Incastonato tra Europa e Asia, il Kazakistan è un Paese che sorprende con le sue meraviglie naturali, città avveniristiche e antiche tradizioni. Inserito nella prestigiosa lista delle destinazioni “Best in Travel 2025”, si rivela una terra promessa per i viaggiatori alla ricerca di luoghi incontaminati e scenari unici.
Tra canyon mozzafiato, montagne maestose e città che uniscono antico e moderno, il Kazakistan regala un’esperienza che non si dimentica, un viaggio che parla al cuore e lascia un segno indelebile.
Astana: la capitale del futuro
Astana, la capitale, è una città moderna che sembra provenire direttamente dal futuro: punteggiata da grattacieli scintillanti e audaci architetture, è il volto più contemporaneo del Kazakistan.
Tra i luoghi più iconici spiccano la Torre Bayterek, simbolo di rinascita e speranza, da cui si può godere di una vista panoramica mozzafiato, e il Palazzo della Pace e della Riconciliazione, avveniristica piramide di vetro e acciaio che rappresenta l’armonia tra le diverse culture e religioni che qui convivono.
Da non perdere anche il Museo Nazionale del Kazakistan, che custodisce preziose testimonianze della storia millenaria del Paese, dai tempi dei nomadi fino all’epoca contemporanea.
Almaty: il cuore culturale del Kazakistan
Almaty è l’anima pulsante del Kazakistan, una città davvero affascinante che unisce cultura, storia e una natura maestosa: alle pendici delle montagne Tien Shan, si fa ammirare nell’abbraccio di paesaggi talmente belli da assomigliare a un dipinto e vanta meraviglie come il Panfilov Park, un parco dove spicca la magnifica Cattedrale di Zenkov, costruita interamente in legno, dai colori vivaci e un’architettura unica nel suo genere, oppure il Medeu Skating Rink and Ski Resort, uno dei più alti stadi di pattinaggio su ghiaccio al mondo, perfetto sia per gli sportivi sia per chi desidera soltanto ammirare le montagne tutt’intorno.
Non mancano caffè, mercati locali e musei, che offrono uno sguardo sulla vita quotidiana kazaka, dove tradizione e modernità si fondono in armonia.
Il Parco Nazionale Altyn-Emel: dove le dune cantano
Il Parco Nazionale Altyn-Emel è una delle tappe più magiche e spettacolari del Kazakistan. Nella vastità della steppa, svetta la famosa Duna Cantante, un tesoro naturalistico che emette suoni simili a un ruggito o a un canto quando il vento soffia tra i granelli di sabbia: assistere a questo fenomeno che trasforma il silenzio del deserto in una melodia è un’esperienza che non si può descrivere a parole.
Oltre alla Duna Cantante, il parco ospita spettacolari formazioni rocciose e paesaggi lunari, come le montagne Aktau, note per i colori che spaziano dal bianco al rosso e all’azzurro. Qui vivono anche specie rare di fauna selvatica, tra cui l’ibex e il cavallo selvatico di Przewalski.
Si tratta, insomma, di un luogo dove il tempo sembra non scorrere mai e la bellezza della natura incontaminata si rivela in tutta la sua potenza.
Canyon Charyn: il Grand Canyon dell’Asia Centrale
A est di Almaty, il Canyon Charyn è spesso paragonato al Grand Canyon americano, ma con un fascino tutto suo: le imponenti rocce, modellate dal vento e dall’acqua nel corso di milioni di anni, creano uno spettacolo che lascia senza fiato. La zona più celebre è la Valle dei Castelli, chiamata così per via delle rocce che assomigliano a torri e fortezze scolpite nella pietra rossa.
Trovarsi al suo cospetto equivale a compiere un viaggio in un mondo primordiale: i sentieri conducono tra gole profonde e paesaggi desertici, e donano scorci che appartengono a un’altra epoca.
Per chi cerca avventura e meraviglia, il Canyon Charyn è una tappa obbligata in Kazakistan: al tramonto, le pareti si tingono di colori caldi e intensi, trasformando ogni angolo in una fotografia perfetta.
Lago Kaindy: la foresta sommersa che sfida ogni immaginazione
Nel cuore delle montagne Tien Shan, a circa due ore da Almaty, incanta il Lago Kaindy, una delle tappe più surreali del Kazakistan. Infatti, è famoso per la foresta sommersa, un bosco di pini le cui cime emergono come spettatori silenziosi dalla superficie azzurra. È un paesaggio quasi mistico, in cui gli alberi appaiono sospesi, testimoni di una natura che sfida ogni immaginazione.
Il lago si è formato dopo un terremoto nel 1911, quando una frana bloccò il corso del fiume, dando vita a questa straordinaria oasi. Le acque cristalline, di un verde intenso, consentono di scorgere i tronchi sommersi per un’esperienza che ammalia e regala un senso di pace e meraviglia.
Il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi: un tesoro Patrimonio UNESCO
Avvolto in un’atmosfera di spiritualità e grandezza, il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi si erge come simbolo del patrimonio culturale del Kazakistan, un autentico gioiello dichiarato Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Costruito nel XV secolo, non è soltanto il luogo di riposo del grande mistico e poeta, ma anche una testimonianza dell’architettura persiana e della tradizione nomade della steppa.
I suoi affreschi intricati e i mosaici luminosi raccontano storie di fede e perseveranza, mentre la maestosità delle cupole blu invita a riflettere su un passato ricco di saggezza e conoscenza. Camminando lungo i corridoi, si può quasi percepire l’eco delle preghiere che si sono elevate nel corso dei secoli, un invito a scoprire un’epoca in cui la spiritualità e l’arte si fondono in un abbraccio senza tempo.
Visitare il Mausoleo è un viaggio nel cuore pulsante della cultura kazaka: ogni angolo è pervaso da una sensazione di sacralità e le sue mura custodiscono segreti millenari.
Il Lago Balkhash, intriso di leggenda
Infine, una tappa imperdibile in Kazakistan è senza dubbio il Lago Balkhash, un gioiello della Natura che cattura l’immaginazione di chiunque vi si avvicini.
Tra i più grandi dell’Asia centrale, si estende per oltre 600 chilometri, plasmando un paesaggio da cartolina che spazia tra acque dolci e salate, un fenomeno senza pari che racconta la storia geologica di questa terra straordinaria.
Le acque turchesi, che si fondono con il cielo, disegnano un’atmosfera da sogno, dove il blu intenso si riflette sulle rive dorate e dà vita a un piacevole contrasto straordinario. Passeggiando lungo le sue sponde, ci si sente avvolti da una piacevole calma, interrotta solo dal lieve mormorio delle onde e dal canto degli uccelli migratori che si fermano in cotanto paradiso prima di riprendere il volo.