In un’epoca segnata dal fenomeno dell’overtourism, i Parchi Letterari si distinguono per la loro sostenibilità, incantevoli itinerari che si possono esplorare tutto l’anno e si svelano in aree spesso lontane dai tradizionali circuiti turistici.
Esempi di spicco sono il borgo di Galtellì, in provincia di Nuoro, che, con solo 2.400 abitanti, attira circa 25mila visitatori annuali grazie al Parco Letterario Grazia Deledda, Aliano, nel materano, il borgo del confino di Carlo Levi che, con appena 800 residenti, riceve circa 30mila visitatori all’anno grazie al Parco Letterario, e il nuovo Parco Letterario di Tivoli, dedicato a tre grandi personaggi della letteratura che vissero, ognuno a proprio modo, questi luoghi straordinari.
Tivoli, l’ambizioso progetto dedicato a Marguerite Yourcenar, Ludovico Ariosto e Ignazio di Loyola
Le rovine «libere e selvagge» del palazzo dell’imperatore Adriano, che affascinarono la scrittrice franco-belga Marguerite Yourcenar durante la sua prima visita un secolo fa, divennero fonte d’ispirazione per il suo capolavoro del 1951, “Memorie di Adriano“, i giardini spettacolari della villa del cardinale Ippolito II d’Este, influenzati dalle avventure dell’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto, celebrano la grandezza della dinastia ferrarese, e le maestose volte del Santuario di Ercole Vincitore sono il luogo dove Ignazio di Loyola fondò la prima scuola gesuitica d’Italia nel 1539, durante il suo soggiorno a Tivoli.
I tre magnifici siti, due dei quali riconosciuti come Patrimonio UNESCO (Villa d’Este e Villa Adriana), non solo condividono l’indissolubile legame con il territorio tiburtino, ma sono ora parte integrante dell’ambizioso progetto del nuovo Parco Letterario.
Con i suoi 55mila abitanti e un ruolo chiave nell’economia della provincia romana, Tivoli ha da sempre ricevuto un contributo essenziale da parte del turismo culturale: nel 2022, i siti delle Villae hanno registrato 748.656 presenze, con un aumento del 37,74% rispetto all’anno precedente, segnando il record degli ultimi 16 anni e collocando il complesso tra i primi 10 siti statali più visitati in Italia. Un successo che è anche frutto della collaborazione fra i siti UNESCO e gli enti locali, tramite il protocollo “Villae con voi“, siglato nel 2020, che ha rafforzato il legame tra il turismo e l’economia del territorio.
Con l’obiettivo di raggiungere il milione di visitatori, il prossimo passo potrebbe essere la creazione di una “Community Villae“, un progetto che punta a rendere Tivoli un modello di turismo culturale sostenibile.
Il turismo che nasce dalla passione per la letteratura
Il Parco Letterario di Tivoli, lanciato nel giugno scorso sotto la guida di Andrea Bruciati, direttore del sistema museale Villae, si aggiunge così alla rete creata nel 2010 per promuovere i territori legati a importanti figure letterarie e fungere da volano per nuove iniziative culturali, come mostre, festival letterari e progetti di arte contemporanea, che valorizzano ulteriormente il patrimonio.
La rete a oggi conta 33 parchi in Italia, oltre a progetti internazionali in Norvegia, Florida e Cuba, con nuove aperture previste in Grecia, Canada e Svizzera. Si tratta di mete che attraggono un turismo più consapevole e sostenibile, con benefici tangibili per l’economia locale, come dimostra lo studio del Centro per il Turismo Letterario (Tule) dell’Università per Stranieri di Perugia, primo nel suo genere in Europa.