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Cosa vedere a Nairobi: itinerario alla scoperta della capitale del Kenya

Il Kenya è sempre più spesso scelto come meta di viaggi di nozze ma anche da chi semplicemente vuole scoprire la realtà africana più autentica. Chiaramente tutto parte dal punto principale: Nairobi. La capitale dall’anima vibrante è estremamente sorprendete proprio per la sua dualità, da una parte la modernità di grattacieli e dall’altra il parco nazionale proprio a due passi. Ma perché dovresti considerare di mettere Nairobi in cima alla tua lista di viaggi? La risposta è semplice: questa città è un microcosmo perfetto di contrasti affascinanti, dove la modernità incontra la natura selvaggia in un modo che difficilmente si trova altrove. Se non sai da dove iniziare non preoccuparti, sono qui per guidarti attraverso un itinerario completo alla scoperta del territorio.

Parco nazionale di Nairobi

Il Parco Nazionale di Nairobi è una meraviglia naturale che sorprende e affascina ogni visitatore, un’oasi di tranquillità situata a pochi minuti dal caos e dalla frenesia della capitale del Kenya. Non solo è il più antico della nazione, ma gode di un primato: è l’unico al mondo così vicino ad una città. Dopotutto dista solo 7 km dal centro della capitale e attira ogni anno tantissimi visitatori interessati a praticare un safari etico. Il parco, fondato nel 1946, è particolarmente suggestivo per la sua dualità: in molti scatti fotografici potrai goderti la natura selvaggia e autentica mantenendo sempre sullo sfondo le costruzioni più moderne. Organizzare un safari è possibile e tra le tante specie è possibile incrociare i rinoceronti neri. La zona è anche casa di zebre, bufali, leopardi e numerose specie di uccelli, rendendolo un paradiso per gli appassionati di birdwatching e fotografia. Roccaforte di tutela della biodiversità, mostra tutto l’impegno che viene fatto per preservare la specie e soprattutto difendere dai bracconieri alcuni esemplari minacciati da alcuni uomini senza scrupoli. Una delle esperienze più emozionanti è sicuramente il safari all’alba o al tramonto, quando i colori del cielo si fondono con quelli della savana, creando uno spettacolo che difficilmente potrai dimenticare.

Museo nazionale del Kenya

Se desideri comprendere a fondo quella che è l’anima e la storia di Nairobi, inserisci nel tuo itinerario una mattinata all’interno del museo nazionale del Kenya. La collezione al suo interno è ricchissima e dà modo di ripercorrere il passato fino ad oggi, partendo dalle testimonianze fossili degli ominidi fino all’esplorazione di quelle che sono le numerose etnie che hanno vissuto nella zona. Tra le sezioni che non dovresti perdere c’è però quella dedicata alla natura che si concentra sulle specie animali e la biodiversità. Tra le chicche c’è una ricercata collezione di arte contemporanea keniana che omaggia artisti local attraverso l’esposizione delle proprie opere.

Giraffe centre

Se ti piacciono le esperienze uniche e interattive, non perderti una tappa al Giraffe Centre nel sobborgo di Lang’ata. Il centro è stato fondato negli anni ’70 per salvare la giraffa Rothschild, una specie in via di estinzione. Oggi, è una delle attrazioni più amate di Nairobi, grazie alla possibilità di interagire con queste eleganti creature. Qui avrai modo di avvicinarti ad alcuni esemplari, partecipare ad una visita e persino avere un contatto diretto con loro avendo sempre un grande rispetto verso gli animali che mostrano un atteggiamento docile ed empatico, soprattutto con i bambini. C’è anche un piccolo museo all’interno del centro che fornisce informazioni sulla fauna e flora del Kenya, perfetto per chi desidera approfondire la propria conoscenza della biodiversità locale.

Giraffe centre a Nairobi

Fonte: iStock

Giraffe centre, l’esperienza a contatto con le giraffe a Nairobi

Museo di Karen Blixen

Ami la letteratura e la storia? Il museo di Karen Blixen è una tappa must per te: non lontano dalle colline Ngong, è una casa museo. Qui ha vissuto l’autrice danese omonima diventata famosa per il romanzo autobiografico “la mia Africa”. Ti suggerisco di visitarla non solo per ripercorrere la vita della scrittrice ma soprattutto per comprendere meglio quella che è stata l’Africa in epoca coloniale. Attorno alla casa di inestimabile pregio c’è un giardino tropicale conservato tutt’ora con cura; gli interni, invece, sono arredati con mobili originali dell’epoca e appartenuti proprio a lei. Il legame profondo tra Karen e il Kenya si respira in ogni angolo e chi ha già letto il suo capolavoro ne comprende ogni minima sfaccettatura. (Se non lo hai mai letto, recuperalo prima di partire… ti aiuterà a godertelo ancora di più).

Mercato Maasai

La cultura artigianale di Nairobi è tutta da scoprire, proprio per questo ti suggerisco una passeggiata nel mercato Maasai: qui tra colori e tradizioni avrai modo di osservare quelli che sono i trend locali e ovviamente portarti a casa souvenir per te e amici di inestimabile valore. Gioielli handmade, sculture in legno, tessuti colorati e cesti sono solo alcuni esempi. Si tratta però di una soluzione itinerante: non è fissa ed è quindi importante documentarsi tramite il sito del turismo ufficiale per capire date, orari e luoghi durante il proprio soggiorno.

Uhuru Park

Non solo il national park, un’altra oasi verde è quella del parco cittadino di Uhuru. Simbolo della libertà e della storia local, significa proprio freedom in lingua swahili ed è stato inaugurato nel 1969 per celebrare l’indipendenza del Kenya. Se desideri fare una bella passeggiata nel verde senza allontanarti troppo dal centro è perfetto, rappresenta in pieno il cambiamento local dopo il dominio coloniale britannico. Qui avrai alcuni scorci incredibili da fotografare per immortalare lo skyline di Nairobi.

Ngong Hills

Spostandosi leggermente dal centro si trovano le Ngong Hills, una catena di colline che circonda la città e meta di numerose escursioni organizzate. Il nome deriva dalla parola Maasai che significa “sorgente” e non è difficile immaginare il motivo. La vista panoramica una volta raggiunta la cima è incredibile, basti pensare che si estende fino alla Great Rift Valley.

Moschea Jamia

Tra i monumenti religiosi che ti suggerisco di non perdere c’è la moschea Jamia: l’edificio tra i più belli, rappresenta un luogo di culto per la comunità musulmana; è stata costruita nel 1906 e rappresenta pienamente quello che è lo stile architettonico islamico.

Snake park

Gli amanti di rettili e serpenti rimarranno estasiati sapendo che proprio qui, accanto al National Museum, c’è lo snake park. L’attrazione fondata nel 1961 è nata per la ricerca e la conservazione e oggi ospita un numero elevato di specie tra cui cobra e pitoni ma non mancano coccodrilli e lucertole.

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Cremona e dintorni in bicicletta, itinerari lungo l’Adda, l’Oglio e il Po

In un periodo in cui viaggiare lentamente è diventato sempre più necessario per salvaguardare le bellezze del mondo che ci circondano, il cicloturismo aumenta di popolarità trovando spazio in tanti programmi di promozione territoriale. Uno di questi riguarda Cremona e i suoi dintorni dove, in occasione del festival Terra Fiume, sono stati presentati diversi itinerari pensati con cura per aiutare i viaggiatori a scoprire i paesaggi lungo l’Adda, l’Oglio e il Po.

A scoprirli in un modo unico e gentile possibile solo con la bicicletta, un mezzo che ci concede il tempo necessario per ammirare i panorami che ci circondando in modo sostenibile, riducendo il nostro impatto sulla destinazione che stiamo visitando. Il programma ideato per i mesi di settembre e ottobre propone quattro fine settimana dedicati alla campagna lombarda dove i partecipanti potranno esplorare paesaggi incantevoli, visitare cascine e pievi storiche e partecipare a eventi culturali e gastronomici che valorizzano le eccellenze locali.

Il Festival Terra Fiume

Che siate ciclisti esperti o meno, il Festival Terra Fiume è l’occasione giusta per regalarvi un’esperienza di slow tourism in paesaggi splendidi come quelli di Cremona e dintorni. Ideato da Ortofficine Creative APS, il festival nasce per valorizzare il ricco patrimonio della regione attraverso diversi percorsi ciclabili sportivi, turistici e ricreativi. Il programma, che si svolgerà a settembre e ottobre, vi permetterà di pedalare tra borghi, ville, cascine e lungo le rive dei fiumi Adda, Oglio e Po immergendovi non solo nelle bellezze paesaggistiche del territorio, ma anche in quelle enogastronomiche e culturali.

L’assessora al turismo Mazzalli racconta il progetto sottolineando che “pedalare insieme significa non solo esplorare nuovi luoghi, ma anche imparare valori importanti come la conoscenza del proprio territorio e il rispetto per le comunità attraversate”. L’inaugurazione del festival delle ciclovie si terrà il 7 e l’8 settembre con il tour ‘Tra Oglio e Postumia’, seguito da altri itinerari nei weekend successivi: ‘Le vie dell’Adda’ (21-22 settembre), ‘Tra Ville e Cascine’ (5-6 ottobre), e ‘Tra Po, Pievi e Cascine’ (19-20 ottobre).

Non solo pedalate, il programma del festival è ricco anche di altri eventi come le visite a mostre e riserve naturali, la partecipazione a spettacoli e agli eventi locali, oltre a piacevoli degustazioni dei sapori più tipici per scoprire il territorio attraverso la sua gastronomia.

Fiume Adda

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Il fiume Adda in autunno

L’app per creare il vostro itinerario

Il Festival Terra Fiume si inserisce all’interno di un progetto strategico che ha come obiettivo quello di valorizzare circa 1000 chilometri di itinerari cicloturistici. Ma come scegliere quello più adatto a voi? Per aiutarvi è stata sviluppata un’app, con il contributo della Regione Lombardia e in collaborazione con Confcommercio Provincia di Cremona, chiamata SellaGo.

L’app permetterà ai cicloturisti di pianificare il loro viaggio in base alle proprie esigenze, fornendo anche informazioni aggiornate su alloggi, ristoranti, stazioni di servizio e luoghi di interesse culturale e storico che incontreranno lungo il percorso. Questo strumento contribuisce a promuovere un turismo sostenibile e di qualità.

Se siete interessati, consigliamo di prenotare i tour sul sito ufficiale di Terra Fiume, dove troverete anche il programma completo del festival.

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Nel cuore spirituale di Mumbai: la Moschea di Haji Ali Dargah

Se esplorare le tradizioni culinarie di un luogo è fondamentale per scoprirne le radici culturali, visitare i luoghi religiosi lo è altrettanto per scendere nel profondo dell’identità di un popolo. Che si tratti di una moschea, di una chiesa o di una sinagoga non importa, quello che conta è l’enorme quantità di storie che questi posti sono in grado di raccontare. Nella grande metropoli di Mumbai, in India, si erge uno dei luoghi di culto più emblematici di questa magnifica terra: la Moschea di Haji Ali Dargah. Abbiamo raccolto in questa guida tutte le informazioni su questa splendida moschea; per scoprire insieme come organizzare al meglio la tua visita qualora stessi programmando un viaggio a Mumbai. Ecco tutto quello che devi sapere sulla Moschea di Haji Ali Dargah.

Storia della Moschea di Haji Ali Dargah

Situata su un’isola nel mar Arabico e, più precisamente, a largo della costa di Worli, la Moschea di Haji Ali Dargah si erge dal mare in tutto il suo splendore architettonico come un faro che illumina il cammino dei fedeli. Un’opportunità unica per adepti e viaggiatori di tutto il mondo per comprendere il carattere religioso proprio dell’India. Le origini della moschea sono intrise di storia e leggende e affondano le proprie radici nel XV secolo. Costruita nel 1434, è stata dedicata a Haji Ali Shah Bukhari, un ricco mercante musulmano che si mise in viaggio verso la Mecca e che, prima di intraprenderlo, decise di abbandonare tutte le sue ricchezze. Le vicende sulla sua vita raccontano storie di miracoli e di amore verso il prossimo, di viaggi in giro per il mondo con la missione di diffondere l’Islam. Il destino di Haji Ali Shah Bukhari lo condusse fino alla costa di Mumbai dove decise di trasferirsi per sempre. Poco prima di morire, chiese di non essere seppellito in un cimitero ma di abbandonare il suo corpo alle onde dell’oceano per venire poi seppellito nel punto in cui si sarebbe fermato. Quel punto è il luogo dove venne poi costruita la Moschea di Haji Ali Dargah, arroccata su una piccola collina di rocce che emerge dalle acque. All’interno del santuario si trova anche la tomba di Haji Ali, visitata ogni giovedì e venerdì da migliaia di devoti – anche di diverse religioni – che vedono nella figura del ricco mercante un simbolo di forte resilienza e spiritualità indiana.

Architettura della Moschea di Haji Ali Dargah

La Moschea di Haji Ali Dargah è un fastoso esempio di architettura indo-islamica con influenze persiane. L’edificio, in marmo bianco, si trova su un piccolo lembo di terra collegato alla terraferma con una passerella, pertanto sembra un edificio che galleggia sul mare. L’intera struttura è uno scrigno che custodisce l’abilità e la maestria degli artigiani che hanno lavorato a ogni singolo dettaglio della moschea e che si manifestano attraverso le delicate statue e torri che la adornano. La sala principale, decorata con pilastri in marmo impreziositi da lavorazioni in vetro colorato e da decorazioni calligrafiche arabe, ospita la tomba di Haji Ali Shah Bukhari, coperta da teli in seta decorativi. Come da tradizione, la moschea prevede diversi spazi di preghiera separati per donne e uomini.

Cosa sapere sulla Moschea Haji Ali Dargah di Mumbai: info utili

Per organizzare al meglio la tua visita, abbiamo raccolto una serie di informazioni utili che ti aiuteranno a pianificare al meglio questa incredibile esperienza di viaggio spirituale.

  • Accesso: le visite alla Moschea dipendono principalmente dalle maree poiché la passerella che la collega alla terraferma viene sommersa durante l’alta marea, diventando inaccessibile.
  • Orario di visita: la Moschea è aperta ai visitatori dalle 5:30 alle 22, previa consultazione delle maree.
  • Biglietti: l’ingresso alla Moschea di Haji Ali Dargah a Mumbai è gratuito, ti verrà semplicemente chiesto se vuoi fare una piccola donazione che servirà alla manutenzione del santuario.
  • Periodo migliore: tenendo sempre come regola fondamentale il controllo delle maree, i momenti migliori della giornata per visitare la moschea sono le prime ore del mattino o la sera, quando il flusso di visitatori è ridotto.
  • Codici comportamentali: come per tutti i luoghi di culto, il rispetto è fondamentale. Parlare a bassa voce e indossare abiti modesti che coprono gambe e braccia è necessario. Inoltre, le donne sono invitate a coprirsi il capo.

Se stai pianificando un viaggio a Mumbai, una visita in questo incantevole luogo è altamente consigliata. Il fascino della Moschea di Haji Ali Dargah va oltre il semplice luogo di culto, quello che ci troviamo davanti è, infatti, un vero e proprio simbolo di pace. Un invito a convivere in modo armonioso anche tra fedi diverse, lasciando alle spalle le barriere religiose e culturali. Questo messaggio risiede proprio nella quantità di visitatori di nazioni e religioni differenti che si ritrovano in questo luogo a pregare e a riflettere sulla propria spiritualità. Circondata dal mare e lontana dalla terraferma, la Moschea di Haji Ali Dargah è un luogo suggestivo dove è possibile toccare con mano l’identità di Mumbai e dell’India in generale e dove ritrovare una connessione con il proprio io interiore.

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Le più belle sagre gastronomiche nei borghi d’Italia

L’Italia è un paese ricco di tradizioni, le quali prendono vita soprattutto in occasione delle sagre, eventi unici dove respirare appieno l’essenza e l’autenticità del territorio in cui ci troviamo. Queste feste popolari rappresentano anche un’opportunità per scoprire piccoli borghi che, per un motivo o per un altro, non compaiono nelle classiche rotte turistiche, ma non per questo meno meritevoli di essere visitati.

Le sagre possono nascere per festeggiare eventi diversi, da quelli legati all’agricoltura come il raccolto a quelli di matrice religiosa, organizzati per omaggiare il santo patrono. Non mancano le sagre più deliziose, ossia quelle nate per raccontare un determinato prodotto gastronomico scelto come simbolo del territorio. Il tutto in un’atmosfera unica dove si crea un senso di comunità davvero speciale.

Queste sono le più belle sagre gastronomiche nei borghi d’Italia selezionate da SiViaggia.

XVI Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, Calabria

Dal 6 all’8 settembre, i borghi di Oriolo e Rocca Imperiale saranno i protagonisti della manifestazione annuale più importante dell’Associazione Borghi più belli d’Italia. L’evento, sostenuto dalla Regione Calabria, sarà ricco di convegni, dibattiti, mostre e degustazioni. Si tratta di un appuntamento molto importante perché permette non solo di far conoscere l’enorme patrimonio artistico, culturale e ambientale dei 362 borghi che fanno parte dell’Associazione, ma offre anche un’occasione per affrontare le problematiche relative alla vita dei piccoli borghi.

Festa dell’amaretto di Sassello, provincia di Savona

Qual è una delle specialità dolci più amate della Liguria? Sicuramente l’amaretto! E dove provarlo se non nel borgo dov’è nato nella seconda metà dell’800? Stiamo parlando di Sassello, in provincia di Savona, dove la produzione dell’amaretto è una cosa seria: si fa come una volta, utilizzando semplicemente zucchero, mandorle e uova. Tra le strade del centro storico di uno dei Borghi più belli d’Italia, l’8 settembre, potrete assaporare il celebre dolcetto dagli stand delle fabbriche più famose come Virginia o La Sassellese. Non mancano altre prelibatezze tipiche che potrete provare nei ristoranti locali.

Festival della Bottarga a Cabras, Oristano

Anche fuori stagione, la Sardegna offre tante opportunità per scoprirla e, una di queste, è sicuramente il festival dedicato a uno dei suoi prodotti più pregiati: la bottarga di muggine. Il 14 e 15 settembre, il borgo di Cabras, in provincia di Oristano, ospiterà grandi chef per condividere con i visitatori la cultura e le eccellenze del territorio con un occhio di riguardo alla sostenibilità. In questa occasione, i ristoranti vi accoglieranno nelle piazze principali del paese con menù speciali a base di bottarga e prodotti locali.

Bottarga muggine Cabras

Fonte: iStock

La bottarga di muggine tipica di Cabras

Sagra della Varola a Melfi, Potenza

Dal 18 al 20 ottobre, il borgo storico di Melfi, una delle cittadine della Basilicata più importanti sia dal punto di vista economico che turistico e storico, organizza la Sagra della Varola. Durante queste giornate, la castagna sarà la vera protagonista insieme a tante altre iniziative pensate per far divertire i partecipanti come musica, balli e stand gastronomici dedicati anche ad altre specialità del territorio.

Sagra del Fungo Cardoncello a Minervino Munge, Barletta-Andria-Trani

Il 26 e 27 ottobre, nel borgo autentico di Minervino Murge, si terrà la sagra di sua maestà il “fungo cardoncello”, un appuntamento fisso e irrinunciabile per moltissimi degustatori. Quella di Minervino è una delle tappe del più ampio evento Cardoncello on the Road che interesserà anche i paesi pugliesi di Poggiorsini, Spinazzola, Gravina in Puglia e Ruvo di Puglia. Durante questa sagra avrete anche l’opportunità di scoprire i luoghi d’interesse del borgo come la Grotta di San Michele o il Museo Civico Archeologico.

Sagra del cinghiale a Chianni, provincia di Pisa

Il borgo di Chianni organizza dal lontano 1976 la rinomata sagra del cinghiale, nata per far conoscere l’antica cucina contadina delle origini. Quest’anno si terrà nel mese di novembre, dal 7 al 10 e dal 14 al 17. L’evento non rappresenta solo l’occasione di provare questa specialità attraverso tante ricette diverse, ma anche un’opportunità per scoprire il paese e il suo territorio, ricco di natura, itinerari paesaggistici ed enogastronomici con radici ben affondate nella terra degli Etruschi.

Sagra dell’Oliva Dolce a Bitetto, provincia di Bari

Torna a Bitetto, borgo autentico della Rete Puglia, la Sagra dell’Oliva Dolce: dal 20 al 22 settembre, in occasione della XXXI edizione della manifestazione, si terranno due giorni dedicati alla cultura enogastronomica del territorio. In particolare, l’attenzione sarà riservata all’oliva baresana nella varietà Térmite di Bitetto, raccontata attraverso la passione e la professionalità dei maggiori produttori olivicoli locali, dei ristoratori e dei commercianti.

Chiesa Bitetto

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Cattedrale romanica a Bitetto

Sagra della Polenta di Arborea

Si svolgerà il 19 e il 20 ottobre, nel borgo sardo di Arborea, l’attesa Sagra della Polenta. La sagra rappresenta un’occasione unica per conoscere la storia e la cultura della Sardegna attraverso un piatto che unisce l’isola alle tradizioni gastronomiche di altri paesi italiani, con i quali è gemellato. In programma sono previsti anche tanti altri stand e attività pensate per divertire i partecipanti.

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MSC, crociere d’autunno sulle rotte più soleggiate del Mediterraneo

Con la stagione del ritorno a scuola ormai alle porte, le ore di luce che si accorciano e quel sentimento diffuso di nuovi inizi, la nostalgia per l’estate potrebbe cominciare a farsi sentire, ma non per tutti. C’è chi non vuole rinunciare ai caldi raggi del sole in destinazioni dove le temperature continuano a essere piacevoli anche a ottobre, novembre e dicembre. La compagnia MSC, con la sua vasta gamma di proposte, soddisfa i viaggiatori autunnali con tratte dedicate al Mediterraneo verso mete famose perché baciate dal sole anche nei periodi vicini al Natale.

Dalle coste della Grecia a quelle della Turchia, dalle immersioni culturali di Valencia al fascino del sud della Francia. MSC offre l’opportunità di scoprire queste e molte altre destinazioni in un periodo perfetto che è quello della bassa stagione: le temperature sono ancora piacevoli perché intorno ai 28 gradi e le strade sono meno affollate rispetto ai periodi di punta come luglio e agosto. Uno degli itinerari più attesi è sicuramente quello che potrete vivere sull’MSC Sinfonia, che include per la prima volta la Grecia. La crociera di sette notti prevede scali a Bari, Pireo/Atene, Corfù, Izmir e Istanbul, in Turchia.

Queste le destinazioni perfette da vivere insieme a MSC per sfuggire all’inverno ancora per un po’.

Izmir, Turchia

MSC Sinfonia farà tappa a Izmir, dove la Turchia si affaccia sul Mediterraneo offrendo un’esperienza unica in un misto di mare e storia. Anche durante l’autunno, la terza città turca per dimensioni offre temperature perfette per godersi la bellezza del litorale e per girovagare tra le sue strade, ricche di bazar e attrazioni storiche importanti. Tra questi citiamo il Museo Archeologico, il quale vanta un’eccellente collezione di reperti provenienti dalla provincia di İzmir e non solo, e l’Agorà, l’unico monumento di epoca pre-ottomana della zona giunto fino a noi. In passato conosciuta con il nome greco di Smirne, Izmir vi permetterà di raggiungere anche siti archeologici bellissimi come Efeso.

Valencia, Spagna

Sulle navi MSC Fantasia, MSC Lirica e MSC Seaside, invece, potrete raggiungere il calore della Spagna e di Valencia. Oltre che offrire fino a 3.000 ore di sole all’anno, ben 272 ore di sole nel mese di ottobre e una temperatura media di 25° a novembre e dicembre, Valencia propone tanti luoghi unici da scoprire: dalle bellezze barocche del Palacio del Marqués de Dos Aguas al Museo de Bellas Artes, che custodisce opere di artisti come El Greco, Goya e Velázquez.

Potrete assaggiare la famosa paella di Valencia e visitare il Museo Oceanografico, quest’ultimo parte di un meraviglioso complesso all’avanguardia noto come Ciutat de les Arts i les Ciències (ovvero la Città delle Arti e delle Scienze). Qui, in pieno autunno, potrete respirare appieno l’atmosfera tipica dell’estate non solo grazie ai 7 chilometri di costa, ma anche a uno stile di vita cittadino che unisce relax e divertimento.

Valencia

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Centro storico di Valencia

La Goletta, Tunisia

Con MSC Grandiosa e MSC Fantasia approderete a La Goletta, dove respirerete l’atmosfera tipica tunisina e scoprirete il suo carattere aperto e vivace. Partecipando a questa crociera, visiterete le principali attrazioni della città di Tunisi e del porto de La Goletta: dalla Medina, riconosciuta Patrimonio dall’UNESCO, con i suoi mausolei e i suoi palazzi, alla città satellite, rivestita di bianco e di ciottoli. Durante questo viaggio potrete unirvi a tour indimenticabili che vi porteranno alle Terme di Antonino, risalenti al 145 d.C., alle cisterne romane di La Malga, progettate per fornire acqua alla città di Cartagine migliaia di anni fa, o alla località balneare di Sidi Bou Said, di ispirazione andalusa, nota per il bianco brillante dei suoi edifici e il blu intenso di porte, finestre e balconi.

Le altre destinazioni coperte da MSC

MSC ha scelto le migliori destinazioni per garantirvi il sole anche durante l’autunno, come Atene: con una media di 265 ore di sole in ottobre e circa 220 ore di sole durante novembre e dicembre, la capitale della Grecia rappresenta la meta perfetta per fuggire dal freddo. In questo periodo potrete sfruttare le temperature miti per perdervi tra le antiche bellezze dell’Acropoli e provare le migliori specialità greche seduti tranquillamente nei tavolini esterni delle taverne. MSC Sinfonia offre itinerari di sette notti che fanno scalo al porto di Pireo ad Atene per tutto l’inverno, mentre MSC Splendida offre itinerari di nove notti da ottobre a novembre.

Anche Malta rappresenta uno dei luoghi più soleggiati d’Europa durante i mesi invernali e registra fino a 263 ore di sole in ottobre e oltre 209 ore di sole in novembre. Su MSC World Europa potrete conoscere da vicino questo piccolo paradiso dove natura e cultura si fondono in un connubio indissolubile. Malta è seguita da Marsiglia, in Francia, che invece vanta una media di 262 ore di sole in ottobre e può essere scoperta viaggiando anche sulle navi MSC Fantasia e MSC Lirica.

Acropoli Atene

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L’Acropoli di Atene al tramonto
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Khao Lak, perla della Thailandia

La Thailandia è una fra le destinazioni più affascinati e variegate del Sud Est Asiatico e del mondo. Le città più note sono sicuramente Bangkok, la capitale, ma anche Chiang Mai, nel nord del Pese, e Phuket, che si trova sull’isola omonima ed è la meta preferita dai più giovani in cerca di divertimento.

Allo stesso tempo, ci sono numerose località uniche e bellissime, che sono poco conosciute rispetto alle precedenti, ma che possono essere una piacevole scoperta per tutti coloro che decidono di visitare questo fantastico Paese Tra queste si trova sicuramente Khao Lak, sulla costa occidentale della Thailandia e che si affaccia sul bellissimo Mare delle Andamane. Questa località offre tutto ciò che un viaggiatore desidera trovare e dove passare una vacanza perfetta: spiagge mozzafiato, natura selvaggia e resort.

Cosa trovare a Khao Lak

A differenza di altre zone più conosciute della Thailandia, quella di Khao Lak è riuscita a mantenere negli anni un fascino autentico e rilassato, lontana dalla folla dei turisti che ogni anno visita il Paese. Qui si trovano lunghe distese di sabbia dorata, bagnate da un lato dalle acque cristalline thailandesi e circondate, dall’altro, da un entroterra naturale verdeggiante, con foreste pluviali e parchi nazionali. Khao Lak ha un equilibrio, fra mare e natura, che la rende la destinazione perfetta.

Questo equilibrio tra mare e natura selvaggia rende Khao Lak una destinazione perfetta sia per chi ama crogiolarsi al sole sia per chi cerca escursioni e attività all’aperto.

Veduta aerea delle Isole Similan, in Thailandia a Khao Lak

Fonte: iStock

Veduta aeree delle Isole Similan, al largo di Khao Lak

Le spiagge più belle di Khao Lak

Le spiagge di Khao Lak sono tra le più belle del mondo, con paesaggi da cartolina. Queste località sono la scelta ideale per chi cerca una fuga tranquilla, all’insegna di relax e natura, per scappare dal caos delle città più turistiche. Fra le spiagge più conosciute c’è sicuramente Bang Niang Beach, caratterizzata da sabbia bianca e fine, ma anche da un mare calmo ed un’atmosfera rilassante. Questa spiaggia è perfetta per lunghe passeggiate, soprattutto durante il tramonto, quando il sole colora di rosso l’intero panorama.

Un’altra spiaggia da non perdere è Nang Thong Beach. Da questa, a differenza della precedente, è possibile godere di un panorama mozzafiato sulle isole vicine. È la destinazione ideale per chi ama fare snorkeling e per chi vuole godere delle bellissime acque thailandesi e delle piccole barriere coralline che si possono facilmente esplorare.

Infine, per chi è alla ricerca di un luogo incontaminato, allora la destinazione giusta è quella che porta a White Sand Beach, un angolo di paradiso frequentato da pochi turisti, per godere del mare cristallino e della verde vegetazione tropicale.

Vista dall'alto della spiaggia di Bang Niang in Thailandia, con mare cristallino e sabbie bianche

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Bang Niang Beach a Khao Lak, Thailandia

Attività ed escursioni a Khao Lak

La Thailandia è una destinazione assolutamente da visitare, almeno una volta nella vita. La costa di Khao Lak è uno dei motivi per il quale bisogna scoprire questo fantastico Paese, essendo anche uno dei migliori punti della Thailandia dove praticare snorkeling e fare immersioni.

A breve distanza dalla costa si trovano le Isole Similan, un arcipelago composto da nove isole, uno dei parchi marini più famosi al mondo ed un vero e proprio paradiso sottomarino, con acque turchesi e ricche di vita marina. Qui, infatti, è possibile osservare squali, mante, pesci tropicali e bellissimi coralli colorati, anche per chi non è un professionista. Infatti, ci sono numerosi centri che offrono corsi e tour guidati per tutti i livelli, così da visitare questi fondali con estrema facilità. Per chi, invece, preferisce restare vicino la costa, lo snorkeling alle Similan è altrettanto spettacolare.

Oltre alle spiagge, in Thailandia, e soprattutto qui nella zona di Khao Lak, è possibile effettuare delle escursioni immersi nella natura e vivere esperienze indimenticabile. Fra tutte, è possibile pernottare in fantastici bungalow sull’acqua all’interno del bellissimo parco nazionale Khao Sok, fra le foreste pluviali più antiche del mondo. Questo parco è perfetto per chi ama il trekking, grazie alla presenza di sentieri che attraverso giungla, cascate nascoste e fiumi. Qui è anche possibile visitare il Lago Cheow Lan, un lago artificiale circondate dalle montagne. Il luogo perfetto per uno scatto indimenticabile.

Bungalow all'interno del parco nazionale di Khao Sok in Thailandia

Fonte: iStock

Bungalow nel Parco Nazionale di Khao Sok

Fra tradizione e storia

Oltre al mare, alla natura e paesaggi unici, una visita a Khao Lak si può dire completa se si vuole conoscere a fondo il Paese e la sua storia. Uno dei luoghi più importanti da visitare, che riguarda la storia più recente del Paese, è il Memoriale dello Tsunami, un monumento che ricorda le vittime del devastante tsunami che colpì queste coste nel 2004 e che proprio a Khao Lak causò maggiori danni. Visitando questo memoriale si comprende meglio l’impatto che questo evento ha avuto sulla regione e gli abitanti.

Inoltre, per immergersi completamente nella cultura locale thailandese, si consiglia di visitare i famosi mercati notturni, che si tengono in tutto il Paese. A Khao Lak è possibile visitare il mercato notturno di Bang Niang, dov’è possibile assaporare i veri sapori thailandesi, acquistare prodotti artigianali locali e vivere tra la gente del posto.

Quando visitare Khao Lak?

Il periodo migliore per visitare questa splendida località thailandese è quello che va da Novembre a Marzo, quando le condizioni climatiche consentono di vivere un clima più secco e le temperature sono sicuramente più miti. Inoltre, durante questi mesi il mare è calmo e consente di nuotare e fare immersioni, per godersi al meglio le spiagge.

Per chi decidesse di visitare Khao Lak da Aprile ad Ottobre, invece, la stagione è quella delle piogge. Ciò vuol dire che si potrà assistere a piogge molto più frequenti ed un mare decisamente più agitato. Allo stesso tempo, viaggiare in questo periodo è più conveniente e consente di evitare la maggiore affluenza di turisti in Thailandia.

Inoltre, i cittadini italiani possono visitare facilmente la Thailandia grazie ad un visto turistico che permette di rimanere nel Paese, senza particolari permessi, fino a sessanta giorni.

Khao Lak rappresenta una delle destinazioni più affascinanti della Thailandia, probabilmente fra le zone più sottovalutate del Paese. Un luogo che è in grado di fondere puro relax a momenti di avventura e scoperta, fra spiagge paradisiache, immersioni in un mare spettacolare o trekking nella giungla. Una tappa da aggiungere sicuramente alle più famose Bangkok, Chiang Mai, Patong e PhiPhi Island.

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Fontana di Trevi a numero chiuso e a pagamento: ipotesi contro l’overtourism

Il fenomeno overtourism continua a essere centrale nel pensiero di chi gestisce il turismo nelle città più visitate al mondo. Molto dipenderà dalle soluzioni che verranno proposte e attuate, fondamentali per evitare non solo di danneggiare siti e luoghi d’interesse storico e artistico, ma anche per permettere ai residenti di poter vivere nelle proprie città senza che vengano trasformate in un parco a tema.

Roma, si sa, è una delle destinazioni più affollate ed è per questo che il comune sta cominciando a proporre delle ipotesi. L’ultima riguarda l’iconica Fontana di Trevi, uno dei monumenti più famosi non solo della città, ma di tutto il mondo (è visitato da 8-12 mila persone al giorno). L’assessore al turismo propone di limitare l’accesso introducendo il numero chiuso e un biglietto, gratuito per i residenti e a pagamento per i turisti. L’obiettivo è chiaro: rendere la visita più piacevole e tranquilla rispetto al caos attuale.

Una proposta necessaria per preservare la Fontana di Trevi

I comportamenti scorretti e talvolta illegali dei turisti li conosciamo bene: da chi deturpa siti storici come il Colosseo, incidendo il proprio nome sulla pietra, a chi decide di tuffarsi in fontane dall’importanza inestimabile, come la Fontana di Trevi. La proposta per preservare questo monumento non è nuova, già l’anno scorso l’assessore Onorato aveva proposto di limitarne l’accesso, una soluzione che diventa sempre più necessaria sia perché i dati turistici a Roma sono in continuo aumento (a Ferragosto sono state contate 1,623 milioni di presenze, +5,86%) che in vista del Giubileo del 2025.

Gli stessi agenti della polizia locale che presiedono la piazza hanno dichiarato che la concentrazione di persone è talmente grande da rendere difficile una fruizione adeguata del monumento, di conseguenza spesso fonte di degrado.

Come funzionerà l’accesso al monumento

Come funzionerà, nel concreto, l’accesso limitato alla Fontana di Trevi? Secondo l’ipotesi proposta da Onorato, per arrivare al gradinato vero e proprio sarà necessaria una prenotazione nominale e l’acquisto di un biglietto di 2 euro per trenta minuti di visita. Il numero chiuso varrà solo per i turisti, mentre per i residenti non ci saranno restrizioni. La proposta introduce anche un numero massimo di accessi contemporanei alla piazza, mentre i ricavati verrebbero reinvestiti per assumere addetti al controllo dell’ingresso e dell’uscita.

I dati dimostrano che queste soluzioni, in una città come Roma, sono davvero necessarie: basti pensare che nel 2023 è stata visitata da 50 milioni di persone. Una proposta che si inserisce in un dibattito molto più ampio che interessa tante altre città europee e che riguarda un tema discusso anche dall’UNESCO, ossia il problema del ‘selfie tourism‘ di cui la stessa Fontana di Trevi è vittima.

L’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura definisce il fenomeno come “la tendenza dei viaggiatori a visitare destinazioni principalmente per scattare e condividere foto di se stessi, spesso con monumenti iconici e paesaggi suggestivi sullo sfondo”. Questa tendenza causa sovraffollamento in zone specifiche della città, oltre che una tipologia di turismo mordi e fuggi che sacrifica l’esperienza del viaggio come opportunità di scoperta a favore del puro egocentrismo da social media.

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Cosa vedere a Wattens, la città dei cristalli Swarovski

Tra gli incantevoli paesaggi alpini si trova un vero e proprio piccolo gioiello, che brilla per la sua bellezza e per le sue caratteristiche uniche. Si tratta di Wattens, la città dei cristalli Swarovski. Questa piccola cittadina si trova nei pressi di Innsbruck, nella regione autonoma del Tirolo, e rientra sicuramente fra le mete più affascinanti per chi è alla ricerca di una combinazione di arte, natura ed innovazione. Un mondo che si potrebbe definire “scintillante”, dove creatività ed artigianato danno vita ad opere uniche.

Quando nasce il marchio Swarovski?

Per capire appieno l’associazione fra la città di Wattens ed i cristalli, e la sua importanza, è necessario partire dalle origini, da quando, cioè, nasce il famoso marchio Swarovski. L’azienda venne fondata nel lontano 1895 dall’omonimo Daniel Swarovski e nacque con l’obiettivo di realizzare cristalli di altissima qualità, utilizzando un innovativo processo di taglio del materiale, brevettato proprio dal suo creatore.

In pochissimo tempo Swarovski è riuscito a conquistare il mondo della moda e dell’arte, trasformando così il cristallo in un materiale prezioso e, soprattutto, desiderato a livello internazionale, trasformando il marchio in sinonimo di eleganza, lusso e raffinatezza.

I Mondi di Cristallo Swarovski

L’attrazione principale della città di Wattens sono, senza ombra di dubbio, gli Swarovski Kristallwelten, conosciuti come i “Mondi di Cristallo Swarovski”. Si tratta di un museo straordinario, inaugurato nel 1995, per celebrare il centenario dell’azienda austriaca. Venne ideato dall’artista André Heller ed al suo interno è possibile ammirare uno spazio espositivo multisensoriale.

A partire dall’ingresso, che già di per sé è un’opera d’arte, un gigantesco volto verde scolpito nella collina e dalle cui labbra sgorga una cascata, i visitatori seguono un percorso in grado di stimolare tutti i sensi. All’interno del museo, infatti, si trovano 14 stanze tematiche, ognuna delle quali è stata progettata da artisti di fama internazionale. Queste camere vengono chiamate Camere delle Meraviglie è offrono esperienze che vanno oltre la semplice “ammirazione” dell’opera. Giochi di luce, effetti ottici e suoni coinvolgono il visitatore in modo profondo, portandolo a riflettere sul rapporto tra arte e natura.

La più iconica di queste stanze è il Duomo di Cristallo: una cupola composta da 590 specchi, che creano un caleidoscopio di riflessi scintillanti, per un’esperienza visiva unica. C’è anche il Cristalloscopio, che altro non è che un tubo di cristallo gigantesco, che invita i visitatori ad osservare il mondo attraverso una lente del tutto inusuale e che trasforma tutto ciò che si osserva in forme e colori nuovi e sorprendenti.

Esperienza tra arte e tecnologia

Ogni installazione dei Mondi di Cristallo ha un significato profondo, ma soprattutto è stata creata dalla combinazione unica di arte e tecnologia. Queste caratteristiche sono visibili soprattutto in due opere all’interno del museo. La prima è la stanza 55 Million Crystals, una camera immersiva ideata dall’artista Brian Eno, con lo scopo di unire suoni ed immagini per un’atmosfera rilassante e meditativa e dove ogni cristallo diventa un mezzo per esplorare suoni, luci e spazi.

Altra installazione di forte impatto è sicuramente la Foresta di Cristallo, ad opera del videoartista italiano Fabrizio Plessi. Questa stanza è in grado di combinare gli elementi naturali con tecnologie avanzate, che portano il visitatore in un ambiente dove il natura ed invenzione sembrano unirsi. Il cristalli illuminano il percorso, mentre suoni ed immagini sembrano evocare il ciclo della vita.

Il Giardino dei Cristalli

Oltre alle spettacolari Camere delle Meraviglie, lo Swarovski Kristallwelten vanta anche un ampio giardino che circonda il museo. Si tratta di uno spazio all’aperto che rappresenta una vera e propria oasi di pace in grado di fondere arte e natura. Nel giardino, tra le principali attrazioni, si trova la Nuvola di Cristalli: una scultura sospesa che brilla alla luce del sole grazie a ben 800.000 cristalli che riflettono i raggi in ogni direzione. Un’attrazione sicuramente molto suggestiva ed affascinante durante le giornate di sole, quando la luce crea un effetto magico ed amplifica la bellezza naturale del paesaggio che la circonda.

Il Crystal Stage, per gli amanti dello shopping

Al termine del percorso del museo, gli amanti del design e dei cristalli, ma anche dello shopping, troveranno un vero e proprio paradiso. Il Crystal Stage è il più grande negozio di cristalli Swarovski al mondo, dove è possibile ammirare ed acquistare pezzi unici, introvabili altrove. Questo luogo è la tappa obbligata per i collezionisti e gli amanti del lusso, che hanno la possibilità di trovare gioielli, sculture e diversi oggetti di design realizzati con le classiche tecniche di realizzazione che caratterizzano i cristalli Swarovski.

Consigli e come raggiungere il museo dei cristalli di Wattens

Per tutti coloro che sono interessati alla visita di questo fantastico museo austriaco, è consigliabile acquistare in anticipo i biglietti di ingresso presso il sito ufficiale degli Swarovski Kristallwelten. Il biglietto ha un costo che va dai 23€ per singolo ingresso ai 25€ per biglietto con data flessibile. Ci sono anche pacchetti “compleanno” che vanno da 250€ a 300€.

È possibile acquistare pacchetti speciali per famiglie, coppie e gruppi, immergendosi in visite guidate e workshop tematici. Ci sono anche diversi punti ristoro dove poter gustare piatti tipici della cucina tirolese.

È possibile raggiungere Wattens dalla bellissima città di Innsbruck molto facilmente, data la sua ridotta distanza (circa 20 km), in auto in circa 20 minuti, oppure in autobus, con il Swarovski Kristallwelten Shuttle che parte direttamente dal centro cittadino, oppure in treno, anche se la stazione più vicina è distante circa 5 km.

Bus in tour ai museo Swarovski di Wattens, in Austria, che partono dal centro di Innsbruck

Fonte: iStock

Tour in bus del Mondo dei Cristalli di Wattens, museo Swarovski

Cosa vedere nei dintorni di Wattens

Oltre al museo Kristallwelten, nei dintorni di Wattens è possibile vivere e scoprire attrazioni naturalistiche e culturali uniche. Per chi ama le escursioni in natura, fra le Alpi tirolesi è possibile passeggiare lungo sentieri panoramici unici, con viste mozzafiato. Inoltre, è possibile visitare la bellissima città di Innsbruck, con il suo affascinante centro storico, il Tettuccio d’Oro e la Hofburg, una meta imperdibile per chiunque desideri esplorare la storia, la cultura regionale e le fantastiche città storiche austriache.

Wattens ed il mondo Swarovski rappresentano una tappa imperdibile per chiunque desideri visitare l’Austria e le sue bellezze, destinazione ideale per tutti gli appassionati di arte, moda e design, che sono alla ricerca di un’esperienza fuori dall’ordinaria e che sicuramente sarà in grado di creare delle esperienze uniche ed indimenticabili.

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Chiusure, il piccolo borgo toscano che potrebbe diventare un centro d’arte

In un contesto in cui i piccoli borghi italiani lottano per sopravvivere, è emblematico il caso del borgo senese di Chiusure, riportato da un articolo di Art Tribune. La frazione di Asciano, nel cuore delle Crete Senesi, sta per essere trasformata in un centro dedicato all’arte contemporanea per iniziativa di Lonti Ebers, una delle più importanti collezioniste d’arte al mondo, affiancata dal marito, il miliardario Bruce Flatt. Ma mentre il progetto sembra promettere nuove opportunità per il paese, la popolazione locale è tutt’altro che entusiasta.

Chiusure sorge su un’altura, circondato dal suggestivo paesaggio delle Crete Senesi, noto per i caratteristici calanchi e per la vicina abbazia di Monte Oliveto Maggiore, centro di spiritualità benedettina. Nel borgo, che affonda le sue radici storiche tra il XIII e il XIV secolo e oggi conta poche stradine e un’atmosfera di pace e tranquillità, nel 2020 la fondazione no-profit Amant, guidata da Lonti Ebers, ha avviato un programma pilota di residenze artistiche, che ha suscitato interesse ma anche preoccupazione tra gli abitanti.

Chi sono Lonti Ebers e la fondazione Amant

Lonti Ebers è un nome di spicco nel mondo dell’arte contemporanea, riporta Art Tribune. Nipote dello storico ungherese Zoltán Barcsay-Amant, figura tra i più importanti collezionisti internazionali e la sua fondazione Amant, con sede principale a Brooklyn, si distingue per il sostegno ad artisti emergenti e per una gestione non convenzionale. Gli artisti non sono infatti obbligati a donare opere alla fondazione durante le loro residenze, un approccio piuttosto raro nel settore.

Insieme al marito, Ebers ha acquisito numerose proprietà a Chiusure, creando sotto l’etichetta “Borgo Santo” un complesso di edifici che comprende un bar, un ristorante, un albergo diffuso con 14 residenze e altre attività commerciali, trasformando di fatto il cuore del paese.

Il disappunto della popolazione locale

Nonostante le promesse di rinascita, l’acquisto massiccio di immobili da parte di Ebers e Flatt ha generato una certa ostilità tra gli abitanti. Stando a quanto riferisce Art Tribune, particolare scalpore ha suscitato l’annuncio dell’acquisto di un edificio noto come “la casa del prete”, che secondo i timori locali avrebbe indicato l’inizio della vendita delle proprietà ecclesiastiche. L’equivoco ha contribuito ad alimentare una tensione già latente, sebbene si sia poi scoperto che l’edificio acquistato non fosse effettivamente la residenza del prete, bensì un diverso immobile.

Secondo alcune testimonianze raccolte da Art Tribune, uno dei problemi principali risiede nel fatto che Ebers è percepita come una figura esterna che ha iniziato a comprare immobili senza stabilire un vero legame con la comunità. “È arrivata senza farsi conoscere dagli abitanti di Chiusure”, ha spiegato al giornale una fonte locale.

La posizione del Comune di Asciano

Anche il Comune di Asciano, sotto la cui giurisdizione rientra Chiusure, ha dovuto affrontare l’avanzare di questo progetto. In una dichiarazione rilasciata ad Art Tribune, l’amministrazione ha sottolineato l’importanza di valutare positivamente ogni investimento che possa favorire il territorio, ma ha anche messo in guardia sull’importanza di dialogare con la comunità e rispettare il contesto sociale, storico e paesaggistico in cui questi progetti si inseriscono.

Da parte sua Ebers, dopo aver concesso un’intervista, avrebbe deciso di non rilasciare ulteriori dichiarazioni, alimentando ulteriormente il senso di distanza tra la fondazione e la popolazione locale.

Quale futuro per Chiusure

Il destino di Chiusure, come di molti altri borghi italiani, è legato a doppio filo alla capacità di trovare soluzioni che contrastino lo spopolamento e il degrado strutturale. Attualmente, il paese è in difficoltà: una delle due chiese è inagibile, l’altra necessita di lavori urgenti e le giovani generazioni  lasciano il borgo per cercare opportunità altrove.

Secondo quanto si legge nell’articolo, le case vuote vengono vendute al miglior offerente, tra cui ultimamente figura anche la fondazione Amant. Che punta a trasformare Chiusure in un polo dell’arte contemporanea, con il rischio di attivare un processo di gentrificazione e turistificazione che potrebbe alterare irreversibilmente l’identità del borgo. Il Comune di Asciano parla di una “visione di sviluppo di medio e lungo periodo”, ma resta da capire come questa visione potrà conciliarsi con le esigenze della comunità locale e con l’influenza crescente dei privati.

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Perché Tokyo è la meta da raggiungere questo inverno

Con l’approssimarsi dell’inverno, Tokyo si afferma come una delle destinazioni più interessanti da visitare, per diversi buoni motivi. Innanzitutto, a partire dal 3 dicembre, viaggiare dall’Italia verso la capitale del Giappone sarà più semplice grazie al nuovo volo diretto di All Nippon Airways (ANA), che collegherà Milano Malpensa con Tokyo Haneda, l’aeroporto metropolitano situato a soli 30 minuti dal centro città e perfettamente integrato con la rete di trasporti urbana.

Il volo, operato tre volte a settimana (martedì, giovedì e domenica) con un moderno Boeing 787-9 da 215 posti, atterrerà nella città giapponese la mattina presto, permettendo ai viaggiatori di sfruttare al massimo la giornata. Che si tratti di un viaggio d’affari o di piacere, i passeggeri avranno l’opportunità di proseguire facilmente il loro itinerario grazie alle numerose coincidenze offerte da ANA verso ben 38 destinazioni all’interno del Giappone, tra cui Osaka, Sapporo, Okinawa e Fukuoka, o di dirigersi verso altre mete nell’area Asia-Pacifico.

A bordo la filosofia di servizio “omotenashi”

A bordo, durante il volo, i viaggiatori potranno immergersi fin da subito nella cultura giapponese, grazie alla filosofia di servizio “omotenashi”, un’attenzione particolare per l’ospite e i suoi desideri, simbolo dell’ospitalità nipponica. Per i passeggeri di Business Class sarà disponibile il Wi-Fi gratuito, mentre chi vola in Premium Economy ed Economy Class potrà inviare messaggi di testo senza costi aggiuntivi fino a marzo 2025.

“Siamo onorati di annunciare il nostro primo volo non-stop dall’Italia al Giappone, una destinazione popolare per i viaggiatori italiani, sia leisure che business, che potranno scoprire la nostra filosofia di servizio unica e sperimentare la rinomata ospitalità giapponese fin dal momento dell’imbarco” – ha dichiarato Shinichi Inoue, President e Ceo di ANA. – “Milano è un’importante aggiunta al nostro network europeo in espansione e questo nuovo collegamento contribuirà anche a rafforzare i legami economici tra la Lombardia e il Giappone.”

Il capoluogo lombardo diventa così una nuova tappa fondamentale nel network europeo di ANA, che include già collegamenti con Londra, Francoforte, Bruxelles, Parigi e Monaco di Baviera.

Il nuovo sistema di esenzione dal visto

La notizia di questo volo diretto giunge in un momento in cui la popolarità del Giappone come destinazione turistica è più che mai in crescita. L’Italia si conferma come il quarto mercato europeo per numero di visitatori diretti in Giappone, con 152.400 arrivi nel 2023. Nei primi cinque mesi del 2024, già 81.100 italiani hanno scelto il Paese del Sol Levante, segnando un incremento del 65,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Oltre alla nuova rotta aerea, ci sono almeno altri due motivi per cui Tokyo è la meta ideale di un viaggio quest’inverno. Il primo è il significativo indebolimento dello yen, che ha raggiunto nel 2024 il suo livello più basso dal 1986, con 1 euro che equivale ora a circa 144,82 yen. Una svalutazione che rende il Giappone una destinazione quanto mai conveniente per i turisti internazionali.

Il secondo motivo è legato al rinnovo del meccanismo di esenzione dal visto, che il governo giapponese si appresta a introdurre per i viaggiatori provenienti da 71 Paesi, inclusa l’Italia. Il nuovo sistema, che dovrebbe semplificare l’ingresso nel Paese, richiederà ai turisti di fornire alcuni dati personali come la natura del viaggio e il luogo di soggiorno, rendendo ancora più agevole l’organizzazione del proprio viaggio.