Il 19 ottobre ha riaperto al pubblico la Loggia dei Vini all’interno di Villa Borghese a Roma, grazie al progetto d’arte LAVINIA. Un primo intervento di restauro è stato fatto per preservare e valorizzare questa opera di architettura elegante e preziosa, costruita tra il 1609 e il 1618 per volere del cardinale Scipione Borghese. Questa struttura veniva usata soprattutto nella stagione estiva per riunioni e feste conviviali e oggi è accessibile a tutti gratuitamente in seguito al progetto d’arte contemporanea curato da Salvatore Lacagnina e realizzato da Ghella.
Promosso da Roma Capitale, dall’Assessorato della Cultura, dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e con la collaborazione di Zetema Progetto Cultura, il restauro della Loggia dei Vini è solo all’inizio. Chiuso al pubblico da tanto tempo, questo complesso architettonico comprende anche la Grotta sottostante che era destinata alla conservazione dei vini e collegata al Casino Nobile di Villa Borghese con un passaggio sotterraneo.
Il restauro della Loggia dei Vini a Roma
Nel corso del 900 sono stati fatti alcuni interventi di manutenzione, ma solo ora la Loggia torna a rivivere dopo il primo di tre lotti di restauro che hanno interessato soprattutto la volta interna, le cornici in stucco e l’affresco centrale raffigurante Il Convito degli Dei, realizzato da Archita Ricci. I pilastri nel tempo sono stati danneggiati da alcune infiltrazioni di acqua, come anche le scale per accedere alla Loggia.
“Dopo il Giardino delle Erme, inauguriamo un altro prestigioso spazio a Villa Borghese che torna a essere aperta al pubblico dopo un intervento di restauro realizzato grazie a una donazione di Ghella e con la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina” ha dichiarato l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Miguel Gotor. E ha aggiunto “questo è un importante tassello della riqualificazione del nostro patrimonio storico e artistico, in cui l’arte contemporanea si affianca al restauro di uno spazio pubblico. Con questa riapertura portiamo avanti due delle principali missioni culturali che Roma Capitale ha perseguito con questa amministrazione: la valorizzazione dei luoghi e la promozione culturale”.
Il prestigioso spazio di Villa Borghese riapre al pubblico
“Crediamo nel valore della cultura e ci impegniamo da sempre ad esportarla nel mondo. È un grande onore poter donare un restauro dentro Villa Borghese, uno dei più bei parchi del mondo. Credo che il nostro ruolo nella società non si debba limitare a costruire infrastrutture, ma debba farsi promotore di un nuovo modello di sviluppo, più sostenibile e orientato al benessere collettivo. LAVINIA rappresenta la volontà di dare libertà espressiva ad artisti in dialogo col monumento de la Loggia dei Vini” ha affermato Enrico Ghella, Presidente e Amministratore Delegato.
Questo primo restauro è stato fatto da R.O.M.A. Consorzio e seguiranno altri due interventi che si focalizzeranno sugli intonaci dei pilastri interni e della parte esterna della Loggia, fino al ripristino dell’emiciclo e della pavimentazione in cotto. La Loggia dei Vini, tuttavia, non tornerà solo a incantare nuovamente i romani e i turisti per la sua estetica e il suo valore artistico e storico, ma ospiterà anche opere, letture, performance, laboratori e attività didattiche varie per coinvolgere un pubblico eterogeneo.
Cos’è il progetto LAVINIA
LAVINIA è un programma d’arte contemporanea che è stato pensato per far dialogare lo spazio della Loggia con le varie fasi del restauro, cercando di inserire l’arte nella vita quotidiana di chi frequenta Villa Borghese per una semplice passeggiata, per fare sport o per ammirare le bellezze dell’architettura che questo luogo romano contiene da sempre. Apre quindi la strada alla potenza dello storytelling in una cornice culturale e artistica di grande spessore trasformando la Loggia dei Vini che era un luogo di ricevimenti in uno spazio moderno e allo stesso tempo antico di creatività conviviale.
Il nome del progetto nasce come un omaggio a Lavinia Fontana, una delle prime artiste riconosciute nella storia dell’arte che si trova nella collezione Borghese dai primi anni del 600. Fino al 26 gennaio 2025 LAVINIA prevede l’esposizione di numerose opere site specific dei seguenti artisti: Monika Sosnowska, Enzo Cucchi, Gianni Politi, Piero Golia, Virginia Overton e Ross Birrell & David Harding.