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Grecia alternativa: queste le mete più popolari

Con l’aumento della folla turistica e dei prezzi nelle destinazioni più amate della Grecia, come Mykonos e Santorini, per citarne due, soprattutto durante l’alta stagione estiva, i viaggiatori hanno cominciato a guardarsi attorno per cercare luoghi meno noti. Il territorio ellenico è talmente bello che rinunciarci è quasi impossibile: ecco perché uno studio condotto da Mabrian in collaborazione con Mindhaus ha evidenziato un cambio di rotta verso mete diverse dalle solite.

Seppur l’Attica, la regione in cui si trova Atene, resti tra le più gettonate, dallo studio è emerso un interesse sempre maggiore per isole come Lesbo e Chio, che hanno registrato un aumento di arrivi del 78,8% e del 65,2% rispetto all’anno precedente. Anche il Peloponneso attira sempre più europei, insieme alla costa della Tracia e al Monte Olimpo. Qui vi raccontiamo queste nuove mete popolari per ispirarvi a organizzare un viaggio in una Grecia alternativa.

Le isole di Lesbo e Chio

Cominciamo il nostro viaggio alla scoperta della Grecia alternativa partendo dalla terza isola più grande, Lesbo. Contraddistinta da una rara bellezza naturale, qui vi ritroverete circondati da meraviglie architettoniche, da foreste pietrificate, da città medievali fortificate e da un clima mediterraneo che invita al relax. In passato famosa per la sua intensa attività culturale (qui nacquero Alceo e Saffo, due dei maggiori esponenti della lirica greca arcaica), oggi rappresenta la meta perfetta per chi desidera una vacanza tra mare, storia e prelibatezze gastronomiche uniche preparate secondo lo spirito greco più autentico.

Se Lesbo è un’isola conosciuta, anche solo per l’immaginario culturale legato al suo nome, quella di Chio resta ancora un segreto per la maggior parte dei viaggiatori. Eppure, soprattutto durante l’occupazione dell’Impero Ottomano, rappresentava un luogo fondamentale per la fornitura di mastice, ancora oggi tra le produzioni principali in tantissimi villaggi dell’isola. Qui potrete andare alla scoperta di Patrimoni UNESCO come il Monastero di Nea Monì o rilassarvi sulle sue spiagge, tra cui una di sabbia nera chiamata Mavra Volia.

Lesbo Grecia

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Case tipiche nella città di Agiasos, Lesbo

Peloponneso, un viaggio tra spiagge e mitologia

Bellezze naturali e mito si incontrano offrendo ai viaggiatori esperienze uniche: siamo nel Peloponneso, dove si respira storia e cultura in ogni angolo. La penisola, infatti, era abitata fin dalla preistoria e deve il suo nome al mito di Re Pelope. È qui che fiorì la civiltà micenea, la prima grande civiltà della Grecia, ed è sempre su queste terre che sono stati ospitati i primi Giochi Olimpici, organizzati a Olimpia nel 776 a.C. E poi c’è la mitologia, la ciliegina sulla torta capace di creare l’atmosfera perfetta: basti pensare a città come Kardamyli, così bella che Agamennone la offrì ad Achille per attirarlo e convincerlo a combattere durante la guerra di Troia.

Avrete capito, quindi, che il Peloponneso è un vero e proprio museo a cielo aperto. Qui avrete l’opportunità di visitare il Patrimonio UNESCO rappresentato dall’Antica Micene, regno di Agamennone, con la sua Porta dei Leoni e le mura ciclopiche. L’Antico teatro di Epidauro, dove in estate vengono organizzate rappresentazioni teatrali, o Corinto, dove la leggenda narra si siano rifugiati Giasone l’argonauta e Medea. Potremo andare avanti all’infinito!

Nel Peloponneso non mancano le spiagge, così da soddisfare chiunque desideri organizzare un viaggio dove relax e piacere della scoperta si uniscono in un mix indissolubile. Le imperdibili sono sicuramente Sarakiniko e Voidokilia, oltre che Kardhamili e Karathona.

Spiaggia Peloponneso

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La spiaggia di Sarakiniko nel Peloponneso

La costa della Tracia e il Monte Olimpo

Tra le regioni meno visitate della Grecia, ma che sta cominciando a interessare i viaggiatori, c’è sicuramente la Tracia. Questa è la meta perfetta per chi desidera trascorrere il tempo all’aria aperta alla scoperta di paesaggi incontaminati, come i rilievi dei Monti Rodópi, i quali segnano il confine con la Bulgaria. Si tratta di un’area molto interessante anche dal punto di vista culturale perché composta da circa 25 villaggi abitati da una popolazione unica di musulmani che parlano greco, bulgaro e turco. Gli appassionati di birdwatching, invece, potranno ammirare gli uccelli migratori nella Riserva Forestale di Dadiá e nel Delta dell’Évros, sulla costa egea, mentre dalla città di Alexandroúpoli è possibile salire su un traghetto e raggiungere l’isola di Samotracia.

Infine, un’altra meta che sta cominciando a riscuotere successo è il Monte Olimpo. La leggendaria montagna che, secondo la mitologia, è stata casa degli dei è oggi la destinazione perfetta per chi ama il turismo attivo. Qui si trovano un parco nazionale e una riserva protetta dall’UNESCO, oltre che villaggi dove immergersi nelle tradizioni tipiche di questa parte della Grecia. Le attività da fare in quest’area sono tantissime come trekking, mountain bike, equitazione, arrampicata su roccia, parapendio o 4×4 lungo sentieri sterrati.

Da inserire nel vostro itinerario ci sono sicuramente il villaggio di Litochoro, punto di partenza per le avventure sul Monte Olimpo, e il sito archeologico di Dion, il santuario dedicato a Zeus e il più sacro per il re Filippo II e per suo figlio Alessandro Magno nel IV secolo a.C.

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Malta a settembre (o ad ottobre), perché è il periodo più bello per una vacanza

Malta è un affascinante arcipelago immerso in un limpido mar Mediterraneo che si estende tra due continenti: Europa e Africa. Una sorta di nodo di passaggio fra Oriente e Occidente ma anche uno dei Paesi più piccoli e densamente popolati al mondo. Molto amato dai turisti di tutte le età, offre ben 3000 ore di sole all’anno tanto da essere internazionalmente conosciuto come località turistica per lo svago e, soprattutto, per la cultura. Non a caso è il mese di settembre, insieme a gran parte di quello di  ottobre, uno dei migliori periodi dell’anno per visitarlo.

Perché andare a Malta a settembre (o ad ottobre)

Secondo i dati Eurostat, nel 2023 Malta è stata la destinazione con la più alta crescita in Europa di notti trascorse dai turisti. Molti di questi l’hanno raggiunta in piena estate per via del suo mare limpido e le sue città ricche di storia. Ma la verità è che settembre (insieme ad ottobre) è il mese che segna la fine di questa bella stagione facendo calare, contemporaneamente, il numero di visitatori: è sicuramente più facile trovare posto in spiaggia, nei gustosi ristoranti, prenotare un’escursione e fare meno fila per scoprirne le meraviglie.

Ma non è di certo tutto, perché c’è anche il clima a rendere una visita a Malta a settembre ancor più piacevole: il caldo torrido tipico di luglio e agosto (quasi) non c’è più, e le temperature piacevoli consento di fare un bel bagno in mare e poi andare a visitare i vicoli delle sue città storiche.

Maltal le città

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Paesaggi urbani di Birgu e Senglea

Com’è possibile intuire, a ridursi sono anche i prezzi e questo è di certo un elemento da non sottovalutare: si può scegliere di risparmiare, oppure di spendere qui soldi per fare delle escursioni ed esperienze che in alta stagione sarebbero state più o meno inaccessibili.

Tutto, poi, è più puro e autentico: gli abitanti in questo periodo riprendono la loro vita quotidiana, i loro spazi, regalandoci e il mare è più limpido e pulito e uno scorrere del tempo più vero. Infine i tanti eventi che, tra settembre e ottobre, sono davvero numerosi e imperdibili.

Scopri tutte le attività che puoi fare a Malta a settembre

Gli eventi da non perdere a Malta a settembre e ottobre

Elencare tutti gli eventi che prendono vita a Malta a settembre e a ottobre è pressoché impossibile. Tuttavia, ci sono alcuni davvero imperdibili e che senza ombra di dubbio da soli valgono il viaggio:

  • 8 settembre, Festa della Vergine o Festa della Vittoria: si celebra tradizionalmente la fine dell’assedio ottomano nel 1565, l’occupazione francese del 1800 e la fine della guerra con l’Italia nel 1943. Una giornata ricca di appuntamenti e spettacoli in tutto l’arcipelago;
  • Malta Pride: settembre è spesso anche il mese del Malta Pride, ovvero la marcia (e non solo) dell’orgoglio LGBTQIA+;
  • Levant Gozo Festival: si tratta di un tipico festival dell’isola che si tiene per celebrare la fine stagione;
  • 21 settembre, Festa dell’indipendenza: era il 1964 e i maltesi ottennero l’indipendenza dal Regno Unito, diventando finalmente uno Stato indipendente. Per questo motivo, si celebra tale ricorrenza con festeggiamenti sparsi per tutta l’isola;
  • Malta International Folk Festival: kermesse di musica e danza popolare;
  • Festival Mediterranea: l’evento che celebra cultura e storia mediterranea dell’isola tra le vie dell’incantevole Gozo;
  • End of Summer Festival: musica dal vivo, camion di cibo, intrattenimento per bambini e una varietà di eventi ecosostenibili;
  • Birgu Festival: la città viene completamente illuminata da migliaia di candele.

Le città da vedere a Malta tra settembre e ottobre

Il periodo di settembre ed ottobre è caratterizzato da un progressivo abbandono dello scirocco, permettendo una visita ancor più intensa e approfondita delle varie (e bellissime) cittadine che impreziosiscono il territorio di Malta.

La Valletta, Capitale di Malta

La Valletta, Capitale di questo affascinante arcipelago, è senza ombra di dubbio una delle tappe da fare a Malta: non verrete di certo delusi. Dalle dimensioni ridotte, vanta ben 7.000 anni di storia che si possono respirare ed ammirare in tutta tranquillità tra le viuzze del centro storico che è stato persino dichiarato patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO.

La Valletta, Malta

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Veduta aerea di La Valletta

Questa bellissima Capitale viene chiamata anche la Città-fortezza, grazie a una serie i bastioni a picco sul mare da cui è protetta.  Tra le attrazioni da non perdere segnaliamo la Cattedrale di St. John, con due opere di Caravaggio, e gli Upper Barrakka Gardens, giardini curati e silenziosi.

Vai alla scoperta de La Valletta con un interessante tour guidato a piedi

M’dina, l’antica Capitale di Malta

M’dina è caratterizzata da un fascino irresistibile, anche perché è l’antica Capitale di Malta. Denominata anche la città silente (con tanti di cartelli appesi sui muri dei palazzi che invitano al silenzio), è un susseguirsi di viuzze e palazzi nobiliari che prendono vita in un’atmosfera che catapulta a metà tra Barocco e Medioevo. Tra le meraviglie da visitare citiamo la sua Cattedrale di San Paolo, eretta nel 1600, e il Palazzo Falson, la dimora normanna più antica della città.

Rabat, antica residenza delle nobili famiglie maltesi

Si trova al confine con M’dina e in passato era “utilizzata” come residenza delle nobili famiglie maltesi. Oggi Rabat è anche la sede di conventi di frati Domenicani, Agostiniani e Francescani che ancora adesso vivono qui. Da visitare assolutamente sono la Villa Romana e le catacombe di San Paolo che, secondo la leggenda, si rifugiò proprio qui dopo un naufragio avvenuto nel 60 d.C.

Senglea, Cospicua e Vittoriosa, le Tre Città

Di fronte a La Valletta sorgono tre affascinanti città fortificate, Senglea, Cospicua e Vittoriosa (o Birgu), che permettono di conoscere a fondo la storia di questo arcipelago a pochi chilometri di distanza dalla Sicilia. Comunemente denominate le “Tre Città di Malta”, sono state edificate dai Cavalieri dell’Ordine di Malta tanto che le loro tracce sono ancora presenti in numerosi edifici.

Tra templi, ipogei e siti archeologici

La storia, da quella più antica fino all’era moderna, è praticamente visibile in ogni angolo di Malta. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che le isole dell’arcipelago vantano un gran numero di templi e siti archeologici risalenti a varie epoche, tra cui 7 templi megalitici unici e alcuni interessanti ipogei. Ecco i migliori da visitare tra settembre e ottobre:

  • Ipogeo di Ħal Saflieni: struttura preistorica sotterranea situata a Paola che si pensa sia stato iniziata attorno al 4.000 a.C. ( più vecchia di Stonehenge e delle Piramidi). Dalla funzione effettiva mai stata chiarita, è interamente scavato nella roccia, scendendo per più di dieci metri di profondità;
  • Complesso Preistorico di Ħal Tarxien: situato nell’omonimo villaggio, risale al Neolitico e si tratta di un sito Patrimonio UNESCO che rappresenta il più grande sito preistorico di tutte le isole maltesi;
  • Parco Archeologico di Ġgantija: con ben 5.500 anni di età, è un susseguirsi di megaliti lunghi ben 5 metri e pesanti oltre 500 tonnellate, al punto che in passato le persone credevano che fossero stati costruiti dai giganti;
  • Templi di Kordin III :gruppo di templi megalitici risalenti alla fase Ġgantija di Malta (3600-3300 a.C.);
  • Catacombe di Tal-Mintna: nelle viscere della terra che sostiene il villaggio di Mqabba,  sono un insieme di camere funerarie paleocristiane risalenti al 4 d.C..

Arriva al cospetto di queste meraviglie antiche di Malta a bordo di un Hop-on Hop-off Bus

Settembre e ottobre al mare, tutto il meglio di Malta

Malta è formata da 11 isole, tre delle quali sono le maggiori e da scoprire assolutamente: la stessa Malta, poi Gozo e infine Comino. Senza ombra di dubbio, uno dei modi migliori per conoscerle è facendo un tour in catamarano poiché consente di trascorrere una fantastica giornata facendo soste in luoghi da brividi e affacciandosi su un mare dalle mille sfumature di blu. E a settembre e ottobre, ovvero quando l’affluenza turistica è inferiore rispetto all’alta stagione, sembra quasi di navigare in un quadro.

Blue Hole, Gozo

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Il misterioso Blue Hole di Gozo

Altri viaggiatori preferiscono invece optare per un tour di un’intera giornata in quad e poi in barca privata. Qualunque sia la vostra scelta, quel che è certo è che non rimarrete delusi dalle bellezze naturali di queste isole.

Grotta di Calipso, sull’isola di Gozo

Gozo è un tesoro sia dl punto di vista storico che naturalistico, e quanto appena detto si può verificare presso la Grotta di Calipso. Si tratta di una meraviglia creata da Madre Natura piena di leggende: proprio qui la Ninfa Calipso tenne prigioniero Ulisse per sette anni. Da queste parti il visitatore si trova al cospetto di un piccolo antro da cui si ammira un panorama emozionante sulla baia.

La Blue Lagoon di Comino

La Blue Lagoon di Comino è il paradiso all’improvviso: è una spettacolare baia lambita da acque trasparenti piene di pesciolini. Ideale per gli amanti delle immersioni subacquee e dello snorkeling, consente di raggiungere a nuoto anche la piccola isola di Cominotto, che si può esplorare a piedi. In sostanza, una gita di un giorno alla Laguna Blu è una di quelle cose che devi fare assolutamente.

Blue Grotto, bellezza incredibile

Altrettanto affascinante è la Blue Grotto, da molti considerato uno degli angoli più incantevoli di tutta Malta. È un’affascinante caverna marina lambita da acque azzurre che tra i suoi fondali cela anche il relitto di una nave libica affondata nel 1998.

Blue Grotto, Malta

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Tutto il fascino della Blue Grotto

Scogliere di Dingli, fortezza naturale

Sorgono a circa 13 chilometri di distanza da La Valletta e permettono di ammirare un panorama spettacolare e dislivelli sensazionali. Ideale è il momento del tramonto, forse uno dei più emozionanti di tutto l’arcipelago.

La piscina naturale di St Peter’s

La piscina naturale di St Peter’s prende vita a Marsaxlokk e si distingue per essere una splendida insenatura rocciosa nascosta che vale la pena conoscere.

Blue Hole, paradiso per le immersioni

Il Blue Hole sorge sulla costa occidentale di Gozo ed è un sogno che si avvera, soprattutto per gli amanti delle immersioni: è noto per essere una delle dieci migliori location in Europa. Ad una prima occhiata sembrerebbe una grotta, ma la verità è che a circa 60 metri di profondità qui vive di tutto: aragoste, murene, grosse cernie e conformazioni rocciose attraverso i quali i subacquei possono nuotare.

Immergiti con un istruttore professionista nelle magnifiche acque di Gozo

Le spiagge più belle dell’arcipelago

Infine le spiagge più belle delle isole maltesi, che a settembre e ottobre diventano oasi di pace e bellezza grazie a una ridotta presenza turistica:

  • Golden Bay: tra le più popolari e frequentate dell’arcipelago per via delle acque cristalline, sabbia dorata e spiaggia attrezzata. Priva di scogli, è particolarmente adatta anche per i bambini;
  • Gnejna Bay: è racchiusa tra due enormi scogliere tanto da essere particolarmente riparata dal vento e dalle correnti;
  • Ramla Bay: tradotto vuol dire spiaggia rossa ed è un luogo dove la bellezza del mare si unisce alla mitologia poiché sorge a poca distanza dalla Grotta di Calipso;
  • Wied Il-Ghasri: una sorta di canyon che impreziosisce Gozo e dove l’acqua è pulita con riflessi turchesi;
  • Paradise Bay: è racchiusa tra due promontori ed è caratterizzata da sabbia dorata e massi rocciosi;
  • Ghajn Tuffieha: sabbia dorata e acque trasparenti fanno da sfondo a una distesa di macchia mediterranea piena di sentieri ben segnalati.
Ghajn Tuffieha, Malta

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Ghajn Tuffieha, spettacolo di Malta
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Ryanair, nuova promozione flash attiva solo per 24 ore

Chi ha detto che la fine dell’estate deve necessariamente coincidere con la fine dei viaggi? Sicuramente non la compagnia Ryanair che proprio oggi, in data 10 settembre, ha lanciato una nuova offerta dedicata a chi ha sempre la valigia pronta per partire verso nuove avventure. Grazie a questa promozione flash, avete 24 ore a disposizione per acquistare i vostri biglietti a partire da 16.99 euro, una tariffa incredibilmente vantaggiosa che vi permetterà di raggiungere le mete che sognate nei mesi di ottobre e novembre.

L’offerta, che terminerà alla mezzanotte di stasera, è valida su tutto il network Ryanair che conta ben 235 località, dalle mete di mare per non perdere l’abbronzatura anche in autunno alle destinazioni perfette dove godersi il foliage o l’atmosfera tipica di Halloween. Siete pronti a fare le valigie? Scopriamo insieme alcune delle destinazioni più interessanti dove andare in questo periodo.

Da Milano Bergamo a Londra

Se esiste un posto perfetto dove trascorrere Halloween, questo è sicuramente Londra, soprattutto per i fan di Harry Potter. Dal 13 settembre al 10 novembre 2024, infatti, potrete celebrare una delle feste più belle dell’anno presso il Warner Bros Studio Tour, situato proprio nella capitale inglese, durante la funzione di Arti Oscure. Entrate negli iconici set della serie cinematografica e lasciatevi avvolgere dagli ambienti spettrali creati per l’occasione.

Grazie a quest’evento potrete vivere Halloween nei panni di uno studente di Hogwarts ed entrare nella Sala Grande con oltre 100 zucche sospese, proprio com’è stato mostrato nel primo film della saga, Harry Potter e la Pietra Filosofale. E se non riuscite a trovare i biglietti, non preoccupatevi: Londra offre tante altre possibilità per festeggiare Halloween come il The London Ghost Bus Tours o il Jack the Ripper Ghost Walks, il tour sulle tracce di Jack lo Squartatore.

Da Bologna a Fez, Marocco

Preferite una meta al caldo? Da Bologna partono voli a prezzi convenienti con destinazione Fez, in Marocco. Fez, la più antica delle città imperiali del paese, è ipnotica e ha consolidato nel corso dei millenni il suo status di capitale culturale, spirituale e intellettuale. Il cuore della città continua a essere la nona-secolare Fes el Bali (Vecchia Fez), che con l’adiacente Fes el-Jdid (Nuova Fez), fondata sotto la dinastia Marinide nel 1276, forma la Medina di Fez, una delle più grandi zone urbane senz’auto del mondo. Per giostrarvi tra le sue vie labirintiche consigliamo di affidarvi a una guida locale che vi porterà alla scoperta dei suoi segreti e dei suoi luoghi più belli come la Madrasa Bou Inania, il mausoleo di Moulay Idriss II o i giardini di Jnan Sbil.

Verso mete all’insegna della musica

L’offerta flash di Ryanair permette ai fan dei The Beatles di raggiungere Liverpool e scoprire la città sulle orme dei Fab Four. Liverpool, che in passato rappresentava uno dei luoghi più poveri dell’Inghilterra, incarna oggi un’energia unica e vibrante, in grado di affascinare e incantare chiunque la visiti. Oltre a offrire luoghi di interesse storico e architettonico, è indissolubilmente legata alla storia dei The Beatles: qui potrete partecipare a diversi tour che vi porteranno alla scoperta del famoso Cavern Club, dove il gruppo si è esibito nei primi anni ’60, di Penny Lane e Strawberry Field.

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Arriva il foliage, ma in questa famosa città gli influencer non sono ben voluti

L’arrivo dell’autunno porta con sé uno degli spettacoli naturali più attesi dell’anno: il foliage. Tuttavia, in una cittadina del Vermont questa suggestiva esplosione di colori sta causando non pochi problemi. Pomfret, una comunità rurale di appena 900 abitanti, riporta il sito BBC Travel, è diventata negli ultimi anni meta di un turismo sfrenato, alimentato in particolare dagli influencer sui social media. Le strade del paese, solitamente tranquille, si trasformano in autunno in un flusso costante di auto provenienti da fuori stato, che bloccano il traffico per ottenere lo scatto perfetto del tipico paesaggio autunnale.

La fattoria diventata virale sui social

Conosciuto per la sua bellezza e tranquillità bucolica, il paese è un piccolo gioiello incastonato tra dolci colline, fattorie e fitti boschi. Howe Hill Road, la strada principale che attraversa la località, offre panorami mozzafiato che spaziano dai campi verdi agli alberi dai toni accesi del rosso e dell’arancione.

Uno dei luoghi più fotografati è Sleepy Hollow Farm, una proprietà privata di 115 acri che negli ultimi anni è diventata virale sui social. Il suo viale incorniciato da imponenti aceri vermigli ha attirato migliaia di “leaf-peepers”, i turisti appassionati di foliage, contribuendo a fare di Sleepy Hollow uno dei luoghi più fotografati dello stato.

Ma dietro queste immagini perfette si nasconde una realtà decisamente meno poetica. Negli ultimi anni, il numero di visitatori è diventato ingestibile, creando tensioni tra turisti e residenti locali. Da quanto si apprende da BBC Travel, Deborah Goodwin, coordinatrice delle mostre all’Artistree Community Arts Center di Pomfret, ha dichiarato che la situazione è fuori controllo.

Influencer e turisti non rispettano i divieti, oltrepassano cancelli con cartelli di “Proprietà privata”, si cambiano d’abito in mezzo alla strada per realizzare scatti diversi e, in alcuni casi, lasciano rifiuti e persino escrementi lungo la strada. “È stato un disastro”, ha detto Goodwin. “I residenti si sono rivolti al governo locale chiedendo un intervento.”

Le contromisure dei residenti

Nel 2022, le autorità hanno temporaneamente trasformato la strada che porta a Sleepy Hollow in un senso unico, ma questo non è bastato a scoraggiare i turisti. Nel 2023, i cittadini di Pomfret hanno allora tentato un nuovo approccio, lanciando una campagna di crowdfunding su GoFundMe per raccogliere fondi necessari a chiudere le strade durante la stagione del foliage.

La raccolta ha avuto successo, con oltre 22.000 dollari donati. Le autorità locali hanno quindi deciso di chiudere le strade a partire dal 23 settembre fino al 15 ottobre, permettendo l’accesso solo ai residenti. Com’era prevedibile, la decisione ha suscitato aspre critiche da parte di molti turisti, alcuni dei quali avevano percorso grandi distanze per scattare la “foto perfetta”.

Lo sceriffo della contea di Windsor, Ryan Palmer, ha spiegato a BBC Travel che il problema non riguarda solo il rispetto delle proprietà private, ma anche la sicurezza pubblica. La strada che conduce a Sleepy Hollow non è progettata per gestire un traffico così intenso, e nei picchi di affluenza gli accessi per i mezzi di soccorso erano bloccati. “Non era possibile far passare un’ambulanza o un camion dei pompieri”, ha dichiarato Palmer.

La situazione delle vicina Woodstock

A differenza di Pomfret, la vicina città di Woodstock, ben più attrezzata per il turismo di massa, accoglie migliaia di visitatori in autunno. Le sue strade, fiancheggiate da negozi e ristoranti, pullulano di turisti che si godono l’atmosfera festosa. Qui il turismo è da decenni una risorsa fondamentale, e l’economia locale dipende dai visitatori. Ma quello che funziona a Woodstock non è necessariamente adatto anche a Pomfret.

In un periodo in cui città come Venezia stanno adottando misure drastiche per limitare il turismo e ristoranti alla moda bandiscono influencer e telefoni, Pomfret si unisce alla lista delle comunità che lottano contro l’overtourism. Tuttavia, questa battaglia ha un costo: le chiusure stradali non solo richiedono un grande impiego di forze dell’ordine, ma sono anche costose. Palmer ha stimato che i residenti di Cloudland Road abbiano speso circa 10.000 dollari per segnaletica e pattuglie.

Per ora, sembra che i residenti abbiano vinto questa battaglia, ma il futuro resta incerto. Qualcuno ha proposto di introdurre un sistema di prenotazione per gestire il flusso di visitatori, ma nessuna decisione definitiva è stata presa. Quello che è certo è che Pomfret desidera accogliere i turisti, ma a patto che rispettino il luogo e i suoi abitanti.

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Vacanze in Tanzania: cosa vedere e quale periodo scegliere

Sono luoghi che sembrano appartenere a un altro mondo, quelli che caratterizzano la Tanzania. Un Paese dove i colori si fanno più vividi ed il paesaggio è un incantevole unione tra terra e mare, ma anche tra uomo, animali e natura incontaminata.

Se il vostro viaggio dei sogno prevede di raggiungere queste incantevoli terre dell’Africa Orientale, qui trovate alcuni consigli che possono chiarire i principali dubbi sulla programmazione della vacanza: qual è il clima e il periodo migliore per andare in Tanzania? E quali luoghi valgono veramente la pena di essere visti (e vissuti)?

Tanzania: clima e temperature

Chi ci è stato ha assicurato di aver provato quella nostalgia che viene chiamata “mal d’Africa“, al proprio ritorno, proprio come cantava Franco Battiato tra le note di una sua celebre canzone. Meravigliosa e suggestiva la Tanzania è un mondo di tesori da scoprire, che offre una diversità di ambienti e di climi che la rendono ancor più attrattiva, anche se è bene informarsi prima della partenza per scegliere il periodo e il luogo migliore in base al tipo di viaggio che si ha intenzione di intraprendere.

La Tanzania, affacciata sull’Oceano Indiano in corrispondenza dell’arcipelago delle Seychelles e a nord delle Isole Comore, si trova poco più a sud dell’Equatore e tra i due tropici. È per questo che presenta un clima tropicale, influenzato però dall’altitudine. Alcune aree, infatti, sono più elevate di altre, presentando così temperature diverse: gli altipiani (come il Parco Nazionale di Ngorongoro) e le zone di montagna (come il Kilimanjaro), godono di temperature più basse rispetto alla media nazionale, toccando anche i 10° in inverno, oltre a un tasso di umidità inferiore rispetto a pianure, zone costiere ed isole.

Le stagioni in questo territorio africano sono differenti da quelle a cui siamo abituati in Europa, ovvero l’estate opposta all’inverno. La distinzione principale qui è tra la stagione verde (da metà novembre a metà maggio) e la stagione secca (da metà maggio a metà novembre, con temperature che si attestano attorno dai 25°C ai 31°C). Ma anche al loro interno presentano periodi piovosi che spezzano tali stagioni, creando quindi quelle che vengono chiamate la stagione delle piogge breve e la stagione delle piogge lunga. La prima, chiamata Vuli, va generalmente da metà ottobre all’inizio di dicembre, con rovesci deboli e poco frequenti, mentre la seconda, la stagione delle piogge lunga (Masikatra) va da fine marzo ai primi di giugno ed è quella soggetta ai monsoni, grandi a frequenti rovesci soprattutto nelle ore pomeridiane.

Alla scoperta dei grandi parchi nazionali della Tanzania

La Tanzania è la patria dei parchi nazionali: se ne contano ben sedici in questo Paese in cui il 30% del territorio è tutelato all’interno di aree naturali protette. I parchi nazionali più famosi? Il Parco del Serengeti, la riserva naturale di Ngorongoro, il Tarangire National Park e il Parco Nazionale del Kilimangiaro.

Il Parco Nazionale del Serengeti permette di assistere, nei mesi che vanno da fine dicembre a marzo, allo spettacolo della Grande Migrazione, la transumanza della fauna selvatica che si sposta verso sud. Si possono ammirare anche gli spostamenti degli gnu tra maggio e settembre, o ancora le nascite vicino alle pianure Ndutu, a febbraio.

Parco nazionale del Serengeti, in Tanzania

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Parco nazionale del Serengeti, Tanzania

Anche la Riserva naturale di Ngorongoro merita una visita (durante tutto l’anno). Sorge vicina al Kilimangiaro e presenta un grande cratere vulcanico al cui interno si trova un lago, ed è la casa di elefanti e rinoceronti neri. Tanti non rinunciano anche a fare percorsi naturalistici sui pendii della montagna più alta dell’Africa, ovvero il Kilimangiaro.

Non mancano poi i safari al Parco nazionale del Tarangire, nella Tanzania settentrionale, caratterizzata da secolari baobab e popolata da branchi di elefanti e, durante la stagione secca, anche da bufali, giraffe, gazzelle, leoni e ghepardi.

Altri preziosi parchi nazionali protetti sono: Lake Manyara National Park, Riserva di caccia del Selous, Ruaha National Park e Mikumi National Park. Nella regione occidentale del Paese si trova anche il Parco nazionale del Gombe Stream, fondato per la tutela e lo studio degli scimpanzé.

Cratere Ngorongoro, parco della Tanzania

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Riserva naturale Ngorongoro, Tanzania

Zanzibar e le altre spiagge della Tanzania

Non si può nominare la Tanzania senza che la mente vada subito a Zanzibar. La costa di questa perla africana è un tripudio di spiagge paradisiache e isolette altrettanto splendide in cui trascorrere piacevoli momenti di puro relax in ambientazioni dalle mille e una notte.

Zanzibar, tra queste, è la regina indiscussa: splendide spiagge con acque turchesi e sabbia bianchissima, caratterizzata da un pittoresco centro storico. Il luogo perfetto per immersioni subacquee, per fare snorkeling e per nuotare insieme ai delfini.

Zanzibar, paradiso terrestre in Tanzania

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Zanzibar, Tanzania

Ma ci sono altre isolette che non hanno nulla da invidiare alla più celebre Zanzibar (che in realtà si chiama Unguja e che prende il nome dall’arcipelago di Zanzibar essendo quella principale): sono le isole di Mafia, angolo di paradiso a soli 25 km dalla costa del continente africano, e Pemba, il cui entroterra è ricco di piantagioni di chiodi di garofano e noci di cocco.

Altre località frequentate dai numerosi turisti che scelgono la Tanzania come meta per le loro vacanze sono Dar Es Salam, corrispondente alla città principale del Paese, Bagamoyo, di fronte a Zanzibar, e più a nord Pangani, meno conosciuta ma formata da finissima sabbia candida, pochi affollamenti turistici e resort tranquilli in cui soggiornare.

Altri consigli utili prima di partire per la Tanzania

Programmando la prossima vacanza in Tanzania è bene tenere a mente che è necessario presentare un visto d’ingresso per poter visitare il Paese. Il documento deve essere richiesto per tempo seguendo una procedura esclusivamente online gestita dal Consolato Onorario di Milano. Inoltre per entrare nel Paese è necessario che il vostro passaporto abbia almeno sei mesi di validità residua. Per evitare spiacevoli imprevisti controllate quindi per tempo i vostri documenti facendo bene i conti con il programma del viaggio e le date di validità del passaporto.

Secondo quanto riportato dalla Farnesina, è obbligatorio inoltre stipulare prima della partenza, sia per la Tanzania che per Zanzibar, una “Certificazione Internazionale di Assicurazione Sanitaria”, che copra le spese mediche e l’eventuale rimpatrio aereo sanitario del paziente.

Per ogni altra informazione in merito ad eventuali vaccinazioni e ai luoghi in Tanzania nei quali la sicurezza non è garantita, è importante informarsi tramite il sito ufficiale ViaggiareSicuri della Farnesina.

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Ottawa, la piccola Capitale del Canada

Ottawa, la capitale del Canada, è meno conosciuta e considerata rispetto a Toronto e Montreal, ma la sua particolare collocazione geografica e la sua intensa vita culturale la rendono un’interessantissima meta turistica. Situata sulle rive del fiume omonimo, sul confine tra l’anglofono Ontario e il francofono Québec, è stata scelta come capitale fin dai tempi della Regina Vittoria (1857) proprio per l’importanza strategica di essere posizionata al centro rispetto alle due più importanti colonie canadesi.

Cosa vedere a Ottawa

Parliament Hill

Il centro nevralgico della capitale è Parliament Hill, la collina sulla quale si ergono maestosi i palazzi del governo, realizzati in puro stile gotico-vittoriano. Divisi in tre blocchi ai lati del grande parco, dominano la città e il fiume Ottawa, in particolare con la Peace Tower, la grande torre con l’orologio, oggi uno dei simboli più rappresentativi del Canada, tanto da apparire sul retro delle banconote da cinquanta e venti dollari canadesi.

La downtown

Ottawa è una città di dimensioni contenute. Partendo proprio da Parliament Hill si possono raggiungere tutte le zone più importanti della città in poco tempo. Per esempio, downtown, con tutti i suoi grattacieli, i locali e i negozi, si trova proprio ai piedi della collina e offre un ottimo esempio di come in Canada siano riusciti a coniugare in maniera esemplare lo stile moderno dei grattacieli con lo stile classico dei palazzi storici.

Rideau Canal

Di notevole importanza storica è il Rideau Canal, un canale artificiale lungo 126 miglia inaugurato nel 1832 in difesa in caso di guerra con gli Stati Uniti, per permettere veloci trasferimenti militari tra la base britannica di Kingston, sul lago Ontario, e Montreal. Dichiarato patrimonio dell’umanità dall’Unesco, nel corso degli anni ha contribuito ad accrescere gli scambi commerciali tra le più importanti città canadesi e, oggi, rappresenta una delle più importanti risorse turistiche di Ottawa e di tutto l’Ontario.

Museo delle Civiltà

Uno degli edifici più belli e moderni è il Museo delle Civiltà, il più visitato del Canada, che offre la possibilità di ripercorrere in modo estremamente dettagliato oltre mille anni di storia canadese.

Cattedrale di Notre-Dame

Nel cuore della città, sorge la Cattedrale di Notre-Dame, risalente al 1860 e realizzata secondo i dettami dello stile gotico, ma con qualche richiamo barocco. Sebbene la facciata esterna sia abbastanza sobria è la parte interna a essere meravigliosa. Caratterizzata da un soffitto con volte a crociera, mostra uno straordinario cielo stellato e stupende vetrate colorate. L’effetto che offre di giorno, quando all’esterno splende la luce del sole, è davvero incredibile.

Major’s Hill Park

Se vi capita di andare a Ottawa in autunno, si sa che in Canada c’è il più bel foliage del mondo. Allora una delle aree verdi più interessanti della città è senza dubbio Major’s Hill Park, che sorge proprio di fianco alla National Gallery e al Byward Market. Si tratta anche del parco urbano più antico della capitale, inaugurato nel 1875. La natura qui dà il meglio di sé.

Passeggiando per le strade della Capitale si capisce perfettamente come essa rappresenti il “centro” del Canada. L’orgoglio francofono di Montreal e la tradizione anglosassone di Toronto sembrano lontane anni luce: Ottawa riesce a coniugare in modo naturale l’etnia francese e quella inglese come in nessun altro posto al mondo.

Spesso inserita velocemente negli itinerari che da Montreal portano a Toronto, o viceversa, Ottawa è una città capace di sorprendere, che merita una visita prolungata e che, probabilmente, regalerà più emozioni delle altre due “sorelle maggiori”.

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aeroporti Europa Notizie Viaggi

La classifica dei migliori (e peggiori) aeroporti europei del 2024

Quando si viaggia in aereo, il primo e l’ultimo contatto con un luogo passa attraverso l’aeroporto. E la qualità del servizio offerto può fare la differenza tra un inizio (o una conclusione) di viaggio più o meno gradevole. Ma quali sono gli aeroporti che offrono il miglior servizio in Europa? E quali, invece, rischiano di rovinare l’umore prima ancora di decollare?

Per rispondere a queste domande, il portale di prenotazione di case vacanza Holidu ha analizzato migliaia di recensioni su Google Maps per stilare una classifica dei migliori e peggiori aeroporti del continente nel 2024. L’analisi è stata realizzata esaminando la media delle valutazioni su Google Maps e il numero di recensioni lasciate per i 100 aeroporti più trafficati d’Europa, classificati in base al numero di passeggeri. La metodologia ha privilegiato gli aeroporti con il maggior numero di recensioni, attribuendo più peso a quelli con valutazioni numerose e costanti.

Dai moderni hub del nord Europa, conosciuti per l’efficienza impeccabile, agli scali del Mediterraneo spesso criticati per ritardi e carenze, questa guida offre informazioni preziose a chi desidera pianificare al meglio i propri spostamenti. Scopriamo quali aeroporti meritano un applauso e quali, invece, dovrebbero rivedere i propri standard.

Spoiler: nessuna aerostazione italiana figura nelle top ten. Per trovare il primo scalo nazionale bisogna scorrere la classifica dei migliori aeroporti fino al 14° posto dell’aeroporto Leonardo da Vinci di Roma Fiumicino; Milano Linate è 19°, mentre Milano Malpensa è solo al 48° posto.

I migliori aeroporti d’Europa

1. Aeroporto di Istanbul, Turchia

Per il secondo anno consecutivo, l’aeroporto di Istanbul si conferma il migliore d’Europa, con un’eccezionale valutazione di 4,4 stelle su oltre 101.956 recensioni. Questo scalo turco è famoso per la sua efficienza, il comfort e l’offerta di servizi di alta qualità, che continuano a conquistare l’ammirazione dei viaggiatori da tutto il mondo. Non a caso è un simbolo dell’eccellenza infrastrutturale della Turchia, motivo di orgoglio nazionale

2. Aeroporto Francisco de Sá Carneiro, Portogallo

Il secondo posto spetta all’aeroporto portoghese di Francisco de Sá Carneiro, situato a Porto, che ha migliorato la sua posizione rispetto all’anno precedente. Con una media di 4,4 stelle su oltre 26.608 recensioni, questo aeroporto ha dimostrato un costante impegno nell’offrire un servizio eccellente e una notevole soddisfazione dei clienti. Un traguardo importante che conferma la qualità dell’aeroporto.

3. Aeroporto Internazionale di Atene, Grecia

In terza posizione troviamo l’aeroporto di Atene, che continua a mantenere un alto livello di apprezzamento con una valutazione media di 4,3 stelle su 42.920 recensioni. Pur avendo perso il primo posto rispetto al 2022 e il secondo rispetto al 2023, l’aeroporto della capitale greca rimane un punto di riferimento per l’efficienza e la qualità dei servizi offerti ai passeggeri.

4. Aeroporto Václav Havel di Praga, Repubblica Ceca

Al quarto posto si classifica l’aeroporto di Praga, con 4,3 stelle su 26.441 recensioni, apprezzato dai viaggiatori per la pulizia, il comfort e l’offerta di servizi come negozi, ristoranti, aree relax e zone di lavoro. Uno dei suoi elementi distintivi è il ponte coperto che collega i terminal, facilitando il transito dei passeggeri. Inoltre è ben collegato con il centro della città, caratteristica che rende l’esperienza di viaggio più agevole.

5. Aeroporto di Zurigo, Svizzera

Chiude la top 5 l’aeroporto di Zurigo, con 4,3 stelle su 26.317 recensioni, che si qualifica non solo per l’efficienza dei servizi, ma anche per la sua imponente terrazza panoramica di 250 metri, che offre una vista spettacolare a 360 gradi. Con oltre 80 negozi, tra cui la più grande selezione di cioccolato svizzero al mondo in un aeroporto, e collegamenti ferroviari ogni 10 minuti verso il centro di Zurigo, l’aeroporto è anche impegnato a diventare climaticamente neutrale entro il 2050.

I peggiori aeroporti d’Europa

1. Aeroporto Internazionale di Heraklion, Grecia

Il peggior aeroporto d’Europa, secondo le recensioni su Google Maps analizzate da Holidu, è l’aeroporto di Heraklion, in Grecia, con una media di 2,6 stelle su oltre 21.202 commenti. Nonostante sia la principale porta d’accesso all’isola di Creta, i viaggiatori hanno segnalato una serie di problemi, dall’inadeguatezza delle infrastrutture ai lunghi tempi d’attesa. Tuttavia, questa valutazione potrebbe incentivare un necessario rinnovamento per migliorare l’esperienza dei passeggeri.

2. Aeroporto di Bordeaux-Mérignac, Francia

In leggera risalita rispetto all’anno scorso, l’aeroporto di Bordeaux-Mérignac si posiziona al secondo posto tra i peggiori aeroporti d’Europa, con una media di 2,8 stelle su 12.603 recensioni. Anche se i servizi stanno migliorando, rimane uno degli scali meno apprezzati. Nonostante ciò, i recenti tentativi di migliorare la qualità dell’esperienza dei viaggiatori lasciano intravedere segnali positivi per il futuro.

3. Aeroporto di Manchester, Regno Unito

Terzo tra i peggiori è l’aeroporto di Manchester, con una media di 3,1 stelle su 27.202 recensioni. Sebbene sia uno dei principali aeroporti del Regno Unito, riceve critiche per la gestione del traffico e dei tempi di attesa. Tuttavia, la sua funzionalità rimane indiscutibile, con migliaia di passeggeri che ogni giorno lo scelgono per i loro spostamenti internazionali.

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crociere Msc Notizie Viaggi

In arrivo la nuova nave luxury Explora II

Il grande giorno del debutto di Explora II sta per arrivare. Il 16 settembre la nuova nave del brand Explora Journeys, parte del Gruppo MSC, salperà da Civitavecchia per la sua crociera inaugurale, dopo la cerimonia ufficiale di battesimo che vedrà come madrina l’ambientalista marina Rosalba Giugni, fondatrice e presidente della Fondazione Marevivo. Gemella di Explora I, la seconda unità della flotta di navi luxury segna un passo significativo nell’impegno della compagnia nel ridefinire gli standard del lusso nei viaggi oceanici, offrendo un mix ineguagliabile di eleganza, comfort e avventura per i viaggiatori più esigenti.

Lusso senza ostentazione

Su Explora II il lusso si manifesta in maniera raffinata e discreta, in un ambiente che offre sia ampi spazi comuni che un’intima sensazione di esclusività. Sebbene sia una nave di dimensioni tutto sommato contenute, con una lunghezza complessiva di 248 metri, dispone di 14 ponti per un totale di oltre 16.600 metri quadrati di spazi pubblici, con un rapporto ospiti/spazio tra i più alti nel settore delle crociere di lusso, garantendo privacy e comfort ineguagliabili.

A bordo possono essere accolti fino a 922 ospiti in 461 suite fronte mare, progettate con cura per offrire il massimo del comfort e della funzionalità, trasformando ogni cabina in una vera e propria “casa sul mare”. Le suite, dalle dimensioni generose con una media di 42 metri quadrati, combinano la precisione svizzera con l’eleganza del design europeo, offrendo un ambiente rilassato e accogliente.

Una gastronomia d’eccellenza

Uno degli aspetti più esclusivi dell’esperienza a bordo di Explora II è rappresentato dall’offerta gastronomica. I passeggeri possono scegliere tra sei ristoranti unici e dodici bar e lounge, ognuno dei quali offre un’esperienza culinaria diversa. I menu, ideati dallo chef Franck Garanger, Head of Culinary di Explora Journeys, si basano su ingredienti freschi e locali, ispirati alle destinazioni visitate.

Tra i ristoranti si distingue Anthology, che porta in tavola le creazioni di chef ospiti provenienti da tutto il mondo, creando una vera e propria celebrazione della cucina globale, in cui si riflettono il viaggio e le sue destinazioni, con abbinamenti di vini unici in un ambiente di raffinata eleganza contemporanea.

Sakura offre invece un’esperienza immersiva nella cucina panasiatica – giapponese, thai, vietnamita e malese – accompagnata da bevande di ispirazione asiatica, un sommelier di sake e un servizio impeccabile con sottofondo di musica asiatica moderna. Marble & Co. Grill reinterpreta la classica steakhouse europea con una selezione di carni di altissima qualità provenienti da allevamenti sostenibili e una superba cantina di vini pregiati.

Per chi desidera un’esperienza più rilassata, il Med Yacht Club celebra lo spirito della dolce vita mediterranea, ispirato nello stile e nel menu agli eleganti ristoranti costieri di Italia, Spagna, Grecia e Francia. Emporium Marketplace offre invece una varietà di cucine da tutto il mondo in un ambiente casual, con postazioni di cucina aperte tutto il giorno.

Tra le varie proposte, un sushi corner, pesce fresco e una rosticceria con carne grigliata, arrosto e a cottura lenta. I piatti di pasta sono cucinati al momento, mentre pizze, pane e panini sono sempre freschi. L’esperienza è completata da buffet di affettati, formaggi, panetteria e pasticceria. Infine, il ristorante Fil Rouge unisce sapori internazionali con influenze francesi, offrendo una cucina raffinata e sofisticata e una selezione di vini con il meglio di vigneti antichi ed emergenti.

Benessere e relax a bordo

L’offerta di benessere è un altro fiore all’occhiello di Explora II. Con quattro piscine, di cui una coperta con tetto retrattile, e un’area dedicata al benessere ispirata all’oceano, gli ospiti possono rilassarsi e rigenerarsi durante la navigazione. Il centro Ocean Wellness comprende strutture per il fitness sia interne che esterne, sale per trattamenti e una spa che utilizza tecniche e prodotti ispirati agli elementi marini. Chi cerca un’esperienza ancora più esclusiva ha a disposizione numerose cabine private intorno alla piscina principale.

Per quanto riguarda lo shopping, tra le novità più interessanti di Explora II spicca la prima gioielleria Buccellati in mare, dove i passeggeri potranno acquistare gioielli preziosi del celebre brand italiano. A bordo, inoltre, una selezione curata di oltre 30 marchi artigianali e di lusso di altissimo livello permette di vivere un’esperienza di shopping esclusiva e sostenibile, con prodotti che riflettono l’impegno di Explora Journeys per il benessere del pianeta.

Explora II, l'area piscina

Fonte: Explora Journeys

Una delle piscine a bordo di Explora II

Sostenibilità e tecnologia

A questo proposito, va sottolineato che Explora II è dotata delle più recenti tecnologie sostenibili, tra cui il sistema di riduzione selettiva catalitica che consente di abbattere del 90% le emissioni di ossidi di azoto. La nave è anche certificata RINA DOLPHIN e dispone della capacità di alimentazione ship-to-shore, che permette di ridurre le emissioni di CO2 durante l’ormeggio. Questo impegno verso l’ambiente fa parte della missione del Gruppo MSC di combinare lusso e sostenibilità in ogni aspetto dell’esperienza di viaggio.

Gli itinerari di Explora II

Con una filosofia orientata all’esplorazione e alla scoperta, Explora II invita i passeggeri a immergersi in un’esperienza di navigazione che combina la visita delle destinazioni più celebri con porti meno conosciuti, dove sono previste soste prolungate per un’immersione più profonda nelle culture locali. Gli itinerari sono studiati per consentire ai viaggiatori di esplorare a fondo le località visitate, trasformando ogni tappa in un’esperienza memorabile. Le crociere della stagione inaugurale partono da una durata minima di 7 notti e possono arrivare a 14 o 21 notti, con partenze da porti strategici come Civitavecchia e Barcellona, facilmente accessibili da ogni parte del mondo.

Il viaggio inaugurale di Explora II partirà da Civitavecchia per una crociera di 7 notti verso Tarragona, in Spagna, con tappe in località suggestive come Sorrento, Lipari, Trapani, Siracusa e La Valletta, a Malta. Fino a novembre 2024, la nave continuerà a navigare nel Mediterraneo occidentale, con scali in Spagna, Portogallo, Tunisia e Marocco, per poi attraversare l’Atlantico e offrire crociere nei caldi mari dei Caraibi durante l’inverno.

Explora II completa infatti la sua prima stagione con una crociera di riposizionamento di 17 notti dalla Spagna agli Stati Uniti. La nave salperà da Barcellona il 5 novembre per attraversare l’Atlantico per la prima volta, diretta a Miami. L’itinerario comprende la visita di sei destinazioni, tra cui Funchal, nell’isola portoghese di Madeira, Bridgetown a Barbados, e St. John’s ad Antigua. Nell’estate del 2025, Explora II tornerà nel Mediterraneo per una nuova stagione di crociere tra destinazioni iconiche come Portofino, Monte Carlo, St-Tropez e Porto Cervo.

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Cosa sapere sul Monas, il monumento nazionale di Giacarta

Se stai progettando di vedere l’Indonesia, tra i monumenti must che non puoi perderti c’è senza dubbio il Monas: si tratta di un’autentica istituzione che svetta su tutto grazie alla sua altezza notevole di ben 132 metri. Progettato da Sukarno, primo presidente dell’Indonesia, ospita al suo interno un museo di diorami oltre ad avere una terrazza panoramica di osservazione.

Monas: il monumento in piazza Merdeka

Vuoi visitare l’Indonesia? Molto probabilmente il tuo tour partirà da Giacarta e tra i luoghi da non perdere nella capitale c’è piazza Merdeka dove sorge Monas, la torre altissima diventata un monumento nazionale. Accedere alla piazza è gratuito ma chiaramente per accedere all’interno della torre, visitare i musei e salire in cima con l’ascensore dovrai procurarti un biglietto. Di sera, illuminato, il Monas di Giacarta è ancora più suggestivo: fotografare l’obelisco nelle ore notturne è un must per i turisti. 

Qualche curiosità sul Monas

Ci sono alcune curiosità sul Monas che probabilmente attireranno la tua attenzione. La prima è che si tratta di un progetto competitivo, nato proprio per sfidare l’iconica Torre Eiffel parigina. Il nome, invece, è l’abbreviazione di Monumen Nasional, cioè monumento nazionale. È un simbolo potente di libertà e unità per gli indonesiani; l’obelisco maestoso, alto 132 metri, domina il centro di Giacarta e rappresenta la lotta per l’indipendenza dell’Indonesia dal colonialismo olandese. Costruito sotto la guida del presidente Sukarno, è stato inaugurato ufficialmente nel 1975. Appena ti avvicini, la prima cosa che noterai è la fiamma dorata in cima alla torre; realizzata con foglie d’oro, simboleggia lo spirito ardente dell’indipendenza e il desiderio di libertà del popolo indonesiano. 

Il simbolo visibile da diversi punti della città è un promemoria costante di ciò che il paese ha conquistato. Non limitarti a vedere l’esterno, all’interno troverai un museo e in cima una terrazza panoramica da cui scattare foto incredibili. I diorami nel museo ti daranno modo di immergerti nei momenti chiave della lotta per l’indipendenza. Non perdere l’opportunità di salire fino alla piattaforma di osservazione. Pronto per una vista che ti toglierà il fiato? In una giornata limpida, poi, il tuo occhio potrà spaziare e scatterai fotografie effetto wow da condividere suoi tuoi profili social. 

Cosa significa la forma del Monas

Ti sei mai chiesto cosa rappresenti esattamente la forma del monumento? Ricorda in tutto e per tutto un mortaio e un pestello di riso, strumenti tradizionali utilizzati nelle case indonesiane. La scelta non è casuale, un omaggio alla tradizione e un richiamo al concetto di armonia e fertilità da sempre alla base della cultura indonesiana.  Nonostante sia stato ufficialmente inaugurato nel 1975, sono serviti diversi anni per la sua costruzione che è infatti iniziata nel 1961. 

Ganesh Museum

All’interno del Monas è custodito il Ganesh Museum, un museo che dà modo di apprendere la cultura locale e approfondire l’etnologia e la storia tanto da essere considerato dagli esperti il migliore di questo genere. Un consiglio in più? Puoi approfittare delle visite in inglese gratuite, ad offrire il servizio è l’Indonesian Heritage Society: in questo modo potrai approfondire e fare domande ad esperti del settore.

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Cosa mangiare in Costa Rica: scopri le migliori ricette

Il cibo in Costa Rica è secondo solo alla bellezza del Paese. La cucina costaricana è molto diversa da quella di altri Paesi latinoamericani, in particolare da quella messicana, famosa per un grande uso di spezie piccanti. Quella del Costa Rica invece è conosciuta in particolare per l’uso di ingredienti freschi, come frutta e verdura, e risulta generalmente delicata e piacevole al palato.

Ingredienti freschi per una tradizione grastronomica davvero piacevole

La frutta esotica cresce spontaneamente nell’ambiente tropicale del Costa Rica, quindi c’è sempre qualcosa che rende il cibo unico e invitante. I pasti tipici del Paese contengono spesso sia riso che fagioli neri, o almeno uno o l’altro. Ecco quindi una lista di alcuni dei piatti più popolari in Costa Rica. Scegliere il migliore è davvero molto difficile perchè ognuna delle ricette che ti presentiamo e che sperimenterai durante un viaggio alla scoperta delle meraviglie di questo Paese, potrà risultare la tua preferita. A te la scelta!

Gallo Pinto – colazione tradizionale costaricana

Il Gallo Pinto è un piatto per la colazione a base di riso e fagioli che ha radici sia nella cultura costaricana che in quella nicaraguense e viene tipicamente chiamato “pinto” dalla gente del posto. Gli ingredienti principali del piatto (riso e fagioli) vengono mescolati insieme e abbinati ad altri ingredienti per dare un po’ di pepe, come peperoni rossi, coriandolo, cipolle e, soprattutto, la Salsa Lizano (talmente popolare che ormai si può acquistare su Amazon). Quando i fagioli e il riso vengono mescolati insieme, si creano delle variazioni di colore che fanno sembrare il riso macchiato. È da questo che il piatto ha preso il suo nome, perché gallo pinto significa “gallo macchiato”.

Casado

Il Casado è probabilmente la ricetta più tradizionale della cucina costaricana. Non si tratta di un piatto unico, ma di una ricetta composta da molti alimenti. In effetti, si potrebbe pensare che il casado sia un matrimonio tra i cibi che vengono serviti insieme, dato che matrimonio è proprio il senso della parola casado. Se si ordina un casado in un ristorante in Costa Rica, ci si può aspettare che venga servito un piatto contenente riso, fagioli, insalata, tortillas, platano maduro fritto e carne (manzo, maiale, pollo o pesce). La posizione all’interno del Paese determinerà quale carne o pesce ricevere o quelli tra cui poter scegliere. Il casado include in genere anche un succo di frutta fresco. Nella maggior parte dei casi i ristoranti hanno anche una bottiglia di salsa Chilero sul tavolo. Si tratta di una delle salse piccanti più popolari in Costa Rica. Anche l’ingrediente della salsa Chilero, che in passato difficile da trovare, ora è disponibile su Amazon.

CASADO COSTA RICA

Fonte: iStock

Prova il tradizionale Casado del Costa Rica, un matrimonio di sapori

Tamal costaricano avvolto in una foglia di banano

Il tamal costaricano non è paragonabile al tamale messicano. Anche se a prima vista i ripieni possono sembrare uguali, ci sono alcune enormi differenze nella preparazione. In primo luogo, i costaricani hanno l’abitudine di usare l’aglio, ma ci vanno molto, molto piano con le altre spezie. I tamal messicani vantano invece un sapore molto più piccante di quelli costaricani.
L’altra grande differenza sta nell’involucro: i tamal messicani sono avvolti in pula di mais; quelli costaricani sono avvolti in foglie di banano. I tamal possono costituire un pasto a sé stante, ma spesso vengono anche abbinati ai fagioli e serviti a colazione.

Sopa Negra

La Sopa Negra è una zuppa tradizionale molto ricca e appetitosa, sicuramente saziante. Questa zuppa è un’ottima opzione per i vegetariani e alcune ricette soddisfano altre restrizioni dietetiche, come quella senza glutine. Gli ingredienti principali sono fagioli neri, cipolla, peperoni, coriandolo, pomodori, uova sode o alla coque e spezie, oltre alla salsa Tabasco opzionale.

Olla de Carne

Lo stufato di manzo può essere considerato una zuppa? In Costa Rica, sì! La sostanziosa Olla de carne è uno dei piatti preferiti del fine settimana che troverai preparato in molte case del Paese in ogni mese dell’anno. Sebbene lo stufato possa essere paragonato a quelli tradizionali di altri Paesi, c’è, ovviamente, una serie di ingredienti che contribuiscono a renderlo unico nell’aspetto e nel gusto. Come abbiamo già visto, il Costa Rica è una mecca per gli ingredienti freschi, che vengono sfruttati per la ricetta dell’Olla de carne. Questi ingredienti includono manioca, carote, mais, piantaggine e radice di taro. Combinato con altre verdure, questo stufato è ricco di sapori. È probabile che non ci sia spazio per i contorni, ma l’Olla de carne viene spesso servita con riso e fagioli.

Chifrijo

Se sei alla ricerca di un ottimo pasto o di uno spuntino, il Chifrijo è quello che fa per te. Viene servito in occasione di eventi locali e mercati contadini, oltre che nei ristoranti. Il nome è una combinazione dei due ingredienti principali: chicharrones e frijoles.
I chicharrone sono cotenne di maiale fritte, mentre i frijole sono i fagioli (scommetto che non ti sorpreden più vedere i fagioli nella lista degli ingredienti). Il piatto è un incredibile insieme di alimenti che viene servito con tortilla chips fritte, tortillas di mais o pane. Gli ingredienti a strati comprendono i due principali, il riso e i pomodori o il pico de gallo.

Chifrijo Costa Rica

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Il Chifrijo, tutto da provare

Patacones con avocado e salsa di fagioli neri

I patacone sono una delizia fritta. Vengono serviti principalmente come spuntino e consistono essenzialmente nell’appiattire delle banane e friggerle due volte. Vengono rifiniti con un po’ di sale marino e serviti con pico de gallo o purè di fagioli neri  e sono in genere considerati un ottimo antipasto.

Arroz con Leche

Il modo più semplice per descrivere l’Arroz con leche è dire che si tratta di riso mescolato al latte. Ma il sapore è molto più complicato e delizioso di quanto possa sembrare. La ricetta prevede anche l’aggiunta di zucchero, sale, scorza di limone e bastoncini di cannella: è un dolce davvero delizioso.

Flan al caramello

Ancora un dessert: il Flan è un dolce che mescola latte, vaniglia, zucchero e uova, ottenendo una deliziosa crema! Pur essendo cotto in una padella rivestita di caramello, viene raffreddato prima di essere servito. Si ritiene comunemente che provenga dai Romani e che la ricetta di oggi sia una variante dell’originale, che prevedeva l’uso del miele al posto dello zucchero.

Flan al caramello

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Per chiudere un pasto in dolcezza, ordina un Flan al caramello

Spero che questo ti aiuti a scegliere cosa ordinare durante un viaggio in Costa Rica e che tu possa provare ognuno di questi piatti almeno una volta nella vita. Qualunque sia la tua scelta, non te ne pentirai sicuramente!