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Cosa vedere nella regione della Carnia

Incastonata nell’angolo nord occidentale del Friuli Venezia Giulia, al confine a ovest con il Veneto e a nord con l’Austria, si trova la Carnia, un dedalo di paesaggi di montagna straordinari, valli incantate e borghi dal fascino antico, ricco di storia e con una prelibata tradizione culinaria. Alle famiglie, agli amanti dello sci, della bici e di passeggiate ed escursioni a stretto contatto con la natura una vacanza in Carnia, in estate così come in inverno, assicura autenticità, tranquillità e benessere.

Ecco le cose da vedere e le attività da fare durante un viaggio nel territorio della Carnia.

Cosa vedere e cosa fare in Carnia

Considerato il capoluogo della Carnia, Tolmezzo è un borgo ricco di storia e di tradizioni e anche un ideale luogo di soggiorno per scoprire le valli circostanti. Nel centro storico del paese meritano una visita il Duomo settecentesco dedicato a San Martino e i numerosi edifici nobiliari, tra cui il Palazzo Campeis, con il Museo Carnico delle Arti e Tradizioni Popolari. Inoltre, tra i vicoli del vicino borgo rurale di Ileggio si possono ammirare il cinquecentesco Mulin de Flec, ancora funzionate e la Pieve di San Floriano, una chiesa rurale risalente al IX-X secolo.

Nel cuore della Carnia, si trova anche Arta Terme, nota stazione termale, dove soggiornò persino il poeta e scrittore Giosuè Carducci. Grazie alle acque sulfuree, in particolare dell’acqua “Pudia”, è una destinazione perfetta per un soggiorno sia terapeutico sia di benessere, a cui abbinare d’inverno lo sci e d’estate passeggiate nella natura o escursioni in bici alla scoperta del territorio. Meritano una visita anche la vicina Zuglio, sulla sponda destra del torrente But, il più importante sito archeologico della Carnia, e il borgo di Cabia, famoso per i formaggi della latteria e per lo sliwovitz, un distillato di prugne.

Sutrio è un caratteristico borgo di montagna, aderente all’Associazione Borghi Autentici d’Italia, che si trova nella Valle del But. Questo borgo è molto affascinante per le sue case tradizionali in pietra e qui l’atmosfera diventa ancora più suggestiva nel periodo delle festività natalizie, quando per le vie del paese vengono allestiti presepi lignei, di ogni genere e tipo, persino a dimensione naturale. Legata alla tradizione della lavorazione del legno, la prima domenica di settembre si svolge la manifestazione “Magia del legno”. Sutrio è una piacevole destinazione per una vacanza in estate così come in inverno.

Sutrio, Carnia

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Panorama di Sutrio, in Carnia

Chi non ha sentito parlare del Monte Zoncolan, una delle tappe più famose del Giro d’Italia? La salita che da Ovaro porta in cima è tanto impegnativa che il monte è stato soprannominato “Kaiser”, ma non preoccupatevi, perché vi sono anche vie più rilassanti, quali la Funivia Ravascletto-Zoncolan in inverno e il sentiero “Gjalinar” in estate. Ravascletto è, quindi, la meta ideale per una vacanza bianca, grazie alle bellissime piste da cui è circondata, e per una vacanza attiva in estate, quando godere di bellissimi paesaggi montani, tra passeggiate e pedalate in MTB, più o meno impegnative.

Capoluogo della Val Pesarina è Prato Carnico, composto da 10 paesini e circondato da imponenti montagne dolomitiche che superano i 2.000 metri d’altezza. Una delle frazioni più conosciute è Pesariis, dove da più di quattro secoli si fabbricano orologi. Alla bellezza del luogo, si aggiunge la peculiarità di una passeggiata tra le vie di questo borgo, decorate da orologi pubblici di ogni genere, con relativa descrizione. Un itinerario unico nel suo genere, che culmina nella visita al Museo dell’Orologeria: una realtà davvero sorprendente.

Forni Avoltri è il comune più a nord del Friuli Venezia Giulia ed è famoso per il Centro Biathlon, nel quale si sono disputati numerosi eventi sportivi a livello nazionale e internazionale. Si tratta in realtà di due borghi e il nome è legato alla loro storia: i forni, in cui si fondevano i minerali estratti dal monte Avanza, e Avoltri, che fu il primo nucleo abitativo dei minatori. Numerose sono le passeggiate attraverso oasi faunistiche e laghetti alpini, fino al monte più alto del Friuli Venezia Giulia, il Coglians, così come tante sono le possibili escursioni in bici, contando anche sulle strutture ricettive del Club Bike Experience, dotate di tutti i servizi e comfort ideali per i cicloturisti.

Per una vacanza all’insegna della tranquillità immersi in un paesaggio mozzafiato, Sauris è la meta ideale, dove fare escursioni a piedi nei boschi, tra torrenti e malghe, pescare lungo i fiumi o fare canoa sull’omonimo lago. Interessanti da visitare sono il Santuario di Sant’Osvaldo a Sauris di Sotto e a Sauris di Sopra la Chiesa di San Lorenzo e il Centro Etnografico. Un’attenzione particolare merita la tipica architettura delle case, unica nel suo genere: le case in pietra e legno vengono, infatti, costruite con la tecnica block bau, ovvero con tronchi di legno sovrapposti e incastrati agli angoli. Da non perdere la degustazione del prosciutto crudo locale, un po’ affumicato, e della birra artigianale.

Forni Sopra e Forni Sotto erano una volta un unico comune, infatti le due località, che si trovano nell’alta Val Tagliamento, distano solo 8 km. Forni di Sotto è il comune più esteso della Carnia e si suppone essere già abitato in epoca pre-romana, i ruderi del castello sono ancor oggi visibili nella località detta Chiastelàt; completamente raso al suolo nel 1944 dai nazisti fu poi ricostruito conservando le fontane delle tre borgate in cui era suddiviso. Forni di Sopra, pittoresco paese di montagna con case in pietra e antiche chiese, è dominato dalle vette delle Dolomiti Friulane, che regalano paesaggi mozzafiato, ed è una delle mete sciistiche più amate dagli appassionati di sci, snowboard e ciaspole. Durante l’estate entrambe i comuni sono mete ideali per le vacanze dei walker e biker che qui possono scegliere, dopo un percorso in bici lungo i sentieri di fondovalle o un’escursione nel Parco delle Dolomiti Friulane, Patrimonio Unesco, di soggiornare nelle strutture ricettive dei Club Bike Experience e Walking Hotels Experience qualificate, attrezzate e studiate ad hoc per le loro esigenze. Inoltre, per coloro che vogliono misurare il loro coraggio con lanci nel vuoto e percorsi acrobatici sospesi tra gli alberi e molto altro, non può mancare una visita al Dolomiti Adventure Park.

La cucina della Carnia

Anche in campo gastronomico la Carnia ha un carattere distintivo rispetto al resto della regione, con la sua cucina ricca di cereali, legumi, ortaggi, erbe aromatiche, che si trovano nei boschi e nei prati di questa terra. Assolutamente da gustare sono i Cjarsòns, ravioli ripieni di ricotta, erbe e altri ingredienti come spinaci, uvetta, formaggio grattugiato, uova, spesso tendenti al dolce,, cotti in acqua bollente e conditi con burro fuso, ricotta affumicata e cannella. Squisiti sono i formaggi, come il Formadi Frant o il formaggio di malga, e i salumi, come il Prosciutto di Sauris affumicato, da abbinare alla birra artigianale locale.

Sauris, Carnia

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Il prosciutto tipico della Carnia
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Matrimonio a settembre? Ecco dove andare in viaggio di nozze

Settembre è il mese perfetto per una honeymoon coi fiocchi e per coronare il sogno d’amore dei nuovi coniugi con un viaggio di nozze indimenticabile. Le giornate sono ancora lunghe, il caldo estivo si attenua, e molte destinazioni offrono scenari mozzafiato senza il caos e i prezzi esosi dell’alta stagione.

Il mese di settembre è infatti uno dei più ambiti per organizzare il proprio matrimonio e tra tutti i preparativi correlati uno dei più importanti riguarda proprio la scelta della meta per la luna di miele. Le prime località che vengono in mente sono le isole caraibiche, ma per via del periodo i viaggi di nozze a settembre in queste località sono sconsigliati in quanto il clima è molto afoso e si generano spesso tempeste improvvise. Sono invece preferibili paradisi tropicali dell’emisfero australe per poter prolungare al meglio le vacanze estive all’insegna del sole, del mare e del relax. Ma non solo: anche Italia e Mediterraneo.

Se dunque state organizzando il vostro matrimonio a settembre e cercate ispirazione per la luna di miele, ecco alcune mete ideali da prendere in considerazione.

Le isole greche: Santorini e Mykonos

Il mare cristallino, i tramonti spettacolari e l’atmosfera romantica delle isole greche sono il sogno di molti novelli sposi. Santorini, con le sue case bianche affacciate sulla caldera, è un vero paradiso per gli innamorati. Settembre è il mese ideale per godersi le spiagge senza l’affollamento estivo e per esplorare le vie dei villaggi tradizionali in tranquillità. Mykonos, famosa per la vita notturna, offre anche angoli di pace e relax, perfetti per una luna di miele in bilico tra divertimento e romanticismo.

La Toscana: tra colline, vigneti e città d’arte

Per chi preferisce rimanere in Italia, la Toscana è una delle mete più affascinanti e romantiche. Settembre è il periodo ideale per visitare borghi medievali come San Gimignano, Volterra e Montepulciano, degustare vini pregiati nelle colline del Chianti e lasciarsi coccolare in agriturismi immersi nella natura. Inoltre, città d’arte come Firenze e Siena offrono un mix perfetto di cultura e bellezza, con temperature più fresche rispetto ai mesi estivi.

Crete senesi, Toscana

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Una coppia ammira il paesaggio rurale in Toscana

Le Maldive: un paradiso tropicale

Per chi sogna un viaggio di nozze su spiagge bianche e mari trasparenti, le Maldive sono la destinazione perfetta. Settembre è ancora un buon mese per visitare queste isole da cartolina, con temperature piacevoli e mare calmo. Tra relax in resort di lusso, snorkeling e cene romantiche sotto le stelle, le Maldive sono la scelta ideale per una luna di miele all’insegna del relax e dell’esclusività.

Giappone: la magia dell’equinozio d’autunno

Se amate la cultura orientale, il Giappone a settembre è una destinazione affascinante. È il periodo dell’equinozio d’autunno, quando le foglie iniziano a cambiare colore, regalando paesaggi incantevoli soprattutto nelle regioni montuose come Nikko o Hokkaido. Kyoto, con i suoi templi antichi e i giardini zen, offre un’atmosfera romantica unica. Tra cerimonie del tè e passeggiate nei parchi, il Giappone regala una luna di miele fuori dai soliti schemi, tra tradizione e modernità.

Sudafrica: safari e avventura

Per gli sposi più avventurosi, il Sudafrica è una meta sorprendente. Settembre segna l’inizio della primavera nell’emisfero australe, con un clima perfetto per un safari nei parchi naturali come il Kruger National Park. Oltre alla fauna selvaggia, il Sudafrica offre anche la possibilità di scoprire la vibrante Cape Town, le spiagge della Garden Route e la regione vinicola di Stellenbosch. Un mix di natura, cultura e avventura che renderà il vostro viaggio di nozze indimenticabile.

Francia del sud: Provenza e Costa Azzurra

La Francia meridionale, con la sua atmosfera chic e romantica, è una delle destinazioni più apprezzate per i viaggi di nozze. In settembre, la Provenza si tinge di colori caldi e offre paesaggi da sogno tra campi di lavanda, vigneti e villaggi arroccati. La Costa Azzurra, invece, con località come Nizza, Cannes e Saint-Tropez, regala il fascino del Mediterraneo in un periodo meno affollato, perfetto per lunghe passeggiate sul mare e cene gourmet.

Provenza, coppia, honeymoon

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Una coppia tra la lavanda in Provenza

Le esotiche Seychelles

Una delle mete più ambite sono le Seychelles. Isole incontaminate con magnifiche spiagge di borotalco sull’Oceano Indiano conosciute come un vero e proprio Eden sulla terra. Un luogo per lo più incontaminato dove regnano relax e divertimento. Ulteriore vantaggio rispetto a tante altre mete riguarda l’assenza del jetlag, trovandosi in una fascia oraria vicina alla nostra al contrario invece di molte altre mete tropicali. Non a caso hanno scelto queste isole paradisiache anche il principe Williams e Kate Middleton per la loro luna di miele da favola.

Il magico Madagascar

Poco più a sud di questo arcipelago si trova un’altra isola, di dimensioni nettamente maggiori, ma con caratteristiche similari legate al sole e al mare: il Madagascar. Conosciuta da molti come “l’isola dei lemuri” essa è la quarta isola più grande al mondo ed è ricca di vari paesaggi e scenari. Oltre che per i lemuri il Madagascar è famoso per la sua ricca flora e fauna, come i baobab e i camaleonti. Un vero e proprio paradiso verde con l’altopiano centrale ricoperto da foreste tropicali. Alle tonalità verdeggianti si contrappongono il bianco candore delle spiagge e l’azzurro cristallino delle acque dell’Oceano Indiano.

Antsirana, Madagascar

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Il paesaggio di Antsirana in Madagascar

Safari nella savana in Kenya

Se vi piacciono panorami mozzafiato all’insegna della natura e degli animali selvaggi la vostra scelta può ricadere in Kenya. In questo paese potrete alternare rilassanti giornate in spiaggia a safari per poter vedere i Big Five. Il Kenya sta diventando sempre più una meta turistica ed è ricco di hotel e resort a cinque stelle. Un’alternativa perfetta per una luna di miele tra relax e avventura.

Le coste dorate della California

Ultima possibile meta per viaggi di nozze a settembre sono gli immancabili Stati Uniti d’America. Un coast to coast degli USAattira sempre le coppie che in tal modo hanno la possibilità di poter vedere paesaggi e scenari differenti. Si passa dallo skyline newyorkese alle coste della California, passando per distese verdi e altopiani rocciosi.

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Albania, tramonto di una meta low cost?

Quando si parla di vacanza estiva low cost spesso i nomi dei Paesi che vengono fuori sono Grecia, Croazia e Albania. Ma le cose cambiano nel settore del turismo, a volte anche abbastanza velocemente. Tra Giugno e Agosto di quest’anno si sono registrati circa 3,5 milioni di viaggiatori a Tirana, tra cui molti erano italiani. Tuttavia i prezzi non erano più gli stessi in alcune aree e questo ha causato un calo e ha fatto nascere paragoni con gli errori del post Covid in alcuni Paesi. I prezzi più elevati scoraggiano i turisti e, come riportato da Il Corriere, l’Albania potrebbe avere una battuta d’arresto come meta low cost nei prossimi anni se non rientra nei ranghi.

In volo per l’Albania

L’Albania si può raggiungere in aereo o con il traghetto dall’Italia per Durazzo. I voli low cost di compagnia come Wizz Air e Ryanair hanno di solito prezzi competitivi. Questa estate infatti sono stati ben 3,5 milioni le persone che sono atterrate all’aeroporto di Tirana per trascorrere alcuni giorni di vacanza da quelle parti. “Di questi 1,35 milioni hanno volato tra l’Italia e l’Albania, in aumento del 47% rispetto a un anno fa” ha detto al Corriere Piervittorio Farabbi, chief operating officer & accountable manager dello scalo albanese. “Dal 1° gennaio al 10 settembre abbiamo avuto 7,6 milioni di passeggeri: abbiamo già superato i numeri dell’intero 2023 e prevediamo di chiudere l’anno con 10,5 milioni“, ha aggiunto.

Albania

Fonte: 123RF

Vacanze in Albania

Quanto costa una vacanza in Albania

I turisti che hanno visitato le coste del Sud dell’Albania quest’anno hanno riscontrato un rincaro dei prezzi non da poco. Secondo alcuni la vacanza è venuta a costare più o meno come in alcuni posti del Sud Italia, con incrementi dal 5 al 90%. In particolare si parla di Sarande, Ksamil, Himara, Valona, Velipoje, ovvero quelle località più gettonate dal 2023. Ma non si sono lamentati solo gli italiani, bensì anche gli stessi albanesi abituati a trascorrere le vacanze estive in quei posti. Si sono arrabbiati quando hanno dovuto sborsare cifre mai viste pr ombrelloni, lettini, o per mangiare e dormire in albergo. “Nel Sud assistiamo a un aumento assurdo. Questo è un suicidio, i rincari avranno ricadute sull’estate 2025. Ed è una vergogna che avvenga quando siamo entrati nella Champions League del turismo mediterraneo“, ha dichiarato il premier Edi Rama a Luglio.

Se il prezzo minimo di due lettini e un ombrellone lo scorso anno era di 5 euro al giorno, quest’anno è stato di 7 euro (+40%) fino a raggiungere 50-60 euro al Sud. Gli appartamenti più convenienti che nel 2023 si trovavano a 25-30 euro a notte, tra luglio e agosto sono saliti a 40-45 euro, e fino a 100-120 euro. Per non parlare delle stanze degli hotel che hanno toccato i 500 euro a notte.

Le conseguenze del rincaro dei prezzi

Secondo il ministero del Turismo l’aumento dei prezzi in Albania ha causato un calo di visitatori, nonostante i dati record. Circa 1,8 milioni di turisti stranieri hanno raggiunto il paese a Luglio, il 2,7% in più di luglio 2023, ma meno del 25% dei primi sette mesi del 2024. Ad Agosto invece sono stati 2,2 milioni, ovvero il 4,7 % di Agosto 2023. A questi dati hanno contribuito i kosovari che viaggiano di più in Europa con i nuovi accordi Ue, ma gli italiani stanno cominciando a realizzare che le vacanze in Albania sono diventate più care al Sud e quindi magari si spostano in altre località. Come ha spiegato Farabbi “i turisti dell’Europa centrale (Polonia, Slovacchia) quest’anno hanno preferito le spiagge di Durazzo e Golem. Notiamo un significativo aumento di visitatori che fanno escursioni a piedi o in bici nel Nord e in generale in tanti fanno il giro del Paese, non stanno soltanto al Sud”.

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Cosa mangiare a L’Avana? Questi piatti tipici di Cuba ti conquisteranno

La cucina cubana? Un tripudio di sapori, colori e abbondanza. Cuba è un territorio che tutti riconosceremmo a una prima occhiata, pur non essendoci mai stati: la sua è un’identità forte, in cui le influenze si sono mescolate nel corso dei secoli. La cultura spagnola, africana, statunitense, o ancora il retaggio caraibico, si uniscono in un mix di gusti che lasciano il palato soddisfatto. Molti gli ingredienti che vengono riproposti nei piatti tipici cubani, tra cui il riso, il mais, il pesce, la frutta tropicale, i legumi. Se hai in programma un viaggio a Cuba, ti raccontiamo cosa mangiare a L’Avana: un itinerario gastronomico fatto di spezie, di semplicità e talvolta, sì, persino di “domenica”.

Arroz con pollo

Sarebbe stato un errore non iniziare la nostra lista di piatti tipici cubani con il piatto che rappresenta la cultura gastronomica di L’Avana nel mondo, ovvero l’arroz con pollo. Questa specialità è unica per un motivo: non la mangerai mai simile in ogni posto. Ogni famiglia ha la sua “ricetta”, un po’ come avviene in Italia con i grandi classici: deriva dalla denominazione spagnola e ricorda vagamente la paella. Il riso viene condito solitamente con cipolla, aglio, pezzi di pollo e verdure, in base alla stagionalità.

Ropa Vieja

A L’Avana, la Capitale di Cuba, non puoi perderti assolutamente questa prelibatezza: piatto tipico che deriva dal riciclo, dai momenti difficili che il popolo cubano, nel corso della storia, si è ritrovato ad affrontare. “Panni vecchi” – Ropa Vieja – è quello che comunemente definiamo specialità identitaria: nata nel territorio, diffusa in ogni parte dell’America Latina, si compone dagli scarti di carne che in passato venivano insaporiti per mettere in tavola un piatto invitante. Accompagnato da riso bollito o platano fritto, oggi è realizzato con la carne da bollito e tanto – ma tanto! – peperoncino.

Moros y Cristianos

Questo piatto tipico di Cuba è conosciuto anche con un altro nome, ovvero Congrì, ma, stando agli esperti della gastronomia cubana, è un errore! Il riso moresco, in effetti, allude proprio al periodo della dominazione araba in Spagna: è un piatto che si prepara con riso a grani lunghi, fagioli neri, brodo dei fagioli, cipolla, aglio, peperoni e spezie, come origano e alloro. Accompagnato da pollo o carne di maiale, alla fine quel twist in più lo dà una salsa piccante, Mojo Picón, realizzata con peperoni rossi, cumino e aglio.

Ajiaco Criollo

Tra i piatti nazionali di Cuba, l’Ajiaco Criollo è nato proprio nelle zone rurali e racchiude in sé l’identità del popolo cubano e della cultura spagnola, con influenze africane. Nonostante sia una zuppa, quindi un cibo tipico invernale, in realtà è consumata in ogni momento dell’anno, proprio per la sua bontà: parliamo di una minestra con banane, mais, pollo, carne e patate. Ma sono solo alcuni degli ingredienti, perché vengono impiegati anche peperoni, zucca, carote, pomodoro. Non farti ingannare dalla lunga lista di ingredienti: è una vera tentazione.

Picadillo Habanero

Diffuso enormemente in Sud America, il Picadillo Habanero esprime particolarmente la cucina cubana attraverso dei sapori forti: ancora una volta è presente il riso bianco (o le patate al forno, a scelta), accompagnato stavolta dalla carne macinata di manzo e maiale, con peperoni rossi e verdi, cipolle, aglio, pomodoro, l’immancabile peperoncino e quel tocco di lime che fa la differenza.

Sandwich cubano

Infine, non possiamo non suggerirti uno street food cubano da mangiare per le strade de L’Avana durante la visita (magari da provare con un buon Cuba Libre al bar, invece): il sandwich cubano. Come tutti i piatti che abbiamo visto finora, parliamo di un prodotto sostanzioso, pensato per saziare: non a caso, è super farcito con arrosto di lonza, prosciutto cotto e formaggio, a cui si aggiunge della semplice senape e un po’ di cetriolo per un tocco di freschezza.

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I cenote più belli da vedere in Messico

Il Messico è un paese ricco di bellezze naturali da scoprire. Si può nuotare in pittoresche grotte sotterranee, fare snorkeling in acque cristalline, ed esplorare i cenote che sono alcuni dei luoghi più straordinari di questo antico paese. Che tu stia cercando l’avventura o hai semplicemente voglia di pace e tranquillità, queste meraviglie naturali sono la meta ideale.

Cosa sono i cenote

I cenote sono sistemi di grotte sotterranee che si trovano in Messico. Si formano quando l’altopiano calcareo che copre gran parte della penisola dello Yucatán in Messico viene invaso dall’acqua. L’acqua filtra attraverso piccole crepe e fessure nel calcare e, nel tempo, forma cavità che vengono riempite di acqua dolce. Queste riserve d’acqua sono spesso nascoste sotto uno spesso strato di calcare. Solo quando il soffitto di un cenote crolla, diventa visibile al mondo esterno.

I cenote sono affascinanti per la loro acqua cristallina e turchese che contrasta nettamente con la giungla circostante. Sono spesso circondati da una vegetazione lussureggiante e offrono uno sfondo pittoresco. Grazie alla loro posizione unica e all’acqua cristallina, hanno svolto un ruolo importante nella religione Maya e nella mitologia per secoli.

La mitologia dei cenote

I cenote erano luoghi sacri per i Maya ed erano considerati punti di accesso agli inferi. Eseguivano rituali e cerimonie nei cenote, facendo offerte e adorando i loro dei. Nei cenote venivano eseguiti anche sacrifici umani per placare gli dei e chiedere buoni raccolti e fertilità. Oggi non sono solo un importante sito del patrimonio culturale, ma anche una popolare destinazione turistica. I visitatori hanno l’opportunità di sperimentare l’impressionante mondo sottomarino dei cenote e nuotare o immergersi in acque cristalline. Offrono un’opportunità unica per scoprire la bellezza naturale del Messico, immergendosi nella ricca storia e nella cultura Maya. Di seguito alcuni dei migliori che vale la pena visitare.

cenote in Messico

Fonte: 123RF

Un cenote da vedere in Messico

Cenote Ik Kil

Il primo cenote della nostra lista è l’imponente Cenote Ik Kil che si trova vicino a Chichen Itza, una delle rovine Maya più famose del Messico. Noto per le sue acque turchesi e trasparenti e per le radici sospese che si estendono dal soffitto fino all’acqua, qui i visitatori possono nuotare, immergersi o semplicemente godersi la bellezza dei dintorni.

Cenote Dos Ojos

Cenote Dos Ojos, che significa “due occhi”, è un paradiso per gli speleologi subacquei. Costituito da due grandi grotte con splendide formazioni sottomarine e acque cristalline, questo cenote offre ai subacquei l’opportunità di esplorare l’affascinante mondo sottomarino e ammirare la bellezza delle stalattiti.

Cenote Dzitnup

Cenote Dzitnup, noto anche come Xkeken, è una gemma nascosta vicino alla città di Valladolid. La grotta è adornata da spettacolari stalattiti e offre ai visitatori un’esperienza di nuoto unica. Le acque turchesi e la luce naturale che filtra attraverso il soffitto della grotta creano un’atmosfera magica.

Cenote Ox Bel Ha

Una delle grotte sottomarine più lunghe del mondo, Cenote Ox Bel Ha è un sogno per i subacquei esperti. Con una lunghezza di oltre 270 chilometri, offre un’esperienza indimenticabile per gli amanti dell’avventura. Qui i subacquei possono esplorare l’affascinante mondo sottomarino e vivere emozionanti incontri con la fauna selvatica.

Cenote Siete Bocas

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Cenote Siete Bocas

Cenote Siete Bocas

Il Cenote Siete Bocas si trova nella città di Puerto Morelos, a breve distanza in auto da Cancun e dall’Iberostar Selection Cancún. I visitatori possono aspettarsi una grande e profonda fontana circondata da mangrovie e giungla. La caratteristica più notevole del cenote sono sette diverse aperture o “bocas”, attraverso le quali i raggi del sole colpiscono l’acqua. Ciò fa sì che le grotte siano illuminate dalla luce del sole, offrendo un’esperienza affascinante. Il Cenote Siete Bocas è un luogo popolare per lo snorkeling, le immersioni, il nuoto e il relax.

Cenote Samula

Il Cenote Samula è un altro cenote impressionante vicino a Valladolid. Offre un’esperienza unica in quanto è illuminato da un grande foro nel soffitto che invia un raggio di luce solare nell’acqua turchese. Qui i visitatori possono nuotare, scattare foto o semplicemente godersi la bellezza dei dintorni.

Cenote Xcacel

Situato vicino alla città di Tulum, il Cenote Xcacel è una riserva naturale con una bellissima spiaggia e un cenote impressionante. Qui i visitatori possono godersi la natura incontaminata, nuotare o fare snorkeling ed esplorare la diversità del mondo sottomarino. Il Cenote Xcacel è anche un importante luogo di riproduzione per le tartarughe marine.

Cenote Suytun

Il Cenote Suytun è noto per il suo scenario impressionante. Qui, c’è una piattaforma al centro della grotta da cui i visitatori possono ammirare l’acqua cristallina. Il cenote è anche noto per il suo “effetto specchio” in cui l’acqua si riflette come uno specchio perfetto, creando un’atmosfera magica.

Cenote Ik Kil

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Cenote Ik Kil in Messico

Cenote Calavera

Il Cenote Calavera, noto anche come “Tempio della Sventura“, è un cenote avventuroso situato vicino a Tulum. È costituito da tre buchi interconnessi che offrono ai visitatori un’esperienza unica. I più coraggiosi possono saltare dalle piattaforme e tuffarsi nell’acqua cristallina, mentre altri possono ammirare i dintorni dalle rocce circostanti.

Cenote Azul

Questo cenote mozzafiato si trova a breve e bellissima distanza in auto dal centro di Playa del Carmen e dal nostro resort JOIA Paraíso by Iberostar, ed è perfetto per una gita di un giorno. Cenote Azul è un grande cenote aperto con acqua cristallina. Qui, i visitatori possono nuotare, fare snorkeling ed esplorare le grotte e le scogliere che circondano il cenote. Inoltre, ci sono diverse piattaforme da cui è possibile saltare nel cenote per un’esperienza mozzafiato piena di adrenalina. Che tu voglia rinfrescarti in una giornata calda o aumentare la frequenza cardiaca, Cenote Azul offre un’esperienza indimenticabile!

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L’arcipelago di La Maddalena è in pericolo a causa dell’overtourism

Recenti studi hanno dimostrato che la vita vegetale, animale e marina sta soffrendo a causa di un numero insostenibile di turisti dal comportamento irresponsabile. Questa estate ci sono state manifestazioni in Spagna e disordini a Santorini per l’overtourism, un fenomeno che riguarda anche l’Italia. L’arcipelago di La Maddalena è uno dei luoghi più pittoreschi della Sardegna, con spiagge incontaminate e formazioni rocciose piene di fiori. Ospita la famosa isola di Budelli che attira visitatori per la sua spiaggia rosa, ora off-limits dopo che qualcuno ha rubato più volte la sabbia dal colore insolito.

La minaccia dell’overtourism in Sardegna

Questo arcipelago incantevole si trova al largo della punta nord-orientale della Sardegna. La paura di scienziati e funzionari del settore è che “tra 10 anni, non rimarrà nulla di questa bellezza“. Rosanna Giudice, commissario del Parco nazionale dell’arcipelago di La Maddalena l’ha definita un’emergenza in un’intervista con Il Fatto Quotidiano. Quest’ultima ha assunto il ruolo di supervisore del parco alla fine di luglio 2024 e sta cercando di mettere in guardia sulle condizioni critiche della zona. “Se la situazione non cambia, tra 10 o 15 anni non rimarrà nulla di questa bellezza“, ha detto.

Maddalena Sardegna

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Arcipelago della Maddalena

Ha denunciato il numero di barche che affollano la costa e il continuo andirivieni di taxi d’acqua che scaricano i passeggeri sulla riva, nonostante i divieti. I maxi yacht ormeggiati stanno distruggendo con le loro ancore le praterie di Posidonia marina sui fondali e l’inquinamento acustico sta allarmando le creature marine. “I delfini che prima si vedevano tutto il giorno ora stanno ben lontani dall’arcipelago e compaiono solo al mattino prima che arrivi l’inferno” ha detto Giudice. Luca Bittau, un cetologo del posto, ha spiegato che il rumore dei motori delle barche è così forte che copre le comunicazioni acustiche dei delfini, essenziali per la caccia, la socializzazione e l’allevamento dei loro piccoli.

Nuove regole

Le barche a motore presentano anche il rischio di collisioni con altre creature marine come le tartarughe. “Dobbiamo limitare i numeri“. Giudice ha avvertito che il numero di visitatori che arrivano all’arcipelago è insostenibile. “Abbiamo bisogno di un numero limitato e di ripensare alle concessioni” ha affermato. Ha già introdotto un divieto severo di ormeggio notturno. A tutte le imbarcazioni da diporto è vietato gettare l’ancora nelle acque intorno all’arcipelago dalle 21:00 alle 8:00. L’unica eccezione è per i residenti e le aziende che hanno la sede legale di La Maddalena da almeno cinque anni. Le loro imbarcazioni devono anche essere dotate di vasche di raccolta delle acque reflue e attraccare alle boe di ormeggio.

Giudice afferma che il divieto è necessario per frenare le feste notturne che spesso si svolgono sugli yacht con musica ad alto volume e luci intense che disturbano la vita marina. Il commissario vorrebbe anche vedere l’introduzione delle guardie forestali. Al momento le guide nei punti di accoglienza hanno il compito di ricordare ai turisti come comportarsi. “Si prendono cura sia delle spiagge che del mare. Svolgono un lavoro splendido, ma non hanno il potere di imporre sanzioni“, ha affermato Giudice. Giudice rimarrà al suo posto per sei mesi, con la possibilità di essere riconfermata per altri sei mesi. “In questo lasso di tempo a disposizione, farò di tutto per garantire un piano socio-economico su misura per il parco e che venga affrontata la questione della limitazione dei flussi“, ha affermato.

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Cosa vedere a Pamukkale, uno splendore di acqua e storia

C’è un posto, in Turchia, il cui nome tradotto vuol dire “castello di cotone”. Un sito naturale del Paese, forse uno dei più suggestivi che esistano, che sorge nella provincia di Denizli, prossimo all’omonimo abitato e nelle vicinanze delle rovine dell’antica città di Hierapolis. Il luogo in questione si chiama Pamukkale e, senza ombra di dubbio, può essere considerato uno splendore di acqua e storia.

Pamukkale, info utili

L’affascinante Pamukkale sorge nella regione interna Egea, nella valle del fiume Meandro, ed è caratterizzato da un clima temperato in quasi tutti i momenti dell’anno: in sostanza, è una meta ideale durante ogni stagione (anche se è bene sapere che in estate il caldo si fa sentire). Il suo nome (che tradotto corrisponde a “castello di cotone”), deriva dalla presenza di una peculiare collina bianca che raggiunge i 160 metri di altezza e i 2,5 chilometri di larghezza, venuta al mondo a causa di una serie di fenomeni sismici e tettonici che hanno portato alla nascita di diverse sorgenti termali con acque ricche di calcio ed anidride carbonica.

Ma non è di certo tutto, perché Pamukkale vanta anche una grande valenza storica e culturale proprio grazie alla vicinanza con la magnifica città di Hierapolis, di cui oggi rimangono numerose rovine in ottimo stato di conservazione. Non a caso, Pamukale e Hierapolis sono uno dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO della Turchia.

Scopri tutte le attività che puoi fare a Pamukale

Cosa vedere a Pamukale

Il “castello di cotone”, con il suo bianco quasi brillante, risulta già visibile mentre con l’automobile (o con i mezzi pubblici) ci si avvicina al sito: la collina appare in quasi tutto il suo splendore a chilometri di distanza, colpendo per il suo colore chiarissimo dovuto al travertino e al calcare che, nel corso del tempo, si sono depositati su vari strati creando delle curiose formazioni rocciose che ricordano delle cascate di ghiaccio, che a loro volta formano delle piscine naturali su diversi livelli.

Castello di cotone, Pammukale

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Le “cascate di ghiaccio” di Pamukale

Il visitatore può accedervi tramite tre ingressi diversi, due dei quali sono anche dotati di grandi parcheggi e di fermate di autobus. I momenti migliori per accorrere a vedere questo “miracolo” della natura sono quelli dell’alba o del tramonto, poiché i raggi del sole mettono di fronte a uno spettacolo che pare quasi magico, certamente surreale.

A disposizione del viaggiatore ci sono anche degli imperdibili tour in mongolfiera di circa due ore da poter acquistare, che consentono di scoprire questo angolo incantato poco dopo il sorgere del sole, momento speciale e da godere da un punto di vista altamente privilegiato.

Qualsiasi sia la vostra scelta, quel che è certo è che potrete ammirare (e immergere i vostri piedi) delle bianchissime vasche di travertino contenenti (solo alcune, non tutte) acque termali note per le loro proprietà terapeutiche: sono ricche di calcio e magnesio e sono famose perché sembrerebbero avere effetti benefici sulla pelle, sulle malattie reumatiche e su altri disturbi. Il loro utilizzo a scopo terapeutico, infatti, risale ai tempi antichi.

Per quanto riguarda il costo e gli orari di apertura e chiusura, variano in base al periodo dell’anno. Il consiglio, quindi, è quello di visionare in anticipo rispetto al viaggio in sito internet di riferimento.

Alla scoperta di Hierapolis

A seconda dell’opzione scelta, con lo stesso biglietto utilizzato per visitare Pamukale si può scoprire anche Hierapolis, antica (e straordinaria) città ellenistico-romana della Frigia. In passato dominava la valle del fiume Lico, mentre oggi, insieme al “castello di cotone”, è uno dei siti archeologici e naturalistici più frequentati del Mediterraneo.

Hierapolis, teatro antico

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Il meraviglioso teatro antico di Hierapolis

L’antica città venne fondata in cima alla collina di Pamukkale nel II secolo a.C., e le sue rovine sono distribuite su circa due chilometri di estensione. Le attrazioni da non perdere assolutamente sono:

  • Teatro antico: poteva contenere circa 10000 spettatori seduti e presenta, ancora oggi, 26 file di gradini. Il palco è in gran parte visibile, così come lo sono i pannelli decorativi e i sedili della prima fila, riservati alle personalità;
  • Martirio di San Filippo Apostolo: intricata struttura ottagonale che si trova nel luogo in cui si ritiene che sia stato martirizzato Filippo;
  • Via di Frontino: conserva ancora intatte diverse parti della pavimentazione originaria e alcune colonne. Un tempo era l’arteria commerciale che tagliava la città da nord a sud. Vi è anche la Porta di Frontino, ingresso monumentale della città;
  • Tempio di Apollo: di epoca ellenica, il suo potere derivava da una fonte vicina chiamata Plutonium e sembrerebbe che solo i sacerdoti conoscessero il segreto che consentiva loro di trattenere il respiro per i fumi tossici provenienti dall’Ade;
  • Porta di Domiziano: uno dei tre ingressi antichi della città, il più famoso di tutti;
  • La più grande necropoli dell’Anatolia: conserva oltre 1200 tombe di epoca ellenistica, romana e cristiana;
  • Le rovine delle terme romane: dove perdersi e immaginare un passato davvero molto lontano;
  • Museo del sito archeologico: con tantissime rovine raccolte nel sito stesso e anche pezzi antichi provenienti dall’Anatolia.

Se parti da Antalya, ecco a te un tour in giornata per scoprie Pamukale e Hierapolis

La Piscina di Cleopatra

Presso Hierapolis è possibile visitare (e fare il bagno) nella regale Piscina di Cleopatra, un luogo che permette di immergersi tra rovine millenarie lambite da acque turchesi, le stesse in cui si bagnava un tempo la regina egizia.

Piscina di Cleopatra, Turchia

Fonte: iStock

L’antica Piscina di Cleopatra

Costruita dai Romani, è dotata di una sorgente di acqua minerale geotermica che sgorga a 36 gradi. In passato la piscina era incorniciata da portici ionici in marmo, le cui colonne oggi “risposano” sui suoi fondali.

Cosa vedere nei dintorni di Pamukale

Pamukale offre anche tantissime meraviglie nei suoi dintorni che assolutamente vale la pena scoprire. Davvero affascinante, per esempio, è Karahyit, un villaggio termale dotato di acque curative in cui lasciarsi andare in piscine in cui fluiscono acque dalle tonalità rosse, poiché lambiscono un travertino color ruggine.

Vale la pena fare un salto anche a Colossae, antica città greco-romana che, pur avendo rovine meno impressionati di altri più noti siti turchi, riveste senza ombra di dubbio una grande importanza storica e religiosa: la città è citata nel Nuovo Testamento.

Infine le Grotte di Kaklık, tra le più grandi del Paese, che colpiscono per la presenza di un’ampia varietà di formazioni calcaree davvero uniche nel loro genere: ci sono colonne, cascate di calcite e molto altro ancora.

Grotte di Kaklık, Turchia

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Le magnifiche Grotte di Kaklık
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Ryanair lancia 10 meravigliose nuove rotte invernali

Molti sono appena rientrati dalle vacanze estiva, ma già pensano al prossimo viaggio. Anche in inverno infatti non mancano le occasioni per prendere un volo e partire, per esempio durante le vacanze natalizie. Ryanair è pronta e ha lanciato dieci nuove rotte da Milano Malpensa per esplorare l’Europa e il sud Italia. Un’occasione ghiotta per chi ama scappare per qualche giorno lontano da casa, anche in bassa stagione. Natale e Capodanno invitano a prenotare viaggi più o meno lunghi con la famiglia, gli amici o il partner.

La compagnia aerea numero uno in Italia ha previsto per l’inverno voli per Cracovia, Maiorca, Marrakech, Fuerteventura, Atene, Budapest, Parigi, TallinnRzeszow e Reggio Calabria partendo da Milano. Quando in Italia le temperature si fanno rigide, molti sognano luoghi caldi, sole e mare, quindi si potrebbero far tentare da Maiorca, Fuerteventura o Marrakech anche per un Capodanno diverso. Quelli che invece amano perdersi tra le bellezze architettoniche di una città e gustare la cucina locale saranno contenti di volare ad Atene, Parigi, Budapest, Tallinn, Rzeszow. A seconda dei propri gusti si può valutare e optare per una soluzione più in linea con le proprie idee per un viaggio da sogno.

Viaggiare con Ryanair in inverno

Aggiungendo un ottavo aeromobile basato per la W24 a Milano Malpensa, Ryanair ha stabilito di aumentare il traffico del 10% raggiungendo i 4,5 milioni di passeggeri. In seguito a questa novità saranno però ridotti gli aeromobili con base per la W24 a Bergamo e gli aeroporti di Trieste e Reggio che hanno abolito l’addizionale municipale saranno nuove basi per la compagnia.

Le tariffe basse Ryanair fanno gola a molti da sempre, ma il turismo sta risentendo delle scelte del Governo che rendono i viaggi in aereo sempre più costosi in Italia. In Friuli Venezia Giulia e in Calabria l’addizionale municipale è stato già eliminato, ma in tanti altri aeroporti italiani tutto è come prima e Ryanair ha chiesto al Governo e alle Regioni di abolire questa tassa. Si sa che queste iniziative, come altre pratiche burocratiche, in Italia non hanno tempi molto veloci, ma l’incremento del turismo è un bene reale che non va sottovalutato.

Maiorca

Fonte: 123RF

Maiorca

Abolizione tassa comunale

Se questa domanda fosse accolta, molte compagnie potrebbero aumentare le rotte e i posti di lavoro su base annua. Sono oltre 20 le nuove rotte previste da Ryanair per l’inverno 2024, se la tassa comunale sarà abolita definitivamente. “Ryanair chiede al Governo Meloni di abolire l’addizionale municipale in tutti gli aeroporti italiani, proprio come hanno già fatto le regioni Friuli Venezia Giulia e Calabria nel 2024, il che consentirebbe agli aeroporti italiani di godere di una rapida crescita del traffico, dei visitatori e dei posti di lavoro nei prossimi anni, poiché Ryanair risponderebbe con un investimento di 4 miliardi di dollari in Italia, aggiungendo 40 nuovi aeromobili, oltre 20 milioni di passeggeri all’anno su 250 nuove rotte e 1.500 nuovi posti di lavoro in Ryanair nelle regioni italiane” ha detto il CEO di Ryanair Michael O’Leary. Non resta che aspettare per vedere quale sarà la decisione e le relative conseguenze.

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Tremila euro per danno da stress, la causa? Il ritardo dei bagagli

Viaggiare è un piacere, ma a volte si può trasformare in un incubo. Non sono poche le persone che, rientrando da un viaggio o arrivati a destinazione, perdono le tracce del proprio bagaglio in aeroporto. Una volta atterrati, si recano al nastro di consegna delle valigie, ma dopo qualche ora di attesa, cominciano a realizzare che è successo il peggio.

Come una coppia pisana che per un viaggio in Indonesia si è rivolta al giudice di Pace e al Tribunale di Pisa, ottenendo un risarcimento di tremila euro per “danno da stress“. I due turisti toscani, come riporta la notizia pubblicata su Il Corriere, si sono imbarcati a Firenze per raggiungere Giacarta, ma la vacanza tanto desiderata si è trasformata in un calvario. Il volo ha registrato ben 24 ore di ritardo per degli scali che non sono andati come previsto e, dopo essere finalmente atterrati, i loro bagagli erano spariti.

Vacanze da incubo: i bagagli non ci sono

Un viaggio iniziato sotto una cattiva stella che però ha avuto un lieto fine, seppur dodici anni dopo. Stanca dal viaggio tormentato, la coppia non ha potuto raggiungere subito l’hotel per un po’ di ristoro, ma ha trascorso ore a riempire documenti e moduli per sporgere denuncia per lo smarrimento dei bagagli. Quando questa sfortuna accade all’andata è ancora più complicato, perchè ci si ritrova lontano da casa in un paese straniero senza più niente.

Ritardo consegna bagagli
Ritardo della consegna bagagli in aeroporto è fonte di stress

Costretti a uscire per comprare il minimo indispensabile per poter restare alcuni giorni lì a Giacarta, in costante contatto con il call center della compagnia sperando di ricevere buone notizie, la coppia ha cercato di godersi comunque la vacanza progettata da mesi. Sono passati otto giorni prima che qualcuno si facesse vivo e confermasse che i bagagli erano stati ritrovati.

Bagagli in ritardo: cosa fare

Una volta rientrati in Italia i due hanno fatto causa alla compagnia aerea e, dopo alcuni giorni, è arrivata la sentenza di merito definitiva sul risarcimento dei danni subiti. Alla coppia spettavano 3 mila euro più interessi per lo stress e il disagio provocato dallo smarrimento dei bagagli in Indonesia.

Quando si verifica un ritardo nella consegna di un bagaglio il danno non patrimoniale è risarcibile. Infatti, oltre alla perdita di beni materiali, questo avvenimento provoca ansia e stress nei diretti interessati e la legge tiene conto anche di questo. La lesione del diritto di circolazioneintesa come limitazione alla libertà di movimento derivante dall’indisponibilità dei propri oggetti personali durante una parte del soggiorno all’estero” ha un peso.

Il giudice Giuseppe Laghezza, infatti, ha dato ragione alla coppia, raddoppiando il totale della somma che la compagnia doveva risarcire, con questa dichiarazione: “È infatti evidente come essi non possano non aver sofferto un rilevante disagio psicologico, in conseguenza della mancata tempestiva disponibilità del bagaglio contenente i loro effetti personali, tanto da vedersi costretti a riacquistare parte di questi ultimi per far fronte alle prime necessità in territorio estero”. Tuttavia il risarcimento ha avuto un decorso biblico, poichè il pagamento è avvenuto ora, dodici anni dopo quel viaggio sicuramente “indimenticabile”.

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Brennero, i luoghi della fiction Tv RAI

Dal 16 Settembre va in onda in prima serata su RAI 1 una nuova fiction italiana intitolata Brennero. Diretta da Davide Marengo e Giuseppe Benito questa coproduzione Rai Fiction e Cross Productions è suddivisa in otto episodi da 50 minuti l’uno, organizzati in quattro serate. Carlo Mazzotta e Andrea Valagussa firmano la sceneggiatura e nel cast spiccano Elena Radonicich, Matteo Martari, Richard Sammel, Lavinia Longhi e Luka Zunic, per citarne alcuni. Le riprese di questa storia thriller ricca di suspance che gli appassionati del genere ameranno sicuramente, sono state realizzate in Trentino-Alto Adige.

La trama ufficiale della fiction Tv Brennero

Uno spietato serial killer ha avvolto nell’oscurità e nel terrore la città di Bolzano lasciando dietro di sé sei vittime di nazionalità tedesca. Il “mostro di Bolzano“, come lo hanno soprannominato i locali, è attivo da diversi anni e sembra convinto che gli italiani siano trattati come inferiori dal popolo della Germania. Dopo l’ennesimo omicidio Eva, una giovane e determinata PM tedesca si ritrova a lavorare con Paolo Costa, un ispettore italiano che ha perso una gamba proprio cercando di catturare questo assassino prolifico. Una coppia diversa per cultura, origini e personalità scoprirà di avere qualcosa in comune: voler fermare una volta per tutte quest’uomo violento e imprevedibile.

Brennero, fiction Rai

Fonte: Ufficio Stampa

Matteo Martari ed Elena Radonicich in una scena della fiction Brennero

Dove è stata girata

Mentre Un Passo dal Cielo ci ha mostrato i paesaggi naturali di questa zona del Nord Italia, Brennero si svolge tra le strade e le piazze di Bolzano, una città che conta poco più di 105.000 abitanti. Un luogo con l’anima di confine tra Italia e Germania, dove i cartelli stradali sono in tedesco e la popolazione è mista. Capoluogo di provincia in Trentino-Alto Adige, Bolzano fa da sfondo a questo thriller ricco di tensione e mistero.

Alcuni passaggi dei personaggi nel centro della città interessano Via della Mostra, Viale Venezia, Piazza del Grano e Piazza delle Erbe. Viale Venezia, creato negli anni 20 per la classe media italiana, presenta un’estetica influenzata dalla tradizione bizantina e rinascimentale. Piazza del Grano è ricca di storia e ospitava il Castello dei principi vescovi di Trento che fondarono il borgo. Qui il medioevo si unisce alla modernità, ricordando il passato di Bolzano come città fortificata e centro commerciale.

Piazza Walther invece, fa da sfondo all’incontro finale tra Mathilde ed Eva ed è spesso definita il cuore pulsante di Bolzano. Qui si svolgono eventi nel corso dell’anno e gli abitanti si ritrovano per un aperitivo, una cena o godersi qualche manifestazione, come il mercatino di Natale quando è stagione. Alcune scene di Brennero poi portano nei pressi del ponte Talvera sull’omonimo fiume che scorre dalla Val Sarentino all’Adige. Oltre a collegare i dintorni è anche un posto panoramico che permette di apprezzare le bellezze naturali della zona.

Anche il Ponticello Museion è tra le location scelte per girare questa fiction RAI, come anche la Segheria Gasser che è diventata il Cascinale Abbandonato, e Casa Markus che è la Casa di Helmut Fischer. Infine qualche altra scena ha avuto luogo alle Terme di Merano, al Palazzo del Ghiaccio di Collalbo e alla Funivia Renon.