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Cosa vedere ad Augusta: città rinascimentale in Germania

La città tedesca di Augusta è un affascinante gioiello rinascimentale che si trova nel cuore della Baviera, la regione nota per i suoi paesaggi mozzafiato e per le sue città pittoresche, oltre che per la sua ricca storia. Augsburg, questo il nome in tedesco della città, è una delle più antiche della Germania Rinascimentale: un centro culturale vivace e moderno, che offre una straordinaria combinazione di arte, architettura e storia. Ma quali sono i luoghi turistici più interessanti di Augusta?

Partiamo inizialmente dalla sua storia. La città di Augusta venne fondata nel lontano 15. a.C. dall’imperatore romano Augusto, da cui la città prende il nome. Inizialmente venne destinata ad essere un avamposto militare con lo scopo di proteggere i confini dell’Impero Romano, ma dalla sua fondazione, non smise mai di crescere.

Infatti, col passare dei secoli, Augusta è diventata prima uno dei centri più prosperi ed importanti in Europa durante il Medioevo, poi anche del Rinascimento. La sua crescita e lo sviluppo architettonico cittadino finì nel lontano 1555, con la firma di quello che fu un evento dalla rilevanza storica unica per il continente europeo: la famosa Pace di Augusta, che sancì la fine delle guerre religiose tra cattolici e protestanti.

Cosa vedere ad Augusta: ecco le principali attrazioni

La piazza principale e cuore rinascimentale di Augusta

Qualsiasi visita nella città di Augusta non può che iniziare da qui, dalla Rathausplatz, la piazza del municipio. In questo luogo è possibile osservare il maestoso Rathaus, proprio il municipio cittadino, che venne costruito in epoca rinascimentale e che conserva, ancora oggi, i suoi interni finemente decorati, come testimonianza tangibile della ricchezza e dell’importanza che Augusta ebbe durante questa epoca. Nei pressi del municipio sorge anche la Torre Perlach, un monumento storico dal quale è possibile godere di una vista spettacolare sulla città una volta raggiunta la cima: un’esperienza imperdibile, soprattutto quando nelle giornate limpide si possono scorgere il lontananza le Alpi.

Vista di palazzi del centro storico di Augusta, nella regione della Baviera, tipica esperienza della Germania RInascimentale

Fonte: iStock

Palazzi del centro storico di Augusta, Germania

La Fontana di Augusto e Maximilian Strasse

Al centro della piazza del municipio si trova la Fontana di Augusto, che, come si evince dal nome, è un omaggio all’imperatore romano Augusto che durante il suo dominio fondò la città, simbolo del legame con le sue origini romane. Camminando per il centro ci si imbatte per la splendida Maximilian Strasse, una delle strade più frequentate ed eleganti della città. Passeggiando lungo questa via sono presenti numerosi edifici storici e palazzi nobiliari, tra cui anche Palazzo Schaezler, dove in passato soggiornò la regina Maria Antonietta ed i cui interni sfarzosi ed in stile rococò sono ancora perfettamente conservati e visitabili dai turisti.

Lo storico Fuggerei

Questo è uno dei luoghi più affascinanti ed unici di Augusta. Si tratta del Fuggerei, il più antico complesso di edilizia popolare del mondo, che venne fondato nel lontano 1521 dalla famiglia Fugger, dalla quale la costruzione prende il nome, ovvero una delle dinastie più ricche della Germania Rinascimentale, nonché banchieri più potenti dell’epoca. Visitare questo quartiere permette ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

È bene sapere che, per ovvi motivi, essendo ancora questi appartamenti abitati, non è possibile visitare tutte le strutture. Solo un appartamento, in tutto il complesso, è stato trasformato in un museo. Questo appartamento, il n.13 del Mittlere Grasse, è completamente ammobiliato e le sue camere possono essere visitate dai turisti. Tutto l’interno risale ai tempi della sua fondazione e le stanze, cioè una cucina, una camera da letto ed un bagno, mostrano la lunga storia del complesso del Fuggerei e della famiglia fondatrice.

Il quartiere di Fuggerei ad Augusta, con strutture tipiche al tramonto, primo complesso popolare d'Europa

Fonte: iStock

Il quartiere di Fuggerei ad Augusta

La Basilica di Sankt Ulrich und Afra ed il Lutherstiege

A pochi passi dal centro storico di Augusta è possibile visitare uno degli edifici religiosi più importanti della città: la Basilica di Sankt Ulrich und Afra, che venne costruita sul luogo esatto dove venne uccisa la santa martire Afra nel 304. Questa struttura è famosa per le sue guglie imponenti, ma anche per i suoi magnifici altari scolpiti a mano. All’interno della Basilica

Essendo Augusta un centro religioso molto importante, non può mancare alla visita di questa bellissima città della Baviera, il Lutherstiege. Si tratta di un museo che racconta la storia di Martin Lutero e della sua importante battaglia alla Chiesa cattolica. È una struttura piccola, ma allo stesso tempo conserva un numero importante di reperti dell’epoca come documenti originali, libri e oggetti legati alla Riforma Protestante, offrendo così ai visitatori una veduta importante su quello che fu uno dei periodi più turbolenti della storia europea.

La casa di Mozart

È una tappa imperdibile per gli amanti della musica. Si tratta della casa natale di Leopold Mozart, padre del celebre e famoso compositore Wolfgang Amadeus Mozart. Sebbene quest’ultimo non sia nato ad Augusta, la città rivendica un ruolo importante nella storia della sua famiglia. Qui è possibile assistere a mostre che portano in viaggio nella vita di Leopold e nell’infanzia di suo figlio. Proprio grazie alla presenza di questi personaggi storici nella storia della città, ad Augusta si celebra ogni anno il Mozart Festival, un evento che celebra la musica del grande compositore e che prevede diversi concerti ed eventi in tutta la città bavarese.

Augusta contemporanea

Se da una parte questa città tedesca vanta una ricca e gloriosa storia, dall’altro lato si presenta come una città moderna e dinamica. Nel corso degli ultimi decenni, soprattutto, Augusta ha visto una rinascita culturale, grazie alla nascita di nuove gallerie d’arte, spazi espositivi ed un ricco calendario con eventi e mostre d’arte contemporanea e classica, che attirano visitatori dal resto della Germania e d’Europa.

Uno di questi centri è la Kunsthalle Augsburg, uno dei centri d’arte moderna che espone opere d’arte di artisti tedeschi emergenti. Degno di nota è anche il Textil und Industriemusem, che esplora l’importanza dell’industria tessile della città di Augusta, che racconta ai visitatori come questo sia stato uno dei principali centri di produzione tessile in Europa, dal Medioevo all’epoca moderna.

Visitare la città di Augusta è, per i suoi visitatori, la giusta possibilità di immergersi e scoprire una pagina europea ricca di storia, oltre che una città affascinante e dalla bellezza unica dei suoi monumenti più importanti e delle sue opere d’arte. Augusta dovrebbe rientrare, senza ombra di dubbio, in un itinerario alla scoperta della regione della Baviera e delle sue città più famose ed apprezzate come Monaco di Baviera.

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Praga ha appena vietato i bar aperti fino a tarda notte

Praga è una meta turistica sempre molto di moda tra i viaggiatori europei e non solo. L’architettura rococò e gotica rende unica e affascinante la città vecchia che incanta per il suo patrimonio artistico e culturale, ma anche per la sua tradizione gastronomica. E ovviamente la birra ceca, un prodotto gustoso e di qualità che però attira a Praga anche giovani che spesso esagerano bevendone troppa.

Praga infatti è da tempo una calamita per addii al celibato e al nubilato, soprattutto perché una pinta dell’ottima birra locale può costare meno di 3 euro. Ma dopo che in primavera è stato annunciato che si stava valutando il divieto di costumi ridicoli e il mese scorso è stata proposta una bozza di legge per limitare il numero di affitti per vacanze di breve durata nelle aree storiche della città, è chiaro che Praga si sta stancando della propria reputazione.

Restrizioni e divieti a Praga

Per i vari episodi accaduti, il governo ha deciso di prendere dei provvedimenti in merito e di recente è stato annunciato che tutti i tour guidati della birra organizzati dalle agenzie di viaggio non saranno più consentiti in città tra le 22:00 e le 6:00. Il vicesindaco Jiri Pospisil ha affermato che Praga vuole mirare a “un turista più colto e più ricco… non uno che viene per un breve periodo solo per ubriacarsi” come ha rivelato al The Guardian.

Praga città

Fonte: 123RF

La città di Praga

Sebbene restrizioni turistiche come queste possano danneggiare le attività commerciali locali, il capo dell’Associazione ceca di hotel e ristoranti Vaclav Starek accoglie volentieri la decisione, affermando: “I viaggi in centro alla ricerca di birra sono stati un problema per la gente del posto e anche per altri turisti. Non penso che ciò danneggerà le nostre vendite. A nessuno sarà vietato andare in un pub, ma questi giri dei pub organizzati ogni sera… non sono qualcosa di cui abbiamo bisogno“.

Cosa fare a Praga

Dopotutto Praga ha molto da offrire al di fuori dei chiassosi giri dei pub, sia di giorno e di notte. Si può visitare il suggestivo Castello che troneggia sulla città con la Cattedrale di San Vito e il Vicolo D’Oro dove gli alchimisti cercavano l’elisir di lunga vita. Per passeggiare e vivere l’atmosfera retrò di Praga con edifici colorati e antichi basta andare a Malà Strana, ovvero “Parte Piccola” che è una parte della città distrutta da un incendio nel 1541 che poi gli artisti e architetti italiani hanno ricostruito dandogli un aspetto barocco e rinascimentale.

Anche la città vecchia ha il suo fascino, spesso palcoscenico di eventi importanti nella storia come l’incoronazione dei sovrani o l’esecuzione di condannati. L’attrazione da non perdere è l’orologio astronomico del Municipio che ogni ora anima le statuette di personaggi religiosi e civili che si inseguono. Il Ponte Carlo con 16 arcate in pietra che unisce Mala strana con la città vecchia è il crocevia di tutti gli itinerari per Praga. Se siete in cerca di emozioni forti potete visitare il ghetto ebraico a pochi passi dalla Piazza della città vecchia, dove il popolo ebraico ha vissuto dal ‘900 al 1708. Poi il Klementium che ospita la Biblioteca nazionale è da vedere, come la Casa danzante, un edificio  originale dedicato alla coppia di ballerini Ginger Rogers e Fred Astaire.

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Quanti aeroporti ci sono a New York: tutti i dettagli

Basta pronunciare a voce alta ‘New York’ che il nostro immaginario viene subito stimolato da infinite scene di film e serie tv. New York è la città che tutti, prima o poi, desideriamo vedere almeno una volta nella vita: salire sulla cima dell’Empire State Building per ammirarla dall’alto, andare alla ricerca delle location che ci hanno fatto emozionare e sognare, passeggiare tra i viali di Central Park o, semplicemente, assaggiare i migliori bagels de La Grande Mela.

State già sognando a occhi aperti, vero? Prima, però, dovete organizzare il vostro viaggio tenendo a mente che New York non ha un solo aeroporto in cui atterrare e che sicuramente non vedrete l’ora di lasciare per andare alla scoperta della città. Questi sono tre: JFK, La Guardia e Newark. Ecco tutti i dettagli sugli aeroporti newyorkesi, da dove si trovano a qual è il migliore dove atterrare, fino a come raggiungere dai terminal la città.

L’aeroporto internazionale JFK

Il JFK, l’aeroporto internazionale costruito nel 1948 e chiamato in onore del presidente John F. Kennedy nel 1963 in seguito al suo assassinio, è situato a Jamaica, nel Queens, a circa 25 chilometri da New York. Rappresenta uno dei maggiori aeroporti di tutti gli Stati Uniti d’America per il suo alto traffico aereo. Al suo interno sono presenti otto terminal collegati dall’Air Train, un treno che collega la metropolitana o la stazione ferroviaria in direzione di Manhattan. La maggior parte dei voli provenienti dalle principali città italiane atterra qui ed è considerato l’aeroporto più conveniente dove arrivare grazie ai numerosi collegamenti che permettono di raggiungere facilmente la città.

Come arrivare da JFK a Manhattan

Uno dei metodi più utilizzati e convenienti per raggiungere Manhattan è la combo Air Train + metro. L’Air Train è un treno disponibile 24 ore su 24 che collega i terminal tra loro (in questo caso è gratuito) e la metro (a pagamento), in particolare le stazioni Jamaica-Sutphin Boulevard (linee E, J, Z) e Howard Beach (linea A). Dalla stazione Jamaica potete prendere la metro Manhattan E e J, perfetta se dovete scendere a Midtown Manhattan, mentre se la vostra direzione è Brooklyn e Lower Manhattan consigliamo dalla stazione Howard Beach di prendere la linea A (adatta per Brooklyn e Lower Manhattan). Il costo dell’Air Train è di 8.50 dollari (7.80 euro), ai quali dovete aggiungere il prezzo della metro, pari a 2.75 dollari (2.50 euro).

In alternativa avete a disposizione altre soluzioni, più comode se avete molti bagagli o viaggiate con bambini piccoli, ma meno economiche. Potete fare affidamento ai servizi di transfer, acquistabili comodamente online, oppure i classici taxi. Quest’ultima è sicuramente l’opzione più costosa: la tariffa fissa è di 70 dollari + 1.25 dollari di tariffa per l’ingresso all’aeroporto + mance e pedaggi vari per l’attraversamento di tunnel e ponti. Il totale di un viaggio in taxi si aggira intorno ai 100 dollari.

Aeroporto JFK
Aeroporto internazionale JFK

Aeroporto Fiorello La Guardia

Anche l’aeroporto La Guardia è situato nel Queens, chiamato così per omaggiare il primo deputato italo-americano e direttore generale dell’UNRRA. Nel 1960 era considerato l’aeroporto più grande del mondo da tutta la comunità dell’aviazione mondiale, mentre oggi rappresenta il più piccolo dei tre aeroporti che servono la città statunitense ed è utilizzato soprattutto per voli nazionali e voli diretti verso il vicino Canada.

Se state viaggiando nelle diverse città degli Stati Uniti d’America e atterrate a La Guardia, per raggiungere Manhattan non avrete a disposizione la metro, bensì i mezzi pubblici.

Come raggiungere Manhattan da La Guardia

Il mezzo a vostra disposizione è l’autobus, in particolare La Guardia Link Q70: gratuitamente vi porterà fino alla stazione della metro 74 St/Roosevelt Av, situata sempre nel Queens. Da qui potrete procedere con la metro salendo sulla linea 7 che fermerà a Grand Central Terminal e a Times Square. Se alloggiate nella zona Midtown Manhattan, dovrete scegliere la linea E. Se la vostra meta finale è Harlem, a nord di Manhattan, invece, l’autobus da prendere è il M60SBS in partenza da tutti i terminal dell’aeroporto.

Anche da La Guardia avete delle alternative, come le navette condivise o il taxi, la cui tariffa cambia in base alla zona che dovete raggiungere: si aggira intorno ai 25 dollari se andate nella zona nord di Manhattan o ai 44 dollari per l’area Lower Manhattan.

L’aeroporto di Newark

Infine, arriviamo all’ultimo dei tre aeroporti di New York: il Newark Liberty Airport, situato nell’omonima città nello stato del New Jersey, il secondo più importante dopo JFK. Dall’Italia è possibile atterrare in questo aeroporto facendo prima scalo in altre città, anche se non rappresenta la scelta più comoda e conveniente per raggiungere Manhattan perché le possibilità sono minori rispetto a quelle offerte dall’aeroporto JFK.

Come arrivare al centro di Manhattan da Newark

I mezzi pubblici saranno i vostri alleati in questo viaggio per raggiungere Manhattan, in particolare il treno. La stazione dei treni, però, non passando direttamente per l’aeroporto, dovrà essere raggiunta con il treno automatico Air Train. L’Air Train Newark vi porterà dai terminal dell’aeroporto alla stazione NJ Transit: da qui è possibile prendere il treno per la Penn Station di Manhattan al costo di 16 dollari per gli adulti e 12 dollari per i bambini dai 5 agli 11 anni. In 30 minuti arriverete a destinazione.

Se il vostro hotel non si trova in questa zona, dalla Penn Station potete proseguire con la metro rossa, la quale copre le linee 1, 2 3. In alternativa, per raggiungere Manhattan potete salire anche sul Newark Airport Express Bus che, in partenza da tutti i terminal, vi porterà in centro in 50 minuti (in base al traffico). Il biglietto costa 18 dollari per gli adulti (solo andata) e 5.50 dollari per i bambini.

Cercate il massimo della comodità e non badate troppo alle spese? Anche da Newark partono diversi taxi, la cui tariffa varia in base alla vostra destinazione: si aggira tra i 60 dollari e gli 80 dollari.

Aeroporto Newark

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Taxi all’aeroporto di Newark
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I 10 regali proibiti che non puoi portare dai tuoi viaggi all’estero

Il vostro viaggio in giro per il mondo sta per concludersi e, insieme alla nostalgia che già pervade i vostri pensieri, si ripresenta l’immancabile ricerca dei souvenir perfetti, che occupa le ultime ore di vacanza. Niente regalini acquistati all’ultimo momento in aeroporto, meglio scovare quei pensieri unici e simbolici che si possono trovare soltanto nel luogo che avete appassionatamente esplorato in ogni suo angolo nei giorni precedenti. È così che ci si lascia ispirare da conchiglie, coralli, vasi, tappeti e oggetti di varia natura che riportano alla mente le piacevoli atmosfere dei luoghi visitati.

Ma anche un gesto innocente, come la ricerca dei regali da portare ad amici, parenti e compagni di vita, può trasformarsi inconsapevolmente in un’esperienza che può farvi finire nei guai. Sono tanti, infatti, gli oggetti che non possono essere trasportati da un Paese all’altro, in base alle norme locali o internazionali in vigore. Ecco allora cosa lasciare al proprio posto e non provare a portare con sé in aereo per non incorrere in spiacevoli sanzioni e sequestri.

La sabbia

Ormai molte spiagge, in Italia e all’estero, stanno vietando la raccolta di sabbia da portare con sé a casa. Se in Sardegna, ad esempio, in molti casi è severamente vietato “rubarla”, rischiando di incorrere in multe particolarmente salate che raggiungono anche i 3mila euro, anche altri Paesi del mondo stanno gradualmente ponendo limiti e divieti a tale usanza.

A Tenerife, nelle isole Canarie della Spagna, o nelle Filippine, ad esempio, non si possono raccogliere nemmeno piccoli quantitativi di sabbia, mentre in Egitto la regola è ancora più stringente, poiché potrebbe presentarsi il rischio di raccogliere, tra i granelli di sabbia, anche tracce di corallo fossile.

La sabbia, così come le conchiglie, ha un ruolo molto importante nell’ambiente marino (e non solo): protegge le coste dall’erosione e contribuisce alla creazione di habitat naturali per moltissime specie di animali e piante. Togliere sabbia dalle spiagge, anche se in piccolissime quantità, è un gesto dannoso che accentua la minaccia dell’uomo sull’equilibrio della natura e degli ecosistemi.

Sabbia dal mondo: i divieti vigenti

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Tipologie di sabbia dal mondo: vietato prelevarla e trasportarla

Sassi e pietre preziose

Anche i sassi fanno parte di quei beni che in molti casi è vietato trasportare in altri luoghi e Paesi. In generale, è proibito raccoglierli nei parchi nazionali, nelle riserve naturali e in siti patrimonio dell’umanità senza un permesso specifico. Questo è dovuto a ragioni archeologiche e di conservazione del paesaggio e della biodiversità.

In Turchia ed Egitto, ad esempio, raccogliere dei sassi può equivalere ad una sottrazione di parte della proprietà culturale locale, poiché potrebbero appartenere a siti archeologici, mentre sulla spiaggia di Crackington Haven, in Cornovaglia (Inghilterra), chi non rispetta il divieto di raccolta di ciottoli e sassi può incorrere in una sanzione che arriva a 1.100 euro.

È bene informarsi, inoltre, sulle norme che regolano le dichiarazioni doganali, nel Paese in cui viaggerete, per il trasporto di minerali di valore, come gemme e metalli preziosi, anche nel caso in cui questi elementi siano stati acquistati legalmente.

Sassi e pietre preziose vietati dai viaggi all'estero

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Sassi e pietre preziose vietati dai viaggi all’estero

Conchiglie

Variopinte e dalle mille sfumature e dimensioni, le conchiglie hanno sempre affascinato l’uomo fin dall’antichità. Chi non ne ha mai raccolta una per tenerla come ricordo di un meraviglioso viaggio al mare? Anche se è una pratica dal retrogusto romantico, è generalmente vietato raccogliere e trasportare conchiglie al di fuori del loro ambiente naturale, in particolare le varietà più rare.

Nei Paesi europei, le conchiglie giganti (in particolare gli strombi giganti) richiedono un certificato per poter essere commerciate, mentre in Australia sono previste multe salate per coloro che raccolgono tali ricordi di mare, che hanno invece bisogno di essere accompagnati dall’apposito certificato rilasciato dal Dipartimento Australiano dell’Ambiente e del Patrimonio.

Nelle Filippine si trovano numerose specie protette, come la tridacna gigante, che è severamente vietato raccogliere e trasportare. Le stesse restrizioni su questi piccoli gioielli colorati valgono anche per la Tanzania e il Kenya, per fare alcuni esempi.

Souvenir intagliati in legno

Quante volte optiamo per l’acquisto di oggetti in legno intagliati, perfetta espressione dell’artigianato locale radicato nel luogo che stiamo visitando? Sono tante le creazioni che possono rientrare nel novero del patrimonio culturale di un Paese, soprattutto se provengono da materiali semplici e naturali come il legno. È importante stare attenti, però, alle tipologie di legname utilizzato, che in molti casi non può essere trasportato all’estero e necessita di un’apposita autorizzazione.

Sono diversi i Paesi del mondo nei quali l’esportazione di manufatti realizzati con legni rari e autoctoni è vietata. Ne sono un esempio gli Stati della regione Andina (che comprende Ecuador, Perù, Bolivia, Cile e Argentina), dove sono rari molti alberi da cui proviene il legno che viene lavorato. In questi Stato è meglio optare per il tagua o avorio vegetale, che non richiede permessi particolari e proviene da risorse sostenibili. Anche nei Caraibi vige il divieto di portare fuori dai confini opere d’intaglio in legno senza una regolare documentazione.

I manufatti intagliati nel legno dei Caraibi

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Manufatti intagliati nel legno, nei Caraibi

Monete

Siete collezionisti di monete antiche? Attenzione, perché in Cina, ad esempio, è vietato esportare monete antecedenti al 1949. Si tratta infatti di un importante patrimonio culturale tutelato e tentare di tornare a casa con un quantitativo in tasca potrebbe provocare serie conseguenze e sanzioni.

Secondo la Legge della Repubblica popolare cinese, per portare con sé fuori dal Paese delle monete antiche è necessaria l’approvazione di un’amministrazione dei reperti culturali, sotto il controllo del Consiglio di Stato cinese, e coloro che le trasportano devono rilasciare dichiarazioni doganali. Meglio evitare l’acquisto, oppure assicurarsi che rientrino nella fascia temporale indicata dal governo.

Coralli

Colorati e dal fascino intramontabile, i coralli attirano con la loro bellezza i turisti desiderosi di portare a casa un prezioso ricordo che proviene dai fondali marini. Ma è bene sapere che la raccolta, l’acquisto e il trasporto fuori dal Paese di coralli (interi o sotto forma di gioielli e manufatti) è in molti casi severamente vietato. È uno dei divieti più comuni tra i viaggiatori, eppure in tanti provano ad aggirarlo ogni anno. C’è chi nasconde piccole quantità, incappando in multe salate, e chi tenta invece di portarne via un numero ingente, rischiando la pena carceraria.

Oltre alle leggi nazionali, anche la convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, CITES (Convention on International Trade of Endangered Species), stabilisce il divieto sul trasporto di coralli. Nei Caraibi, per esempio, tutti i souvenir a base di corallo richiedono una licenza di esportazione, ma anche giungere in Europa con tali oggetti senza un appropriato certificato può significare il sequestro alla dogana del proprio Paese.

In Indonesia, per determinate specie di coralli servono permessi speciali per l’importazione in altri Stati, mentre anche in India, Filippine, Kenya e Malesia vigono regole stringenti.

Gioielli realizzati con coralli: souvenir vietati

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Gioielli realizzati con coralli

Animali vivi

Se state pensando di portare con voi in Italia un regalo decisamente fuori dal comune come un esemplare di animale tipico della zona che andate a visitare, sappiate che è spesso proibito, in particolare se si tratta di specie in via di estinzione. Alcuni esempi? Dall’Australia è vietato portare via gli animali vivi autoctoni, come pappagalli e altri uccelli, serpenti e altri rettili, koala e insetti. In Tanzania, invece, per la raccolta o la cattura dall’ambiente selvatico di esemplari di animali, sia vivi che morti, occorre un certificato specifico.

In linea generale, anche per l’acquisto di un cane all’estero si richiede un processo complesso che comprende la presentazione di un certificato sanitario emesso dal Paese di provenienza.

Avorio e altre parti di animali

Quante volte capita di trovare in vendita, tra negozietti e bancarelle, dei souvenir ricavati da parti di animali? Avorio, gusci e pelli di animali, pellicce e lane di esemplari rari sono i materiali che alimentano un ricco mercato nero, a scapito della tutela della fauna locale e della biodiversità. Per questo le leggi internazionali vietano severamente ogni tipo di appropriazione, acquisto ed espatrio indebito di manufatti realizzati con materiali provenienti da animali vivi o morti. Alcuni esempi? Stivali, borse e accessori in pelle di serpente e lucertola o prodotti in pelle di alligatore e coccodrillo, ma anche sciarpe e scialli di lana shahtoosh e pellicce di leopardo o di tigre.

In Marocco è bene evitare di acquistare strumenti musicali e souvenir realizzati con gusci di tartaruga, sia per una questione di divieti, sia per non contribuire all’estinzione di questi animali marini. In Thailandia, i piatti realizzati con animali esotici potrebbero derivare da specie minacciate di estinzione, mentre anche in Sri Lanka meglio evitare braccialetti, orecchini e fermagli realizzati con il guscio delle tartarughe marine senza apposita documentazione.

In Cina, invece, è vietato acquistare e portare fuori dal Paese i cibi e i preparati curativi che contengono ingredienti ricavati da animali, come ossa di tigre, rinoceronte e cavalluccio marino. In tal caso è necessario informarsi su quali elementi possono essere acquistati e quali permessi servono.

In nessun caso, inoltre, è consentito il trasporto di avorio da un Paese all’altro, senza le necessarie autorizzazioni. Entrare in possesso di un quantitativo del pregiato materiale proveniente dall’elefante, anche sotto forma di lavori a intaglio e gioielli, e tentare di riportarlo a casa è un atto sanzionabile. Esistono anche stati che non hanno divieti interni, come lo Zimbabwe, ma una volta che si esce dal Paese e si torna in Italia, la merce potrebbe esservi sequestrata.

Zanne di elefante in avorio

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Zanne di elefante in avorio

Fiori e piante

Non sono solo gli animali autoctoni ed in via di estinzione ad essere proibiti come souvenir. Anche diverse varietà di piante e fiori non possono essere raccolti o acquistati per essere espatriati, soprattutto se ancora vivi. In Thailandia è vietata la sottrazione illegale di orchidee, tra i più spettacolari fuori esotici. Alcune specie, infatti, sono a rischio di estinzione e il Paese ne proibisce qualunque tipo d’esportazione. È concesso esclusivamente l’acquisto di souvenir a base di orchidee coltivate, ma con apposito certificato.

Nei Caraibi, invece, alcune specie di piante ornamentali possono essere importate in Europa, come i cactus e le orchidee, ma solo con specifici certificati CITES. Sono necessari permessi particolari anche per l’esportazione di piante tipiche e di flora locale anche nello Zimbabwe e in Sud Africa.

Orchidee come souvenir? Vietato portarle dai viaggi divieti

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Orchidee

Caviale

Un viaggio in giro per il mondo spesso porta con sé la sperimentazione di piatti tipici locali e di specialità culinarie, che vorremmo portare con noi a casa come souvenir originale da portare ad amici e parenti. Uno dei cibi più prestigiosi è sicuramente il caviale, ovvero le piccole uova delle diverse specie di storione.

Ma attenzione, perché anche il caviale di storione è soggetto a restrizioni. Acquistandolo in un Paese extra UE, può essere importato in Europa, ma solo per uso personale e fino ad un massimo di 125 grammi a persona (opportunamente conservato ed etichettato). A stabilirlo è il Regolamento CE n. 865/2006 della Commissione, che considera alcune merci provenienti da specie tutelate, ma frequentemente acquistate dai turisti, determinando il quantitativo pro capite limite che può essere introdotto in Europa anche senza documenti di esportazione o licenze di importazione.

Anche se è consentito portare caviale in Italia, nel limite dei 125 grammi a persona, è sempre bene informarsi sulle norme applicate dal Paese di origine del prodotto, poiché potrebbero esserci divieti di esportazione di tale prodotto, rischiando quindi il sequestro del bene e multe salate.

In linea generale, per viaggiare in maniera responsabile è importante prestare sempre la massima attenzione ed essere consapevoli degli acquisti di regali e souvenir che si fanno nei vari Paesi del mondo. Un gesto che può sembrare innocente, infatti, può contribuire ad accentuare la minaccia sulle specie vegetali e animali in via di estinzione e danneggiare un ecosistema fragile, già troppo sfruttato dall’uomo.

Caviale di storione: i divieti di trasporto in Italia

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Caviale di storione
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Gli Intercity di Trenitalia cambiano volto: le novità

Intercity di Trenitalia è il treno che collega quotidianamente moltissime piccole, medie e grandi città in Italia e non solo. Un treno confortevole, dotato di diversi livelli di classi e ticket, che permette di raggiungere la propria destinazione senza alcun cambio.

Con il claim “liberi di viaggiare”, Trenitalia ha parlato chiaro: nonostante Intercity sia già ottimamente posizionato sul mercato, con ben 13 milioni di passeggeri che lo hanno utilizzato lo scorso anno, il progetto non si arresta e anzi cambia volto, per svilupparsi e modernizzarsi sempre di più. Vediamo di che si tratta.

L’offerta Intercity di Trenitalia

Nel 2023 sono stati 1,5 milioni i passeggeri sui treni notturni di Intercity, asset che Trenitalia ritiene infatti sempre più strategico. Nell 2024, infatti, è stata stimata una crescita del +5%, così come spiegato durante il TTG Travel Experience di Rimini dallo stesso Massimo Formichella, responsabile commerciale e sales di Intercity e crossborder Trenitalia.

Ad oggi, Intercity assicura 44 collegamenti con Paesi esteri quali Svizzera, Austria e Germania. Il progetto di Trenitalia per Intercity ha un target ben specifico: si rivolge, infatti, maggiormente ai giovani under 30, alle famiglie e ai gruppi. Lo scorso anno, infatti, circa 1,4 milioni di passeggeri hanno viaggiato prenotando i biglietti in nucleo familiare, mentre c’è stato anche un +20% in più di aumento per quanto riguarda chi viaggia in gruppo.

I punti di forza dei treni Intercity

Per la nuova stagione e per il 2025 si punterà totalmente sulla sostenibilità: l’attenzione alle soluzioni green sono all’ordine del giorno, ecco perché già quest’anno in circa 40mila hanno viaggiato sui treni Intercity con la propria bicicletta, grazie ai numerosi alloggiamenti dedicati presenti a bordo delle carrozze. Non solo, Intercity si conferma anche un treno pet-friendly, tanto che il trasporto degli animali domestici è possibile per un bacino di circa 80mila passeggeri nel 2024.

Uno dei punti di forza che ha caratterizzato durante l’estate appena trascorsa i treni Intercity è la linea di prodotti Summer Experience: si tratta dei collegamenti estivi con le più note e gettonate località balneari (linee Roma-Ancona, Reggio Calabria-Taranto) e con i luoghi turistici di montagna (linee Verona-Bolzano e Roma-Bolzano).

Ad arricchire l’offerta, anche i treni dei weekend e i 20 convogli notturni: un totale, insomma, di ben 127 treni  giornalieri, con oltre 50mila posti per i passeggeri a bordo ogni giorno.

Le novità di Intercity per il 2025

Per il 2025, la rete ferroviaria dei treni Intercity si avvarrà di un prolungamento per quanto riguarda l’offerta leisure, particolarmente rilevante dal punto di vista logistico. Il progetto di ampliamento riguarderà le seguenti stazioni: Bardonecchia sulla linea Torino-Genova, di Bari e Lecce sulla linea Reggio Calabria-Taranto, le stazioni di Bolzano sulla Linea Bologna-Lecce, di Savona sulla linea Torino-Genova e di San Benedetto del Tronto sulla linea Roma-Ancona.

Non solo: la novità dell’anno prossimo sarà la fermata di Loreto su alcuni convogli dell’Adriatica, per supportare il continuo turismo religioso, sempre molto attivo durante tutto l’anno.

Per quanto riguarda i livelli di servizio, invece, a bordo si conteranno 52 posti riservati per la classe Plus e 74 posti per la classe Easy, un’area di ristoro con appositi distributori automatici, l’area Bike per i passeggeri che viaggiano con la propria bici e infine anche l’area Family dove i più piccoli potranno intrattenersi con l’uso di alcuni giochi da tavolo messi a disposizione da Trenitalia.

Per gli Intercity notte, invece, gli alloggiamenti prevedono posti a sedere Basic-Easy, cuccette Confort (con 4 posti-letto) e la sistemazione su vagone letto Deluxe-Relax, nonché la confortevole e lussuosa cabina Excelsior-Superior, che conta persino una toilette privata. Nel corso dei viaggi in notturna, invece, la ristorazione prevede carrellini mini-bar a pagamento, piatti caldi, kit di viaggio e colazione compresa inclusa nel ticket.

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Cosa sapere sull’aeroporto di Port Moresby: info utili e come raggiungerlo

L’Aeroporto di Port Moresby, conosciuto anche con il nome di Jackson International Airport è il principale scalo internazionale della Papua Nuova Guinea ed è anche il primo approdo per chi sceglie di scoprire questa terra meravigliosa e selvaggia. Situato a circa 8 km dalla capitale Port Moresby è una porta d’accesso strategica per i viaggiatori internazionali ma anche per quanti si spostano verso le altre regioni del Paese. Se stai pianificando un viaggio, che sia per lavoro o per scoprire le bellezze naturali, in questo articolo troverai informazioni pratiche su come muoverti all’arrivo e come arrivarci in modo efficiente.

Come raggiungere l’aeroporto di Port Moresby: le opzioni migliori

Raggiungere l’aeroporto di Port Moresby non è complicato, ma come sempre nei viaggi, la preparazione fa la differenza. Situato a pochi km dal centro città puoi raggiungerlo in diversi modi: il mezzo usato più comune è il taxi, disponibile in tutta la città e particolarmente utile se desideri evitare complicazioni ed evitare l’affollamento dei mezzi pubblici.

L’alternativa al taxi è la navetta, servizio offerto da molti hotel che ricopre velocemente il tratto di strada da e per l’aeroporto; un’altra soluzione sono i mezzi pubblici, se scegli gli autobus locali è bene che tu sappia che non sono sempre puntuali inoltre potrebbe non essere la scelta idonea se hai molte valigie.

Servizi disponibili all’aeroporto di Port Moresby da conoscere

L’aeroporto di Port Moresby, pur essendo il principale scalo di Papua Nuova Guinea è relativamente piccolo rispetto ad altri hub internazionali. Nonostante le sue dimensioni raccolte offre una serie di servizi utili per i viaggiatori. Puoi trovare bancomat, cambio valuta e connessione wi-fi gratuita in alcune aree ad esempio. Se il tuo volo è in ritardo o hai una lunga attesa, nelle vicinanze ci sono hotel che offrono tariffe giornaliere per riposare qualche ora prima della partenza.

L’aeroporto di Port Moresby è ben organizzato, offre anche alcune lounge riservate ai viaggiatori di classe business o a coloro che desiderano acquistare l’accesso. Ci sono inoltre aree ristoro e piccoli negozi  dove acquistare souvenir dell’ultima ora, ma per ogni viaggio in un Paese straniero, è buona cosa avere del contante locale con sé e mantenersi aggiornati con le informazioni sui voli in tempo reale. 

Come muoversi una volta atterrati all’aeroporto di Port Moresby: info utili

Arrivare all’aeroporto di Port Moresby o farvi scalo, può sembrare solo la parte iniziale del viaggio, ma è importante saper come muoversi una volta atterrati. Se hai prenotato un hotel in città, molte strutture offrono servizi navetta, gratuiti o con un piccolo compenso extra che ti porteranno direttamente alla tua destinazione. 

In alternativa puoi noleggiare un’auto presso le agenzie presenti in aeroporto,  ma ricordati di prenotare il veicolo in anticipo; i taxi infine sono una soluzione pratica ma assicurati sempre di usare quelli ufficiali per evitare problemi di sicurezza personale.

Ricordati però di documentarti sui visti per La Papua Nuova Guinea e su tutti i documenti necessari per accedere al Paese; informati in anticipo e cerca di restare al passo con eventuali richieste che possono mutare nel tempo.

 

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Le mete dei viaggi di settembre e ottobre: dal Mediterraneo alla Cina

Le temperature sono ancora miti, la folla delle ferie estive si è diradata, le giornate non sono ancora troppo brevi: è l’autunno il periodo perfetto per programmare una vacanza e, in particolare, i mesi di settembre e ottobre sono l’ideale per raggiungere alcune località vicine (ma anche lontane) all’Italia.

Da destinazioni attraverso le varie regioni del Bel Paese, fino a vacanze da programmare in qualche Paese vicino, ma senza dimenticare le vacanze dall’altra parte del mondo, per conoscere e approfondire culture diverse e profondamente affascinanti.

È sempre il momento giusto per fare le valigie e programmare un viaggio, ma ci sono dei periodi dell’anno che sono particolarmente indicati per godersi appieno l’esperienza: settembre e ottobre sono l’ideale, ad esempio, per visitare località di mare del sud Italia oppure per raggiungere capitali, città d’arte e luoghi in cui si tengono appuntamenti speciali.

Le dieci mete di viaggio per una vacanza nei mesi di settembre e ottobre.

Italia, dove andare in vacanza nei mesi di settembre e ottobre

L’Italia è fantastica in autunno: ci sono le destinazioni perfette per chi ama il foliage e la palette di colori di questo periodo dell’anno, oppure le località in cui andare alla ricerca di castagne, mete che sono adatta a tutti coloro che apprezzano i prodotti di stagione. Oltre a questo, si può programmare una vacanza in una città d’arte, oppure godersi le spiagge e le località di mare senza la ressa estiva: dalla Costiera Amalfitana alle spiagge del Sud Italia, si può organizzare una vacanza lungo la costa del Bel Paese e colmare gli occhi di bellezza.

Vacanze settembre e ottobre: Italia il foliage nel Chianti

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Il foliage nel Chianti per una vacanza in autunno

Grecia: l’isola di Creta

Creta durante l’autunno è una meta fantastica da raggiungere: ci sono meno vacanzieri, le temperature sono gradevoli e le cose da fare tantissime. Questa isola della Grecia, infatti, non solo è bellissima dal punto di vista paesaggistico, con la sua natura e le sue spiagge da sogno, ma è anche ricca di storia che si riflette nei resti che sono giunti fino a noi come il Palazzo di Cnosso, che risale all’età del bronzo e alla civiltà minoica, oppure il Monastero di Arkadi di cui non è nota la datazione, anche se si pensa possa essere fatto risalire al XII secolo.

Creta in autunno: Palazzo di Cnosso

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A settembre e ottobre la meta è Creta tra natura e storia

Le isole Canarie

Meta adatta a una vacanza 365 giorni l’anno, con il loro mare favoloso, le isole Canarie sono un sogno anche a settembre e ottobre: non solo per le spiagge ma anche per la natura che regala location spettacolari. Temperature gradevolissime (si attestano intorno ai 26 gradi) e tante attività da fare sia fuori dall’acqua che in mare, le Canarie in autunno vanno raggiunte subito per una vacanza indimenticabile.

Viaggio tra settembre e ottobre: isole Canarie

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Per una vacanza tra settembre e ottobre: isole Canarie

Turchia, Antalya

Con un mare caldo e temperature molto gradevoli, la Turchia è una destinazione adatta a una vacanza nel periodo di settembre e ottobre. Nello specifico si può volare ad Antalya, città che si affaccia sul golfo di Adalia e che si trova alle pendici dei monti del Tauro occidentale. Mare, monti, foreste e resti che sono giunti a noi dal passato, rendono questo luogo affascinante e da raggiungere per tante ragioni diverse.

Antalya in Turchia per un viaggio tra settembre e ottobre

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Vacanza tra settembre e ottobre: Antalya in Turchia

Oktoberfest a Monaco di Baviera

Tra settembre e ottobre si deve sperimentare almeno una volta nella vita l’Oktoberfest: festival che si tiene a Monaco di Baviera in Germania. Si tratta di un appuntamento molto tradizionale (basti sapere – ad esempio – che nel 2025 arriva alla 190esima edizione) in cui provare piatti tipici, bevande, ma anche immergersi nell’atmosfera e nel folklore di questi luoghi. Si tiene in genere dal 20 settembre al 5 ottobre.

Tra settembre e ottobre raggiungi l'Oktoberfest Monaco di Baviera

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Oktoberfest a Monaco di Baviera, tra settembre e ottobre

Algarve, in Portogallo

Affacciata sull’Oceano Atlantico, nel sud del Portogallo, la regione Algarve è una di quelle mete di viaggio che vanno bene tutto l’anno, ma la peculiarità dell’autunno è che in questo periodo è un luogo meno affollato di turisti rispetto all’estate, pur mantenendo temperature fantastiche che si attestano tra i 14 (la minima) e i 23 gradi. Il mare è sempre abbastanza freddo e si tratta di una delle località amate da chi pratica surf, ma in autunno il mare è adatto solo ai più esperti. Si possono fare escursioni nella natura o alla scoperta delle cittadine della zona, ma anche delle sue splendide spiagge. Una fra tutte? Praia da Marinha.

Alvor Algarve, in Portogallo: vacanza da settembre a ottobre

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Alvor nella regione Algarve in Portogallo: vacanza tra settembre e ottobre

Marocco, Marrakech

Il caldo non è più soffocante, anzi le temperature a ottobre sono molto piacevoli (intorno ai 25 gradi) e questo è il periodo migliore per raggiungere il Marocco, nello specifico Marrakech. Qui si possono fare moltissime cose come scoprire la Medina e poi, ancora, immergersi nelle bellezze e nella cultura di questo luogo, tra giardini, monumenti e suq.

Marrakech, per una vacanza tra settembre e ottobre in Marocco

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Marrakech, meta di una vacanza tra settembre e ottobre in Marocco

New York

La Grande Mela in autunno è una destinazione favolosa: New York affascina e incanta in ogni momento dell’anno ma, tra settembre e ottobre, quando le temperature sono ancora piacevoli, si può esplorare questa immensa città e scoprirne le sue tante anime: da Central Park alla Statua della Libertà, dal Ponte di Brooklyn ai tanti musei, non basta una settimana per carpirne l’anima vivace e multiculturale, ma senza dubbio si può conoscere meglio Manhattan e i suoi tanti quartieri.

New York, meta di una vacanza tra settembre e ottobre

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Vacanza tra settembre e ottobre a New York

Pechino, Cina

Voliamo dall’altra parte del mondo, in Asia, per raggiungere Pechino in Cina: settembre e ottobre sono mesi adatti per visitarla perché le temperature sono molto piacevoli e le precipitazioni scarse. A questo aggiungiamo che si tratta di un luogo ricco di cose da vedere e da esplorare: dalla Città proibita, dove hanno vissuto le dinastie di imperatori per circa 500 anni, al Tempio del Paradiso, il più grande della città, senza dimenticare luoghi come piazza Tienanmen, simbolica dal punto di vista storico e politico.

Viaggio a Pechino in Cina nei mesi di settembre e ottobre

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Città Proibita, a Pechino in Cina per una vacanze d’autunno

Indonesia

La stagione secca in Indonesia va dal mese di maggio a quello di ottobre; quindi, il nostro autunno è l’ideale per raggiungere questo grande stato arcipelago che si trova nel sud – est asiatico. È uno stato molto esteso per cui le temperature possono variare da zona a zona, ma generalmente si attestano tra i 22 e 32 gradi, così come il mare è favoloso tutto l’anno. Ci sono tantissime cose da programmare se si vuole fare una vacanza qui, da stabilire anche in base alla zona che si raggiunge. Se si va a Sumatra, ad esempio, si può apprezzare il parco nazionale di Gunung Leuser, a Bali si può godere delle bellissime spiagge e vale la pena raggiungere Giava per respirare la cultura di questi luoghi.

Bali, da raggiungere tra settembre e ottobre

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Viaggio in Indonesia a Bali tra settembre e ottobre
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A Rio di Pusteria nasce un magico percorso tra natura e accessibilità

Nel cuore della verdissima e spettacolare regione del Trentino-Alto Adige, in provincia di Bolzano, è appena nato un nuovo percorso panoramico volto a unire il concetto di natura a quello di accessibilità, dedicato soprattutto ad escursionisti e ciclisti. L’itinerario si trova nell’Area Vacanze Sci e Malghe Rio Pusteria, una zona che abbraccia otto località: Maranza, Rio di Pusteria, la Val di Fundres con Vallarga, Rodengo, Spinga, Terento, Valles e Vandoies.

Dal mese di ottobre, arriva quindi una novità per i turisti e gli appassionati di trekking nella natura che potranno scoprire le bellezze del territorio da un nuovo punto di vista. Scopriamo insieme di che si tratta e quali sono le principali tappe di questo magico percorso montano.

Il nuovo percorso a Rio di Pusteria

La strada forestale che congiunge Rio di Pusteria alla frazione di Valles è ora aperta ai visitatori che vogliono percorrerla a passo di trekking: si tratta di un itinerario emozionante di 7,8 chilometri che regala scorci splendidi, immersi a 360° nella natura più verde e pura, da esplorare anche in sella alla bicicletta.

Il cammino ha inizio dal centro del villaggio e si sviluppa lungo la Via Valles: dopo un primo tratto in cui bisogna confrontarsi con una salita, si giunge a un tradizionale ponte di legno che conduce nel cuore della strada forestale. Da questo tratto il percorso si fa meno complicato, mentre nei pressi della fattoria Untereggerhof la strada si interseca con la linea principale, per poi proseguire su un marciapiede lungo il bacino idrico. Il tratto finisce nei dintorni di Valles, a breve distanza dalla stazione della funivia Jochtal.

Il tempo di percorrenza di questo incantevole nuovo percorso alpino è di circa 2 ore se in bici, mentre con il trekking occorrono circa 2 ore e 45 minuti.

Rio di Pusteria, malghe

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Malghe tradizionali lungo il percorso nei pressi di Rio di Pusteria

Rio di Pusteria, un accogliente villaggio alpino

Il Comune di Rio di Pusteria è un incantevole villaggio alpino che avvolge il visitatore in un’atmosfera calda e accogliente. Le strutture ricettive sono tantissime e variano da hotel di lusso a piccoli appartamenti, per cui è certo che ogni visitatore qui può trovare un alloggio adatto alle proprie esigenze. La comunità nel cuore del villaggio è molto attenta all’ospitalità e si impegna a garantire che ogni visitatore si senta a casa.

L’Area Vacanze Sci & Malghe Rio Pusteria è facilmente accessibile sia in auto sia con i mezzi pubblici, grazie a una rete di trasporti ben sviluppata. In linea con le attuali tendenze di sostenibilità, molte strutture promuovono pratiche ecologiche e incentivano l’uso dei mezzi pubblici per ridurre l’impatto ambientale.

Una delle caratteristiche più affascinanti di quest’area è, però, la tradizione delle malghe. Questi rifugi di montagna, dove in estate si producono formaggi e altri prodotti tipici, offrono un’opportunità unica di assaporare la cucina locale. Durante l’inverno, molte malghe rimangono comunque aperte, permettendo ai visitatori di gustare prodotti tradizionali come speck, canederli e strudel di mele.

L’Area Vacanze Sci & Malghe Rio Pusteria

L’Area Vacanze Sci & Malghe Rio Pusteria, in Alto Adige, è una meta imperdibile per gli amanti degli sport invernali e della natura. Quest’area offre un mix perfetto di paesaggi spettacolari, attività all’aperto e una cultura locale affascinante, tutti elementi che, insieme, la rendono un luogo ideale per una vacanza indimenticabile all’insegna del relax e degli sport outdoor.

Per gli amanti degli sport sulla neve c’è l’area sciistica di Rio Pusteria, che parte del comprensorio sciistico dell’area sciistica del Plan de Corones, ideale con le sue piste ben curate e le moderne strutture di risalita. Con oltre 90 chilometri di piste, l’area è adatta a tutti i livelli di abilità, dai principianti agli esperti. Gli sciatori possono godere di un’ampia varietà di tracciati, che si snodano attraverso boschi dal fascino fiabesco e panorami mozzafiato sulle montagne circostanti.

Oltre allo sci, si possono fare passeggiate con le racchette da neve, un modo perfetto per esplorare i paesaggi innevati e godere della tranquillità della natura. Ci sono diversi sentieri segnalati che si snodano attraverso la foresta e che permettono di scoprire angoli nascosti e panorami spettacolari.

Paesaggio innevato, Rio di Pusteria

Fonte: Ufficio Stampa

I paesaggi innevati nei dintorni di Rio di Pusteria

Per chi cerca un’avventura diversa, d’altra parte, il tubing e il bob sono opzioni divertenti per tutta la famiglia. Gli amanti del freddo polare possono anche provare l’emozione del pattinaggio su ghiaccio nei pittoreschi laghetti gelati della zona.

Avete sentito parlare dei Big Five? Ci rivolgiamo agli appassionati di scalate in montagna: qui, infatti, coloro che non riescono a fare a meno della sensazione di libertà che si prova in vetta, possono osservare il mondo ai propri piedi da cinque vette imperdibili.

Ecco quali sono i Big Five dell’Area Vacanze Sci & Malghe Rio Pusteria:

  • Il Picco della Croce, la vetta più alta dei monti di Fundres a 3.132 metri, richiede un’escursione di circa sei ore su un percorso di oltre 9 chilometri, con un dislivello di 1.393 metri.
  • La Cima Cadini, a 2.888 metri, è conosciuta come “montagna panoramica” e offre viste spettacolari sui ghiacciai. Questa escursione richiede circa cinque ore, con un dislivello di 1.440 metri su un percorso di nove chilometri.
  • La Cima di Terento, alta 2.740 metri, si trova presso Terento e si raggiunge in circa quattro ore, affrontando un itinerario di 13 chilometri con 1.316 metri di dislivello.
  • Anche la Cima di Campolago, a 2.715 metri, offre splendidi panorami e si può scalare in circa quattro ore, con un dislivello di 1.285 metri.
  • Infine, il Giogo d’Asta, noto come il “Trono del re” dell’Alpe di Rodengo e Luson, si erge a 2.194 metri e richiede circa tre ore per essere scalato, con un dislivello di 463 metri su un percorso di otto chilometri.
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In viaggio attraverso il Messico, a bordo del Chepe Express

Panorami suggestivi tra canyon, campi coltivati e fiumi, territori punteggiati da villaggi e cittadine in cui il tempo sembra essersi fermato. Sono i paesaggi che si ammirano dai finestrini del treno Chepe Express, uno dei più spettacolari del mondo.

Ci troviamo in Messico, immersi nelle meravigliose bellezze del Copper Canyon. Qui 656 chilometri di binari conducono alla scoperta delle bellezze naturalistiche e architettoniche tra gli stati federali di Sinaloa e Chihuahua. Un’esperienza unica attraverso ponti e tunnel considerati capolavori dell’ingegneria messicana, godendo di straordinari paesaggi per poi tornare a casa con la meraviglia negli occhi.

Il treno che attraversa il Copper Canyon

Quella percorsa dal Chepe Express, che è il soprannome della “Ferrocarril Chihuahua Pacífico”, è una vera e propria opera di ingegneria messicana: sono 656 chilometri di rotaie che uniscono le città di Los Mochis (a Sinaloa) e di Creel (in Chihuahua), con ben 37 ponti e 86 gallerie. Per completare la costruzione di questa linea ferroviaria ci sono voluti 60 anni di lavori, terminati nel 1961.

A bordo del Chepe Express, treno turistico di lusso, i viaggiatori possono accomodarsi in confortevoli poltrone e cabine eleganti, ammirando il mutare del paesaggio attraverso le ampie finestre panoramiche. Non mancano servizi esclusivi per garantire il massimo comfort: un bar, una terrazza panoramica e due ristoranti che offrono esperienze gastronomiche speciali guidate da rinomati chef messicani.

Terrazza panoramica del treno Chepe Express, in Messico

Fonte: iStock

Terrazza panoramica del treno Chepe Express

El Chepe si snoda tra le zone pianeggianti di Los Mochis, non distanti dalla costa del Pacifico, e si sposta verso gli altopiani centrali verso Chihuahua, in un percorso tortuoso attraverso il Messico che sale tra le montagne raggiungendo un dislivello di 2400 m. Si addentra poi nel Copper Canyon, il Canyon del Rame dall’inconfondibile colorazione rossastra che è quattro volte più grande del celebre Grand Canyon negli Stati Uniti. Ogni curva del treno, durante il viaggio, apre gli occhi alla meraviglia.

Itinerario e tappe del Chepe Express

È un viaggio incredibile che dura 10 ore, quello del Chepe Express alla scoperta delle meraviglie messicane: dalle coste bagnate dall’Oceano Pacifico, verso l’entroterra fatto di canyon e paesaggi naturali dai colori vividi, sono 5 le tappe attraversate dal treno di lusso che promette di vivere avventure indimenticabili. Si parte dalla città di Los Mochis, nello stato nord-occidentale di Sinaloa, e si passa per El Fuerte, Bahuichivo e Divisadero, per poi terminare la corsa a Creel, sulle montagne di Chihuahua.

Paesaggi naturali attraversati dal Chepe Express, treno messicano

Fonte: iStock

Paesaggi naturali attraversati dal Chepe Express, tra Los Mochis e Creel

Tappa 1: Los Mochis

Si parte dalla giovane città di Los Mochis, a nord dello stato di Sinaloa, il cui nome significa “luogo delle tartarughe”. Terza città più importante di questo Stato, è stata fondata nel 1903 dall’americano Benjamin Francis Johnston, che realizzò qui una piantagione di canna da zucchero e un zuccherificio, ma non solo. Egli portò in città anche una grande varietà di piante esotiche e di uccelli provenienti dall’Africa, dall’Australia e dall’India, oggi ammirabili visitando il Jardín Botánico, chiamato anche Sinaloa Park, il polmone verde di Los Mochis.

Cosa fare in città? Oltre all’orto botanico, meritano una visita la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù, Plaza 27 e il chiosco. A solo 30 minuti di distanza, invece, si raggiunge il mare: nella Baia di Topolobampo, ad esempio, ci si può cimentare in diverse attività come pesca, immersioni e snorkeling.

Los Mochis è anche conosciuta come una delle porte di accesso al Copper Canyon, in cui ci si addentra salendo sul Chepe Express e raggiungendo le successive tappe del viaggio.

Tappa 2: El Fuerte

Parte del circuito eco-turistico del Mare di Cortéz, El Fuerte è la seconda tappa del lussuoso viaggio a bordo del Chepe Express. Si raggiunge in solo un’ora di viaggio ed è un luogo ricco di storia, natura e tradizioni indigene tutte da esplorare.

Il suo nome, El Fuerte, deriva dalla costruzione da parte degli Spagnoli di un forte che li proteggesse dagli indigeni, risalente al 1610. La cittadina era un importante centro minerario, come testimoniato dagli antichi palazzi e dalle splendide case coloniali tutt’oggi presenti e convertite in confortevoli hotel.

Durante la sosta a El Fuerte, sono interessanti le visite alla Cattedrale, alla Casa del Generale Pablo Macías e alla Casa della Cultura, ma anche alla Piazza Centrale. Da non perdere anche il centro cerimoniale di Tehuoco e il Museo Miguel Ángel Morales, in cui sono esposti costumi e strumenti musicali che ne raccontano la storia e le tradizioni culturali. Non mancano anche piacevoli passeggiate lungo il fiume El Fuerte, habitat naturale di numerose specie di uccelli.

El Fuerte, fiume e omonima città in Messico

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El Fuerte, Messico

Tappa 3: Bahuichivo e Cerocahui

Il viaggio sul Chepe Express prosegue fino a Bahuichivo, passando quindi il confine dello Stato di Chihuahua. La tappa è a solo 18 chilometri dal villaggio di Cerocahui, ai margini dell’Urique Canyon: si tratta di una cittadina missionaria gesuita fondata nel Sedicesimo secolo e che merita sicuramente una visita. Si trova in una vallata ricoperta da prati verdeggianti che donano al paesaggio un’atmosfera di pace e tranquillità. È possibile organizzare anche un’escursione alle cascate di Cerocahui, immerse in questa vegetazione lussureggiante.

A poca distanza, è possibile raggiungere una tra le più belle viste sulla Sierra Tarahumara e – sotto all’Urique Canyon – sulla città omonima che ogni anno ospita la famosa maratona di Tarahumara. Si sale su una montagna che raggiunge il punto panoramico del Cerro del Gallego, che, a detta di molti, è il più spettacolare del Copper Canyon.

Tappa 4: Divisadero

La prossima stazione in cui ferma il Chepe Express è quella di Divisadero, luogo dai magnifici paesaggi, ricco di punti d’osservazione e di ponti sospesi, ma anche di luoghi perfetti per il divertimento. Qui si trovano tre dei più importanti canyon della Sierra Tarahumara: l’Urique, il Tararecua e il Barrancas del Cobre. Si possono organizzare trekking di 3 – 6 ore per scendere sul fondo del canyon, proprio dove scorre il Rio Urique, ma anche visitare le abitazioni di Tarahumara e conoscere così da vicino le tradizioni della popolazione locale. Per gli amanti della mountain-bike, inoltre, esiste un percorso dedicato di 9 chilometri che si immerge in spettacolari panorami naturali.

Non manca anche il divertimento a Divisadero, garantito dal Copper Canyon Adventure Park, nel cuore della Sierra Tarahumara. Qui si trovano emozionanti zip-line e la terza funivia più lunga del mondo, lunga circa 3 chilometri, oltre ad attività per tutta la famiglia e un suggestivo ristorante con pavimento e pareti interamente in vetro.

Copper Canyon, paesaggio mozzafiato

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Paesaggio naturale del Copper Canyon, in Messico

Tappa 5: Creel

Arriviamo all’ultima tappa del meraviglioso viaggio a bordo del lussuoso treno Chepe Express: Creel. Considerata una “città magica”, è la porta d’accesso alla Sierra Tarahumara situata a ben 2.240 metri sul livello del mare: qui si possono acquistare gli straordinari manufatti locali, dalle ceste realizzate con le foglie di pino alle figure scolpite in legno e corteccia di questa pianta. In dieci minuti si raggiunge San Ignacio de Arareko, con la Valle de los Hongos, Valle de las Ranas, il lago Arareko e Mision S. Ignacio. Ma tantissime sono le escursioni disponibili nei dintorni, alla scoperta di splendidi luoghi naturali.

Nella città, merita una visita anche il Museo della Cultura Tarahumara, all’interno della vecchia stazione ferroviaria, nel quale conoscere la cultura Rarámuri. Non mancano le occasioni per avventurarsi in attività adrenaliniche, come la mountain bike, i tour nei canyon, la discesa in corda e l’equitazione.

Una chiesa a Creel, in Chihuahua

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Una chiesa a Creel, ultima tappa del Chepe Express in Chihuahua

Come acquistare il biglietto e orari dei treni

I biglietti per la prossima avventura sul Chepe Express si possono acquistare comodamente tramite il sistema di prenotazioni online sul sito ufficiale.

I giorni di partenza e l’itinerario variano in base al periodo dell’anno:

  • Bassa e alta stagione (tutto l’anno tranne la stagione estiva): i treni viaggiano nei giorni di lunedì, giovedì e sabato nella tratta Los Mochis-Creel, partendo alle 7.00, mentre il martedì, venerdì e domenica viaggiano sulla tratta Creel-Los Mochis dalle ore 8.00;
  • Stagione estiva: (dall’8 Agosto al 30 Settembre): i treni viaggiano solo lungo il tragitto Creel-Chihuahua il venerdì e la domenica, con partenza alle ore 14.00, e lungo la tratta Chihuahua-Creel il giovedì e il sabato con partenza alle 7.00.

Anche le tariffe variano in base alla stagione e alla sistemazione scelta dai viaggiatori, tra classe turistica, Executive e Prima Classe. In particolare, con il biglietto di prima classe è possibile accedere alla suggestiva terrazza panoramica del treno, da cui ammirare un panorama di incredibile bellezza a 360 gradi. Con il biglietto Executive, invece, si può accedere al bar e al ristorante, in cui deliziarsi con una cucina di classe offerta dai migliori chef.

Nell’organizzare il viaggio sul Chepe Express, si può scegliere di acquistare le singole tratte per ciascuna tappa, oppure un biglietto unico per l’intero tragitto, sia singolo che A/R. Ecco i prezzi per la sola andata da Los Mochis a Creel (e viceversa), per vivere l’avventura tra i canyon e i villaggi messicani a bordo di questo treno esclusivo:

  • Bassa stagione: dai 120 euro in classe turistica a circa 225 euro in prima classe;
  • Alta stagione: da circa 135 euro in classe turistica a 263 euro in prima classe;
  • Stagione estiva: da 120 euro in turistica a circa 181 euro in prima classe.

Interni del treno Chepe Express, in MessicoInterni del treno Chepe Express

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Interviste Marche Viaggi viaggiare

Marche, una regione al plurale per la varietà dell’offreta turistica

Le Marche sono l’unica regione al plurale d’Italia, e questo fatto linguistico è motivo di vanto chi ha il compito di promuoverne il territorio così vario e ricco di attrattive. Ne abbiamo parlato con Stefania Bussoletti, direttrice dello sviluppo economico della regione Marche e direttrice facente funzioni dell’Agenzia per il turismo e l’internazionalizzazione delle Marche (Atim) ad interim in occasione del TTG di Rimini.

Marche, non solo mare

“Le marche sono una regione poliedrica, in mezz’ora si va dalla montagna al mare”, ha spiegato Bussoletti. Tanto che proprio alla 61esima edizione di TTG Travel Experience nello stand della regione c’erano ben 60 operatori turistici, specializzati in arte, cultura, natura per incontri b2b e promuovere l’intero territorio che non è soltanto mare e che può essere scopeto in qualunque periodo dell’anno. Se si è incerti se scelgliere mare o montagna, per le Marche la risposta è “mare E montagna”.

“Abbiamo lavorato molto sulla valorizzazione dei borghi storici per ridare vita a questi luoghi meravigliosi che rischiano di essere spopolati”. Da Urbino ad Ascoli Piceno, le Marche, infatti, custodiscono un patrimonio storico, culturale e artistico unico. In questo senso, la regione ha da poco stanziato delle importanti risorse di programmazione comunitaria, al fine di valorizzare e rendere meglio fruibili i borghi storici marchigiani.

Vista dell'interno delle famose grotte di Frasassi nelle Marche, con stalattiti e stalagmiti in primo piano

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Le Grotte di Frasassi, nelle Marche

L’importanza dei turisti stranieri

“Inoltre”, ha proseguito la direttrice “stiamo spingendo molto sull’incoming dei turisti stranieri, in particolare dal Nord Europa come Germania, Svezia e Paesi nordici che è un mercato che ci interessa molto, anche perché abbiamo dei voli che arrivano da questi Paesi che stanno lavorando molto bene. A novembre partirà anche un nuovo volo per Barcellona quindi ci interessa anche il mercato spagnolo”.

La promozione turistica regionale, realizzata tramite l’ATIM, infatti, si rivolge non solo al mercato italiano, ma punta anche ai mercati esteri, con un’attenzione particolare a quelli collegati direttamente con l’Aeroporto delle Marche o attraverso gli hub nazionali ed esteri. È emblematico il recente flusso di circa 4.000 turisti nordamericani che, negli ultimi quattro mesi, hanno scelto le Marche come meta delle vacanze, utilizzando proprio questi collegamenti strategici.

Lame Rosse

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Il paesaggio delle Lame rosse nelle Marche

La regione del buon vivere

Il turismo costituisce una componente fondamentale del tessuto economico regionale, non solo per l’importante afflusso di visitatori, ma anche per il suo impatto trasversale su altri settori economici, generando una sinergia che contribuisce alla crescita di tutta la comunità, scrive la regione in comunicato. Proprio per questo, tra le priorità c’è il potenziamento della promozione turistica regionale, attraverso la valorizzazione delle sue eccellenze territoriali e sull’esperienza del “buon vivere” che caratterizza il territorio.

Questa strategia si articola in più aspetti, dalla celebrazione delle eccellenze enogastronomiche locali, alla qualità dell’accoglienza, fino alla promozione dei paesaggi e dei servizi orientati al benessere della persona. In sintesi, le Marche si propongono come il luogo dove vivere esperienze autentiche e rigeneranti.

Chi viene nelle Marche, inoltre, non può non apprezzare le meraviglie naturali del territorio, tra cui, ad esempio le spettacolari Grotte di Frasassi, le Lame rosse o i paesaggi dei Sibillini. Inoltre, l’offerta verrà arricchita dalla valorizzazione della produzione enogastronomica locale, con particolare attenzione a prodotti di pregio come il tartufo, che rappresenta una vera eccellenza marchigiana e caratterizza le colline della regione da Nord a Sud.

Sarnano

Fonte: iStock | Ph. ValerioMei

Il borgo di Sarnano, ai piedi dei Monti Sibillini