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Cosa vedere a Mérida, in Messico, la perla dello Yucatán

Situata nel cuore dello Yucatán, in Messico, Mérida è un punto di partenza ideale per esplorare la storia millenaria della regione, le sue bellezze naturali e i tesori archeologici. Passeggiando per le sue strade, si respira un’atmosfera unica, fatta di colori, sapori e suoni che parlano di una cultura estremamente viva. Fondata dallo spagnolo Francisco de Montejo de León nel 1542, fu costruita sulle rovine dell’antica città maya di T’ho ed è soprannominata la “Ciudad Blanca” per via dei suoi edifici coloniali di pietra calcarea molto chiara. Oggi Mérida è una città moderna e cosmopolita, una meta molto gettonata dai turisti e obbligatoria per chi decide di trascorrere le vacanze in Messico.

Plaza Mayor, il cuore di Mérida

Il cuore pulsante di Mérida è senza dubbio la Plaza Mayor – chiamata anche Plaza de la Independencia o Plaza Grande –, il luogo dove tutto inizia. Questa piazza ospita diversi mercati di cibo e artigianato (al mercato di Lucas Galvez si trova davvero di tutto, tappa imperdibile per chi ama passeggiare tra i banchi alla scoperta dei prodotti tipici), oltre a diversi locali e ristoranti.

La piazza è circondata da alcuni degli edifici più importanti della città, tra cui la Cattedrale di San Ildefonso, la più antica dell’intero continente americano e la chiesa più grande dello Yucatán. La cattedrale, costruita nel XVI secolo con le pietre di antichi templi maya, è un’imponente testimonianza dell’epoca coloniale. All’interno, le sue volte maestose e le opere d’arte sacra offrono un momento di pace e riflessione, un rifugio dalla vivace attività della città.

Sul lato sud di Plaza Mayor si trova Casa Montejo, dalla tipica architettura coloniale spagnola in Messico. Costruito nel 1549 come casa di residenza della prestigiosa famiglia Montejo, l’edificio oggi ospita il Museo Casa Montejo, e una  collezione di mobili e arredi.

Dalla Plaza Grande, è possibile raggiungere il Palacio de Gobierno, altra tappa imperdibile della visita, costruito nel 1892 e decorato con 31 murales dell’artista Campeche Fernando Castro Pacheco che raccontano la storia della conquista spagnola e della cultura maya. Il bel palazzo è sede del Museo Fernando García Ponce, che raccoglie una ricca collezione di dipinti di importanti artisti messicani; ha un bellissimo cortile interno e un balcone con una bellissima vista sulla piazza.

Paseo de Montejo

Uno dei viali più iconici di Mérida è il Paseo de Montejo, una larga avenida fiancheggiata da eleganti ville coloniali, molte delle quali risalenti all’epoca d’oro del commercio della sisal, una fibra naturale che ha reso ricchi molti proprietari terrieri della regione. Percorrendo il Paseo de Montejo, pedonale, si viene trasportati indietro nel tempo, in un’epoca in cui Mérida era considerata una delle città più prospere del Messico. Lungo il Paseo, si trovano negozi di artigianato, boutique di design locale e caffetterie in grande stile.

I musei di Mérida

Per chi vuole davvero immergersi nella storia e nella cultura del popolo maya, una visita al Museo del Mundo Maya è imprescindibile. Questo museo moderno e interattivo offre una panoramica completa della civiltà che ha dominato la penisola dello Yucatán per secoli, con reperti che vanno dalle prime sculture alle ceramiche, passando per testimonianze della vita quotidiana e dei rituali religiosi.

Le sale del museo, tra i più importanti del Messico, sono disposte in modo da accompagnare il visitatore in un viaggio nel tempo, dalla preistoria fino all’arrivo dei conquistadores spagnoli. Il museo ospita anche mostre temporanee e attività culturali e live, quindi vale la pena consultare il calendario degli eventi per non perdere nulla di interessante durante la visita.

Tra i musei più importanti del Paese, nella bella sede del Palacio Arzobispal (Palazzo dell’Arcivescovado), c’è anche il Museo di Arte Contemporanea MACAY, che ospita collezioni e mostre permanenti e temporanee di arte moderna e contemporanea, tra cui le opere di Gabriel Ramirez Aznar, Fernando Castro Pacheco e Fernando García.

Ancora, il Museo di arte popolare (Museo Regional de Arte Popular) espone collezioni di tessuti e costumi, ceramiche, gioielli, giocattoli e strumenti musicali.

Le rovine di Uxmal: un patrimonio archeologico inestimabile

A meno di un’ora di auto da Mérida si trovano le spettacolari rovine di Uxmal, uno dei siti archeologici più affascinanti dello Yucatán. Rispetto a Chichén Itzá, Uxmal è meno frequentata dai turisti, il che la rende una meta ideale per chi cerca di esplorare la cultura maya in un’atmosfera più tranquilla ed estremamente suggestiva. La Piramide dell’Indovino è la struttura più imponente del sito, alta oltre 35 metri, e domina l’intero panorama. Salendo sulla sua sommità, si può ammirare una vista mozzafiato sulle pianure circostanti.

Oltre alla piramide, Uxmal offre anche altri edifici straordinari, come il Quadrilatero delle Monache e il Palazzo del Governatore, tutti decorati con intricate sculture e fregi che raccontano miti e leggende dell’antica cultura maya. Il sito è facilmente raggiungibile da Mérida in autobus, e la visita può essere organizzata in giornata.

Rovine di Uxmal

Fonte: iStock

Le Rovine di Uxmal, uno dei siti archeologici più affascinanti dello Yucatán

Cenote Xlacah

Non lontano da Mérida, nel sito archeologico di Dzibilchaltún, si trova invece il Cenote Xlacah, una delle tante piscine naturali della regione. I cenote sono grotte o doline riempite d’acqua, e molti di essi erano considerati sacri dai Maya. Xlacah è particolarmente interessante perché, oltre a essere un luogo ideale per una nuotata rinfrescante, si trova accanto a rovine maya che possono essere esplorate prima o dopo il bagno. Questo cenote è ideale per le famiglie che viaggiano con bambini, perché l’acqua è limpida e poco profonda in alcuni punti.

Info pratiche

Quando andare a Mérida

Il clima a Mérida è caldo durante tutto l’anno, ma i mesi migliori per una visita sono da novembre a marzo, quando le temperature sono più miti. Da giugno a ottobre le temperature sono più elevate e le piogge più frequenti. Inoltre, durante i mesi invernali, la città ospita diversi eventi culturali, tra cui spettacoli di danze tradizionali e concerti all’aperto.

Come arrivare

L’aeroporto internazionale di Mérida è ben collegato con le principali città messicane e americane, quindi raggiungibile anche dall’Italia con scalo. Solitamente questa è una tappa all’interno di un itinerario più lungo di visita alla regione, all’interno della quale ci si può muovere in autobus. Una volta in città, muoversi è altrettanto semplice: i taxi sono economici e diffusi, ma chi preferisce un’esperienza più sostenibile può optare per il noleggio di una bicicletta, visto che la città è particolarmente pianeggiante.

La cucina Yucateca

Un viaggio a Mérida passa anche dalla tavola e dai suoi sapori. La cochinita pibil, carne di maiale marinata con achiote e cotta lentamente in foglie di banano, è uno dei piatti più emblematici dello Yucatán. Altri piatti da non perdere includono i papadzules, tortillas ripiene di uova sode e ricoperte di salsa di semi di zucca, e i panuchos, tortillas fritte ripiene di fagioli neri e guarnite con carne, avocado e cipolle marinate. In città ci sono ristoranti e locali per ogni gusto e tasca; ma per un’esperienza più autentica vale la pena fermarsi a mangiare in uno dei mercati locali. Il Mercado Lucas de Gálvez è il luogo perfetto per scoprire la vera essenza della cucina yucateca, tra banchi di frutta esotica, spezie e specialità preparate al momento.

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Rzeszów, in Polonia, è la nuova meta da scoprire quest’autunno

L’autunno 2024 porta con sé una nuova ed entusiasmante opportunità di viaggio grazie all’annuncio di Ryanair, la compagnia aerea low cost attualmente numero uno in Italia. Il 17 settembre scorso, infatti, Ryanair ha rivelato l’apertura di 10 nuove rotte invernali da Milano Malpensa, tra cui spicca una destinazione ancora poco conosciuta ma ricca di fascino: Rzeszów, in Polonia.

Questa novità rientra nell’ambito di un piano di espansione che porterà a un aumento del traffico del 10% da Malpensa, con 4,5 milioni di passeggeri stimati. Seppur Milano-Bergamo vedrà una leggera riduzione di traffico, l’apertura di nuove rotte come quella verso Rzeszów dimostra come Ryanair continui a investire nella crescita del turismo e delle opportunità di viaggio, promuovendo destinazioni emergenti e tutte da scoprire.

Perché Rzeszów vi farà innamorare

Rzeszów, situata nella parte sud-orientale della Polonia, è una gemma nascosta pronta a sorprendere i viaggiatori che desiderano scoprire luoghi autentici e ricchi di storia, non le solite destinazioni tipiche del turismo di massa. Nonostante sia meno famosa di altre città polacche come Cracovia o Varsavia, la città di Rzeszów offre un mix intrigante di tradizione e modernità, con un centro storico ben conservato e una vivace scena culturale.

Rzeszów, Polonia

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Il centro storico di Rzeszów

Grazie alla nuova rotta di Ryanair, Rzeszów si appresta a diventare una delle mete emergenti per i viaggiatori italiani, ideale per un week-end lungo all’insegna della scoperta di una Polonia autentica e meno battuta dai turisti. Questo autunno, lasciatevi affascinare dal calore e dall’ospitalità di questa città, perfetta dunque per una fuga culturale e rilassante.

Una curiosità? La città di Rzeszów ha un legame particolare con la storia dei Santi e il Papato e con la spiritualità cristiana, di cui vi parleremo più nel dettaglio nei prossimi paragrafi: ovviamente, ha a che fare con il Papa polacco Giovanni Paolo II.

Cosa vedere a Rzeszów

Se vi siete decisi a trascorrere un weekend in questa inedita e insolita meta della Polonia, ecco una lista di cose da vedere e di attività da fare per immergervi appieno nell’atmosfera più autentica del luogo e non perdervi nessuno degli highlights.

Tra le attrazioni principali della città, spicca Piazza del Mercato, il cuore pulsante di Rzeszów, circondata da edifici storici e caffè accoglienti. Qui potrete ammirare il Municipio, una costruzione neogotica del XVI secolo, che domina la piazza con la sua elegante facciata. A pochi passi dalla piazza si trova invece il Castello di Rzeszów, una fortezza costruita nel XVII secolo che oggi ospita eventi culturali e mostre.

Rzeszów, municipio

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Lo storico municipio di Rzeszów

Gli amanti dell’arte e della storia non possono perdersi una visita al Museo Etnografico, dove è possibile immergersi nella cultura locale e nelle tradizioni popolari della regione della Subcarpazia. Per chi preferisce passeggiare all’aria aperta, Rzeszów offre splendidi parchi come il Parco Lubomirski, perfetto per godersi una giornata di relax.

Rzeszów non è solo una città che colpisce a occhio dal punto di vista storico e architettonico, ma è anche un importante centro spirituale per chi desidera scoprire luoghi legati alla figura di Giovanni Paolo II. La città custodisce diversi punti d’interesse direttamente o indirettamente collegati al Papa polacco, soprattutto attraverso chiese i cui patroni sono stati beatificati o canonizzati proprio da lui. Tra questi troviamo figure come San Giovanni di Dukla, San Giuseppe Sebastian Pelczar e Beata Karolina Kózkówna. Uno dei modi migliori per esplorare questa ricca eredità religiosa è seguire l’Itinerario dei Santi di Rzeszów, un percorso che attraversa vari luoghi sacri e permette di rivivere le storie di questi santi e del pontificato di Giovanni Paolo II. 

Tra le tappe principali di questo tour spirituale simile a un pellegrinaggio, si segnala la Basilica dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, un capolavoro tardo-rinascimentale con un meraviglioso mausoleo e la figura tardogotica della Madonna con Bambino, e la Cattedrale di Rzeszów, famosa per il Parco Pontificio, costruito in memoria della Santa Messa celebrata da Giovanni Paolo II nel 1991.

Rzeszów, parco

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Le aree verdi a Rzeszów

Cosa vedere nella Regione Podkarpackie

Rzeszów si trova nel cuore della Regione Podkarpackie, una delle aree più pittoresche e incontaminate della Polonia. Questa regione, situata a sud-est, è caratterizzata da paesaggi di incredibile bellezza naturalistica che spaziano dalle dolci colline ai vasti boschi e ai parchi naturali. Tra i luoghi più iconici vi è il Parco Nazionale dei Bieszczady, ideale per gli amanti della natura e delle escursioni a passo di trekking o in sella alla mountain bike, con sentieri che offrono vedute spettacolari delle montagne e della fauna locale.

La regione è anche ricca di tradizioni culturali e storiche, con castelli, villaggi rurali e siti religiosi che risalgono a secoli fa. Przemyśl, una delle città più antiche della Polonia, è un altro gioiello da visitare nei dintorni, con la sua imponente fortezza e un ricco patrimonio architettonico tutto da scoprire passeggiando agevolmente a piedi per il centro urbano. Inoltre, la regione celebra ogni anno la Giornata Papale, un evento che onora il ricordo di Giovanni Paolo II con pellegrinaggi, celebrazioni religiose e culturali.

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Roccelletta di Borgia, meraviglia della Calabria

Lungo la Costa Ionica, tra le destinazioni ideali per un viaggio alla scoperta della Calabria, si trova Roccelletta di Borgia, una frazione del comune di Borgia, piccolo centro di circa ottomila abitanti che si trova a pochi chilometri da Catanzaro. Il tempo qui sembra essersi fermato e sembra ancora viva la presenza delle antiche civiltà che hanno abitato queste terre caratterizzate da immense colline verdi ed uliveti che si affacciano sul mare.

Cosa vedere a Roccelletta di Borgia?

Resti di una storia antica

La prima cosa che colpisce chi arriva a visitare questo borgo è la tranquillità che avvolge il luogo, immerso nella macchia mediterranea, con paesaggi che sembrano quasi usciti da antichi racconti e scorci mozzafiato sul Mar Ionio. Oltre a questo Roccelletta di Borgia è molto conosciuta per ospitare uno straordinario parco archeologico, che fa del borgo una vera e propria perla della Magna Grecia. Qui vissero diversi popoli, dai greci ai romani, passando per normanni e bizantini, con testimonianze che la rendono la destinazione ideale per gli amanti della storia antica e dell’archeologia.

Il Parco Archeologico di Scolacium ed il foro

Il Parco Archeologico di Scolacium, ad esempio, è un autentico gioiello della storia calabrese. Qui è possibile ammirare i resti di Skylletion, un’antica città della Magna Grecia, che divenne in seguito una colonia romana. Fu fondata nel lontano Sesto secolo a.C. dal popolo greco, diventando fin da subito un importante centro di scambi commerciali e culturali, ma anche sotto la dominazione romana. Si tratta di un luogo unico, in cui si fondono natura e storia antica: visitare gli scavi consente di osservare numerosi reperti storici, come acquedotti, mausolei e strade lastricate, che è possibile percorrere immaginandosi nella vita quotidiana di un tempo.

Tra le attrazioni principali del parco si trova il Foro di Scolacium, che era in antichità il centro nevralgico della vita pubblica della cittadina. È una vasta area pavimentata circondata da importanti edifici amministrativi e di culto, che oggi racconto l’importanza strategica ed economica di questa colonia.

Nei pressi del Foro si trovano anche i resti di un antico tempio, di una fontana monumentale e del tribunale, circondate da statue e ritratti romani. A sorprendere, però, per la sua maestosità e bellezza è il vecchio teatro romano, che era capace di ospitare fino a cinquemila spettatori.

Basilica di Santa Maria della Roccella

Non molto lontano dal parco archeologico si trovano anche i resti della Basilica di Santa Maria della Roccella, un imponente edificio religioso che spicca tra la natura e le vaste distese di ulivi. È una delle chiese più grandi dell’intera Calabria e la sua maestosità lascia senza parole. La Basilica fu costruita, presumibilmente, tra il 1075 ed il 1090, e mescola stili architettonici diversi, con influenze bizantine ed orientali, che fanno un esempio unico di architettura religiosa. Oggi della vecchia costruzione rimangono solo le possenti mura perimetrali ed alcune parti della struttura come l’abside e le nicchie decorative.

L’Antiquarium di Roccelletta di Borgia

Per conoscere meglio la storia di Skylletion e Scolacium è d’obbligo una visita all’Antiquarium. Si tratta di un piccolo museo che ospita numerosi reperti storici rinvenuti durante gli scavi e che offrono un viaggio meraviglioso attraverso diverse epoche che hanno segnato la vita di Roccelletta di Borgia. Tra i pezzi esposti si trovano oggetti come ceramiche greche, ma anche monete romane, sculture e diversi manufatti dalla grande importanza storica e culturale.

Alla scoperta di Borgia e dei suoi dintorni

Oltre alle meraviglie archeologiche di Roccelletta, anche Borgia merita sicuramente una visita. Il borgo benne ricostruito dopo un devastante terremoto che lo colpì nel 1783. Oggi è una cittadina vivace, caratterizzata soprattutto dalla presenza di antichi palazzi nobiliari, chiese e monumenti storici. Tra i luoghi di maggiore interesse si trovano, ad esempio, Villa Pertini e le piazze principali come Piazza del Popolo e Piazza Ortona.

Borgia è anche una splendida zona marina. Qui, infatti, è possibile trovare alcune tra le più belle spiagge della Calabria, lungo una costa che si estende per circa sei chilometri. Tra le più belle, sicuramente, la spiaggia di Roccelletta, un piccolo paradiso che si affaccia sul Mar Ionio, circondata da una rigogliosa pineta, dove i visitatori possono godere di un mare limpido e cristallino, perfetto per una giornata di relax e tranquillità.

Roccelletta di Borgia rappresenta una tappa obbligatoria per tutti coloro che desiderano scoprire una delle regioni italiane più belle del nostro Paese, molto apprezzata da turisti provenienti da tutto il mondo e da riviste famose, come il Guardian, che raccontano tutte le meraviglie della Calabria.

Distesa di ulivi che circondano il parco archeologico di Scolacium a Roccelletta di Borgia in Calabria

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Distesa di ulivi al Parco Archeologico di Scolacium, Roccelletta di Borgia
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Cosa fare a Sanary sur Mer, borgo della costa provenzale

Con i suoi 17.000 abitanti, Sanary sur Mer è una perla nascosta della Costa Provenzale, un piccolo borgo marino che conserva il suo elegante fascino del passato e che gode di un eccellente clima, simile alla regione siciliana e che la rende uno dei luoghi perfetti da visitare ogni stagione dell’anno. Ma cosa fare e cosa vedere a Sanary sur Mer, che la rende una delle mete ideali per le prossime vacanze? Ecco una lista delle attrazioni principali.

Il porticciolo: cuore della vita locale

Uno dei luoghi principali di Sanary sur Mer è sicuramente il suo caratteristico porticciolo, il cuore pulsante della città. Passeggiare lungo il molo della città permette di respirare e vivere l’aria salmastra, ma anche i colori vivaci dei pointus, ovvero le tradizionali barche da pesca locali e rappresentano l’icona di questo borgo della Costa Provenzale. Inoltre, al mattino presto è possibile assistere al ritorno dei pescatori e delle pointus, che portano il pescato del giorno direttamente ai ristoranti del porto.

Barche tipiche di Sanary-sur-Mer chiamate pointus, una dietro l'altra, ferme al porto

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Pointus, piccole imbarcazioni tipiche di Sanary-sur-Mer

Alla scoperta del centro storico: tra arte, storia e cultura

La città di Sanary sur Mer, situata sulla Costa Provenzale, tra le bellissime Nizza e Marsiglia, è anche un luogo ricco di storia e cultura. Il centro storico del borgo è un labirinto di piccole vie acciottolate, dove il tempo sembra essersi fermato. Passeggiare tra le vie, infatti, permette di ammirare delle bellissime case color pastello, in grado di catapultare i visitatori nel passato.

Qui si può visitare la cappella Notre-Dame-de-Pitié, edificio risalente al Sedicesimo secolo, che offre una vista mozzafiato sulla costa francese e che è anche uno dei punti più alti della città. Si trova, infatti, su una collina e rappresenta il luogo perfetto non solo per chi cerca tranquillità e meditazione, ma anche per tutti coloro che amano la fotografia e sono alla ricerca di uno scatto perfetto.

Nei pressi di questa cappella si trova anche l’Église Saint-Nazaire, un’altra chiesa che sorge sul sito di un antico edificio distrutto durante la guerra che colpì il Paese durante il ventesimo secolo e che rappresenta, proprio per questo, un vero e proprio simbolo della rinascita della città di Sanary sur Mer.

Infine, ma non per importanza, c’è l’attrazione storico per eccellenza: la Tour Romane, una torre medievale che testimonia l’antico passato della città di Sanary come città portuale colpita in passato da pirati ed invasori stranieri. Oggi, all’interno della struttura viene ospitato un museo dedicato all’archeologia subacquea, con reperti recuperate proprio nelle acque circostanti e dedicati all’evoluzione delle tecniche della pratica dell’immersione.

Sanary sur Mer: un rifugio per scrittori ed artisti

La città vanta una ricca eredità culturale, che risale agli anni Trenta, quando Sanary sur Mer e la Costa Provenzale divennero un rifugio soprattutto per scrittori ed intellettuali tedeschi in fuga dal regime nazista della Germania. Qui vissero figure importanti e di spicco del panorama culturale europeo, come Thomas Mann, Bertolt Brecht e Joseph Roth, i quali riuscirono a trasformare il borgo in una piccola capitale culturale dell’epoca.

Oggi è possibile visitare una lapide commemorativa, installata per rendere omaggio a questi illustri ospiti e che ricorda il legame indissolubile che si è creato negli anni tra Sanary e la letteratura. È un pezzo di storia poco conosciuto, che allo stesso tempo riesce ad aggiungere un fascino intellettuale all’atmosfera e che renderà il soggiorno in città molto più di una semplice vacanza.

Spiaggia e relax sulla Costa Provenzale

Uno degli aspetti attraenti di questa affascinante città francese sono le sue spiagge. La più famosa e celebre è senza dubbio la Plage de Portissol, una piccola baia incastonata tra le scogliere che offre un rifugio sereno per i bagnanti ed i visitatori della località marina. Qui è possibile godere di un mare limpido ed una sabbia dorata, che valgono sicuramente la visita anche in periodi di alta stagione, quando il numero di turisti presenti è decisamente più alto. La spiaggia di Portissol è anche il luogo ideale per gli amanti degli sport acquatici, come il windsurf o il kayak.

Un altro luogo da raggiungere, per chi vuole passare una giornata al mare, si trova ad est del porto. Qui, infatti, è. possibile passeggiare su una lunga distesa di sabbia che si snoda per più di un chilometro e che è perfetta per chi cerca un po’ di tranquillità lontano dal turismo di massa. L’accesso libero a molte spiagge, inoltre, rende la vacanza ancora più accessibile per tutti i tipi di visitatori, con e senza famiglia, che vogliono spostarsi facilmente tra mare e centro storico.

Vista del mare turchese di Sanary-sur-Mer con poche barche al largo

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Mare limpido e turchese di Sanary sur Mer

Tra sapori e profumi del Mercato Provenzale

Una valida opportunità per riuscire ad immergersi completamente nella cultura locale di un nuovo Paese e di una nuova città è sicuramente quella di visitare i mercati locali. Sanary sur Mer non è da meno. Il Mercato Provenzale che si tiene ogni mercoledì in città è un evento imperdibile, che riesce a trasformare la piazza cittadina grazie alla sua vivace atmosfera, rendendola il luogo ideale per assaggiare scoprire profumi e sapori locali: dai formaggi di capra fino ai famosi vini locali.

Sport ed avventura per gli amanti della natura

Per gli amanti dello sport e delle avventure a cielo aperto, Sanary sur Mer è la destinazione ideale dove passare l’estate in Provenza. Qui è possibile praticare sport acquatici come il surf, il windsurf ed il kitesurf, grazie alle correnti che colpiscono laCosta Provenzale, oppure seguire e vivere esperienze a stretto contatto con la natura, passeggiando per i numerosi sentieri che si snodano lungo la costa. Fra tutti, quello più conosciuto è il sentiero che conduce a Capo Sicié, un promontorio che domina il mare e dalla cui cima è possibile godere di un panorama fantastico.

La dolce vita provenzale

Infine, una delle esperienze più piacevoli che questa città della Francia ha da offrire, è semplicemente rilassarsi e godersi la vita lenta e dolce della Provenza: sorseggiare un bicchiere di vino locale in uno dei numerosi locali sul porto, mentre il sole tramonta dietro le colline è il modo perfetto per concludere una giornata passata alla scoperta di Sanary sur Mer e della Costa Provenzale.

Sanary sur Mer, grazie a queste peculiarità, si dimostra sicuramente come una destinazione in grado di combinare in modo armonioso mare, storia, cultura e natura. Questo piccolo borgo della Costa Provenzale è in grado di offrire tutto quello di cui si ha bisogno per passare una vacanza all’insegna del relax, ma anche del divertimento e delle avventure a contatto con la natura.

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Visitare il Taman Mini Indonesia Indah: tutta l’Indonesia in un luogo solo

Lo sapevi che a Giacarta c’è un luogo che ti permette di visitare tutta l’Indonesia in una sola giornata? Ovviamente si tratta di una versione in scala e rappresentativa di questa nazione asiatica. Si tratta del Taman Mini Indonesia Indah, un parco pensato e costruito appositamente per mostrare tutte le bellezze che questo splendido paese custodisce. Quelle che troverai di seguito sono alcune indicazioni e informazioni per organizzare la tua visita al Taman Mini Indonesia Indah, chiamato dagli indonesiani stessi semplicemente TMII.

Cosa è Taman Mini Indonesia Indah

Inaugurato nel 1975, il Taman Mini Indonesia Indah è stato un progetto voluto dalla moglie del presidente di quel periodo, Ibu Tien Suharto, con l’intento di creare uno spazio che aiutasse i viaggiatori a scoprire la diversità culturale delle varie regioni dell’Indonesia, senza dover viaggiare da un’isola all’altra. Non tutti i turisti che si recano da quelle parti, infatti, hanno tempo e mezzi a sufficienza per girare per bene tutte le regioni dell’Indonesia.

Questo parco vanta una superficie di circa 150 ettari e ospita dei veri e propri padiglioni rappresentativi di tutte le 34 province indonesiane, un po’ come se fosse un Expo dedicato solo all’Indonesia stessa. Le varie aree del parco mostrano riproduzioni dettagliate delle loro architetture tradizionali, costumi, artigianato e ci sono anche spettacoli di danze tipiche.

Padiglione di Bali al Taman Mini Indonesia Indah

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Il padiglione che racconta Bali

Come raggiungere il Taman Mini Indonesia Indah

TMII si trova fuori dal centro della capitale indonesiana, a circa 20 km, nella zona di East Jakarta. Il modo più comodo e semplice per raggiungere il parco è utilizzare un taxi, mezzo decisamente molto facile da trovare in una città come Giacarta. Molti indonesiani e anche tanti viaggiatori usano alcune app conosciute a livello mondiale per ricercare un trasporto privato. Costa meno ed è anche più sicuro, visto il pagamento elettronico.

Anche i mezzi pubblici arrivano al Taman Mini Indonesia Indah, ma  va messo in conto un buon tempo per il tragitto. La città, infatti, è molto trafficata e usare l’autobus potrebbe amplificare i tempi di spostamento verso il parco.

Informazioni utili per visitare il Taman Mini Indonesia Indah

Come per molte attrazioni turistiche e culturali, è necessario programmare e organizzare per bene la propria vista al Taman Mini Indonesia Indah a Giacarta. Questo luogo, infatti, non è solo celebre tra i turisti: anche molti indonesiani stessi lo visitano incuriositi.

Il parco è aperto tutti i giorni dal mattino presto (solitamente dalle 6) fino alle 20. In alcune occasioni, il parco chiude alle 22. Questi orari così prolungati sono un toccasana per organizzare la propria visita. Il clima e la temperatura di Giacarta, infatti, sono decisamente umidi e, spesso, il caldo si fa sentire copiosamente nelle ore centrali della giornata. Avere a disposizione il mattino presto e anche le ore serali è ottimo per chi teme di soffrire e non vuole rovinarsi la visita a questa Indonesia in miniatura. Gli orari di apertura indicati si riferiscono ai cancelli del parco: alcune attrazioni potrebbero seguire orari diversi.

Per quanto riguarda i costi, il biglietto si può davvero considerare low cost perché costa intorno alle 25.000 IDR (circa 1,5 €). Tuttavia, molte attrazioni all’interno come i musei e la teleferica, richiedono un biglietto separato con costi variabili a seconda delle rappresentazioni o delle esposizioni. Le comuni carte di credito sono accettate all’interno del parco ma localmente consigliano di avere anche dei contanti: spesso, in questo contesto, vengono preferiti ai pagamenti elettronici.

La durata della visita al Taman Mini Indonesia Indah dipende, ovviamente, dall’interesse individuale ma è sempre bene contare almeno una mezza giornata all’interno del parco. Questo tempo, ovviamente, si può estendere a piacere. Vale davvero la pena prendere in considerazione questo luogo e inserirlo nel tuo itinerario di viaggio in Indonesia.

Il padiglione di West Giava al Taman Mini Indonesia Indah

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Il padiglione di West Giava

I padiglioni regionali del Taman Mini Indonesia Indah

Le varie aree delle regioni indonesiane sono la vera e propria ricchezza del TMII. Come accade in molti musei che raccontano la diversità del proprio paese, ogni padiglione replica in miniatura delle case tradizionali tipiche della propria regione d’appartenenza. Le strutture sono arricchite con dettagli culturali, arte e oggetti caratteristici. Giusto per fare un esempio, nel padiglione di Bali si possono vedere i templi tipici e le sculture sacre, mentre nel padiglione di Papua vengono esposti strumenti musicali e artigianato locale.

L’Indonesia è uno stato insulare e le isole abitate in modo permanente sono oltre 900. Con una tale ricchezza, era impossibile rappresentarle tutte in una sola Mini Indonesia ma questo parco ha davvero fatto del suo meglio in questo senso. Ognuna delle 38 province dell’Indonesia è rappresentata da qualcosa all’interno del parco. Perché non giocare a riconoscerle e nominarle tutte?

I musei tematici del Taman Mini Indonesia Indah

Oltre a padiglioni, non potevano mancare i musei. Essi non sono suddivisi per provincia, bensì per tematica. I musei sono 15 e tutti si concentrano nel raccontare la cultura indonesiana e la storia del paese che, in epoca coloniale, ha visto avvicendarsi occupazioni e dominazioni diverse. I musei che contano la maggiore affluenza e riscuoto in più grande interesse ci sono il Museo dell’Indonesia, luogo che espone arte e manufatti storici di tutto il paese e il Museo della Tecnologia, che celebra i progressi tecnologici e scientifici indonesiani.

Anche il Museo dei Trasporti è sempre tra i più visitati. Recentemente sono state aggiunte delle installazioni che utilizzano la realtà virtuale per far immergere i visitatori nell’ambiente di una data zona o epoca storica dell’Indonesia: avrai la possibilità di fare un viaggio come se avessi, a tua disposizione, il teletrasporto. Alcuni dei musei sono gratuiti mentre, come dicevamo, per altri si paga un biglietto.

Il teatro Keong Emas

Come se la realtà virtuale non fosse già quasi magica, ci penserà il teatro Keong Emas a farti compiere un vero e proprio viaggio in Indonesia senza farti muovere dalle sue poltrone. Al suo interno, infatti, troverai un cinema IMAX. Qui vengono proiettati film sulla storia, la cultura e la bellezza naturale dell’Indonesia. La struttura del teatro è iconica e il suo design unico lo rende facilmente riconoscibile. Fa decisamente venire in mente alcuni film o romanzi di fantascienza.

La teleferica del Taman Mini Indonesia Indah

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La teleferica che attraversa il parco

La teleferica del Taman Mini Indonesia Indah

La vera superstar del Taman Mini Indonesia Indah di Giacarta è la teleferica, attrazione per la quale vanno matti soprattutto gli indonesiani stessi. La teleferica offre la possibilità di attraversare l’intera area e ammirare il parco dall’alto. Solo da questa prospettiva si può notare l’architettura di alcune zone del Taman Mini Indonesia Indah.

I giardini del Taman Mini Indonesia Indah

L’Indonesia è una nazione in cui la natura è rigogliosa e regna sovrana in una grande parte del paese. Poteva mancare in una mini Indonesia un qualcosa dove il verde e i fiori trionfassero? Ovviamente no. Una buona parte della visita al  Taman Mini Indonesia Indah può essere fatta ammirando gli splendidi giardini tematici. Troverai gli ambienti di molti luoghi conosciuti e splendidi, come il Parco Nazionale di Komodo, giusto per citarne uno.

Anch’essi sono studiati e suddivisi per mostrare tutto il meglio che la natura indonesiana sa offrire ai viaggiatori. Ogni giardino è curato nei minimi dettagli e non mancano, ovviamente, le descrizioni di tutta la flora presente. Dove c’è del verde, però, ci sono anche gli animali e i giardini del TMII sono casa per molte specie. Tieni gli occhi aperti e avrai la possibilità di avvistare molte creature interessanti.

Danze tipiche indonesiane

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Uno spettacolo di danze tipiche indonesiane

Gli eventi e le attività culturali del Taman Mini Indonesia Indah

Il Taman Mini Indonesia Indah non è un parco di divertimenti né tantomeno un luogo ricreativo, benché si trascorra davvero del tempo piacevole al suo interno. L’intento della sua creatrice era di dare un luogo univoco dal quale godere della bellezza e della cultura dell’Indonesia al completo.

Per questo motivo, non è raro che nei giorni di apertura del parco ci siamo molti eventi culturali di ogni genere. I più frequenti sono gli spettacoli di danze tipiche indonesiane, un qualcosa alla quale vale la pena di assistere durante la tua visita al Taman Mini Indonesia Indah.

Curiosità sul Taman Mini Indonesia Indah

L’Indonesia è un paese, attualmente, a maggioranza musulmana ma accoglie credenti di ogni fede. La religione è un elemento molto importante per questa nazione asiatica e trova spazio, soprattutto per la preghiera, anche al Taman Mini Indonesia Indah. All’interno del parco, infatti, ci sono luoghi di culto consacrati e riconosciuti per la fede musulmana, cristiana (sia cattolica che protestante), induista, buddista e anche per chi professa il Confucianesimo.

Pensando a un parco come il TMII, viene subito in mente di esplorarlo camminando. Questa, ovviamente, è l’attività maggiormente scelta sia dai turisti che dai locali ma, all’interno di questa mini Indonesia, si può fare anche altro. È ammesso, infatti, correre e praticare jogging, oltre che utilizzare la propria bicicletta. Il parco tende a voler stimolare e sostenere anche uno stile di vita attivo nonché promuove una cultura della sostenibilità e del rispetto per la natura.

Una parte del parco, infine, è disponibile per essere affittata per eventi: sono in molti che scelgono il Taman Mini Indonesia Indah come location per i festeggiamenti del proprio matrimonio o, se non altro, per le foto.

Mangiare e bere al Taman Mini Indonesia Indah

Un parco così grande e così importante dal punto di vista culturale non può non prevedere che almeno una parte del viaggio alla scoperta dell’Indonesia passi attraverso i gusti e sapori di questa nazione asiatica. Le aree di ristoro sono sparse per tutta l’area del TMII e i ristoranti presenti in loco presentano una grande diversità di proposte gastronomiche, proprio per far conoscere l’Indonesia anche a tavola.

Al di là di questo, il parco vanta moltissime aree picnic ed è concesso portare con sé il proprio cibo da fuori.

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Perché la tua prossima meta di viaggio deve essere Il Cairo

Il Cairo, capitale dell’Egitto, è una città dove ancora oggi passato e presente convivono in un affascinante blend di storia, cultura e modernità. Il Cairo è infatti la destinazione ideale per chi cerca un’esperienza di viaggio unica che attraversa i millenni, tra maestose piramidi e una vivace vita urbana.

Ma c’è una nuova opportunità che rende Il Cairo ancora più appetibile come meta di viaggio, soprattutto per i turisti italiani: è l’iniziativa di Egyptair che con il suo visto di transito gratuito incoraggia gli stop over nella capitale egiziana.

Egyptair e il nuovo visto di transito gratuito

Egyptair, la compagnia di bandiera egiziana, ha da pochissimo tempo introdotto un’interessante novità per i viaggiatori: un visto di transito gratuito, valido da 8 a 96 ore, per chi sceglie di fare scalo al Cairo. Questa iniziativa, volta a promuovere il turismo in Egitto, offre un’ottima occasione per visitare la città anche solo per un breve periodo, trasformando un semplice stop-over in un’opportunità per scoprire una delle capitali più affascinanti del mondo.

Tempio di Karnak, Il Cairo
Il Tempio di Karnak al Cairo

Il visto di transito è disponibile direttamente all’arrivo all’aeroporto internazionale de Il Cairo. I viaggiatori italiani, presentando il loro biglietto aereo Egyptair all’ufficio di transito, possono facilmente ottenere questo lasciapassare che consente di esplorare la città durante una pausa di viaggio o un weekend lungo. Questo incentivo, unito alla possibilità di esplorare la città senza le classiche complicazioni burocratiche, rende Il Cairo una scelta perfetta per chi desidera un’avventura fuori dal comune.

Cosa fare al Cairo durante uno stop over

Il Cairo può essere visitato tutto l’anno, ma il periodo autunnale a cui andiamo incontro adesso è particolarmente piacevole grazie alle temperature miti che permettono di godere appieno delle meraviglie della città senza soffrire il caldo estivo. Le giornate tra settembre e ottobre sono perfette per visitare le Piramidi di Giza, esplorare i bazar del Khan el-Khalili, oppure perdersi nelle sale del Museo Egizio, che ospita una delle più grandi collezioni di antichità faraoniche al mondo.

Se vi trovate al Cairo durante uno stop over, dunque, da ora in poi avrete un’opportunità unica per esplorare questa magnifica città, anche con poche ore a disposizione: potrete scoprire alcuni dei tesori più celebri al mondo e vivere un’esperienza indimenticabile pur godendo di poco tempo.

Una visita alle Piramidi di Giza è d’obbligo. Questo luogo iconico, situato a circa 40 minuti dall’aeroporto, vi permetterà di ammirare da vicino le imponenti piramidi e la leggendaria Sfinge. Se il tempo ve lo consente, inoltre, vi suggeriamo anche di esplorare l’interno della Piramide di Cheope o di fare un giro in cammello, respirando l’atmosfera millenaria che permea l’area e scattando fotografie che resteranno ricordi preziosi.

Il Museo Egizio è un’altra tappa imperdibile, soprattutto per gli appassionati di storia antica. Situato proprio nel cuore del Cairo, questo affascinante museo ospita una delle più vaste collezioni di antichità faraoniche al mondo, con tesori a dir poco meravigliosi, come la maschera d’oro di Tutankhamon.

Per un’esperienza autentica e colorata, condita con i profumi delle spezie locali, non potete perdervi una passeggiata nel bazar di Khan el-Khalili. Come già accennato, questo antico e storico mercato è un dedalo di negozi e bancarelle dove potrete acquistare spezie, tessuti, gioielli fatti a mano e souvenir tipici. Fermatevi poi in una delle storiche caffetterie per gustare un tè alla menta o un caffè arabo e assaporare l’atmosfera più autentica del luogo.

Mercato Khan Al-Khalili, Il Cairo

Fonte: iStock

Il suggestivo Mercato di Khan Al-Khalili

Se volete godere di una vista panoramica della capitale, la Cittadella di Saladino è un’attrazione imperdibile. Al suo interno, potrete ammirare la Moschea di Muhammad Ali, una delle più belle del mondo islamico, nota soprattutto per la sua imponente architettura e la sua storia che risale a secoli e secoli fa.

Se il vostro stop over include anche trascorrere a Il Cairo una sera, potreste concedervi una rilassante e romantica crociera sul Nilo. Diversi tour operator, inoltre, offrono mini-crociere che includono cena e spettacoli tradizionali, come la danza del ventre.

Infine, se cercate un’esperienza più tranquilla e spirituale, il quartiere copto del Cairo vi offre l’occasione di visitare antiche chiese cristiane, tra cui la celebre Chiesa Sospesa e la Chiesa di San Sergio, luoghi in cui potrete realmente scoprire una parte meno nota, ma non per questo meno affascinante, della storia egiziana.

Per chi è appassionato di architettura islamica, infine, la Moschea di Al-Azhar è un capolavoro di arte musulmana da non perdere. Fondata nel 970 d.C., questa spettacolare moschea è uno dei più antichi e prestigiosi centri di studi religiosi del mondo islamico.

Durante il vostro stop over al Cairo, infine, sarà importante pianificare bene il tempo a disposizione. Se avete meno di 8 ore, vi consigliamo di concentrarvi esclusivamente su una o due di queste attrazioni principali, mentre se avete a vostra disposizione un giorno intero, potrete esplorare più luoghi (anche tutti quelli da noi citati) senza troppa fretta.

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Formentera spiagge vacanze Viaggi

Settembre a Formentera: 5 motivi per cui è meglio di agosto

Quanti vogliono passare settembre a Formentera troveranno diverse condizioni favorevoli al loro soggiorno, rendendo la vacanza assai più bella rispetto al periodo agostano. L’isola delle Baleari, che presenta alcune delle spiagge più belle d’Europa, infatti a settembre è senza dubbio meno affollata rispetto ad agosto, per cui chi vuole scoprirla può optare per una partenza proprio in questo periodo.

Vivibilità e un clima migliore

In effetti, la vivibilità è una delle migliori ragioni per cui è bene optare per una vacanza a Formentera nel mese di settembre, quando la fiumana delle settimane precedenti è quasi del tutto scemata e l’isola può così essere gustata quasi senza problemi dai turisti.

I motivi per visitare Formentera non si arrestano tuttavia solo a questo, dato che pure il clima è molto migliore rispetto ad agosto. L’estate settembrina ha temperature assai meno elevate rispetto a quelle di agosto, ma il sole continua a far capolino per molte ore, garantendo un soggiorno incredibile e ideale. Pure l’afa ha attenuto la sua morsa, per cui settembre è proprio il periodo ideale per una vacanza a Formentera.

Le feste tradizionali

Le ragioni per cui è meglio trascorrere le vacanza a Formentera nel mese di settembre rispetto ad agosto non si limitano tuttavia solo a migliori condizioni climatiche e una vivibilità nettamente superiore.

Un altro ottimo motivo è infatti rappresentato dalle feste tradizionali in programma sull’isola nel mese in cui l’estate volge lentamente verso i suoi titoli di coda, occasioni ottime per scoprire le tradizioni e le abitudini di Formentera.

Essa rappresenta una delle migliore mete di settembre dato che proprio in queste settimane si celebrano le feste patronali di san Mateu (san Matteo) e Jesus, oltre che la caratteristica Fiesta de Romanos y Cartagineses. Quest’ultima manifestazione è in programma il 7 settembre ed è una rievocazione storica del periodo in cui Romani e Cartaginesi si scontravano per il dominio del Mediterraneo, con spettacolari costumi e tanti eventi.

Il mese di settembre a Formentera regala pure numerose manifestazioni internazionali, come il Mediterranean Grand Prix, ossia il festival delle majorettes. Insomma, passare una vacanza sull’isola delle Baleari nelle prime due settimane settembrine è l’occasione perfetta per scoprire costumi e tradizioni isolane.

I party di chiusura

Formentera

Fonte: iStock

Settembre a Formentera

Un motivo legato ai festeggiamenti è quello rappresentano dalle feste che prendono vita nelle numerose discoteche dell’isola, dato che proprio a settembre i locali più alla moda di Formentera salutano i loro clienti organizzando degli spettacolari party di chiusura, dopo i lunghi (e affollati) mesi della stagione estiva.

Per chi ha in mente tanto sano divertimento non c’è dunque niente di meglio che partire alla volta dell’isola nelle prime settimane di settembre, quando si tengono gli Ibiza Closing Party, i festeggiamenti per la fine dell’alta stagione estiva, che vanno avanti fino a inizio ottobre.

Le manifestazioni sono continuamente aggiornate e molto numerose, con nomi di spicco della musica elettronica mondiale chiamati ad esibirsi nei locali più cool ogni notte, fino all’alba.
Dj sets di grandi dimensioni nelle discoteche celebri di Formentera e dintorni animeranno le sere di quanti amano scatenarsi al ritmo di techno, house, dance e altri generi musicali molto gettonati. Un’occasione perfetta per conoscere nuova gente divertendosi appena prima di tornare al duro lavoro che attende i turisti una volta che si prende l’aereo per l’Italia.

Prezzi minori

Un quinto motivo per cui è bene passare il mese di settembre anziché quello di agosto a Formentera è piuttosto banale, ma sicuramente da non sottovalutare: i prezzi minori.

Con l’arrivo delle settimane settembrine si entra infatti in bassa stagione, periodo dell’anno in cui i prezzi degli stabilimenti balneari diminuiscono drasticamente, dopo il picco toccato a Ferragosto. Le tariffe sono molto più basse in tutte le strutture marine e non è da sottovalutare pure la riduzione dei prezzi di appartamenti e case vacanze.

Consultando sui siti in cui è possibile affittare una casa, come Airbnb o Wimdu, è possibile notare una forte contrazione dei prezzi richiesti, dato che a settembre molti alloggi si liberano dopo il boom di richieste agostane.
Ciò significa che visitando Formentera a settembre non solo si pagherà meno il posto spiaggia, ma pure il soggiorno risulterà decisamente più conveniente rispetto ad agosto.

Un ulteriore elemento che può invogliare alla partenza settembrina per Formentera è legato alle offerte dei voli low cost per l’isola delle Baleari. Le compagnie che servono Formentera, come Meridiana o Ryanair, propongono infatti voli veramente convenienti a partire da metà agosto in avanti verso l’arcipelago spagnolo.

Le condizioni per scoprire Formentera a settembre sono dunque numerose e rendono l’isola una meta perfetta da ammirare a settembre, mese superbo per clima e promozioni economiche.

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Borghi itinerari culturali Passignano sul Trasimeno Umbria Viaggi

Passignano sul Trasimeno, con un patrimonio artistico e architettonico millenario

In provincia di Perugia, nel cuore dell’Umbria, il piccolo borgo di Passignano sul Trasimeno è una località non mota a molti, ma che vale decisamente la pena conoscere e visitare.

Questo pittoresco borgo posto sulla sponda settentrionale del Trasimeno, infatti, conserva in sé un patrimonio architettonico e artistico che vanta una storia addirittura millenaria. Ecco cosa vedere e cosa fare durante un soggiorno a Passignano sul Trasimeno.

Cosa vedere a Passignano sul Trasimeno

Il borgo di pescatori di Passignano sul Trasimeno si trova tra la Toscana e l’Umbria e per questo il suo nome deriva dal termine “Passus Nani” ovvero il Passo di Giano, alludendo appunto al mitico Dio delle Porte.

Anticamente, questo pittoresco borgo era abitato da Etruschi e Romani e sulla sua terra sostarono persino le truppe del generale cartaginese Annibale, quando sconfisse le truppe romane nella battaglia del Trasimeno del 217 a.C.

Tra le cose da vedere durante un soggiorno a Passignano sul Trasimeno c’è sicuramente l’antica Rocca, costruita durante il periodo medievale. Il centro urbano di Passignano sul Trasimeno è invece di epoca moderna e infatti venne costruito tra il Rinascimento e il Seicento. La Rocca, che non cedette nemmeno durante il conflitto della Seconda Guerra Mondiale, permette ai visitatori che vi salgono sopra per mezzo di una scala a chiocciola di godere dello splendido panorama sulle colline e sul Trasimeno da un’altezza di ben 32 metri.

Passignano sul Trasimeno, veduta

Fonte: iStock

Panorama sul lago da Passignano sul Trasimeno

Proprio insieme alla Rocca medievale, il visitatore può esplorare i tesori del Museo delle Barche, che racconta la storia di Passignano sul Trasimeno come borgo di pescatori, con esposizioni di imbarcazioni tipiche del Lago Trasimeno, di Piediluco e il “Fassoi”. Quest’ultima è una barca fattada piante palustri, provenienti dallo Stagno di Cabras, che però si trova in Sardegna. Periodicamente ed occasionalmente, inoltre, presso la Rocca vengono allestiti spettacoli di teatro, eventi musicali e mostre temporanee.

Da non perdere è anche una sosta presso la Chiesa di San Cristoforo, risalente addirittura al periodo antecedente l’anno 1000 ed edificata sopra le rovine di antico tempio pagano. Vi consigliamo di visitare anche la Chiesa di San Rocco, del 1400 e il Santuario della Madonna dell’Ulivo, risalente invece al XVI secolo, al cui interno sono oggi conservate opere di pittura e scultura di grande rilevanza, come ad esempio la Madonna col Bambino di Ascanio da Cortona, in pietra arenaria.

Nei dintorni di Passignano sul Trasimeno, invece, siamo certi che vi potrebbe entusiasmare una sosta presso il borgo di Castel Rigone, una vera e propria finestra panoramica sul Trasimeno, da cui ammirare il Santuario della Madonna dei Miracoli, tra i maggiori capolavori architettonici del Rinascimento umbro.

Altre attività da fare a Passignano sul Trasimeno

Passignano sul Trasimeno non è solo arte e cultura: tra le varie cose da fare per i viaggiatori che si avventurano in questo verde e artistico angolo d’Umbria c’è anche lo sport all’aria aperta, ad esempio.

Infatti, qui potete darvi agli sport acquatici sulle acque del Trasimeno (dal sup alla canoa), oppure costeggiarlo in sella alla mountain bike per poi avventurarvi su altri sentieri panoramici. Potete anche osservare il paesaggio a bordo di un traghetto, ma attenzione: se siete amanti delle esperienze enogastronomiche, avventuratevi lungo la Strada del Vino e dei Colli del Trasimeno e datevi alle degustazioni tra le cantine locali.

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Anche in Sicilia ripartono i treni storici: info utili

Avreste mai pensato di scoprire le meraviglie artistiche e paesaggistiche della Sicilia a bordo di un treno storico? Da settembre, fino all’8 dicembre, tornano sui binari i treni storici della Fondazione delle Ferrovie dello Stato. Ecco tutti i dettagli di questa bellissima iniziativa turistica per scoprire la Sicilia in un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile.

Alla scoperta della Sicilia sui treni storici

In Sicilia si dice che i treni non siano mai puntuali, come del resto in Italia in generale, eppure stavolta la Fondazione delle Ferrovie dello Stato ha per voi un’iniziativa che vi potrà davvero entusiasmare, ovvero quella di permettere ai turisti e ai cittadini di scoprire la bellissima isola e il suo patrimonio artistico, culturale e naturalistico con un viaggio a bordo dei treni storici.

L’iniziativa ha il suo avvio dalla metà di settembre e proseguirà fino a dicembre, per il giorno dell’Immacolata, dopo cinque anni di successi: per il sesto anno consecutivo, infatti, ripartono i treni storici con uno speciale itinerario che tocca ben 33 destinazioni in calendario.

Questi vagoni sono treni d’epoca, affascinanti, restaurati per l’occasione e sono diretti verso i più rilevanti parchi archeologici della Sicilia e verso deliziosi e pittoreschi borghi isolani.

Quali sono le tappe principali di questo viaggio

Tra le destinazioni imperdibili verso cui viaggeranno questi treni storici attraverso il territorio della Sicilia c’è lo spettacolare Parco archeologico della Valle dei Templi di Agrigento (Treno dei Templi), le località nota agli appassionati di ceramiche tipiche sicule di Santo Stefano di Camastra e Caltagirone (Treno della Ceramica) e molto altro. Ad esempio, per gli amanti dell’arte è imprescindibile un viaggio a bordo del cosiddetto Treno dell’Arte che va da Messina a Tusa.

L’antica e magnetica Siracusa e il suo prezioso centro storico potranno essere visitati dopo un viaggio a bordo del Treno di Ortigia, mentre un altro treno vi condurrà da Catania a Taormina per scoprire le antiche leggende greche legate a questa terra (Treno del Mito).

Castelvetrano e il Parco Archeologico di Selinunte sono visitabili dopo essere saliti sul Treno del Mare e delle Civiltà Antiche, così come anche potrete lasciarvi incantare dal barocco di Modica e godervi l’evento ChocoModica, festa del cioccolato che si tiene nel mese di dicembre (Treno del Cioccolato).

Il Treno delle Stelle, invece, ha come destinazione Roccapalumba, mentre se siete dei buongustai e vi fa impazzire il pistacchio, non perdete il Treno del Pistacchio diretto al centro storico di Bronte, con una collaborazione con le automotrici Fce.

I treni storici di questa iniziativa hanno vagoni e carrozze definite “a terrazzini”, quelle usate dagli Anni Trenta agli Anni Cinquanta in Sicilia. Per coloro che desiderano portare con sé la propria bicicletta, niente panico: sarà possibile depositarla con la rastrelliera all’interno della vettura bagagliaio, con una capienza di 50 biciclette.

Ma come acquistare i biglietti per questo emozionante viaggio? I biglietti sono disponibili tramite qualsiasi canale di vendita Trenitalia e anche a bordo treno, fino a esaurimento posti.

Dal 2018 sono stati oltre 20 mila i viaggiatori che sono saliti a bordo di questi treni storici per visitare e ammirare le bellezze della Sicilia fuori dal caos dell’alta stagione.

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Bielorussia Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Minsk Viaggi viaggiare

Esplorare il Nord: visita Minsk, la capitale bielorussa

Incastonata nell’Europa settentrionale, tra la Polonia e la Lituania, la Bielorussia è un Paese ex sovietico che, prima del conflitto tra Russia e Ucraina, stava diventando una destinazione molto popolare. Oltre all’indiscutibile bellezza e interesse storico del Paese e della sua capitale Minks, il turismo internazionale è stato favorito dalla possibilità di entrare nel Paese per un periodo di cinque giorni senza visto per i cittadini di molte nazionalità, garantendo alla Bielorussia un futuro come destinazione turistica.

Alla scoperta di Minsk: cosa vedere

Se stai pensando alla Bielorussia, molto probabilmente la tua prima tappa sarà nella capitale Minsk, dove protrai vivere un’esperienza culturale, storica e gastronomica originale e interessant. Per aiutarti a pianificare il tuo viaggio, ecco i nostri consigli su cosa vedere e cosa fare nella capitale bielorussa.

Scoprire la storia ex-sovietica di Minsk

La capitale della Bielorussia è caratterizzata da strade ampie e pulite, maestosi parchi pieni di fontane, statue stravaganti e un mix di architettura moderna, antica e sovietica. Il modo migliore per conoscere la storia di Minsk e della Bielorussia è partecipare a un tour gratuito a piedi. I tour sono in inglese e si tengono una volta al giorno, con cadenza puntuale. Gli orari dipendono dalla stagione. Il tour a piedi è un ottimo modo per conoscere la storia di Minsk e scoprire le gemme della città. Visiterai il Monumento alla Vittoria, la Città Vecchia, il Teatro dell’Opera, diverse chiese e passeggerai nei numerosi parchi rilassanti della città, come Janki Kupaly.

Si stima che circa l’80% di Minsk sia stato distrutto durante la Seconda Guerra Mondiale e che gran parte di essa sia stata ricostruita a partire dagli anni Cinquanta. Il Teatro dell’Opera è stato uno degli unici edifici a sopravvivere, ma ha subito danni significativi. La buona notizia è che è stato riportato al suo antico splendore ed è ora circondato da un bellissimo parco. In estate, il parco si riempie di fioriture colorate. A Minsk troverai molta architettura sovietica, come edifici in cemento e ampi viali, ma anche una piccola parte di edifici tradizionali bielorussi nella Città Vecchia. Per fortuna, non è tutto cemento: la fascia centrale è caratterizzata da splendidi edifici lungo i viali alberati, pieni di caffè e ristoranti alla moda.

Un viaggio a Minsk non è completo senza una visita alla Biblioteca Nazionale. Sebbene i pareri sull’architettura di questo edificio siano discordanti (è stato etichettato come uno degli edifici più brutti del mondo), è sicuramente unico. È anche possibile salire con un ascensore sul ponte di osservazione della Biblioteca Nazionale per godere della vista su Minsk.

Edifici di Minsk

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Passeggia tra i larghi viali di Minsk

Assaggia il cibo tradizionale bielorusso

Sapevi che i bielorussi hanno ideato più di 100 ricette diverse con la patata come ingrediente principale? Mentre sai a Minsk, assicurati di provare il cibo tradizionale. Ci sono molti ristoranti che servono piatti locali, oppure potrai recarti nella catena di ristoranti self-service Lido. Al Lido, ogni articolo ha un prezzo individuale e potrai scegliere cosa assaggiare da un’ampia selezione di cibi bielorussi, come le famose frittelle di patate grattugiate (dranikii) e la zuppa fredda di barbabietola (borshch).

Scopri l’arte di strada e i bar alla moda

Vai a Kastrycnickaja Vul (vul significa strada in bielorusso) e scoprirai la più grande concentrazione di arte di strada di Minsk, insieme a una manciata di bar e caffè alla moda. Questo è il quartiere hipster della capitale e troverai sicuramente il posto perfetto per una birra o un caffè a basso costo. I murale di street art sono stati creati sia da artisti locali che da artisti brasiliani. Prendi una mappa della città e cerca l’icona di un barattolo di vernie per trovare i luoghi della street art in tutti i quartieri e non trascurare il polo culturare di Oktyabrskaya.

Girare per i parchi di Minsk

Uno degli aspetti più amati di Minsk sono i suoi bellissimi parchi e l’atmosfera rilassata della città. È facile trovare un parco tranquillo per passeggiare e ammirare fiori, fontane, statue e persino una ruota panoramica. Fai come la gente del posto e passeggia per i sentieri dei parchi o lungo il fiume, oppure siediti su una panchina con un buon libro. Minsk è famosa per i suoi parchi e giardini pittoreschi:

Parco centrale dei bambini di Gorky

Il Gorky Park è situato vicino al Circo di Stato bielorusso lungo la riva del fiume Svisloch. Durante la bella stagione il parco offre una serie di giostre e attrazioni, tra cui la ruota panoramica che offre una splendida vista sulla città.

Gorky Park Minsk

Fonte: iStock

D’estate si può salire sulla ruota panoramica per osservare Minsk dall’alto

Giardino Mikhailovsky

È un confortevole giardino pubblico vicino alla stazione ferroviaria, decorato con opere del famoso scultore bielorusso Vladimir Zhbanov che sono diventate punti di riferimento della città.

Giardino Aleksandrovskij

Questo giardino pubblico è uno dei luoghi più romantici della città, situato vicino al Teatro Accademico Nazionale Yanka Kupala. Il giardino ospita la più antica fontana di Minsk, installata nel 1874 per celebrare l’apertura della rete idrica pubblica. Al centro della fontana si trova la scultura Ragazzo con cigno. Il suo autore, Theodor Ernst Kalid, ottenne una medaglia alla Grande Esposizione delle Opere dell’Industria di tutte le Nazioni tenutasi a Londra nel 1851 e l’ordine da parte della Corona britannica di realizzare una copia della scultura. Esistono circa 200 fontane simili nel mondo.

Giardino Teatralny

La storia del giardino pubblico è legata all’antica piazza Troitskaya. Dopo la ricostruzione del Teatro Bolshoi di Bielorussia, anche il giardino è stato rinnovato: ora ha una fontana illuminata in modo dinamico, la passerella centrale e le passerelle dell’opera e del balletto con diverse sculture.

Giardino botanico centrale dell’Accademia nazionale delle scienze della Bielorussia

Uno dei più grandi giardini botanici d’Europa (circa 100 ettari in città). La sua ricca collezione comprende oltre 10.000 piante provenienti da tutto il mondo.

Parco dei Chelyuskinites

Il Parco Chelyuskinites si chiamava Komarovsky Les e faceva parte della tenuta Bolshaya Slepnya, di proprietà delle famose famiglie Radziwill e Vankovich. Oggi il parco conta circa 22.000 alberi.

Parco della Vittoria

Il parco vicino al lago Komsomolskoye ospita la riserva naturale dell’Isola degli Uccelli e bellissime fontane illuminate. Le persone possono passeggiare lungo la riva del lago, mentre coloro che preferiscono uno svago più attivo possono percorrere la pista ciclabile o fare un giro in barca.

Parco Loshitsa

L’antica tenuta di Loshitsa, costruita nel XVI secolo, apparteneva a delle importanti famiglie come i Drutskys-Gorskys, i Tolochinskys, i Pruszynskis e i Lyubanskys. Nella seconda parte del XVIII secolo, l’aiutante generale conte Stanislaw Pruszynski ristrutturò la tenuta in una grande residenza che accolse molti personaggi di spicco come l’ultimo re del Commonwealth polacco-lituano Stanislaw August Poniatowski, l’imperatore russo Paolo I, lo scrittore Vincent Dunin-Martsinkevich, il compositore Stanislaw Moniuszko. Gli ultimi proprietari della tenuta di Loshitsa, Eustacjusz Lubanski e sua moglie Jadwiga, la resero ancora più bella. Il pittoresco parco fu arricchito da piante esotiche e la casa fu trasformata in un elegante palazzo dove la famiglia organizzava serate di teatro e poesia e celebrava le feste popolari. Le cronache dell’epoca citavano la tenuta Loshitsa tra le più belle d’Europa, fino a quando Eustacjusz Lubanski la lasciò nel 1913, dopo la tragica morte di Jadwiga. Oggi la tenuta e il parco di Loshitsa sono uno dei luoghi più belli di Minsk, dove è possibile passeggiare lungo gli antichi vicoli e visitare la residenza-museo. La decorazione interna originale del XIX secolo della tenuta è stata restaurata a seguito di un lavoro di ricostruzione durato molti anni.

Loshitsa

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L’antico maniero nella tenuta di Loshitsa

Musei di Minsk

I musei più importanti si trovano nel centro della città e sono raggiungibili a piedi: tra questi, il Museo nazionale d’arte è il principale tesoro artistico del Paese e uno dei musei più ricchi dell’Europa orientale. Il museo contiene oltre 30.000 opere d’arte nazionale e mondiale. Nel 2000 la tenuta della famiglia Vankovich nella Città Alta è diventata una filiale del museo.

Informazioni utili per visitare Minsk

Molte attrazioni della città sono dotate di pannelli informativi, puntatori e cartelloni con la mappa e un codice QR che consente di scaricare le informazioni sulle attrazioni della città sul proprio telefono. La mappa ti aiuterà a visualizzare la tua posizione e a raggiungere i luoghi di interesse più vicini. Le stazioni della metropolitana sono dotate di indicazioni in russo e in inglese. I toponimi sono anche traslitterati. Minsk ha un sistema di metropolitana semplice, con solo due linee, ma comodo per attraversare la città. Le due linee servono un totale di 29 stazioni. È possibile acquistare un biglietto per la metropolitana all’interno di ogni stazione.

Come arrivare a Minsk dall’aeroporto

È molto semplice arrivare dall’aeroporto al centro di Minsk. Basta cercare i bus navetta fuori dagli arrivi, sul lato sinistro. Potrai chiedere di scendere alla prima stazione della metropolitana o alla stazione degli autobus. Il viaggio dura circa un’ora e va pagato in contanti all’autista. Fai attenzione: i bus navetta seguono un orario non preciso e partono quando sono pieni.

Requisiti per l’ingresso in Bielorussia

Con un passaporto italiano in corso di validità (almeno sei mesi) non è richiesto alcun visto di ingresso per soggiorni inferiori ai 30 giorni, a condizione però che si arrivi e si parta dall’aeroporto internazionale di Minsk. In sostanza, una volta entrati nel Paese, non si può uscire attraversando una frontiera terrestre o con voli da altri aeroporti: il rischio è di essere respinti alla frontiera e l’applicazione eventuale di sanzioni amministrative. Inoltre, per soggiorni superiori ai 10 giorni consecutivi, esiste l’obbligo di registrare la propria presenza sul territorio: se si soggiorna in hotel o in una struttura di accoglienza, la registrazione avverrà automaticamente.