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L’appartamento della Duchessa di Palazzo Pitti apre alle visite

Palazzo Pitti a Firenze rende accessibile al pubblico l’Appartamento della Duchessa, situato al secondo piano della storica residenza medicea, che prende il nome da Anna di Francia, vedova del duca Amedeo d’Aosta, l’ultima a risiedervi. Di solito visitabili solo in occasioni speciali, i preziosi ambienti diventano ora fruibili in modo regolare.

L’Appartamento, infatti, sarà aperto dal 29 settembre, e poi con visite guidate che si terranno ogni domenica a partire da novembre, un’opportunità unica per scoprire uno dei luoghi più affascinanti di uno dei fiori all’occhiello di Firenze.

Il commento di soddisfazione del Direttore

Simone Verde, Direttore delle Gallerie degli Uffizi, ha espresso parole di soddisfazione per l’apertura dell’Appartamento e il conseguente rilancio di Palazzo Pitti: “L’apertura, per la prima volta in via regolare dell’appartamento della duchessa d’Aosta segna un primo importante passo nell’ambito del piano di rilancio di Palazzo Pitti. Le restituzioni dei suggestivi spazi della reggia al pubblico proseguiranno: nei prossimi mesi torneranno visitabili dopo anni, al termine di una ampia operazione di restauro e riallestimento, i bellissimi ambienti del Tesoro dei Granduchi al pian terreno, mentre al primo piano, già a partire dalle prossime settimane, succederà lo stesso con le sale degli appartamenti reali“.

Un nobile viaggio indietro nel tempo

L’Appartamento della Duchessa è composto da numerose stanze arredate con eleganza, alcune delle quali si affacciano sul magnifico Giardino di Boboli. Il sontuoso spazio fu creato nel XVI secolo, quando Cosimo I de’ Medici e sua moglie Eleonora di Toledo acquistarono il palazzo dalla famiglia Pitti per trasformarlo nella residenza dei granduchi di Toscana. La prima a risiedervi fu Maria de’ Medici, nipote di Cosimo e futura regina di Francia. Da quel momento, l’appartamento ha sempre mantenuto la sua funzione come dimora privata di figure di alto rango.

Le sale, ricche di fascino e storia, mostrano il loro aspetto definitivo grazie agli interventi architettonici voluti dai Lorena e dai Savoia tra il XVIII e il XIX secolo. Al loro interno, sono ancora conservati oggetti di grande valore, tra cui una pregevole collezione di manoscritti appartenuti al granduca Ferdinando II e alla sua consorte Vittoria della Rovere, risalenti alla metà del Seicento.

Un patrimonio dal valore indiscutibile: i Musei di Palazzo Pitti

Le visite guidate al nobile Appartamento si inseriscono in un progetto di più ampio respiro di valorizzazione del patrimonio artistico e storico del magnifico complesso di musei e gallerie del Palazzo nel quartiere di Oltrearno, che lasciano davvero senza fiato.

Troviamo, così, la Galleria d’Arte Moderna che accoglie una ricca collezione di dipinti e sculture italiane, che spaziano dal XVIII secolo fino alla Prima Guerra Mondiale, con opere di artisti del XIX e inizio XX secolo, la Galleria Palatina, in origine la galleria privata dei Medici, dove sono esposti capolavori di Raffaello, Tiziano, Rubens, Correggio e altri maestri del Rinascimento e del Barocco europeo, la Galleria del Costume, unica nel suo genere in Italia, con oltre 6.000 articoli, tra cui abiti storici che vanno dal XVIII al XX secolo, nonché costumi e accessori utilizzati nel teatro.

Ancora, il Museo degli Argenti, noto anche come il “Tesoro dei Medici”, che raccoglie porcellane cinesi e giapponesi, avori, pietre preziose, mosaici, cristalli e gioielli appartenuti ai Medici e ad altre famiglie nobili, e il Museo delle Porcellane, una delle collezioni più belle d’Europa che include pezzi provenienti da varie residenze italiane, arricchita da oggetti appartenuti alla famiglia Savoia.

Di Admin

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