La città di Viterbo sorge nel Nord del Lazio e, più precisamente, in una zona che, per l’appunto, viene chiamata Tuscia Viterbese. È una città antica, molto probabilmente di origini etrusche, che affascina tutti i suoi visitatori per la presenza di preziosi vicoli, monumenti di varie epoche, casette in pietra e per i dintorni ricchi di natura e luoghi di interesse da non perdere. Scopriamo insieme cosa visitare in questo gioiello del Lazio.
Viterbo, informazioni utili
Posta a circa 320 metri sul livello del mare, Viterbo è una città di arte e di cultura ma anche di natura: prende vita a ridosso dei Monti Cimini e tra il Lago di Bolsena e quello di Vico (a poca distanza c’è pure il mare). Il suo centro storico è un piccolo capolavoro, talmente tanto ben conservato che pare catapultare direttamente nel Medioevo.
La sua è una storia antichissima e che fonda le radici ai tempi degli Etruschi, che qui hanno lasciato numerose tracce, alcune visibili nel Museo cittadino e altre in giro per la città e nelle zone circostanti. Nel corso dei secoli è stata anche una realtà ricca e potente, tanto che tra il 1200 e il 1300 controllava quasi 50 castelli e divenne persino la sede preferita di molti papi. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che uno dei suoi appellativi è “Città dei Papi”.
Una piccola curiosità: è proprio a Viterbo che nacque la parola “conclave” e per un fatto molto curioso. Tale termine, infatti, deriva dal latino cum clave, cioè “(chiuso) con la chiave” o “sottochiave”, e fu utilizzato a causa delle divergenze dell’epoca tra i cardinali che dovevano eleggere il successore di papa Clemente IV: il popolo viterbese, esasperato dalla situazione, decise di rinchiudere tutti all’interno del palazzo (clausi cum clave) finché non si fosse trovato un accordo, arrivando a scoperchiare il tetto e a razionare i rifornimenti di cibo per i religiosi.
Ma non è di certo finita qui, perché Viterbo è anche città termale e detentrice di una delle delle feste tradizionali più belle del nostro Paese e più emozionanti del mondo intero: la Macchina di Santa Rosa.
Cosa vedere nel centro storico di Viterbo
Una visita a Viterbo non può che partire dal suo affascinante centro storico, pieno di torri, fontane e palazzi che allietano, passo dopo passo, il visitatore. E poi ci sono le architetture tipiche del Medioevo, gli scorci mozzafiato e tanti piccoli punti di interesse racchiusi in una cinta muraria perfettamente conservata e che si estende per circa 4 chilometri.
Chiesa di San Sisto
Entrando dall’imponente Porta Romana, la prima cosa da visitare a Viterbo è l’affascinante Chiesa di San Sisto. È una delle più antiche della città e offre un interno che riempie di stupore tanto che Andrè Maurel, autore francese, nel suo “Petites villes d’Italie” del 1911 ne parlò come di “una chiesa che possiede solo la propria meraviglia”. Straordinario, per esempio, è l’altare che sorge sulla cima di una lunga scalinata.
Piazza Fontana Grande
Piazza Fontana Grande ha questo nome perché proprio qui si fa spazio un’importante fontana antica. È una delle tante che impreziosiscono la città, ma senza ombra di dubbio è una meraviglia. Realizzata da Pietro e Bertoldo di Giovanni, si distingue per essere rialzata da una gradinata rispetto al piano stradale e per una prima vasca a croce greca sui cui innalza una colonna che sorregge due tazze sovrapposte e un elegante pinnacolo.
Piazza del Plebiscito
I viterbesi la chiamano Piazza del Comune, ma qualunque sia l’appellativo scelto non rimarrete di certo delusi. Come dice il nome, qui è oggi concentrato centro politico e amministrativo della città che ha sede in edifici storici che lasciano senza fiato. Uno di questi è il Palazzo del Podestà con la sua lunghissima torre, mentre l’altro è il Palazzo dei Priori che una volta varcata la sua soglia regala scorci emozionanti, una fontana del 1600 con una palma sorretta da due leoni, una cappella con grandi affreschi e sale piene di opere preziose.
Piazza del Gesù
Piazza del Gesù è piccolina, ma permette di ammirare un angolo cittadino davvero incredibile. Proprio qui, infatti, svettano nei cieli la Chiesa di San Silvestro (detta del Gesù), dotata di un campanile a vela, la Fontana di Piazza del Gesù e una delle numerosissime torri di Viterbo, la Torre detta del Borgognone risalente al XIII secolo.
Piazza della Morte
Il nome, Piazza della Morte, potrebbe risultare un po’ oscuro ma nei fatti si tratta di un angolo della città pieno di luce e di piccole meraviglie da visitare. Il nome deriva dal fatto che proprio qui, verso il XVI secolo, all’interno della chiesa di San Tommaso – oggi non più esistente – venne ospitata la Confraternita dell’Orazione e della Morte. Tra le cose da non perdere vi consigliamo la bella fontana tipica viterbese al centro della piazza e Viterbo Sotterranea, un reticolo di gallerie che si estendono sotto il centro storico.
Polo Monumentale Colle Del Duomo
Il Polo Monumentale Colle Del Duomo, ovvero Piazza San Lorenzo con le sue meraviglie, è probabilmente uno degli angoli più straordinari di tutta la città. È proprio da queste parti, infatti, che prendono vita il Palazzo dei Papi, più importante monumento storico e vero simbolo cittadino, e la straordinaria Cattedrale di San Lorenzo, ovvero il Duomo di Viterbo, con un’imponente struttura romanica risalente al XII secolo e le spoglie mortali di Papa Alessandro IV.
Il quartiere di San Pellegrino
Visitare il quartiere di San Pellegrino di Viterbo vuol dire camminare in un vero capolavoro antico: è uno dei quartieri medievali meglio conservati d’Italia. Qui è praticamente impossibile non rimanere incantati da torri, vicoli, archi, piazzette, strade tortuose e caratteristici profferli, quindi delle peculiari scale esterne che creano un’incredibile armonia. Vi basti sapere che viene considerato unicum nel panorama mondiale dell’arte.
Valle Faul
Valle Faul è un grande giardino, un notevole parcheggio gratuito e un luogo da dove ammirare Viterbo da un punto di vista più che privilegiato: da una parte si può scorgere il complesso papale, la loggia dei Papi e il dismesso Ospedale Grande degli Infermi, dall’altra l’imponente Chiesa della Trinità dei Pellegrini – che vi consigliamo assolutamente di visitare. Ma non è tutto, perché qui si trova anche un’opera ciclopica dello scultore americano Seward Johnson che prende il nome di “Awakening”, ovvero “Risveglio.
Piazza Giuseppe Verdi
I viterbesi hanno un nome affettuoso anche per Piazza Giuseppe Verdi, vale a dire Piazza del Teatro. Il motivo è molto semplice: proprio qui si fa spazio il Teatro del’Unione, nel quale si svolgono stagioni di musica lirica e concerti, pieno di pilastri ed archi a tutto sesto e con un interno assolutamente affascinante.
Chiesa di Santa Rosa
Santa Rosa (insieme a San Lorenzo) è patrona della città e a lei è dedicata la festa del 3 settembre e anche una bellissima chiesa. L’edifico religioso, l’annesso monastero e la vicina casa dove è nata la Santa sono un grande centro di spiritualità per tutta la città. Al suoi interno, inoltre, è conservata l’urna con il corpo delle giovane ragazza.
Piazza della Rocca
Piazza della Rocca è così chiamata per via della presenza della Rrocca Albornoz, monumento concepito come fortezza. Bellissimi sono è il Palazzo Grandori, progettato dall’architetto Luigi Grandori; la Fontana della Rocca, monumentale e formata da due coppe sovrapposte; Porta Fiorentina, una delle 13 porte della cinta muraria della città.
I musei di Viterbo
Viterbo si rivela una meta ideale anche per gli amanti della cultura, che qui possono scoprire storia e tradizioni in diversi musei:
- Museo Civico di Viterbo: si trova nel convento della Chiesa di Santa Maria della Verità ed è ricco di sarcofagi del III sec a.C., di reperti archeologici di varie epoche e di opere di artisti illustri;
- Museo Colle del Duomo: vanta tre differenti sezioni che ospitano manufatti, opere ed oggetti sacri;
- Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa: si sviluppa su due piani e vi sono esposti alcuni modellini delle Macchine di Santa Rosa (dal 1690 fino ai giorni nostri) e anche proiezioni dei filmati dei trasporti delle macchine avvenuti nel corso degli anni;
- Museo della Casa di Santa Rosa: con paramenti ed arredi sacri, ex-voto dipinti su tela, su tavoletta o in forma di bozzetti, raffiguranti la vita di Santa Rosa;
- Museo della Ceramica della Tuscia: contiene circa 200 reperti medievali e rinascimentali di particolare interesse. Unico in Italia è il corredo di una spezieria viterbese databile alla fine del Quattrocento;
- Museo Nazionale Etrusco Rocca Albornoz: per un vero e proprio viaggio in epoca etrusca, poiché particolare attenzione è rivolta alla ricostruzione della vita quotidiana di questo antico popolo;
- Museo Storico dei Cavalieri Templari: ricco di teche espositive con molti elementi originali, plastici rifiniti nei minimi dettagli, riproduzioni fedeli di cimeli del tempo e molto altro ancora;
- Sala Museale dell’Aviazione dell’Esercito: con alcuni velivoli storici ed un percorso guidato attraverso 5 sale principali e tre spot tematici.
I siti archeologici di Viterbo
Viterbo, frazioni e località offrono davvero numerosi spunti interessanti per coloro che vogliono “camminare” nella storia. A pochissima distanza dalla città, per esempio, sorge la magnifica Ferento che ancora oggi conserva interessanti vestigia di epoca etrusca, romana e medievale, e un teatro romano in buono stato di conservazione nel quale si svolgono ancora spettacoli teatrali e musicali estivi.
Molto interessanti sono anche la Necropoli di Castel d’Asso, la prima a essere scoperta e probabilmente la più vasta della zona e la Necropoli di Norchia, sito archeologico preistorico, etrusco, romano e medievale.
Viterbo, città termale
Viterbo non è grande, eppure non ha nulla da invidiare a tantissime altre realtà del mondo ben più estese di lei: è persino una città termale. Sono numerose le sorgenti termali naturali che sgorgano nella zona, conosciute fin dall’antichità e molto apprezzate persino dai Papi.
Le proprietà delle acque termali sono notevoli, come per esempio effetti benefici per la pelle e per la circolazione. Diversi sono invece gli stabilimenti termali: Terme dei Papi, Terme Salus, Tuscia Terme, Therma Oasi e poi ci sono le terme libere del Bagnaccio (attualmente chiuse) e del Bullicame.
Gli eventi da non perdere a Viterbo
Come vi abbiamo accennato, Viterbo è una città antichissima a ricca di tradizioni. Durante l’anno sono tantissimi gli appuntamenti che animano la città e che richiamano turisti che provengono da ogni parte del mondo. Noi di SiViaggia ne abbiamo selezionati tre che sono davvero imperdibili.
Macchina di Santa Rosa
Non si può die Viterbo senza esclamare con fierezza “Macchina di Santa Rosa” (e viceversa) perché sono un tutt’uno. Si tratta di una magica festa tradizionale che va in scena in più giornate ma che vede il picco massimo il 3 settembre, ovvero la sera del trasporto della Macchina di Santa Rosa.
Si tratta di una sorta di campanile illuminato da fiaccole e luci elettriche che viene portato a spalla da 100 uomini – chiamati Facchini di Santa Rosa – tra le viuzze in saliscendi e strette della città. Alta circa trenta metri, pesa più o meno cinquantuno quintali e rievoca simbolicamente la traslazione della salma di Santa Rosa, avvenuta nel 1258. Una festa davvero emozionante, tanto che nel 2013 è stata inclusa nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità nell’ambito della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO.
San Pellegrino in Fiore
Un altro appuntamento molto sentito dai viterbesi e dai turisti è San Pellegrino in Fiore, un evento che si svolge tra fine aprile e inizio maggio e che vede le vie e le piazze del centro ornate dai fiori e delle piante più belle: il visitatore può scoprire la città compiendo un itinerario che racconta la storia, l’arte e l’architettura locale, ammirando fiori alle finestre, sui balconi, sotto i portici, nelle vie e nelle piazzette, nei vicoli e intorno alle fontane “a fuso”.
La Calza della Befana più lunga del mondo
Con si suoi 52 metri la Calza della Befana di Viterbo è la più lunga del mondo. Viene trasportata da 100 befane nel centro storico insieme all’ausilio di Fiat 500, rendendo i giorni dell’Epifania davvero unici e speciali.