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Costa Azzurra: i luoghi e le esperienze da non perdere

Nell’immaginario collettivo la Costa Azzurra ha consolidato un mito intramontabile fatto di mare scintillante, spiagge sabbiose, città glamour e profumo di lavanda. I colori pastello sono onnipresenti e non importa la location: vi sentirete sempre catapultati dentro un quadro. Soprattutto se visitato in bassa stagione, il sud della Francia offre scenari magici e i luoghi da scoprire sono davvero tanti tra borghi dalle strade acciottolate, buganvillee e le onde del Mediterraneo a fare da sfondo.

Come creare il giusto itinerario? Per aiutarvi nella scelta abbiamo selezionato i luoghi e le esperienze da non perdere, da visitare in pochi giorni, in una o due settimane in base al tempo a vostra disposizione.

Mentone, la perla della Riviera Francese

Non stupisce che Mentone sia stata soprannominata ‘la perla della Riviera Francese’, con le sue case color pastello, i tetti in terracotta e i giardini di limoni. Ed è proprio questo frutto a offrirvi la possibilità di fare esperienza della città in un momento particolare dell’anno: il Festival dei Limoni. Dal 1934, tra febbraio e marzo, Mentone ospita un evento unico e colorato che vede sfilare tra le strade carri realizzati con gli agrumi. Alla fine dei festeggiamenti, per non sprecarle, le 120 tonnellate di agrumi utilizzate vengono rivendute agli abitanti e ai turisti. Inoltre, è considerato uno dei luoghi più caldi della costa, con oltre 316 giorni di sole all’anno.

Festival limoni Mentone

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Un carro realizzato con gli agrumi per il Festival dei Limoni

Antibes, la città amata dagli artisti

C’è stato un tempo in cui la Costa Azzurra attirava a sé gli artisti e gli scrittori più importanti. Tra i luoghi più amati c’era Antibes che, oltre gli yacht e le spiagge, conquista i suoi visitatori proprio con il suo passato artistico e letterario. E sono le ville, ancora oggi parte importante del paesaggio, a raccontarlo: fu in quella di Saint Louis (ora hotel Belles-Rives) che Francis Scott Fitzgerald trascorse l’estate con Zelda e sua figlia nel 1926 e dove iniziò a lavorare al romanzo “Tenera è la notte”. E poi c’è Picasso che utilizzò il Castello Grimaldi come atelier, oggi trasformato in museo e considerato tra le attrazioni culturali più importanti della città balneare.

Nizza, una tappa irrinunciabile

Qualsiasi itinerario nella Costa Azzurra non può rinunciare a una tappa come Nizza. Incastonata tra le Alpi e il Mediterraneo, è considerata una delle mete più frequentate, soprattutto durante l’alta stagione. Essendo una località balneare, la giornata perfetta comincia in una delle sue numerose spiagge. Seguite la Promenade des Anglais, un lungo viale che costeggia il mare, e scegliete quella più adatta a voi tra aree pubbliche e lidi privati. Nel pomeriggio perdetevi nel suo centro storico, acquistate qualche prelibatezza nei mercati e concludete l’esperienza con un picnic a La Colline du Château (Collina del Castello). Qui si apriranno davanti a voi panorami mozzafiato. Se amate andare in bicicletta, invece, sarete felici di sapere che Nizza vanta 125 chilometri di piste ciclabili, perfette per scoprirla in modo sostenibile.

Nizza

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Il lungomare di Nizza

Cannes, non solo cinema

Molto prima che diventasse sinonimo del Festival Internazionale del Cinema, di luogo per le celebrità e per il lusso, Cannes rappresentava una destinazione balneare perfetta semplicemente per rilassarsi. Ancora oggi, sorpassato il velo del glamour, è possibile godersela senza spendere una fortuna. Attraversando le strade del centro storico si arriva sulla cima della collina del Suquet, dove potrete visitare il Musée de la Castre (le sue stanze ospitano collezioni dedicate all’arte etnografica proveniente da tutto il mondo) e godervi la vista sul porto turistico e sulla Croisette. Se invece cercate spiagge meno affollate, vi basterà prendere un traghetto che, in 15 minuti, vi condurrà a Ile St. Honorat, nota per il suo monastero e i boschi, e Ile Ste-Marguerite, un luogo ricco di calette e spiagge nascoste.

La città medievale di Èze

Tra i borghi medievali più caratteristici della Costa Azzurra c’è sicuramente Èze. Con i suoi edifici in pietra perfettamente conservati, i vicoli tortuosi, le cappelle del XIV secolo e sullo sfondo il mare, sembra di essere trasportati in un set cinematografico. Qui potete dedicarvi anche a un sano turismo attivo percorrendo il sentiero escursionistico di Nietzsche, un trekking di circa due kilometri che collega Èze-Bord-de-Mer a Èze-Village. Perché si chiama così? Perché si racconta che il filosofo trascorse proprio qui il periodo della sua vita durante il quale compose la terza parte di “Così parlò Zarathustra”.

Grasse e i suoi profumi

Grasse, situata tra Cannes e Nizza, offre una sosta perfetta per immergersi in un mondo fatto di fiori e profumi. Questo borgo, infatti, è famoso per la sua arte del profumo riconosciuta anche Patrimonio UNESCO. Qui potrete visitare le profumerie storiche come Fragonard, partecipare a workshop per creare la vostra fragranza personalizzata o percorrere strade panoramiche tra i campi dove tutto profuma di lavanda, gelsomino e fiori di arancio. Se la visitate durante il mese di agosto, non perdetevi il Festival del Gelsomino tra fuochi d’artificio, sfilate e spettacoli itineranti.

Grasse in Costa Azzurra

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Il centro storico di Grasse

Villefranche-sur-Mer e il lungomare colorato

Questa incantevole cittadina, situata tra Nizza e Saint-Jean-Cap-Ferrat, offre un’atmosfera perfetta fatta di case colorate, piccole boutique, caffè e ristoranti affacciati sul mare. È una delle destinazioni meno affollate rispetto alle sue vicine, ma offre comunque tante possibilità di svago tra spiagge bellissime e un centro storico perfettamente conservato dov’è un piacere perdersi tra le sue strade alla ricerca degli scorci migliori.

Saint-Paul-de-Vence e il gioco delle bocce

Avete mai sentito parlare della “pétanque“? Si tratta del classico gioco delle bocce che, in Francia, è considerato un vero e proprio sport nazionale. Per scoprirlo al meglio e farne esperienza, vi basterà dirigervi verso Saint-Paul-de-Vence e, in particolare, ne La Place De Gaulle, chiamata anche “place du jeu de boules”: questa è la porta d’ingresso del villaggio, il suo cuore nevralgico, ma soprattutto il campo prediletto dei giocatori di bocce di qualsiasi età.

La Riserva dei Monts d’Azur

Non solo spiagge e borghi medievali, il vostro itinerario nella Costa Azzurra può essere arricchito anche da attività nella natura come quelle offerte dalla Riserva dei Monts d’Azur. Questa è l’area più selvaggia delle Alpi Marittime ed è situata a pochi chilometri da Cannes. In particolare, questa riserva si concentra soprattutto sul comportamento della fauna selvatica, studiato per valutare il potenziale di reintroduzione del bisonte europeo e dei cavalli di Przewalski in natura. Il parco propone tante attività legate all’ecoturismo, che potete approfondire nel dettaglio all’interno del sito ufficiale.

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Norilsk, in Siberia, è la città più a nord del mondo

Fredda, industriale e città tra le più a nord del mondo: siamo in Russia nel circondario federale della Siberia. Siamo a Norilsk. Una città che è nata solamente nel secolo scorso e che ha preso il nome dal vicino corso d’acqua e dai monti omonimi.

Un luogo che viene definito tra i più freddi, ma anche molto inquinato. Basti pensare che qui si trovano alcuni dei più grandi depositi minerari al Mondo. E questa è anche la fortuna del luogo poiché l’estrazione di minerali e la fusione sono tra le sue industrie e ricchezze principali.

E questa città è senza dubbio un luogo dal grande fascino, come tutti i posti estremi in cui l’uomo deve fare i conti con situazioni climatiche più complesse: basti pensare che per dimensioni è la seconda città che si trova all’interno del Circolo Polare Artico. La storia, cosa vedere e fare a Norilsk in Siberia.

La storia di Norilsk in Siberia

Norilsk è famosa sin dai tempi più antichi, anche se non esisteva ancora. Il perché va ricercato nella sua ricchezza più grande: la presenza di tantissimi minerali. Così, anche se qui non sorgeva nulla, questa zona era già celebre durante l’età del bronzo, a testimoniarlo i resti di un sito trovati nei pressi di un lago.

Ma è solamente nel 1921 che è stata realizzata una capanna durante delle spedizioni condotte da un geologo ed esploratore per conoscere meglio questa regione. Quella costruzione esiste ancora, nonostante sia stata spostata, ed è un monumento storico. E se Norilsk è stata realizzata intorno alla fine degli anni Venti, la nascita ufficiale della città, però, è il 1935 a causa della presenza del campo di lavoro Norillag, chiuso nel 1956.

Perché è difficile visitare la città di Norilsk

Ma si può visitare Norilsk in Siberia? La risposta è sì, ma, a quanto pare, serve un visto speciale (oltre al passaporto per entrare in Russia) per poterla raggiungere.

Innanzitutto, è bene sapere che le vie d’accesso sono sostanzialmente due: ci si arriva tramite aereo con un volo della durata di poco pià di 4 ore da Mosca, oppure nei mesi più caldi – pochi – in estate via fiume.

Per quanto riguarda l’accesso, invece, viene regolamentato, è approvato dalle associazioni ospitanti e il dipartimento della città di Norilsk del Servizio federale di sicurezza russo per il territorio di Krasnoyarsk stabilisce, insieme alle autorità interessate, in merito all’ammissione degli stranieri.

Essendo – quindi – l’ingresso alla cittadina un po’ più complesso del normale è chiaro che visitarla non risulta così immediato come avviene per altri luoghi.

Siberia, la città di Norilsk

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La città di Norilsk in Siberia fredda e difficile da visitare

Cosa vedere a Norilsk in Siberia

Una città difficile da raggiungere e da visitare e per questo molto affascinante: le cose da vedere a Norilsk non sono poche. Comprese quelle che regala natura: qui, infatti, la notte polare dura dal 30 novembre al 13 gennaio, circa, e le temperature che riescono ad arrivare anche a 27 gradi sotto lo zero. In estate, invece, si oscilla intorno ai 15 gradi, ma con qualche picco anche a 25.

Ci sono alcuni luoghi interessanti da visitare a partire dal centro storico che è un esempio di architettura socialista, ma anche la moschea, il teatro e – naturalmente – la prima casa costruita nel 1921.

Vi è anche il memoriale del gulag Norillag, è per merito dei suoi prigionieri che è stata costruita la città: il campo è composto da qualche rudere, ma nei pressi del monte Schmidt vi è il Calvario di Norilsk.

Le altre tappe in Siberia

La Siberia è un luogo che affascina i viaggiatori con il suo clima estremo e con la sua natura che regala scenari mozzafiato. Tra le altre cose da vedere in questa zona della Russia c’è senza dubbio l’aurora boreale, una delle magie del cielo maggiormente apprezzate e ricercate in tutto il mondo.

Nel Territorio di Krasnojarsk, dove si trova anche la città di Norilsk, si trova l’Altopiano Putorana: qui vi è una riserva naturale di grande pregio che custodisce alcune specie animali rare oltre a suggestivi e preziosi paesaggi. Inoltre – a quanto pare – vi è una vasta popolazione di renne selvatiche dal momento che vi transita una rotta di migrazione importante.

All’interno del territorio dell’altopiano vi è anche il Lago Vivi, si trova nella parte sud-occidentale e su una sua sponda era stato collocato il centro geografico della Russia, poi successivamente spostato di qualche decina di metri successivamente all’annessione della Crimea.

Un’area affascinante da scoprire per la bellezza dei paesaggi e della sua natura, una parte di questa zona poi è iscritta nella lista patrimoni mondiali Unesco: con i suoi ecosistemi che passano da subartici e artici, con taiga, tundra forestale, sistemi desertici artici e sistemi lacustri e fluviali di acqua fredda incontaminati, come viene elencato sul sito ufficiale.

L'Altopiano Putorana in Siberia si trova nello stesso territorio di Norilsk

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La bellezza della natura dell’Altopiano Putorana in Siberia

Inquinamento a Norilsk

Se si fa una ricerca online su Norilsk emerge che anche la questione inquinamento è abbastanza spinosa: basti pensare che a maggio del 2020 è avvenuto un vero e proprio disastro quando 20mila tonnellate di gasolio si sono riversate in un vicino fiume a causa del crollo di una cisterna di uno stabilimento di un’azienda mineraria. Questa, a sua volta, ha dichiarato che l’incidente ambientale è avvenuto a causa dello scioglimento del permafrost. Norilsk viene considerata uno dei luoghi più inquinati della Russia.

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Le 50 migliori pizzerie del mondo: la classifica

La pizza è un orgoglio tutto italiano a livello internazionale, una delle eccellenze food Made in Italy più amate da tutto il mondo: lo scorso 10 settembre, al Teatro Mercadante di Napoli, ha avuto luogo la cerimonia di premiazione del contest 50 Top Pizza World 2024. Ecco così rivelata la classifica delle 100 Migliori Pizzerie del Mondo: al primo posto, la pizza napoletana portata da Anthony Mangieri nel cuore di New York.

50 TOP PIZZA WORLD 2024, una guida unica

50 Top Pizza è una guida disponibile sul web, a cura di Barbara Guerra, Luciano Pignataro e Albert Sapere, che permette agli utenti di conoscere quali siano, a livello globale, le migliori pizzerie italiane che puntano sulla qualità degli ingredienti, in ogni continente del mondo. La stesura di questa guida è realizzata grazie alla partecipazione di un migliaio di persone da tutto il mondo, suddivise in panel Nazionali, mentre le visite alle varie pizzerie sono effettuate in maniera anonima.

Per decretare quali siano le pizzerie migliori del mondo si adotta un metodo di giudizio che si basa sulla bontà della pizza, criticandone la lievitazione e l’utilizzo delle materie prime, ma anche sul servizio in loco, sulla location e su tutto ciò che sta attorno all’esperienza in quel determinato ristorante.

La migliore pizzeria del mondo è a New York

La pizza napoletana, caratterizzata da una croccantezza unica, bordi alti e spessi e impasto sottile, è ancora una volta vincitrice: secondo la classifica, infatti, il primo posto è stato assegnato alla pizzeria di Anthony Mangieri, che si trova nella Grande Mela, a New York.

I Paesi presenti nella classifica mondiale 2024 sono 29, con l’Italia al primo posto per la presenza di ben 41 pizzerie, seguita dagli Stati Uniti con 15 pizzerie. Le città più rappresentate in classifica sono invece Napoli con 5 locali, New York, San Paolo del Brasile, Milano, Roma e Caserta con 4 pizzerie a testa.

Al secondo posto, invece, un pareggio: seguono infatti Diego Vitagliano Pizzeria a Napoli, e I Masanielli di Francesco Martucci nella città di Caserta, mentre il podio viene completato con il terzo posto di The Pizza Bar on 38th a Tokyo.

Sempre in top ten, seguono Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco, di Tony Gemignani; I Tigli a San Bonifacio, di Simone Padoan; Sartoria Panatieri a Barcellona, diRafa Panatieri e Jorge Sastre, e 50 Kalò a Napoli, di Ciro Salvo; e infine Seu Pizza Illuminati a Roma, di Pier Daniele Seu.

Molti gli altri premi e le onorificenze speciali, come quello assegnato a Giorgia Caporuscio, di Don Antonio a New York: a lei va infatti il premio speciale Empower Women – Fedegroup Award, come modello di ispirazione per le donne pizzaiole di tutto il mondo. La pizzaiola è stata infatti premiata “Per avere ispirato le pizzaiole di tutto il mondo, perché fare la pizza non è stato mai culturalmente considerato un lavoro femminile; il fatto che sia “sempre” stato così non vuol dire che sia giusto o che debba essere sempre così. Il cambiamento non avviene da solo”.

Il premio Pizza Maker of the Year 2024 – Ferrarelle Award, invece, se lo è guadagnato Matheus Ramos di QT Pizza Bar a San Paolo del Brasile, mentre il premio Pizza of the Year 2024 – Latteria Sorrentina Award è stato assegnato a Mission Impossible di Tony’s Pizza Napoletana a San Francisco. Infine, il premio Best Pasta Proposal 2024 – Pastificio Di Martino Award va alla pizzeria a mano di Manila, nelle lontane Filippine. 

Un altro importante riconoscimento è quello di Green Oven 2024 – Goeldlin, che valorizza l’attenzione alla sostenibilità ambientale, e che è stato assegnato a Cambia-Menti di Ciccio Vitiello, a Caserta.

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WizzAir dà il via al low cost sul lungo raggio

Decolla da Milano Malpensa la nuova era dei voli intercontinentali low cost di Wizz Air. Dal 2 giugno 2025 la compagnia ungherese lancerà il primo volo diretto low cost per Abu Dhabi, negli Emirati Arabi Uniti, con tariffe a partire da 99,99 euro per sola andata, tasse incluse. I biglietti per il nuovo collegamento, che sarà disponibile tutti i giorni e ha una durata di circa sette ore, sono già in vendita sul sito e sull’app ufficiale di Wizz Air.

Nel prezzo è incluso un bagaglio a mano dalle dimensioni massime di 40x30x20 cm, mentre per trolley e bagagli da stiva saranno applicate tariffe aggiuntive. Una rivoluzione resa possibile da parte di Wizz Air dal posizionamento presso l’aeroporto milanese, a partire dalla prossima primavera, di uno dei suoi nuovissimi Airbus A321XLR (Extra Long Range) di nuova generazione.

Il nuovo volo per Abu Dhabi

“L’Airbus A321XLR è l’aereo più efficiente dal punto di vista dei costi della sua categoria e, grazie alla maggiore autonomia, consente a Wizz Air di collegare le destinazioni più lontane della sua rete e di espanderla ulteriormente, collegando culture e continenti. Siamo entusiasti di offrire tariffe imbattibili ai nostri clienti sulla nuova rotta annunciata per Abu Dhabi, offrendo al contempo l’opzione più sostenibile per volare” – ha commentato József Váradi, CEO di Wizz Air. “Stiamo già operando diverse rotte ultra-low-cost di 5-6 ore con grande soddisfazione dei nostri clienti, e l’XLR estenderà la nostra eccezionale proposta a voli di 7-8 ore”.

Si tratta del primo di una serie di collegamenti che sfrutteranno l’estesa autonomia del nuovo aeromobile che renderà i viaggi intercontinentali più accessibili e sostenibili che mai. La compagnia presta particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e l’Airbus A321XLR è infatti progettato per ridurre l’intensità di emissioni di carbonio di almeno il 30% rispetto ai vettori concorrenti sulle stesse rotte, e grazie alla sua efficienza, rappresenta il futuro del trasporto aereo sostenibile.

Un aeromobile all’avanguardia

Questo nuovo volo rappresenta anche un rafforzamento della presenza di Wizz Air in Italia, in particolare a Milano Malpensa, e la decisione strategica di basare qui il nuovo aeromobile riflette la volontà della compagnia di consolidare il proprio network italiano e ampliare le sue rotte a lungo raggio, offrendo ai passeggeri un’esperienza di viaggio innovativa e sostenibile.

“La scelta di Wizz Air di operare da Malpensa il primo A321 XLR basato in Italia conferma il ruolo dell’aeroporto quale piattaforma ideale per lo sviluppo di modelli innovativi di business – ha dichiarato Armando Brunini, CEO di SEA Milan Airports – Questa nuova tipologia di aeromobili consentirà infatti di diversificare le rotte, di ampliare la capacità e la stagionalità dei voli modificando la tipologia di offerta di Milano Malpensa grazie alla loro maggiore autonomia. Questo sviluppo pone le premesse per un’ulteriore crescita delle rotte extra-europee dell’aeroporto consolidando il portafoglio dei servizi aerei che conta 183 destinazioni in 78 paesi.”

Dal 2020, anno in cui Wizz Air ha aperto la sua prima base in Italia, la compagnia ha introdotto oltre 50 nuove rotte e con questo nuovo collegamento con Abu Dhabi, non solo amplia le sue opzioni di viaggio intercontinentale, ma lo fa nel rispetto dell’ambiente, proponendo soluzioni sempre più green a chi sceglie di viaggiare in aereo.

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Una crociera speciale Windstar alle Isole Marchesi nuovo Patrimonio Unesco

Un riconoscimento prestigioso come l’inserimento nella lista del Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco merita celebrazioni all’altezza della situazione. Per festeggiare questo importante traguardo recentemente raggiunto dalle Isole Marchesi, la compagnia di crociere Windstar Cruises ha lanciato una crociera speciale che salperà il 26 settembre 2024, con a bordo anche tre sindaci del meraviglioso arcipelago polinesiano.

Una seconda crociera celebrativa è inoltre programmata per il 27 marzo 2025, a dimostrazione dell’impegno della compagnia di velieri e yacht di lusso nella promozione di questo favoloso patrimonio culturale e naturale, dove è presente da oltre trent’anni con le sue navi. “Siamo onorati di ospitare i sindaci di queste incredibili isole a bordo di Star Breeze per questa celebrazione dello status di patrimonio mondiale dell’Unesco”, ha dichiarato Stijn Creupelandt, vicepresidente delle operazioni alberghiere di Windstar Cruises. “Questa designazione è una testimonianza del loro lavoro per preservare la loro cultura e il loro ambiente”.

Isole Marchesi, paradiso polinesiano

L’Unesco ha deciso di includere le Isole Marchesi nella sua prestigiosa lista non solo per il loro straordinario valore naturalistico e la ricca cultura indigena, testimonianza di un’antica civiltà, ma anche per gli eccezionali fondali che le circondano, definiti “tra le ultime aree selvagge marine del mondo”. Nel tempo, Windstar Cruises ha instaurato forti legami con le comunità locali, ampliando le sue rotte nel Pacifico meridionale, dove offre crociere durante tutto l’anno nella Polinesia francese, visitando non solo le Isole Marchesi, ma anche le Isole della Società e le Tuamotu.

Sulle navi Windstar, i passeggeri possono immergersi nella cultura locale grazie alla presenza di un ambasciatore culturale che condivide tradizioni e storie delle isole. Un’esperienza unica per i viaggiatori è rappresentata dal Bora Bora Celebration Destination Discovery Event, un evento gratuito che prevede una festa privata su una spiaggia con spettacoli tradizionali, musica e danze tipiche, come la suggestiva danza del fuoco. A bordo la cultura polinesiana è presente anche nella cucina, con piatti locali e bevande tipiche, mentre le escursioni a terra sono curate e guidate dagli abitanti delle isole, garantendo un’immersione autentica nella vita locale.

La crociera celebrativa Windstar

Con la crociera celebrativa, Windstar Cruises non solo permette ai viaggiatori di esplorare una delle destinazioni più remote e affascinanti del mondo, ma contribuisce anche a promuovere la conservazione della cultura e dell’ambiente dell’arcipelago. Uno degli aspetti più significativi del viaggio sarà la partecipazione dei sindaci di Ua Huka, Fatu Hiva e Tahuata, che si uniranno ai passeggeri durante il viaggio di 14 giorni con partenza da Papeete.

Durante la navigazione i sindaci racconteranno il lungo processo che ha portato le Isole Marchesi a essere riconosciute come sito dell’Unesco, condividendo storie e leggende legate alle tradizioni locali. Si discuterà anche di rahui, un metodo tradizionale di gestione delle risorse naturali basato sulla comunità. Un approccio che è al centro delle politiche di conservazione delle isole e rappresenta un modello di sostenibilità che le autorità locali stanno cercando di trasmettere alle future generazioni. La cooperazione tra i sindaci delle diverse isole e l’importanza di tramandare queste tradizioni sono altri argomenti chiave che saranno trattati durante la crociera.

Workshop e attività culturali a bordo

La crociera non offrirà soltanto momenti di riflessione culturale, ma anche attività pratiche che permetteranno ai passeggeri di immergersi completamente nelle tradizioni delle Isole Marchesi. Tra i workshop proposti ci saranno lezioni di artigianato tradizionale, corsi di Haka Manu (la danza degli uccelli), dimostrazioni culinarie sulla preparazione di piatti tipici come l’I’a mito, versione locale del poisson cru simile al ceviche, e il Keukeu, un piatto tradizionale a base di capra e latte di cocco. Inoltre, i fotografi professionisti Pat e Rosemarie Keough terranno laboratori di fotografia volti a catturare la bellezza naturale delle isole e della loro fauna marina.

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Visitare il Palacio de la Moneda a Santiago del Cile

Il Palacio de La Moneda, comunemente noto come La Moneda, a Santiago del Cile, è la sede del Presidente della Repubblica del Paese sudamericano e ospita anche il Segretariato Generale della Presidenza e il Segretariato Generale del Governo. Se hai in mente di visitare la capitale cilena, non perdere l’occasione per scoprire il Palazzo della Moneta, il suo edificio più importante.

Palacio de La Moneda, informazioni utili

Il Cile è uno dei Paesi latinoamericani più moderni e più visitati della regione. Questa nazione ha paesaggi incredibili, un meraviglioso patrimonio naturale e affascinanti tradizioni culturali, che la rendono una delle mete preferite di chi viaggia in Sud America. Il Palacio de La Moneda si trova nella capitale, tra le vie Moneda (nord), Morandé (est), Alameda del Libertador Bernardo O’Higgins (sud) e Teatinos (ovest). A nord si trova la Plaza de la Constitución  e a sud la Plaza de la Ciudadanía. La Moneda dispone di 40 stanze, una per il Presidente – che ha altre residenze, come il palazzo di Cerro Castillo, un luogo di riposo nella città di Viña del Mar o la villa nel quartiere di Machalí, nella regione di O’Higgins, conosciuta come La Casa 100 – e le altre per i suoi ministri. Progettato dall’architetto Joaquín Toesca, questo palazzo è la principale espressione del neoclassicismo in Cile. Fu inaugurato nel 1805 come sede della Real Casa de Moneda de Santiago (Zecca Reale di Santiago), dove venivano coniate le monete. Nel 1846, il presidente Manuel Bulnes trasferì la sede del governo in questo edificio, diventando il primo presidente ad abitarlo. L’ultimo fu Carlos Ibáñez del Campo, nel 1958. L’edificio è stato anche teatro di uno degli eventi più decisivi della storia del Cile, l’attentato dell’11 settembre 1973. Dopo quell’evento, un gruppo di architetti lo restaurò, mantenendo le linee originali disegnate da Toesca. Da allora ha subìto alcune modifiche, come la tinteggiatura di bianco alla fine del secolo scorso o la ristrutturazione della Plaza de la Ciudadanía, sotto la quale è stato costruito il Centro Cultural Palacio La Moneda. Nel 1951 è stato dichiarato monumento nazionale.

Come è stato fondato il Palazzo della Moneta?

Il Cile, come la maggior parte delle colonie dell’ex Impero spagnolo, ottenne l’indipendenza a metà del XIX secolo. In questo modo, passò dall’essere una semplice provincia a proclamarsi una repubblica autonoma. Come prevedibile, il Cile dovette iniziare a creare le proprie istituzioni, tra cui il governo, i poteri statali e la moneta nazionale. All’epoca il Cile disponeva già di una zecca, ereditata dal periodo coloniale, inaugurata nel 1805. Dopo aver attuato alcune riforme, il Palazzo della Moneta iniziò a funzionare come ente pubblico, dove venivano coniate le monete a corso legale in Cile. Nel corso degli anni, l’amministrazione nazionale installò la propria sede in questo edificio neoclassico, che da allora è considerato l’edificio più importante dell’intero Paese.

Cambio della Guardia al Palacio da La Moneda

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Visita il Palacio de La Moneda in occasione del cambio della Guardia

Conoscere il Palazzo della Moneta

Situato nel centro della città, il Palazzo della Moneta è una delle visite imperdibili per chi ha intenzione di conoscere la capitale cilena. L’edificio è facilmente identificabile poiché non si distingue solo per le sue dimensioni, ma anche per l’ampia fila di bandiere che ha davanti alla sua facciata. In termini di design, l’architettura di questa sede governativa è semplice, robusta, con pochi piani e ampi giardini. Allo stesso modo, è un palazzo creato per durare nel tempo poiché, pur non avendo dettagli troppo lussuosi, è comunque sorprendente e meraviglioso. Il Palazzo della Moneta ha attraversato anche momenti difficili, in cui la sua stessa esistenza è stata minacciata. L’evento più traumatico che lo riguarda è quello dell’11 settembre 1973, quando fu bombardato dall’esercito cileno mentre era in corso un colpo di Stato. Nel corso di quella drammatica giornata l’allora presidente Salvador Allende fu rimosso dal suo incarico e l’edificio fu gravemente danneggiato. Fortunatamente, il Palazzo della Moneta fu ricostruito secondo il suo progetto originale, motivo per cui è ancora considerato un monumento storico nazionale.

Come prenotare una visita al Palazzo La Moneda

Il primo passo è compilare il modulo disponibile qui. Dovrai dichiarare di essere un turista, i tuoi dati e scegliere la data e l’ora in cui desideri visitarlo. Il sito ti informerà sugli orari e i posti disponibili per un determinato giorno, compresa la possibilità di prenotare la visita anche per più di una persona. È sufficiente fornire un documento d’identità (carta d’identità o passaporto) e il nome completo di ogni persona. Il servizio invierà una risposta automatica all’indirizzo e-mail inserito nel corso della registrazione e, dopo un controllo, riceverai un’e-mail formale di conferma della prenotazione e di autorizzazione alla visita. È necessario prenotare la visita al Palazzo in anticipo? Sì. Nei mesi di alta stagione (giugno, luglio e agosto) è meglio prenotare con un mese di anticipo.

Orari di visita del Palacio della Moneda

Attualmente le visite al Palazzo della Moneda si svolgono nei seguenti giorni e orari per i turisti:

  • Dal lunedì al giovedì: visite guidate alle 15.00 e alle 16.30
  • Venerdì: visita alle 15.00

Trattandosi di un edificio governativo, non è possibile visitarlo tutti i giorni o a tutte le ore, soprattutto quando un politico importante si trova nel Paese. Per questo motivo è importante tenere d’occhio le e-mail di conferma, perché è frequente che le visite vengano cancellate in certi giorni se ci sono visitatori importanti. Non ci sono tour nei fine settimana e nei giorni festivi.

Palacio de La Moneda Santiago del Cile

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Come organizzare una visita al Palacio de La Moneda

Come preparasi alla visita del Palacio de Le Moneda

Ricorda di portare con te il documento d’identità e l’e-mail di conferma e di essere estremamente puntuale. Potrai avere con te la macchina fotografica, perché è consentito scattare foto ma non potrai effettuare riprese video. Ricorda che all’ingresso un metal detector ispezionerà borse e zaini prima di entrare all’interno del palazzo e che l’ingresso, sul lato dell’Avenida Alameda dove c’è un’enorme bandiera cilena, è controllato. La porta d’ingresso potrebbe cambiare, ma te lo comunicheranno al momento della consegna del biglietto. Una volta completate le procedure d’ingresso, una guida ti accoglierà e inizierà a parlarti della storia del palazzo, con tappa in due cortili interni. Per raggiungere il palazzo potrai usare anche la metropolitana: la stazione più vicina è quella di La Moneda, sulla linea rossa 1.

Perché visitare il Palazzo della Moneta?

Sebbene si distinguano per la loro bellezza architettonica e per il loro retaggio culturale, i palazzi governativi tendono a essere lasciati fuori dagli itinerari di viaggio. Quindi, se stai ancora pianificando la tua visita a Santiago del Cile, non esitare a includere il Palazzo della Moneta. È aperto tutto l’anno e si possono programmare visite guidate che ti condurranno attraverso gli spazi più importanti di questa residenza presidenziale. Trovandosi proprio in centro il Palazzo della Moneta è vicino ad altri punti di interesse turistico ed è un’ottimo punto di partenza per visitareil quartiere Parigi-Londra, il Cerro Santa Lucía, la Plaza de Armas e la Casa di Pablo Neruda.

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Il trail in Giordania che ti fa sentire dentro il film Dune

Tra le imponenti pareti di arenaria rossa del Jebel Umm Ishrin e del Jebel Rum si estende una delle meraviglie naturali più affascinanti della Giordania: il Wadi Rum. Questo deserto spettacolare, che sembra uscito direttamente dal set del film Dune, noto per le sue immense distese di sabbia rossa e le montagne di arenaria che si ergono come fortezze, è stato fonte di ispirazione per avventure epiche e racconti leggendari.

Scenari cinematografici

Eppure, fino al 1917 questo luogo straordinario era praticamente sconosciuto al di fuori della regione. Fu il celebre archeologo e scrittore britannico Thomas Edward Lawrence, meglio noto come Lawrence d’Arabia, che lo attraversò durante la Rivolta Araba, a descrivere per la prima volta questo paesaggio surreale come “un enorme bastione rosso”. Decenni dopo, nel 1962, il deserto giordano divenne famoso grazie al film Lawrence d’Arabia, che lo fece scoprire al grande pubblico.

Prima di Lawrence, erano solo i beduini locali a conoscere intimamente queste montagne. Si arrampicavano sulle loro vette per cacciare lo stambecco e conoscevano ogni anfratto dei cayon vertiginosi scolpiti dal vento e dall’acqua, su cui risuona ancora oggi il fischio acuto dello storno, uno dei suoni tipici dell’altopiano di Hisma.

Negli ultimi decenni, il Wadi Rum ha attirato l’attenzione di registi di tutto il mondo, diventando lo scenario perfetto per film come Prometheus, Sopravvissuto – The Martian, Star Wars: L’Ascesa di Skywalker e, più recentemente, Dune. E così questo magnifico paesaggio, spesso paragonato a un pianeta alieno, ha visto crescere il numero di visitatori attratti dalla sua atmosfera surreale e dalla sua storia antica.

La creazione del Wadi Rum Trail

Nel febbraio 2023, riporta il sito BBC Travel, un nuovo percorso di trekking ha aperto una finestra ancora più intima su questo territorio: il Wadi Rum Trail. Si tratta di un itinerario ad anello di 120 km da percorrere in dieci giorni, attraversando alcuni dei luoghi più remoti e meno battuti del Wadi Rum, spingendosi nel cuore dell’area dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Frutto del lavoro di un team di escursionisti locali e britannici, il trail è un insieme di antichi sentieri beduini, piste per cammelli, rotte di contrabbando, percorsi di pastorizia e persino parte della vecchia via di pellegrinaggio verso La Mecca.

Tra i creatori del percorso c’è Ben Hoffler, un esperto di trekking che ha contribuito a tracciare sentieri simili in Egitto. Hoffler racconta a BBC Travel come Wadi Rum conservi un fascino particolare grazie alla sua maestosità naturale e alla cultura beduina ancora viva e profondamente radicata. A differenza delle aree limitrofe in Arabia Saudita, la comunità beduina di Wadi Rum mantiene molte delle tradizioni che l’hanno legata a queste terre per secoli.

La creazione del Wadi Rum Trail è stata pensata non solo per gli escursionisti, ma anche per la comunità locale. Come sottolinea a BBC Travel Tony Howard, un altro dei co-fondatori del trail, la presenza delle guide beduine arricchisce l’esperienza, permettendo ai viaggiatori di immergersi nelle storie e nelle tradizioni della regione. “Loro conoscono il territorio e le sue peculiarità come nessun altro”, afferma Howard, “e sono sempre di ottima compagnia.”

Gli antichi sentieri beduini

Il percorso, che parte da Jebel Umm Ishrin e ritorna al punto di partenza dopo dieci giorni di cammino, offre uno sguardo profondo su un paesaggio che, sebbene celebre, è ancora in gran parte inesplorato dai turisti. Oltre a scalare montagne come Jebel Birda e Jebel Rum, gli escursionisti attraversano canyon, dune e altipiani desolati, scoprendo antichi siti di sepoltura e incisioni rupestri millenarie.

Wadi Rum, con le sue dune rosse e le imponenti formazioni rocciose, non è solo un paesaggio da film. È un luogo intriso di storia, cultura e spiritualità, dove la natura e l’uomo convivono in un equilibrio fragile, oggi più che mai. Come sottolineato dall’antropologa Tatiana Haddad, il deserto è un ecosistema delicato e il turismo di massa rischia di comprometterne l’integrità.

Ma progetti come il Wadi Rum Trail offrono una speranza per il futuro, promuovendo un tipo di turismo sostenibile che non solo protegge l’ambiente, ma valorizza anche la cultura beduina. Percorrere questi antichi sentieri rappresenta un ritorno alle radici, un’esperienza di connessione profonda con la natura e con la storia millenaria di questo suggestivo angolo di Giordania.

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Il vero castello di Dracula esiste e non è in vendita: il castello di Bran

C’è il fascino del mistero, quello che ammanta alcuni luoghi donando loro una luce particolare. Poi c’è la valenza storica e architettonica, considerando che la sua realizzazione è avvenuta durante il Medioevo. E poi c’è la bellezza del paesaggio, di questo castello incastonato tra rocce e natura.

Il castello di Dracula (noto però con il nome di castello di Bran) è stato da tanto tempo individuato come il luogo in cui ha vissuto il sanguinario Vlad III, a cui potrebbe essersi ispirato Bram Stoker nella stesura del suo celebre romanzo, ed è una delle tappe che vanno segnate in un ideale diario di viaggio alla scoperta delle tante bellezze della Romania. Qui siamo nella regione della Transilvania, luogo ricco di roccaforti medievali e di natura spettacolare. E proprio da qui si gode di una vista che spazia sulla valle.

Un castello bellissimo, dotato di un fascino speciale e che legato a uno dei personaggi più affascinanti dei romanzi.

Castello di Bran, la sua storia e il legame con Dracula

Le sue torri, i boschi lussureggianti, la vista che si allarga sul territorio circostante: il castello di Dracula si trova in Romania vicino alla catena montuosa dei Carpazi, tanto è vero che è circondato da due massicci Bucegi e Piatra Craiului. Inoltre, si trova a poca distanza Brasov, città capoluogo del distretto.

La sua storia è davvero antica e si intreccia con quella di questo affascinante territorio: una prima costruzione può essere fatta risalire al 1211, quando venne realizzata una fortezza in legno da parte dei Cavalieri Teutonici. Abbandonata in seguito nel 1226.

È nel 1377 che il castello all’incirca come lo vediamo oggi (non ha subito grossi mutamenti nel corso del tempo) ha iniziato a essere realizzato: in un anno è stato eretto. Nel corso del tempo è stato abitato da diverse personalità: nel 1448 da Vlad III, nobile conosciuto come molto sanguinario. E colui che potrebbe aver ispirato il celebre Conte Dracula che infatti, nonostante l’autore del celebre romanzo abbia cercato di non creare assonanze con personaggi realmente esistiti, viene spesso associato a Vlad III, ed è il protagonista del romanzo di Bram Stoker che ne collocava il castello in Transilvania, su una roccia molto alta.

Da qui il collegamento tra il personaggio affascinante e sanguinario del romanzo e questo luogo che si trova in Transilvania. E, nonostante Dracula sia un personaggio immaginario, il richiamo di questi luoghi deriva anche dalla magia di provare a immaginarlo muoversi in questa struttura favolosa.

Tornando ai vari abitanti e alla storia del maniero: dopo Vlad III vi sono stati vari passaggi di proprietà, periodi in cui il castello di Bran è caduto in disuso e qualche intervento di rinnovamento. Nel 1920 è diventato la residenza dei sovrani del Regno di Romania.

Oggi è un museo e una delle location più visitate della Romania. Senza dubbio è una costruzione affascinante che fa ancora molto parlare di sé.

In Romania vi è il castello di Bran che ha ispirato quello di Dracula

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Il castello di Bran in Romania che pare aver ispirato quello di Dracula

Le voci di vendita del castello di Bran

Il Castello di Dracula è in vendita? Qualche anno si è diffusa la voce che questa antica magione, dal passato affascinante e di grande bellezza, fosse in vendita. Sembrava che l’obiettivo fosse quello di mantenerlo con la destinazione turistica attuale, ma che ci fosse la volontà di cedere la proprietà a un’altra persona (da diversi anni è nuovamente degli eredi legittimi: gli arciduchi Dominic, Maria – Magdalena ed Elisabeta, figli della principessa Ileana).

Notizia successivamente smentita e, infatti, negli anni non si è più accennato a un passaggio di proprietà e il Castello di Bran è rimasto nelle mani dei discendenti della famiglia reale.

La struttura era tornata a loro nel 2009, dopo che era stata confiscata alla principessa Ileana e alla sua famiglia nel 1948, dall’allora governo comunista.

Com’è il castello di Dracula

Ma com’è il castello di Dracula? A osservarlo da fuori sembra proprio uscito da una fiaba, sta a chi lo guarda decidere se a lieto fine oppure oscura: con le sue torri, la sua struttura imponente, che sembra fare da vedetta a tutto il territorio circostante, e il suo fascino.

Il casello di Bran si articola su quattro differenti piani ed è ricco di stanze e luoghi memorabili. Ci sono gli spazi che sono stati abitati dalla famiglia reale, ma ci sono anche le storie di paura: è dal 2020 che, infatti, si possono approfondire i miti e il folklore locale. Basta dirigersi al quarto piano della struttura per vistare la mostra permanente Una storia di paure in Transilvania che porta alla scoperta di sette personaggi fantastici e paurosi.

Il cortile del castello di Bran che potrebbe aver ispirato quello di Dracula

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All’interno del Il cortile del castello di Bran che potrebbe aver ispirato quello di Dracula

Programmare una visita qui significa immergersi alla scoperta delle tradizioni e dei miti di questo luogo affascinante e misterioso, conoscerne la storia e le leggende.

Si può mangiare nel ristorante del Castello, che è stato aperto nella Queen Maria’s Tea House ed è immerso nel verde: al suo interno si possono gustare piatti tipici e tè ed è aperto tutti i giorni. Così come è aperto tutti i giorni l’accesso al Castello di Bran: segnalano sul sito ufficiale della struttura che dal primo aprile al 30 settembre si può visitare il lunedì dalle 12 alle 18, oppure – a partire dal martedì e fino alla domenica – dalle 9 alle 18; dal primo ottobre e fino al 31 marzo, invece, è accessibile: il lunedì dalle 12 alle 16 e dal martedì alla domenica dalle 9 alle 16. Non mancano eventi pubblici che vengono segnalati sul sito ufficiale. Ma la location può essere scelta anche per eventi privati.

Un luogo che vale la pena inserire nelle tappe di un viaggio alla scoperta della Romania e della Transilvania, basti pensare che – solo nel 2023 – è stato raggiunto da più di 1 milione di visitatori. Ambientazione indimenticabile, storia e misteri, sono davvero attrattive a cui è impossibile resistere.

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Norient Express, il nuovo treno di lusso in arrivo in Norvegia

Si chiamerà Norient Express il nuovo treno di lusso che a partite dall’ottobre 2025 consentirà di scoprire il cuore della Norvegia vivendo un’esperienza immersiva tra le più esclusive e spettacolari d’Europa. Un progetto ambizioso che mira a coniugare l’eleganza del viaggio su rotaia con l’impegno per la sostenibilità ambientale, grazie a due treni elettrici all’avanguardia che percorreranno alcune delle tratte ferroviarie più affascinanti del mondo.

Un viaggio tra le meraviglie naturali norvegesi

Il Norient Express percorrerà un itinerario altamente scenografico di sei giorni che partendo dalla storica città costiera di Bergen, attraverserà la capitale Oslo e terminerà nella pittoresca Trondheim. Un percorso che è stato accuratamente progettato per mostrare i paesaggi mozzafiato della Norvegia, passando attraverso montagne innevate, laghi cristallini e rigogliose foreste. Il tragitto include le tratte di due delle ferrovie più popolari della Scandinavia, come la Ferrovia di Dovre e la Ferrovia di Bergen, celebri per le viste panoramiche sui suggestivi paesaggi naturali norvegesi.

Ogni tappa del viaggio offrirà una nuova prospettiva sulla bellezza incontaminata del paese, offrendo anche la possibilità di avvistare l’aurora boreale durante le notti più limpide. Il Norient Express non sarà quindi un semplice un mezzo di trasporto, ma un’opportunità per immergersi completamente nell’atmosfera magica della Norvegia.

Lusso e comfort senza compromessi

Capolavoro di eleganza e design, le carrozze hanno interni curati nei minimi dettagli per garantire il massimo del comfort e dello stile. I materiali scelti richiamano direttamente la natura circostante, con l’utilizzo di legni, pietre e tessuti che evocano le foreste e le montagne norvegesi. Gli interni, arredati in modo raffinato, offrono spazi accoglienti e lussuosi per un’esperienza di viaggio senza pari.

Fiore all’occhiello del Norient Express sarà la combinazione tra comfort e benessere. A bordo, i passeggeri avranno a disposizione una palestra attrezzata, ideale per chi desidera mantenersi in forma anche durante il viaggio, mentre un osservatorio panoramico consentirà di ammirare i paesaggi circostanti in tutta la loro magnificenza. Questa attenzione al benessere personale rende il viaggio non solo un’esperienza visiva, ma anche un momento di relax e cura di sé.

L’importanza della sostenibilità

Una delle caratteristiche distintive del Norient Express è l’impegno dei progettisti per la sostenibilità. I treni saranno alimentati interamente da energia elettrica, riducendo l’impatto ambientale e proponendo un modo di viaggiare ecologico, in linea con le crescenti tendenze del turismo internazionale. Un approccio che rende il Norient Express un simbolo di una nuova era del turismo ferroviario, dove il lusso si sposa con la responsabilità ambientale.

Le tappe principali del viaggio

Bergen, la città di partenza del Norient Express, è un gioiello storico situato sulla costa occidentale della Norvegia. Fondata nel 1070, è stata la capitale del Paese e continua a essere uno dei centri culturali e turistici più importanti. Nota come la “porta dei fiordi”, offre panorami mozzafiato e un ricco patrimonio culturale.
Tappa intermedia dell’itinerario, Oslo, la capitale, rappresenta una combinazione perfetta di storia, modernità e natura. La città vanta musei di fama internazionale, come il Munch Museum e il Museo delle Navi Vichinghe, oltre a spazi verdi incontaminati e una vivace vita notturna, che ne fanno una meta imperdibile.
Infine, Trondheim, la destinazione finale del viaggio, è una delle città più antiche e pittoresche della Norvegia. Famosa per la maestosa Cattedrale di Nidaros e per le sue case in legno, offre un’atmosfera unica e affascinante, oltre a essere il punto di partenza per infinite avventure verso il Circolo polare artico.

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Settimana nazionale dell’escursionismo del CAI tra le Dolomiti

Le Dolomiti saranno il meraviglioso scenario della 25esima edizione della Settimana nazionale dell’escursionismo del Club Alpino Italiano (CAI), uno degli eventi più attesi dagli appassionati di montagna. Dall’11 al 15 settembre, Auronzo di Cadore (Belluno) accoglierà oltre un migliaio di escursionisti e cicloescursionisti provenienti da tutta Italia e non solo, che potranno esplorare alcuni dei sentieri più affascinanti e panoramici delle Dolomiti.

Escursioni tra le montagne Patrimonio dell’Unesco

In programma ci sono ben 27 escursioni a piedi, anche su vie ferrate, e in bicicletta aperte a chiunque desideri vivere la montagna, indipendentemente dall’esperienza o dall’età. I percorsi attraversano luoghi iconici come le Tre Cime di Lavaredo, le Marmarole, il Sorapiss, il Cristallo e i Cadini di Misurina. Dalle alture più impervie ai sentieri più accessibili, la manifestazione si propone di coinvolgere escursionisti alle prime armi, famiglie con bambini, appassionati di ciclismo in montagna e persone con disabilità.

La base operativa dell’evento sarà la struttura “La Gregoriana”, situata nella foresta di Somadida, in una posizione privilegiata a pochi chilometri da Auronzo, da cui si possono raggiungere facilmente le Tre Cime di Lavaredo, Patrimonio dell’Umanità Unesco, uno dei simboli delle Dolomiti.
“Ogni anno la Settimana nazionale rappresenta il punto di riferimento per tutto l’escursionismo Cai, durante la quale camminare e pedalare sui sentieri, arricchendosi, socializzando gli uni con gli altri e scambiandosi buone pratiche ed esperienze di frequentazione sostenibile dei territori montani”, afferma Laura Colombo, Vicepresidente generale del Cai con delega all’escursionismo. “L’edizione 2024 ci porterà sulle Dolomiti, territorio da conoscere e frequentare con consapevolezza, rispettando l’ambiente e immergendosi in una cultura che affonda nei secoli”.

Gli eventi in programma

Tra gli appuntamenti più attesi della settimana spiccano vari raduni tematici, a cominciare dal Raduno nazionale seniores, l’11 settembre, giunto alla quinta edizione, che coinvolgerà circa 350 partecipanti Over 65 in cinque escursioni appositamente studiate per questa fascia di età.
Parallelamente, inizierà anche il Raduno nazionale Giovani, che vedrà persone sotto i 40 anni impegnate in un percorso di tre giorni lungo il Marmarole Runde, un anello panoramico che abbraccia tutto il gruppo montuoso delle Marmarole.

Dal 12 al 14 settembre si svolgerà il 16esimo Raduno nazionale cicloescursionismo, con circa 50 appassionati di mountain-bike che affronteranno percorsi differenziati per difficoltà e dislivello. Il 14 settembre sarà invece la giornata dedicata al primo Raduno nazionale Family Cai, pensato per le famiglie, che prevede un’escursione sui Cadini di Misurina con una sessantina di partecipanti tra adulti e bambini, che vivranno un’esperienza all’insegna del divertimento e della scoperta della montagna.

Accessibilità in montagna

Uno dei momenti più significativi della settimana sarà rappresentato dal Raduno nazionale di escursionismo adattato, previsto per il 14 e 15 settembre, rivolto alle persone con disabilità motoria o cognitivo-comportamentale, che non possono camminare autonomamente, e ai loro accompagnatori. Il sabato pomeriggio si terrà un incontro-dibattito sull’accessibilità dei sentieri dolomitici, un tema di grande importanza per rendere la montagna un luogo aperto a tutti.

La domenica, i partecipanti potranno cimentarsi in escursioni sui sentieri attrezzati con ausili fuoristrada, permettendo così anche a chi ha ridotta mobilità di godere delle bellezze naturali delle Dolomiti. A questa iniziativa sono attese circa 400 persone, compresi gli accompagnatori, in un’esperienza di inclusione e condivisione.

Appuntamenti culturali

Oltre alle escursioni, la Settimana dell’escursionismo del CAI prevede una serie di appuntamenti culturali, scientifici e divulgativi che si terranno ogni sera presso La Gregoriana. Nel dettaglio, l’11 settembre sarà presentato il progetto “Villaggi Montani del CAI”, mentre il giorno successivo sarà dedicato a un approfondimento sulle Dolomiti come musei all’aperto della Grande Guerra.

Il 13 settembre, si terrà un incontro dedicato alla figura della donna in montagna, con un excursus storico e antropologico; mentre il 14 settembre, la scrittrice Cristine Noacco presenterà il suo libro “Dolomiti. Alte vie per l’anima”. Per tutta la durata dell’evento, si potranno ammirare le suggestive immagini di Lando Arbizzani esposte nelle mostre fotografiche “Dolomiti Unesco” e “Dolomiti a volo d’aquila”.