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Cosa vedere a Maratea e dintorni

È un peccato che la maggior parte dei viaggiatori in esplorazione tra le coste del Sud Italia tralascino una regione così ricca di bellezze come la Basilicata. Qui, una persona curiosa e in cerca di una vacanza completa troverebbe tutto ciò di cui ha bisogno: mare, monti e città antiche come Maratea. La “Città delle 44 Chiese” è una vera e propria perla del Tirreno, non solo attiva località balneare, ma anche il punto di partenza ideale per scoprire la storia e la natura di questo territorio.

Se ancora non ci siete stati, qui vi consigliamo cosa vedere e cosa fare a Maratea e dintorni, tra la dolce vita estiva, viaggi nel passato e attività all’aria aperta tra mare e montagna.

Il centro storico di Maratea

Maratea è un borgo marinaro situato in un litorale incontaminato con grotte e torri costiere. Questa località della Basilicata, molto attiva soprattutto d’estate, è impreziosita da palazzi settecenteschi, archi, ma soprattutto dalle numerose chiese. Fu fondata già a partire dal basso Medioevo sulle pendici del monte per renderla invisibile dal mare, al sicuro dagli attacchi saraceni.

Il modo ideale per scoprirla è passeggiando tra le strade del suo centro storico, partendo da via dell’Unità d’Italia dove potrete ammirare la cinquecentesca Chiesa dell’Annunziata contraddistinta da una cupola di maioliche verdi e gialle e dai due leoni stilofori in pietra di epoca medievale, provenienti da una chiesa del Castello, che incorniciano il portale d’ingresso.

Proseguendo incontrerete la settecentesca Chiesa dell’Addolorata con l’altare neoclassico e la Chiesa dell’Immacolata, che invece custodisce un altare barocco realizzato in marmi policromi. Come vi abbiamo anticipato, Maratea è soprannominata la “Città delle 44 Chiese” e gli edifici religiosi da scoprire sono tanti e impossibile da visitare tutti insieme: vi consigliamo, quindi, di lasciarvi guidare semplicemente dai vostri piedi e di perdervi tra le bellezze architettoniche del centro lasciandovi avvolgere dalla sua atmosfera.

Se volete segnarvi qualche tappa, suggeriamo anche una visita a Palazzo De Lieto, il Castello e la Basilica di San Biagio, l’edificio religioso più importante della città raggiungibile percorrendo una scenica strada a tornanti.

Statua del Cristo Redentore

Con i suoi 22 metri di altezza, la Statua del Cristo Redentore abbraccia con la sua imponenza il golfo di Policastro offrendo ai visitatori una vista panoramica unica, soprattutto per i più avventurosi che decidono di salire fin quassù all’alba. Seconda per dimensioni solo a quella di Rio de Janeiro, fu innalzata per iniziativa del Conte Stefano Rivetti di Valcervo, che ne fece dono alla cittadinanza di Maratea. I lavori, diretti dallo scultore fiorentino Bruno Innocenti, presero l’avvio nel novembre 1963 e terminarono nel 1965. Per raggiungerla potete salire con la macchina in 15 minuti oppure con una camminata di 90 minuti.

Cristo Redentore Maratea

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Statua del Cristo Redentore a Maratea

Il porto turistico

Un tempo semplice molo in legno per i pochi pescatori della città, oggi il porto turistico rappresenta la location ideale dove trascorrere una serata tranquilla tra caffè, ristoranti e bar, ma non solo. Questo è anche il punto di partenza per chi desidera scoprire i fondali e le coste di Maratea. Potete noleggiare un kayak ed esplorare le sue grotte (da non perdere quella della Sciabella), gli scogli e le calette raggiungibili solo via mare, oppure, per i più audaci, partecipare a un tour di coastering.

Si tratta di un’attività sportiva che può essere descritta come un trekking marino su scogliera: i partecipanti andranno alla scoperta della costa nuotando, arrampicandosi, tuffandosi ed esplorando le cavità rocciose e le grotte che incontrano lungo il loro passaggio. Oppure, maschera e boccaglio a portata di mano, potete immergervi alla scoperta dei mondi sommersi di Maratea ricchi di posidonia, gorgonia gialla, madrepora a cuscino, totani, polpi, ricciole, spigole o cernie.

Le spiagge di Maratea

Un viaggio a Maratea prevede necessariamente un tuffo nel suo mare turchese (premiato con la Bandiera Blu) e pomeriggi rilassanti distesi sulle sue spiagge. Queste sono tante e tutte meravigliose, dalla spiaggia di Fiumicello, tra le più frequentate e contraddistinta da una rigogliosa vegetazione mediterranea, a quella di Porticello raggiungibile tramite un percorso a gradini e dove è possibile ammirare la grotta del Dragone, una grande cavità naturale.

Per chi è alla ricerca di scenari particolari, quelle imperdibili sono sicuramente la spiaggia del Macarro, caratterizzata da sabbia scura di origine vulcanica, e Cala Jannita, la spiaggia nera, dove troverete la grotta della Sciabella che, al suo interno, custodisce un’altra piccola spiaggia. Cercate qualcosa di selvaggio? Allora dirigetevi verso la spiaggia di Grotta della Scala, situata all’interno di una pittoresca insenatura e raggiungibile percorrendo una scalinata.

Cala Jannita

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Spiaggia nera di Cala Jannita

Isola di Santojanni

Questo è un isolotto disabitato ricco di archeologia e biodiversità. In passato approdo di navi e vascelli, rappresenta il luogo prediletto dedicato alla produzione del garum, un condimento a base di pesce impiegato già dai Romani per insaporire le pietanze e oggi tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT). Sull’isola di Santojanni, inoltre, vive indisturbata una rarità naturalistica: stiamo parlando del Drago di Santojanni, una lucertola endemica azzurra molto simile a quelle presenti nei faraglioni di altre zone del Sud Italia.

È qui che si trova anche la bellissima Cala Jannita, della quale vi abbiamo parlato nel paragrafo dedicato alle spiagge e che potete vedere nella foto qui sopra.

Parco Nazionale del Pollino

Gli amanti della natura incontaminata e delle attività all’aria aperta non possono rinunciare ai paesaggi selvaggi offerti dal Parco Nazionale del Pollino. Patrimonio UNESCO dal 2015, il parco è caratterizzato dai Massicci del Pollino e dell’Orsomarso con vette che superano i 2000 metri e offre tante opportunità per chi non vuole rinunciare ai benefici e alle emozioni garantite dal turismo attivo. Le escursioni sono tante, adatte a tutti i livelli di preparazione, come anche le cose da vedere come santuari, grotte e un numero elevato di esemplari animali e vegetali.

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Lungo le 10 strade più mitiche degli Stati Uniti

Gli Stati Uniti nell’immaginario di molti viaggiatori sono sinonimo di libertà e di avventura. Poche esperienze catturano questo spirito come un road trip attraverso le sue leggendarie strade, che sia a bordo di una macchina o su due ruote. Dalle highway storiche che attraversano deserti e montagne, fino ai percorsi più nascosti e panoramici, viaggiare su queste strade è diventato un vero e proprio rito per esploratori moderni. Ecco le 10 delle strade più mitiche d’America, con consigli e suggerimenti per chi vuole vivere l’esperienza del viaggio on the road.

Route 66

Impossibile non partire dalla Route 66, la strada madre per eccellenza. Questo leggendario percorso da Chicago a Santa Monica evoca immagini di vecchi diner, motel vintage e ampie distese desertiche. Ogni miglio della Route 66 racconta una storia: dall’abbandono di alcune cittadine al fascino senza tempo di attrazioni come il Cadillac Ranch in Texas o il Wigwam Motel in Arizona. Viaggiare lungo questa strada significa fare un salto negli anni ’50, un’epoca in cui l’auto rappresentava il simbolo della libertà. Consigliabile esplorarla senza fretta, fermandosi nei luoghi meno battuti, dove il tempo sembra essersi fermato.

Routh 66, da Chicago alla California

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Routh 66, da Chicago alla California per un sogno

Pacific Coast Highway

Spostandoci sulla costa ovest, la Pacific Coast Highway regala uno dei panorami costieri più spettacolari al mondo. Da Dana Point a Leggett, questa strada scorre sinuosa lungo l’Oceano Pacifico, con curve mozzafiato che si affacciano su scogliere vertiginose. Big Sur, con le sue scogliere a picco, è una delle tappe più suggestive, ma tutto il percorso è una continua scoperta di bellezze naturali e cittadine affascinanti, come Monterey e Malibu, e intanto la brezza dell’oceano accompagna costantemente i viaggiatori. Piccolo consiglio pratico: viaggiare in estate o autunno permette di evitare la tipica nebbia che spesso copre la costa californiana.

Blue Ridge Parkway

Il viaggio prosegue tra le dolci curve della Blue Ridge Parkway, che attraversa i monti Appalachi offrendo una vista ininterrotta su foreste rigogliose e vallate incantevoli. Questo percorso, particolarmente suggestivo in autunno grazie al foliage, è perfetto per chi ama la tranquillità della natura. Lungo la strada ci si può fermare per brevi escursioni, come quella verso le Humpback Rocks o le cascate Linville Falls. Non lontano dalla strada si trova Asheville, una cittadina piena di fascino, ideale per una pausa culturale. Questo viaggio tra Virginia e North Carolina è senza dubbio un’immersione autentica nella natura.

Florida Keys Scenic Highway

Viaggiare lungo la Florida Keys Scenic Highway è come scivolare tra mare e cielo. Da Key Largo fino a Key West, la strada corre su ponti sospesi tra le acque turchesi del Golfo del Messico e dell’Oceano Atlantico. Il Seven Mile Bridge, in particolare, regala una vista mozzafiato che sembra infinita, mentre il sole scende all’orizzonte. Ogni chilometro di questa highway tropicale è un invito alla scoperta: dalle spiagge di sabbia bianca alle barriere coralline perfette per lo snorkeling. Un viaggio qui è un’esplosione di colori e sensazioni, culminante con l’arrivo a Key West, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e il tramonto è una celebrazione quotidiana.

Great River Road

La Great River Road segue il corso del grande Mississippi, il fiume che ha ispirato scrittori e musicisti. Attraversare il cuore degli Stati Uniti lungo questa via significa scoprire cittadine storiche, piantagioni e paesaggi agricoli che hanno plasmato la cultura del sud. Il fiume accompagna il viaggio, offrendo riflessi d’acqua che sembrano dilatarsi all’infinito. Da New Orleans a Memphis, la strada si arricchisce di storia e musica: è qui che il blues e il jazz hanno trovato il loro cuore pulsante. Fermarsi lungo il percorso significa immergersi in una tradizione millenaria fatta di musica, cucina e storie.

Road to Hana

Sulle isole Hawaii, la Road to Hana parte da Kahului, sull’isola di Maui. Si percorrono 64 miglia di curve strette, attraversando foreste pluviali e cascate cristalline. Questo viaggio è un’immersione totale nella natura selvaggia dell’arcipelago, con panorami che alternano scogliere frastagliate e spiagge di sabbia nera. Ogni curva nasconde una sorpresa, e fermarsi alle cascate lungo il percorso è quasi d’obbligo. La tranquillità di Hana, lontana dal turismo di massa, rappresenta il culmine di questo viaggio che è tanto fisico quanto spirituale.

le mitiche strade d'america

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Road to Hana sull’isola di Maui alle Hawaii

Natchez Trace Parkway

Se si cerca un viaggio più intimo e tranquillo, la Natchez Trace Parkway è l’ideale. Questa antica via di commercio, usata dai nativi americani e dai primi coloni, offre un’esperienza di immersione nella storia e nella natura. Il percorso si snoda tra foreste e prati, collegando Natchez, in Mississippi, a Nashville, in Tennessee. È una strada che invita alla riflessione, con pause in luoghi storici e siti archeologici, come il Mount Locust Inn o l’Emerald Mound. La serenità del paesaggio e il ritmo lento del viaggio rendono questa strada unica nel suo genere.

Going-to-the-Sun Road

Attraversare il Glacier National Park, in Montana, lungo la Going-to-the-Sun Road, è come viaggiare in un dipinto. Le montagne si ergono imponenti ai lati della strada, mentre ghiacciai e laghi cristallini offrono scenari indimenticabili. Questo percorso di 50 miglia è una delle strade più spettacolari e impegnative degli Stati Uniti, ma le fatiche vengono ripagate con panorami che lasciano senza fiato. Fermarsi ai Logan Pass e osservare le vette innevate è una delle esperienze più intense per chi ama la montagna e la natura incontaminata.

Beartooth Highway

La Beartooth Highway si snoda tra le montagne del Montana e del Wyoming, offrendo un’avventura ad alta quota che raggiunge oltre 3.300 metri di altitudine. Qui, le vette innevate e i ghiacciai sembrano essere a portata di mano, e ogni curva regala viste spettacolari sulle vallate sottostanti. Questo viaggio è perfetto per chi cerca l’avventura e non teme l’altitudine: l’aria fresca e i panorami immensi rendono la Beartooth Highway una delle strade più belle e selvagge d’America.

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La U.S. Highway 50 attraversa alcuni dei paesaggi più desolati e affascinanti del Nevada

U.S. Highway 50

Infine, la U.S. Highway 50 attraversa alcuni dei paesaggi più desolati e affascinanti del Nevada, guadagnandosi il soprannome di “The Loneliest Road in America”. Attraversare queste terre aride e quasi disabitate è un’esperienza unica, che trasmette un senso di isolamento e libertà totale. Le cittadine fantasma e i deserti infiniti accompagnano il viaggio, offrendo un paesaggio quasi lunare. È una strada che richiede un po’ di preparazione, ma che regala un’esperienza di introspezione profonda e connessione con l’ambiente circostante.

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Cosa vedere a Gorizia, tra Italia e Slovenia

La città di Gorizia è una città di confine nell’estremo nord est italiano, tra Italia e Slovenia, in grado di incarnare una miscela unica di diverse culture e tradizioni. Questa città fu testimone di grandi eventi storici in passato e grazie a questo riesce ad offrire ai visitatori, che vogliono scoprirne i segreti, un’esperienza autentica e rilassante. Ma cosa fare e cosa vedere a Gorizia durante una visita? Ecco un itinerario per scoprire il meglio che la città ha da offrire.

Il castello di Gorizia, per una vista mozzafiato

Una delle principali attrazioni della città di Gorizia è senza dubbio il suo castello medievale. La struttura si trova su una collina che domina dall’alto la città ed è la destinazione ideale per chi vuole scoprire una vista panoramica unica sulle valli circostanti e persino sulla vicina Slovenia. Il castello di Gorizia, che va ad aggiungersi ai magnifici castelli del Friuli Venezia Giulia, venne costruito nel lontano Undicesimo secolo ed ha visto molteplici trasformazioni nel corso degli anni, passando da essere una fortezza militare a diventare una maestosa residenza nobiliare.

Visitare il castello permette di scoprire le antiche mura, le torri e gli ambienti interni, ricchi di diversi oggetti d’epoca e varie mostre che raccontano la storia della città e della regione intera.

Foto dal basso del Castello di Gorizia, con in primo piano alberi verdi del parco circostante

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Castello di Gorizia

Piazza della Vittoria, il centro cittadino

Dopo aver visitato il castello di Gorizia è tempo di passare al centro cittadino. In particolar modo, degna di nota, è sicuramente la Piazza della Vittoria, che è oggi il centro nevralgico della vita cittadina. Qui è possibile ammirare edifici storici come, ad esempio, il Duomo di Gorizia, caratterizzato da uno stile neoclassico e da una facciata imponente. Il Duomo merita di essere visitato in quanto un esempio di arte del passato ancora perfettamente conservata: interni sobri ed eleganti, numerosi affreschi e splendide decorazioni caratterizzano questo luogo sacro.

Piazza della Vittoria è anche il luogo ideale dove passare momenti di relax dopo aver camminato in lungo e in largo alla scoperta della piccola cittadina di Gorizia. Sono presenti diversi caffè e ristoranti, dove sedersi ed assaporare un buon caffè rigenerante o un buon piatto tipico del Friuli Venezia Giulia. Gorizia, infatti, è molto apprezzata anche per la sua cucina, in grado di fondere sapori italiani, sloveni e mitteleuropei: il gulasch ed i famosi cjarsons, ravioli tipici della Carnia, fanno da padrone.

Parco della Rimembranza

Per gli amanti degli spazi verdi, a Gorizia è presente il Parco della Rimembranza, il luogo ideale per una passeggiata ai piedi del castello, a contatto con la natura. Questo parco è dedicato alla memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale, un conflitto che ha lasciato una ferita profonda sulla città di Gorizia, situata in una posizione altamente strategica durante il conflitto e che fu teatro di aspri combattimenti.

Il parco è la soluzione ideale per scappare dal caos cittadino, grazie ai suoi ampi viali alberati, e dove è possibile scoprire anche storia e cultura del luogo grazie alla presenza di diverse sculture commemorative ed una serie di monumenti dedicati ai caduti.

Borgo Castello e il Ghetto Ebraico

Un’altra zona di grande interesse a Gorizia è il quartiere Borgo Castello che sorge ai piedi della fortezza. Qui si trovano diverse stradine strette ed acciottolate, vie che conducono i turisti attraverso un percorso ricco dal punto di vista storico e culturale e dotato di grande fascino. Percorrendo le vie del quartiere è possibile ammirare, infatti, antiche abitazioni, botteghe artigiane e piccoli locali che conservano ancora oggi l’atmosfera del passato.

Nelle vicinanze di questo quartiere si trova il Ghetto Ebraico, una zona di Gorizia che testimonia la forte presenza del popolo ebraico in città dal Sedicesimo secolo. Si tratta di un angolo della città poco conosciuto, ma comunque dal grande valore storico e culturale. Qui è possibile visitare la sinagoga, con la sua semplice ed elegante architettura, che è il simbolo della comunità, con al suo interno documenti e reperti storici, che raccontano la quotidianità degli ebrei goriziani.

Le ville storiche di Gorizia

Passeggiando per la città di Gorizia è quasi impossibile non notare la presenza di numerose ville storiche, che raccontano il passato elegante di questa cittadina del Friuli Venezia Giulia. Tra le più famose, si può citare sicuramente Villa Coronini Cronberg, una delle residenze meglio conservate e che merita una visita. Si tratta di una villa del Diciottesimo secolo, circondata da un verde e vasto parco e che oggi ospiti un museo, tra mobili d’epoca, opere d’arte e documenti storici.

Per gli amanti della storia questa villa, grazie alla sua maestosità ed alla sua bellezza, può essere inclusa tra quelle che sono considerate le più belle ville tra Veneto e Friuli Venezia Giulia, simboli di eleganza e prosperità di quella che un tempo veniva chiamata Repubblica di Venezia.

Tra Italia e Slovenia: piazza della Transalpina

Ciò che affascina di più di Gorizia è sicuramente la sua posizione di confine, tra Italia e Slovenia. Un luogo che incarna perfettamente questo aspetto è piazza della Transalpina. Si tratta di una piazza divisa a metà dal confine italo-sloveno ed è un simbolo dell’unità europea. Qui, infatti, fino al 2004, anno in cui la Slovenia è entrata a far parte dell’area Schengen, era presente un muro che divideva in due la piazza e divideva i Paesi. Oggi, grazie a questi accordi, è possibile attraversare la piazza liberamente, con un piede in Italia e uno in Slovenia.

È presente nella piazza anche la storica stazione ferroviaria Transalpina, il punto di partenza per chi desiderava viaggiare verso il cuore dell’Europa centrale.

Veduta aerea della città di Gorizia, con i suoi tetti in tegole tradizionali e colline sullo sfondo

Fonte: iStock

Veduta aerea della città di Gorizia

Cosa fare nei dintorni di Gorizia?

Per chi ha tempo a disposizione ed intende visitare non solo la città di Gorizia, ma anche i suoi dintorni, ecco alcune raccomandazioni. La città si trova ai margini di una delle zone vinicole più rinomate d’Italia: la regione del Collio. Qui si producono alcuni dei vini bianchi più pregiati e ricercati del Paese, tra paesaggi mozzafiato formati da colline verdeggianti e vigneti che si estendono a perdita d’occhio.

Per un’esperienza indimenticabile nella regione del Collio, è possibile visitare le cantine locali per assaporare i vini più celebri, come il Friulano, la Ribolla Gialla ed il Sauvignon, accompagnati da prodotti tipici come formaggi o salumi, mentre si partecipa ad una delle numerose degustazioni guidate.

La città di Gorizia, pur essendo piccola, è in grado di offrire ai propri visitatori un’esperienza ricca e decisamente variegata. Si passa dalla storia millenaria del suo castello, ai borghi e quartieri che raccontano la storia recente di Gorizia, della sua popolazione e della sua regione, fino ad arrivare a quella che è la piazza principale che oggi unisce due importanti Paesi come l’Italia e la Slovenia. Gorizia non è solo una destinazione turistica, ma rappresenta un vero e proprio ponte tra due mondi, un luogo dove diverse culture si incontrano e danno vita ad un’atmosfera unica ed indimenticabile.

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Spagna, nuove regole per entrare dal 1° ottobre: cosa serve

Dopo i disordini e le manifestazioni in seguito all’overtourism, la Spagna ha preso una decisione che ha sorpreso l’Europa. A partire dal 1° ottobre per visitare il Paese, anche solo per un giorno, i turisti dovranno fornire una serie di dati personali e sensibili. Le regole cambiano, come annunciato dal governo, monitorando l’ingresso dei visitatori secondo modalità mai messe in atto precedentemente. Un Paese da sempre noto per la sua solarità e accoglienza, chiude parzialmente le porte per cercare di limitare i danni dovuti a un turismo di massa a quanto pare troppo invasivo.

Nel 2023 la Spagna ha registrato circa 85 milioni di turisti, ovvero il 18,7% in più del 2022. Questo ha significato un record di spesa turistica di 108.662 milioni di euro che rivela che ogni turista in media ha pagato 1278 euro durante la propria vacanza. I dati hanno confermato che la maggior parte dei visitatori recenti provengono dal Regno Unito, seguito dalla Francia e poi l’Italia al terzo posto.

Ingresso in Spagna: cambiano le regole

Secondo i nuovi provvedimenti presi dal governo di Madrid il settore turistico spagnolo dal mese di ottobre dovrà adottare alcune importanti misure straordinarie. Gli hotel, le compagnia di noleggio auto, i proprietari di strutture ricettive come Airbnb dovranno richiedere al turista circa 40 tipi di informazioni personali. Non si tratta solo di dati personali come il documento o le generalità tradizionali, ma anche il numero del conto in banca e altri dettagli che minacciano la privacy dell’individuo. E tutto questo è richiesto anche solo per il soggiorno di una notte.

Queste misure restrittive, stando alle recenti dichiarazioni pubbliche del governo spagnolo, sono state prese per limitare il pericolo del terrorismo e della criminalità. Ma non mancano le polemiche e il rischio di tenere lontano i viaggiatori stranieri non è da sottovalutare, poichè potrebbero essere scoraggiati dall’impegno richiesto anche solo per una vacanza di un weekend.

Barcellona

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Barcellona

Privacy a rischio e non solo

Oltre alla minaccia della privacy, chi vuole visitare la Spagna d’ora in poi dovrà mettere in conto anche un aumento del budget. Infatti, come riportato da El Pais, i turisti dovranno pagare una tassa di soggiorno comunale per ogni tipo di pernottamento, che si tratti di un hotel, di una pensione o una casa in affitto, persino una crociera e il campeggio. Inoltre è prevista anche una tassa di soggiorno negli stabilimenti turistici della Generalitat di una cifra variabile a notte per gli alberghi con meno di quattro stelle e di 3,50 per quelli di categoria più elevata.

Chi segue la Spagna

Non è solo la Spagna ad adottare misure restrittive in Europa. Infatti il Regno Unito che già si è sempre tenuto fuori dall’Unione europea, a partire dal mese di aprile 2025 ha previsto di far pagare a ogni turista una tassa di 10 sterline per entrare nel Paese. Questa decisione che risponde al nome di Eta sarebbe utile per tutelare le frontiere come una sorta di visto con validità di due anni da quando viene concesso. Il periodo di soggiorno però non deve superare i 60 giorni continuativi.

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Clima e temperature di Hanoi: quando fare un viaggio in Vietnam?

Il Vietnam è un paese che suscita spesso un grande interesse: la sua posizione geografica e la sua forma sono due elementi chiave da conoscere per organizzare un viaggio da quelle parti. Ci possono essere, infatti, delle decise differenze geografiche tra le varie parti di questa nazione. Per esempio, il clima e la temperatura di Hanoi possono non essere le stesse di un’altra città molto visitata come Ho Chi Mihn, ovvero l’antica Saigon. La capitale del Vietnam è un luogo molto buono per iniziare la scoperta di questa nazione asiatica.

Questa città non si trova sulla costa e si è sviluppata lungo il corso del Fiume Rosso, altro elemento che contribuisce molto all’umidità presente in tutto l’arco dell’anno. Cosa aspettarsi dal meteo in una città come Hanoi?

L’inverno ad Hanoi: probabilmente la stagione migliore per il Vietnam

Fare un viaggio in Vietnam è un qualcosa che riempie gli occhi e l’anima di ricordi belli. A maggior ragione se vissuto nella stagione migliore per avventurarsi in giro per Hanoi o magari puntare dritti a esplorare il Nord del Vietnam. Tra la fine di dicembre e la fine di febbraio, Hanoi registra solitamente un clima più fresco del solito ma, soprattutto, molto più secco.

Questo periodo viene accompagnato dalla consueta pioggia che arriva di sovente sui cieli del Vietnam ma, di norma, si tratta sempre di precipitazioni leggere e poco persistenti. Questo è il momento dell’anno in cui si registrano sempre i valori minimi di precipitazioni: stiamo parlando di circa 25 mm in un mese. La temperatura si aggira tra i 15° e i 20°, rendendo la scoperta delle cose più belle da vedere ad Hanoi più semplice e piacevole, data la mancanza di forte caldo e pesante umidità.

La primavera ad Hanoi: temperature ancora miti e piacevoli

La primavera, in questa parte del Vietnam si vive soprattutto nei mesi di marzo e di aprile. Dopo questo range temporale, si inizia già a parlare di estate. Anche questi mesi primaverili rendono molto piacevole un viaggio in Vietnam. Le temperature si alzano leggermente rispetto all’inverno ma va tenuto conto che le piogge passano a a circa 120 mm medi in un mese.

L’aumento delle precipitazioni porta anche a un lieve innalzarsi dell’umidità che resta, comunque, più contenuta rispetto ad altri momenti. Questa stagione rende il Vietnam un giardino fiorito.

Tempio della Letteratura ad Hanoi

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Tempio della Letteratura ad Hanoi

L’estate ad Hanoi: la stagione per veri avventurieri

In Vietnam, si considera estate il periodo tra maggio e la fine di settembre. Questi mesi corrispondono a quelli utilizzati maggiormente dai viaggiatori italiani per recarsi in Vietnam e, in generale, in Asia. Se stai progettando la tua avventura proprio in quel periodo, sappi che affronterai la vera umidità che solo il sud-est asiatico sa regalare.

L’estate ad Hanoi porta con sé temperature che vanno dai 35° ai 38°, spesso con una percentuale di umidità che tocca il 90%. Questo è considerato il vero periodo delle piogge in Vietnam: le precipitazioni medie di un mese, in questo momento dell’anno, si aggirano attorno 270 mm, ovvero dieci volte tanto il mese di gennaio.

Questo non deve spaventare nessun viaggiatore perché il Vietnam sa dare tanto in tutte le stagioni. Basta partire con la giusta attrezzatura e restare aggiornati il più possibile sulle condizioni meteo locali.

Autunno ad Hanoi: una stagione affascinante

L’autunno è il momento dell’anno considerato quello più affascinante per fare un viaggio in Vietnam. L’umidità dell’estate si affievolisce e le temperature restano molto buone, senza portare le ondate di calore eccessive tipiche dell’estate. La colonnina di mercurio registra un range climatico tra i 18°e i 28°. La media delle precipitazioni si attesta intorno ai 70 mm in un mese, quantità decisamente più leggera rispetto a quella dei mesi estivi.

In questo momento dell’anno, per esempio, è particolarmente indicato per visitare Da Nang o per recarsi nella meravigliosa Ha Long Bay.

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Bukchon Hanok Village: una passeggiata nella storia

Chi viaggia spesso lo sa: vicino a ogni grande città c’è qualche piccola gemma – un quartiere, un villaggio o un borgo – in cui il tempo sembra essersi fermato in un passato sospeso. Queste zone sono un vero e proprio libro di storia capace di raccontare l’identità di un luogo e di regalare, a chi le visita, una pausa dalla frenesia delle grandi città e dalla vita moderna. Anche a Seul c’è uno di questi luoghi incantati: il Bukchon Hanok Village. In questa guida abbiamo raccolto tutte le informazioni che ti servono per scoprire questo splendido villaggio e fare una passeggiata nella storia della Corea del sud e della sua capitale.

Identikit di Bukchon Hanok Village

Tappa imperdibile per chiunque si trovi in viaggio in Corea e abbia in mente un passaggio per la sua capitale Seul, Bukchon Hanok Village è un pittoresco villaggio storico situato tra il Palazzo Gyeongbokgung, il Palazzo Changdeokgung e il Santuario Jongmyo. La sua fama è dovuta principalmente alle sue 900 abitazioni tradizionali coreane – chiamate hanok – che risalgono alla dinastia Joseon (1292 al 1897) e le quali aprono la porta sul passato della capitale coreana. Queste case d’epoca, caratterizzate da tetti curvi e cortili interni, vennero costruite con materiali naturali come il legno o la carta e, in tempi moderni, sono state restaurate e adibite a caffè, ristoranti e boutique. Infatti, questa zona di Seul è celebre anche per la sua offerta gastronomica. La storia di Bukchon Hanok Village ha seguito un corso influenzato principalmente dagli eventi storici e politici della capitale per i quali subì varie trasformazioni. Nel 1906 il villaggio era abitato principalmente da nobili e figure politiche di spicco ma, tra gli anni ‘70 e gli anni ‘80, molti proprietari si trasferirono a Gangnam e tantissime hanok vennero così demolite. Nel 2001, venne approvato un progetto di salvaguardia delle hanok tradizionali che ne impedì la demolizione.

Cosa fare e cosa vedere a Bukchon Hanok Village

I tetti di Bukchon Hanok Village a Seul

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L’alba illumina i tetti del Bukchon Hanok Village a Seul

Che tu sia un amante di storia, di moda, di arte o di cultura non importa: un giro a Bukchon Hanok Village può soddisfare tutti i gusti. Ecco la nostra selezione di cose da fare o da vedere in questo delizioso villaggio tradizionale a Seul.

Passeggiare per le vie del villaggio

Una delle attività più apprezzate e suggestive per godersi appieno le bellezze di Bukchon Hanok Village è semplicemente passeggiare per le sue stradine acciottolate, fiancheggiate dalle bellissime case hanok. Segui i vicoli e lasciati stupire da ciò che si nasconde dietro ogni svolta. Respira l’atmosfera antica che aleggia nel villaggio e lasciati condurre dalla voglia di scoperta.

Scatti mozzafiato dai punti panoramici

Se la fotografia ti appassiona e sei sempre a caccia del miglior scatto che rappresenterà il tuo viaggio, sappi che Bukchon Hanok Village offre molti punti panoramici da cui è possibile immortalare scorci e panorami mozzafiato. Seguendo il percorso principale che si snoda per il villaggio, vedrai questi spot segnalati da cartelli ad hoc. Dallo skyline di Seul alla distesa di tetti delle hanok, potrai sbizzarrirti con la tua macchina fotografica.

Esplorare gli atelier e i corsi offerti

Il villaggio si distingue anche per le sue eccellenze d’artigianato. Per le sue vie potrai trovare molti atelier, studi artistici, laboratori e botteghe dove potrai toccare con mano l’eredità artigianale coreana, parlare con gli artisti e, perché no, anche cimentarti in qualche workshop. Sono tanti i laboratori che mettono a disposizione dei visitatori corsi di ceramica, ventagli coreani o gioielli artigianali. Ma non solo, per completare la tua esperienza di viaggio potresti anche provare qualche corso di calligrafia o qualche laboratorio per imparare a indossare l’abito tradizionale coreano: l’handbok. Accedendo a queste esperienze non avrai bisogno di comprare un souvenir, ne creerai uno con le tue mani.

Provare l’offerta gastronomica locale

Oltre alla sua importanza storica, Bukchon Hanok Village è anche una zona nota per le sue eccellenze gastronomiche. Qui potrai provare i piatti della tradizione e coccolare il tuo palato in ristoranti stellati, caffè e tavole calde. Non privarti dell’esperienza di testare le pietanze più iconiche, come il patbingsu, la tradizionale granita con i fagioli rossi.

Visitare il palazzo Gyeongbokgung

Ultima, ma non ultima tra le cose da vedere assolutamente nei pressi di Bukchon Hanok Village, c’è il Palazzo Gyeongbokgung. Costruito nel 1395, il palazzo fungeva da residenza reale della dinastia Joseon. Qui potrai ammirare le sue bellezze architettoniche, i suoi giardini rigogliosi e potrai anche assistere al cambio della guardia reale. Visitare tutto il palazzo richiede circa un’ora di tempo, quindi tieni conto di questa informazione quando dovrai organizzare il tuo itinerario.

Tutte le informazioni utili per visitare Bukchon Hanok Village

È il momento di organizzare al meglio la tua visita e, per farlo, hai bisogno di una serie di informazioni utili alla pianificazione. In questa guida, abbiamo raccolto tutti gli spunti organizzativi necessari per visitare Bukchon Hanok Village.

  • Quando visitare Bukchon Hanok Village: volendo puoi visitare il villaggio tutto l’anno. Tuttavia, i periodi migliori per vederlo al massimo della sua bellezza sono la primavera e l’autunno. Soprattutto in primavera potrai godere dello spettacolo delle fioriture dei ciliegi che catturano Bukchon Hanok Village in una cornice bucolica e romantica. Anche l’autunno è molto suggestivo, con il foliage che tinge di colori caldi l’intero panorama. Estate e inverno, nonostante regalino comunque un tocco di fascino al villaggio, possono essere di difficile gestione a causa delle temperature estreme che si verificano in un senso o nell’altro.
  • Tempo necessario di visita: non esiste una risposta univoca, poiché dipende molto dalle attività che desideri fare nel villaggio. In generale per visitare la zona puoi dedicare dalle 2 alle 4 ore ma, se hai intenzione di visitare atelier, provare le esperienze culinarie o partecipare a qualche workshop, dovrai dedicare a Bukchon Hanok Village un po’ più di tempo. Ti ricordiamo che vicino al villaggio c’è anche il Palazzo Gyeongbokgung, che merita sicuramente di essere incluso nel tuo itinerario.
  • Come raggiungere il villaggio: il villaggio si trova in centro a Seul, pertanto è di facile accesso. Puoi arrivarci prendendo la metropolitana e scendendo alla fermata più vicina (Anguk Station), da qui puoi arrivare al villaggio con una passeggiata di pochi minuti. Un’altra opzione, sempre in metro, è arrivare da Gyeongbokgung.
  • Norme comportamentali: Bukchon Hanok Village è certamente una destinazione molto apprezzata da visitatori e turisti, ma resta comunque una zona residenziale. Consigliamo quindi di adottare un comportamento consono a non disturbare chi vive nel quartiere evitando di parlare rumorosamente e camminando con calma e discrezione. Molte case, in quanto private, restano inaccessibili al pubblico, altre invece sono visitabili.

Bukchon Hanok Village è un connubio che unisce le antiche tradizioni coreane e la vivacità della moderna Seul. Passeggiando per le sue stradine potrai immergerti nella cultura della Corea del sud ed esplorare nel profondo la sua anima e la sua identità. Con questa guida, hai tutte le informazioni necessarie per visitare un luogo che saprà rubarti un piccolo pezzo di cuore.

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I 5 luoghi da non perdere a Bolzano e dintorni

Bolzano è una città che riserva sempre grandi sorprese, mentre i suoi dintorni offrono infinite opportunità per una fuga nella natura in uno dei luoghi più belli al mondo: le Dolomiti. Organizzare un viaggio in questa zona del Trentino-Alto Adige significa vivere un itinerario completo tra cultura, natura e design, respirando l’aria a pieni polmoni e stimolando la nostra voglia di scoperta a spasso tra castelli, laghi dai colori arcobaleno e montagne in un mix perfetto tra sport, benessere ed esplorazione urbana.

Qui si parlano due lingue, l’italiano e il tedesco, e grazie alla sua alta qualità della vita ha raggiunto il podio nelle varie classifiche delle migliori città dove vivere in Italia. Le cose da vedere a Bolzano e nei dintorni sono tante ma, se avete poco tempo per visitarla, magari un solo weekend, abbiamo selezionato i 5 luoghi assolutamente da non perdere.

Il Duomo di Bolzano

Se dovessimo scegliere un luogo in grado di racchiudere le due anime di Bolzano, quella italiana e quella tedesca, questo sarebbe sicuramente il Duomo dedicato a Santa Maria Assunta, chiamato anche Dom Maria Himmelfahrt o Propsteipfarrkirche Bozen. Epicentro spirituale della città, è incastonato nella frequentatissima Piazza Walther e unisce magistralmente due stili: quello romano e quello gotico. A completare la struttura ci sono il tetto, le cui piastrelle riflettono colorazioni vivaci tendenti al verde e all’oro, e il marmo di colore rosso e giallo che compone l’edificio, proveniente dalla Bassa Atesina e dalla Val Gardena.

Nato come chiesa paleocristiana, nel corso dei secoli il Duomo ha cambiato spesso il suo aspetto. Quello che possiamo ammirare oggi, infatti, è il frutto di tutta una serie di lavori svolti nel periodo compreso tra il XV e il XVI secolo. Al suo interno potete visitare anche un museo dedicato alle arti sacre risalenti all’età barocca e provenienti da tutto il Tirolo.

Duomo Bolzano

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Il Duomo di Bolzano

Castel Mareccio

Dopo aver esplorato il centro di Bolzano, lasciatevi avvolgere dal fascino storico dei suoi dintorni. Tra i cinque luoghi da non perdere rientra sicuramente Castel Mareccio, un’antica costruzione posizionata in uno splendido vigneto. Residenza tipicamente rinascimentale, il castello viene impiegato anche come location d’eccezione per l’organizzazione di eventi.

Fu menzionato per la prima volta nel XIII secolo e restò di proprietà dei di Mareccio (da qui il nome arrivato a noi) fino alla metà del XV secolo, quando passò alla famiglia Römer. Il castello venne ampliato diventando un punto di riferimento per i nobili che avevano aderito al credo protestante. Dopo svariati passaggi di proprietà, oggi è gestito dalla Fondazione Castelli di Bolzano che permette ai visitatori di scoprirlo nelle giornate in cui non sono presenti eventi o manifestazioni. Per aiutarvi nell’organizzazione della vostra visita, nel sito ufficiale troverete un calendario con tutte le date disponibili.

Castel Mareccio

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Lo splendido Castel Mareccio

Il lago di Carezza

Forse uno dei luoghi più fotografati e postati su Instagram, il lago di Carezza è un gioiellino da vedere almeno una volta nella vita, magari di prima mattina per evitare la folla. Su questo specchio d’acqua dalle diverse tonalità che variano tra il turchese e il verde smeraldo si riflettono le vette frastagliate delle Dolomiti. Situato in Val d’Ega, a pochi chilometri di distanza da Nova Levante, viene chiamato “Lec de Ergobando” in ladino, che significa ‘Lago dell’Arcobaleno‘, ed è raggiungibile sia con l’auto che con i mezzi pubblici.

Una volta arrivati potete passeggiare lungo il percorso circolare che affianca il lago e che, in più o meno 20 minuti, vi permetterà di ammirarlo da prospettive sempre diverse. Da qui partono anche tantissimi sentieri di trekking, quindi potete optare per inserire il lago di Carezza come tappa durante una giornata dedicata alle attività all’aria aperta.

Lago di Carezza

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Riflesso delle Dolomiti sul lago di Carezza

La Funivia del Renon

State cercando la location perfetta dalla quale ammirare un panorama mozzafiato? Allora la vostra destinazione è la Funivia del Renon! Tutti i giorni, questa famosa funivia green e senza emissioni, parte da Bolzano per raggiungere i 1.227 metri di Soprabolzano regalando una salita panoramica con vista sulla conca bolzanina e sulle guglie dello Sciliar e del Catinaccio. Le cabine, inoltre, sono molto spaziose e permettono ai visitatori di portare con sé anche biciclette e passeggini.

Arrivati a Soprabolzano, sul soleggiato Altopiano del Renon, vi aspettano tantissime escursioni per godervi il magnifico paesaggio naturale tipico di questa zona. Se invece preferite una giornata tranquilla e all’insegna del comfort, salite sul trenino del Renon: la linea ferroviaria risale alla Belle Époque e vi porterà dalla località di Collalbo a Soprabolzano. In questa zona potete ammirare anche le piramidi di terra, un fenomeno naturale di una bellezza sorprendente.

Piramidi Renon

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Le piramidi di terra del Renon

I mercatini di Natale

Bolzano è una delle città italiane più belle dove trascorrere le vacanze natalizie. Piazza Walther sarà immersa dal profumo di cannella e spezie, di legno di montagna, di dolci fatti in casa e di vino caldo. Tutto risplende dei colori tipici delle decorazioni e degli alberi addobbati, mentre i suoni e le note dei canti natalizi creano l’atmosfera perfetta, in grado di emozionare adulti e bambini.

Qui troverete le caratteristiche casette in legno che propongono le più belle idee regalo, ma anche tante iniziative come laboratori e spettacoli, mentre all’interno del parco Berloffa, a pochi passi dalla stazione, una divertente pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Bolzano Mercatini Natale

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Mercatini di Natale a Bolzano
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Le sei meravigliose città italiane del quarto d’ora

Quindici minuti per fare tutto, un quarto d’ora per per raggiungere gran parte dei servizi necessari. No, non è il mondo dei sogni o la tipologia di vita che si vive nei piccoli borghi, ma la realtà di ben sei magnifiche città italiane (e non solo) dove il 90% della popolazione può soddisfare molte delle sue necessità in un arco temporale di 15 minuti o persino meno. Scopriamo quali sono e perché questo studio offre degli ottimi spunti per il futuro.

Le città dei quindici minuti

Ad affermare quanto appena detto è uno studio scientifico realizzato da Matteo Bruno, Hygor Piaget Monteiro Melo, Bruno Campanelli e Vittorio Loreto, dei Sony Computer Science Laboratories – Rome in collaborazione con Sapienza Università di Roma e il Centro Ricerche Enrico Fermi, e pubblicato sulla rivista Nature Cities.

Per alcuni questo dato potrebbe sembrare persino una banalità, ma come ha dichiarato Loreto all’ANSA: “Il concetto della ‘città di 15 minuti’, ossia la possibilità per una persona di poter soddisfare gran parte dei propri bisogni quotidiani nel raggio di 15 minuti a piedi o in bicicletta, è un elemento considerato di grande rilevo per il miglioramento della qualità della vita e dell’ambiente e in questo lavoro abbiamo sviluppato per la prima volta uno strumento in grado di misurare come e quali città vi rientrano”.

E si tratta di uno strumento davvero eccezionale poiché contiene i dati completi di migliaia di città di tutto il mondo, tra cui 50 italiane, con i servizi essenziali come scuole e ospedali fino ai ristoranti o luoghi ricreativi “a portata di mano”. I risultati per l’Italia, tuttavia, non sono poi del tutto incoraggianti perché, delle 50 città e analizzate, solo 6 garantiscono i servizi a 15 minuti (a piedi) per almeno il 90% della popolazione.

Quali sono le città italiane del quarto d’ora

Nel dettaglio: dallo studio emerge che le città d’Italia del quarto d’ora sono Milano, Torino, Livorno, Genova, Bologna e Firenze. Da queste parti, almeno il 90% della popolazione trova tutto ciò che gli potrebbe occorrere in meno di 15 minuti. Ma perché sono solo sei a fronte delle 50 analizzate?

In molti potrebbero pensare che le cause siano da imputare alle dimensioni delle città (a Roma, per esempio, solo il 71% della popolazione rientra nei 15 minuti, a Napoli appena il 60%), ma la verità è che a fare la differenza possono essere anche alcune peculiarità. È il caso di Perugia che, pur essendo più piccola di molte altre città italiane prese in esame, riesce a promettere servizi a 15 minuti di distanza a piedi al 40% della popolazione solamente. Il motivo è, molto probabilmente, la sua conformazione.

Uno studio, tra le altre cose, che può rivelarsi molto utile ed interessante per il futuro perché uno dei suoi obiettivi è offrire un aiuto per individuare la distribuzione ottimale dei servizi. Anche perché in alcune città del nostro Paese è davvero possibile fare grandi miglioramenti apportando piccole modifiche. In altre, invece, la questione è decisamente più complessa come nel caso dei quartieri a bassa densità abitativa, dove non è purtroppo possibile pensare di fornire tutti i servizi nel raggio di 15 minuti a piedi (o in bicicletta).

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Viaggio in Perù: cosa vedere nella città portuale di Callao

Se hai in programma un viaggio in Perù e sei un amante delle città portuali – con quel fascino antico fatto di storie e leggende di naviganti, di taverne, di pirati e di mostri di mare – allora devi assolutamente fermarti a Callao, una città situata sulla costa di Lima. Porto più importante del Perù sin dall’età coloniale, ancora oggi è il punto crocieristico della capitale dove, ogni anno, smontano migliaia di visitatori. Nonostante la vicinanza alla più celebre Lima, anche il distretto di Callao ha molto da offrire. Abbiamo raccolto in questa guida tutte le attrazioni che, a nostro avviso, devono assolutamente rientrare nel tuo itinerario di viaggio.

Di pirati, mercanti e invasori: brevissima storia di Callao

Come in ogni viaggio, prima di scoprire le attrazioni di un luogo è utile, per capirne la vera essenza, conoscere brevemente la sua storia. E quella di Callao è davvero interessante. Fondato nel 1537, il porto di Callao ha sempre fatto da punto di accesso strategico nelle rotte commerciali dell’epoca coloniale, facendo da crocevia per gli scambi tra Asia, Europa e Americhe. Proprio per la sua posizione, Callao fu preso di mira da pirati e invasori che costrinsero i governanti dell’epoca a difendersi costruendo una fortezza: la Fortaleza del Real Felipe. Durante la guerra d’indipendenza dell’America Latina, Callao fu teatro di eventi storici di grande importanza per il paese come l’assedio del 1824 che segnò l’indipendenza del Perù dal dominio spagnolo. Da quel giorno, la città ha subito un processo di sviluppo costante nel tempo, che l’ha portata a quella rinascita culturale che ne ha plasmato l’identità fino ai giorni nostri.

Cosa vedere a Callao: le attrazioni da non perdere

Porto di Callao in Perù
L’affascinante zona portuale di Callao, in Perù

Nonostante Callao sia compresa all’interno dell’area metropolitana di Lima, mantiene una forte identità propria e gode di uno status autonomo, con una sua governance indipendente. Camminando per le sue strade, ti renderai conto subito della differenza di atmosfera rispetto alla vicina Lima. Qui l’energia è diversa, i suoi abitanti – i “chalacos” – ti accoglieranno con un calore e un entusiasmo contagiosi, facendoti sentire subito parte della vita quotidiana della città. Callao è ricca di cultura, storia e tradizioni marittime e, proprio per non farti mancare nulla, in questa guida abbiamo raccolto le sei attrazioni più affascinanti e imperdibili che ti permetteranno di immergerti completamente nell’anima di Callao. Dai quartieri artistici ai musei particolari, ogni luogo che esplorerai ti regalerà un assaggio di ciò che rende questa città unica nel suo genere; un perfetto equilibrio tra modernità e tradizione, con il mare come cornice costante del tuo viaggio.

La Fortaleza del Real Felipe

Simbolo di resilienza è l’attrazione super-gettonata della città. La Fortaleza del Real Felipe gode del primato di fortezza tra le più grandi mai costruite dagli spagnoli nelle Americhe. Edificata nel 1746 con lo scopo di proteggere il porto dagli attacchi di pirati e invasori, la fortezza presenta un’architettura caratterizzata da una pianta a forma di pentagono, mura massicce e torri difensive, rappresentando un chiaro esempio di come venivano costruite tutte le strutture militari in epoca coloniale. Oggi la fortezza è sede del Museo dell’Esercito peruviano, all’interno del quale potrai toccare con mano la storia militare del Perù grazie alle ampie sale espositive che conservano documenti, oggetti e cimeli storici legati alle vicende belliche del Paese. Una chicca per tutti gli appassionati di storia. La fortezza offre anche la possibilità di godere di una vista spettacolare sul porto di Callao e sul mare grazie alla sua posizione elevata.

Museo Abtao

Restando sempre in tema musei e attrazioni rilevanti per gli appassionati di storia, un altro luogo affascinante da non perdere assolutamente è sicuramente il Museo Abtao. Si tratta di un vecchio sottomarino – l’Abtao per l’appunto – adibito a museo galleggiante. Una volta entrato, potrai esplorare gli spazi del sottomarino, compresi di sala comandi, sala motori, cuccette dell’equipaggio e molto altro. Qui potrai scoprire, anche accompagnato da guide se vorrai accedere a un’esperienza completa, la vita dei marinai in tempo di guerra e le tecniche belliche prendendo parte a una simulazione d’immersione che aggiunge un tocco coinvolgente all’intera visita. Il museo è aperto dal mercoledì alla domenica dalle 9.30 alle 18.30 e si trova nei pressi del porto di Callao.

Il porto di Callao

Dopo la visita al museo Abtao, dal momento che ti troverai già nel porto, potrai proseguire il tuo viaggio alla scoperta di Callao passeggiando per le banchine e guardando le navi arrivare e partire. Qui potrai ammirare i grandi alberi delle barche a vela e osservare la maestosità delle crociere che attraccano. Inoltre, questo è il punto da cui partono tutte le escursioni per le isole vicine, che scopriremo più avanti in questa guida.

Chucuito

Un quartiere vivace e poco gettonato rispetto alle altre attrazioni turistiche di Callao, caratterizzato da stradine con case colorate dall’architettura tradizionale che riflettono la cultura allegra di questa splendida città portuale. Il quartiere è noto per la sua vita notturna e i suoi locali tradizionali ma, soprattutto, per il suo mercato: un luogo vibrante dove è possibile immergersi nella tradizione culinaria peruviana e acquistare prodotti tipici come frutta, verdura, spezie e altri articoli gastronomici.

La Punta

Proseguendo con la scoperta dei quartieri di Callao, è arrivato il momento di spostarsi in una delle zone d’elite di questa area portuale: La Punta. Elegante e raffinata, riflette lo status quo dei suoi abitanti. Qui, infatti, potrai vedere splendide villette singole in stile repubblicano, barche a vela e yacht ormeggiati sul suo lungomare e goderti il piacere del mare. Questa zona attira ogni anno molti turisti che amano passare il proprio tempo sulle sue spiagge. Per i più temerari, un tuffo nelle acque fredde del mare di questa zona si rivelerà un’esperienza piacevole e rinfrescante.

Monumental Callao

Un murales a Monumental Callao in Perù

Fonte: iStock

I murales di Monumental Callao, Perù

Per tutti gli appassionati di street-art, una visita al Monumental Callao è d’obbligo. Un progetto artistico-culturale nato con l’obiettivo di riqualificare una delle zone più degradate del distretto. Il cuore pulsante di quest’area è Casa Fugaz, un edificio coloniale attorno al quale si è sviluppato questo centro artistico e che, oggi, rappresenta la testimonianza tangibile della rinascita di questo quartiere. L’edificio in sé ospita gallerie e studi di artisti emergenti, ma anche caffè e negozi. Oltre a Casa Fugaz, il progetto artistico si è espanso toccando le strade circostanti e gli edifici nei dintorni i quali ospitano più di 60 murales realizzati dagli artisti di strada. Per un’esperienza completa di Monumental Callao, consigliamo di prendere parte a uno dei tantissimi tour guidati che partono ogni giorno e che accompagnano i visitatori in un percorso alla scoperta dei pezzi più belli di tutta la zona. Durante la tua passeggiata potrai anche incontrare artisti all’opera che, spesso, si soffermano ben volentieri con i visitatori per raccontare la propria arte e i propri progetti.

Cosa fare a Callao: le attività da provare

Dopo aver scoperto cosa vedere a Callao, esploriamo insieme alcune delle attività più interessanti per vivere questa città e godere di un’esperienza completa. Con un’offerta che soddisfa tutti i gusti, da chi ama il relax nelle spiagge a chi preferisce la vivacità dei centri abitati, ecco la nostra top 3 delle attività da fare a Callao.

Perderti per le vie del centro

Cammina per le stradine del centro di Callao, perditi tra i suoi vicoli e lasciati condurre dal tuo istinto che vorrà farsi conquistare dal fascino e dalle atmosfere che solo una città con una ricca storia può offrire. Lasciati stupire da ciò che si cela dietro ogni angolo, dagli scorci suggestivi e dagli edifici storici di epoca coloniale, perfettamente conservati, che ti racconteranno le incredibili storie di un passato lontano. Tra una svolta e l’altra, fermati in qualche piccola bottega e ammira gli artigiani e gli artisti locali che mettono passione e abilità nelle proprie opere: è proprio qui che potrai trovare pezzi autentici – tra cui gioielli e oggetti d’arte – da portare a casa come ricordo del tuo passaggio in questa terra meravigliosa. Per riposarti dalla camminata, concediti una deliziosa sosta in uno dei tanti caffè o ristoranti locali, e assapora le specialità della cucina peruviana. Rilassarti, goditi l’atmosfera e magari scambia qualche parola con i locals, arricchendo ulteriormente la tua esperienza di viaggio a Callao.

Esplorare le isole

Se la tua indole da viaggiatore ti spinge sempre a cercare anche qualche piccola gita, sappi che il porto di Callao è il punto di partenza di numerose escursioni in barca che accompagnano i visitatori alla scoperta delle isole limitrofe. Qui sarà possibile ammirare le bellezze naturali di questa zona, osservare la fauna locale e godere di un momento di relax. Le isole di Callao sono in totale quattro e sono:

  • L’isola di San Lorenzo: quest’isola gode del primato di isola più grande del mare peruviano ed è un luogo di grande interesse storico viste le continue scoperte di resti archeologici. Alcuni studiosi hanno anche rinvenuto tracce dell’occupazione da parte dei pirati conferendo a quest’isola un’aura di fascino che ha dato vita a numerose leggende.
  • Le isole Palomino: due piccole isole ravvicinate famose per la presenza di numerosi leoni marini che si riposano sulle rocce dell’isola. Quando il mare è calmo potrai vedere i visitatori più temerari immergersi nelle sue acque e avvicinarsi a questi simpatici animali.
  • Le isole Cavinzas: anche queste isole sono famose per la ricca fauna che le popola; nello specifico durante questo tour potrai osservare diverse varietà di uccelli marini come pellicani e guanay e potrai ammirare la bellezza delle sue grotte naturali.
  • L’isola di El Frontón: a chiudere il tour delle isole nelle vicinanze di Callao è l’isola di El Frontón, celebre per il suo ruolo di prigione politica in epoca coloniale. Tra le sue celle sono state rinchiuse figure di spicco come il viceré Blasco Núñez de Vela. Attualmente è disabitata e questa condizione aggiunge un tocco di mistero all’atmosfera di quest’isola.

Provare le esperienze gastronomiche

Callao è un’ottima base per tutte le buone forchette che amano scoprire un luogo anche attraverso la sua cucina. La posizione vicino al mare rende Callao una zona perfetta per esplorare tutte quelle pietanze a base di pesce tipiche delle zone del Perù come il ceviche (pesce crudo marinato al lime) ma anche l’arroz con mariscos. I posti migliori dove mangiare a Callao sono i ristorantini e le cevicherias locali, per un’esperienza che saprà conquistare le tue papille gustative.

Con questa guida hai tutte le informazioni che ti servono per organizzare la tua gita a Callao, in Perù. Preparati a lasciarti conquistare dall’anima vivace e accogliente di una città portuale capace di superare anche le più grandi aspettative. Callao vive di contrasti, dalle spiagge tranquille, perfette per rilassarsi e ricaricare le energie, alle strade movimentate e ricche di arte urbana del Barrio Monumental, dove l’energia culturale si respira in ogni angolo. Qui il passato e il presente convivono in perfetta armonia: da un lato, l’antica indole marittima del porto più importante del Perù, dall’altro, la vivacità e il brio di una scena culturale in continuo fermento.

Passeggiando tra i suoi vicoli, potrai ammirare non solo i colori sgargianti e i murales, ma anche le numerose gallerie d’arte e caffetterie nascoste, dove potrai fermarti per una pausa e immergerti nella cultura locale. Callao è un luogo che sa sorprendere, dove ogni angolo è un invito a scoprire qualcosa di nuovo. Per vivere appieno l’anima di Callao non dimenticarti di fare una sosta nei ristoranti e nelle taverne locali, dove potrai assaporare piatti tipici della cucina peruviana.

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Castello Bufalini, aperte per la prima volta le nuove sale

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio (GEP), Castello Bufalini a San Giustino (PG), uno dei rari esempi di dimora storica signorile giunto a noi pressoché integro, a pochi chilometri da Sansepolcro, sul confine che separa l’Umbria dalla Toscana, aprirà al pubblico, per la prima volta dopo il loro restauro, la Sala dei Fatti romani e l’Appartamento padronale con ambienti quali la Sala di Apollo, la Stufetta degli amori di Giove e la Sala dei Fiumi, affrescati da Cristofano Gherardi, detto il Bocino (1508-1556).

I nuovi orari

I nuovi ambienti del percorso espositivo saranno accessibili a partire dall’apertura straordinaria serale di sabato 28 settembre 2024, durante la quale si terranno delle visite guidate alle ore 20.30, 21.00, 21.30, 22.00 (prenotazione consigliata e accesso consentito fino al raggiungimento della capienza).

Per garantire una fruizione più ampia, dal 28 settembre entrano in vigore anche i nuovi orari d’ingresso al complesso monumentale: venerdì, sabato e domenica, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

Le visite si terranno a cadenza oraria; i gruppi saranno accompagnati lungo tutto il percorso interno del Castello.

I nuovi orari si applicano anche alle aree esterne, ovvero all’ampio giardino “all’italiana” con frutteto, galleria vegetale, fontane e un grande labirinto in bosso, che saranno illustrati da pannelli didattici recentemente installati grazie al contributo dei volontari dell’associazione Amici dei Musei Porta dell’Umbria.

Il suggestivo percorso di visita

Cas

Fonte: @Marco Giugliarelli – Ufficio Stampa

Stupenda Sala del Castello Bufalini, San Giustino

Nel percorso di visita, è possibile ammirare una serie di ambienti di straordinaria bellezza e valore storico. Tra questi, il panoramico Loggiato che offre una vista mozzafiato, e le magnifiche sale decorate da Cristofano Gherardi nella prima metà del Cinquecento, con affreschi che raccontano l’eleganza dell’epoca. I saloni, ricchi di fascino, ospitano mobilio antico, pregiata tappezzeria, quadri e vetrine che custodiscono preziosi servizi da tavola in maiolica e cristalleria.

Tra le stanze più notevoli vi è la Stanza degli Stucchi, adornata con immagini delle “donne forti”, figure femminili simbolo di coraggio e virtù. La Camera del Cardinale Giovanni Ottavio Bufalini, invece, cattura l’attenzione per lo sfarzo e la presenza di una culla che evoca un’atmosfera intima e familiare.

Il parco tutt’intorno rappresenta un perfetto esempio di giardino all’italiana, con il suo roseto, la galleria vegetale chiamata voltabotte, la “ragnaia” (uno spazio destinato alla caccia), le incantevoli fontane, un rigoglioso frutteto, e il cosiddetto “giardino segreto”. Per chi ama le sfide, il labirinto del giardino offre un’esperienza di esplorazione e meraviglia, immersi nella storia e nella natura.

Al via ulteriori e importanti lavori di riqualificazione

Il Castello Bufalini ospiterà nei prossimi mesi di una serie di lavori di riqualificazione degli spazi esterni e interni, finanziati dal Ministero della Cultura (MiC), attraverso il Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali che punta al rilancio della competitività territoriale del Paese con interventi e investimenti su beni e siti di notevole interesse e importanza nazionale per i quali si rende necessario e urgente realizzare progetti organici di tutela, riordino, valorizzazione e promozione culturale, anche al fine di incrementarne l’offerta e la domanda di fruizione.

Il Piano Strategico Grandi Progetti Beni Culturali ha preso avvio a Castello Bufalini nella primavera 2023 con la definizione del concept dell’intervento e ha coinvolto nella fase progettuale lo studio milanese Migliore+Servetto.

I lavori di riallestimento, che occuperanno nei vari stralci aree diverse del sito, evitandone la chiusura totale, sono programmati a partire dal 2025 e termineranno entro il 2026, riconsegnando alla pubblica fruizione un patrimonio prezioso potenziato nei suoi punti di forza e curato in ogni dettaglio, senza trascurare l’accessibilità e l’inclusione.