che low-cost, vanno incontro alle esigenze dei passeggeri offrendo l’imbarco prioritario. Non si tratta soltanto di accedere al gate e sul velivolo prima degli altri passeggeri. Sono diversi i vantaggi di questo servizio aggiuntivo da aggiungere al carrello al momento dell’acquisto dei biglietti o, in alcuni casi, anche successivamente.

Ecco tutto quello che c’è da sapere sull’imbarco prioritario: cos’è, come funziona e quanto costa nelle principali compagnie aeree più utilizzate dagli italiani per volare, come Ryanair, Ita, easyJet e Volotea.

Cos’è l’imbarco prioritario

Che siate in ritardo o abbiate fretta di scendere velocemente dall’aereo recuperando facilmente il vostro bagaglio a mano, o che vogliate evitare le solite resse di persone al check-in e all’accesso al gate, l’imbarco prioritario è il servizio che spesso risolve molti problemi, consentendo di viaggiare in serenità e senza stress ulteriori.

Con questa opzione, oltre ad accedere prima degli altri viaggiatori al gate d’imbarco e sul velivolo, si ha spesso la possibilità di portare con sé un bagaglio a mano in più e di godere di un’assistenza speciale. I vantaggi cambiano per ogni compagnia aerea, così come i costi legati a questo servizio extra.

Imbarco prioritario nelle principali compagnie aeree: regole e quanto costa

A seconda della compagnia aerea scelta per volare, l’opzione di imbarco prioritario può comprendere alcuni vantaggi aggiuntivi, mentre le regole e i costi possono variare. Per avere l’imbarco prioritario è necessario acquistare, ad un prezzo aggiuntivo, il servizio “Priority Boarding”, oppure accedere a speciali tariffe e pacchetti offerti al momento dell’acquisto del biglietto.

Vediamo, nello specifico, tutte le regole delle compagnie aeree più utilizzate dagli italiani, da quelle low-cost a quelle di linea, e le tariffe legate a questo servizio aggiuntivo che rende la vita dei viaggiatori più serena.

Imbarco prioritario Volotea

La compagnia spagnola low cost Volotea permette di aggiungere il servizio di imbarco prioritario alla prenotazione. Si ha così la possibilità di essere tra i primi passeggeri ad imbarcare, portando sempre con sé in cabina sia una borsa piccola da 40x30x20 cm, che entri sotto il sedile anteriore, sia un bagaglio a mano da 55x40x20 cm da riporre nella cappelliera.

L’imbarco prioritario con Volotea può essere aggiunto al momento della prenotazione e in qualsiasi altro momento, fino a 2 ore e 30 minuti prima della partenza.

Quanto costa? Se acquistato dalla biglietteria online, l’imbarco prioritario ha un prezzo che parte da 10 euro, mentre se si prenota via call center viene 15 euro, e in aeroporto 40 euro. Per tutti i membri di Megavolotea Plus il servizio è gratuito e incluso in ogni prenotazione. L’imbarco prioritario è gratis anche per gli acquisti Combo Plus.

Imbarco prioritario con Volotea

Fonte: iStock

Imbarco prioritario con Volotea

Imbarco prioritario Ryanair

L’imbarco prioritario con Ryanair consente di assicurare un posto in cabina sia per il proprio bagaglio a mano piccolo sia per quello da 10 chili, da riporre nella cappelliera. Inoltre, il servizio consente di salire a bordo dell’aereo prima degli altri passeggeri e di evitare l’attesa dei bagagli al nastro trasportatore all’arrivo. Il costo del servizio di imbarco prioritario, acquistato al momento della prenotazione del biglietto, varia dai 6 euro ai 36 euro a seconda della destinazione e del periodo. In alternativa, può essere aggiunto al volo in un secondo momento, online o in aeroporto, ad un prezzo che va dai 20 ai 60 euro.

La compagnia low cost irlandese permette di acquistare l’imbarco prioritario anche tramite speciali tariffe che incontrano diverse esigenze di viaggio. Si può scegliere tra Regular, Plus o Flexi Plus: nella tariffa Regular è compreso il posto a sedere e l’imbarco prioritario con 2 bagagli a mano; nella tariffa Plus, al posto del secondo bagaglio a mano è compreso uno da stiva da 20 chili; la tariffa Flexi Plus, invece, include più vantaggi, tra cui i controlli di sicurezza rapidi, check-in in aeroporto, un bagaglio a mano e uno da 10 chili da portare in cabina. Inoltre, con la Flexi Plus può essere modificata la rotta, la data o l’orario del volo senza pagare la penale, ma soltanto l’eventuale differenza tariffaria.

Imbarco prioritario: le regole e le tariffe Ryanair

Fonte: iStock

Regole e costi dell’imbarco prioritario per Ryanair

Imbarco prioritario easyJet

EasyJet mette a disposizione dei propri passeggeri il servizio Speedy Boarding, che permette di salire a bordo per primi e di assicurare i propri bagagli a mano nella cappelliera. Il servizio è riservato ai clienti che possiedono una carta easyJet Plus, che hanno acquistato un biglietto con tariffa Standard Plus oppure FLEXI, o a coloro che aggiungono alla prenotazione un bagaglio a mano grande.

In particolare, la carta easyJet Plus porta con sé diversi vantaggi: la scelta del posto incluso in ogni volo, un banco per la consegna dei bagagli dedicato, l’accesso preferenziale ai controlli di sicurezza, lo Speedy Boarding, la possibilità di un bagaglio a mano extra e di prendere un volo il giorno precedente senza costi aggiuntivi.

Coloro che acquistano la tariffa FLEXI, invece, possono accedere a un pacchetto di vantaggi aggiuntivi, tra i quali: due bagagli a mano in cabina, bagaglio da stiva da 23 chili, servizio di consegna bagagli dedicata, Fast Track ai varchi di sicurezza e Speedy Boarding. L’imbarco prioritario, per la compagnia britannica, non può essere acquistato separatamente.

Imbarco prioritario Vueling

Sono diversi i vantaggi riservati anche a coloro che acquistano l’imbarco prioritario con Vueling. La compagnia di bandiera spagnola permette di portare sempre con sé il proprio bagaglio a mano, di saltare la fila alla porta d’imbarco e di salire per primi sul velivolo. Come si accede al servizio? Tutte le volte che si acquista un posto Space One o Space Plus alla prenotazione, quando si viaggia con la tariffa Fly Light aggiungendo il “Pack zero attese”, o con la tariffa Fly Grande. Anche se si è clienti Premium si può accedere al vantaggio dell’imbarco prioritario con Vueling, così come quando nella prenotazione è incluso un neonato (dai 7 giorni di vita ai 2 anni).

Il costo del servizio di Vueling varia in base alla tariffa scelta e alla destinazione. Una volta in aeroporto, all’inizio dell’imbarco sarà necessario mostrare al personale la carta d’imbarco in modo da accedere con priorità sul mezzo.

Imbarco prioritario Wizzair

L’imbarco prioritario di Wizz Air, chiamato WIZZ Priority, è in realtà un servizio completo che comprende: check-in prioritario con banco dedicato per la consegna veloce dei bagagli, precedenza durante l’imbarco sull’aereo, posto anteriore riservato sull’eventuale bus navetta che accompagna verso il velivolo, diritto di portare a bordo la propria borsa a mano (max 40x30x20 cm) e un trolley aggiuntivo dalle dimensioni massime di 55x40x23 cm per 10 chili di peso.

In questo caso, con il WIZZ Priority, non è possibile saltare le code ai controlli di sicurezza. Questo servizio aggiuntivo viene venduto separatamente e si chiama “Controllo di sicurezza veloce”.

Quanto costa l’imbarco prioritario con Wizz Air? Per usufruire del WIZZ Priority acquistato online o tramite call center, il costo varia da 0 a 55,80 euro. Se viene aggiunto in aeroporto, la tariffa fissa del servizio è di 55 euro.

L’imbarco prioritario di Wizz Air è riportato sulla carta di imbarco con la dicitura “PRIORITY” in caso di check-in online, oppure con l’abbreviazione “PRB” o “PASS” in caso di check-in su dispositivo mobile. Se il Check-in viene effettuato in aeroporto, sulla carta d’imbarco viene applicato un adesivo specifico.

I bagagli a mano che si possono portare in cabina con l'imbarco prioritario

Fonte: iStock

Bagagli a mano nella cappelliera dell’aereo

Imbarco prioritario Ita

La compagnia di linea Ita Airways prevede per i propri clienti un’esperienza di viaggio senza pensieri tramite il servizio SkyPriority per usufruire di numerosi vantaggi, tra cui l’imbarco prioritario, ma non solo. Sono compresi anche il check-in in aeroporto prioritario, l’Extra Baggage allowance per imbarcare più bagagli rispetto allo standard consentito, la riconsegna del bagaglio prioritario e la priorità nei transfer e nei varchi di sicurezza, tra i più importanti. Chi può accedervi? I passeggeri in Business Class e i soci SkyTeam Elite Plus. I costi del servizio cambiano in base alla destinazione scelta.

Inoltre, i passeggeri che possono usufruire dell’imbarco prioritario sono anche coloro che volano aderendo ai Club Esclusivi o che sono in classe Business, Superior, Premium e Comfort Economy, oppure le famiglie con bambini e i passeggeri che hanno fatto specifica richiesta di assistenza.

Oltre all’imbarco prioritario, ITA prevede anche il servizio Varchi Prioritari, che rendono più confortevole e agile il passaggio in aeroporto. Permette infatti di risparmiare tempo evitando le code ai controlli di sicurezza e accedendo rapidamente all’area partenze. Il servizio è dedicato ai passeggeri con biglietto Business o Superior Class, ai possessori della tessera Volare Corporate, ai soci del programma Volare che appartengono ai Club Premium ed Executive, e infine ai soci SkyTeam Elite Plus possessori di una carta d’imbarco ITA Airways.

Un’altra iniziativa volta ad agevolare la sistemazione sul mezzo dei propri passeggeri, è la modalità d’imbarco a zone. Ecco come funziona: sulla carta d’imbarco dei passeggeri viene riportata una zona numerata, da 1 a 8, attribuita in base alla posizione del proprio posto a sedere sull’aereo e in funzione del Club Esclusivo di appartenenza. Al momento dell’imbarco, il personale chiama le diverse zone partendo dai passeggeri prioritari (prima citati) e ognuno si presenta al gate quando viene chiamato il proprio numero, mostrando al personale di terra la carta d’imbarco e il documento di identità o il passaporto.

Una soluzione che permette di vivere l’attesa prima del volo con la massima serenità e dimenticando ogni stress.

Biglietti aerei con imbarco prioritario

Fonte: iStock

Biglietti aerei
Categorie
Luoghi da film Viaggi

Dove è stato girato Volare di Margherita Buy

Margherita Buy ha firmato la regia di Volare, un film del 2023 che dal 14 Ottobre è disponibile in streaming su NowTv. La regista è anche l’interprete principale di questa dramedy che racconta la vita di una donna vittima della paura di volare, una condizione che affligge molte persone in tutto il mondo. Il senso di vuoto e di insicurezza mentre si viaggia a bordo di volo di linea, crea effetti più o meno gravi in coloro che ne soffrono. C’è chi elabora il problema a livello più emotivo e psicologico e chi mostra del malessere fisico di varia intensità se si trova ad affrontare un viaggio in aereo. Nel cast di Volare troviamo anche Gulia Michelini, Matteo Oscar Giuggioli ed Elena Sofia Ricci.

Volare: la trama del film di Margherita Buy

AnnaBì, la protagonista di Volare interpretata da Margherita Buy, fa i conti tutti i giorni con la paura di volare poichè il suo lavoro potrebbe evolversi in positivo e crescere se lei riuscisse a superare questo ostacolo. Infatti lei è un’attrice e riuscire a prendere un volo potrebbe dare una svolta alla sua carriera. Il destino però si diverte a stuzzicarla e quando la figlia deve andare in America per iniziare l’università, AnnaBì è a un bivio. Può rinunciare ad accompagnare la figlia che poi non sa con certezza quando rivedrà? Questo la spinge a frequentare un corso dove incontrerà un gruppo di sconosciuti, molto diversi tra loro ma con lo stesso problema.

Margherita Buy Volare

Fonte: Ufficio stampa

Margherita Buy nel film Volare

Dove è stato girato

Le riprese di Volare sono state realizzate nella regione Lazio, a Roma e dintorni. In particolare le scene in cui la protagonista è all’Hotel Sky Space sono state fatte all’interno dell’Hotel Hilton dell’aeroporto di Fiumicino, mentre la maggior parte dei set hanno trovato spazio a Poggio Mirteto, un comune in provincia di Rieti che si trova a pochi km dal Tevere e venne fondato nella prima metà del Duecento dagli abitanti dei castelli vicini per motivi difensivi. Nel Cinquecento finì nelle mani dei Farnese e poi di altre famiglie, fino ad andare allo Stato Pontificio. In seguito divenne un baluardo della Resistenza e dell’antifascismo.

Alcune scene del film di Margherita Buy poi sono state girate al Laghetto di Villa Ada, un luogo immerso nel verde molto amato dai romani che si può raggiungere con la metro B o in autobus se non si vuole prendere la macchina. Villa Ada è un grande parco pubblico di Roma e ospita molte costruzioni neoclassiche come la Villa Reale, le Scuderie Reali, Il Tempio di Flora, ed è nei pressi dei quartieri Parioli, Trieste e Pinciano. Nel 1872 fu acquistata dai Savoia per gli ampi spazi esterni e nel 1878 fu venduta al conte Giuseppe Telfener, amministratore dei beni della famiglia reale che la intitolò alla moglie Ada. Tra alcuni tira e molla, con la caduta della monarchia la villa fu oggetto di un contenzioso di lunga durata e oggi è la sede dell’Ambasciata e del Consolato della Repubblica Araba d’Egitto.

Infine le scene che hanno da sfondo il cimitero sono state girate alla Basilica di Sant’Elia a Castel Sant’Elia, in provincia di Viterbo. Fontana tra l’VIII e IX secolo questa chiesa è un esempio maestoso di architettura romanica e sorge al centro della valle Suppentonia. La facciata risale al XII secolo e presenta nella parte superiore la decorazione delle arcatelle pensili e tre portali, mentre in alto si notano due teste di arieti e una torre campanaria spicca a destra della facciata fin dal 1260. All’interno la basilica presenta tre navate e un transetto con l’abside affrescato che impreziosisce tutta la struttura che avvolge i visitatori in un’atmosfera suggestiva ed evocativa. Castel Sant’Elia è un borgo dell’Agro Falisco che colpisce per l’unione di paesaggio mozzafiato e luoghi di culto da visitare, quindi vale la pena visitarlo se si passa da quelle parti.

Categorie
Borghi itinerari culturali mete storiche Modigliana Viaggi

Viaggio a Modigliana, borgo d’arte e cultura

Modigliana, incastonata tra le colline dell’Appennino Tosco-Romagnolo, rappresenta oggi uno dei principali centri della Valle del Tramazzo. Dominata dal rudere della rocca dei conti Guidi, conosciuta come “la Roccaccia”, la cittadina si affaccia sul fiume Marzeno ed è uno dei borghi più belli e rilevanti del territorio.

Modigliana è un centro agricolo e industriale, famoso per la produzione di laminati in legno e ceramiche. Il suo centro storico conserva antichi edifici e palazzi monumentali, il che la rende un borgo ricco di arte e cultura, dove sono nati personaggi illustri come il patriota Don Giovanni Verità, il pittore Silvestro Lega e il soprano Maria Pia Tassinari.

Scopriamo insieme cosa vedere nel borgo di Modigliana e perché vale la pena trascorrere qui un weekend o una gita fuori porta.

La storia di Modigliana

Le origini di Modigliana risalgono al Neolitico, quando il borgo era ancora abitato da popolazioni agricole e pastorali. La città subì conflitti tra Romani e Celti, con i Romani che prevalsero ma lasciando un’eredità culturale che perdura ancora oggi. Dalla X secolo, Modigliana divenne dominio della dinastia dei Guidi, i cui membri sono citati nella Divina Commedia. Con la caduta dei Guidi, il comune conobbe un periodo di prosperità fino a subire devastazioni a causa di alluvioni e terremoti. Durante la seconda guerra mondiale, la cittadina dell’Emilia-Romagna si distinse come terra di partigiani, e successivamente visse un forte sviluppo industriale e agricolo.

Cosa vedere nel borgo di Modigliana

Il borgo di Modigliana è caratterizzato da un paesaggio verde e da corsi d’acqua, con un centro storico costellato da edifici antichi, piazze e palazzi. La Rocca dei conti Guidi, risalente al XII/XIII secolo, domina il borgo con i suoi ben conservati torrioni. Attraversando il torrione della Tribuna, si accede al centro storico, ricco di antiche costruzioni. Il Duomo, consacrato da Papa Giulio II nel 1506, conserva opere d’arte di notevole valore. Interessante è anche il Santuario della Madonna del Cantone, costruito nel XV secolo, dedicato alla Madonna delle Grazie. 

Modigliana, ponte, borgo

Fonte: iStock

Passeggiando nei dintorni del borgo di Modigliana

Piazza Pretorio, con i suoi edifici storici, è un altro punto d’interesse, così come il Museo don Giovanni Verità, che celebra la figura del patriota. Il convento dei Cappuccini e il Ponte san Donato, risalente al XVIII secolo, aggiungono ulteriore fascino a Modigliana.

I sapori e le feste del borgo di Modigliana

La gastronomia locale a Modigliana è un mix di tradizioni romagnole e toscane, con piatti tipici come cappelletti, tortelli e carni alla griglia, accompagnati da vini pregiati come il Sangiovese. 

Ristoranti e agriturismi offrono piatti basati su ingredienti genuini, prodotti a km zero: tra questi, ad esempio, troviamo sulle tavole del borgo l’olio delle colline e le antiche farine. Il tipico mandorlato al cioccolato, invece, è il dolce più tradizionale a Modigliana.

Il piccolo e delizioso borgo di Modigliana offre ai visitatori la possibilità di partecipare anche a numerosi eventi durante l’anno, come la “Festa del Sangiovese” e la manifestazione “Tableau Vivants”, che celebra la cultura locale. Durante le sagre di ottobre e novembre si valorizzano la cucina tipica e i prodotti locali, come nel “Giorno del kiwi”, dato che questo frutto è molto coltivato nel borgo . Durante le festività natalizie, la tradizione di “E Zoc ed Nadel” anima la piazza Matteotti con assaggi enogastronomici. Per gli amanti della natura, invece, la “foresta didattica” offre sentieri attrezzati per escursioni, mentre la zona circostante il borgo è ideale per appassionati di trekking e mountain bike.

Categorie
Asia Giordania mete storiche Notizie Petra siti archeologici Viaggi

Petra sorprende ancora, scoperta una tomba di 2000 anni fa

Andare a Petra è un’esperienza che non si dimentica facilmente. È un viaggio indietro nel tempo nel cuore del deserto giordano, dove l’avventura comincia ben prima di arrivare alle famose tombe scavate nella roccia. Bisogna percorrere con un’aspettativa crescente gli stretti e sinuosi sentieri del Siq, il canyon fiancheggiato da imponenti pareti rocciose, per poi vedere apparire, come un miraggio, Al Khazneh al Faroun, il Tesoro di Petra.

Noi ci emozioniamo alla vista di questa imponente facciata alta 40 metri, immaginate cos’hanno provato i ricercatori che si sono ritrovati, proprio in questo luogo magico, davanti a un’altra incredibile scoperta. Il gruppo, guidato da Pearce Paul Creasman, archeologo dell’American Center of Research, ha scoperto una tomba perfettamente conservata sotto il Tesoro che contiene almeno 12 scheletri umani ed elaborati corredi funerari. Secondo le loro stime, la tomba avrebbe almeno 2000 anni e risalirebbe al periodo di maggiore benessere e ricchezza della città.

Una scoperta attesa da oltre 20 anni

L’imponente facciata del Tesoro di Petra in Giordania, adornata da colonne corinzie, intricati fregi e misteriose figure, sorge dalla roccia come una visione di un altro mondo e, sotto di essa, cela incredibili resti che ora abbiamo il privilegio di ammirare. Non è stato facile scoprirli, gli archeologi attendono questo momento dal lontano 2003, quando, dopo aver trovato due camere funerarie sotto il lato sinistro del Tesoro, sospettarono ce ne fossero altre in quello destro. Tuttavia, la fama di Petra come attrazione turistica portò il governo giordano a rifiutare le diverse richieste per proseguire con gli scavi sotto la sua gemma più preziosa.

La teoria, quindi, non potè mai essere confermata… fino ad oggi. Gli archeologi e i ricercatori, per ovviare al problema degli scavi non concessi, hanno trovato un’altra soluzione. Creasman e il suo team, infatti, hanno effettuato una scansione georadar, ossia una tecnica di telerilevamento che utilizza impulsi radar per rilevare oggetti sotterranei. Il progetto, cominciato all’inizio del 2024, aveva come finalità quella di verificare se le caratteristiche fisiche sulla sinistra, dove erano stati trovati i sepolcri originali, corrispondevano a quelle sulla destra.

Le rilevazioni hanno rivelato forti somiglianze tra i due lati: questa è stata la prova di cui avevano bisogno per ottenere il permesso dal governo giordano di scavare sotto il Tesoro.

Tombe Petra

Fonte: iStock

Esempio di tomba reale a Petra

I ritrovamenti insieme alla troupe di Discovery Channel

Petra è considerata una delle nuove Sette Meraviglie del Mondo grazie alla sua architettura unica e ai molti misteri che l’avvolgono, di cui uno è stato appena svelato. Appena i ricercatori ricevettero l’approvazione del governo, l’archeologo Creasman contattò Josh Gates, conduttore del programma “Expedition Unknown” di Discovery Channel.

Una troupe cinematografica ha così seguito il lavoro del team, riprendendo il momento della scoperta che non è tanto da ricercare nella tomba in sé, quanto nel suo contenuto. Se la maggior parte delle tombe scoperte all’interno di Petra sono vuote, questa camera funeraria, al contrario, si è rivelata piena di resti scheletrici e di beni funerari realizzati in bronzo, ferro e ceramica. Questa sepoltura fornisce un incredibile punto di vista sulla vita dei Nabatei, gli antichi nomadi arabi il cui regno del deserto prosperò dal IV secolo a.C. al 106 d.C.

Cosa succederà ora?

Mentre i ricercatori continuano a studiare i ritrovamenti umani, Creasman spera di scoprire ulteriori dettagli su chi erano queste persone e, per farlo, il team vorrebbe datare gli scheletri e gli artefatti, nonché utilizzare il DNA estratto per determinare se i dodici scheletri fanno parte dello stesso nucleo famigliare. Altre analisi potrebbero aiutare a valutare le loro diete e scoprire se si dedicavano a lavori fisici.

L’archeologo ha dichiarato che, probabilmente, si tratterebbe di persone estremamente importanti perché il luogo in cui sono sepolte è considerato un terreno molto prezioso. Scoprire, quindi, la loro identità potrebbe aiutarci a svelare parte della storia del Tesoro.

Categorie
Europa fiordi Idee di Viaggio Norvegia Viaggi

Haugesund, il cuore vichingo della Norvegia

Si trova nella contea di Rogaland, sulla costa sud occidentale della Norvegia, un piccolo gioiello della Scandinavia, dal cuore vichingo: il villaggio di Haugesund, che si affaccia sul Mare del Nord, una piccola cittadina conta una popolazione di circa trentamila abitanti.

È una meta sicuramente meno famosa delle destinazioni più note come Oslo o Bergen, ma gode di un significato storico e culturale di grande rilevanza. Haugesund non solo rappresenta uno dei principali punti d’accesso ai magnifici fiordi norvegesi, ma anche un importante centro storico vichingo, simbolo dell’era moderna della Norvegia, nonostante l’industria petrolifera abbia trasformato il tessuto economico locale.

La storia legata di Haugesund, città dal cuore vichingo

Il villaggio di Haugesund ha radici profonde nella storia vichinga. Fu qui, infatti, che il primo Re di Norvegia unificò il Paese dopo la storica vittoria nel lontano Quindicesimo secolo. Si tratta di un legame storico e culturale molto evidente, sia nei racconti e nelle tradizioni locali, sia nei luoghi affascinanti e storici nei dintorni del villaggio. Ad esempio, una delle principali attrazioni dal carattere storico di Hagesund è il Viking Settlement di Avaldsnes, che si trova a pochi chilometri dalla città e sull’isola di Karmøy.

Avaldsnes è considerato il più antico insediamento reale della bellissima Norvegia. In questa località il re Harald stabilì, infatti, il suo trono e di questa epoca è possibile scoprire tutto al Nordvegen History Centre: un museo interattivo dopo poter scoprire la storia norvegese attraverso il punto di vista degli antichi vichinghi e delle loro conquiste territoriali. Inoltre, nei pressi del museo è possibile visitare anche la Chiesa di Sant’Olav, facilmente raggiungibile e situata fra Haugesund e Avaldsnes.

Dall’industria ittica al petrolio: la città oggi

Se in passato il piccolo villaggio di Haugesund era un importante centro ittico, soprattutto per la pesca delle aringhe, oggi la situazione è decisamente cambiata. Infatti, nel corso del Ventesimo secolo, la città si è trasformata in un polo industriale soprattutto grazie all’industria petrolifera. Le acque al largo di Haugesund, infatti, sono ricche di riserve di petrolio e gas naturale e questo ha portato ad uno sviluppo economico decisamente rilevante.

Cosa fare a Haugesund? Escursioni ed attività nella natura

Nonostante questa suo caratteristico aspetto industriale, Haugesund ha saputo comunque mantenere la sua bellezza naturale ed il suo caratteristico fascino vichingo. Questa regione norvegese, infatti, è ricca di fiordi spettacolari e baie, che regalano ai visitatori scorci mozzafiato. Nei mesi estivi queste località balneari della zona si popolano di turisti provenienti da tutta la Norvegia, che sono attratti dalle temperature miti della zona, dovute alle correnti calde provenienti dall’America Centrale.

Uno dei fiordi più belli è l’Hardangerfjord, che si trova a poco più di un’ora da Haugesund. Qui i visitatori possono fare escursioni ed attività all’aperto, ma anche navigare tra le acque cristalline norvegesi o godersi a pieno la tranquillità di uno dei paesaggi più affascinanti di tutta la Norvegia.

Inoltre, per chi è alla ricerca di un’avventura a stretto contatto con la natura, è possibile partecipare a diverse escursioni in gommone da rafting lungo la costa, che durano circa un’ora, e che permettono ai visitatori di ammirare le scogliere imponenti e le montagne che si tuffano nel mare. È possibile visitare anche il parco naturale di Dupadalen, che si trova a poca distanza dal centro città, ed è un’oasi di pace e tranquillità dove è possibile fare lunghe passeggiate, trekking e nuotare nel piccolo laghetto di Eivindsvannet durante i mesi estivi. Questo parco è una delle destinazioni preferite sia dai residenti, che dai turisti, anche grazie alla presenza di numerosi sentieri.

Un’altra escursione consigliata per tutti coloro che vogliono visitare questa la città norvegese di Haugesund, anche se più impegnativa rispetto ad altri sentieri, e quella che porta alle cascate di Langfoss, una delle più grandi cascate della Norvegia, alte più di 600 metri.

Haugesund è una città della Norvegia, tutta da scoprire. Un tesoro nascosto di questo Paese scandinavo, che offre un perfetto equilibrio tra storia, cultura e natura. Un villaggio dal cuore vichingo che, soprattutto durante il periodo estivo, si trasforma nella destinazione ideale per tutti quei viaggiatori che vogliono esplorare una parte della Norvegia lontana dalle mete turistiche più note, come Oslo e la culturale città di Bergen.

Piccole abitazioni del villaggio di Haugesund, cuore vichingo della Norvegia

Fonte: iStock

Abitazioni del villaggio di Haugesund, Norvegia
Categorie
Luoghi da film Viaggi

Citadel: Diana, dove è stata girata la serie di Amazon

Dal 10 ottobre è possibile guardare su Amazon Prime Video la nuova serie Tv con protagonista Matilda De Angelis nei panni di Diana Cavalieri, una spia dal carattere forte e combattivo che si ritrova a dover affrontare tanti scontri in una lotta continua tra il Bene e il Male. Citadel: Diana, ideata dai fratelli Anthony e Joe Russo, co-prodotta con Cattleya e diretta dal regista Arnaldo Catinari, ambienta la storia in un futuro distopico sullo sfondo di alcuni dei luoghi più belli d’Italia e non solo.

Questi, però, non appaiono sempre come sono nella realtà. In linea con lo stile futurista della serie, che rientra nel genere spy action, la produzione è intervenuta con adattamenti scenografici ottenuti attraverso una combinazione attenta di costruzioni in teatro e location reali, con un tocco di effetti digitali. Da Milano e Como a Palermo e Trapani, fino a Roma e ai luoghi esteri, precisamente in Svizzera e Parigi: scopriamo insieme i luoghi che hanno contribuito a creare l’atmosfera perfetta per lo svolgersi della storia.

“Citadel: Diana”, la trama della serie Tv

Dopo l’uscita su Amazon Prime della prima serie Tv madre, “Citadel” con Richard Madden e Priyanka Jonas, arrivano le due divisioni nazionali, quella italiana seguita da quella indiana. Tutte sono collegate dalla medesima storia dove al centro troviamo Citadel, una grande agenzia di spionaggio che ha rischiato di venire annientata durante la lotta contro un’agenzia nemica chiamata Manticore, il cui obiettivo è dominare il mondo. Anni dopo, diverse cellule sparse in diverse parti del mondo provano a rimettere in piedi l’agenzia, come quella in Italia.

Siamo nella Milano del 2030, in un futuro pericolosamente vicino al presente. Qui, la spia sotto copertura di Citadel, Diana Cavalieri, rimasta sola tra le linee nemiche, continua la lotta segreta come infiltrata in Manticore. Quando le si presenta l’occasione di sparire, l’unico modo per farlo è fidarsi di un alleato inaspettato, Edo Zani (interpretato da Lorenzo Cervasio), l’erede di Manticore Italia e figlio del capo dell’organizzazione, Ettore Zani (Maurizio Lombardi), in continua lotta per la supremazia contro le altre famiglie europee. Tra salti nel passato e nel presente, i sei episodi ci porteranno alla scoperta di cosa succederà sullo sfondo di luoghi bellissimi.

I luoghi della serie Amazon in Italia

L’Italia nella serie Tv Citadel: Diana appare in tutta la sua bellezza, che sia reale o ricostruita. Le prime scene si svolgono a Milano, con il Duomo distrutto e dove, nelle vicinanze, sorge il quartier generale di Manticore, precisamente nei pressi del Palazzo Arengario. Le altre location milanesi sono il quartiere di Porta Venezia, dove vive Diana, la stazione centrale e l’ospedale Niguarda. Restando in Lombardia, le riprese si sono svolte anche a Como, in particolare a Villa Erba, una dimora risalente alla fine dell’800 dove è stata ricreata la casa della famiglia Zani.

Spostiamoci ora in Sicilia, dove alcune scene ricche di azione sono state girate a Gibellina e alla Tonnara di Scopello, soprattutto nel Grande Cretto di Gibellina, la splendida opera d’arte di Alberto Burri, e tra le strade di Palermo. Nella serie è presente anche Roma, per la quale sono stati costruiti dei set: in particolare sono state utilizzate le linee architettoniche del Palazzo dei Congressi e l’Aeroporto Pratica di Mare, mentre per il castello di Manticore si sono scelti gli interni del Castello Odescalchi di Bracciano.

Scopello location Citadel Diana

Fonte: iStock

Scopello tra le location siciliane della serie

Le location all’estero

Alcune riprese della serie sono state fatte anche all’estero, come al Passo del San Gottardo in Svizzera. Qui sono stati girati gli esterni del castello di Manticore. Compare anche il lungolago di Lugano e la piazza del LAC, scenario di alcune scene d’azione. In Francia, invece, andiamo a Parigi, dove si trova il Palazzo Manticore francese.

Categorie
Notizie Viaggi

Turismo sportivo, italiani sempre più appassionati di vacanze attive

Quasi l’80 per cento dgli sportivi cerca un avacanza attiva quando si tratta di prenotare. È quanto è emerso da una ricerca condotta da ENDU, la più importante piattaforma in Italia di servizi dedicata agli sport, in collaborazione con Destination Italia, esperti nel turismo di lusso ed esperienziale. I risultati della ricerca dedicata ai trend del turismo sportivo, resi noti in occasione della fiera del turismo di Rimini, TTG Travel Experience, che si è svolta dal 99 all’11 ottobre, spiegano chiaramente i comportamenti e le preferenze dei viaggiatori.

I dati della ricerca

La survey, avviata a luglio 2024, si è svolta sul database utenti di ENDU, persone che molto raramente si trovano a viaggiare da soli (solo il 6,5% dei rispondenti viaggia in solitaria), per la maggior parte si spostano in famiglia (64,8%) o con gli amici (23,5%) e in media con 2 o 3 accompagnatori. La passione per lo sport influisce molto nella scelta della destinazione per le proprie vacanze: il 78% delle persone ha segnalato che la possibilità di vivere esperienze sportive è un fattore determinante (molto o abbastanza) nella scelta delle vacanze.

In generale, in Italia i viaggiatori che si muovono per partecipare a eventi di partecipazione di massa, generano un indotto di circa 7,5 miliardi, a cui si aggiungono 4,5 miliardi solo nel segmento del cicloturismo.

Gli sport più amati in vacanza

Tra le discipline, la corsa è decisamente la disciplina più amata (dal 39% degli intervistati), aspetto confermato anche dal dato economico: a fronte di un numero piuttosto ridotto di eventi, si tratta di circa 30 iniziative in tutto il Paese, l’indotto generato dalle maratone in Italia è di 120 milioni. Un altro aspetto interessante è la diversificazione delle mete, con il 63,4% dei rispondenti che ha dichiarato di voler cambiare destinazione a ogni vacanza.

“Il turismo sportivo si sta affermando come una risposta concreta e innovativa all’overtourism”, ha commentato Dina Ravera, Presidente di Destination Italia. “Permette di scoprire destinazioni meno conosciute, spesso legate a contesti naturali, culturali e paesaggistici di grande valore, ma che rimangono al di fuori dei circuiti di massa. Offre anche la possibilità di diversificare le destinazioni lungo tutto l’arco dell’anno e rappresenta un’opportunità strategica per tutto il sistema Paese. Oltre ad allentare la pressione sulle città d’arte e sui luoghi più affollati, questo genere di esperienze attrae visitatori stranieri appassionati di discipline come il ciclismo, il trekking, gli sport acquatici o lo sci. Le località più remote, spesso considerate secondarie, possono così sviluppare un’economia turistica più sostenibile, valorizzando le loro peculiarità senza subire l’impatto negativo del turismo di massa”.

Andrea Casalini, Ceo di ENDU ha poi concluso: “L’enorme potenziale dell’Italia nel settore del turismo sportivo è ancora in gran parte inesplorato, ma il crescente interesse verso esperienze autentiche, legate allo sport e al benessere, è una leva decisiva per rilanciare il turismo del futuro. L’obiettivo di ENDU è favorire l’iscrizione a eventi sportivi e trovare le migliori ispirazioni per l’idea di sport di tutti: dalla corsa su strada al trali running, dal trekking lento alla bicicletta”.

L’indagine ha messo in luce un grande potenziale di crescita per il settore del turismo sportivo, dunque ed è uno dei trend da tenere sotto la lente nei mesi a venire.

Categorie
fiori vacanza natura Vacanze natura Viaggi viaggiare

La fioritura dello zafferano è spettacolare: ecco dove possiamo ammirarla

Gli spettacoli che regala la natura sono preziosi e vanno attesi con pazienza, perché si concedono ogni tanto offrendo allo sguardo meraviglia e stupore. Accade con l’autunno, che restituisce agli occhi una suggestiva palette di colori che si riflettono nel mondo intorno a noi. Accade con le fioriture, che ammantano i prati e gli alberi con i loro colori.
E sono uno stimolo a partire, a viaggiare alla ricerca della bellezza, che resta impressa tra i ricordi più belli. La fioritura dello zafferano è uno di quei momenti speciali e che incantano: i fiori regalano all’ambiente circostante una vera e propria esplosione di colori, dal viola dei petali al rosso intenso dei pistilli.

Ed è uno spettacolo che si concede per poco tempo: i luoghi in Italia e nel mondo che devi raggiungere tra metà ottobre e i primi giorni di novembre per fare il pieno di meraviglia e vedere da vicino come nasce l’oro rosso.

Italia, le regioni dove ammirare la fioritura dello zafferano

Partire per un viaggio significa farsi un regalo: donarsi esperienze e conoscenza. Partire alla ricerca della bellezza significa ricordarsi quanta meraviglia ci sia nel mondo. Magari non lontano da casa. La fioritura della zafferano, infatti, avviene anche in Italia dove ci sono diversi posti da raggiungere per poter ammirare dal vivo lo spettacolo.

Le località in Italia e nel mondo per la fiortitura di zafferano

Fonte: iStock

Fioritura di zafferano: le località in Italia e nel mondo

Abruzzo, la fioritura dello zafferano che leva il fiato

Tra i posti più celebri vi è senza dubbio la Piana di Navelli, qui si coltiva lo zafferano dell’Aquila DOP tra i più pregiati della penisola. La fioritura avviene tra la metà del mese di ottobre a novembre, periodo in cui viene anche raccolto. Siamo in Abruzzo, a circa 700 metri d’altitudine tra il massiccio del Gran Sasso e quello del Sirente – Velino e vale la pensa visitare questa zona non solo per ammirare la fioritura che porta alla realizzazione di questo prodotto così prezioso, tanto da essere chiamato oro rosso, ma anche perché è un’area molto interessante dal punto di vista naturale e culturale.

Durante il periodo della raccolta (da metà ottobre ai primi giorni di novembre) si può sperimentare questa esperienza in prima persona e, quindi, non limitarsi ad ammirare lo spettacolo ma viverlo pienamente.

Sardegna, per lasciarsi incantare dall’oro rosso

Tra le destinazioni non può mancare la Sardegna, in particolare San Gavino Monreale, Turri e Villanovafranca. Qui l’appuntamento avviene sempre in autunno, tra la metà di ottobre e il mese di novembre, ed è possibile anche per i visitatori partecipare alla raccolta e alla pulitura dei fiori, che andranno poi a dare vita allo zafferano di Sardegna Dop. Ci troviamo nel sud dell’isola, zona dove la tradizione ha origini antiche. Da visitare non solo per questo, ma perché sono tre località che regalano bellissimi scorci: da San Gavino Monreale con i suoi murales, a Villanovafranca dove si possono vedere importanti resti nuragici, per concludere con Turri e le sue ricchezze come i suoi ulivi secolari.

le località della fioritura di zafferano

Fonte: iStock

Le destinazioni dello zafferano: le fioriture

Umbria, sulle tracce dello zafferano

Anche l’Umbria è una regione in cui è possibile ammirare la fioritura dello zafferano. Le località sono Città della Pieve, Cascia, Gubbio e Spoleto. E nella prima, ad esempio, la tradizione è davvero antica e pare poter essere fatta risalire al XIII secolo, così come si può risalire all’epoca antica anche a Cascia dove in anni recenti è nata anche un’associazione. Tanti gli eventi che vogliono valorizzare la produzione di questa zona, in una regione già di per sé meravigliosa da visitare.

Le altre località italiane per ammirare la fioritura di zafferano

Ci sono anche altre località in Italia dove poter ammirare la fioritura dello zafferano. Ad esempio, l’Emilia Romagna dove si può trovare in diverse zone come Faenza e alta Valmarecchia, solo per citarne alcune. È nella provincia di Siena, invece, che lo si può trovare in Toscana, o in alcune zone del grossetano o intorno a Firenze. Tutti posti che vale la pena visitare, non solo per ammirare la meraviglia di questa fioritura ma anche per esplorare i dintorni e le sue tante ricchezze.

Dove ammirare le fioriture di zafferano nel resto del mondo

Dall’Italia viaggiamo alla volta della Francia, qui – una zona dove poter ammirare le fioriture di zafferano – è quella del dipartimento dell’Aveyron dove pare ci sia una tradizione antica di coltivazione di questi fiori.

Se ci spostiamo a cavallo tra Italia e Slovenia, invece, troviamo le Valli del Natisone dove poter ammirare questa esplosione di colori: una terra di confine affascinante che merita una gita non solo per vedere lo spettacolo che regala la natura tra ottobre e novembre. Restiamo in Europa e in Slovenia anche con l’altopiano Velika planina.

Fioritura zafferano a Velika planina in Slovenia

Fonte: iStock

Fioritura zafferano spettacolare a Velika planina in Slovenia

E, poi, vale la pena raggiungere la Svizzera dove pare che ci siano aree in cui viene coltivato sin dal XIV secolo: nello specifico nell’Alto Vallese, a Mund, per poi espandersi anche in altre zone. Arrivare a Mund significa raggiungere un luogo di grande bellezza a 1200 metri di altitudine, da cui si dipanano anche delle belle escursioni. La fioritura dell’oro rosso si può vedere ai piedi del borgo montano.

Ma il Paese che produce un quantitativo notevole di zafferano resta l’Iran, in particolare nella zona nordorientale.

Tante località, da raggiungere per un viaggio non solo per colmare lo sguardo dei dipinti meravigliosi che vengono realizzati da Madre Natura, ma anche alla scoperta di un prodotto di altissima qualità e amato, alla base di tanti piatti diversi. Un viaggio immersi nella cultura e nella bellezza, sulle tracce delle fioriture di zafferano più belle.

Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali Idee di Viaggio itinerari Lagune Mar Adriatico Venezia Viaggi

Cosa vedere a Venezia in un pomeriggio

Venezia è una città davvero eccezionale: basti pensare che si sviluppa su più di 100 piccole isole che a loro volta si fanno spazio all’interno di un’affascinante laguna nel Mare Adriatico. Le attrazioni e gli scorci da ammirare in città sono tantissimi e quando si ha solo un pomeriggio a disposizione diventa difficile scegliere cosa visitare o meno. Noi di SiViaggia abbiamo fatto una selezione delle attrazioni da non perdere assolutamente, e per rendere il soggiorno ancor più piacevole abbiamo deciso di offrire uno sconto del 5% su diversi ingressi e tour da fare in mezza giornata in questa emozionante città.

Acquista il Venice Pass per visitare le attrazioni più belle della città a prezzo scontato

Consigli per visitare Venezia in un pomeriggio

La maestosa Venezia non è una città propriamente economica, ma per fortuna offre diverse attrazioni gratuite o che si possono scoprire acquistando online gli ingressi con lo sconto. Quel che è certo è che le attività da poter fare sono tantissime, sia relative all’ambito culturale che alla sfera paesaggistica-fotografica, oppure legate ad esperienze davvero uniche nel loro genere.

Bisogna regolarsi sui tempo però, e per questo alle volte è molto utile dotarsi sin da principio di biglietti saltafila. La verità è che un pomeriggio potrebbe non essere abbastanza, ma è altrettanto certo che organizzandosi con anticipo è davvero possibile visitare tutto il meglio della città.

Le attrazioni da non perdere a Venezia in mezza giornata

Per molti è una della città più belle del mondo, per altri è un gioiello senza tempo. Qualsiasi sia il vostro punto di vista, quel che è sicuro è che Venezia si distingue da tantissime altre realtà del nostro pianeta perché è interamente costruita sull’acqua e perché vanta una gloriosa storia lunga secoli.

Canal Grande, Venezia

Fonte: iStock

Il Canal Grande e il Ponte di Rialto

Piazze che lasciano senza fiato, ponti iconici, prestigiosi musei, chiese storiche che custodiscono tesori artistici e scorci da cartolina renderanno il soggiorno, senza ombro di dubbio, indimenticabile.

Ponte degli Scalzi

Iniziamo il tour di Venezia in un pomeriggio dal Ponte degli Scalzi, uno dei quattro che attraversa l’altrettanto suggestivo Canal Grande. Si trova a pochi metri di distanza dalla stazione di Santa Lucia (quindi immancabile se si arriva in treno) e dal suo punto più elevato permette di scorgere diverse meraviglie cittadine, tra cui il tempio dedicato a Simeone Piccolo.

Ponte di Rialto

A non molta distanza dal Ponte degli Scalzi, ecco che appare il Ponte di Rialto: è il più famoso e antico di Venezia ed è un vero e proprio capolavoro di ingegneria ed architettura lungo 48 metri e largo 22 metri, ma anche con 3 rampe di scale che permettono di raggiungere la parte più alta dello stesso.

Piazza San Marco

Piazza San Marco è una meraviglia, tanto da essere una delle più famose piazze del mondo. A colpire è il suo aspetto signorile e anche il fatto che si sviluppa a ridosso della laguna. Sede di tantissimi appuntamenti come il Carnevale, è anche la culla di due monumenti simbolo della città da non perdere: la Basilica di San Marco, una chiesa dal fascino bizantino che lascia senza fiato, e il Campanile, ovvero l’edificio più alto di Venezia.

Salta la fila per visitare la monumentale Basilica di San Marco con il supporto di un’audioguida (anche qui è previsto lo sconto)

Piazza San Marco, Venezia

Fonte: iStock

Piazza San Marco con la Basilica e il Campanile

Ponte dei Sospiri

Un altro incredibile capolavoro del centro storico di Venezia: il Ponte dei Sospiri. Il solo nome evoca tantissime suggestioni, ma la visita dona certamente moltissimo di più perché si presenta con una facciata bianchissima in pietra d’Istria finemente decorata. Ma non è di certo finita qui, perché a rendere il tutto ancor più magico è la leggenda che lo avvolge: se si desidera l’amore eterno, basta baciarsi sotto di lui durante un giro in gondola.

Palazzo Ducale

Assolutamente straordinario è anche il Palazzo Ducale, la sontuosa sede della Repubblica Serenissima. Si tratta di un posto da non perdere per nessuna ragione al mondo perché rappresenta uno dei massimi esempi di gotico veneziano, grazie anche alle sue splendide facciate con due livelli di colonnati monumentali e un livello superiore decorato da motivi geometrici in pietra bianca e rosa. Emozionante è anche il suo interno, poiché è custode di un patrimonio artistico di inestimabile valore, accompagnato da tantissimi e misteriosi segreti.

Goditi le meraviglie del Palazzo Ducale con lo sconto grazie al City Card Musei

Palazzo Ducale di Venezia

Fonte: iStock

Veduta del bellissimo Palazzo Ducale

Gallerie dell’Accademia

Se si ha ancora del tempo a disposizione vale la pena fare un salto presso le Gallerie dell’Accademia, tappa cittadina assolutamente da fare se si è appassionati di arte. Esso, infatti, è un prestigioso museo che permette di ammirare la più importante collezione di pittura veneta al mondo, che comprende opere del calibro di “La Tempesta” di Giorgione, “La Pietà” di Tiziano, “Il ciclo delle storie di Sant’Orsola” di Carpaccio e “Il Convito in casa di Levi” del Veronese. Le 37 sale museali, (24 al primo piano e 13 al piano terra) sono ospitate all’interno dell’ex Chiesa di Santa Maria della Carità e nell’annesso convento. In sostanza, il tempo ancora a disposizione deve essere molto.

Categorie
Emilia Romagna itinerari culturali Lombardia Notizie Roma Viaggi

Le città italiane con più attività gratis da fare

Le bellezze italiane sono infinite e sapete cosa? Molte possono essere visitate anche gratis! Contrariamente alla credenza popolare che reputa l’atto del viaggiare necessariamente come costoso, il nostro bel Paese ci dimostra che non è così, soprattutto considerando quanto sia ricco di tante attività culturali e gratuite che non vi costeranno nulla. Anche la piattaforma di prenotazione case e appartamenti Holidu la pensa allo stesso modo, tanto da realizzare una classifica delle città italiane con il maggior numero di attrazioni, eventi e tour gratuiti.

Per crearla ha tenuto conto del numero di tour ed eventi gratuiti offerti dalle diverse città in Italia. Le regioni che si sono distinte sono state l’Emilia-Romagna e la Lombardia: avete voglia di esplorare le strade di un centro storico insieme a una guida? Andate a Parma o a Reggio Emilia, dove i tour gratuiti sono diversi e tutti molto interessanti. Volete ammirare opere d’arte splendide senza spendere un euro? Allora è a Roma che dovete andare, con le sue 944 attrazioni gratuite e 33 musei a entrata libera.

L’Italia ha la città con attività gratis da fare perfetta per ogni tipologia di viaggiatore. Date un’occhiata alla classifica e preparatevi a organizzare il vostro prossimo weekend risparmiando.

Le città italiane con più tour gratuiti

Le città italiane sono uno scrigno di arte e cultura, dove il vecchio e il nuovo, il passato e il presente, si incontrano con uno sguardo rivolto al futuro. Possono essere scoperte in totale autonomia o, ancora meglio, insieme a una guida che racconti storie e curiosità sulle strade che state attraversando. E non dovete necessariamente pagare per questo perché in Italia abbiamo diverse città con tanti tour gratuiti.

Parma, prima in classifica

La prima in classifica è Parma con i suoi 85 tour gratuiti, come quello dedicato al centro storico. Insieme a una guida locale potrete andare alla scoperta di luoghi importanti come Piazza del Duomo, dove si trova la Cattedrale di Santa Maria Assunta, simbolo della città e luogo di culto per i cittadini. L’ingresso alla Cattedrale è libero, mentre per visitare le aree del Battistero e del Museo Diocesano è necessario un biglietto. Il tour vi permetterà di ammirare anche le facciate di alcuni edifici come Palazzo Vescovile, risalente all’XI secolo, o Palazzo della Pilotta costruito per i duchi Farnese.

Verona, seconda con tour a piedi

Al secondo posto c’è Verona con 81 tour: anche qui è possibile avventurarsi tra le strade del centro imparandolo a conoscere a costo zero, da Piazza delle Erbe alla Casa di Giulietta. La maggior parte dei tour fanno parte della categoria Free Walking Tour, pensati sia per i turisti stranieri che per i cittadini italiani che desiderano scoprire la città con una guida locale. Tra le tappe sempre presenti ci saranno Piazza dei Signori, le Arche Scaligere, dove venivano sepolti i Signori Della Scala, o l’esterno del Duomo di Verona.

Reggio Emilia terza con i tour del centro

La città veneta è seguita da Reggio Emilia con 80 tour gratuiti, molti dei quali fanno parte dei Free Walking Tour. Questi vengono organizzati ogni domenica e, durante le due ore della visita, andrete alla scoperta delle aree più belle della città scoprendone storia, curiosità e segreti. I tour faranno tappa, per esempio, a Parco del Popolo, al Duomo, al Palazzo del Capitano del Popolo, e alla Basilica della Giara. La prenotazione è obbligatoria e sarete accompagnati da guide esperte e preparate.

Casa Giulietta Verona

Fonte: iStock

Il balcone di Giulietta a Verona

Città con il maggior numero di eventi gratuiti

Holidu, per la creazione della classifica dedicata alle città italiane con più attività gratis da fare, ha tenuto in considerazione anche il numero degli eventi a entrata libera. Oltre a Verona e Parma, già presenti nella classifica dedicata ai tour gratuiti, a occupare il terzo posto è Brescia, con ben 1780 eventi a entrata libera.

Verona, prima classificata

Verona occupa il primo posto della classifica con 1799 eventi gratuiti come la Festa di San Zeno. Si tratta di una festa organizzata a maggio in onore del Santo Patrono della città, dove sport, musica e buon cibo portano vita e divertimento tra le strade del quartiere. Le iniziative gratuite, in generale, sono tante e variano di stagione in stagione. Vengono organizzati anche trekking guidati nei dintorni con partenza da Verona, festival dell’artigianato e mostre a ingresso gratuito, come quella ospitata attualmente a Palazzo Pellegrini e dedicata al tema dell’acqua e dell’emergenza idrica.

Parma, seconda con tanti eventi gratis

Parma torna anche in questa categoria come seconda grazie ai suoi 1755 eventi. Anche qui le iniziative organizzate sono tante, come il Mercato Europeo, dedicato allo street food, alla tradizione italiana e quella delle cucine più conosciute e apprezzate del mondo. Durante l’anno vengono organizzati anche altri eventi di natura culturale.

Brescia, terza classificata

Al terzo posto Brescia con 1780 eventi, tra i quali la fiera dei Santi Faustino e Giovita. Organizzata ogni febbraio, rappresenta una festa molto sentita dai bresciani che, tra le tante iniziative, permette anche di riscoprire le bellezze del centro storico. In programma sono previsti sempre tanti eventi come inaugurazioni di mostre, concerti, convegni, letture sceniche, lectio magistralis, visite guidate, attività per bambini e percorsi in centro storico sulle tracce dei santi.

Brescia centro storico

Fonte: iStock

Centro storico di Brescia visto dall’alto

Le città con più attrazioni gratuite e musei

Non mancano le menzioni dedicate alle attrazioni gratuite e ai musei, una parte fondamentale nell’itinerario di ogni viaggiatore alla scoperta delle più belle città italiane.

Roma, prima con tante attrazioni storiche

Al primo posto troviamo Roma, con 944 attrazioni dall’importante valore storico e culturale, tra cui il Pantheon, gratuito la prima domenica del mese, e 33 musei altrettanto gratuiti. Tutto l’anno potrete accedere liberamente, per esempio, all’Accademia Nazionale di San Luca, alla Basilica di San Pietro, al Museo Pietro Canonica a Villa Borghese, allo Studio del Pittore Francesco Trombadori o alla Casa Museo Hendrik Christian Andersen.

Milano, seconda per le attrazioni e terza per i musei

Roma è seguita da Milano, con 646 attrazioni compresa la splendida Galleria Vittorio Emanuele II e 17 musei. Per esempio, potete visitare sempre gratuitamente il Palazzo Morando, il Museo del Risorgimento, la Casa Museo Boschi Di Stefano, lo Studio Museo Francesco Messina e la collezione permanente del MUDEC – Museo delle Culture. Potrete camminare anche tra i parchi cittadini, alcuni considerati vere e proprie attrazioni turistiche, come il BAM, o ammirare il Cimitero Monumentale.

Firenze, terza con diverse bellezze gratuite

Firenze, invece, occupa la terza posizione con 355 attrazioni, come la storica Piazza della Signoria o la Cattedrale di Santa Maria del Fiore. Una delle star più fotografate della città, considerata attrazione turistica a tutti gli effetti, è anche Ponte Vecchio. Tra i musei gratuiti la prima domenica del mese, invece, citiamo la Galleria degli Uffizi, Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli.

Questa la top 10 della classifica stilata da Holidu:

  • Milano
  • Roma
  • Parma
  • Verona
  • Reggio Emilia
  • Brescia
  • Venezia
  • Bologna
  • Firenze
  • Genova