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Bolzano, la città della musica

L’hanno chiamata in tanti modi: la città dove si vive meglio, la città sostenibile, la città dei fiori, delle montagne e dei mercatini di Natale… ma sapevate che Bolzano è anche la città della musica? Proprio nel 2023, è stata designata Città creativa della musica UNESCO, un prestigioso riconoscimento che ha alla base il forte legame, forse ancora poco noto ai più, che questa città ha con la musica.

Bolzano e la musica, una storia di secoli

Di qui passò Mozart

Ancora oggi si racconta di quando un piccolo genio della musica dal nome di Wolfgang Amadeus Mozart alloggiava in una taverna alle (allora) porte della città insieme al padre, diretto verso i teatri più importanti d’Italia dove veniva chiamato a esibirsi. Ed è un vanto, qui, nel 1772, che, proprio durante una delle sue tappe bolzanine diretto a Milano per la prima di “Lucio Silla”, arrabbiato per il tempo pessimo e per la disagevole accoglienza, si consolò componendo nientemeno che il quartetto KV 155, anche noto come “Quartetto Bolzano”, inserito, poi, fra i sei “Quartetti milanesi”.

Oggi, la locanda alle porte di Bolzano dove era solito fermarsi Mozart, così come la maggior parte dei viandanti e dei commercianti che passavano di qua, è la Locanda al sole che si trova nella centralissima piazza Erbe, famosa per ospitare ancora oggi ogni mattina le bancarelle del mercato e per essere uno dei luoghi più frequentati di Bolzano. Oggi sul lato della piazza c’è una bella fontana, la Fontana di Nettuno, super fotografata da tutti i turisti, ma allora era il luogo della gogna pubblica che stava, appunto, appena fuori città.

Nonostante Mozart non fosse un grande fan di Bolzano – pare perché nessuno lo invitò mai a esibirsi – la città gli è, invece, molto riconoscente tanto che Palazzo Toggenburg, un palazzo medievale, Bene del FAI, nascosto da una recinzione, circondato da un bellissimo parco barocco di piante secolari con fontane e statue del ‘700, conserva un archivio di spartiti, tra cui l’originale del Requiem di Mozart. Ma il compositore salisburghese non è l’unico musicista di una certa fama a essere legato a Bolzano.

Walther von der Vogelweide e la statua a lui dedicata

Il primo di cui si hanno tracce è ricordato addirittura con una statua scolpita nel pregiatissimo marmo bianco di Lasa che svetta nella centralissima piazza Walther (quella dei mercatini di Natale, per intenderci). Si tratta del poeta cantore più famoso di tutto il territorio, un menestrello di nome Walther von der Vogelweide al servizio di Federico II che, a cavallo tra il 1200 e il 1300, andava a cantare storie di amore e libertà di castello in castello.

La musica del Duomo di Bolzano

Un ruolo importante nella diffusione della musica l’ebbe, comunque, già nel Medioevo il Duomo di Bolzano, anche chiamato chiesa di Santa Maria Assunta, concattedrale della diocesi di Bolzano-Bressanone, che fu fondato nel 1100 e che aveva un ruolo di promotore della musica sacra. E l’ebbero anche i ricchi mercanti della città – Bolzano era una città di passaggio tra Nord con Sud Europa ed era una città di grande mercato – che erano soliti costruire delle sale concerto nelle proprie case dove ospitare artisti, musicisti e organizzare concerti privati. Per comprendere la bellezza di queste sale della musica basta visitare Palazzo Menz, lungo via della Mostra, dietro piazza Walther, che oggi è sede di un negozio di abbigliamento, ma che al primo piano, aperto a tutti negli orari del negozio ovviamente, ha una spettacolare sala affrescata, opera di un artista della scuola del Tiepolo.

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Fonte: 123RF

La centralissima piazza Walther a Bolzano

I salotti musicali di Claudia de Medici

Una figura femminile è all’origine della diffusione di questi salotti musicali e si tratta di Claudia de Medici, moglie dell’arciduca Leopoldo V d’Austria, arciduchessa d’Austria e contessa di Tirolo, che volle far costruire da un architetto italiano Palazzo Mercantile, dove istituire l’ufficio del magistrato mercantile, il quale aveva il compito di risolvere tutte le questioni relative al mercato e decidere eventuali controversie sorte tra mercanti. Questo edificio è ancora oggi ben riconoscibile a Bolzano per essere l’unico con un balcone all’aperto anziché con un erker, quella finestra chiusa che sporge dalla facciata di un edificio e che consentiva di ammirare il passaggio senza essere esposti alle temperature rigide invernali. La stessa arciduchessa fu la prima a decidere di organizzare dei concerti nel palazzo grazie ai proventi del mercato.

Bolzano e la musica oggi

E la musica è tutt’oggi protagonista della scena bolzanina. Tantissimi sono gli eventi musicali che vengono organizzati in città tutto l’anno e che hanno contribuito alla nomina di città creativa della musica da parte dell’UNESCO.

Il Conservatorio di Bolzano

Il Conservatorio di Bolzano, per esempio, oggi è uno dei più importanti d’Italia, tanto che a studiarvi arrivano giovani da ogni parte del mondo. Dalla Cina, per esempio, vengono soprattutto per imparare il piano e il canto, ma nei corridoi si sentono parlare tutte le lingue, oltre al tedesco ovviamente, parlato dagli abitanti di Bolzano. Intitolato al compositore cinquecentesco Claudio Monteverdi, ha sede in quello che un tempo era il convento dei domenicani. Del convento, infatti, ha mantenuto il bellissimo chiostro che sfoggia splendidi affreschi che meritano di essere preservati e dove, d’estate, ma anche nel periodo dell’Avvento e il 1° maggio, in occasione del mercato dei fiori, gli studenti si esibiscono in concerti aperti a tutti.

La Società dei concerti, che ha sede proprio qui nel Conservatorio, tiene concerti di musica da camera con un regolare calendario e ha un’offerta di alta qualità rivolta a un pubblico maturo. Già negli Anni ’50, il Conservatorio bolzanino aveva una fama che superava anche i confini nazionali. Per dare un’idea di quel periodo basta ricordare la nascita, nel 1959, del Concorso pianistico Busoni, promosso da Benedetto Michelangeli che insegnò al Conservatorio per una decina d’anni. Ferruccio Busoni era un bambino prodigio – il primo concerto lo tenne all’età di sette anni – che, di passaggio a Bolzano, venne invitato a esibirsi in un concerto di pianoforte nel salone delle feste del Palazzo Mercantile. Così, ogni due anni, grazie al “Busoni”, d’estate la città si anima di artisti, di musicofili, critici e, di conseguenza, di turisti che rendono particolarmente vivace il clima culturale bolzanino, tanto più che i concerti si svolgono in diversi luoghi sparsi in città.

Il Teatro Verdi

E di luoghi dove ascoltare musica a Bolzano ce ne sono diversi. Se d’inverno, visto il freddo alpino (essendo in una conca circondata dalle montagne, Bolzano è freddissima d’inverno e caldissima d’estate), si tende a cercare location al chiuso, d’estate, come abbiamo visto, molti concerti si tengono all’aperto. Oltre al Conservatorio, infatti, si può prenotare una poltrona per uno spettacolo al Teatro Verdi, un teatro piuttosto recente, inaugurato nel 1999, dove ci sono rappresentazioni di opere contemporanee. D’estate, ospita la Gustav Mahler Junghen orchestra con musicisti che arrivano dall’Europa dell’Est. Questa collaborazione è nata nel 1984 grazie a Claudio Abbado, il celebre direttore d’orchestra, come European Community Youth Orchestra (dovevano farla a Sarajevo ma poi è scoppiata la guerra). Ma vi si tengono concerti per tutta l’estate ed è aperto per i corsi che servono per essere ammessi alla scuola di musica.

Il Carambolage

Si può ascoltare buona musica anche al Carambolage, un piccolo teatro nato nel 1996 all’interno della cantina a volta di un magazzino di ferramenta nel cuore della città vecchia, dove fanno spettacoli in lingua tedesca e concerti jazz. Fin dall’inizio, sul suo palcoscenico si sono avvicendate rappresentazioni teatrali di cabarettisti di fama internazionale e di artisti locali. Ogni stagione organizza un centinaio di rappresentazioni.

Il Parkhotel Laurin

Proprio per via della musica (ma non solo), molti personaggi del panorama musicale internazionale fanno tappa, per dovere o per piacere, a Bolzano e molti sono degli habitué del Parkhotel Laurin, una delle icone della città, un hotel in stile Liberty, ma anche e soprattutto luogo d’incontro, ubicato a due passi dalla stazione ferroviaria di Bolzano e immenso in un vasto parco con piscina e, presto, una spa. Tra gli ospiti fissi ci sono Chuck Berry, Vasco Rossi e molti altri. L’hotel organizza, non soltanto per gli ospiti ma per tutti, eventi musicali, aperitivi jazz, musica live e concerti tutto l’anno.

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Fonte: Ufficio stampa

Gli eventi nel giardino del Parkhotel Laurin a Bolzano

D’estate si può stare all’aperto nel giardino tra le opere d’arte di artisti contemporanei (in tutto l’hotel se ne contano circa 200), mentre quando arriva il freddo ci si ritira nei saloni affrescati del bellissimo palazzo che ospita l’hotel. Da ottobre a maggio ospita ogni venerdì concerti intitolati “All That Music”, quest’anno giunti al 30° anniversario, a suon di musica jazz, soul, swing, blues, mentre ogni sabato serate di Live Piano Music. Invece, durante il periodo dell’Avvento si tengono dei suggestivi concerti gospel con gruppi musicali che arrivano dagli Usa. Per chi visita Bolzano in occasione dei mercatini di Natale è un appuntamento serale da non perdere.

Di Admin

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